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Agnesiska. La commessa MILF – Capitolo 6: Stephan, la prima volta

By 19 Febbraio 2022One Comment

Ci accordiamo per telefono con Stephan per l’appuntamento successivo e poi discutiamo su cosa sia opportuno fare. Io propongo:
“Senti, siccome la volta scorsa il vergine è venuto subito, senza neanche penetrarti, non è il caso di fargli un po’ di training, per farlo durare un po’ di più? Potremmo cominciare con qualche strofinata, poi qualche bocchino, e solo infine la scopata”

Ma Agnesiska risponde subito:
“No! Ma hai visto che sborrata spettacolare ha fatto? Lo voglio subito dentro. Voglio vedere come sborra al primo contatto con una vagina, senza che abbia mai provato niente di simile prima. Voglio vedere quanto resiste dentro di me e come mi esplode dentro!”

“Come mi ecciti Agnesiska… È vero, dopotutto se sperimenta prima il bocchino, è già qualcosa di simile al contatto di una scopata. Mah sì, voglio proprio vedere anch’io quanto durerà nella tua fica meravigliosa, senza ricevere prima nessuna preparazione. Lo farai proprio impazzire!”.

Il giorno fatidico, prima che Stephan arrivi, dico ad Agnesiska:
“Lo sai che l’altra volta mi hai arrapato un casino quando gli hai posato la mano sui pantaloni e gli hai toccato il cazzo appena è entrato in casa? Rifallo anche oggi, voglio che appena entra gli metti la mano sui pantaloni sopra il cazzo…”

“No, oggi lo voglio aspettare già nuda nel letto. Fallo spogliare subito. Lo voglio vedere entrare nudo col cazzo in tiro in aria come l’altra volta…” dice Agnesiska.
“Ti ha eccitato così tanto? Quel bel cazzo duro in aria solo per te… per il desiderio di entrarti dentro…”
“Sì, mi ha eccitata un casino…”dice Agnesiska.
“Pensa quanti verginelli ce l’hanno duro così mentre passano alla tua cassa, ma tu non lo sai…”
“Marco dai…”
“Vieni qui, ti preparo bene prima io. Lui arriverà già eccitato come un toro… e ti troverà già fradicia di miele… Lo farai scoppiare subito!”

Agnesiska si spoglia e le dico:
“Guarda, tocca il mio di cazzo sotto i pantaloni, me lo fai rizzare come un giovincello solo a pensarti…”

Agnesiska afferra delicatamente il mio membro da sopra i pantaloni, come aveva fatto con Stephan.
“Che fica che sei… sei proprio una Milf sverginatrice…”
Agnesiska si inginocchia, mi tira giù la cerniera, a fatica tira fuori il membro eretto dai pantaloni e se lo mette in bocca… Con delicatezza comincia a succhiare il glande, estraendomi gocce di miele lubrificante:
“MMmmhhh… come sei già bagnato…”
Io mi piego per toccarle i seni intanto che mi scopa con la bocca.

“Basta Agnesiska, non vorrai farmi venire ora… dai vai sotto le coperte, fra poco sarà qui”.

Agnesiska si infila nuda sotto le coperte. Io sto inginocchio a lato del letto, e con le braccia sotto le coperte accarezzo tutto il suo corpo.
“Come invidio Stephan. Quando ero vergine come avrei voluto essere accolto così, da una bella donna nuda nel letto!”
“Quando avevo 16 anni, tutte le mattine mentre andavo a scuola il pullman passava davanti a un cartellone pubblicitario di una marca di biancheria intima. Era in pieno inverno. Sul manifesto c’era una donna seduta sul letto, appoggiata sui cuscini, con indosso solo reggiseno e mutandine di pizzo bianco. Le coperte la coprivano fino alle mutandine. Si intravedevano i capezzoli sotto il candido pizzo bianco. Le mutandine erano in parte coperte dal lenzuolo, ma si intravedeva un po’ di nero del suo boschetto proibito, sotto il bianco del cotone… Me lo faceva diventare duro come il marmo per tutta la prima ora a scuola. Aveva uno sguardo tremendamente sensuale. Sembrava indicare che stesse proprio aspettando un verginello nel letto, per farlo impazzire… Quando poi tornavo a casa mi facevo sempre una grande sega immaginando di essere accolto nudo nel suo letto, e di venirle dentro… Che sborrate mi faceva fare!”

