Skip to main content
Racconti Erotici Lesbo

weekend a Salerno

By 17 Febbraio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Le vacanze natalizie sono ormai un ricordo lontano per tutti, &egrave un po’ che non scrivo ma come vi ho già spiegato non lo faccio se prima non ho davvero qualcosa da raccontarvi.
Le storie che racconto non sono mai frutto della mia fantasia ma presi dalle mie reali esperienze.
Esperienze che mi piace poi condividere con persone che non conosco, visto che sarebbe impossibile farlo con chi fa parte della mia vita.
Quanto vi sto per raccontare &egrave accaduto l’ultimo giorno di lavoro prima della pausa natalizia, venerdì 19 Dicembre. L’occasione era ghiotta un fine settimana di relax prima di tuffarci nelle stressanti feste natalizie; fatte di grandi abbuffate, casa piena di parenti e bambini urlanti e tante faccende domestiche da fare.
Il programma era semplice dopo il lavoro ad aspettare me e la mia dolce ‘amica’ Melanie, c’erano i nostri rispettivi fidanzati, Vito e Giacomo che in quella occasione erano in largo anticipo.
Diciamo solo che questo weekend era una buona occasione per dedicarci ai nostri compagni, infatti le settimane prima erano state davvero piene di lavoro, stress e tensioni a tal punto che io e Vito non riuscivamo ad avere tempo neanche per una sveltina.

Era bastato salire in macchina per me e Melanie per sentirci già meglio.
-Melanie, non vedo l’ora di arrivare a Salerno, sono anni che voglio vedere le luminarie sul lungo mare e non siamo mai riusciti ad organizzarci io e Vito-
-Non dirlo a me- rispose con tono tra il polemico e furioso Melanie, tono che continuo ad avere ancora per un pò.
-Sai Dani io e Giacomo dovevamo andarci anche lo scorso anno, ma come l’unico weekend in cui potevamo andare, coincideva con la partita di campionato del Napoli- in macchina calò il gelo e il silenzio.
Silenzio rotto da quel deficiente del mio fidanzato Vito, che esordi cosi:
-Insomma Melanie non sei riuscita lo scorso anno a rovinare la partita a Giacomo, ma ti sei rifatta quest’anno?!?-
Giacomo sorrise soddisfatto ed aggiunse ‘ Vito ma per fortuna la partita &egrave questa sera, la guardiamo insieme in qualche pub a Salerno, e poi possiamo dedicarci alle nostre ragazze-.
Entrambi scoppiarono a ridere, continuavano a scambiarsi occhiate complici i due maschietti idioti.
Melanie mi era seduta di fianco in silenzio con lo sguardo verso il finestrino era furente, ormai risco a leggere i suoi stati d’animo lavoriamo fianco a fianco oramai da diverso tempo. Improvvisamente si volto verso di me il suo sguardo era davvero un programma, ricordo di aver pensato- Per fortuna non &egrave arrabbiata con me!-.
Prese dalla borsa il suo cellulare, e inizio a digitare qualcosa sul cellulare, non capì da subito la sua reazione, fino a quando non vibro il mio cellulare una notifica di whatsapp.
-Credimi che Giacomo me la pagherà cara e amara!- tuono Melanie, che continuava a mandarmi messaggi era seduta accanto a me e mi mandava messaggi, sorridevo mentre leggevo.
-Non so ancora come ma credimi, che la mia vendetta sarà tremenda, avevamo prenotato anche la Spa con tanto di jacuzzi, per questi due imbecilli.-
Devo ammettere che più leggevo quello che diceva Melanie e più mi infuriavo, avevo messo in valigia completini intimi e accessori vari per il mio fidanzato stronzetto, e lui preferiva prima vedere la partita, meritava una punizione.
-Hai ragione Melanie, appena arriviamo e questi due coglioni vanno a vedere la partita, noi ci rintaniamo in camera e organizziamo la nostra vendetta.-
E cosi facemmo il resto del viaggio io Melanie rimanemmo sedute sui sedili posteriori in ‘religioso’silenzio.
Appena arrivati a Salerno in un bel bed&breackfast sul lungomare di Salerno, mentre i ragazzi rimasero nella stanza con la tv seduti sui divani a guardare la partita, io e Melanie eravamo in camera a sistemare le nostre cose.
-Dani, devi guardare quanto sono stupida, stasera per l’occasione avevo comprato questo completino intimo e l’olio della durex- lessi nei suoi occhi la delusione e il dispiacere, avevo Melanie davanti a me e credetemi che lo farebbe venire duro a qualsiasi uomo etero.
