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Racconti Erotici Lesbo

La sposa

By 25 Gennaio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Maria, ho 24 anni mi sposerò tra non molto, e proprio adesso mi è successa un esperienza che mi ha dischiuso nuovi orizzonti.
Premetto che sono alta 1,65, capelli biondi, ho la taglia 44, e tutti dicono che sembro una ragazzina maliziosa, questa esperienza che mi ha cambiata, l’ho vissuta proprio a causa del mo matrimonio, ma andiamo con ordine.
Avevo preso appuntamento con un grande negozio di abiti da sposa della mia città, ed ero andata a vedere cosa cera, ero andata da sola perché detesto avere intorno persone quando devo comprare qualcosa. Quando sono arrivata sono stati tutti molto cortesi, mi hanno fatto accomodare in una saletta, e mi hanno detto.
– adesso le mandiamo un assistente, così potrà provare con calma i vestiti che le interessano -, mi piaceva l’intimità di un locale a parte, mi avrebbe permesso di scegliere meglio.
– Permette, sono Silvana, l’aiuterò ad indossare i vestiti -, era appena entrata l’assistente, era una delle ragazze più belle che avessi mai visto, Alta circa 1,70, capelli neri lunghi, occhi verdi, fisico da modella di intimo, confesso che provai una punta di invidia.
– Allora io direi di iniziare a provare qualcosa di classico, tanto per cominciare -, aveva anche una bella voce, e seppe mettermi subito a mio agio, iniziai a provare alcuni vestiti, tutti molto belli ma nessuno che mi convinceva.
– Non so, sono tutti molto belli ma non riescono a convincermi – esclamai
– forse bisognerebbe provarli con tutti gli accessori – mi rispose soavemente Silvana.
– Non capisco – risposi.
– L’abito è solo quello che si vede, dovrebbe provare a indossare l’abito sopra alla biancheria che pensa di usare per quel giorno, così l’abito calzerà meglio e lei potrà valutare più accuratamente -, sul momento mi parve che il discorso avesse una sua logica così le dissi:
– Proviamo -.
– Tolga tutto, non solo la maglietta, ama anche la biancheria, così potremo scegliere -, le lanciai uno sguardo sorpreso, ma lei mi incalzò dicendo:
– non si preoccupi siamo soltanto io e lei, quando ci sono le prove gli altri impiegati sanno che non devono disturbare -, così dicendo mi si avvicinò e iniziò a spogliarmi sfilandomi la maglietta e slacciandomi il reggiseno, io ancora un po sorpresa la lasciai fare, allungò le mani a prendermi il bordo degli slip e inizio a calarmeli, io arrossi, perché avevo l’abitudine di depilarmi le parti intime in quanto a mare preferisco i costumi molto sgambati, mi sembro che indugiasse nel togliermeli, ma non ci diedi peso.
– Ha proprio un bel fisico. Complimenti. Vediamo cosa possiamo indossare…- , cominciò a scartare alcune splendide guepiere di pizzo traforato, finalmente mi porse un magnifico reggicalze di seta color avorio con delle minuscole rose ricamate ai lati, io in silenzio iniziai a indossarlo, questo gioco iniziava a piacermi, mi sembrava di iniziare già a prepararmi per il mio uomo.
Mi passo un paio di calze di seta con la riga dietro in tinta con il reggicalze, indossai anche queste assaporando la sensazione della seta che scivolava sulla pelle, appena ebbi finito di agganciarle mi passò un paio di scarpe con tacco a spillo, che slanciarono le mie gambe, l’occhio mi andò allo specchio dove mi trovai estremamente sexy con quella biancheria e senza reggiseno e mutandine, un reggiseno di pizzo leggero andò a completare la mise, per ultimo mi porse un tanga molto semplice anche questo in seta.
– adesso possiamo vedere come calza l’abito -.
l’abito che indossai era il classico abito lungo, liscio con una scollatura ampia che metteva in risalto il mio collo. Silvana prese un nastro e con poche mosse abili mi legò i capelli lasciandoli ricadere sulla schiena.
