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Punizione: non puoi venire

By 18 Marzo 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ sera, siamo nella mia camera, la porta è chiusa e la luce spenta. Nell’ aria, l’ odore delle candele profumate e il suono di una musica strumentale, dolce, rilassante. Questo insieme di luci, profumi e suoni, aiuta a creare l’ atmosfera adatta.Sul piano della scrivania, disposti ordinatamente, ci sono i nostri giochi : le corde, le manette, le fasce, le mollette, il frustino…il cucchiaio  di legno, i dildi, le palline, la collanina anale, i bavagli…tutto sistemato in modo perfetto e maniacale, pronto all’ uso.Io, sono in ginocchio, sul tappeto davanti al letto, con la schiena dritta, lo sguardo basso e le mani, aperte e appoggiate sulle cosce; indosso il completino bianco e azzurro che abbiamo comprato insieme, con la speranza di ammorbidirla un po’ ….sono in silenzio e immobile, aspettando  un Suo ordine. Lei, è seduta sul bordo del letto, con le gambe accavallate, che mi fissa, sento addosso il Suo sguardo, severo e contemporaneamente dolce. Sta aspettando il momento giusto, per iniziare a farmi la predica. Questo momento di silenzio e di attesa mi elettrizza e mi agita, contemporaneamente,questo perché ancora non so cosa preveda la mia punizione.Ebbene si, Sta per punirmi, e lo Sta  per fare perché ci ho messo troppo tempo a venire, l’ ho fatta stancare e non l ho soddisfatta , quando mi è stato ordinato.Si muove …cambia gamba, e inizia a parlare, in modo dolce :”Piccola Emma…lo sai perché sto per punirti, vero?” io esito un’ attimo…e Lei, con tono secco ” Rispondi! ” “Si, Signora” dico, con tono sommesso, quasi un bisbiglio. “Bene. E secondo te, è un comportamento da tenere? Far aspettare così tanto la tua Padrona? E farla stancare?” mi chiede, con un misto tra l’ arrabbiato e il sensuale. Stavolta rispondo subito “No, mia Signora”. A quel punto, si alza , va vicino alla scrivania, e prende delle cose. Sono tentata di sbirciare per vedere cosa prende, ma qualcosa, mi dice che mi conviene non farlo…Si avvicina a me e mi benda con una cravatta… “Così è più divertente…” mi sussurra all’ orecchio. Poi, mi aiuta ad alzarmi e mi conduce verso il letto, sento che si siede…e poi mi fa coricare a pancia in giù, sulle Sue  ginocchia.Questa posizione mi eccita parecchio…” Ah, già…la tua punizione, è che oggi non ti è permesso venire” il Suo tono è divertito, sono convinta che stia ridendo.Mi ci vuole un attimo per assimilare la cosa…”No, La prego…” le parole mi escono da sole, non volevo dirlo ad alta voce…ma l’ ho appena fatto. E subito, ne pago il prezzo, mi arriva uno schiaffo sul sedere, in realtà non fa male, ma la sorpresa del gesto, mi coglie alla sprovvista. Subito mi affretto ” Mi scusi”. Sento che si gira, probabilmente a prendere qualcosa…non potendo vedere, mi devo affidare agli altri sensi, questa cosa mi eccita…e Lei, lo sa bene.Ho intuito giusto…un attimo dopo mi ordina di aprire la bocca e di succhiare…appena chiudo le labbra capisco subito di che cosa si tratta…sono le palline vaginali. Nel frattempo mi ha tirato giù le mutandine, e mi sta sfiorando il sesso. “Ok, sono abbastanza lubrificate” dice in tono dolce, e me le toglie dalla bocca…” Ricordati, Emma, NON puoi venire” questa volta il Suo tono è più sul divertito.Piano piano inizia a giocare con le palline, a farmele entrare, delicatamente, facendomele sentire bene; quando sono dentro entrambe, inizia a muoverle avanti e indietro…sempre con movimenti lenti. Dopo poco inizio a fare gemiti di apprezzamento, a quel punto mi chiede ” Ti piace, Emma?” e io “mmmh si…Signora” con tono divertito mi dice “Bene…sono contenta…ma ricorda la tua punizione…”Subito dopo “apri la bocca!” obbedisco…e già, ho intuito di cosa si tratta. Infatti è proprio la collanina anale, quella che sto lubrificando in questo momento…intanto Lei continua a muovere le paline. ” Direi che l’ hai lubrificata abbastanza” e così dicendo, mi sfila la collanina. Infatti, come volevasi dimostrare, la collanina è entrata senza troppa fatica. “Sei proprio una maialina, Emma” “si…la Sua, mia Signora…”. Ora, inizia a muovere entrambe le cordicelle…sempre piano, delicatamente, ma in modo efficace. Di li a poco inizio ad ansimare, e anche Lei…Mi devo trattenere, non posso venire…ma avere quelle due cose dentro che si muovono, e sentire Lei che si sta eccitando, mette a dura prova la mia concentrazione, senza contare il fatto che sono a pancia in giù sulle Sue ginocchia, come una bambina cattiva; e sono bendata.Continua a muovere sia le palline che la collana…e man mano