Aveva indosso dei leggins neri infilati in degli stivali di camoscio con pelliccetta sull’orlo e una maglietta lunga bianca con l’orlo obbligo che da dietro lasciava a vista mezza natica, che con il leggins e il perizoma era ben delineata.
Non riusciva a stare ferma e continuava a fare la spola tra la valigia posata sul pavimento e l’armadio dove sistema le cose, continuava a ad agitarmi quel culetto davanti agli occhi e ogni volta che si calava a seconda della posizione una volta sbirciavo i seni dalla scollatura profonda oppure il suo bel sedere.
Dovevo calmarla farla distrarre iniziava ad innervosire anche me, cosi quando si calo per afferrare l’asciugacapelli dalla valigia, le dietri un mega pizzicotto sulle natiche.
-Basta Melanie- le dissi con tono perentorio.
Melanie si alzo di scatto si mise una mano sulla chiappa per strofinarla, dovevo averle fatto male, si giro di scatto e mi guardo attraverso i riccioloni che le coprivano il viso.
-Cara Melanie il nostro problema &egrave che parliamo troppo!-
Uno sbuffo libero il suo viso dai i suoi riccioli ribelli. Mi guardo seriamente e mi disse:
-Daniela, tu hai perfettamente ragione. Questi due coglioncelli vanno puniti ed io so come.-
Il suo sguardo si rassereno e le sue labbra doppie si fecero sottili e comparve un sorriso, finalmente si era calmata.
-Melanie, che strana espressione che hai, inizi a farmi paura, cosi stai architettando?-
-Daniela, tu sai elencarmi le passione dei nostri uomini?- certo che le conoscevo, ovviamente non posso pronunciarmi per tutti gli uomini del mondo, ma il mio Vito ha solo tre grandi passioni.
Il sorriso di Melanie si trasferì sul mio viso, e le risposi senza alcun dubbio.
-Il calcio, il cibo e dopo la figa. Penso di averle messe nel giusto ordine.-
-Esatto, Daniela mia cara. Le prime due cose le hanno già avute, ma il mio Giacoma la figa se la sogna sto weekend.-
La guardai un po’ incredula e un po’ divertita, ma sapevo che aveva ragione.
-Melanie, credimi Vito tornerà a casa con le palle dolenti- scoppiammo entrambe in una fragorosa risata.
Quei due giorni sarebbero serviti a dimostrare ai nostri ragazzi che si può anche rinunciare a vedere una partita di calcio, non &egrave un dramma, ma se ti manca la figa si soffre sul serio.
L’accordo era semplice provocarli senza mai farli concludere, era questo il nostro piano.
Invitai Melanie a sedersi sul letto accanto a me e le spiegai cosa avrei fatto con Vito: -Appena torno nella mia camera, mi butto sotto la doccia, e poi mi infilo a letto con la mia camicia da notte senza intimo come faccio sempre, lui sa che ho questa abitudine.-
Sorrideva Melanie mentre mi ascoltava con attenzione.
-La camicia la lascio sopra sbottonata, mi metto sotto le coperte a pancia in giù e mi lascio il culo bello in vista. Cosi quando sposta le coperte per mettersi a letto ha la prima visione di ciò che si &egrave perso.-
-Mi raccomando!- tuonò Melanie guardandomi incupita ‘Daniela, non cedere altrimenti non imparerà mai, vedrai che lui proverà a svegliarti, tu non cedere.-
Le presi le mani e le strinsi nelle mie :-Melanie sta tranquilla questa volta &egrave guerra, fa la stessa cosa anche tu e domani mattina ci racconteremo tutto e decidiamo che continuare o smettere-
Ci salutammo in fretta avevamo voglia di mettere in pratica quanto detto.
Entrai di corsa nella mia camera, presi dalla valigia la mia camicia da notte di seta nera, lunga qualche dita sopra il ginocchio e aderente in vita, la indossai e lasciai sbottonata sul davanti un bel po’ di bottoni cosi nella notta sarei di sicuro rimasta con il seno di fuori, e il mio seno abbondante lo fa continuamente. &egrave capitato spesso quando ho dormito con Vito che durante la notte si sveglia e alla visione del mio seno che fuoriesce dalle mie mise notturne, si eccita e inizia a toccarmi, mi &egrave capitato più di una volta di svegliarmi un attimo prima che me lo infilasse in figa.