– che gli è ne pare adesso? -.
– è molto bello, ma ancora non so decidermi -.
– bene allora togliamolo?. Mi si avvicino e cominciò a slacciarmi il vestito, i suoi movimenti non erano veloci come poco prima, sembrava indugiare su ogni bottone come a rimandare il momento di toglierlo.
L’atmosfera mi parve diventare all’improvviso più densa, come in un film al rallentatore lei era passata davanti a me e con le sue mani mi sfilava lentamente il vestito, la sua bocca mi parve avvicinarsi al mio viso, la gola mi si seccò all’improvviso. Siamo rimaste congelate in quella posa per un attimo che mi parve eterno, poi trovai le mie labbra incollate alle sue, chi si era mossa per prima? Non lo so, so soltanto che la mia lingua si mosse frenetica nella sua bocca a cercare la sua intrecciandola e succhiandola, le mie mani avevano cominciato a cercare il suo corpo, e avevano cominciato a slacciare la sua gonna, lei intanto aveva fatto cadere a terra l’abito bianco, mi sembrava di vivere la mia prima notte di nozze ma con una donna anziché col mio fidanzato.
Lei agevolo le mie manovre rivelando il suo corpo bellissimo coperto soltanto da virginale slip di cotone bianco e da un reggiseno bianco da cui i sui seni sembravano invitarmi, ben presto il mio seno fu liberato lasciando liberi i capezzoli che si erano inturgiditi, e lo slip era stato abbandonato per terra macchiato dai miei umori. Adesso Silvana era completamente nuda, mentre io indossavo calze reggicalze e scarpe, lei si avventò sul mio seno iniziando un lento lavoro di lingua, il mio cervello fu attraversato da una scarica elettrica, non ero mai stata con una donna, questa nuova esperienza mi stava sconvolgendo, la sua lingua si mosse piano leccando il mio corpo e dirigendosi inesorabilmente verso la mia fica.
Il primo contatto della sua lingua sul mio clitoride mi fece quasi mancare l’appoggio sulle gambe, mi accasciai sulla poltroncina che si trovava lì, e spalancai oscenamente le gambe, adesso la mia fica depilata era a sua completa disposizione, Silvana iniziò lavorarla con la lingua e la alternava alle sue dita, mi infilò due dita nella fica, e mentre iniziava un frenetico ditalino, con la lingua iniziò a occuparsi del mio buchetto posteriore, era troppo per me, nessuno dei ragazzi con cui ero stata mi aveva mai lavorato così bene la fica con la bocca, eruppi in un orgasmo violentissimo, afferrai la sua testa e a la spinsi contro la mia fica.
Ero esausta, ma volevo assaggiare il sapore della fica di Silvana, lei mi tenne seduta e mi baciò teneramente, senti il sapore della mia fica direttamente dalla sua lingua, e la cosa mi eccitò ancora di più, la scostai lentamente, e mi diressi verso la fonte del suo piacere, non avevo mai visto così da vicino la fica di un altra donna mi tuffai avidamente a leccarla, fino ad allora la mia bocca aveva conosciuto solo cazzi, quella morbidezza e quel sapore fecero montare ulteriormente la mia eccitazione, leccavo tutto dal clitoride al suo buchetto, nonostante la mia inesperienza la sentivo gemere e contorcersi sotto la mia lingua , ormai partita le infilai due dita nella fica e iniziai a stantuffarla, mentre mi dedicavo a succhiarle il clitoride, fu allora che mi venne voglia di dedicarmi al suo culetto e le infilai dentro due dita, iniziai quel doppio ditalino fica culo e nel contempo succhiavo avidamente il suo clitoride.
L’orgasmo di Silvana fu improvviso, il suo nettare mi stava bagnando le dita, allora mi precipitai a bere tutto il suo nettare, nel fare ciò un altro orgasmo scosse il mio corpo, ero distrutta.
