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Racconti EroticiTradimento

Frigo in consegna

By 11 Maggio 2022No Comments

“chi è?”
“signora dobbiamo consegnare il frigo”
“3 piano”
“e che cazz. Mai una volta che capiti il piano terra”
Saliamo per portare il frigo a casa tua. Quando entro ci guardiamo ma ci salutiamo come se fossimo due estranei.
Dopo i soliti convenevoli dico al mio collega di portare via il vecchio e di aspettarmi giù mentre ti faccio firmare le ultime carte.
Finite le carte ti chiedo come stai e ci avviciniamo al frigo.
“complimenti per l’acquisto, è davvero una bella macchina”
“si, l’abbiamo scelta bene”
Sento chiudersi una porta, ti guardo e mi rispondi:
“mio marito è andato in doccia, dopo dobbiamo scendere”
E’ un attimo, ti prendo e ti bacio. Ricambi subito. Ti infilo la mano nei pantaloni della tuta e ti stringo il culo con forza.
“piano che mi lasci i segni”
Ti faccio girare, ti poggi al frigorifero, in piedi con le gambe leggermente aperte. Ti abbasso i pantaloni e ti comincio a masturbare violentemente. Sei già un lago caldo.
“no, è troppo pericoloso”
“se non vuoi basta che me lo dici e mi fermo”
“no”
“no cosa?”
“è pericoloso”
Mi sbottono il pantalone e ti infilo il cazzo tuto in fica. Ti sento sospirare.
Infilo le mani sotto la maglia, strappo il reggiseno e ti strizzo le tette mentre comincio a ondeggiare dietro di te. Mi senti dentro, a ogni spinta sempre più dentro, sempre più grande, sempre più duro, sempre più in profondità.
A terra è una pozza dei tuoi piacere e riesci solo a mugugnare un “no” che è un “siiiii”.
Ti strizzo i capezzoli tra le dita e ti sbatti per ribellarti al dolore. Ma lo so che ti piace. Ti prendo una mano e te la metto tra le gambe, inizi a masturbarti. L’altra te la sposto dietro la schiena.
Ora che non hai più appoggi finisci in piedi stesa con il corpo sul frigo.
Sei bloccata in questa posizione mentre ti scopo in profondità.
“fai presto”
“vieni prima tu”
“io sto venendo oraaaaaaaaaaaa”
Sentirti venire mi da una scarica improvvisa. Un attimo dopo mi svuoto completamente dentro di te. Aspettiamo qualche secondo e poi ci stacchiamo lentamente.
Il tutto è durato pochi minuti ma è stato bello intenso.
Mentre ci risistemiamo mi dici che è stato troppo pericoloso…però bello.
Ci salutiamo. Sulla porta mi giro e ti dico:
“signora se avete problemi per la lavatrice chiamateci”
“sicuramente”

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