Skip to main content
Racconti Erotici Lesbo

Un trio… inusuale

By 24 Giugno 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Tornavo a casa da una lunga giornata di lavoro’ per fortuna ero riuscita a staccare con qualche ora di anticipo. A casa avrei trovato altre mille cose da fare’il bucato, le pulizie, la cena e occuparmi delle mie figlie adolescenti’ Anna e Marta avevano ormai 18 anni’ un’età difficile insomma. Non che il problema fossero le solite litigate per uscire coi ragazzi, anzi semmai il problema era il contrario. Le mie figlie passavano quasi tutto il tempo tra di loro, cosa non strana visto che sono gemelle, ma ormai avrebbero dovuto cominciare a interessarsi al mondo esterno. Comunque quella sera avevo solo volgia di fare un bagno caldo e leggere un buon libro. Entrai in casa ma sembrava non esserci nessuno. Pensai che le ragazze fossero uscite e così andai al piano di sopra. Entrando in camera loro per riordinare rimasi di sasso: Le mie figlie erano mezze nude e si baciavano appassionatamente! Erano così intente a succhiarsi che non accorsero nemmeno della mia presenza’ erano inginicchiate sul letto, solo con gli slip e si slinguazzavano. Non potevo crederci. Addesso capivo cosa facevano sempre insieme! Ero tentata di andarmene e chiudere la porta in modo da avere il tempo per capire come affrontare la situazione. Non mi preoccupava il fatto che fossero due donne, ma sorelle!
Non posso però negare che quella visione mi eccitava’ i rapporti lesbo sono sempre stati la mia fantasia preferita! Decisi quindi di rilevare la mia presenza e come sperato si girarono di colpo fissandomi attonite.
– Mamma! Oddio! ‘
– Quando sei arrivata?!? ‘
Io intanto mi godevo il loro imbarazzo e mi gustavo la vista di 4 tette stupende. Le loro tette erano praticamente identiche, fatta eccezione per un piccolo neo vicino al capezzolo sinistro di Anna. Ah, i loro capezzoli’ semplicemente enormi: lunghi, grossi, carnosi, insomma da succhiare all’infinito!
Staccai a fatica gli occhi da quello spettacolo cercando di ricompormi, in fondo dovevo mettere fine a quella situazione!
– Si può sapere cosa succede? Siete impazzite? Vi lascio da sole e vi trovo avvinghiate nel letto! ‘
Loro rimasero impietrite a guardarmi.
– Allora si può sapere da quanto va avanti questa storia? ‘
– 3 settimane ‘
– E posso sapere fin dove vi siete spinte con i vostri giochini? ‘
– Ci siamo solo baciate e toccate le tette’ poi dobbiamo smettere perché la figa ci scoppia ma non abbiamo il coraggio di andare avanti’-
– Capisco ‘
Dopo qualche attimo di silenzio Marta si fece coraggio e mi chiese:
– Mamma puoi aiutarci a godere?-
Ero senza fiato! Come potevo scoparmi le mie figlie? Non sapevo cosa fare, ma Marta capì la mia indecisione e cominciò a massaggiarsi provocatoriamente i capezzoli. Sentivo che stavo per cedere e Anna mi diede il colpo di grazia:
– &egrave che siamo tanto insicure’ in palestra abbiamo visto le nostre compagne senza reggiseno e loro hanno i capezzoli piccoli piccoli e noi ci vergognamo’ sono normali mamma? ‘
Decisi di cedere. Ero bagnatissima.
– Amori miei, i vostri capezzoli sono superlativi! poche donne sono fortunate come voi. Non solo sono eccitanti ma vi darranno molto piacere’ –
Mentre parlavo mi avvicinai a loro e presi tra il pollice e l’indice sia un capezzolo di Anna che uno di Marta. Cominciai a stringerli prima delicatamente e poi sempre più forte mentre li tiravo. Le mie figlie cominciarono a gemere e anche io’era la cosa più sexy che mi fosse mai capitata!
