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Racconti Erotici Lesbo

Janet

By 25 Novembre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Quando Valeria mi diede l’incarico d’incontrare Janet rimasi di sasso.
Non per difficoltà di una possibile trattativa,ma perch&egrave era la modella più famosa e più sognata dagli uomini,oltre che essere considerata una che si li mangiava uno dopo l’altro.
Ma Valeria temeva che un uomo,per quanto bravo,potesse cadere in tentazione e farsi fregare sui margini per la società e considerava me immune da tutto ciò.
Mai errore fu così clamoroso.

L’appuntamento era fissato nella sua residenza romana e,per paura di fare una brutta figura,mi misi tutta in ghingheri,quasi fossi io la modella.
Mi venne ad aprire con indosso un kimono rosso che lasciava ampiamente vedere le sue bellissime gambe.
“Vedo che hanno mandato una donna,temevano che mi mangiassi il maschietto “ fu il suo benvenuto
“No &egrave che ero l’unica disponibile oggi,se vuole qualche d’un altro basta rimandare.”
“Figurati,gli uomini non capiscono niente,e poi tu sei carina,odio le brutte.”
Entrando in casa notai un disordine totale,sembrava che fosse appena finita una guerra,ma cercai di non farlo notare.
Ci accomodammo su un divano e comincia a parlare di quello che era il mio lavoro.
Lei m’ascoltava distratta,quasi non gli e ne importasse nulla,e continuava a fissare il mio corpo,e in particolar modo il mio seno.
Mentre io cercavo di rimanere il più professionale possibile,lei continuava a fissarmi in maniera equivoca giocherellando con la cintura del kimono.
Ad un certo punto persi quasi la pazienza e le chiesi senza indugio se era interessata a qualcosa o se voleva solo farmi perdere tempo.
“Allora le hai le unghie,mi piaci sempre di più,scommetto che a letto ci sai fare.”
“Ma che stai dicendo,io parlo di lavoro e tu di sesso,non vedo cosa c’entri.”
“Senti facciamo così,ora lasciamo stare il lavoro,tanto poi un accordo lo troviamo,e ci dedichiamo un po’ a noi.”
Non aveva finito la frase che mi trovai le sue labbra a poche dita dalle mie,potevo annusare a pieni polmoni il suo forte odore dolciastro,ma più che latro ero spiazzata.
Janet la grande mangiauomini era in realtà lesbica ?
La risposta me la diede baciandomi sulla bocca.
Quando staccò le sua labbra dalle mie vidi che mi fissava divertita.
“Stupita che ami le donne,vero ?”
“Beh la tua nomea…”
“Quella &egrave tutta pubblicità,gli uomini sono degli idioti,mentre fra noi &egrave tutta un’altra cosa.”
Si riavvicinò a me,solo che questa volta trovò la mia bocca spalancata e pronta per riceverla.
Ci baciammo a lungo e languidamente,poi lei si alzò e prendendomi per mano mi porto nella sua camera da letto. Le sue mani si aprono il vestito sbottonandolo rapidamente,quando esce fuori il seno ha come un non so che di meraviglia.
“Ma hai due tette enormi !”
“Non penso,magari sono le tue che sono più piccole.”
Le apro il kimono,sotto ha solo un piccolo slip trasparente e l’eccitazione mi sale alle stelle.
Non ha un gran seno,ma &egrave perfetta,&egrave la più bella donna che abbia mai visto e già pregusto il momento del piacere.
Janet mi toglie il reggiseno e mi spinge sul letto,iniziamo a baciarci con sempre più passione mentre gli slippini di entrambe cominciano a bagnarsi. Sento i suoi capezzoli duri sul mio seno e anche deve provare la stessa cosa,però siamo troppo su di giri per i preliminari e finiamo quasi subito in un classico sessantanove dopo esserci tolte anche l’ultimo indumento rimasto.
Lei &egrave sopra di me,inizio a baciarle la passera con sempre maggior voglia,vedo il clito già duro,ma mi dedico alle sue grandi labbra prendendole in bocca e succhiandole alternativamente.
Janet mi sta leccando facendomi sentire la lingua su tutto lo spacco della fica mentre un dito mi titilla il clito. Sono io la prima a far entrare un dito dentro,non faccio nessuna fatica bagnata com’&egrave
mentre la lecco bevendo i suoi sempre più copiosi umori. Lei mi segue a ruota,ora di stiamo masturbando e leccando a vicenda in un crescendo di gemiti di piacere che pare non finire mai.
E’ un rapporto molto lungo,quando una sente che l’altra sta per venire,rallenta ritardando l’orgasmo che però alla fine ci giunge quasi insieme facendoci urlare per il godimento.
Ci riposiamo solo un attimo,poi sento la sua mano nell’incavo delle chiappe e mi abbandono a lei.
