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wwfo (double double fucking orgy)

By 5 Agosto 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

La nostra macchina correva veloce nel deserto californiano. La meta, un piccolo villaggio ai confini del Nevada dove la prostituzione &egrave libera purch&egrave a 100 km dal più vicino centro abitato. Io non volevo andarci. Il mio compagno insisteva fuori ogni logica. Poi ho capito perché. Una volta giunti a destinazione era tutto chiaro. Su un locale capeggiava una grossa scritta illuminata: WWFO, ovvero world wide fucking orgy. Arrivati e vedendo quella scritta butto gli occhi al cielo e insisto sul mio disappunto:
‘sarà pieno di vecchie baldracche’.che non vedono un cazzo da parecchio tempo’.non ci voglio neanche entrare!’
Ma il mio compagno sa come sciogliermi e poche parole sussurrate all’orecchio e una mano che si infila sotto la gonna, dalla mia bocca esce un sì. Scendiamo dalla macchina e il caldo ci assale. Raggiungiamo velocemente il locale dove l’aria condizionata lavora al massimo. Il mio compagno paga ed entriamo’..nell’inferno. Attraversiamo un piccolo corridoio, apriamo una porta dove ragazza dai classici lineamenti americani ci sorride e ci da accoglienza, ci invita a seguirla e ci fa firmare un documento liberatorio, dove noi in sostanza entriamo in nostra piena consapevolezza. Ho dei brividi lungo la nuca chissa cosa ha in mente il mio compagno. Ho paura. Sinceramente. Non immagino neanche chi o cosa mi attende nel locale. La ragazza ci fa scendere delle scale e ci troviamo forse due piani sotto terra. Io veramente la associo ad una discesa negli inferi. Man mano che ci avviciniamo la musica si fa sempre più forte e pulsante. Un ritmo molto primitivo e sensuale alle mie orecchie. Mi stringo al mio uomo e finalmente varchiamo la soglia.

Resto a bocca aperta. Un tappeto di carne si muove sul palco. Dove normalmente ballano ballerine di lap dance, ora vi sono decine di corpi di uomini e donne che si accoppiano, forse centinaia. Vedo donne che fanno pompini, altre che sono in doppia penetrazione, altre che si leccano tra di loro, donne che mostrano a uomini la loro figa aperta con le dita e pronta ad essere penetrata, donne che lo prendono in culo e spompinano uomini contemporaneamente, donne che sono li solo per essere coperte di seme e che aspettano avide con la bocca aperta lo stallone che vuole svuotarsi. Vedo uomini incularsi e altri che lo succhiano. Vedo coppie di uomini che giocano con i loro membri e donne che li inculano con degli strap-on, vedo di tutto. Vedo tutto quello che la fantasia umana può partorire riguardo al sesso.