Mi ero messa a letto ero a pancia in giù sotto le pesanti coperte, e non ricordo manco quanto tempo ho aspettato, ricordo solo che un attimo prima di addormentarmi sento le risate dei due ‘campioni’, Vito e Giacomo lungo il corridoio, li sento salutarsi e un secondo dopo sento la chiave entrare nella toppa.
La porta si apre lentamente io avevo la testa rivolta dall’altra parte. Lo sento infilarsi in camera, e con voce quasi impercettibile dice:
-Dany amore, già stai dormendo?- . Restai ferma immobile volevo credesse stessi dormendo.
Si spoglia velocemente accende la luce sul comodino dal suo lato fingo di essere infastidita dalla luce e mi metto sul fianco, in modo che la visione del mio culo sarà ancora più provocante. Vito adora il mio culo, non so quante volte mi ha supplicato di fare sesso anale. Ma ancora non ho ceduto voglio concederglielo in un occasione importante.
Lo sento entrare in bagno per darsi una rifrescata poi ad un tratto l’acqua smette di scorrere sento la porta del bagno aprirsi, ero ansiosa di mostrarmi a lui ma avevo anche paura che non mi avrebbe notato affatto.
Si avvicina al letto e tira via le coperte per potersi mettere a letto e percepisco il suo peso sul materasso credo si fosse appena seduto, ero sicura di avere il culo di fuori perché sentivo il freddo sulla pelle nuda, ma le mie paure si erano concretizzate, lo stronzo manco mi aveva notato, spense la luce e come un bisonte cerco una posizione comoda.
Ero furiosa, mentre pensavo a come stavano andando le cose a Melanie, sento la mano di Vito sul mio sedere, accarezzarmi e poi pian piano afferra il mio fianco, il cuore prese a battere cosi forte che avevo paura nel silenzio si potesse sentire. Era quasi un mese che non lo facevamo era già fradicia avrei voluto girarmi tirarglielo fuori e sentirlo entrare dentro di me.
Ma avevo promesso e poi doveva imparare la lezione. Ricordo che pensai solo :-speriamo che Melanie non ha ceduto altrimenti domani la prendo a calci-
Ora però dovevo fermare Vito, prima che con le mano arrivasse a toccarmi la figa, perché era fradicia e dopo convincerlo che non avevo voglia era davvero impossibile.
Mi sento abbracciami da dietro, il suo bacino era schiacciato contro il mio culo, sentivo il suo cazzo gonfio e pieno da settimane di astinenza. Senti le sue labbra calde e carnose baciarmi dietro il collo e un brivido corse da quel punto fino ai capezzoli che diventarono durissimi. Mentre la voce di Vito che mi disse:-Tesò ho voglia, lo senti quanta voglia ho?!-
Lo sentivo e come, ma non potevo cedere , ero intenzionata a farlo soffrire, lo lasciai sperare.
Vito non &egrave uno che perde tempo in pochi attimi aveva tirato fuori il pene e lo sentivo tra le natiche farsi strada. La cosa mi stava facendo davvero infuriare, come poteva pensare che dopo avermi dato buca la prima sera del nostro primo weekend romantico dopo mesi senza alcuna intimità, gli avrei permesso di infilarmelo su per il culo?!?
Ma doveva soffrire, cosi seppur per un breve istante l:o lasciai sperare lo lasciai arrivare con la punta al buchetto del mio culetto ed emisi un genito di piacere e poi:-uhmm, tesò sono stanca, ho sonno non ho voglia e poi sai che il dietro non mi va!-
Lui infastidito rispose:- ho capito sei incavolata per la storia della partita-
Non volevo che la cosa fosse cosi semplice per lui cosi gli risposi:- no amore non sono nervosa per questo, &egrave una sciocchezza-
Poi accesi la luce sul comodino accanto a me e mi voltai verso di lui e mi avvicinai a lui come in cerca di calore.
-Vito credimi non sono nervosa per la storia della partita, ma per me &egrave differente non riesco ad eccitarmi a comando, tutta la settimana non ho fatto che pensare al nostro weekend.-
La sua espressione era fantastica sembrava stesse ascoltando qualcuno parlare in dialetto arabo, non riusciva a seguirmi.
– Certo Daniela ci hai pensato talmente tanto che non hai voglia di farlo?-
– No Amore non &egrave cosi credimi.- gli risposi con occhi da cerbiatta e vocina fintemente assonnata .
