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Il mondo di Amelie parte seconda

By 28 Marzo 2024No Comments

Il sole che sorge penetra dalla finestra senza tende della casa, così come si erano addormentati, si svegliano.
Si rivestono in quattro e quattr’otto. L’alba li unisce ancor più spiritualmente se mai ce ne fosse bisogno.
Giuliano chiede ad Amelie dove vuole che la porti, Amelie gli chiede di essere portata alla casa dove accudisce i cani, mentre Giuliano guida Amelie guarda il telefono, ci sono diversi messaggi da parte del centro massaggi, è piaciuta e molto, alcuni di quelli del giorno prima hanno prenotato una altra sessione, altri nuovi amici dei precedenti vogliono provare le sue manine. In pratica ha 5 appuntamenti sia per oggi che per domani. Amelie pensa che forse la fortuna per una volta la sta guardando, un lavoro che le consentirà di pagare i debiti e vivere decorosamente, un ragazzo timido ed innamorato di lei, le sembra di toccare il cielo con un dito ma dentro di sé sente che le manca qualcosa. Giuliano sicuramente migliorerà e non verrà dopo pochi secondi ma il suo uccello difficilmente riuscirà a darle sensazioni forti. Il pensiero giocoforza va al suo padrone di casa ed al suo principale. Per quanto schifosi e laidi i loro cazzi avevano calamitato la sua attenzione. Non che li voglia, si dice, ma il pensiero non si stacca. Giuliano le chiede dove vuole essere lasciata esattamente, Amelie ormai non ha motivo di nascondere nulla per cui si fa lasciare proprio davanti alla casa dei padroni dei suoi cani e dice a Giuliano che si vedranno al parco. E’ in casa che sta preparando la pappa per i 4 cagnolini quando il telefono squilla. E? il padrone del centro massaggi, le raccomanda di essere puntuale. C’è un massaggio doppio per una coppia molto facoltosa, lei massaggerà la signora ed un esperto massaggiatore qualificato il marito, poi si dovranno scambiare. E’ facile che possa succedere qualcosa. Per il massaggio saranno 100€ solo per lei ed eventuale extra lo potrà tenere tutto.
Amelie resta senza parole, poi un attimo prima che Michele riattacchi gli spara a bruciapelo, che va bene per i massaggi ma se vogliono scopare si cerchino qualcun altro anche per i massaggi e poi mette giù per non lasciare all’uomo il tempo di replicare. Michele richiama ma Amelie non risponde, gli manda un vocale in cui dice che per le 10 sarà al centro e che se le sue condizioni non vanno, rinuncerà.
Ecco, si dice, mi sembrava potesse andare tutto bene, spero di non perdere il lavoro.
Esce con i 4 cagnolini e Giuliano è lì ad aspettarla, vanno al parco ed Amelie confessa a Giuliano quello che le è stato chiesto, ormai non vuole avere segreti per lui. Il ragazzo la prende molto meglio di quanto se la aspettasse, certo lei gli ha detto che mai durante i massaggi aveva consentito ad uomini e donne di usarla e di farci del sesso però si aspettava comunque almeno il broncio. Giuliano invece si offre di aiutarla economicamente ma il suo orgoglio la porta a rifiutare. Forse non era solo l’orgoglio, non ci vuole pensare ma una vocina dentro di lei le insinua il dubbio. Quegli uomini panzoni, sudaticci ma con dei cazzi di dimensioni notevoli forse non le sono indifferenti.
La risposta che le esce è anche un po’ seccata: “Sono così, il pacchetto è questo con pro e contro, se non ti va bene a malincuore ma è meglio che non ci vediamo più”.
Giuliano è troppo cotto di Amelie e quasi si scusa per la sua offerta, i due si baciano calorosamente e prima passano da Giuliano che prende il suo cane quindi parcheggia ed aspetta Amelie fuori dalla villa. Pochi minuti e la donna esce con i cani ed insieme si dirigono al vicino parco dotato di area cani.
Il tempo di far sgambare e fare i bisogni ai cani poi Giuliano le offre di accompagnarla al lavoro. Ormai Amelie non ha più motivo di nascondersi, si sente più leggera ed assapora anche il piacere di essere quella che comanda nella coppia. Certo l’inesperienza di Giuliano non durerà per sempre ma ci sono buone speranze che Giuliano non sia il solito maschio che vuole solo infilarsi nelle sue mutande.
