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Racconti Erotici Lesbo

La palestra o il ballo

By 7 Aprile 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Da quanto tempo sto pensando a cosa scegliere, il ballo sarebbe il mio sogno e mi potrebbe dare la possibilità di conoscere altre persone, la palestra mi darebbe sempre l’opportunità di incontrare persone ma in più mi permetterebbe di sciogliere il mio corpo in modo di poter essere sempre in forma.
Dopo tanti tentennamenti mi sono decisa per la palestra, anche perch&egrave così sarò più atletica e potrò permettermi di scegliere le posizioni, anche quelle più intriganti con il mio amore.
Oggi &egrave il primo giorno della palestra, sono contenta e stranamente curiosa ed eccitata, spero di essere all’altezza della situzione cercherò di scrivere tutto quello che avverrà.
Sono rientrata a casa stanca ma contenta, l’ambiente &egrave bello, allegro, pulito, ci sono più donne che uomini, abbiamo lavorato per circa un’ ora, il mio gruppo &egrave formato da 2 ragazzi sui 20/22 anni e 5 donne mediamente tra i 35 e i 45 anni, i ragazzi uno &egrave bellino ma antipatico, mentre l’altro di bello non ha niente ma &egrave molto simpatico, le donne carine e con delle belle forme.
La più matura ha circa 45 anni, casualmente abita vicino a casa mia tutto &egrave andato bene tranne il momento della doccia, in quanto non mi ero mai trovata con tante donne nuda, devo essere onesta mentre mi lavavo guardavo quei corpi e quelle mani che scorrevano velocemente ogni angolo.
Carla (quella che abita vicino a me) era la più lenta, mi ero accorta che ha impiegato tanto tempo a spogliarsi, quasi volesse controllare le altre mentre si lavava si attardava nei punti più delicati e non toglieva gli occhi dai corpi delle altre. Carina, un bel sorriso, un bel seno sodo con capezzoli molto eretti, un bel culetto, e dulcis in fondo, era completamente depilata aveva un’inguine che sembrava quello di una bambina di 9/10 anni, bello gonfio ma perfettamente liscio e bianco. Mi sono accorta che quando passava le mani sull’ingiuine sembrava che le dita sparissero dentro la figa, ma forse era una mia immaginazione. Ora nella calma di casa mia stavo rivedendo tutto come un film al rallentatore
Sono andata in bagno per riporre tutto il mio necessario nella lavatrice, mi sono spogliata e dopo essere rimasta nuda mi sono guardata allo specchio, tutto era ben messo, ma il corpo di Carla era sicuramente migliore (10 anni di differenza si vedevano, oltre al fatto che Carla non aveva avuto figli), le mie tettine erano nettamente più piccole ma soprattutto malgrado che mi depilassi il mio inguine non era così liscio.
Mi sono infilata le mutandine, una maglietta e ho iniziato i miei soliti lavori di casa.
Ma la mia mente vagava, non riuscivo a capire come faceva ad avere una figa così bella depilata, ci devo pensare e se fossi riuscita a diventare amica intima ,lo avrei chiesto.
Sono passate due settimane dal primo incontro e questa sera mi ritrovo in palestra, non so cosa mi prende sono tesa come quando devo incontrare ALL.
Alle 17 in punto sono in palestra e mi sto cambiando anche Carla &egrave arrivata e la sto osservando si sta togliendo il reggiseno (ha due capezzoli stupendi , sono da stringere e succhiare) e poi si sfila le mutandine &egrave proprio davanti a me, si sfila una gamba, poi aprendo le cosce in un modo troppo eccitante si sfila anche l’altra gamba, si passa una mano sulla figa ed emette un grosso sospiro. A questo punto prendo il coraggio a due mani e le chiedo cosa usi per depilarsi così bene, mi guarda negli occhi, mi sorride, e mi dice quando hai un attimo di tempo organizziamo a casa mia e ti faccio vedere (Carla &egrave singola quindi ha tutto il tempo per lei).
La serata passa veloce, ma non sono attenta e vengo ripresa dall’insegnante alcuna volte mi scuso dicendo che ho avuto una giornata terribile in ufficio.
Quando usciamo Carla mi invita sulla sua macchina e mi accompagna a casa, durante il tragitto parlando vengo a sapere che &egrave stata sposata e che ora &egrave divisa, quindi libera di fare tutto quello che vuole e a proposito della mia domanda sulla depilazione mi dice che settimana prossima non ci vediamo in palestra in quanto le arrivano le mestruazioni, ma la settimana dopo &egrave libera tutto un pomeriggio e che se io prendo mezza giornata di ferie, ci possiamo vedere a casa sua e mi insegnerà come fare, non aspettavo altro, le confermo che sono d’accordo e la saluto con un bacio sulla guancia.
Arrivata a casa vado in bagno per spogliarmi e fare pipì, davanti a me c’&egrave lo specchioo e mi ammiro, mi siedo sul bidet, allargo le cosce e lascio che la mia figa si allarghi e comincia a zampillare il rigagnolo d’oro; mi lavo per bene ma non riesco a togliermi dalla mente la bellezza della figa di Carla, e così facendo continuo a sfregarmi e in men che non si dica mi arriva uno stupendo orgasmo (di ditalini me ne faccio sempre in continuazione, ma sempre pensando al culo di ALL e alla sua bocca o al suo cazzo sempre pronto e affamato, ma non mi era mai capitato per una figa.
Alla sera andando a letto il problema era ancor a nella mia testa, non riuscivo a prendere sonno, anche perch&egrave non capivo il motivo di questa eccitazione. Mi sono alzata pronta e pimpante per la giornata, oggi il lavoro dorebbe essere calmo, così posso concentrarmi su quello che mi ha detto Carla, visto che questa sera la vedo, non nascondo che sono molto curiosa.
Arrivo in palestra alla solita ora e trovo Carla già cambiata e con un muso scuro, sembrava che un serpente l’avesse morsa, mi avvicino, le chiedo come sta, se posso fare qualcosa per lei, mi guarda fissa negli occhi, si avvicina e mi sussurra all’orecchio: ho bisogno assoluto di parlarli, adesso facciamo i soliti esercizi. Non ho mai fatto tanto malvolentieri quello che sino a ieri mi piaceva, sembrava che un’ora di palestra fosse diventata una giornata intera. Finalmente finiamo Carla si avvicina e mi dice : non cambiarti ho la macchina qui fuori, la doccia la farai a casa mia. Durante il tragitto mi spiega che ha litigato con il marito e non vuole più rivederlo. Naturalmente telefono a casa per avvisare che sono con Carla a mangiare un boccone e che torno più tardi, nel caso avessero bisogno mi possono chiamare o sul telefonino oppure a casa di Carla. Entriamo a casa sua, mi dice di fare la doccia e poi parliamo, non me lo faccio ripetere due volte e mi butto in bagno.
Mentre mi sto lavando entra lei (era nuda e stupenda) mi chiede se posso lavargli la schiena, ero tanto sorpresa che non ho potuto dire di no.
Ho preso a strofinargli la schiena. I miei occhi si erano fermati su quella carne, aveva un culetto delizioso. Mentre le lavavo la schiena desideravo scendere e infilare le mie mani fra quelle cosce, ma non avevo il coraggio, sentivo la figa che fremeva avevo voglia di essere leccata.
Ho finito di lavarla a asciugarla e poi ci siamo rivestite e sedute sul divano, ha iniziato a parlare dei suoi problemi, sembrava un vulcano non si fermava più, quando ben ebbe finito mi disse, grazie mi hai permesso di sfogarmi senza mai interrompermi, te ne sono grata. Si &egrave alzata, &egrave andata in cucina ed &egrave tornata con un buon caff&egrave, lentemente e guardandoci negli ochi lo abbiamo bevuto. A quel punto mi ha chiesto se dovessi tornare subito a casa, perch&egrave se avessi avuto la possibilità di rimanere ancora un po’ mi avrebbe fatto vedere come si può depilarsi, in modo di rimanere belle liscie come lei.
Natuaralmente le ho detto che potevo rimanere in quanto avevo già avvisato casa che tardavo e con chi ero. Tutta contenta ed allegra mi ha fatto alzare e mi ha accompagnato di nuovo in bagno. Appena entrate (il suo non era un bagno ma un gran bel locale) si &egrave svestita rimandendo in mutandine e reggiseno e mi ha pregata di spogliarmi tutta. Ero nuda come un verme, con una gran voglia, mi ha fatto sedere sul bidet con le gambe ben aperte, ha fatto scorrere l’acqua bollente e mi ha sciacquato la figa come se fosse un nornale lavoro, poi di nuovo con l’acqua fredda, avevo la figa che scoppiava.
Mi ha fatto alzare, mi ha asciugato con perfetta professionalità (speravo che avesse voglia di fare qualcosa di buono fra noi ma sono rimasta delusa e con tutta la mia voglia) ci siamo dirette in camera, ha steso sul letto un grande asciugamano e mi ha fatto sdraiare. Ha preso le mie gambe e le ha aperte in modo osceno (non avevo il coraggio n&egrave la volontà di discutere).
Ha preso una crema, ha iniziato a spalmarmela attorno alla figa, ha iniziato a muovere le mani e le dita in modo circolare, avvicinandosi sempre più al mio clitoride, ero in una condizione pietosa, volevo godere ma non sapevo cosa voleva fare lei. Stavo soffrendo in un modo stupendo e mancava poco che potessi esplodere in un meraviglioso orgasmo, ma la porcona aveva studiato bene i tempi e si &egrave fermata. Si &egrave avvicinata al mio viso e dandomi un bacetto sulla guancia mi ha detto di rimanere ferma senza muovermi ed &egrave andata via. Dopo pochi secondi tornata, era tuta nuda, due tette meravigliose, due capezzoli eretti come se fossero due piccoli cazzi, mi ha guardata e spiegandomi che non le sembrava giusto che io ero nuda e lei no e che sperava fossi contenta di vederla così. Aveva le mani dietro la schiena, quindi non potevo sapere cosa voleva fare. Si &egraveavvicinata e mi ha detto che per fare una cosa ben fatta doveva legarmi le braccia e le gambe ben aperte (ho cercato di rifiutarmi ma non sono riuscita a fargli cambiare idea). Dopo avermi fissata per bene, si &egrave avvicinata e palpato con le mani la solidità della crema e si &egrave messa all’opera per la depilazione.
Si &egrave messa sopra di me nella posizione del 69 e delicatamente ha iniziato a pulirmi con il rasoio, ogni passata era una goduria, anche perch&egrave avevo davanti agli occhi la sua figa che sembrava volesse la mia lingua. Si &egrave alzata, senza aprire bocca e dopo poco &egrave tornata con altra crema, mi ha avvisata che la prossima crema mi avrebbe dato una sensazione di freddo, ma di non preoccuparmi. Mentre mi spalmava la crema fredda (avevo la figa che scoppiava , ero nella condizione ideale per poter essere infilata con qualsiasi cosa, se mi avesse infilato la sua manina sarebbe stata ospitata dentro di me con tanta voglia.
Continuando a massaggiarmi la figa e i suoi d’intorni il suo bacino si stava abbassando sempre di più verso la mia bocca. Sembrava una lenta agonia, mi ha asciugata e in una frazione di secondo ho sentito sparire la sua mano e mi sono sentita infilare da un enorme vibratore pensavo che mi rompesse la figa. Non ho avuto il tempo di pensare perch&egrave la sua figa si &egrave attaccata alla mia bocca che ha iniziato a baciarla e leccarla.
A questo punto (sinora tutto si era svolto con pochissime parole) Carla &egrave scoppiata, non si fermava più mi stava sfondando con il suo cazzone e mi incitava a fottere e leccare la figa. Sembrava trasfromata, si dimeneva sopra di me in modo che io potessi leccarle sia le figa che il culo. Troia, porca, ti rompo tutta, adesso ti infilo il pistolone nel culo (era quello che volevo sentire dalla sua bocca, in quano la mia era occupata a leccare tutto il possibile). Ho cercato di aprire il più possibile le gambe per essere sondata anche nel culo, lei ha compreso il mio desiderio e mi ha infilato il suo dito, &egrave stato il segnale massino. Lei si &egrave adagiata sulla mia bocca sborrando come un cazzo,ero tutta bagnata, non capivo se era pipi, cosa fosse, era comunque dolcissimo, Dopo qualche minuto di completo silenzio (si sentiva solo l’ansimare violento di tutte e due) si &egrave alzata, mi ha tolto il vibratore dalla figa, se lo &egrave infilato nella sua sino in fondo poi lentamente ha iniziato a muoverlo avanti e indietro (io avevo la figa di nuovo pronta, ma non potevo fare niente in quanto era legata) dopo pochi secondi &egrave esplosa in un meraviglioso orgasmo- Senza aspettare di finire si &egrave sfilato il vibratore, si &egrave messa sopra di me con le gambe aperte e mentre mi infilava il cazzone in bocca si &egrave masturbata in un modo meraviglioso rovesciandomi un caldo liquido sulle mie tettine. Ero frastornata, avevo voglia di baciarla, succhiarle le tette, leccarle la figa a mio modo, ma non potevo fare niente, ero ancora legata.
Carla si &egrave avvicinata al mio viso e lentamente &egrave scesa sino alla mia bocca, ha posato le labbra sulle mie e con la lingua mi ha obbligata ad aprire le labbra e si &egrave insinuata dentro.