-Vito, tu dimentichi che ormai sono una donna e ad eccitarmi sono anche le atmosfere. Speravo le cose andassero diversamente stasera.-
-Daniela certe volte davvero non ti capisco- era furioso ed io divertita mentre parlava era a pancia all’aria e dalle coperte di vedeva la il suo cazzo dritto mi sembrava di dormire accanto ad una tenda canadese.
-Vito, non litighiamo amore mio, ero venuta qui e avevo immaginato che dato il periodo di astinenza il tuo unico pensiero sarebbe stato quello di chiuderti in camera con me. Avevo pensato anche ad una sorpresa per te.-
Le sue sopracciglia da arcuate si distesero, era curioso.
-che sorpresa Dany?- mi disse supplicante.
-Apri il comodino coglione- . si volto velocemente apri il comodino e tiro fuori un flacone della durex olio gel, incredulo si volto verso di me e disse: -amore cosa vuol dire?-
Chiusi gli occhi come se stessi per addormentarmi e con un filo di voce gli risposi:- Stasera avremmo provato a farlo da dietro, volevo provare ad essere penetrata dal culetto, ma l’atmosfera non &egrave quella che avevo immaginato per questa nuova esperienza.-
Furono le ultime parole che dissi, e anche lui piombo nel silenzio più totale io finsi di dormire mentre divertita mi gustavo la mia piccola vittoria.
Dopo qualche minuto lo sentii girarsi di fianco e addormentarsi, non vedevo l’ora di sapere come era andata a Melanie. Mentre cercavo di distrarmi per spegnere la voglia che avevo per fortuna il sonno prese il sopravvento.
Il giorno seguente qualcuno batteva alla nostra porta e il rumore sveglio me e Vito mi voltai verso di lui e con piacere notai che era in preda ad un erezione mattutina, ma da stronza fece finta di nulla, con voce ancora assonata dissi:- Tesò vuoi aprire tu la porta, deve essere Melanie che ci vuole portare in giro per Salerno.-
-Amo non posso andare- si libero dalle coperte e mi mostro il suo cazzo era bello dritto lo tirò fuori era rosso la capella era tutta di fuori bella rossa e sudicia.
-Vito ma sei impazzito copriti apro io- cosi mi diedi una sistema e mi alzai per aprire la porta.
-Melanie, sei tu?- una voce bella squillante subito rispose-
-Dany si sono io aprimi tesoro- non appena apri la porta l’energia di melanie mi investi letteralmente, mi getto le braccia al collo e saltava mentre mi stringeva a se
– Dany hai guardato dalla finestra?!?!-
-No ci hai svegliati tu, cosa c’&egrave da vedere?-
-ha smesso di piovere finalmente possiamo fare una bella passeggiata sul lungomare e stasera possiamo guardare le luminarie sul corso-
-Melanie1, meraviglioso.- le risposi senza troppa convinzione.
Mi prese per mano e mi trascino verso la porta mi tiro verso di se e mi sussurrò all’orecchio
-questa notte l’ho fatto disperare, tu stronza spero che non lo hai fatto godere-Le sorrisi e all’orecchio le dissi:
-Mi cara Melanie aspettaci al bar più tardi ti racconto le torture che ho riservato a Vito- scoppiammo entrambe in una risata rumorosa ci piegammo in due mentre ancora ci tenevamo la mano.
Non appena chiusi la porta non feci a tempo a girarmi che Vito mi prese da dietro aveva ancora il cazzo duro e me lo spingeva tra le natiche avevo una voglia matta, ma volevo farlo aspettare ancora un poò.
-Dai Vito, non &egrave il momento.- mi divincolai rapidamente, prima di cedere.
-Ho capito vuoi farmela pagare! A giudicare dai sorrisetti che ti sei scambiata con la tua amichetta, mi sa che avete pensato ad una congiura contro di noi!-
Gli sorrisi gli lanciai le braccia al collo e gli stampai un bel bacio sulle labra.
-Non dire sciocchezza Vito, manca semplicemente la giusta atmosfera-
Ci vestimmo di fretta e scendemmo e ci incontrammo al bar con Giacomo e Melanie. l’espressione sul volto di Giacomo era tutto un programma mi scappo un sorriso.
-Buongiorno a tutti- era la voce squillante di Melanie piena di entusiasmo a tal punto carica che non riusciva a smettere di parlare.