che aumenta la velocità, aumenta anche la Sua eccitazione, e di conseguenza (purtroppo per me) anche la mia. Non so per quanto ancora potrò resistere…Ora ha lasciato le palline e  si sta toccando, sento muovere il bacino sotto di me…mi ordina di mettermi a pecorina, in modo da alzarmi da Lei e lasciarle lo spazio per toccarsi…ormai è vicino all’ orgasmo, e anche io…mi sto trattenendo, mi sto imponendo di non venire, non posso  disubbidire ancora…Poi, finalmente, viene, molla la collanina e si stende sul letto, ha bisogno di riprendersi. Io nel frattempo, sono ancora lì, a pecorina, sul bordo del letto, con la collanina e le palline ancora infilate, in attesa dei Suoi ordini.C’ è un attimo di silenzio, poi dice, con tono severo “Ora, vado a darmi una pulita, quando torno, ti toglierò i giochi…adesso ti tolgo la benda, e voglio che tu vada a metterti in posizione sul tappeto, e che mi aspetti li, chiaro?!” “Si, Signora” “Bene.”E così faccio…mi vado a mettere in ginocchio con la schiena dritta e lo sguardo basso, le mani sulle cosce, e aspetto il Suo ritorno.Sento l’ acqua del bidè scorrere…l’ attesa mi distrugge, e Lei lo sa, l’ ha fatto apposta… la mia punizione non è ancora finita…devo riuscire a resistere quando mi toglierà i giochi…non devo assolutamente venire!L’ acqua non scorre più, vuol dire che sta per tornare…Entra, e sento il Suo sguardo su di me, mi sta scrutando…”Guardami!” io obbedisco, e lentamente alzo lo sguardo…vedo la mia Signora, che ha quella faccia rilassata e felice, che si ha appena dopo un bel orgasmo. Anche questo fa parte della mia punizione…Infatti… ” Vedi, Emma…se facevi la brava bambina, e venivi quando te l ‘ ho ordinato, ora, potresti essere anche tu soddisfatta e rilassata, dopo un bel orgasmo…invece…” “Lo so…mia Signora” rispondo avvilita .”E’ arrivato il momento di togliere i giochi…mettiti a pecorina sul letto!”Obbedisco. Si avvicina e inizia a giocare con le palline…le tira un po’ , poi le lascia…poi le fa girare, e  le tira ancora…Inizio ad ansimare e Lei continua, con un po’ più di energia…poi all’ improvviso, sento un vuoto famigliare e mi manca il respiro…istintivamente muovo il bacino in avanti…la prima pallina è uscita. “Tutto bene ?” “si…Signora” dico, tra gli affanni. Ora ripete la cosa con la seconda pallina, e sempre quando meno me lo aspetto, la fa uscire del tutto.Ma…c’è qualcosa che non va…sento che mi sta fissando con rabbia, “Sicura di non essere venuta??!!” io “Si,sicurissima…glielo giuro, Signora, non sono venuta” la mia voce trema un po’, per la paura causata dal Suo tono minaccioso e per l’ affanno post-pallina . “Perchè pensa che io sia venuta?” aggiungo subito. “Guarda queste palline, sono colente!” e mi piazza davanti agli occhi le palline grondanti…”Glielo giuro, non sono venuta…è solo che sono molto eccitata e produco molti umori…ma non sono venuta, non sono cosi sprovveduta da mentirle nella situazione in cui mi trovo…La prego, mi creda!” Lei mi guarda negli occhi, intensamente, e io reggo il Suo sguardo, non ho nulla da nascondere, ho detto la verità…ho fatto fatica, molta, ma non sono venuta. Dopo qualche secondo, passato a scrutarmi, il Suo sguardo si addolcisce  e… ” Va bene, ti credo.”Passa alla collanina…sempre solito metodo, prima ci gioca un po’ ,( e io continuo ad ansimare) e poi quando meno me lo aspetto la fa uscire del tutto…solo che qui è un po’ più lunga la tortura…ci sono più palline. Quando ha finito, mi guarda e mi dice, con  tono dolce, “Brava bambina…hai retto bene la punizione, e mi hai obbedito. Lo sai che ho dovuto farlo, tu mi avevi disobbedito, ed è una cosa che non posso lasciar passare.””Si, Signora…lo so, so che mi meritavo questa punizione…” “Brava piccola…Ora vatti a ripulire e a lavare bene questi giochi, guarda qui che macello che hai combinato!haha…quando torni, voglio farti un po di coccole” , “Va bene, mia Signora”.Vado in bagno a ripulirmi e ripulisco anche i giochi. Quando torno, mi dice di venire vicino a Lei e di coricarmi…obbedisco. Inizia a baciarmi e a coccolarmi…e io ricambio sia i baci che le coccole…continuiamo cosi per qualche minuto…poi ci stacciamo e Lei mi chiede se sono stata soddisfatta della sessione.Io rispondo così ” certo! Moltissimo! Sono soddisfatta di entrambe…tutte e due siamo entrate bene nel personaggio e abbiamo superato i nostri limiti. Io non pensavo di riuscire a resistere, pensavo di venire da un momento all’ altro. E Lei, ha mixato bene la dose di dolcezza con la dose di severità. E Lei, cosa ne pensa? ” “…………….”

Chi lo sa, cosa ne pensa Lei…           

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