Ci sono degli addetti alla sala che subito spogliano me e il mio compagno. Donne languide spogliano il mio uomo’.adoni perfetti spogliano me. Io mi sciolgo come burro ad agosto sotto il sole. Uno di loro con un sorriso mi accarezza la figa che subito si bagna. Sono quasi oscena. Ho l’interno delle gambe lucide e sento il miele che continua a colare. Altri mani mi prendono e mi portano vicino al palco. Sono altri ragazzi del locale che mi baciano e mi spingono in avanti. Il mio compagno non &egrave più vicino a me e lo cerco con lo sguardo come per cercare conforto. Vengo issata sul palco e subito mi ritrovo a spompinare due cazzi. Un terzo si fa strada dentro di me mentre sono a pecoroni. Mi prende con foga. Mi fa urlare e lo sento che si svuota in me. Con una mano raccolgo la sborra e la lecco con avidità. La ingoio. Non &egrave durato abbastanza il rapporto da farmi venire e resto languida. Troppo. Un altro cazzo si fa largo dentro di me. Non guardo neanche chi &egrave. Voglio solo godere e spingo contro il nuovo venuto con più foga che posso. I due cazzi che spompino si svuotano nella mia bocca. Ho gli occhi chiusi. Non mi importa chi &egrave. Voglio solo godere e godere e bere”bere tanto’..fino a fare indigestione’..da star male’..che se mi portano in ospedale e mi fanno la lavanda gastrica’..si’..che vomiti solo sborra. Mi sono dimenticata del mio uomo. Sono alla merc&egrave di qualcuno. In molti si affollano dietro a me e tutti mi sborrano in figa’..ora cola solo sborra’..un piccolo lago si &egrave formato sotto di me. Continuo a stare a pecora’..sento sempre cazzi di tutte le dimensioni che mi prendono e che si svuotano in me. Il mio sogno. Sborra. Seme. Sperma che gronda dalla mia figa come fosse un fiume. Sono piena dentro e ogni nuova sborrata cola fuori immediatamente. Si svuotano’.si svuotano’..uno dietro l’altro e io sono il loro svuotatoio. Nessuno pensa a prendermi o svuotarsi nel culo. Sono tutti indaffarati a svuotarsi nella figa. Urlo. Urlo dietro ai colpi di qualcuno che mi sta strappando la figa con il suo cazzo enorme. &egrave maledettamente lubrificata ma questo cazzo si fa strada con la forza. Mi devasta. Mi apre. Mi spezza. Distrugge in me qualsiasi resistenza. Le mie braccia cedono, ora la testa tocca il pavimento e il mio culo svetta alto. Il proprietario di quel mostro pensa bene di aprirmi anche dietro e quindi lo sfila dalla figa dolorante per puntarlo decisamente al culo. Sento olio che scivola fra il mio culo. Sento mani possenti che mi tirano le natiche ad aprirle. Sento il grosso membro che si punta e spinge contro il mio orifizio anale. Le mie mani annaspano nell’aria alla ricerca di un appiglio. Un grido gutturale sale dalla mia gola’..urlo di dolore ma non mi sottraggo, anzi spingo affinche mi spacchi in mille pezzi e poi potrò essere completamente sua. Fa male e smorfie di dolore escono dalla mia bocca, ma spingo come una matta. Finalmente vengo. La violenza mi eccita sempre un po. Mi abbandono ma uomini si approfittano della mia assoluta incapacità di reagire. E cosi vengo penetrata più volte da sconosciuti che si svuotano dentro di me. Ormai piscio sborra dalla figa e dal culo. Mi alzo. Uomini protestano ma senza enfasi. Ci sono donne pronte a ricevere la dose di sborra che era riservata a me. Una mi prende per le gambe e si ferma. Sono in piedi e lei infila lo stesso la sua testa fra le mie gambe. Inizia a leccarmi li dove sono piena di sborra. Fletto le gambe e mi offro meglio a lei’..poi inizio a premere e a svuotarmi sulla sua lingua. Esulta anche lei sentendo il mio orgasmo arrivare sotto i colpi abili della sua lingua. Mi aiuta e mi infila due dita dentro a rovistare meglio e a tirare fuori tutto quel nettare. Vedo il mio uomo in disparte e lo raggiungo”bhe forse era meglio non averlo raggiunto.