Aveva una lingua stupenda, meravigliosa, avevo tutto il mio corpo indolenzito e una grande voglia di averla fra le mani e farla morire. Dopo averla pregata e assicurata che avrei fatto tutto, ma proprio tutto quello che mi avesse ordinato di fare e dopo che per ultima penitenza mi ha infilato il vibratore nel culo e la sua manina nella figa facendomi godere al massino, si &egrave decisa a slegarmi.
Dopo essermi massaggiata per bene i polsi e le caviglie mi sono avvicinata a Carla (avevo il fuoco fra le cosce) le ho messo le braccia al collo e le ho infilato la lingua in bocca dandole il termometro delle mie voglie. Ci siamo baciata, le nostre mani correvano senza meta sui nostri corpi, sono riuscita a farle divaricare le cosce e le ho infilato il dito iniziando una dolce ma lenta cavalcata. Appena mi sono accorta che stava godendo, mi sono fermata obbligandola a mettersi in ginocchio sul letto, le ho aperto di nuovo le cosce e con un colpo secco le ho infilato il vibratore nel culo. E’ stata una frazione di secondo, con un grido rauco si &egrave buttata sul letto e senza che io la toccassi ha goduto. Mi sono sdraiata al suo fianco e siamo rimaste in questa posizione per molto tempo. Ad un certo momento Carla mi ha baciata e poi mi ha detto che stavamo dimenticando cosa dovevamo fare, aveva ragione in quanto doveva farmi vedere come si faceva a depilarsi così bene. Ci siamo portati verso la sala (nauralmente eravamo tutte e due nude) senza prima farmi sedere sul bidet e obbligandomi a fare la pipì, appena ebbi finito mi ha lavata a asciugata. Ha steso un grosso asciugamano sul tappeto e mi ha fatto stendere, mi ha allargato le cosce e ha iniziato, nuovamente, a spalmarmi la crema, e poi il sapone speciale, ha preso il rasoio e lentamente mi ha depilata. Sentivo la voglia che mi assaliva, ma sono riuscita a trattenermi.
Alla fine del lavoro mi ha obbligata a vedermi con uno specchio. Stupendo, avevo la figa luida e liscia come una bambina, ero eccitatissima e con tanta voglia di renderla felice come non mai.
Sapevo quanto aveva sofferto per colpa del suo uomo, ma con la sua forza di animo aveva superato anche i peggiori momenti. Cosa potevo fare per ringraziarla al massimo, non riuscivo a focalizzare bene. Rimandendo abbracciata (senza fare niente) per alcuni minuti i miei occhi spaziavano continuamente e a un certo punto si sono soffertmati sul videoregistratore e sulla videocamera. Mi sono staccata da lei, non prima di averla baciata con tutte le mie forze e mi sono diretta verso la videocamera, dopo averla presa ho guardato Carla e ho indicato dove erano situati i suoi vestiti obbligandola a rivestirsi ed uscire dalla sala. Dopo che lei era uscita, rovistai fra le cassette e ne trovai una che mi sembrava giusta per il mio gioco. Accesi il videoregistratore e iniziai a venerne qualche spezzone, ero ottimo proprio quello che volevo. Ritornai da lei (si era vestita coem se dovessimo uscire) e la feci entrare in sala, e sedersi sul divano davanti il televisore. La obbligai a darmi i suoi polsi e la legai con le braccia aperte, presi le sue caviglie e le divaricai le cosce, mettendo bene in vista la sua figona coperta dalle mutandine, legai le caviglie in modo che non potesse richiudere le cosce. Mi misi davanti a le e iniziai un lento, ma dolcissino ditalino, mi fermavo, toglievo il dito dalla figa e lo infilava nella sua bocca. Poverina non riusciva più a star ferma, tolsi le dita dalla mia figa e presi la videocamera iniziando a firlmarla soffermandomi sulle sue parti più infuocate. Posai di nuovo la videocamera sul tavolino, presi le forbici e mi avvicinai a lei, sbarrando gli occhi mi chiese cosa volessi fare. Non risposti, le sbottonai il golfino mettendo a nudo il suo seno ricoperto da un meraviglioso reggiseno. Tagliai la gonnellina in modo di lasciarla con le sole mutandine, le pasai la lama delle forbici sulle sue labbra e la baciai. Dopo averla sentita ansimare mi staccai e con un colpo netto le tagliai il reggiseno, incredibile sembrava lo scoppio di una bottiglia di champagne. Due capezzoli neri ed irti si stendevano all’aria pronti ad essere leccati e stuzzicati. La pregai di rimanere ferma dove era (non so perch&egrave lo dissi in quanto non poteva muoversi) andai in bagno presi due mollette per stendere i panni e tornai in sala, misi le mollette sui capezzoli facendola gridare dal dolore, che in pochi istanti si trasformò in un dolce supplizio. Gli occhi erano chiusi, dalla sua bocca continuava a uscire la richiesta di sondarla, di farla godere, cominciai un lento passaggo dalla mia lingua sulle sue labbra e sui capezzoli. Le sfiorai l’inguine e mi accorsi che era tutta bagnata, presi le forbici le passi sulle cosce e lentamente le infilai nelle mutandine inziando a tagliargliele. Era una spettacolo stupendo, le mutandine rotte, la figa tutta rossa, bagnata ed aperta, pronta a farsi leccare. Mi alzai presi la videocamera e iniziai di nuovo a filmarla.
Poverina, soffriva, mi supplicava di metterle dentro qualsiasi cosa, la lasciai e corsi in cucina, aprii il frigor e trovai una meravigliosa zucchina. Tornai in sala, mi misi davanti a lei e mi infilai la zucchina in bocca e dopo averla bagnata aprii le cosce e la feci sparire nella mia figa. Carla sbarrò gli occhi, la sua figa si era già preparata a essere infilata dalla zucchina e invece restò a bocca vuota, mi avvicinai al suo viso in modo che potesse vedere la zucchina entrare ed uscire dalla mia figa.
Sembrava indemoniata, non riusciva a stare ferma, mi guardava avidamente e mi diceva che ero una gran porcona, mi implorava di infilarle qualsiasi cosa nella figa, non ne poteva più. Impietosita, mi sono sfilata la zucchina, mi sono girata mettendo sulla sua bocca la mia figa e mi sono sdraiata sopra di lei lentamente le ho leccato il culo e le ho infilato la zucchina che in un battibaleno &egrave sparita, le ho allargato la figa e ho iniziato un lento lavoro con la mia lingua. Probabilmente eravamo tutte e due allo spasimo perch&egrave in pochi secondi &egrave scoppiato un’orgasmo simultaneo.
Non ricordo quanto tempo &egrave passato, ero ancora sdraiata sopra Carla che lentamente mi stava leccando, anzi mi stava asciugando il frutto del nostro desiderio, mi sono girata rimanendo sempre sopra di lei e le ho infilato la lingua in bocca iniziando uno stupendo bacio cercando nello stesso momento di sfregare la mia figa contro la sua. E’ stato un bacio tenerissino, stupendo, meraviglioso ha risvegliato i nostri sensi ma sopratutto ci ha permesso di dimostrarci quanto dolce sia un bacio fra donne.
Mi sono alzata ho iniziato a slegarla, cercando di passarle le dita sui punti più vulnerabili, appena la prima mano fu libera, si &egrave impadronita della mia passerina e ha cercato di penetrarmi, ho chiuso fortemente le cosce in modo che non si potesse muovere e guardandola negli occhi le ho detto di stare ferma e di prepararsi a qualcosa di nuovo e ancora più eccitante.
Una volta liberata siamo andate in bagno, l’ho fatta sedere sul water, le ho aperto le cosce e l’ho pregata di pisciare più forte possibile era stupendo la figa si &egrave aperta come se dovesse essere infilata da un bel cazzone il getto usciva meraviglisamente. Mi sono alzata ho fatto riempire la vasca da bagno con tanta schiuma e ho fatto sdraiare Carla, lentamente ho iniziato a lavarla facendola vibrare infilandole le dita prima nella passerina e poi nel culo, quando mi sono accorta che stava godendo mi sono fermata e sono andata in cucina a prendere dalla mia borsa il giochino che avevo portato, sono tornata in bagno (la porcona si stava facendo un ditalino con il manico della spazzola da bagno) ho lasciato che potesse godere, poi l’ho aiutata ad alzarsi obbligandola a inchinarsi in avanti in modo che il suo stupendo culo fosse davanti ai miei occhi e in un colpo solo le ho infilato la cannuccia della peretta (era già pronta con acqua tiepida e profumata). Ho sentito un grosso respiro seguito da un’eloquente ‘cazzo che bello, stupendo’. Carla certamente non si aspettava questa mossa, ma sicuramente &egrave stata gradita, mentre scaricavo nel suo culo tutto il contenuto muovevo la cannula avanti e indietro, una volta svuotata sono corsa a riempirla di nuovo, ma questa volta di acqua fredda cambiando la cannula e mettendo quella grossa ho appoggiato la punta sul buchetto e lentamente spingevo e svuotavo di nuovo il contenuto.
La porcona non riusciva più a stare ferma, le ho allargato al massino le cosce, ho preso il vibratore (quello più grosso e nero) e l’ho presentato sulla figa strofinandolo bene in modoo che si potesse lubrificare bene, soo risalita verso il culo ho iniziato una lenta ma inesorabile penetrazione fino in fondo, quando le palle (era veramente stupendo, sembrava un cazzo vero) sono andate contro il culo, ho cercato di spingere tutto dentro tenendolo premuto contro al massimo della vibrazione, con l’altra mano libera ho iniziato a sculacciarla sino a quando ho visto tutto il culo rosso, mentre Carla mi implorava di non lasciarle la figa senza niente.
Ho voluto prolungare la sua voglia e la sua sofferenza sino a quando ho visto i primi rigagnoli uscire dal culo. A questo punto l’ho fatta alzare dirigendomi verso il bagno, si &egrave chiusa dentro e fra sospiri e gemiti si &egrave svuotata. Io ero rimasta in camera, in attesa di poterla riabbracciare ma decisamente la tensione mi ha giocato un brutto scherzo, ovvero mi sono addormentata. Non ricordo quanto tempo sono rimasta in quella posizione so solo che quando mi sono svegliata Carla mi teneva la testa suo suo seno e mi accarezzava dolcemente. Ho aperto gli occhi e mi sono incollata sulle sue labbra in un meraviglioso e languido bacio. Ci siamo alzate e tenendoci per mano siamo andate in cucina, abbiamo preparato un caff&egrave, a questo punto ho guardato l’orologio e mi sono accorta che erano già le 22. Carla mi ha detto di non preoccuparmi perch&egrave mi avrebbe accompagnata a casa. Dopo circa 20 minuti eravamo n macchina dirette a casa mia, quando siamo arrivate ci siamo salutate come se nulla fosse e ci siamo date appuntamento per la prossima seduta in palestra.
Sono entrata in casa, lui stava guardando la televisione, ho salutato e sono andata in camera a svestirmi. Nella premura di rientrare mi ero dimenticata di mettermi le mutandine, mi sono rimessa la gonna e sono andata in camera a cambiarmi. Avevo un gran desiderio di una doccia e quindi mi sono infilata sotto e ho iniziato a lavarmi, la mia mente stava tornando a quanto avevamo fatto e le mie mani stavano passeggiando sul mio corpo, quando hanno incontrato la figa sono trasalita, non mi ricordavo che Carla mi aveva depilata, &egrave stata una sensazione stupenda. Ho aperto l’acqua, mi sono diretta verso lo specchio, ho allargato le cosce per potermi ammirare.
Carla aveva fatto un lavoro stupendo, mi aveva lasciato solo un piccolo ciuffo vicino almio bottoncino magico quasi volesse rimanere nascosto e rendere più difficile e faticoso la sua ricerca, tutto il resto era perfettamente liscio, le grandi labbra senza peli erano stupende. Mi sono ricordata che una volta ALL mi aveva suggerito di mettere uno specchio mettendolo sul tappetino. Mi sono inginocchiata allargandomi le cosce al massino facendo in modo che la luce cadesse proprio sullo specchio ha preso delicatamente le grandi labbra e le ho aperte cercando di aprire la figa il più possibile, lo spettacolo era meraviglioso, la figa mi guardava dallo specchio e sembrava che volesse essere sfondata con qualche cosa (tutti i miei giochini li aveva ALL tranne uno che … ) mi sono infilata le dita dentro e ho iniziato un meraviglioso ditalino, ho cercato di prolungare l’orgasmo il più possibile, ma tra le mie dita espertissime e la vista della figa sullo specchio non sono riuscita a fermarmi e ho goduto come una porca.
Dopo aver ripreso il respiro normale mi sono asciugata, mi sono messe le mutandine nere (quelle che ALL va pazzo perch&egrave sono leggerissime e sottili) sono tornata in camera e mi sono messa il pigiama, a questo punto la voglia era ricominciata e la voglia aguzza l’ingegno, mi sono diretta verso il mio nascondiglio, ho trovato il mio giochino che mi era rimasto, sono tornata in bagno con la scusa che mi ero dimenticata di lavarmi i denti, mi sono sfilata i pantaloni del pigiama, ho scostato le mutandine e la mia figona mi ha sorriso, ho preso le palline (sono due palline lucide di una dimensione discreta legate a una cordina, in modo che un volta che sono entrate nelle figa o nel culo tirando la cordina vanno a sfregare le parti interne, provocando meravigliosi orgasmi) le ho infilate in bocca, in modo di renderle scivolose e in un baleno le ho fatte sparire nella figa, era meraviglioso, ma volevo godere il più possibile.