Dopo quel doppio orgasmo stemmo sedute accanto a baciaci, scambiandoci l’una il sapore dell’altra.
Non ho preso quell’abito, ma Silvana ha accettato a essere una delle mie damigelle.

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demos29@libero.it Dopo quell’incontro con Silvana, tornai a casa continuando a pensare a lei, la pensavo continuamente, e il suo ricordo mi faceva imbambolare, rimandai anche l’appuntamento che quella sera avevo con Giorgio, il mio fidanzato adducendo una scusa.
Il giorno dopo telefonai al negozio e chiesi di parlare con Silvana, appena sentii la sua voce ebbi un tuffo al cuore, riuscii solo a balbettare un : -ciao, Sono Maria…-, non mi lasciò terminare la frase , Ciao Maria, ho bisogno di vederti. Ti va bene oggi pomeriggio alle 2 a casa mia?-, la sua voce mi sembrava percorsa da un tremito, colsi ansia nella sua domanda.
Balbettai un -Si..-, e mi scrissi l’indirizzo.
Il tempo che mi separava dalla due mi parve eterno, iniziai a preparami per l’appuntamento già alle 11, scartai una infinità di vestiti, alla fine scelsi una abitino corto leggero che metteva in risalto le mie gambe, e un paio di sandali con il tacco alto che mi slanciavano, a mezzogiorno ero così agitata che non riuscii a mangiare, alle 13:30 ero già sotto casa sua presa dall’ansia di incontrarla, ma cosa mi stava succedendo?
Salii e bussai alla sua porta, quando mi aprì mi sembro se possibile ancora più bella di quanto ricordavo, non riuscii a dirle neanche ciao, lei rimase in silenzio, mi prese per mano e mi fece entrare, mi guardò e mi sentii perdere nel mare dei suoi occhi, mi bacio teneramente le labbra e mi sussurrò – Ti amo -, mi senti sciogliere, all’improvviso davo un senso alle mie emozioni che non avevo saputo riconoscere la strinsi a me la baciai e le dissi – Ti amo anch’io -, stemmo lì in piedi abbracciate a baciarci con foga, mentre le nostre mani esploravano i nostri corpi, slacciai i bottoni del suo vestito, che scivolò a terra lasciandola magnificamente nuda davanti a me, lasciai cadere a terra il mio vestito, e avvicinai la mia bocca al suo seno iniziando a succhiarlo delicatamente, lei ebbe un fremito e si lasciò fare,dopo qualche istante mi trascino sul divano e mi fece sdraiare iniziando a baciare il mio corpo, ormai ero certa non stavamo facendo solo sesso, stavamo facendo l’amore.
Mi sdraiai per porgerle interamente la mia fica, ormai ero sua, lei mi venne sopra continuando a leccarmi, mi trovai il suo sesso a pochi cm dalla mia bocca e iniziai anch’io a leccare e succhiare il suo clitoride, volevo che fosse interamente mia, iniziai a massaggiare anche il suo buchetto posteriore e vi infilai un dito iniziando a muoverlo su e giù, lei inarcò la schiena più volte mostrando di gradire il mio tocco.
In breve tempo l’orgasmo ci travolse, restammo lì sul divano abbracciate a coccolarci e carezzarci.
– ti amo -, le dissi, – vorrei darti tutto di me, se fossi un uomo ti darei la mia verginità posteriore, l’avevo riservata al mio fidanzato per quando ci saremmo sposati, ma adesso vorrei che fossi tu a coglierla -;
Lei mi guardò teneramente, – Sei molto dolce a dirmi questo, se vuoi possiamo -.
Mi incuriosì, – Come è possibile.. -, iniziai a dire lei mi fece tacere dandomi un tenero bacio, si alzo mi prese per mano e mi condusse in camera da letto.
Si chinò nell’armadio, e prese una scatola, l’aprì e mi mostrò uno di quei vibratori a cintura che avevo visto in molti film porno, iniziavo a capire.
