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OrgiaRacconti di DominazioneTradimento

il boss e la Mercedes rossa 3° parte – Salvatore il passato e presente….

By 16 Ottobre 2021No Comments

Erano passati ormai 20 giorni dall’incidente e dalla riparazione della macchina ma spesso mi tornavano in mente quelle stesse immagini, quegli uomini che mi sbavavano addosso e mi penetravano in ogni buco, le loro mani che mi toccavano dappertutto, gli “abusi”, le parolacce e perché no, le frustate…..mi capitava spesso e soprattutto mentre guidavo al rientro dal lavoro e non potevo fare a meno di pensarci, tutti quei cazzi in tiro per me, tutta quella eccitazione e quell’odore di sesso; sesso sfrenato, violento, liberatorio e senza remore ne limiti, sentirmi desiderata ed essere il centro di tutta quell’arrapamento era una corrente elettrica che mi attraversava.
Il problema è che guidavo e non volevo distrarmi ed allora per scacciare quei pensieri turpi, relativi alla visione dei cazzi di quegli uomini, di scatto alzo a palla il volume della radio della mia auto, ma un forte rumore esplode dalle casse dello stereo proprio nelle zona in cui pochi giorni prima, Don Fabio e Peppe mi erano venuti addosso con la loro berlina…ed ecco di nuovo quei ricordi offuscarmi la mente…ma ora basta!! devo smettere di ripensarci…mi focalizzo allora sul problema delle casse dello stereo e decido di passare da Salvatore, il mio vecchio amico elettrauto, non appena rientrata al mio paese.
Conosco Salvatore da quando non avevo nemmeno diciott’anni…era più grande di me di una decina d’anni e frequentavamo una piccola cerchia di amici e quando uscivamo, vuoi per un motivo vuoi per un altro, io e Roberta, la mia più cara amica, finivamo sempre in macchina sua e quando il sabato sera ci si organizzava per andare a ballare nessun altro poteva portarmi in macchina…spesso mi faceva guidare la sua uno rossa della fiat senza nemmeno avere la patente…che figata, quando su strade extraurbane mi diceva “dai, passa alla quinta….non avere paura! Spingi il pedale a tavoletta”….mi faceva provare il brivido della velocità…non solo a me, ma anche a quei malcapitati degli amici che erano con noi….
Piacevo molto a Salvatore ed in verità abbiamo avuto anche un incontro più hot, una sera infatti, tornammo dalla disco a Stanatore, io ero un po più su di giri del solito (avevo bevuto qualche shottino di troppo!) cosicché, dopo avere accompagnato la mia amica Roberta, ci trovammo sotto da me e su mia iniziativa limonammo di brutto io, per non apparire una ragazzina ai suoi occhi, dopo pochi minuti, mi fiondai sul suo cazzo facendogli un pompino con i fiocchi, ma quando si arrivò al momento di fare sesso mi guardò negli occhi e mi disse “no, piccirella stasera tu stai ubriaca e quando ti farò il servizio dovrai essere lucida del tutto!” e mi lasciò andare a casa con molta vergogna ed un lago in mezzo alle gambe.
Quel momento non arrivò mai perché poco dopo mi fidanzai con quello che sarebbe diventato il mio futuro marito, lui tentò un ultimo approccio in un bar del centro, il bar Tiffany, dove provò a baciarmi ma io ancora offesa dal suo “rifiuto” di fare sesso, risposi al bacio con una delle mie risposte corrosive dicendogli “non toccarmi, chi ti bacia a te? ora sono lucida non ubriaca..” lui rimase di sasso.
Comunque a Salvatore continuo a piacere ancora adesso e me lo dimostra ogni volta che vado da lui per qualsiasi tipo di problema relativo alla mia Mercedes, tutte le volte che mi vede, con un sorriso intrigante mi dice “aggia passat’ o’ guaio cu sta guagliona!!!”…e anche questa volta non si era smentito!…”Allora, di cosa ha bisogno stavolta la mia piccirella?” gli spiegai l’accaduto e lui mi disse di passare alle 19.00 che mi avrebbe sistemato tutto.
Salvatore non è quello che si definisce un bell’uomo in senso classico ma ha il fascino della canaglia, perennemente con la sigaretta in bocca, i capelli pieni di gel all’indietro e quasi sempre dal pomeriggio sorseggia una birra, devo dire che neanche lui a me era rimasto indifferente, quella serata interrotta era rimasta indelebile nella mia mente, cosicché, complici i pensieri che dal mattino mi frullavano nella mente, mi presentai all’appuntamento in officina alle 19.45 con lui che stava quasi per chiudere e mi fa “piccirè e io ti ho aspettato tre quarti d’ora, me ne stavo andando!” ma nel mentre mi vede scendere si zittisce, infatti in quell’ora e mezzo mi ero andata a cambiare da vera zoccola mi ero messa dei leggings bordeaux in similpelle che fasciavano alla perfezione il mio culo e le mie lunghe gambe, con sopra un giubbotto modello bomber con il pellicciotto che “casualmente” si stringeva in vita lasciando in bella mostra il mio sedere!
A questa vista Salvatore mi guarda con occhi pieni di desiderio e fa “piccirè ti trovo decisamente cambiata…” ed io facendo finta di nulla, con fare civettuolo rispondo “in che senso Sal? nell’attesa che tu ti liberassi mi sono andata a fare i capelli, mi fa piacere che lo noti”…
