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Piacere non solo fisico

By 20 Marzo 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono in ginocchio davanti al letto, completamente nuda, tranne per le autoreggenti velate che fasciano le gambe.. Il corpo è scosso da brividi di freddo e eccitazione… i capezzoli sono già eretti ed esposti, la figa già bagnata.  La stanza in penombra,  rischiarata dalle luci delle candele è pervasa da una musica dolce e sensuale…quei minuti di attesa mi sembrano eterni, ma voglio assaporarne ogni singolo istante, prima del Suo arrivo.  La porta si apre, i tacchi risuonano sul pavimento,  “buonasera, Emma” a quelle parole un brivido mi percorre la schiena, il cuore inizia a battere più forte, l’ eccitazione  iniziaα a salire, con voce tremante  , piena di desiderio rispondo “buonasera…mia Signora ” Lei si avvicina, si ferma davanti a me, le Sue mani che sfiorano la pelle delicata  e sensibile  del collo, mentre mi allaccia la collana,  altre scosse mi percorrono il corpo, Lei se ne accorge o almeno così mi sembra, ho la sensazione che sta sorridendo.  Due dita leggere scivolano sotto il mento sollevandolo, ci guardiamo negli occhi, per un attimo mi perdo nei Suoi grandi occhi scuri, Lei si avvicina e in modo deciso e prepotente, mi bacia… un bacio passionale, violento, io mi abbandono alla Sua lingua che con prepotenza e autorità si fa largo nella mia bocca, non so dire quanto tempo duri quel bacio,  ma di sicuro  abbastanza per disorientarmi piacevolmente, quando si stacca le parole mi escono automaticamente “bentornata mia signora” un sorriso si dipinge sul volto di entrambe “Grazie piccola ” quel bacio so che non è stato dato a caso, Lei sa l’importanza che ha quel gesto per me… mi  fa provare quel senso di appartenenza che mi fa dire “sono Sua “.  “Alzati, ora voglio che ti corichi sul letto, pancia in giù, busto appoggiato e culo in fuori. ” la voce è sensuale e decisa,  mi alzo lentamente, con gambe tremanti obbedisco,  fa il giro del letto e apre il solito cassetto, tirate fuori le corde, La seguo con lo sguardo… non perdo un singolo movimento. Mi ordina di mettere le braccia a stella, obbedisco all’ istante…fa un paio di giri intorno ai polsi per poi chinarsi e legare l’estremità della corda ai piedi del letto. I Suoi movimenti sono lenti ma decisi…Prende un cuscino e me lo posiziona sotto al ventre, afferra una caviglia e la tira in modo da allargare le gambe ancora di più… lega anche quella. Le Sue dita, con tocco molto leggero, iniziano a sfiorarmi la pelle a partire dalla caviglia, percorrendo tutta la lunghezza della gamba, in un movimento estremamente lento, quasi una tortura, arriva fino alla piega del culo e continua,  sempre con la stessa lentezza sull’altra gamba, istintivamente mi muovo , i brividi percuotono il mio corpo “stai ferma Emma” a quelle parole,  cerco di stare ferma,  anche se mi è impossibile. Lega anche l’altra caviglia sempre nello stesso modo…Quando ha finito, si mette dietro di me e, osservandomi, con voce compiaciuta è divertita dice “sì , così mi piace proprio…” io,  in tutta risposta,  emetto un mongolino di apprezzamento.Qualcosa di freddo si posa sulla mia schiena…scorre giù…lento,lungo la piega…conosco bene quel materiale…è cuoio. Sono sicura sia il frustino da cavallerizza…scorre lento sulle natiche,si sofferma un attimo sulle labbra umide e poi scende ancora…sulle cosce,lento…come una carezza…ma so,che tutto questo é per disorientarmi…perchè si, ora si muove lento,dolce…come una carezza, ma solo per poi potersi abbattere con altrettanta forza, sulla mia pelle, che fino al minuto prima stava cullando. Temo quel momento…ma allo stesso tempo lo desidero con tutta me stessa… “ah! ” come previsto, quel colpo è arrivato e mi ha colto di sorpresa, liberandomi dalla mia lotta interiore… si è abbattuto con forza, il punto in cui si è fermato brucia…ma solo per pochi secondi, perché poi, al posto del bruciore, iniziano a farsi spazio il piacere…l eccitazione. Ne vale la pena,  soffrire quei pochi secondi, per poi lasciarsi andare al piacere che quella sofferenza ti regala…La Sua voce arriva seria , “zitta Emma, o dovrò imbavagliarti “si…signora ” rispondo con un filo di voce e