Lei mi guardò come a chiedere conferma delle mie intenzioni, per tutta riposta la baciai succhiando avidamente la sua lingua, presi il vibratore, volevo preparala io per poi essere posseduta da lei, quando lo presi una sorpresa, la cintura aveva due punte, una sarebbe entrata nella sua vagina, e una avrebbe penetrato me, sarebbe stato come se ci possedessimo a vicenda.
Iniziai a leccarle la fica per inumidirla e facilitare la penetrazione , anche se non ne aveva bisogno, l’orgasmo di poco prima l’aveva lasciata fradicia di umori che in parte bevvi avidamente, iniziai a penetrarla piano facendola mugolare, quando fu tutto dentro legai lentamente la cintura alla sua vita, mi spostai per guardarla, la donna più bella che avessi visto adesso aveva un cazzo con cui mi avrebbe posseduta.
Mi fece sdraiare sul letto e iniziò a prepararmi con lunghe leccate alla mia fica,intanto con le dita esplorava il mio buchetto posteriore per abituarlo alla penetrazione la sua lingua indugiò a leccarmi il buchetto a lungo, sentii che stava spalmando qualcosa sul mio buchetto, le dita presero a entrare e uscire con più facilità, ormai mi sentivo pronta, mi girai mettendomi a quattro zampe e la incitai a venirmi dentro.
Lei mi prese e mi fece girare sulla schiena, – voglio vedere il tuo viso e baciare la tua bocca mi disse -, io alzai le gambe tenendole con le mani volevo facilitare al massimo il suo operato, sentii la punta che si appoggiava al mio culo, ebbi un attimo di esitazione, ma il viso di Silvana la cancellò immediatamente, adesso la punta stava forzando, sentivo il vibratore che entrava, il culo si dilatava faticando a contenerlo, Silvana iniziò un lento va e vieni, guadagnando un cm alla volta, ben presto mi sentii riempita, il vibratore era entrato fino alla base adesso sentivo su di me il corpo di Silvana, lei si fermò un attimo si chinò e infilò la sua lingua dentro la mia bocca intrecciandola con la mia.
Silvana iniziò a entrare e uscire dal mio culo, dapprima lentamente, poi sempre più velocemente, un primo orgasmo mi monto all’improvviso, non credevo che si potesse venire anche dal culo, il ritmo non accennava a diminuire, Silvana ansimava, complice anche il vibratore nella sua fica, ogni colpo che dava a me era come se io lo dessi a lei, ci stavamo possedendo a vicenda ed era una sensazione bellissima, – sfondami tutta -, le urlai, stringendo le mie gambe alla sua schiena e inarcandomi per accoglierla quanto più possibile, lei incalzò il ritmo, ormai era al limite.
Venne con un urlo di piacere che mi fece sorgere un altro orgasmo, e si accasciò sudata su di me, presi la sua bocca e la baciai per ringraziarla del piacere che mi aveva donato, stemmo qualche istante bocca contro bocca, lentamente lei usci dal mio culo che ancora palpitava per i due orgasmi che avevo avuto, come se fosse un uomo mi inginocchiai davanti a lei prendendo in bocca quel cazzo che le pendeva dalla vita , slacciai la cintura e estrassi il vibratore dalla sua fica, che ancora si contraeva dall’orgasmo avuto, succhiai tutti i sui umori ripulendola completamente, ci abbracciammo esauste e ci addormentammo.
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demos29@libero.it Dopo questo secondo incontro ritornai a casa euforica e confusa, per tutto il tragitto avevo pensato a Silvana e Giorgio, il mio fidanzato, ero completamente partita per Silvana, non avrei mai creduto di potermi innamorare di una donna, ma era successo con mia grande sorpresa, la confusione era dovuta al fatto che pensando a Giorgio mi accorgevo di amarlo ancora, cosa mi stava succedendo? Può una persona amarne due contemporaneamente?