Lentamente avvicinai la bocca ad uno di quei magnifici capezzoli e cominciai a succhiarlo con forza: Anna cadde riversa sul letto dal piacere e Marta fulminea prese in bocca l’altro capezzolo. Quando Anna ci implorò di smetterla fu il turno di Marta che come la sorella si sciolse di piacere. Quando mi staccai le avevo tutte e due distese sul letto davanti a me con le cosce socchiuse e mi accorsi che erano talmente bagnate che gli slip bianchi erano diventati trasparenti. Controllai con le dita ed effettivamente erano zuppi! Dissi alle ragazze di sfilarli e loro mi obbedirono subito. Scoprii che le mie figlie si depilavano completamente la figa che ora si mostravano ai miei occhi in tutto il loro splendore, già lucide di umori.
Mi venne un’idea. Mi assentai qualche socondo ordinando loro di non toccarsi e tornai poco dopo con il cestino delle mollette da bucato. Ne scelsi 4 e lentamente le misi sui loro capezzoli in modo che continuassero a godere di quella tortura che tanto gli era piaciuta mentre li succhiavo.
Poi esaminai da vicino le loro fighe: rosa, morbide, calde. Cominciai accarezzandole con un solo dito, dall’ano al clitoride. Distribuii uniformemente i loro umori e poi cominciai a massaggiare con più forza. Ordinai alle ragazze di tormentarsi a vicenda i capezzoli stretti nelle mollette e loro mi obbedirono con gridolini di dolore e piacere. Mentre con una mano continuavo a strofinare la figa di Anna, avvicinai la lingua a quella di Marta’ che estasi! Cominciai a lappare la figa di mia figlia per tutta la sua lunghezza, alternando poi alle lappate piccolo colpi ben assestati al clitoride e lunghe e rudi penetrazioni della lingua. Mia figlia gridava di piacere e così la invitai a fare lo stesso a sua sorella che prontamente le si sedette sulla faccia, continuando però a tormentare i capezzoli suoi e di sua sorella.
Dopo qualche tempo le gemelle mi chiesero di spogliarmi io le assecondami. Si gettarono immediatamente sul mio corpo facendomi tutto quello che io avevo fatto loro. Godetti.
A quel punto Anna estrasse dal comodino un enorme cazzo di gomma di quelli che si allacciano in vita e un altro da usare in coppia. Rimasi un attimo perplessa ma poi Anna mi spiegò che non sapevano usarli’ Marta senza chiedermi niente mi legò il cazzo intorno ai fianchi e improvvisamente mi ritrovai dotata di un cazzo enorme. Anna si offrì di essere scopata per prima. Lentamente avvicinai la punta di quel fallo enorme alla fessura di mia figlia e cominciai a spingere lentamente. Era talmente bagnata che il cazzo entrò senza difficolta. Mi faceva una strana sensazione scoparmi in quel modo mia figlia, ma quando Marta scivolò sotto le mie cosce e comincio a leccarmi pensai solo a spingere per la gioa di Anna che godeva come una cagna.
Ad un certo punto Anna mi disse che voleva provare l’altro cazzo e allora le feci distendere con le fighe una di fronte all’altra e inserii le due estremità nelle loro fighe grondanti. Cominciarono a muoversi prima lentamente e poi sempre piu veloci. Non volevo ancora che godessero e le fermai. Dissi loro che se volevano provare il piacere completo dovevano farsi inculare. Anna immediatamente accetto. La feci mettere a 4 zampe in modo che con la bocca potessere leccare sua sorella e cominciai a sfondarle il buchino, cm dopo cm. Finalmente l’enorme cazzo fu dentro e cominciai a stantuffarla per bene. Lei gemeva e godeva e così presi l’altro fallo e cominciai a penetrarle anche l’altro buco finche lei non venne. Subito Marta volle prendere il suo posto e così feci godere anche lei.
A quel punto tolsi loro le mollette dai capezzoli, ormai bluastri e mi distesi sul letto perche faccesero godere anche me. MI leccarono, mi penetrarono, mi incularono finche non persi quasi conoscnza dal piacere.

Leave a Reply