Le ho tolte mettendole sotto l’acqua fredda e poi ne ho rimessa una nella figa e l’altra nel culo, la cordina che le univa mi passava nel solco della figa dandomi un gioioso brivido. Mi sono rimessa a posto le mutandine in modo che le palline rimanessero imprigionate nei suoi buchini, ho infilato il pigiama e sono andata a letto. Mi sono sdraiata a pancia in giù, e prima che lui venisse a letto sono riuscia ad avere un orgasmo stupendo e mi sono addormentata. Durante la notte mi sono svegliata più volte, mi sembrava che lui mi toccava (era impossibile perch&egrave &egrave tempo che non sa che esisto tranne che per lavare e stirare), invece erano le palline che si muovevano dentro il mio corpo, e ogni volta che mi svegliavo, le mie dita andavano a finire sulla parte infuocata, bastavano pochi sfregamenti e l’orgasmo arrivava puntuale e sempre più forte, ero costretta ad affondare il viso nel cuscino per non farmi sentire.
Alle 7 puntuale la sveglia &egrave suonata (mi ero appena appisolata dopo l’ennesimo ditalino) mi sono alzata sono andata in bagno ho fatto la pipì, non prima di essermi tolta le palline dalla loro calda e dolce tana, mi sono lavata e profumata. Sono uscita di casa come se dovesssi incontrare il mio segreto amore e potergli raccontare tutto, invece non lo potevo vedere oggi ma solo domani. Mi divertivo a guardare negli occhi tutte le donne, cercando di scoprire che tipo di serata o di nottata avevano passato. Una signora (la incontro quando parto presto da casa) carina, bruna, pittosto formosa era seduta e io in piedi davanti a Lei, continuava a muovere le gambe come se avesse voglia di strofinare la sua passerina, aveva una scollatura piuttosto allegra e i miei occhi erano diretti a quelle tette abbondanti e a cosa avrei fatto se li avessi avuti fra le mani, più la guardavo e più sentivo la mia passerina lamentarsi.
L’autobus era veramente pieno questa mattina, e mentre ero intenta a guardare e sognare cosa c’era dentro quella scollatura mi sono sentita appoggiare un corpo al mio, in un primo momento non ci avevo fatto caso ma passando i minuti quel corpo si faceva sempre più audace sino a quando ho sentito una mano che mi accerezzava il culo e una voce che mi sussurrava ‘come hai la notte?’. Ho riconosciuto la voce di Carla mi sono girata e il mio cuore ha avuto un sussulto meraviglioso. Soliti convenevoli, come se fossero anni che non ci vedevamo, come stai, quando ci possiamo sentire e vedere ecc. ecc.
Intanto la bruna ci guardava (sempre muovendo le gambe) e ci sorrideva, Carla molto più intraprendente, la guardava e ha attaccato borrone facendogli i complimenti per la camicetta, lei ha arrossito leggermente e si &egrave alzata in modo di poer parlare più liberamente. Da seduta il seno era bello in piedi era maestoso, Carla, sempre più sfrontata si avvicinata e e ha sussurrato che la camicetta era veramente stupenda ma il suo contenuto era tutto da vederre e anche ,,,. Il suo rossore &egrave aumentato ma anche il sorriso, abbiamo iniziato a parlare in libertà scoprendo che non abitiamo vicine ma che invece siamo vicine di lavoro. quando siamo arrivate alla nostra fermata siamo scese e ci siamo presentate : lei si chiamava Giulia. Ci siamo salutate dandoci appuntamento per il mattino successivo, in quanto non potevamo vedersi alla sera perch&egrave avevamo tre orari diversi di uscita.. Quando sono arrivata in ufficio ho trovato un biglietto della mia collega che mi diceva di non poter venire a lavoro, così sono arrivata alla sera senza aver avuto il tempo di pensare a quanto era successo al mattino.
Naturalmente nel ritorno, essendo sola ho avuto tutto il tempo per pensare, era strano la cosa mi sembrava meravigliosa, ma non potevo sapere cosa pensava o voleva Carla oppure Giulia, da parte mia, la prima cosa che volevo era di ripetere tutto quello oche avevamo fatto io e Carla, magari con qualche giochino nuovo,. Arrivata a casa mi sono spogliata rimanendo con le sole mutandine, ho caricato la macchina da lavare e mi sono preparata un bel caff&egrave. Sono andata in bagno per lavarmi e guardarmi allo specchio ho fatto un confronto fra le mie tettine con quelle di Carla, le sue erano decisamente più grosse, con due stupendi capezzoli molto duri, si potevano succhiare bene quasi fossero due piccoli cazzi, logicamente la mente &egrave corsa a quelle viste stamattina ovvero a Giulia cercavo di immaginare cosa avrebbe provato, nel caso le piacesse, essere baciata o suchiata da una donna. Decisamente a me sarebbe piaciuto molto che solo al pensiero la mia fighetta si stava muovendo relcamando un po’ più di attenzione, sono uscita dal bagno con una gran voglia, mi sono diretta al mio nascondiglio ho preso il vibratore e dopo averlo acceso me lo sono infilato avendo cura di trattenerlo dentro coprendolo con le mutandine. sono tornata in bagno per potermi ammirare e mentre mi guardavo e inziavo a godere &egrave squillato il telefono. Era Carla, voleva sapere se tutto andava bene, ricordandomi di essere puntuale domani mattina, perch&egrave dovevamo incontrarci con Giulia.
Le ho risposto che mi ricordavo molto bene, probabilmente la mia voce, sotto l’influsso della voglia e dal vibratore che continuava a muoversi dentro di me, non le &egrave sembrata normale e mi ha chiesto se stavo bene, ho dovuto lasciare passare qualche secondo, prima di rispondere perch&egrave tra la voglia che avevo, il vibratore che era meraviglioso e la calda voce di Carla stavo godendo come una porcona.
Non sono riuscita a mentirle dicendole magari che stavo pensando, o che mi ero distratto, e le ho detto esattamente quello che stavo facendo, come lo stavo facendo e perch&egrave ho iniziato. Durante tutto il tempo che ho impiegato a raccontarle bene (Carla mi aveva chiesto di dirle tutti i particolari, dove ero, come ero e come lo facevo) dall’altra parte del filo era silenzio, sentivo solamente il suo respiro che si faceva sempre più intenso. Pensando a cosa poteva fare la porcona, ho volutamente prolungato il raccondo elencando nei minimi particolari il tutto, sino al punto che Carla &egrave scoppiata con un grido finale di gioia dicendomi che si era masturbata e che aveva goduto.
A questo punto abbiamo parlato ancora un po’ e poi ci siamo salutate dandoci appuntamento per il giorno dopo. Mi sono rivestita e ho iniziato a fare i soliti lavori di casa e preparare la cena, di tanto in tanto ripensando a tutto quello che era successo mi veniva da sorridere e anche qulache brivido di piacere, ma sono rimasta a sorridere senza sfiorarmi, neppure con un dito. Al mattino quando mi sono svegliata non ricordavo nulla di quello che dovevo fare e con chi mi dovevo incontrare e quindi, fortunatamente, sono uscita più o meno al solito orario e alla fermata dell’autobus non ho visto nessuno, una volta salita mi sono ricordata che dovevo incontrare Carla e Giulia. Il cuore ha avuto un tonfo e la mente ha sperato che, se loro hanno preso l’autobus prima di me, senz’altro mi aspetteranno altrimenti aspetterò io. Sono scesa alla mia solita fermata e ho aspettato tranquillamente e dopo due autobus al terzo le ho visto scendere tutte allegre. Ci siamo salutate e Giulia che sembrava non stare più nella pelle mi ha abbracciato e baciata sulla guancia ha esordito come un fiume in piena. Avevano deciso di prendere un giorno di feri, per venerdì prossimo, sarebbero andate a casa sua, in quanto il marito partiva e stava via tutta la settimana, quindi mi chiese di prender anch’io il permesso in modo che sarebbe stato meraviglioso poterci conoscere meglio; avremmo potuto chiaccherare su tutto, avremmo mangiato un boccone, magari avremmo visto qualche foto e filmino dei suoi viaggi. La cosa mi attirava non poco, ho detto che avrei richiesto il giorno di ferie e domani mattina (giovedì) ci saremmo accordate. Ho richiesto naturalmente il giorno di ferie al mio capo con esito positivo, ma per tutta la giornata sono rimasta tesa non riuscivo a concentrarmi, la mia mente vagava.
Quando sono uscita dal lavoro speravo di vedere Carla per accordarmi come incontrarci ma purtroppo non sono riuscita a vederla, allora ho acceso il telefonico per chiamarla e ho visto che avevo un messaggio in memoria, era proprio lei che mi diceva che l’appuntamento era per le ore 9.oo alla fermata dell’autobus, e che sarebbe venuta Giulia a prenderci: Mi spiaceva di non aver potuto parlarle, volevo chiederle come vestirsi, cosa portare, ma pazienza.. Arrivata a casa ho trovato il messggio anche dai miei (mio marito e mia figlia) che sarebbero tornati più tardi, benissimo avevo tutto il tempo per sistemarmi bene.
Pensando a Carla e alla sua intraprendenza, mi sono detta che era meglio prepararsi per quacosa di speciale, quindi sono andata in bagno e mi sono depilata bene lasciando il ciuffo sopra il clitoride (doveva rimanere nascosto così se qualcuno voleva cercarlo doveva spostare i peli e così facendo avrei sentito le dita che mi solleticavano, poi sono andata nel mio nascondiglio e ho recuperato il vibratore, le palline, e l’asta con le palline. Certo che dopo aver preparato il tutto avevo l figa che mi scoppiava e allora mi sono fatta un ditalino con le sole mie mani, forse era tempo che non lo facevo più in questa maniera e un po’ perch&egrave avevo una voglia infinita, sono venuta in pochissimo tempo.
Mi sono rivestita e ho preparato la cena, dimenticandomi completamente di tutto quello che avevo fatto e di quello che dovevo fare domani, dopo aver mangiato e riassetato ho visto la TV e poi verso le 11.30 sono andata a dormire, ero decisamente stanca ma calma, al punto che non ho fatto in tempo a leggere una pagine del libro perch&egrave mi si chiudevano gli occhi. Al mattino mi sono alzata presto (anche se l’appuntamento era alle 9.00) ho preparato la cena per la sera ho avvisato i miei che sarei stata fuori ufficio tutto il giorno, perch&egrave avevo una riunione e non sapevo a che ora sarei tornata, ma sopratutto che avrei avuto il telefonino spento, quindi se dovevano comunicare dovevano lasciare un messaggio.
Una volta che tutte e due sono usciti, mi sono sentita più libera di potermi dedicare a me stessa, al mio corpo e a che cosa mettermi per essere carina. Sono andata in camera e ho deciso di mettermi le calze nere autoreggenti, non ho messo le mutandine, il reggiseno con il pizzo (in modo che i miei capezzoli si potessero intravedere) la gonna rossa e corta e una maglietta molto attillata. Certo, sembrava che mi stessi vestendo per il solito incontro con ALL, cio&egrave ogni capo aveva il suo scopo sia per la vista che per i sensi, ma mi chiedevo se non stessi fantasticando per niente, dopotutto con Carla era nato quasi per gioco ma questo incontro a tre sembrava più un incontro di amiche che avessero voglia di raccontarsi gli ultimi pettegolezzi sorseggiando un caff&egrave. Appena pronta (avevo messo i giochini in borsa) sono uscita dirigendomi verso l’appuntamento. Carla era già arrivata (vestito lungo e scuro, ampia scollatura calze nere e mi sembra anche senza mutandine oppure aveva messo il perizoma) ci siamo salutate con un bacio facendoci i complimenti per il nostro abbigliamento.
Dopo qualche minuto &egrave arrivata Giulia, completamente diversa dal nostro abbigliamento, gonnellino a fiori molto corto e largo, camicetta plissettata in vista con una scollatura da far girare la testa, sembravano due coppe di burro (se ci fosse stato un’uomo avrebbe avuto sicuramente un’erezione immediata). Saluti, convenevoli, baci siamo salute in auto sembravamo tre vecchie amiche che si rivedevano dopo molto tempo, ma la tensione e la temperatua era palpabile. Arrivati in pochi minuti a casa sua, Giulia ha fatto la vera padrona di casa, ci siamo sedute in sala su un un divano magnifico (pensavo a cosa avrei fatto con ALL su quel divano, anche la figa pensava la stessa cosa perch&egrave era tutta in agitazione) ci siamo bevute un buon caff&egrave e abbiamo iniziato a raccontarci, anche conoscerci meglio, io cercavo di tenere le gambe chiuse in modo che non si vedesse che ero senza mutandine, a un certo punto Carla disse che aveva portato delle foto fatte in ferie e abbiamo iniziato a vederle. Giulia disse che dopo le foto lei avrebbe messo una cassetta video delle sue ferie, eravamo tutte e tre vicine (per la comodità di vedere le foto) e sentivamo il profumo e il calore delle nostre gambe.