Salvatore a questo punto mi sorride e mi fa “piccirè tu mi vuoi fare passare un guaio, meglio che cominciamo a sistemare la macchina!” quindi senza dire nulla alza la Mercedes sul ponte e sdraiandosi sul carrellino si infila sotto la macchina, a questo punto vengo presa da una voglia irrefrenabile, è come se tornassi ragazzina e volessi concludere quella serata, quindi senza dire nulla mi abbasso i leggings e senza farmi sentire da salvatore mi metto in piedi su di lui ancora sotto la macchina, con una gamba da un lato ed una dall’altro del carrello, praticamente ero seduta su di lui! dopodiché lo chiamo “scusa Sal esci un secondo che devo farti vedere una cosa!” come il carrello scorre sotto la macchina ovviamente lui si trova davanti la mia figa completamente depilata ed io, da gran Troia, non gli do neanche il tempo di rendersi conto che mi siedo sulla sua faccia e per fortuna che non stava fumando come al solito penso io subito dopo!!!
Gli occhi di Salvatore, davanti allo spettacolo che gli si presenta davanti, sono un misto tra stupore ed eccitazione ma la sorpresa dura un attimo, infatti senza tentennamenti, mi abbranca per i fianchi e mi schiaccia ancor di più sulla sua faccia cominciando una slinguata alle parti intime degna di quella ricevuta da Pasqualino, solo che Salvatore è decisamente più esperto ed in pochissimo tempo la mia eccitazione raggiunge livelli altissimi.
Sotto ero diventata un vero lago ma a questo punto, dopo una decina di minuti di slinguamento di figa e culo Salvatore si alza e come in trance mi guarda e fa “piccirè stavolta non te ne vai sana da qua dentro!” e a questo punto mi prende per il collo e mi sbatte sul suo bancone degli attrezzi, poi si apre una birra e comincia a bere, si abbassa i calzoni da lavoro sporchi e unti, mi abbassa del tutto il leggings e mi strappa con violenza il perizoma, senza scomporsi mi gira la testa e mi versa in bocca la birra e fa “bevi ora, adesso pure se ti ubriachi non te ne faccio andare, stai tranquilla!” e comincia a fottermi e beve, beve e mi fotte….mi versa sul pube la birra e inizia a leccarla dovunque la fa scorre sul culo e sulle gambe, la lecca quando si infila in mezzo alle mie natiche e ne fa colare una parte sul mio ano, penetrandolo lentamente con il dito medio; ad un certo punto mi guarda e mi dice “lecca il collo della bottiglia”….e me la infila in bocca. La ritira e con lucidità la guarda, se la gira tra le mani e mi dice “adesso piccirè sai cosa ci facciamo con questa bottiglia?”….purtroppo io capisco al volo le fantasie perverse di chi mi scopa e come avevo previsto me la infila nella figa, prima delicatamente e poi senza scrupoli, così simulando il movimento del suo membro, continua a stantuffarmela con sempre maggiore vigore facendomi mugolare come una cagna.
A questo punto mi ritoglie il collo della bottiglia e ricomincia a scoparmi con colpi lunghi e lenti facendomi sentire davvero piena e facendomi assaggiare il suo desiderio di me, al che guardandomi mentre mi riempie fa “lo senti quanto ti desideravo? Lo senti questo cazzo come ti riempie? Erano venti anni che aspettavo e stasera non finirà presto!” quindi continuando a penetrarmi mi rimette in bocca il collo della bottiglia, ricoperta dei miei umori e me lo fa leccare di nuovo salvo poi infilarmela nel culo senza che io potessi ribellarmi (cosa che comunque non avrei mai fatto!) cosicché eccomi di nuovo in una doppia con un cazzo nella figa ed una bottiglia nel culo, chiavata in una officina come la peggiore delle baldracche e la cosa più assurda era che il pensiero invece di farmi vergognare mi faceva eccitare ancora di più, era come se essere scopata come una bestia mi facesse sentire viva e desiderata non più solo mamma e moglie ma FEMMINA che eccita ed è desiderata.
La scopata con Salvatore andò avanti per quasi un ora , in tutte le posizioni possibili, ovviamente volle sodomizzarmi “piccirè – disse – sto culo so vent’anni che lo sogno, manco l’apparizione della buonanima di mio padre mi farebbe fermare” e mi inculò in maniera dura ma sensuale mentre con la mano io mi toccavo il clitoride e sbrodolavo peggio di una fontana, alla fine, quando ormai era prossimo ad arrivare, se ne uscì dal culo mi prese per i capelli e venendomi in faccia urlò “piccirè è una vita che aspettavo di innaffiare il tuo bel visino guardando i tuoi bellissimi occhi da zoccola!!!!” schizzandomi non so quanta sborra sul viso.
A questo punto ci guardammo entrambi abbastanza imbarazzati e scoppiammo a ridere, io mi rivestii e lui ancora nudo finì il lavoro, alla fine di tutto comunque prima di andar via Salvatore mi prende bloccandomi con delicatezza il polso e mi sussurra all’orecchio “finalmente ci sono riuscito!…è da quel bacio sfiorato appena al Tiffany Cafè che ti volevo, ti ho sempre voluta ma tu non mi hai mai calcolato….ora posso dire di essere stato pienamente soddisfatto!!!!”

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