“Ohh Marco, mi fai venire!”

Accarezzo lentamente il corpo di Agnesiska sotto le coperte, i suoi piccoli seni sodi ed eccitanti reagiscono subito al contatto con le dita e sotto i palmi… le sue magnifiche cosce eccitanti e discrete.
“Mentre ero sul pullman al freddo, mi sentivo scoppiare il cazzo duro dentro i pantaloni, e quando uscivano le gocce di miele, il freddo me lo faceva indurire ancora di più…”

“Marco, mi mi fai impazzire… dammelo in bocca, voglio che mi vieni in bocca, adesso…”
“No, dopo tesoro…” dico io fremendo per l’attesa.

Porto le dita nella fessura di Agnesiska e le dita scivolano dentro, in un mare di miele.
“Ahhh… Marco…”
“Se in quelle mattine d’inverno avessi potuto infilare il mio cazzo duro e infreddolito in una vagina calda, fradicia e morbida come la tua, non riesco a immaginare come sarei impazzito di piacere! Sarei scoppiato subito, l’avrei allagata con un mare di seme bollente, urlando così forte che chissà fin dove mi avrebbero sentito!”

“Marco basta, sto per venire!”
“Ma chissà quanti altri maschietti avevano lo stesso pensiero davanti a quel cartellone. Mica solo io! E oggi Stephan arriverà più o meno con quello stato di eccitazione…”
Il dito medio sguscia fuori dalla vagina e scivolando risale sul clito. Agnesiska comincia di riflesso a ondeggiare il bacino.

“Ahh… Marco”

Affondo con la lingua nella sua bocca. Agnesiska si è proprio riscaldata.
“Pensa come lo farai impazzire fra poco, come me ai tempi di quel cartellone, e in più lui ti darà in vagina una sborrata da record!”.

Le spennello il collo con la lingua e lei si contorce rannicchiando le cosce intorno alla mia mano assestata sul suo clito.
“Ahh… basta!”
Agnesiska con decisione tira via la mia mano dalla fica, ormai in procinto dell’orgasmo. Poso allora la mano sul suo ventre:
“Resisti, fra poco un fiume di seme vergine ti feconderà…”
“Ahh… Marco…”

Suona il citofono, è Stephan puntuale.
“Ciao Stephan allora sei pronto? Fammi vedere”
Gli guardo i pantaloni e sono belli gonfi.

“Agnesiska ti aspetta già pronta, e ti vuole vedere arrivare con il cazzo bello teso. Sei bello pieno come l’altra volta?”
“Sì… è tutto il giorno che ce l’ho duro”
“Come immaginavo. E anche nei giorni prima scommetto. Spogliati”
Faccio spogliare Stephan in sala, appena entrato in casa. Io intanto entro in camera e chiudo la porta. Agnesiska è impaziente sotto le coperte.
Stephan entra timidamente, con la verga eretta all’aria.
“Wow! Come sei già eccitato… dai vieni qui”
dice Agnesiska e lei solleva le coperte, senza scoprirsi, invitandolo ad entrare sotto.

Stephan entra sotto le coperte e tremendamente eccitato si sistema subito sopra Agnesiska, facendola gemere al contatto della verga dura già bagnata, col corpo nudo di lei:
“AAhh… com’è fresca la tua verga… fa freddo fuori?”
Stephan risponde con un sonoro gemito “OOoohh…” non riesce a dire altro, colpito da quel piacere quasi surreale.
Agnesiska comincia ad accarezzare il corpo di Stephan sotto le coperte, la schiena, i glutei, mentre l’asta le bagna il ventre gocciando miele maschile, oltre al miele che Agnesiska aveva abbondantemente già rilasciato prima che lui arrivasse.
Io scanso via le coperte ed il lenzuolo blu che ricoprono i loro corpi, per ammirare lo spettacolo.