Carla era in mezzo e ogni tanto, mentre girava le foto mi strizzava l’occhio e poi guardava dentro la scollatura di Giulia, che non faceva nulla per nascondersi, anzi si inclinava sempre di più. Finite le foto e mentre Giulia andava in camera a prendere il video, Carla si &egrave avvicinata e mi ha detto che aveva la figa tuta bagnata e mi ha dato un bacio sulla bocca. La padrona di casa &egrave tornata con due cassettine spiegandoci che una era tutta sul paesaggio mentre l’altra l’aveva comperata in Olanda durante un giro fatto l’anno scorso. Dopo aver visto la prima, con qualche vista interessante e prima di mettere l’altra ci ha offerto un bicchierino di un qualcosa che non ho capito cosa era ma che al gusto era stupendo, ma che in una frazione di secondi ci ha fatto sentire più disinibite ed accaldate. Inserita la cassetta, musica leggere ed accattivante si &egrave vista una magnifica ragazza che si stava lavando e che si deliziava a farsi un ditalino, poi uscita dalla doccia si &egrave asciugata e si &egrave diretta sul letto togliendo dal comodino un meraviglioso vibratore del tipo doppio uno per la figa e l’altro più corto per il culo, lentamente lo ha appoggiato sulla figa e in un attimo tutto &egrave sparito dentro, ero allibita, meraviglioso e con la coda dell’occhio guardavo Carla che stava dimenandosi sul divano e Giulia che aveva le gambe aperte e la mano in mezzo alle cosce. E stato il fischio di inzio, Carla si &egrave alzata e mettendosi fra noi e il video, ha iniziato un lento spogliarello, io avevo la figa bagnata e ricordandomi che ero senza mutandine mi sono alzata (non volevo sporcare il divano, in quel momento anche Giulia si &egrave alzata e ha iniziato a spogliarsi rimandendo solo in mutandine e reggiseno (aveva un culo stupedo) Carla a quel punto ha accellerato il suo spogliarello rimanendo con il reggiseno e il tanga. Io sono rimasta vestita, in piedi, e senza la forza di muovermi ero rapita da quei due corpi così diversi ma con la stessa identica voglia.
Si sono avvicinate e hanno iniziato a spogliarmi, sentivo le loro mani che frugano in tutti i posti dopo che si sono accorta che ero senza mutandine mi hanno costretta a rimanere in piedi, mi hanno allargato le cosce e mentre Carla mi baciava mi ha infilato il dito nella figa mentre Giulia che mi stava succhiando il collo mi ha infilato un dito nel culo, le loro dita si stavano cercando rimanendo dentro il mio corpo. Ho pregato loro di non smettere perch&egrave stavo godendo quanto mai ho detto questo, le due porche hanno sfilato le dita dai miei buchini e se le sono infilate in bocca lasciandomi con le gambe aperte e con una voglia da impazzire. Mi hanno guardata e sorridendo si sono scambiate le dita e hanno continuato a suchiarsele. Come mi dice sempre il mio ALL la vendetta va sempre consumata calda, mi sono diretta verso la mia borsa e ho preso le palline e sono tornata in sala. Erano ancora in piedi e vestite, ma non si erano accorte della mia presenza e stavano baciandosi molto dolcemente mi sono avvicinata e ho infilato una mano sotto le gonne di Giulia iniziando a solleticarle la figa e con l’altra mano ho accarezzato il culo di Carla sopra i pantaloni. L’effetto &egrave stato stupendo Giulia ha iniziato a spingere il bacino contro Carla e si strofinava senza mai smettere di baciarla, ho tolto la mia mano dalla sua figa e spostando le mutandine ho infilato il culetto, senza staccarsi dalla bocca di Carla ha iniziato a muoversi sembrava volesse che io la penetrassi di più, e senza pensarci due volte ho dato un colpo forte e il dito &egrave penetrato dino in fondo al suo culo, Carla aprendo gli occhi (non si era accorta della mia presenza) ha visto cosa stavo facendo e ha accellerato la velocità della lingua in modo che Giulia &egrave riuscita a godere. Sono rimaste abbracciate per un po’, mentre io guardandola mi ero infilato l’asta nella figa in un dolce e lento movimento. A questo punto Carla ha proposto di spogliarsi completamente anche loro, io ho approvato e ho chiesto se volevano che le aiutassi, Giulia si &egrave avvicinata e aprendo le braccia mi ha chiesto di iniziare da lei. Ho iniziato a slacciarle la camicetta, per fortuna aveva il reggiseno altrimenti sarei stata travolta da quelle due tette maestose, mi ha pregato di slacciarlo e di sfilarglielo, cosa che non mi sono fatta ripetere. I capezzoli erano diritti, le tette ben dure e sode come due chiappe, le ho strizzato i capezzoli facendola gemere di piacere e mi ha abbracciata infilandomi la lingua in bocca. Non mi era mai capitato si sentire la goduria di avere due tette di quelle dimensioni che premevano contro le mie, lentamente l’ho obbligata ad aprire le cosce e ho iniziato a farle un ditalino. Carla che in un primo tempo era rimasta ferma e ammaliata da quello che stava succedendo, si era decisa a spogliarsi e mentre noi due ci baciavamo lei si stava masturbando guardandoci, &egrave successo che sia Carla che Giulia hanno goduto e io che non ne potevo più sono rimasta a bocca asciutta, anzi a figa asciutta. Ho buttato Giulia sul divano le sono montata sopra mettendo la mia figa sulla sua bocca, ho aperto le sue cosce e dopo aver strappato le mutandine e aperte con le dita la sua figa ho iniziato a leccargliela. In pochisssimi attimi sia io che lei abbiamo raggiunto uno splendido orgasmo. Era un quadro stupendo io e Giulia sotto sopra e avvanghiata Carla con le cosce aperte e le dita dentro la figa, gli sguardi persi nel vuoti ma contenti, non so quanto tempo &egrave passato.
Ho sentito le mani di Giulia sul mio culetto e con piccoli schiaffi mi pregava di scendere perch&egrave voleva muoversi, ci siamo rialzate e guardate negli occhi tutte e tre.
Si &egrave alzata una barriera di assoluto silenzio che &egrave passata immediatamente in una fragorosa e sana risata, ci siamo abbracciate e baciate tutte e tre. La padrona ha chiesto se era possibile avere un’attimo di tregua, in qunto non era più abituata a queste meravigliose situazioni (ci aveva confessato che con il marito,se andava bene, al massimo erano 7/8 volte all’anno, le altre volte, ed erano molte si masturbava guardando qualche film porno quando lui era assente) quindi aveva proposto un’attimo di relax con un buon caff&egrave e durante questa pausa ci avrebbe raccontato una storia piccante che le era capitato poco tempo fa. Abbiamo bevuto il caff&egrave, mentre io e Carla eravamo sul divano Giulia era di fronte a noi sulla poltrona, il televisore acceso e il filmino stava scorrendo, procurandoci dei dolci brividi. Giulia ha iniziato il racconto obbligandoci, qualsiasi cosa dicesse o vedessimo sul televisore di rimanere ferma senza sfiorarci anche se la voglia fosse aumentata con la promessa che dopo ci saremmo divertite tutte e tre assieme sul letto.
Era un mertedì mattina, avevo preso un giorno di ferie e stava uscendo per fare la spesa, poi doveva passare dall’assicurazione e infine, visto che era casa sola sarei passata dalla solita videoteca per prendersi un filmino piccante. Sono entrata dal mio amico della videoteca (molto giovane 18/19 anni) e le ho chiesto prima un film giallo poi le ho chiesto se era arrivato qualcosa di nuovo di genere piccante. Mi ha preso una cassetta di giallo triller con finale a sorpresa e poi siamo andati nel reparto vietato ai minori per scegliere il piccante, chiedendomi cosa volevo, se solo uomini, solo donne e tutto insieme. Ero indecisa perch&egrave volevo qualcosa di forte, mi ha preso la mano, mi ha portato nello sgabuzzino dicendomi di aspettare un attimo e sarebbe tornato (ha chiuso il negozio perch&egrave erano le 12,30) ed &egrave tornato, ha acceso il videoregistratore, &egrave iniziato il film (ero preoccupata perch&egrave non sapevo cosa fare e anche perch&egrave mi vergognavo in quanto con la voglia che avevo mi sarei lasciata fare tutto, ma pensavo che era molto giovane, poteva essere mio figlio). Il film si apriva con un ragazzo molto ma molto giovane nudo che guardava dalla sua finestra in quella di fronte, dove due amanti stavano scopando a più non posso, in tutte le maniere. Il ragazzo era cianotico si accarezzava il cazzo da sopra i pantaloni, ma si vedeva che non gli bastava e dopo poco tempo si &egrave spogliato mettendo in bella mostra il suo cazzo al massimo della sua erezione. Sono rimasta a bocca aperta aveva un cazzo che sembrava di un bambino piccolissimo ma molto duro, ha iniziato a masturbarsi e quando dalll’altro lato l’uomo &egrave venuto sborrando sul viso del suo amore anche lui &egrave venuto con un getto impressionante, tanto era piccolo il cazzo quanto era forte il getto. Certo che oltre alla voglia che già avevamo, questo racconto ci messo k.o. sia io che Carla non riuscivamo a stare ferme, Giulia ci stava guardando ci ha fatto segno che non potevamo farci niente fino a quando non avesse finito il racconto in quanto quello che ci aveva detto era quello che aveva visto e non quello che avevo fatto. Naturalmente il film continuava sempre con il ragazzo dal cazzo piccolo in tutte le salse, sino a quando la scena &egrave cambiata, il mio amico della videoteca, venedomi più vicino mi ha avvisata di tenermi forte perch&egrave ora iniziava il gioco più interessante, io l’ho guardato in viso e gli ho chiesto se non potevamo sederci (avevo una voglia pazza e se mi sedevo potevos stringere meglio le cosce così lui non si sarebbe accorto di niente) ha fermato il film, ha preso due poltroncine tipo ufficio e si siamo seduti vicino tanto vicino che ho visto il suo stato dal rigonfiamento dei suoi pantaloni. Ha riacceso il filmino, la scena spaziava in una cucina con una negretta con un grembiulino corto e una ragazza molto giovane (da come era vestita poteva essere la figlia dei padroni di casa). La ragazzina, seduta su una sedia stava leggendo ma con la coda dell’occhio guardava la negretta (niente male un bel corpicino ottimo visino e un gran bel culo) e la spiava apertamente quando la cameriera di abbassava mettendo in mostra una bellissima visione di mutandine bianco candido che si stagliavano benissimo su quel nero intenso. Dopo svariate volte di questi movimenti, la ragazzina (ora che era in piedi si poteva benessimo darle un 13/14 anni, ben messa e ben accessoriata) si &egrave avvicinata alla negretta, che era intenta a pulire il pavimento, passandole la mano sul culo. Sembrava che fosse stato il segnale, la negretta si &egrave fermata ha appoggiato le mani per terra e ha divaricato le cosce, la ragazzina le ha spostato le mutandine e le ha infilato il dito nel culo iniziando un lento movimento mentre con l’altra mano si stava slacciando il vestitino che in un attimo si &egrave aperto mettendo in mostra una stupenda figa completamente liscia e con il suo ditino ha iniziato a masturbarsi, senza fermare l’altra mano che continuava a muoversi nel culo della negretta. In un lampo la ragazzina ha raggiunto il suo adorato orgasmo, ha sfilato il dito dal culo della negretta e si &egrave sdraiata per terra, non prima di essersi spogliata tutta. La negretta si &egrave rialzata e sempre restando con il culo verso il viso della piccola si &egrave spogliata mettendo in mostra una stupenda schiena e un migliore fondo schiena, ruotando il corpo verso l’altra si sono delineati due stupendi capezzoli duri e con relative tette belle sode e piene. Avvicinandosi alla piccola senza mai farsi vedere sul davanti. Si &egrave inginocchiata sulla picola iniziando a baciarla sulla bocca per poi scendere verso le tettine, le leccava, le succhiava poi apriva la bocca e con i denti le morsicava. Quando ha sentito che la sua preda cominciava a dare segni di impazienza ha iniziato una lenta discesa soffermando sul buchino della pancia per finire sulla cassaforte. Le ha divaricato le gambe e ha iniziato un lento lavaggio con la lingua, probabilmente anche la piccola le stava leccando la figa ma no si riusciva a vedere bene. Finalmente la telecamera si &egrave avvicinata al culo della negretta e si abbassata per vedere la lingua cosa faceva, qui il colpo che ho ricevuto &egrave stato da ko la negretta non aveva la figa, ma era un trans con un piccolo cazzo che entra e usciva dalla bocca della piccola. E”stata una cosa bellissima, ma non riuscivo più a stare ferma, avevo la figa che scoppiava era pronta a fare tutto quello che il mio amico mi avesse chiesto.
In un lampo il mio amico si &egrave messo dietro di me così che potessi vedere il film e alzandomi la gonna mi ha strappato le mutandine (avevo sempre sognato di essere presa con violenza e sfondata senza troppi preliminari), mi ha appoggiato il cazzo alla figa, ha iniziato a strusciarlo contro, mentre io tenevo gli occhi incollati al video e non respiravo in attesa di sentirmelo infilare. Il porco invce di infilarmelo nelle figa, stava solo bagnandoselo bene, facendomi alzare la voglia e dopo avermi preso in mano le mie due belle tettone me lo ha infilato nel culo sino a farmi sentire le palle che sbattevano sulla figa.