Anche lui si sta dando da fare ma con due trans.
‘cazzo fai?’ gli chiedo.
Mi restituisce uno sguardo da ebete. Il deficiente &egrave preso tra i due trans. Quello che lo ha enorme sta seduto su un divanetto con le gambe spalancate. Il mio uomo &egrave impalato su quell’alza bandiera. Ha metà del cazzo del trans infilato nel culo. Anche lui con le gambe divaricate e a sua volta incula il secondo trans. Lo tiene per i fianchi e lo solleva con forza e lo fa piombare sulla propria asta. Così facendo il cazzo del primo trans scivola lentamente dentro il mio lui. Non resisto. Mi metto carponi e inizio a leccare quel totem di carne. Somiglia molto ad una di quelle figure indiane che rappresentano degli dei. Un corpo solo da cui partono più membra. Parto dalle palle del trans e salgo lungo l’asta, poi proseguo con le palle del mio compagno e subito dopo quel poco di cazzo che resta prima che sprofondi del tutto nelle viscere del trans e poi passo al trans. Qui do il meglio di me e quel mezzo uomo mi erutta in bocca. Forse la continua stimolazione della prostata rende la sua sborrata unica. Nessuno mi ha mai riempito la bocca così. Lo lascio uscire e lo lascio colare sul cazzo del mezzo uomo. Mi tiro indietro e contemplo l’opera. La sborra cola lungo i tre cazzi per raccogliersi sotto il culo del primo trans. Vengo presa improvvisamente da dietro e sbattuta giu. In due tre mi tengono immobilizzata. Sono davanti al mio uomo che guarda divertito. Un tipo arriva e punta la sua mano al mio culo. Urlo che non voglio. Sento dolore e una spinta inverosimile dietro. Eccolo cede. Piango dal dolore ma il mio aguzzino procede. Vengo lasciata libera ma non oso muovermi, &egrave impossibile farlo senza provare dolore. Un piede mi tiene la testa giù. Tento di toglierlo ma inutilmente. Cedo anche nello spirito ora e sono alla completa disfatta. Mi spinge la mano dentro e rovista dentro di me. Dio &egrave doloroso, ma quel dolore &egrave anche piacere. Lascio che la mano tocchi parti di me che nessuna mano ha mai toccato. &egrave come essere operata senza anestesia. Ti senti che ti frugano dentro e ti spingono verso qualcosa che &egrave l’ignoto. Ognuno di noi sa cosa suscita essere sfiorati, per ogni centimetro della nostra pelle sappiamo cosa sentiremo’..sappiamo che se vengono certi punt ci accendiamo o ci spegniamo. Adesso lo sconosciuto esplora me e io con lui. Non so come reagirà il mio corpo a quella intrusione cosi grande e inaspettata. Un cazzo lo sai’..una mano no. Ed ecco che accade l’incredibile. Comincia ad entrare ed uscire sempre con più disinvoltura. Il mio orifizio si &egrave allargato oltre l’inimmaginabile. Ogni volta che entra mi tira la pelle e tutto li sotto. Sento che la mia figa si apre ad ogni colpo. La pelle viene presa e tirata dalle mani. Ogni colpo mi scopre la clitoride ed io impazzisco. Mi sta masturbando davanti tirando la mia pelle e le mie labbra con la mano nel culo. Sto impazzendo e lui non &egrave contento. Inizia ad alternare anche l’altra mano che si fa strada e all’improvviso le infila insieme e allarga. Dio. Urlo. Urlo come un animale ferito. Anche il mio uomo si riprende sentendo quell’urlo. Mi guarda sconvolto. Guarda le mie lacrime che scendono dagli occhi. Ormai sono una maschera tra rimmel e ombretto colato. Mi spaccano, mi dominano in ogni senso. Sono in quattro che si alternano ad allargare il mio culo. Il mio uomo si sfila dal trans e cerca di aiutarmi’.mi dice che non voleva che accadesse questo, si abbassa verso di me, ma il trans ne approfitta’.lo vede carponi proteso verso di me e lo incula alla pecorina. Ora siamo in due, lui ha un cazzo piantato nel culo ma io ho due mani che mi stanno devastando. Piango e lui cerca di consolarmi. Il trans lo trapana senza risparmio e si da il cambio con l’altro trans, ma poi entrambi lasciano il posto ad uno dei miei aguzzini. Il mio uomo subisce lo stesso trattamento che subisco io, solo che lui urla io invece inizio a godere. Lascio che si prendano ogni parte di me e godo. Io la schiava delle loro perdizioni e godo. Si godo. Godo di questa nuova consapevolezza, di questo nuovo modo di essere dominata e dominare. Tu mi domini con le tue fantasie ma io ti domino perché te le lascio realizzare. Se non volessi sarebbe solo violenza. Sicuramente se lo chiedo i miei mastini padroni mi lascerebbero andare. Fa parte delle clausole che abbiamo firmato, ma perché non lo faccio? Perché semplicemente voglio che sia cosi. Voglio che distruggano in me ogni possibile resistenza sia fisica che mentale’..voglio semplicemente essere la schiava di questo gruppo di uomini pronti ad usarmi come uno straccio e poi buttarmi via. Godo a questo pensiero.
Alla fine i mie aguzzini lasciamo me e il mio uomo. Mi tocco li sotto dove prima c’era il mio orifizio, ora sento solo carne molle e provo a quantificare il danno infertomi. Ho il culo lacerato, dilato all’inverosimile, la mia mano entra ed esce e niente o qualcosa che offe resistenza. I due trans si avvicinano ancora. Il mio uomo subisce attacchi dai due che poi passano a me. Sono bravi. Mi trombano a turno in figa. Finalmente torno a godere normalmente. Mi eccita vedere una donna davanti a me che mi prende. Se non fosse per il cazzo sarebbe una donna a tutti gli effetti. Mi eccita da morire questa nuova sensaziona: una donna che si fa largo dentro di me. La afferro ai fianchi larghi come i miei’..lascio che mi sbatti con foga’.vedo le sue tette finte sobbalzare e mi vien voglia di toccarle. Mi aggrappo a quei seni e poi mi inarco’..la mia mano sulla sua nuca e le dico più forte più forte’..i colpi aumentano e veniamo insieme. Tutto esplode intorno a me. Sono scossa da brividi. Luci arrivano ai miei occhi ma non vedo più niente. Colori. Sensi devastati e parti del mio corpo oltraggiate’.non importa’.fremo’.fremo’.fremo e godo’.non smette più di pulsare e il secondo trans prende il posto del primo mentre ancora vengo. Questo &egrave più femminile e mi ricorda quando faccio l’amore con altre donne. &egrave più delicato e quasi mi sfiora. Sento il suo membro irrigidirsi e svuotarsi in me. Non ho goduto ma &egrave stato molto piacevole. Alla fine arriva anche il mio uomo che senza avvisarmi e semplicemente avvicinandosi mi irrora di sborra. Dal ventre al viso. Avida raccolgo con le mani e lecco tutto. Non faccio in tempo a togliermi dalle mani l’ultima goccia che subito vengo investita da un nuovo fiotto di un uomo e poi un altro e ancora e ancora”.perdo il conto”’.so solo che la sborra ormai cola dal mio corpo come l’acqua dopo che sei uscita da una piscina. Mi alzo e grossi grumi di sperma cadono a terra. Vecchie battone si precipitano sul quel piccolo dono, ma altre più giovani si buttano direttamente sul mio. Subisco un nuovo attacco di lingue e vengo e vengo e vengo. Mi strappano le ultime forze e cado svenuta sotto quelle lingue e poi a forza di schiaffi mi svegliano’.si mi svegliano’..mi svegliano da questo bellissimo sogno”’.sono in fregola”metto una mano dentro il pigiama e dentro le mutandine e mi do una dolce lunga calmata”maledetti sogni”.devo smetterli di farli altrimenti rischio di fare l’amore con il primo che passa. Così infoiata torno a dormire’..ma mi tengo una mano sulla figa e due dita dentro. Non si sa mai se ripeto il sogno.