Stetti male per tutta la giornata pensando a questa strana situazione, quando Giorgio mi telefonò per uscire, gli dissi di venire a casa mia, dovevo assolutamente vederlo per mettere ordine nella mia vita.
La sera quando Giorgio arrivò ebbi un sussulto, lo amavo ancora, ma adesso dovevo rischiare di perderlo, la mia aria seria lo preoccupò, ma non gli diedi il tempo di parlare:
– Siedi Giorgio, devo parlarti di una cosa seria, sappi che se dopo che ti avrò detto tutto tu vorrai annullare il nostro matrimonio ti capirò sicuramente. -. Lui non fece una piega, capì che non doveva interrompermi o non avrei potuto continuare a parlare.
Iniziai a raccontare dell’incontro con Silvana al negozio, di come ci eravamo amate, dell’incontro a casa sua dei miei dubbi, del fatto che io ancora lo amavo, non gli nascosi alcun particolare, volevo mettere completamente a nudo la mia anima davanti a lui.
Giorgio fu molto carino, mi fece parlare liberamente, non fece alcun commento, lui abituato a fare del sarcasmo su tutto, mi lasciò sfogare completamente.
– Ecco. Adesso sai tutto, come ti ho detto se vuoi lasciarmi ti capisco.. –
– Secondo me ti stai complicando inutilmente la vita. -. Questa risposta ebbe l’effetto di spiazzarmi completamente, cosa voleva dire? – mi stai dicendo che mi ami, e questo mi fa piacere in quanto anch’io ti amo, ma hai scoperto di amare un altra persona al punto di donarti completamente a lei, e la cosa che ti lascia più perplessa è che questa persona e una donna. Ti dirò che se si fosse trattato di un uomo mi sarei sentito tradito e inadeguato, in quanto mi sarei chiesto che cosa quest’uomo poteva darti che io non fossi capace di darti. Ma tu ti sei innamorato di una donna, una persona che può darti qualcosa che io non ti potrei mai dare, ma che non potrà mai essere ciò che sono io. Tu mi hai detto che questo non ha cambiato il tuo sentimento nei miei confronti, e sicuramente non cambia il mio sentimento nei tuoi confronti. Maria io voglio ancora sposarti, sei una donna speciale e se per sentirti completa ti serve Silvana io ho le spalle abbastanza grandi per appoggiarti -.
Dopo questo discorso il silenzio era sceso tra di noi, Giorgio mi aveva stupito ancora una volta, il suo comprendere i miei stati d’animo era uno dei motivi che me lo faceva amare, con questo discorso mi aveva accettato completamente per quello che ero, due lacrime cominciarono a scendermi dagli occhi, lui se ne accorse, prese le mie mani tra le sue, e come aveva fatto mesi prima mi disse:
– Maria. Io ti amo. Vuoi essere mia moglie? -. Lo abbracciai con le lacrime agli occhi e sussurrai: – Si per sempre -.
Volli essere onesta anche con Silvana, le dissi tutto il discorso che mi aveva fatto Giorgio, e la mia decisione di sposarlo, le chiesi se voleva ancora vedermi:
– Maria. Io ti amo, qualunque cosa vuoi per me va bene -.

Un mese dopo stavamo celebrando il mio matrimonio, mentre l’assessore pronunciava le formule di rito. avevo accanto a me le persone che amavo, al mio fianco Giorgio, e accanto a me, Silvana.
Finito di celebrare il matrimonio, mentre gli invitati si avviavano al rinfresco riuscii a scambiare un bacio fugace con Silvana, – Sei bellissima con l’abito da sposa – mi sussurrò. Io ero dispiaciuta che la cerimonia la mettesse in disparte, avrei voluto che fosse accanto a me ogni istante della giornata, era l’unico neo della giornata.
Durante il ricevimento questo pensiero mi impedi di godermi appieno la festa, e qualcuno mi fece notare che il mio sorriso sembrava triste.