mi preparo al prossimo colpo, che non  tarda ad arrivare. Stavolta riesco a stare zitta,  ma non ho il tempo di assorbire il colpo,  che subito un’ altro, si abbatte sul mio culo. Man mano che va avanti con i colpi, aumenta sempre di più il ritmo e l’ intensità. Anche il mio respiro aumenta di velocità…emetto piccoli mugolii di piacere…ma riesco a trattenermi dal gridare ad alta voce…fino a quando…”AAAHAAAH!! ” il mio grido riempie la stanza, sovrastando la musica. Mi accascio, per quanto le corde mi permettono…una frustata violenta mi ha colpito in pieno sesso, mi ha tolto il fiato… ansimo senza controllo… ora la sento pulsare e bruciare…Mi rimetto in posizione, Lei in tutto questo, non ha emesso una parola, è sempre alle mie spalle che mi fissa…ora ha una faccia divertita…Come mi risistemo, capisco subito…sento qualcosa di viscido colare lungo la coscia. Si avvicina , raccoglie con il dito la sostanza che cola lungo la mia coscia e appoggiandolo sulle labbra ordina: “succhia! “. A quell ‘ordine un’ brivido mi percorre la schiena, le  mie labbra si schiudono e inizio a succhiare, assaporando i miei umori , che sanno di salato e piacere. “brava va bene così” e così dicendo si avvicina al sesso gonfio di piacere, e inizia a penetrarmi,  andando a stimolare il punto G… i brividi si fanno più intensi e il bacino inizia a muoversi a ritmo… dalla mia bocca escono ansimi e gemiti … le Sue parole mi fanno ansimare ancora di più… “oh.. Piccola Emma…sei proprio una cagnetta .. Guarda qui che lago. vediamo quanto resisti prima di venire.. Stavolta dovrai chiedermi il permesso per poter venire.. Capito? ”  sono senza parole…a quella frase,  detta con voce decisa, sensuale e vellutata, il respiro si ferma in gola, riesco a sussurrare un debole “si.. Mia signora.. ” Stimola con movimenti decisi e circolari il punto G…dopo un paio di minuti, capisco che non durerò a lungo… la figa è già bollente … il clitoride pulsa, sto colando.. Il bacino si muove a ritmo.. “ok,ora aumento un po il ritmo… ricorda Emma ,questa volta devi chiedere il permesso… ” non rispondo, non ne sono in grado, sono persa in quel piacere che mi travolge… Aumenta nuovamente il ritmo, e con esso anche i miei gemiti, il corpo è scosso dai brividi, sento il piacere salire… invadere ogni parte di me . Aumenta ancora di più… stavolta però cambia movimento,  inizia a muovere le dita come se vorrebbe tirarmi fuori il punto G … a quel movimento non resisto più .. Sento il piacere al limite, balbettando, scossa dai brividi e dai gemiti, chiedo il permesso di venire ” si-signora… mi date il per- permesso per venire? “, “vediamo…no. Secondo me puoi resistere ancora un po’.. ” In questo momento La odio perché vorrei venire, non resisto più… dall altro ,però sono contenta che mi ha negato il permesso…Perché questo, significa, che il potere di decidere è nelle Sue mani…e io,  non posso fare altro che sottomettermi al Suo volere…e sentirmi, la Sua Sottomessa.Stringo i denti e cerco di trattenermi il più possibile.. Le mani afferrano le coperte e le stringono forte… l orgasmo è lì, sull orlo del precipizio ,pronto  a esplodere e a travolgermi.. Le lacrime iniziano a rifarmi il viso, gli ansimi si fanno sempre più forti.. Sto impazzendo. La Sua voce mi investe come un fiume in piena “brava piccola, sei stata brava… ora fammi sentire il tuo piacere… voglio sentire mentre vieni per la tua Signora.. Non trattenerti ” a quelle parole non capisco più nulla… mi lascio andare e lascio che l orgasmo cada dal precipizio.. Ansimo e gemo senza ritegno, lasciandomi andare del tutto… In pochi movimenti vengo… un orgasmo potente , sofferto e desiderato.  Sono scossa dagli spasmi…”brava la mia cagnetta hahaha” e così dicendo  mi libera prima le caviglie e poi i polsi… la voce trema “grazie… mia Signora…ha ragione… sono una cagnetta.. Ma sono La Sua, cagnetta hahahah” Mi guardo i polsi e me li sfrego..sorrido, so che per un po’,  quella sottile linea rossa, mi ricorderà questo momento… dove ho sofferto ma alla fine, sono arrivata a un piacere che va oltre a quello fisico…ovvero, quello più grande e più importante,  di aver soddisfatto e reso orgogliosa di me, la mia Signora.

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