Dedico questo racconto a un mio fans sfegato che mi incita ogni volta a dare il meglio di me stessa, peccato che abbia scelto di mettere le mie mail nella posta indesiderata”.lo sogno, lo sogno come mio vero padrone, il mio unico e vero padrone. Giustamente da vero padrone che &egrave non può far altro che criticare i miei scritti, ma così mi spinge a far di meglio per accontentarlo, per cercare di assecondare le sue voglie e cercare di superarmi. Ti sogno. Ti sogno di notte e ti immagino 50 enne’.brizzolato ‘.atletico’.con un posto di comando’.forse insegnante o imprenditore’..insomma qualcuno che &egrave abituato a comandare’..forse anche guardia carceraria”qualcuno con il senso innato al comando insomma. Perché non rispondi alle mie mail? Vorrei semplicemente conoscerti ed essere tua schiava. Lo so che i miei racconti sono escrementi per te ma forse sotto la tua guida potrei dare il meglio, forse potrei anche scriverli solo per te e tu saresti libero di pubblicarli con il tuo nome. Forse potremmo anche incontrarci e tu saresti libero di fare di me quello che vuoi. Forse potresti tirare fuori la merda che ho nel mio cervello in modo tale che i miei racconti non lo siano più. Mi sono innamorata di te e dei tuoi insulti: da padrone a schiava’..fatti vivo voglio conoscerti e darmi tutta a te. Ti amo. Notte mio padrone. La tua tardona.

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