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Racconti di DominazioneRacconti Erotici Lesbo

Nella polvere

By 23 Marzo 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Lella si lamentava e riusciva a far avanzare ,ma con lentezza, il grosso fallo nero.
Mentre Rosanna sembrava compiaciuta perch&egrave i suoi desideri venivano appagati, Lella era quasi in lacrime per le cinghiate che aveva appena ricevuto: vedevo che si tratteneva e sospirava. Irrigidii le gambe e le braccia quando con un ultimo colpo deciso il fallo penetrò per intero.
Rosanna a questo punto decise di partecipare carnalmente e si pose con la sua figona al di sopra del mio viso, e disse:”Leccami” mentre nello stesso tempo poggiata la cinta con i palmi delle mani cercava di passarli sopra i miei capezzoli che, con meraviglia scoprivo che si irrigidivano e sembrava si volessero allungare ancora. Rosanna invitò quindi Lella a leccarmi la figa ma a lasciarmi piantato per bene il vibratore. “Leccala ma stai attenta che non fuoriesca il giocattolino”. Sentivo, purtroppo, il peso del corpo del mio capo, avevo un po’ di difficoltà nel respirare, ma forse era anche il piacere che cominciavo a sentire che mi faceva sospirare. Avrei voluto vedere il loro viso, forse anche per loro ci sarebbe stata una luce di piacere e non un ghigno di soddisfazione, per la riuscita dominazione del mio corpo e del mio spirito. Rosanna era ormai soddisfatta e si strinse la figa con le dita quasi a voler far scendere nella mia bocca il suo piacere: si disarcionò dalla mia testa e ciò che vidi nel suo volto non prometteva niente di buono. Ma per mia fortuna non ero io questa volta la vittima, ma sarebbe toccato a Lella essere oggetto delle cure del capo, ma sarei stata chiamata in causa anch’io, ne ero certa. Rosanna disse rivolta a Lella:”Può bastare così: se anche Monica non gode non mi interessa.Piuttosto mi preoccupavo per te Lella e ora avrai un bel trattamento. Mi pare che mi hai detto che dietro non hai mai ricevuto niente, vero? ” Lella fece di no con la testa e Rosanna proseguì “Neanch’io se per questo. E tu Monica? Sei vergine di culo?Il tuo culone &egrave mai stato visitato?” Mentendo ma non avendo avuto rapporti da molti anni, e sentendomelo ben chiuso, dissi anch’io di no. Rosanna allora disse : “Bene oggi tocca a te essere iniziata a questo nuovo piacere.Almeno per me sarà un piacere aprirti in due. Monica dammi il fallo che prima ha avuto il piacere di conoscere la tua figa.” Era il vibratore da cintura con cui mi aveva posseduta. Pensavo a Lella che, seppure mi aveva posseduta e bruciata con la cera, adesso sarebbe stata stuprata nel deretano. E che bel deretano avrebbe aperto Rosanna! Si certo Lella non era una miss da copertina, ma era una donna vera che avrebbe fatto la gioia di molti uomini. Avrebbe dovuto vestirsi più sexy e di sicuro avrebbe ritrovato un compagno.
Lo specchio rifletteva gli occhi di Lella impauriti al pensiero di ciò che sarebbe successo nei prossimi minuti, il terrore per quanto sarebbe durata la sodomizzazione selvaggia che Rosanna aveva architettato. Quando Rosanna ebbe terminato di sistemarsi il fallo , disse a Lella: “Avanti , preparati, vieni qui al centro perch&egrave voglio vederti meglio” .L’ora X era scoccata: almeno per Lella.
Ma Lella non ci stava e disse: “Non voglio essere presa lì. Ho detto che sono vergine da quella parte e so che fa male.” Rosanna , che sembrava sicura di se disse:” Ok fai come vuoi, vattene.Ma se te ne vai non presentarti domani a lavoro, perch&egrave ti caccio via.” Lella allora si mosse e andò verso il centro della stanza, davanti al letto e di fronte allo specchio; si inginocchiò, si sporse in avanti , e con le mani che toccavano terra e le dita ben aperte.Il culone era ben sollevato e in vista, il seno era richiamato verso terra dal notevole peso, così pure la pancia era ben scesa. Tutto pareva pronto.

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