Finito il ricevimento, Giorgio mi porto via con ancora l’abito da sposa, non ero riuscita a vedere Silvana, avevo paura che si fosse sentita di troppo e fosse andata via, stavo per mettermi a piangere.
– Non farlo -, mi disse Giorgio, – la giornata non è ancora finita -. Mi sforzai di mostrarmi allegra.
Arrivati alla villetta che avevamo affittato per una settimana, entrammo e ci avviammo verso la stanza da letto, la luce era già accesa, pensai che se ne fossero dimenticati gli inservienti.
Giorgio mi fece cenno di entrare aprii la porta e la vidi, Silvana era lì, davanti a me, indossava un abito da sposa uguale al mio mi parve una visione, un flash mi desto dal mio stupore, era Giorgio che aveva organizzato tutto con Silvana, voleva che il mio fosse un matrimonio completo con le persone che amavo.
– Non vorrai che il giorno del tuo matrimonio una persona così importante per te non fosse presente. –
Mi buttai tra le braccia di Silvana e iniziai a baciarla, mentre Giorgio scattava delle foto. La lingua di Silvana mi parve la cosa più bella del mondo mentre si muoveva nella mia bocca, le mie mani la accarezzavano cercando il contatto con la sua pelle, mentre abbracciavo Silvana senti le dita di Giorgio iniziare a slacciarmi il vestito, mi girai a cercare la sua bocca per ringraziarlo della sorpresa che mi aveva preparato, le mani di Silvana continuarono a sfilarmi il vestito che cadde a terra lasciandomi con la biancheria che avevo già indossato per Silvana, reggiseno e mutandine bianche con calze e reggicalze in tinta, scalciai per allontanare il vestito, mi girai e mentre Giorgio continuava a darmi bacini sul collo e sulla schiena, iniziai a spogliare Silvana, anche il suo vestito cadde a terra, aveva indossato la mia stessa biancheria, slacciai il suo reggiseno, le sue tette uscirono fuori nel loro splendore, abbassai la testa iniziando a leccare i suoi capezzoli, Giorgio intanto stava abbassando le mie mutandine ormai umide per l’eccitazione, lasciandomi con la fica bene in vista, Silvana mi aveva slacciato il reggiseno ormai indossavo solo calze e reggicalze, Giorgio aveva iniziato a dedicarsi alla mia fica con lento lavoro di lingua da dietro, abbassai le mie mani a cercare la fica di Silvana, anche la sua fica era ormai bagnata dall’eccitazione, le tolsi le mutandine accarezzandole il clitoride.
Lei mi fece sedere sul letto, dove inizio a leccarmi dolcemente un capezzolo, Giorgio si spostò dall’altro lato dove inizio a dedicarsi all’altro capezzolo, la situazione mi eccitava enormemente, ero la loro sposa, e loro mi dedicavano la mia notte di nozze.
Silvana scese a leccarmi la fica, io mi trovai in mano il cazzo di Giorgio e me lo portai alla bocca, ero la loro sposa dovevo dare piacere ad entrambi, inizia a succhiare il cazzo di Giorgio mentre Silvana faceva montare l’eccitazione nella mia fica, ormai ero pronta un primo orgasmo mi scosse facendomi sussultare, riempii la bocca di Silvana dei mie liquidi, mentre succhiavo con più forza Giorgio.
Lasciai che l’orgasmo passasse e feci sdraiare Silvana ora era il mio turno di darle piacere, mi chinai a leccare la sua fica spalancata, cercando tutti i suoi umori per raccoglierli con la mia lingua, Giorgio era passato dietro di me e aveva puntato il suo cazzo verso la mia vagina, ero così bagnata che entrò dentro di colpo iniziando a scoparmi con foga, non ero la sola ad essere eccitata, Silvana eruppe in un orgasmo intenso riempiendomi la bocca, continuai a leccarla mentre il suo corpo era scosso dall’orgasmo, il suo sapore unito al cazzo caldo che mi sentivo nella fica mi fece raggiungere un altro orgasmo, l’unico che non aveva goduto ancora era Giorgio.
