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Racconti Erotici Lesbo

Tre

By 10 Febbraio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Francesca entrò nella vasca da bagno lentamente e vi si immerse con piacere, pregustando il bicchiere di vino bianco e l’ottimo film porno già pronto nel lettore.
Due splendide donne mature e vestite di tutto punto erano distese su un divano davanti al quale c’era un tavolino con ogni genere di leccornie. Una imboccava l’altra e la colmava di attenzioni, toccandola, leccandola, spogliandola a poco a poco.
A turno, si scambiavano i ruoli, con un’ intesa perfetta. La mano di Francesca che era libera dal bicchiere giocava coi capezzoli, col clitoride, con la bocca. Il gioco consisteva nel non venire, ma di resistere il più possibile affinch&egrave l’orgasmo giungesse più gradito che mai.
Le donne sullo schermo erano passate ai fatti ed una era sdraiata sul divano completamente dominata dall’amica che l’aveva bendata e legata e stava approfittando di lei, ma in modo così soave da suscitare il desiderio e un’assurda invidia da parte di Francesca.
Quella lingua che passava dalle labbra alla fica e viceversa ardeva di desiderio al punto che Francesca avrebbe voluto essere attrice e non spettatrice solitaria.
Francesca era ormai in preda ad una voglia incontrollabile quando squillò il telefono. Grazie al cielo era Giorgia, con la voce eccitata anche lei. “Ciao Francesca, non posso fare a meno di pensare a te anche se sono lontana per affari e mi stavo toccando al ricordo della nostra ultima volta.”
A Francesca sembrò di sognare e si mise a descrivere all’amica la situazione che stava vivendo. Giorgia, in preda ormai allo stesso raptus dell’amica, volle la descrizione del film. Tanto era sola, nella sua camera d’albergo. Sola e libera.
Erano arrivate al punto in cui la donna legata sul divano era costretta a subire la visione di un film senza potersi toccare, e le due spettatrici, che invece potevano toccarsi eccome, erano ormai entrambe all’apice della voglia, se pur in situazioni diverse, quando … nella stanza d’albergo di Giorgia bussarono alla porta.
Giorgia salutò Francesca che era in preda ormai al secondo orgasmo ed andò ad aprire la porta, in vestaglia slacciata e nuda sotto.
Immaginate il suo stupore quando si trovò davanti Manuela, una segretaria che aveva incontrato al convegno al quale stava partecipando.
“Scusa se ti disturbo, ma sono appena le 10 e ho pensato che potremmo bere una cosa se ti va”. Indossava una vestaglia anche lei ed anche la sua era slacciata!
A Giorgia sorse il dubbio che Manuela avesse sentito i suoi sospiri dalla parete sottile, ma, senza scomporsi, invitò la nuova amica a sedersi sul letto e si diresse verso il frigobar.
Manuela si stese come una gatta sul letto e, senza convenevoli, attese che Giorgia facesse altrettanto e le infilò una mano dentro la vestaglia dicendole ” Come potevo resistere? Ti sentivo sai?”.
Cominciò a palparla tutta, con calma, dando ogni tanto qualche sorso al drink per poi riversare il liquido sui capezzoli durissimi della eccitatissima e incredula Giorgia che altro non poteva fare che stare al gioco, quel bellissimo e incredibile gioco.
“Con chi parlavi al telefono?”
” Con la mia amica Francesca”
” Promettimi che me la presenterai altrimenti smetto”
” Certo che lo farò, non sono mica una donna egoista io, ma ora basta, ti prego continua, sìì così…”
Si avventarono l’una sull’altra e mentre Giorgia, a fatica, raccontava ciò che stava accadendo poco prima al telefono alla curiosissima nuova amante, Manuela ebbe un poderoso, lungo, fantastico orgasmo.
Si alzò, prese il telefono, lo passò all’amica che si stava contorcendo di piacere.
Giorgia chiamò Francesca, la fece mettere a proprio agio, le raccontò tutto ed insieme, vennero tutte e tre, masturbandosi, rapite ed estasiate dalle loro fantasie che diventavano sempre più spesso realtà.

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