Ci incamminammo verso la macchina per raggiungere le piscine termali poco distanti da dove avevamo pernottato, nel camminare verso la macchina Melanie e Giacomo di precedevano, Melanie aveva qualcosa di diverso nella sua camminata, era più sensuale e sinuosa il suo culo fasciato dai leggins sembrava impotizzare chi ci posava gli occhi, soltanto il tempo di fare questo pensiero e mi voltai di fianco a Vito che mi teneva la mano, e il suo sguardo seguiva con attenzione il culo di melanie.
Non appenaci sedemmo in macchina la mia espressione era incazzata. Mi dava fastidio che guardava il culo delle altre e in modo particolare quello di una mia amica. Ero seduta accanto a lui, gli misi una mano sul cazzo, lui mi guardo sorridendomi, percepii da sopra i panni la sagoma della testa del suo pene, e lo strinsi con decisione non poteva dire nulla altrimenti ci avrebbero sgamati.
Mi avvicino al suo orecchio e gli dico: -tu sai vero che mi da fastidio se guardi il culo delle altre quando sei con me e soprattutto se &egrave il culo di una amica?!-
Non riusci a proferire parola, non appena siamo arrivati al centro benessere ci diedero il necessario per cambiarci e mentre eravamo al guardaroba Vito si avvicino a me-
-Amore perdonami, hai ragione ho guardato il sedere di Melanie. Non so cosa mi sia preso visto che tu sei bellissima e non hai niente da invidiare a nessuno.-
Sapevo esattamente cosa era successo, Vito era arrapato come non mai, un po’ mi sentivo responsabile ma se avesse imparato la lezione sono sicura che non mi avrebbe più trascurata, infondo penso ne valga la pena.
Ho un bel corpicino e a letto me la cavo, lui &egrave l’unico uomo che mi può scopare, merito più attenzioni.
Lo rassicurai ‘ Dai Vito non ci pensare, rilassiamoci questa &egrave un occasione per stare bene e lasciare a casa tutto lo stress, Infilati il costume e raggiungiamo Melanie e Giacomo.-
Per quella occasione avevo scelto un costume da bagno strategico sembra un bikini normale, ma bastano pochi passi e parte del costume viene inghiottito dalle chiappe, ma in maniera autonoma cosi posso fingere di essere distratta e rimanere con il culo ad fuori.
Mentre le coppe a triangolo nei lati lasciano intravedere la forma del mio seno a pera. Non vedevo l’ora di vedere Melanie cosa aveva indossato.
Quando entrammo nella stanza della piscina termale, io e Melanie non potemmo fare a meno di sorridere, era ancora viva nella memoria di entrambe il ricordo dell’ultima volta che ci siamo ritrovate solo in una piscina termale, dove ci abbandonammo ad ore di ‘coccole’.
Ci avvicinammo ai lettini e lasciammo li gli accappatoi devo ammettere che Melanie era uno splendore, la zoccoletta aveva messo su un costume a fascia colore arancione, che io già conoscevo e sapevo che una volta bagnato i suoi capezzoli sarebbero diventati evidenti. Dietro sotto una brasiliana che lasciava ben poco all’immaginazione.
Mi voltai verso Vito, ma aveva percepito il messaggio avevo lo sguardo basso.
Ci mettemmo nella piscina l’acqua era tiepida e densa non ricordo di preciso cosa conteneva, bolle di aria salivano lentamente dal fondo accarezzavano le gambe.
In piscina c’erano dei sedili immersi nell’acqua che ti davano la possibilità di startene comodamente seduti, Vito non mi toglieva gli occhi di dosso, con lo sguardo percorreva ogni centimetro del mio corpo e lo stesso Giacomo con Melanie.
Rimanemmo in ammollo per qualche ora poi ci alzammo e ci preparammo per andar via, io e Melanie andammo agli spogliatoi destinati alle donne e Vito e Giacomo in altri.
Nel gli spogliatoi eravamo solo io e Melanie, i nostri corpi erano come unti idratati lucenti.
-Melanie, allora non mi hai ancora raccontato come ti sei comportata ieri con Giacomo-
-Dany credimi ci &egrave mancato poco che non mandavo tutto all’aria e gli montavo su!- scoppiammo a ridere entrambe .
-Melanie ok, ora ci siamo vendicate ma ora la smettiamo qui vero?- più che una domanda la mia era una supplica avevo una voglia matta.
-Dany devi resistere, cosi quando poi gliela dai credimi sarà bellissimo.- mi sembrava matta.