Janet si mette dietro di me e comincia a leccarmi il culo,prima le chiappe,poi il solco e alla fine il buchetto. La sua abile lingua non lascia inesplorato nessun lembo di pelle,ma &egrave sull’apertura che da il meglio. Ci gira intorno infinite volte,prima di entrarci rapidamente,poi esce e rincomincia a leccare il perimetro facendo salire il desiderio in me. Quando prende un lungo vibratore nero da un cassetto sono pronta a riceverlo,lo porta alla mia bocca e lo bagno insalivandolo per bene. Poi lo punta sul buchetto,l’accende e lentamente mi sodomizza. Mi porto subito una mano sulla passera per toccarmi,ma lei me la toglie sostituendola con la sua. Il vibratore non &egrave grosso di diametro,ma &egrave bello lungo &egrave sentirlo tutto dentro &egrave un viaggio verso il piacere di rara bellezza. Lo spinge dentro piano,ma decisa,non lo tira mai fuori e ad ogni piccolo in avanti corrisponde un fremito o un gemito di piacere. Quando &egrave tutto dentro accende la massima vibrazione e lo sento come esplodere nelle viscere tanto &egrave forte il suo movimento. Janet però non mi da tregua,ne io la vorrei,e inizia a scoparmi con quello strano oggetto,perlomeno come potenza vibrante,mentre lo sfintere si dilata sempre più velocemente ormai abituato a quella presenza. Le sue dita poi entrano ed escono dalla mia fica aumentando sempre l’andatura e il loro numero finch&egrave non me ne ritrovo quattro dentro che spingono a più non posso.
Raggiungo in fretta l’orgasmo,violento e improvviso.
I muscoli di tutto il corpo si contraggono facendomi sentire ancora di più le presenze nei miei buchi,non riesco quasi a più a respirare tanto &egrave il piacere che provo e solo dopo un po’ riesco ad urlare il mio orgasmo.
Quando giro la testa vedo la faccia di Janet che desidera solo lo stesso trattamento,solo a modo mio.
Mi allungo per baciarla,la sua lingua sa del mio orgasmo e le salive si mescolano fra loro.
Poi la metto a carponi per leccarla meglio,facendo andare la lingua dalla fica al buchetto.
Il cassetto da dove ha tirato fuori il vibratore &egrave rimasto aperto,mi allungo per vedere di trovare qualcosa di adatto al momento,e trovo un fallo molto realistico e molto grosso che afferro subito insieme ad un gel lubrificante.
Inizio a stuzzicarle la fica con quello mentre lei si tiene aperte le natiche per farmi leccare meglio il suo dietro. Ora il buchetto &egrave pieno di saliva e lo penetro con un dito mentre inizio anche a farle entrare il fallo dentro la passera fradicia.
Janet inizia il suo viaggio verso l’orgasmo,ma sarà molto lento,me la voglio proprio godere questa modella ninfomane.
Le infilo un secondo dito nel culo,poi un terzo,aprendola sempre più,ma voglio che goda al massimo delle sue possibilità.
Prendo il gel e gliene verso un’abbondante quantità sull’apertura posteriore,chiudo la mano a conca e inizio a penetrarla con quella.
Il suo &egrave un gemito misto di piacere e dolore,ma mi prega di non fermarmi e continuo a far entrare la mano dentro il suo culo fino a lasciare fuori solo il polso.
Lo sfintere &egrave dilatato all’inverosimile,la mano non si vede più,ma od ogni suo piccolo movimento corrisponde un urlo di piacere della mia momentanea amante.
Oramai sono più arrapata di lei,le tolgo il fallo dalla fica e lo sostituisco con l’altra mano messa nella stessa maniera della prima. Le sento quasi toccarsi dentro di lei quando sono tutte e due dentro.
Janet stringe i cuscini per sopportare meglio il dolore che sente,ma &egrave il piacere ad avere il sopravvento durante quel rapporto così estremo per entrambe. Quando le sue urla raggiungono il loro suono massimo &egrave il preludio all’orgasmo,anche questo incredibilmente violento come il mio.
Rimango dietro di lei a palparle dolcemente il sesso per aiutarla a riprendersi.
Quando mi parla &egrave ancora sconvolta dall’orgasmo e non può nasconderlo.
“Sei un gran maiala,e io che credevo d’essere una porca senza pari.”
“Vedi Janet &egrave che per il sesso non ha limiti,tu volevi solo scoparmi come una qualsiasi,e questo non lo sopporto.”
“Però rifarei tutto,anche se ho il culo a pezzi.”
Iniziamo a coccolarci,stringendoci a vicenda a baciandoci languidamente,ma senza scendere mai sotto l’ombelico,anche perch&egrave sotto abbiamo le fiamme tutte e due.
Prima di andarmene firma il contratto standard senza chiedere nulla se non se ci potremo rivedere.
“Certo solo che questa volta da me.”
“E perch&egrave ?”
“Ho più giochetti interessanti,semplice no ?”
Lei mi sorride fra l’angelico e il malizioso,prima che chiuda la porta e me ne torni a casa a mettere le mie intimità nell’acqua per cercare di raffredarle.

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