Giorgio mi usci da dentro e si sdraiò sul letto facendomi montare sopra di lui iniziai a cavalcarlo lentamente stanca dei due orgasmi che avevo avuto, mentre lo stavo cavalcando mi attirò a se e infilandomi la lingua nella bocca, le nostre lingue si intrecciarono, mentre lo stavo baciando sentii Silvana muoversi dietro di me, feci per muovermi, ma Giorgio mi tenne abbracciata a se, Silvana aveva iniziato a leccarmi il buchino e la cosa mi faceva impazzire, dopo qualche istante sentii qualcosa appoggiarsi al mio buchino, con la coda dell’occhio vidi che Silvana aveva indossato la cintura con la quale aveva preso la mia verginità anale e stava spingendo per entrarmi dietro. Giorgio smise di spingere per qualche attimo per favorire la sua introduzione, una spinta più forte e mi trovai riempita completamente, nella fica avevo il cazzo di Giorgio, nel culo avevo Silvana, sentivo i due corpi dentro di me, ero il loro punto di contatto, iniziarono a pomparmi tutti e due, ben presto sincronizzarono il ritmo facendomi avere un orgasmo incredibile, continuarono a muoversi dentro di ancora per un po finché anche Giorgio eruppe in un orgasmo facendomi sentire gli schizzi nel fondo della mia vagina.
Non avevo mai immaginato di avere una prima notte di nozze cosi. I due uscirono da dentro di me, io mi chinai a prendere in bocca il cazzo di Giorgio succhiandogli gli ultimi residui di sperma, dopo girai verso Silvana, aveva la faccia stravolta dal piacere, mi chinai a slacciarle la cintura e ne approfittai per baciarle la fica.
Giacemmo esausti sul letto per una decina di minuti Giorgio e Silvana avevano le loro mani sul mio corpo e mi accarezzavano lentamente, un idea si fece largo nella mia mente volevo donare il mio culo anche a Giorgio e possedere Silvana, lo dissi a loro due,che mi dissero:
– La sposa deve essere accontentata la sua prima notte -. Presi in bocca il cazzo di Giorgio per farlo tornare duro, Silvana si precipitò a succhiare la mia fica, ben presto il pompino fece il suo effetto e il cazzo di Giorgio svettava di nuovo duro, Silvana prese la cintura e inizio a infilarmi dentro uno dei due vibratori, ero bagnatissima, entrò dentro quasi subito, allacciai la cintura e mi dedicai a preparare il culo di Silvana insalivandolo abbondantemente, appena fu pronta feci chinare sul letto, e puntai dritta verso il suo buchino posteriore, e iniziai a spingere, le spinte che davo per entrare si trasmettevano amplificate alla mia vagina dall’altro vibratore che avevo infilato, ben presto entrai completamente dentro di lei, Silvana si contorceva dal piacere sotto le mie spinte, Giorgio mi fermò un attimo per puntare il suo cazzo al mio culetto, che dilatato dalla precedente penetrazione, lo accolse tutto senza alcuno sforzo, nuovamente mi trovai riempita davanti e dietro, ma questa volta stavo inculando Silvana, sensazioni mi assalirono facendomi perdere il contatto con la realtà vedevo Silvana contorcersi sotto i miei colpi, sentivo il cazzo di Giorgio entrare e uscire dal mio culo, mi sembrava che il vibratore nella vagina fosse diventato rovente, smisi di spingere, ormai solo le spinte di Giorgio mi facevano fare avanti e indietro, un orgasmo scosse il Corpo di Silvana e si propagò a me scuotendomi, Silvana si accascio, sfilandosi dal vibratore, io l’avrei seguita sa Giorgio non mi avesse sorretto continuando a stantuffarmi, continuò ancora qualche minuto e poi se ne venne dentro di me con grandi fiondate di sperma.
Avevo avuto una prima notte di nozze indimenticabile, ero la sposa delle due persone che amavo, non potevo chiedere di più.

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