-Melanie, mi dispiace ma io ho la patata fradice appena torniamo in albergo io lo sbatto sul letto e lo cavalco come non mai.-
Il suo sguardo si fece serio mi sorrise mi fisso con i suoi occhi neri piego la testa da un lato continuando a guardarmi disse.
-Dany un piccolo antipasto te lo do io, andiamo sotto la doccia. Te la lecco!- le sue parole rievocarono in me tanti ricordi lei me l’aveva leccata come nessuno mai.
-uhm’.lo sai che sei una gran troia Melanie?- mi spinse sotto l’acqua calda mentre con la mano dal fianco si mosse verso la figa non appena la tocco mi sorrise.
-Dany si lo so sono troia, ma a te piace-
Inizio a baciarmi mentre con una mano stringeva il mio fianco e con l’altra accarezzava dolcemente la mia figa e io inizia a ricambiare le toccavo il culo. Improvvisamente smise di baciarmi era bellissima i suoi riccioloni appesantiti dall’acqua delineavano il suo bel visino pia piano iniziava a scendere vedevo il suo viso avvicinarsi alla mia figa mantre io restavo ferma in piedi non appena le sue labbra toccarono la mia figa chiusi gli occhi. Le ultime cose che ricordo sono le sue parole, mi disse.
-Dany mi raccomando, non urlare.-
Le sue labbra erano attaccate alla mia figa si muovevano come se stesse baciandomi sentivo le mie grandi labbra risucchiate nella sua bocca, mentre la lingua si faceva spazio fino alla mia clitoride.e si muoveva in maniera lenta e continua.
Ero eccitatissima in un momento ero già arrivata a fatica riuscivo a soffocare in gola il piacere.
Le mie mani erano sulla testa di Melanie che continuava a leccarmela, l’afferrai con decisione mi abbassai per tirarla su.
-Melanie, ora tocca a te, ti farò godere.-
La tirai su la voltai in modo che mi desse le spalle le baciai il collo le spalle i fianchi le natiche quelle natiche che avevano attirato l’attenzione di Vito.
Con le dita percorsi lo spazio tra le sue natiche fico alla sua figa che era calda e bagnata
Le infilai un dito dentro e con l’altro le toccavo la clitoride, continuava a muoversi.
-Melanie!- le dissi con tono fermo ‘Melanie, devi stare ferma .-
-Dany non &egrave semplice.-
Continuavo a toccarla e sentivo sulle mie mani il suo piacere, guardavo giù mentre la mia mano era dentro di lei. Effettivamente ha un gran bel culo, capisco che lo abbia guardato, mentre pensavo a questo mi salì un po’ di gelosia e cosi senza neanche rendermene conto le infilai un dito nel culo. Melanie si fermo smise di gemere per qualche secondo.
-Dany ma cosa fai?- mi disse con voce rauca mentre restava immobile.
-Melanie, hai un bel culo e lo sai, infatti lo agiti sempre come una troia quando te ne vai in giro.- piombo il silenzio cosi le chiesi:- Teso ti faccio male?- non ci fu bisogno di aspettare la risposta riprese a muoversi mentre con le dita di una mano le penetravo la figa e accarezzavo la clitoride e con le dita dell’altra mano le penetravo il culo. Dopo poco Melanie arcuo la sua schiena e si abbandono ad un lungo orgasmo. Rimanemmo sotto la doccia a scambiarci qualche bacetto e a coccolarci.
Mentre ci stavamo rivestendo, Melanie mi disse:- e ora che si fa con quei due campioni?-
-Melanie, per me hanno capito la lezione, e poi ho voglia di scopare e dopo questa nostra docetta ancora di più-
Melanie alzo gli occhi al cielo- Dany sei proprio una porca, a proposito lo sai che il mio culo non era stato mai violato?-
-Davvero Melanie?, io non ho ancora provato, a te &egrave piaciuto?-
-Dany non te lo so dire &egrave stata una sensazione inaspettata, ovviamente le dita sono una cosa, ma il cazzone di Giacomo ne &egrave un’altra-
-Melanie non dire cosi che mi fai preoccupare Vito me lo chiede in continuazione di fare sesso anale. E mi sa proprio che non riuscirò più a tenerlo a bada.-
La punizione per Vito e Giacomo era finito, io e Melanie non vedevamo l’ora di tornare nelle nostre rispettive camere per fare finalmente l’amore con i nostri fidanzati.

……….continua……..mi piacerebbe leggere i vostri commenti

Leave a Reply