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Racconti di DominazioneRacconti Erotici Lesbo

Un lavoro fatto bene è un lavoro gratificante

By 12 Settembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono distrutta, un’altra domenica di lavoro, tutto il giorno sotto gli occhi della gente, che ti saluta, ti sorride, ti guarda, ti fa la radiografia, sembra chiederti con gli occhi “amore levati quelle mutande”, peccato che non sanno che a volte io quelle proprio non so nemmeno di averle!! E poi la ragazza con dolce e gabbana, che se la tira come poche e che vuole attirare lo sguardo indiscreto su di lei, sul suo fisico che lascia davvero a desiderare ma crede di avere la patata d’oro solo perchè addosso ha D&G; e subito dopo il signore, sulla sessantina, brizzolato, gentleman tanto quanto segaiolo,  che puzza di sigaro , che ha la moglie frustrata ed una villa sempre vuota e che mi vorrebbe con lui solo per tirarglielo un po su e per sollazzarlo con la mia bocca. Odori, sapori, sensazioni che si mischiano e mi circondano in questa giornata così calda che potrei cuocere una bistecca in 2 secondi tra le mie cosce.Oggi soo una iena, sno nervosa, svogliata, vorrei essere nuda sul mio terrazzo a far sbavare la gente e farla bagnare solo guardandomi e spiandomi, ed invece sono qui a lavorare. Devo sfogarmi, e le hostess che lavorano per me in questo caso fanno per me. Vado al desk, tutta incazzosa, le vedo e le becco che anzichè lavorare stanno mandando qualche sms al loro fidanzato arrapato, o al nonnetto con cui stasera berranno 3 coppe di champagne per poi farsela leccare qualche minuto per fargli puciare un pochino il biscotto ed andare via tranquille dicendo che la loro è una storia con uno maturo e ricco.Che schifo! mi avvicino e chiamo a me Veronica, le dico di cavarsela da sola, che Serena viene con me, e di smetterla di scrivere al suo fidanzato segaiolo, se no stasera vado da lui e glielo scrivo poi io il messaggino!

Mi porto via Serena, che non ha ancora idea di ciò che le aspetta; mi chiede “cosa dobbiamo fare” e le dico che non ci si comporta in questo modo, che per lei questa è la prima volta che lavora per me , ma se fa così sarà anche l’ultima. Lei inizia ad agitarsi, e quasi si mette a piangere…. non ci voleva, avevo già quasi la patatina umida al solo pensiero di “castigarla” come si deve e invece questa piange. Merda non ci voleva, la porto al bar e le offro un succo, io prendo un caffè, giusto per fomentare un  po’ la mia eccitazione frustrata, ed ecco che mi improvvisa la classica scena da poveraccia senza famiglia e senza lavoro, mi dice che lei non arriva a fine mese, che non può perdere alun lavoro, che ha bisogno di soldi; che tristezza, penso che sia purtroppo la situazione media di molti oggiggiorno, ma non si può arrivare ad umiliarsi in tal modo per comunicare una triste realtà attuale. E poi cosa pensi piccola zoccoletta, che io sia una ricca e benestante???mi faccio un mazzo dalla mattina alla sera, a volte la notte, e me la sudo la pagnotta.Uff, anche i capezzoli che ancora al pensiero stavano un po su si sono lasciati andare dopo questa diatriba, Poi ci alziamo e lei se ne esce con la frase” ti prego, dammi una mano , faccio qualsiasi cosa, posso essere la tua segretaria, faccio ciò che vuoi!”. Bene tesoro mio ora si che vedrai davvero cosa vuol dire. In un baleno le mie cosce iniziano a cscaldarsi, il mio cuore batte e la mia fantasia mi fa ribllire, sto già godendo… Bene Serena, io ti prendo sotto le mie ali, in prova, ma tu hai detto di esser pronta a tutto, ed il mo contratto prevede che durante la prova non ti puoi tirare indietro, vieni con me, ti mostro una cosa e poi deciderai..

Prendiamo l’ascensore dobbiamo salire 4 piani, e lei mi guarda strana, avrà capito che mi sto bagnando tutta, che ho una voglia matta e che vederla in tailleur e camicetta mi fa venire voglia di metterle una mano sotto alla gonna e infilarle 2 dita dentro. entriamo in un ufficio vuoto, io ho la chiave, la faccio entrare e le dico perchè mi guarda strana. Mi dice che ho cambiato sguardo, che ho gli occhi vogliosi e che si sente i miei occhi addosso…A questo punto la faccio avvicinare e le dico di chiudere gli occhi. Prendo la sua mano e me la metto sul cuore. Le faccio sentire i iei battiti e poi le spingo la mano sul mio seno, la faccio entrare sotto al mio reggiseno, e lei arrosisce in volto. Le dico se sente sempre il battito e lei facendo finta di niente mi dice che lo sente, ma un po meno. le prendo allora l’altra mano, e me l’appoggio sulla mia coscia, le dico se lis ente battito e dice di no, allora le spiango al amno tra le mie cosce, proprio in mezzo. Le dico se ora lo sente. lei è sempre più rossa, e mi dice che sente il battito, ma anche caldo e soprattutto dice che c’è bagnato. allora le dico di non farsi problemi e di spostare il perizzoma per sentire bene il battito…è in quel momento chesento il mio ardore salire, mi sento una pazza ninfomane vogliosa, e lei in quell’istante si lascia andare, stringe con la mano destra il mio seno, facendomi scappare un ansimante urlo strozzato, e in un istante mi infila 2 dita dentro quasi squarciando il mio perizzoma. Io ansimo e lei mi guarda aprendo gli occhi e mi dice adesso troietta lo sento il battito!è andata avanti a masturbarmi e darmi piacere per un  po’, si è anche attaccata ai miei capezzoli duri con la bocca, succhiando come una zoccola! io godevo e mi sentivo scopata come non mai, da una mano che fino a quel momento aveva stretto solo qualche voglioso anziano pieno di soldi.

Dopo il mio orgasmo, la fermo, mi sfilo il perizzoma e con esso mi asciugo bene la mia passera bagnata e pulsante, le mie cosce grondanti del mio prezioso succo, poi con quello le asciugo la sua bocca bagnata , appena staccata dai miei capezzoli, e poi glielo infilo in tasca e le dico: “ora sei in prova. Decidi tu se rimanerci o meno. Se lo farai sarai ben ricompensata. se non lo vorrai ti basterà restituirmi ciò che hai ora di mio. vai puttanella al desk!”. Ora sono a casa, distrutta, vogliosa di te, mi collego e non ci sei, così mi faccio un ditalino sola, di sfogo. Serena non mi ha salutata , lavorava ed io sono andata via prima, domani la rivedrò e chissà cosa avrà deciso, di certo stasera il mio ricordo sarà li con lei.

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