Dopo pochissmi e fortissimi colpi mi ha sborrato nel culo e sentendo quel getto bollente sono partita anch’io con un meraviglioso orgasmo senza che nessuno mi avesse toccata la figa tranne quelle due palle meravigliose. A questo punto dal racconto sia io che Carla non riuscivamo più a stare ferme e abbiamo iniziato a baciarci sino a quando Giulia non si &egrave messa davanti a noi e ci ha costrette a prendergli in bocca i capezzoli (erano tanto grossi che sembrava di avere in bocca il cazzo) mentre la mia mano si &egrave infilata sulla sua figa e quella di Carla stava esplorando l’interno del culo.
Le nostre dite si potevano toccare, erano separate da un sottile spessore che divideva le due caverne. Non ricordo quanto tempo &egrave passato e cosa abbiamo fatto, so solo che ci siamo ritrovate tutte e tre per terra e teneramente abbracciate. Naturalmente nessuna di noi tre si era accorta che le ore erano passate e che dovevamo rientrare nelle nostre vite normali, siamo andate in bagno insieme e mentre una faceva la pipì, le altre due sotto la doccia ci siamo ritrovate rivestite e pronte a far ritorno a casa.
La padrona di casa, che non doveva uscire, e quindi era ancora nuda ci ha accompagnato alla porta e dopo esserci baciate profondamente con un pizzicotto su quel bel culo di Giulia ci siamo salutate.
Nel ritorno verso casa, pensavo che avrei raccontato tutto a ALL (naturalmente nell’intimo del nostro motel, così avrei aumentato la temperatura) ma nello stesso momento sentivo ancora una gran voglia, mi guardavo in giro come a cercare non so cosa, credo che qualacuno mi avesse sorriso in modo ewquivoco, non avrei esitato a rispondergli.
Ero seduta sul tram e mi guardavo in giro, di fronte due ragazzine che ridavano di gusto nel raccontarsi loro opinioni su amiche e amici, più in là due signore intente a snocciolarsi ricette di cucina, poi altre persone tutte anonime, nessuna che attiri particolarmente la mia attenzone o la mia fantasia.
Alla mia fermata sono scesa, e data la voglia che avevo, ho cercato di spostare il problema concentrandomi su cosa prendere per la cena. Mi sono incamminata verso il mio solito supermercato e lungo il tragitto ho incontrato una mia vecchia conoscenza con cui ho scambiato quattro chiacchere, dopo averla salutata mi sono diretta verso casa dimenticandomi ompletamente del supermercato.
Arrivata a casa mi sono cambiata e ho preparato la cena usando quello che avevo, non avevo fame e soprattutto la mia testa era in altre cose affaccendata, stavo rivendendo tutto quello che avevo fatto, certo se qualcuno mi avesse chiesto, prima che rivedessi ALL, se mi sarebbe piaciuto fare l’amore con una donna, avrei risposto (malgrado non lo facevo volentieri con mio marito per il motivo che non lo sopportavo) che non pensavo minimamente, perch&egrave mi interessavano le mie mani o al massimo il cazzo di mio marito. Era stato ALL ad insinuarmi nella testa le prime idee, i primi dubbi, i primi tentennamenti, le prime voglie non convinte, la prima certezza &egrave venuta quando ALL mi ha costretta a vedere una cassetta mista sia etero che lesbo.
Probabilmente la parola costretta &egrave sicuramente sbagliata, in quanto nessuno mi può obbligare a fare qualcosa contro la mia volontà, quindi probabilmente anzi sicuramente ero già attratta fisicamente in modo latente, lui ha avuto la forza di obbligarmi ad aprirmi a me stessa e vedere quanto avevo nel mio intimo assopito.
Era un solito pomeriggiom nel nostro nido segreto (motel) avevo una gran voglia, mi sentivo fremere, in quanto ALL mi aveva avvisato che oltre ai nostri giochini avrebbe portato una cassetta nuova e meravigliosa. Appena entrati ci siamo allacciati in un lungo e dolce bacio, mentre lui mi pizzicava il culo, dopo avermi alzato la gonna, poi mi ha girato e appoggiadomi al suo corpo, con una mano mi stava stofinando la figa da sopra le mutandine e con l’altra mi stava strizzando i capezzoli, sentivo la voglia aumentare, guardandoci allo specchio mi sono accorta che avevo le mutandine bagnate e sapendo che effetto faceva a ALL ho allargato le gambe e nello stesso momento mi ha infilato il dito nella mia passerina affamata. Il porcone mi ha sussurrato nell’orecchio di non godere, altrimenti non mi avrebbe fatto vedere il filmino. Mi sono bloccata immediatamente, dicendole che ero d’accordo a patto che prima ci saremmo spogliati e che entrambi ci fossimo fatti una bella doccia in modo di raffreddare i nostri bollori, e così &egrave stato.
Siamo ritornati verso il letto (sul fronte del letto c’era uno specchio lungo tutta la camera e la televisione sul mobile) che ci permettono di poterci vedere assieme cosicch&egrave la voglia e la goduria possa aumentare. ALL si &egrave avvicinato al mio viso e mi ha posato sulla bocca il cazzo, che &egrave sparito immediatemente, iniziando a succhiarlo e leccarlo, mentre lui mi ha ripreso a strizzarmi i capezzoli la temperatura stava aumentando, ma in quel preciso momento ha strizzato più forte costringendomi ad aprire la bocca e liberare il cazzo. Mi ha guardata negli occhi decendomi che dovevamo fermarci così avremmo sofferto ancora di più. Si &egrave allontanato per inserire la videocassetta (non ricordavo cosa era il suo contenuto) e le prime scene sono state da sballo, la scena contrariamente a sole donne, erano 2 donne e 2 uomini con fruste,corda, anelli ecc. ecc. stavano legando le donne per poi penetrarle con il frustino. La scena era meravigliosa e sentivo la figa che fremeva e desiderava essere impegnata con qualsiasi cosa. ALL che si era accorto del mio stato, si &egrave alzato ha preso il vibratore e le palline, &egrave tornato verso di me mi ha fatto allargare le gambe e ha fatto sparire nel mio culetto le palline, poi mi ha obbligata a sedermi sul letto (così le palline spingevano sul fondo del retto provocandomi meravigliosi dolori di piacere) poi mi ha dato il vibratore dicendomi che dovevo infilarmelo nella figa solo dopo essere stata sicura che le prossime scene mi avessero acceso le luci della mia fantasia.
Ho fatto tutto quello che mi ha detto, mentre lui faceva avanzare il video sino a quando sono comparse due magnifiche donne che si stavano abbracciando e accarezzandosi si cercavano le bocche.
Avevo in mano il vibratore non sapevo cosa fare, la scena mi aveva galvanizzato, nn mi era mai capitato di vedere due donne in amore avevo sempre pensato a qualcosa di particolare ma non riuscivo a capire come si poteva godere. Il dubbio me lo hanno chiarito le due del video, le loro mani correvano su tutto ilcorpo, i seni venivano accarezzati, leccati succhiati erano riuscite a catturare il massimo della mia attenzione, avevo le gambe aperte e il vibratore in mano, ero attentissima a tutta la scena, iniziavo a sentire un piacere immenso a vederle come si muovevano, ma il colpo finale che ha abbattuto la mia resistenza e che mi ha fatto desiderare di essere lì con loro, &egrave stato quando la biondina ha fatto sdraiare sul letto la bruna aprendole le cosce e facendole mettere in mostra una figa stupenda con un bosco meraviglioso poi lentamente si &egrave portata dalla parte opposta, ovvero le due bocche erano una sopra l’altra, si sono baciate e poi la bruna ha iniziato la discesa, a questo punto le due bocche si sono trovate i capezzoli da leccare, ma la discesa era lenta ma inesorabile sinoa quando le bocche, anzi le due lingue si sono trovate nei due boschetti, con le mani hanno aperte le rispettive fighe iniziando passaggi meravigliosi sia sulle piccole che sulle grandi labbra.
E’ stato quel particolare che ha fatto crollare il mio ipotetico muro, in un lampo mi sono penetrata con il vibratore cacciando dentro sino in fondo e senza neppure muoverlo ho goduto in una maniera stupenda era come se fossi stata lì con loro.
ALL si &egrave avvicinato e con una dolcezza indescrivibile mi ha baciata facendomi sentire donna a tutti gli effetti ma soprattutto pronta a provare questa nuova esperienza nel più breve tempo possibile.
Certo non pensavo così presto (a parte il fatto che mi sono iscritta alla palestra in modo di poter conoscere altre persone e soprattutto donne in quanto volevo assolutamente provare l’ebrezza).
Il giorno dopo, quando ho rivisto Carla, sono rimasta meravigliata perch&egrave sembrava rinata, aveva un’aria felice si era persino messa il rossetto, si siamo baciate sulle guance e abbiamo iniziato a ripercorrere tutto quelo che avevamo fatto il giorno precedente con Giulia (che però non avevamo visto). Carla mi ha detto che le sarebbe piaciuto se l’avessimo rifatto noi due e magare on l’inserimento di una ragazzina o di un bel ragazzo. A questa richiesta sono rimasta a bocca aperta, Carla allora si &egrave sentita in dovere di assicurarmi che le due proposte si riferivano a due persone giovani sì ma almeno sui 25/30 anni o meglio ancora se fossero stati alle prime armi, la cosa detta in questi termini mi stuzzicava. Siamo andate a bere il caff&egrave e senza che nessuna delle due avesse parlato, stavamo controllando se si vedeva quello che cercavamo, naturalmente senza aver trovato nulla ci siamo salutate per andare al lavoro. Alla sera quando sono uscita ho incontrato Giulia e ci siamo salutate velocemente in quanto lei doveva andare a fare compere.
Sono andta verso l’autobus velocemente e sono andata a casa. appena arrivata mi sono messa in libertà e ho iniziato a prepare la cena. Ero agitata, non sapevo cosa volevo, ma ero sicura di desiderare qualcosa di speciale. Mi sono seduta davanti al computer e ho iniziato a scrivere una lettera molto calda ad ALL, così quando l’avrebbe letta lo avrei costretto a pensarmi e magari lo avrei portato al mio stesso stato d’animo. Poi, visto che era presto sono andata alla ricerca di qualche annuncio particolare, ma non ho visto niente di interessante tranne qualche foto porno che mi acceso la voglia. Ho guardato l’orologio e visto che mancava ancora 1 ora circa prima che qualcuno arrivasse a casa, mi sono accomodata meglio sulla sedia e ho iniziato a scorrere diversi siti. Un sito, che prometteva foto altamente erotiche e assolutamente gratis, mi ha attirato. Aprendolo sono rimasta a bocca aperta, vi era una magnifica esposizione di fiche di tutte le forme e dimensioni, di stupendi cazzi bianchi e neri, di meravigliosa posizioni sia etero che lesbo e in più vi era un sito di racconti veri, ne ho aperto uno a caso (si trattava di un’incontro particolare a una festa di compleanno tra l’amica della festeggiata e un’invitato che accaldati e un po’ su di giri, si erano appartati per poter giocare con i loro corpi, ma che erano stati scoperti da una zia (sempre della festeggiata) ed erano stati costretti a giocare in tre. Poi ne ho aperto un’altro, il cui titolo mi aveva traumatizzata e incuriosita ‘Incesto’ naturalmente ho aperto anche questo racconto si trattava di una mamma molto giovane con un marito più anziano sempre dedito al lavoro che passando davanti al bagno ha scoperto il figlio che si stava masturbando, la donna era rimasta ammaliata da quel cazzo stupendo al punto tale che la sua figa sembrava scoppiare. Quella sera il marito aveva avvisato che non sarebbe tornato a casa ma si sarebbe fermato a Firenze e che tornava l’indomani. A cena aveva preparato il solito e avevano mangiato come sempre con lei che guardava il telegornale e lui che faceva un sacco di domande alla mamma, ma questa sera per lei era dura rimanere impassibile, aveva negli quell’arnese che lei stessa aveva creato. Dopo aver cenato e ripulito si era messa sul divano per vedere il film mentre il figlio era andato in camera sua a studiare, ma lei non riusciva a seguire il film pensava sempre a quel caso. Dalla camera del figlio provenivano strani rumori e incuriosita si era avvicinata per vedere, scoprendo che il figlio stava vedendo sulla sua TV un film prono, a questo punto ha preso il coraggio a due mani &egrave entrata in camera, il ragazzo era tanto occupato a vedere il film e a masturbarsi che non si era accorto dell’arrivo della mamma. La donna ricordandosi quando lei era giovane e alle prime armi e quanti sberloni aveva preso quando i suoi si eranoaccorti cosa faceva sotto le lenzuola, si &egrave avvicinata al ragazzo e mettendole le mani sulle spalle ha gelato tutti i movimenti del ragazzo. Con calma le ha spiegato che non c’era niente di male per quello che faceva, in quanto era naturale e che se voleva potevano parlare oppure se lo desiderava la mamma avrebbe visto il film con lui. Il viso del ragazzo si &egrave illuminato alzandosi di scatto e dimenticandosi che aveva il cazzo fuori dai pantaloncini ha abbracciato la mamma in un tenero e dolce contatto dandole un mare di baci sulle guance. La poverina, però, si &egrave trovato con il figlio fra le braccia e il cazzo che premeva contro il suo ventro, ha guardato negli occhi il figlio e can calma (anche se aveva la figa tutta bagnata) ha chiesto al figlio di andare in bagno a prepararsi per la notte e poi si sarebbero messi sul divano per vedere il filmino assieme.