“Adesso te lo scaldo io…”
dice lei sensualmente. Agnesiska prende il membro fra le dita e punta il glande fradicio sull’ingresso fra le piccole labbra.
“Ohh…” geme Stephan incredulo.
Agnesiska era già eccitata sul filo dell’orgasmo prima che arrivasse Stephan. Avvolge Stephan portando entrambe le braccia sulla schiena di lui, lasciando il membro puntato sull’ingresso della sua orchidea fradicia e dischiusa.
Agnesiska stringe lentamente le braccia attorno alla schiena di Stephan invitandolo ad entrare. Agnesiska spinge leggermente in avanti il bacino e il glande di Stephan passa fra le piccole labbra, varcando l’ingresso della vagina.
“OOhhh!!…”
Stephan lancia un grande gemito a quel primo contatto con il calore intimo, all’interno del corpo di una donna. Il suo glande ancora leggermente infreddolito e bagnato del suo lubrificante, viene riscaldato dalle calde e lisce pareti della vagina di Agnesiska, intrisa del suo caldo miele. La scossa di piacere è dirompente. E’ un piacere surreale, mai sentito.

“Ooohh… dai non venire subito, piccolo…” dice Agnesiska con tono tremendamente sensuale.

Le parole e il tono dolce di Agnesiska mi eccitano all’impazzata.
Agnesiska, premendo con le mani sul fondoschiena di Stephan lo invita a scivolare dentro di lei, lentamente, completamente, accompagnandolo.
Il glande di Stephan varca il fradicio ingresso di Agnesiska e per la prima volta viene completamente denudato dentro una vagina. Per la prima volta il glande nudo è avvolto dal calore della carne intima e umida della vagina, la carne più intima di una donna… Stephan lancia un grido enorme.

Agnesiska acclama:
“Ohhh sì, entra dentro…”

Agnesiska continua ad avvicinare Stephan a sé, accompagnandolo dentro. Lei è completamente fradicia. Stephan si ritrova completamente immerso dentro di lei, senza incontrare la minima resistenza. La parte inaspettata e favolosa, è stato guardare dall’esterno il volto di Agnesiska durante la penetrazione. Le smorfie dei lineamenti, della bocca, le palpebre degli occhi di Agnesiska che sbattono al varcare dell’ingresso della vagina. La bocca che prima si serra e poi si schiude. La testa che ondeggia leggermente a destra e sinistra, immersa in quelle sensazioni di piacere…
Agnesiska stringe Stephan a sé, mentre per la prima volta la sua verga è ospitata interamente nella
vagina di una donna. Stephan è avvinghiato a lei, a faccia in giù sul cuscino.

“OOOhhhhh come sei calda dentro!…”
Grida Stephan pieno di eccitazione.
“Sì, hai visto che bella fica? Sei molto fortunato. Agnesiska ha una vagina meravigliosa. Cerca di resistere più che puoi”
Agnesiska con la bocca dischiusa dal piacere comincia a muoversi lentamente. Ondeggia lentamente il bacino, con il membro di Stephan dentro di lei. Stephan geme ululando.
“Uuuhh…. OOhhh!! E’ troppo bello… UUuuhhh!…” grida Stephan.
“Tesoro non farlo venire subito, è già pieno al massimo, ma più lo fai resistere, più seme ti darà…”
“AAhhh… sì, resisti piccolo… dammi tutto il tuo seme”dice Agnesiska sempre più impaziente.
“Dai Stephan fammi vedere quanto te la vuoi scopare!” lo incito io.

Quando è completamente affondato in lei, il lungo pene di Stephan rimane per circa 3 cm fuori dalla vagina di Agnesiska, con i suoi bei testicoli in vista, avvolti nello scroto semi-corrugato attorno ad essi.
Quando Stephan ritrae il pene nei movimenti, la parte estratta dell’asta brilla lucida del miele di Agnesiska, fra i loro gemiti sensuali. È tremendamente eccitante.
Vedere Agnesiska avvinghiata al suo potenziale fecondatore vergine mi fa impazzire e dico:

“Guarda che bei testicoli pieni che ha Stephan, dovresti vederli penzolare lì, sulla tua fica…”
“AAhhhh…” Agnesiska risponde gemendo e comincia a muoversi con più vigore. Posa le mani sui fianchi di Stephan invitandolo ad arretrare di più, aumentando la corsa del pene durante i movimenti, senza farlo uscire.
“OOhhh… non resisto, mi pizzica dal piacere! Non resisto!” grida Stephan.
“Agnesiska preparati, ti sta per fecondare col suo seme vergine, ti sta per donare un fiume di seme fertile!”
“AAHHhh!!” grida Agnesiska.
Io recito la parte del marito:
“Stephan, devi sapere che siccome il mio seme è sterile, abbiamo scelto il tuo seme vergine per ingravidarla. Sarà il tuo seme a fecondarla… ma non ti preoccupare, lo sapremo solo noi!”
A quelle parole proibite:

“AAHHHhh!!…. AHHHHhhh!!.. AAAAAhhhhh!”
Esplode l’orgasmo di Agnesiska, che si pianta bene in fondo l’asta di Stephan, dura come il marmo, solleticandosi la cervice.
“Fai piano Agnesiska, così lo fai venire!”
Stephan, anche grazie allo stupore delle mie parole, riesce a trattenere l’orgasmo durante quei forti sussulti voluttuosi del corpo di Agnesiska.