Mentre il figlio si stava sistemando, la mamma si era messa sul divano pronta a guardare il nuovo programma, la cosa in parte l’eccitava ma in parte la spaventava, non conosceva la sua resistenza e la sua reazione. Il ragazzo rientrando in sala aveva portato anche un buon caff&egrave, la mamma tutta contenta ha fatto sedere vicino a lei il figlio e guardandolo si era accorta che aveva un pigiama con i pantaloncini corti e molto attillati che anche se in riposo mettevano in eivdenza un bel rigonfiamento. Dopo avere sistemato le chicchere del caff&egrave ha acceso il video e qui la sofferenza si &egrave fatta sentire subito dalle prime scene, il ragazzo si era allungato sul divano mettendo la testa in grembo alla mamma, avendo sopra i suoi occhi due bellissime tette della mamma, che senza farsi notare cercava di farsele appoggiare sopra la nuca. La mamma cercava di restare ferma ed impassibile, ma ad ogni quadro nuovo il suo corpo fremeva e i suoi occhi sparivano tra il video e l’inguine del figlio che si stava ingrossando sempre di più. Il ragazzo ha catturato la mano della mamma e l’ha costretta ad accarezzargli il viso e quando la mano &egrave passata vicino alle labbra il porcone ha iniziato a leccargli le dita. Il campanello dell’allarme &egrave suonato per tutti e due, la mamma in un gesto naturale ha stretto al seno il volto del figlio, il quale sopostando, con un colpo da maestro, la vestaglia si &egrave trovato una stupenda tetta con relativo capezzolo fra le labbra e in un attimo ha iniziato a succhiare, la poverina non riusciva più a ragionare (il film girava ma loro ascoltavano solo i lamenti goduriosi di quelli che stavano scopando come ricci in calore) lentamente si &egrave alzata , si &egrave tolta la vestaglia, rimanendo con le sole mutandine, mentre il ragazzo si era tolta la giacca del pigiama. Si sono rimessi mella posizione di prima, con la differenza che ora la testa del ragazzo le solleticava le cosce e spingeva sempre più forte sul suo inguine. La mamma aveva occhi solo per il suo bambino e per quel meraviglioso rigonfiamento, a questo punto ha preso il coraggio fra le mani che hanno iniziato a strizzare i capezzoli del piccolo per poi scendere verso il suo desiderio passando dai fianchi ben torniti, soffermandosi sul ventre bollente &egrave arrivata all’olimpo del suo piccolino, il quale era completamente ammutolito e fermo, non riusciva a muoversi tanto era il desiderio e la gioia di ciò che stava avvenendo. Quante volte ha sognato la mamma, quanto volte senza farsi vedere la guardava mentre si lavava, quante volte sentendo rumori strani che provenivano dalla camera si alzava e a piedi nudi andava verso i rumori (la mamma lasciava sempre la luce accesa quando faceva l’amore con papa’. Quante volte arrivato a sbriciare cosa succedeva, si era abbassato le mutandine prendendosi il cazzo in mano, mentre la mamma dando la schiena al papa’ si inginocchiava e si infilava lentamente il cazzo e niziava a cavalcare conducendo lei la danza e i tempi. Lui sapeva che quando la mamma portava la mani sulle tette e iniziava a torturarsi i capezzoli, era il segnale perch&egrave dopo poco la mamma avrebbe goduto spingendo la sua figa contro il cazzo di papa’ e quello era il segnale anche per lui che aumentava la velocità della mano e sborrava copiosamente nella sua mano. Mentre rivedeva il tutto con gli occhi chiusi ha sentito la mano bollente della mamma che estraeva dalle mutandine il suo cazzo, e facendosi scivolare lentamente lasciava che la testa del figlio andasse a finire sul divano mentre lei afferrando con tutte e due le mani quel bellissimo giocattolo che lei stessa aveva costruito e se lo infilava in bocca sino in fondo iniziando un lento pompino, che data la scarsa esperienza del figlio, dopo pochi secondi le ha scaricato in gola un meraviglioso e bollente getto di sperma. Non mollando la presa e mettendosi più comoda possibile e dopo aver inghiottito quel dolce nettare, ha iniziato a leccarlo per poterlo pulire, senza perderne una gocia, &egrave stato bellissimo, meraviglioso, ma ora la sua figa reclamava la massima attenzione.
Si &egrave alzata si &egrave sfilata le mutandine e ha presentato la sua passerina vogliosa al figlio, il quale preso in contropiede e diventando tutto rosso ha balbettato alla mamma che non sapeva cosa fare, la cosa &egrave stata gradita in quanto rendeva possibile alla donna farsi fare tutto quello che voleva. Vorrei far notare che mentre leggevo quel racconto e ora che lo sto scrivendo, cercando di essere fedele al massimo, la mia condizione tra le cosce era piuttosto critica, sentivo la figa (melgrado leggevo mi ero fatta due stupendi ditalini) la voglia aumenta ad ogni riga che scrivo, e quindi ogni tanto mi fermo, le cosce aperte e mi infilo tutto quello che trovo a portata di mano, certo sarebbe bello avere il mio amore in ginocchio e farmela leccare senza fermarmi di scrivere, il corpo assecondato alle sue voglie e la mente che può fantasticare su tutto quello che vorrebbe fare o farsi fare.
Tornando ai nostri due, la mamma a questo punto ha fatto stendere il figlio per terra, le si &egrave messa con la figa sopra la sua bocca e le ha chiesto di baciarla e leccarla ma il ragazzo era veramente inesperto e ha dovuto confessare che era capitato solo una volta con una compagna di scuola di essersi appartato ma lei non voleva che lui la toccasse, doveva stare fermo al resto pensava tutto lei. Essenso soli in casa di lei, lo aveva spogliato, fatto stendere sul divano, gli aveva preso i cazzo fra le mani e dopo essergli montato sopra aveva iniziato a farsi un ditalino sfregandosi la figa con il suo cazzo, senza metterlo dentro, riuscendo a godere gridando poi lo aveva costretto a mettersi in ginocchio e dopo essersi sdraiata fra le sue gambe aperte, gli aveva ordinato di masturbarsi e di sborrarle sulle tette, non aveva ancora finito di dirle cosa doveva fare che già il cazzo rovesciava tutto lo sperma sulla pancia, sulle tette, e sul viso della ragazza facendola incazzare in quanto lei non aveva potuto iniziare il suo ditalino. La donna già al culmine della voglia, e sentendo il racconto aveva raggiunto il massimo della voglia guardando il ragazzo negli occhi, teneramente ha iniziato a fare scuola guida. Spiegando al figlio che doveva muovere la lingua come quando lecca il gelato, il ragazzo annuendo con la testa ha iniziato a muovere la lingua, la mamma aprendo la figa con le mani, si era abbassato lentamente iniziando a ricevere piccoli e inesperti colpi di lingua. Il ragazzo cominciava a capire come si facva, anche perch&egrave la mamma cercava di assecondare ogni colpo di lingua senza sprecare nemmeno uno sino a quando lui attratto da quel bottincino rosso lo ha preso in bocca succhiandolo ferocemente, lei si dimenava e incitava il figlio a continuare senza mai fermarsi. Togliendo la mano dalla figa e portandola dietro ha incontrato il cazzo del figlio pronto per essere usato facendo una sforzo tremendo lo ha pregato di fermarsi si &egrave girata in un perfetto 69 e prima di ingoiare quel magnifico esemplare di cazzo ha pregato il figlio di aprirle le cosce e slinguettare sulla figa e sul culo. La sua resistenza a questo punto era minima, quindi sperando di riuscire a godere nello stesso istante con il figlio, ha affondato il cazzo sino in gola pompando con tutte le sue forze, sono bastati qualche colpo di lingua e una succhiata più forte perch&egrave il ragazzo le inondasse la bocca di sborra e lei si adagiava con la figa sulla bocca del figlio godendo come una porca. Il racconto continuava ma il mio tempo era scaduto la sicurezza che nessuno arrivasse non c’era più, quindi ho spento il PC, non prima di essermi segnata il nome del sito, …, mi sono ricomposta e iniziato la preparazione della cena. Dopo aver cenato, mia figlia &egrave uscita con il suo bello e io e mio marito ci siamo seduti sul divano per vedere la TV. Ero seduta, guardavo il film, ma non ero presente perch&egrave davanti agli occhi scorrevano altre immagini. Mi sono messa nella posizione di quella mamma e mi chiedevo se anch’io avessi fatto la stessa cosa, e non riuscivo a darmi la risposta, ma parte di me era in accordo e l’altra no. Certo, avendo io una figlia, forse non mi sarebbe potuto accadere anche perch&egrave lei non mi ha chiesto molto sul lato sessuale, tranne qualche piccolo particolare, di certo non piccante. Vagando con il pensiero, mi addentravo sempre più su quello che avevo letto e dopo un po’ dii tempo mi sono accorta che avevo una gran voglia, e se non fosse che mio marito non mi interessava più, gli sarei saltata addosso e magari spiegandogli cosa avevo letto lo avrei eccitato per bene e mi sarei buttata sulla sua patta per aprirla e far uscire quello che volevo. Verso le 11 lui si &egrave alzato e mi ha detto che andava a letto perch&egrave era stanco, io avevo perso il sonno e la voglia aumentava mi sono ricordata che ALL mi aveva consigliato una rete particolare, e dopo essermi accertata che lui dormisse ho passato in rassegna i canali sino a trovare quello che cercavo. Erano spogliarelliste che rimandendo nel lecito si esibivano molto castamente, forse per un’altra sera sarebbe andate bene per scaldarmi, ma questa sera avevo bisogno di qualcosa di più forte. Ho spento la TV, rimanendo al buio, mi sono spogliata e ho lasciato che le mie mani vagassero in libertà sul mio corpo, mi stavo accarezzando il seno strizzandomi i capezzoli avevo la figa ma soprattutto il culo che reclamavano l’inserimento di qualsiasi cosa. Mi sono alzata, ho preso una carota (notevoli dimensioni e la bottiglia piccola della coca cola e mi sono infilata la prima nel culo e l’altra nella figa e ho iniziato il mio dolce solitario, riuscendo a godere con tutti e due. Non era soddisfatta ma data l’ora (era mezzanotte) mi sono alzata per andare in bagno e poi sono andata a letto mettendomi a pancia in giù con una mano fra le cosce in modo di tenermela stretta e mi sono addormentata. Sono passati tre giorni e non ha visto n&egrave Carla in palestra n&egrave Giulia alla fermata del tram ero tesa e non potevo sapere niente perch&egrave sapevo all’incirca dove abitavano, ma non ero sicura. Oggi &egrave venerdì, spero di poterle vedere, anche per qulche minuto, mi mancano terribilmente, non so come mai. Mercoledì ne ho parlato con ALL mi ha lasciato parlare a ruota libera poi mi ha preso il viso fra le mani e mi ha baciata in un modo strano ma dolce, mi mancava il respiro pensavo di soffocare ma non volevo che si staccasse. Poi lentamente mi ha preso le mani e la calma &egrave tornata dentro di me, ha cercato di spiegarmi che la voglia o il desiderio che avevo per provare quello che ho fatto era tanta e soprattutto il mio desiderio era di farlo con la sua presenza e con una donna, invece la situazione &egrave precipitata ovvero senza di lui e con due donne, quindi l’emozione provata era immensa e in poco tempo, allaora la mancanza della visione o dell’incontro con le due amiche ti ha fatto sembrare di aver sognato, e quindi vuoi vederle per essere sicura della non visione o sogno ma di una reale verità. Alla sera quando sono uscita dall”fficio, mi sono guardata in giro, scritavo ogni angolino, ma purtroppo niente. Sono arrivata a casa ho preparato la cena e ho atteso i miei leggendo il giornale, ma non leggevo con la mente ma solo con gli occhi, ed il pensiero era altrove. Quando abbiamo finito di mangiare, mio marito va in poltrona per leggere il giornale, mia figlia mi aiuta dicendomi che usciva con il suo uomo. Ariva la telefonata dal suo uomo che l’aspetta sotto casa si cambia e salutandoci sparisce. Ho finito ti riassettare e mi siedo anch’io sul divano e dopo pochi secondi suona il telefono, io non mi alzo e dico a lui di rispondere, brontolando si alza risponde e mi chiama dicendomi che &egrave una mia collega che mi cerca. Rispondo e un tuffo al cuore e alla bocca dello stomaco mi impediscono di parlare, era Carla che mi chiedeva come stavo, riprendo fiato e le chiedo (sottovoce) come ha fatto a rintracciare il mio numero, risposta ‘te lo spiegerò’ quando domani mattina ti potrò abbracciare. Ho cercato di nascondere lo stupore e la gioia e mi sono seduta sul divano per finire la visione del film. Alla fine mentre lui continuava a rimanere seduto io mi sono alzata augurando la buona notte. Sono andata in bagno per il solito lavaggio di tutte le sere, mi sono messa il pigiama, togliendomelo subito per mettermi la camicia da notte, e dimenticandomi, volutamente, le mutandine sono andata a letto. Visto che lui guardava la televisione io avevo tutto il tempo per calmare la mia fighetta che si era eccitata. Il mattino mi sono alzata di buona ora e ricordando il tutto mi sono vestita di fretta per poter arrivava prima di Carla alla fermata, invece lei era già ad aspettarmi, sembrava un’innamorata in attesa del suo bello. Ci siamo abbracciate e poi dirette verso l’autobus che stava arrivando, una volta salite siamo rimaste sul fondo e Carla ha iniziato a raccontarmi perch&egrave non ci siamo viste e sentite per tutti questi giorni, In pratica ha avuto l’ennesimo litigio con l’ex marito per questioni monetarie e di divisioni del contenuto della casa, e pertanto non aveva voglia di parlare con nessuno, le ho preso la mano dicendole che io ero presente quindi se potevo essere utile lo avrei fatto volentieri. Senza accorgersi siamo arrivate alla nostra fermata, siamo scese dirigendosi verso i nostri uffici abbiamo continuato a parlare del suo problema. E’ proprio vero tu pensi che i tuoi problemi siano grandi e non risolvibili, poi quando li metti a confronto con altri, ti accorgi che ci sono problemi ben più grandi dei tuoi ed egoisticamente ti consoli. Le ho proposto, visto che avevamo il tempo, di fermarci a bere un caff&egrave e la cosa &egrave stata molto gradita, ci siamo seduto in un angolino ed abbiamo continuato a discutere, mentre le nostre ginocchia si toccavano e le nostri mani (senza farsi notare) si cercavano per potersi stringere. Credo di essere riuscita a portarla in zona calma, al punto tale che guardandomi negli occhi, mi ha elargito un debolissimo sorriso. Poi ci siamo alzate, sono andata alla cassa per pagare, mentre Carla mi aspettava fuori dal bar, quando l’ho raggiunta si &egrave avvicinata al mio orecchio e mi ha sussurrato che mi ha pensata molto e che ha una gran voglia di leccarmi tutta. La mia figa ha reagito subito iniziando a bagnarsi. Ci siamo lasciate dandoci appuntamento per la sera così durante il tragitto di ritorno verso casa avremmo potuto organizzarci per una stupenda giornata tutta per noi e avremmo pensato se trovare un’altra o un’altro o andare in qualche club privato per sole donne. Alla sera, fuori ho trovato Carla che mi aspettava, dopo un veloce bacio sulla guancia ci siamo incamminate verso la fermata dell’autobus. Appena salite mi ha detto che aveva trovato un bel posticino che contrariamente agli altri era aperto dalle ore 11.00 del mattino, avremmo potuto dormire un po’ più del solito poi si saremmo incontrate e con la sua auto saremmo andate verso Pavia dove era situato il club Fior di Loto, il tutto per dopodomani mercoledì.