Agnesiska si riprende dall’orgasmo accarezzando tutta la schiena ed il sedere di Stephan. Ha appena raggiunto il suo primo orgasmo con il pene di un vergine in vagina! Guardare il suo volto dall’esterno durante l’orgasmo è diverso. Si apprezza molto di più il cambiamento di espressione e dei lineamenti, senza essere travolti da tutto quel tumulto.

“Agnesika, com’è bello vederti godere. La prossima volta con la telecamera voglio vedere il tuo volto mentre ti vengo dentro e mentre vieni con me dentro”

“AAhh…” geme Agnesiska come per rispondermi.
Agnesiska aumenta l’ampiezza dei movimenti, e con le mani sui fianchi di Stephan lo accompagna fino a farlo uscire del tutto e poi a farlo rientrare in lei. Io mi posiziono dietro per vedere da vicino lo spettacolo.
Già solo vedere le sensuali dita di Agnesiska posate sui fianchi e sul sedere del giovane mentre lo accompagna nei movimenti dentro di lei mi fa impazzire. E’ tremendamente erotico!

“Agnesika, senti com’è duro, ce l’ha duro come il marmo!”
“Ahhh sì… è come il marmo!”
Quando il glande fuoriesce dal pertugio fradicio, produce quel rumore di “stappo” che mi fa impazzire. Lei è talmente eccitata e dilatata dal piacere che il pertugio rimane aperto anche dopo che il pene è uscito, lasciando vedere la parte iniziale della vagina.

“OHHhh! Non resisto, è troppo bello! Mi pizzica!” urla Stephan.
“Agnesiska, ti si vede la vagina, come sei spalancata… sei un’orchidea da fecondare, dai fallo venire… sei pronta?”
“Ohh Marco Sì…”
Agnesiska stringe Stephan a sé e comincia a roteare voluttuosamente il bacino, senza esagerare con l’energia, come una vera mungitrice di seme. Si ondeggia ed ancheggia lentamente, ma con grande voluttà. Agnesiska sta con gli occhi sbarrati guardando il soffitto, consapevole della grande inseminazione che sta per ricevere.
La verga di Stephan entra ed esce lucida, sciacquettando negli umori di Agnesiska, che hanno bagnato tutto il suo sesso, creando una cascata lucida che discende giù, fino a bagnare il letto, lasciando un’ampia area bagnata blu scuro sul lenzuolo sotto il suo sesso.
Agnesiska posa le mani sulle anche di Stephan invitandolo a sollevarsi bene durante i movimenti. Lei china la testa verso il basso, per ammirare la lunga asta entrare ed uscire lucida da sotto il suo pube.
Io ammiro tutto a lato del letto.
“Guarda che bell’asta lunga. È dura come il marmo, lo scroto è completamente ritratto, i testicoli sono pressati in alto… sta per eiacularti dentro…”

“Sì, voglio sentire i tuoi testicoli…”
Dice Agnesiska eccitata, a Stephan. Lei porta una mano fra le gambe e si piega il più possibile per raggiungere meglio il sacco che contiene le generose gonadi piene di seme, che stanno per fecondarla…
Agnesiska in preda all’eccitazione stringe le dita attorno ai testicoli tesi e li massaggia durante gli affondi di Stephan, che si fanno sempre più decisi. Stephan geme intensamente, quasi lamentandosi.
“Non li stringere, se gli provochi fastidio eiaculerà di meno…”
Agnesiska dopo un po’ di affondi mugulanti di Stephan molla la presa sui testicoli tesi e torna ad abbracciarsi integralmente alla schiena di lui, ormai autonomo nei movimenti.