Ho fatto presente che avrei dovuto incontrare il mio amore e lei mi ha detto di parlargli e dirgli cosa volevamo fare e dove volevamo andare, vedrai, mi ha detto che se ALL &egrave quello che tu mi hai descritto sarà completamente d’accordo. Arrivata a casa ho iniziato a pensare come e cosa dire a mio marito che avrei preso un giorno di ferie e cosa avrei detto ad ALL- Un lampo mi ha attraversato la mente, a mio marito avrei detto che sarei andata con la mia amica Carla a trovare una sua amica ammalata che stava dalle parti di Pavia e che saremmo rimaste fuori a mangiare per quanto riguarda ALL, aveva ragione lei non sarebbe stato un problema, perch&egrave sarebbe stato sicuramente in accordo con i nostri desideri. Per due giorni, pur vedendo Carla, e anche ALL, ero tesa non riuscivo a concentrarmi sul lavoro n&egrave a casa, ero preoccupata e nello stesso tempo eccitata per cosa dovevamo fare per me era la prima volta (anche se lo avevo sempre desiderato) ma il peggio che lo era anche per Carla, con la differenza che lei era però spigliata e decisa. Tutta la notte precedente &egrave stata un’incubo, avevo voglia, pensavo cosa avrei fatto, la voglia aumentava, mi toccavo la figa ma il pensiero era rivolto a questa situazione con l’unica certezzza, non sono riuscita a masturbarmi e mi sono addormentata all’alba quando i miei sono usciti per andare al lavoro. Fortunatamente avevo puntato la sveglia, perch&egrave altrimenti avrei dormito come un ghiro, al primo trilllo sono saltata giù da letto. Ero nuda e passando dall’anticamera per andare in bagno mi sono guardata allo specchio, e mi sono piaciuta, come dice sempre ALL, se guardandoti allo specchio ti piaci, sei alla metà dell’opera. Mi sono infilata sotto la doccia bollente e mi sono lavata, anche se la figa reclamava più attenzione non le ho fatto caso e dopo essermi asciugata e ben profumata mi sono vestita (naturalmente ho infilato le mutandine nuove, quelle con lo spacco sulla figa per essere sempre pronta) reggiseno a balconcino, gonna corta, calze nere autoreggenti e camicetta aderente, in modo che i se icapezzoli si fossero induriti avrebbero dato risalto. Alle 10.30 in punto Carla suonava il citofono dicendomi che mi aspettava in strada, quindi dopo aver bevuto una camomilla per entrare in calma sono scesa. Ero stupenda, gonna corta, calze nere maglioncino nero con scollatura ampia. Siamo salite in auto e dopo un brevissimo e fuggevole bacio sulle guance siamo partite. Durante il tragitto abbiamo parlato di tutto tranne di quello che volevamo fae, abbiamo persino parlato di ALL a punto che Carla era talmente curiosa che mi ha chiesto perch&egrave non organizzassimo un’altra giornata , ma con ALL con noi due, la porcona pensava di avermi stupita, e non si aspettava la mia risposta che &egrave stata subito positiva, anzi le ho detto che ALL era curioso di conoscerla e che sognava di poterle leccare le figa e tormentarle i capezzoli, magari mentre io mi facevo leccare la figa da lei. La cosa &egrave stata veramente traumatica, al punto tale che si &egrave spostata sulla destra della strada (non passava nessuno) e infilandomi una mano fra le cosce mi ha baciato con uan delicatezza meravigliosa. Eravamo su di giri, saebbe bastato un attimo per poter godere tutte e due ma ci siamo fermate in modo che saremmo arrivate sul posto con la carica giusta per superare eventuali ostacoli. Dopo aver parcheggiato l’auto e guardandoci in giro come fossimo due scolarette alla prima bigiatura, siamo entrate. Luce soffusa e … molti separ&egrave aperti in modo di potersi vedere (nel caso fosse necessario si può chiudere con la tenda) abbiamo scelto un separ&egrave in fondo e ci siamo sedute tenendoci la mano, dopo poco tempo &egrave venuta una cameriera chiedendoci cosa volevamo da bere, e abbiamo ordinato due caff&egrave. Ci siamo guardate in giro, con discrezione, la musica era veramente stupenda e dava al luogo qualcosa di caldo e misterioso, nel separ&egrave vicino al nostro un coppia, uomo sui 45/50 e donna poco più giovane si stavano teneramente baciando, più in là un’altra coppia,, alla nostra sinistra sembrava vuoto tutto scuro senza luce più in là due ragazze sui 30/35 anni discutevano amabilmente mentre si accarezzavano la mano mentre sul bancone centrale una bella ragazza in bikini ballava in un modo molto sensuale. A questo punto ci siamo sentite più tranquille e avvicinandoci sempre tenendoci le mani, abbiamo iniziato a baciarci e il calore &egrave aumentato ma si &egrave raffreddato immediatamente perch&egrave la cameriera, tossendo, ci stava servendo il caff&egrave, ci siamo staccate e abbiamo bevuto il caff&egrave. La cameriera silenziosamente &egrave andata e Carla vendendomi più vicino mi ha abbracciata mettendomi una mano sul mio inguine infuocato ha sollevato lentamente la gonna e si &egrave posizionata sulle mutandine, a questo punto ho voluto farle la sorpresa, mentre la baciavo ho allargato le cosce e la porcona si &egrave trovata fra le mani la mia figa bagnata e pronta per essere pasticciata, ha affondato la lingua nella mia bocca e il dito nella figa facendomi un meraviglioso ditalino. Mi sono lasciata scivolare verso il basso per poter aprire al massimo le cosce in modo di sentire le dita di Carla sino in fondo e senza pensare a niente, ma solo a quello che mi stava facendo e al posto dove ero sono partita per un meraviglioso orgasmo. Cosa può esserci di meglio quando uno gode stupendamente e nello stesso momento sentirsi abbracciate e coccolati. Naturalmente non ci siamo accorte che la tendina era aperta e qualcuno ci aveva viste, e forse ci stava guardando da quando siamo entrate, sta di fatto che quando ho riaperto gli occhi dal separ&egrave che sembrava vuoto &egrave uscita una bella fanciulla che avanzava lentamente verso di noi con un’ampio sorriso. Quando &egrave entrata nel nostro, chiamiamolo nido, ci &egrave presentata con il suo nome Laila, ci siamo presentate anche noi (era una bella negretta), uno stupendo viso ben curato, ottimi vestiti, anche se erano molto mini lasciando intravedere un bel corpicino. Laila che era abitu&egrave del posto ci ha suggerito di spegnere la luce perch&egrave fra poco sarebbero salite sul palco due stupende ragazze che avrebbero fatto uno spogliarello mozzafiato con un finale dove non si sarebbe capito quali erano i piedi e quale la testa. Mentre aspettavamo l’inizio di questo spettacolo ci siamo aperte meglio chiedendoci e dicendoci tutto quello che era possibile dirci. Lei veniva da una buona famiglia, era sposata ma anhe divorziata, senza figli, e senza problemi di soldi. Mentre ci spiegava, cercava sempre di entrare in contatto con le nostri mani (naturalmente non avevamo nulla in contrario) io sentivo una voglia tremenda, aveva una bocca bellisima, anche Carla si vedeva che stava agitandosi, perch&egrave non riusciva più a stare ferma. Ad un certo punto la piccola si &egrave stiracchiata mettendo in mostra due bellissime tette che sembrava volessero uscire dal vestito, non riuscendo a trattenermi mi sono avvicinata le ho preso il viso fra le mani e le ho infilato la lingua in bocca, non si aspettava altro, si &egrave lasciata andare e mentre roteava la lingua nella sua bocca lei mi ha preso i capezzoli strizzandomeli da farmi male ma un male da godere. Carla che era rimasta sbalordita dalla mia reazione si &egrave avvicinata a noi e facendo aprire le gambe a Laila (era senza mutandine e tutta liscia senza nemmeno l’ombra di un pelo) le ha infilato il dito iniziando un dolce ditalino, quando si &egrave accorta che stava godendo ha tolto il dito dalla figa e me lo ha infilato nella mia bocca, e Laila ha sostituito il dito di Carla con il suo per terminare l’opera godendo meravigliosamente.
Ci siamo guardate tutte e tre negli occhi e ci siamo accorte che la voglia stava aumentando, ma Laila essendo esperta del posto, ha preso la parola e ci ha consigliato di rimanere vicine e goderci lo spettacolo poi alla fine e prima dell’altro spettacolo sarebbe passato circa 1 ora e quindi ci saremmo potute divertire con una carica ancora maggiore. Lo spettacolo era veramente meraviglioso, due rosse che si accarezzavano, si baciavano, si spogliavano sino a rimanere nude, vibratori che entravano e uscivano da tutti i buchi possibili, eravamo tanto vicine che sentivamo i nostri cuori battere all’impazzata, Laila era in mezzo e le nostre dite erano riuscite a entrare nella sua figa allargandola al massimo, cercando di farla morire ma senza godere. Certo era bellissimo tutto quanto ma oltre a vedere quelle due porcone sul palco sia sentire i mugolii di Laila, anche noi eravamo allo spasimo, così di comune accordo decidemmo (guardandoci negli occhi) di togliere le dite dal dolce nido, leccarle per sentire il sapore e rimanere strette per vedere il finale dello spettacolo, che naturalmente ci ha portato a una condizine di eccitazione incredibile. Mentre le due spogliarelliste finivano lo spettacolo, attorno a noi si sentivano sospiri, mugolii gridolini di lussuria e quindi il tutto contribuiva a far salire la nostra temperatura. Non appena lo spettacolo ebbe fine Laila si &egrave staccata da noi e dopo aver chiuso la tendina e acceso la luce si &egrave spogliata a cui noi due ci siamo unite, in pochi secondi i nostri corpi nudi illuminati dalla lampada risplendevano in tutta la loro magificenza e desiderio Laila si era messa davanti a noi e dopo averci baciato in bocca si &egrave sdraiata sul tavolino con le braccia e le cosce aperte, una stupenda macchia nera sulla tovaglia bianca, la sua bocca continuava ad aprirsi e la lingua saettava fuori alla ricerca di qualcosa da leccare.Carla non aspettava e avvicinandosi ha aperto le cosce depositando la sua figa dilatata sulla lingua di Laila che ha iniziato a lapparla freneticamente.
Io ero ammaliata da quelle due porche in calore, non riuscivo a decidermi su cosa fare, e alla fine ho deciso. Mi sono abbassata e dopo aver dato diversi baci sul ventre di Laila le ho aperto al massimo la figa e ho iniziato a leccarla, cercando di fare entrare la lingua come se fosse un cazzo. Ad ogni colpo che le davo corrispondeva a un’altro colpo della sua lingua sulla figa di Carla, non contenta di quello che facevo mi sono alzata ho fatto spostare le sue gambe verso le mani di Carla (così le ha tolte dai suoi capezzoli) in modo che si apriva tutta senza fatica e poteva leccare meglio la passerina di Carla.
Lo spettacolo che mi si prensentava davanti agli occhi era magnifico i suoi dolci buchetti mi guardavano e sembrava che implorassero di essere sfondati, mi sono infilata in bocca le mie dita, per bagarle bene, le ho avvicinate e quelle due bocche affamate e senza nessun preavviso le ho affondate la reazione &egrave stata stupenda, Laila ha inarcato la schiena cercando di essere penetrata il più possibile e scaricando la sua voglia sulla figa di Carla che nello stesso momento aveva preso il bocca il piedino di Laila e stava godendo come una porcona seguita da Laila che mi stringeva le dita nelle figa e nel culo.
Sono passati diversi minuti di assoluto silenzio, si sentivano geniti e gridolini che provenivano da altri separ&egrave, mentre io, che ero rimasta all’asciutto ho tolto le dita mettendomele in bocca e succhiando il dolce nettare. Mi sono venute vicine tutte e due per dimostrarmi gratitudine in quanto con la mia idea di quella posizione le avevo fatte godere in un modo stupendo e la loro dimostrazione &egrave stata quella di farmi sdraiare sul tavolo e gambe larghe e mentre Carla mi stava baciando i capezzoli Laila mi ha avvisato che voleva farmi provare l’effetto di essere sfondata nel vero senso della parola, avrei sofferto un po’ ma poi avrei goduto come non mai. Ha pregato Carla di farmi tante coccole, di farmi aumentare la voglia, ma assolutamente non dovevo godere e nuda come era con le tette maestose al vento &egrave uscita dal separ&egrave.
Mentre io e Carla ci stavamo divertendo rimanendo ai patti, ovvero senza godere, Laila &egrave tornata con una scatola abbastanza voluminosa. Io e Carla ci siamo fermate e curiose ci siamo avvicinate mentre lei la apriva, siamo rimaste a bocca aperta. Erano un paio di mutandine di pelle nera e sul davanti vi era attaccato un cazzo nero enorme. Ho avuto un tuffo al cuore, stavo pensando come avrei potuto ospitare un’arnese di quelle dimensioni, Laila che aveva capito la mia preoccupazione si &egrave avvicinata a dandomi un bacio sulla guancia mi ha calmata e soprattutto mi ha incuriosita in quanto lei lo aveva già provato con un effetto meraviglioso subito alla prima volta.
I preparativi sono stati abbastanza lunghi (probabilmente i tempi erano lunghi di proposito in modo che la voglia aumentasse e permettendo alla figa di bagnarsi bene) dopo avermi fatto stendere sul tavolo, mi ha allargato le gambe, ha dato un barattolo di crema speciale a Carla dicendole che doveva massaggiarmi bene l”nguine, avrei sentito prima un gran freddo e poi un caldo immenso e la voglia sarebbe aumentata. Poi &egrave arrivata Laila con un’altra crema che serviva a facilitare le penetrazione e un’altra crema per eccitare tutta la parte sia interna che esterna. Ma il bello, almeno dal punto di vista dell’occhio, doveva ancora avvenire, Laila aveva fatto mettere Carla con la figa ben aperta vicino alla mia testa, in modo che se dovevo gridare bastava che lei si fosse abbassata in modo che la sua figa avrebbe obbligato la mia bocca a aprirsi e accanirsi su lei. A questo punto Laila si era infilata le mutandine, non prima di essersi infilata nelle sua figa le famose palline vibranti, come le mie, così mentre lei mi penetrava lei poteva godere con me per ogni colpo che mi dava. Il cazzo svettava imperioso verso la mia povera figa che ardeva dal desiderio di essere sfondata ma aveva anche un po’ di paura. Laila ha preso un nuovo barattolo, questo era solamente lubrificante e spalmandosi il cazzo come se si facesse una sega ha passato tutta la verga, si &egrave avvicinata alla figa ordinando di spingere come se dovessi fare pipì, ha preso le grandi labbra le ha aperte e ha appoggiato la testa del cazzo alla mia figa. Era tanta la paura ma la voglia era il doppio e quindi la figa si &egrave aperta e Laila dandomi dei piccoli colpetti ha fatto penetrare la testa poi ha cominciato la cavalcata entrando sempre più in fondo. A quel punto era tutto dentro, anche se non ho gridato Carla mi ha costretta a leccargliela più forte, sembrava che mi arrivasse in gola. Tutte e due hanno iniziato a darmi della porca, della cagna in calore della ninfomane affamata e quando Laila mi ha girdato Troia ora ti sfondo tutta, ho abbandonato tutte le difese ho ospitato quello stupendo cazzo sino in fondo della figa e ho iniziato un’orgasmo meraviglioso, seguito immediatamente da un’altro mentre sia Laila che Carla godevano anche loro.
Laila era ancora dentro di me ma esausta si &egrave adagiata sulla mia pancia e il viso si &egrave appoggiato al mio seno le ho passato il braccio sul suo corpo e stringendola ho iniziato a accarezzarle la testa.
Non so quanto tempo siamo rimaste in quella posizione, &egrave stata Carla a darci la mossa in quanto dovevamo rientrare a casa.
Laila ha sfilato lentamente il cazzo procurandomi dei brividi di piacere immensi (se avessimo avuto il tempo avrei indossato volentieri il marchingegno e mi sarei scopata Carla) ho dovuto pensare ad altro altrimenti non sarei stata capace di fermarmi. Siamo andate in bagno assieme per una veloce doccia e dopo esserci rivestire siamo uscite assieme a Laila, scambiandoci i numeri di telefono per poterci risentire e incontrarci. Durante il ritorno ho chiesto a Carla se guidava lei in quanto stavo benessimo ma dato lo sforzo avevo la figa in fiamme e non guidando avrei potuto tenere le gambe aperte per raffreddare il mio dolce nido, abbiamo parlato di tutto quello che abbiamo fatto e ogni tanto mi guardava le gambe e mi diceva che aveva ancora una gran voglia. Visto che anch’io lo desideravo e vedendo da lontano un’angolino tranquillo le ho detto di entrare e fermarso appena ha spento il motore ci siamo abbracciate e baciate, le nostre dita sapevano esattamente ciò che volevano e come due innamorate snza staccarsi le bocche ci siamo fatte un bellissimo ditalino per infilarci il dito in bocca e scambiaci i nostri umori. Ci siamo ricomposte e allegramente siamo tornate a casa arrivando a Milano un po’ tardi di quello previsto, ma eravamo al settimo cielo. L’ho accompagnata a casa sua salutandoci come due vecchie e care amiche dandoci appuntamento per il giorno dopo. Arrivata a casa, non trovando nessuno, mi sono diretta in bagno, mi sono cambiata, tornando verso la sala ho notato il biglietto di mia figlia che mi diceva che sarebbe tornata tardi, mentre sul telefonino ho trovato un messaggio di mio marito che si sarebbe fermato con i colleghi a bere un’aperitivo.
Il mio cervello ha elaborato immediatamente che avevo davanti a me una buona ora, mi sono messa davanti al computer. Nel momento in cui mi sono seduta ho sentito il fresco della sedia e mi sono ricordata che ero senza mutandine, non mi sono preoccupata e ho iniziato a scrivere al mio amore cercando di condensare le parole gli ho raccontato tutto quello che era succeso, mano a mano che scrivevo mi sembrava di rivivere il tutto e fin qui tutto bene, ma il peggio che anche ‘lei’ lo stava rivivendo e pretendeva più attenzione. Ho dovuto fermarmi andare davanti allo specchio allargarmi le cosce e ‘lei’ era lì con un gran sorriso ho cominciato ad accarezzarla sino a far sparire le dite dentro per culminare in un maestoso dilitalino. Penso che sia stato come il bicchiere delle staffa mi ha fatto da calmante permettendomi di finire di scrivere. Dopo aver spento il computer mi sono rivestita e ho iniziato il mio lavoro di preparazione della cena. Ero strana, allegra, avevo voglia di cantare, ma soprattutto speravo che arrivasse presto domani in quanto avrei visto ALL e gli avrei raccontato tutto a viva voce, in quanto lo avevo già sentito per telefono ma ‘ a tu per tu nell’intimo della macchina sarebbe stato un’altra cosa. Al mattino speravo di incontrare Giulia per raccontarle cosa avevamo fatto, ma non si &egrave vista, arrivata in ufficio mi soo buttata sul lavoro, perch&egrave altrimenti avrei cominciato a pensare a quello che avevo fatto ieri e sicuramente le mie parti basse avrebbero reclamato più attenzione, ALL mi ha chiamato attorno le 10 confermandomi che ci saremmo visti al solito posto e alla solita ora. Conoscendo le sue possibilità di manipolare i tempi mi sono presa mezzora in più di permesso. Sapendo che lo avrei visto, mi ero messo in borsa le mutandine con lo spacco (avevo già avvertito ALL che le avrei comperate, ma lui non sapeva quando) poco prima di uscire sono andata in bagno e mi sono cambiata, mi piacevo era veramente stupenda, senza peli, bastava aprire le gambe e camminare che i bordi delle mutandine sfegando davano dei meravigliosi brividi. Arrivata l’ora di uscita sono corsa fuori e ALL era già arrivato pronto al solito posto, ci siamo salutati come al solito (come due amici normali in quanto la prudenza non &egrave mai troppa) dirigendoci al nosto solito posto.
Strada facendo ho iniziato a raccontargli tutto, facendo in modo di stuzzicarlo, non contenta, ho iniziato (senza farmi accorgere) a sollevarmi piano piano la gonna, volevo eccitarlo per bene, con la differenza che lui, almeno all’apparenza sembrava normale mentre io sentivo la figa che scoppiava. Quando siamo arrivati e dopo aver spento il motore mi ha infilato la lingua in boca, non sono riuscita nemmeno a chiedergli se tutto andava bene.
E’ stato un bacio stupendo, non riuscivo più a respirare, mi mancava l’aria ma non volevo staccarmi, mentre lui mi baciava e mi accarezzava il collo, le mie mani sono scese verso i suoi pantaloni e in un attimo la testa rossa del suo cazzo mi ha sorriso. Ho tolto la lingua dalla bocca, e come una porca in calore sono scesa verso quella testolina che mi guardava e me lo sono infilata tutto in bocca iniziando a leccare e succhiare, avevo in mente il sapore delle fighe che ieri avevo leccato ma il dolce sapore del cazzo mi eccitava ancora di più (difatti il nostro sogno sarebbe che mentre io succhio il cazzo possa aprire le gambe e farmi leccare la figa da una donna e ALL con le sue dita fameliche possa penetrarla sia davanti che dietro così ognuno di noi cerca di dare il massimo godimento all’altro ricevendone il doppio sul proprio corpo). Mentre sentivo che ALL stava godendo ho cercato di muovermi in modo che si accorgesse delle mie nuove mutandine, e così fu perch&egrave un secondo dopo mi sono sentita infilare le dita sia nel culo che nella figa e nello stesso momento con l’altra mano mi ha preso la testa schiacciandomela sul cazzo gridandomi di non fermarmi perch&egrave stava venendo. Ero talmente carica che non &egrave servito che si muovesse con le sue dita perch&egrave al suo grido &egrave partito un’orgasmo meraviglioso.
Dopo mezzora di pompini, ditalini, schiaffi sul culo (&egrave meraviglioso sentire le natiche bruciare ma aspetti il nuovo colpo e poi aspetta la carezza che ti eccita anche perch&egrave stai aspettando un’altro colpo.) sentivo il suo dito che entrava in figa per bagnarsi bene poi usciva per scomparire nel culo. Finalmente ci siamo dati una pausa e sono riuscita a parlare e gli ho descritto tutto quello che avevamo fatto, ad ogni azione che raccontavo sentivo la voglia ritornare, ma ho cercato di rimanere ferma.
Avevo il suo ditone nel culo e l’indice nella figa volevo godere a mio modo senza che ALl si muovese ho cominciato a sognare tutto quello che avevo fatto e stringendo forte le cosce mi sono sentita sciogliere e in un’attimo ho goduto di nuovo. Calmati gli ardenti bollori siamo riusciti a parlare di tutto quello che avevo fatto, ALL era stupendo, vedevo dal suo viso e dagli occhi lo stato di eccitazione aumentare, ma il porco sapeva contenersi e io dovevo aumentare il racconto nei suoi minimi particolari in modo di farlo crollare. Visto che non riuscivo, ed io invece stavo scoppiando gli ho ordinato di aprirmi le gambe e guardare bene la mia fighetta, in un lampo ha eseguito il compito e accortosi delle mie nuove mutandine si &egrave buttato sopra e la sua lingua meravigliosa ha iniziato a leccarmi, ho mollato tutte le inibizioni e i freni e ho cominciato a dire tutto ciò che di osceno conoscevo e prendendo la testa di ALL me la sono schiacciata sulla figa regalandogli una magnifica scarica di liquido bollente.
Finalmente ci siamo calmati e abbiamo parlato di tante cose, sembrava che ci fossimo incontrati da pochi minuti e che non avessimo fatto niente, mentre mi bastava stringere le gambe per sentirmi tutta bagnata.
Dopo un po’ di tempo abbiamo guardato l’orolgio e ci siamo accorti che era tardi e che dovevamo salutarci. Un profondo bacio &egrave stato il migliore commiato che potevamo scambiarci.

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