“Stephan, mi raccomando mentre sborri, muoviti leggermente avanti e indietro, godrai ancora di più e sborrerai ancora di più!” gli dico io.
“OOohhh Marco com’è duro! Mi sembra sempre più duro! Ahh….”
Dice Agnesiska quasi in preda al secondo orgasmo. Stephan emette prima un verso strano… e poi esplode il suo orgasmo travolgente:

“OOHHhhhh!!!! OHHHhhh!! OOooohhhh!!! OOooohhhh!!!….”

Le urla di Stephan si soffocano contro il cuscino. Stephan inizia a eiaculare enormemente come nei suoi orgasmi precedenti. Agnesiska grida con estrema sensualità mentre percepisce quei getti enormi allagarle la vagina e riscaldarla:

“OOhHHAAaa!! OOHHHhaaa… OOHHAAaaa…”
Geme Agnesiska ad ognuna di quelle ondate di seme dentro di lei. Agnesiska inizia a ondeggiare sapientemente il bacino, coadiuvando l’eiaculazione di Stephan che pare non finire mai, ancora più del solito.
Il viso di Agnesiska è estasiato, ed è uno spettacolo vederla gemere con gli occhi sbarrati mentre sente quelle minzioni di seme irrorarla e scaldarla dentro. Dopo i primi dirompenti getti, anche Stephan accenna a muoversi avanti e indietro come gli avevo detto.
La vagina di Agnesiska è subito piena di seme dopo i primi 2-3 getti e dal contorno delle labbra sigillate attorno al pene cominciano a fuoriuscire rigagnoli bianchi lattiginosi, fimuciattoli di seme, mentre l’uretra di Stephan pulsa come una cannula che si gonfia e sgonfia.

“Guarda Agnesiska, lo stai facendo sborrare come un cavallo!! E’ uno spettacolo!”
Agnesiska lancia un forte grido come risposta. I testicoli di Stephan sono ora completamente arroccati alla base del membro, ritirati ai lati dell’uretra che pulsa… mentre litri di seme seme fertile fuoriescono dalla vagina serrata, ormai traboccante. Vedere dal vero una scena così, è indescrivibile.
Infine si placa il lungo orgasmo di Stephan, che giace esausto sopra Agnesiska. Appena Stephan accenna ad alzarsi. Agnesiska pianta le mani sul sedere sodo di lui e sulla schiena tenendoselo dentro. Il membro è ancora quasi completamente duro e Agnesiska se lo vuole gustare il più possibile. Agnesiska si muove leggermente avanti e indietro per gustarselo meglio dentro, immerso in quel mare di seme.

“Agnesiska, che inseminazione spettacolare… adesso sei gravida di questo fertile seme vergine. E tu Stephan hai avuto l’onore di inseminare questa vagina meravigliosa, col tuo seme verginale!”

L’anello nunziale di Agnesiska brilla aureo sulle dita assestate sulla chiappa di Stephan, che mantiene la verga dentro di sé.

“Guarda Agnesiska come l’hai fatto sborrare, è venuto come una pompa nella tua vagina meravigliosa!”
“Ohhh sì… mi hai ingravidata piccolo… ma non è finita qui, ne voglio ancora e ancora, finché non sarò sicura di essere gravida…” dice Agnesiska alimentando il gioco.
Io sono eccitatissimo davanti a tutto quello spettacolo. Mi tolgo i pantaloni e comincio a masturbarmi. Mi immagino che al posto mio ci sia il marito di Agnesiska, sterile, che assiste alla fecondazione della moglie.

“Agnesiska girati…”
Le dico invitandola a girare il volto completamente verso di me.

Mi avvicino, gentilmente ma con decisione. Con una mano dietro la nuca le avvicino la testa a me, le introduco il membro in bocca e le vengo in bocca mentre è ancora allacciata a Stephan, sopra di lei.

“MMMmmmm!! MMMhhhhmmm!! MMMMhhhhmmm!”
Mugula estasiata mentre le riempio la bocca col mio seme.

Il pene di Stephan nel frattempo sguscia fuori dalla vagina lasciando sgorgare un fiume di seme, che forma un osceno lago bianco sul lenzuolo blu…

“Hai visto? Scommetto che non pensavi, che potessi eccitare così tanto un giovincello… che un giovincello ti desiderasse con tanta intensità…” dico ad Agnesiska una volta rimasti da soli.
“Sì, è vero… e non pensavo che potesse essere così eccitante, così bello…”

Continua in Capitolo 7

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Gli altri miei racconti li trovate qui:
https://raccontimilu.com/author/marcus/

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