Riportati i cani a casa Giuliano comincia a guidare verso la zona del centro massaggi ed Amelie, improvvisamente si sente un po’ colpevole verso quel ragazzo che le ha riservato solo attenzioni e gentilezze. Decide così di impeto, mette la mano in mezzo alle gambe di Giuliano ed inizia a massaggiargli l’uccello. Giuliano a momenti soffoca, la manovra di Amelie, per quanto gradita, non se la aspettava ma il meglio deve ancora venire. Ecco dei lavori in corso le macchine si incolonnano, da un lato Giuliano si rasserena perché non rischia che le manovre di Amelie lo mandano a sbattere, dall’altro teme che qualcuno che passa di fianco in moto li possa vedere. Amelie dice a Giuliano: “mi voglio scusare con te, sei stato un tesoro, non potevo chiederti di meglio e ti ho maltrattato”. Apre la cerniera ed estrare il cazzo del ragazzo dai pantaloni ed inizia a segarlo lentamente. Nonostante il timore di essere visti, l’uccello di Giuliano si rizza, non è particolarmente grande e mezzo dentro i pantaloni sembra ancora più piccino. Sono fermi e Giuliano protesta poco convinto con Amelie che nel frattempo si china su di lui ed inizia a leccarlo. Si sente il rombo ed un gruppo di ragazzetti li sorpassa in motorino, uno di quelli seduti dietro è girato verso la macchina ed Amelie per un attimo incrocia il suo sguardo, chissà se quando lo racconterà agli amici ci crederanno si domanda. Giuliano è prossimo a venire quando la coda ricomincia a camminare erutta una copiosa sborrata nella bocca di Amelie e resta lì con l’uccello mezzo di fuori mentre la ragazza si rialza e si ripulisce con un fazzolettino. Amelie rimette il pene del ragazzo nei pantaloni giusto in tempo prima di passare davanti ad un vigile che dirige il traffico. La coda riprende a viaggiare seppure piano e Giuliano è imbarazzatissimo.
“Mi perdoni allora Giuliano?”
“Non era necessario, poi non sono così spigliato come te, questa volta ci è andata bene ma se il vigile ci avesse visto?”
Nel frattempo sono arrivati, Amelie saluta baciando sulla bocca Giuliano ha preso una caramella alla menta dopo il pompino ma qualche residuo di sperma è rimasto sulle sue labbra ed involontariamente (?) lo passa a Giuliano. Era proprio involontario o era un modo di testare fin dove poteva arrivare con Giuliano.
Non lo ha fatto consciamente ma non ha nemmeno fatto nulla per evitarlo. Amelie pensa che se Giuliano si ribellerà per questa cosa gli chiederà scusa e chiuderà l’incidente.
Amelie è un poco in anticipo per il primo massaggio ma entra comunque nel centro, vuole prepararsi con calma, va nello spogliatoio ed estrae dalla borsa un perizoma bianco di pizzo. Si toglie tutto e lo mette indossando, al posto del kimono, un paio di pantaloni di tela garzata trasparente e sopra una maglietta attillata elasticizzata bianca che mette in evidenza le sue forme seppure non abbondanti. Gli indumenti la fasciano, erano vestiti che non metteva da un sacco di anni, li indossava quando faceva i massaggi al suo ragazzo morto in auto. Non aveva più avuto il coraggio di indossarli però per questo lavoro vuole fare il meglio possibile e ricorda l’effetto che facevano al ragazzo, si rende conto che quando un uomo sbava per lei, lo ha in suo potere.
Amelie entra nella stanza del primo massaggio, ad attenderla c’è un uomo sui 60 anni, molto in forma. Se non fosse per i capelli quasi completamente canuti gli darebbe molti anni di meno.
L’uomo le chiede come si chiama in inglese, lei non mastica molto la lingua di Albione ma è in grado di capire e risponde col suo nome. Passano pochi minuti e l’uomo le chiede l’età. Anche in questo caso gli risponde mentre continua a massaggiare. La parte posteriore è completata ed Amelie dice all’uomo “please turn” con le scarsa conoscenze di inglese che ricorda dalle superiori. L’uomo si gira e nel farlo l’asciugamano che prima copriva il sedere, si sposta mettendo in mostra per un attimo un uccello di dimensioni notevoli in pendant con il fisico palestrato dell’uomo che si ricopre lentamente guardando Amelie negli occhi. Lei si accorge che l’uomo la stava fissando solo quando lui si è ormai ricoperto e sorride per la cosa.
Amelie diventa rossa come un pomodoro, cerca di darsi un contegno massaggiandogli la pianta dei piedi con una energia superiore a quella necessaria tanto che l’uomo ad un certo punto emette un gemito che sembra di dolore. Amelie è imbarazzatissima ed al tempo stesso eccitata. L’uomo è bello fisicato e con una dotazione rilevante. Ma che sta pensando, lei ora ha Giuliano ma dentro di se il confronto viene fatto ed è impietoso. Perché le capitano spesso uomini molto dotati rispetto a Giuliano? Forse perché lui è sotto la media. Probabilmente è così, Giuliana cerca di scacciare i pensieri tinti dalla mente e di nuovo preme la pianta del piede con forza oltre quella che sarebbe necessaria. L’uomo la sorprende, nel momento in cui lei esagera con la forza, la guarda emette un gemito e si passa la lingua sulle labbra. Amelie sente un fiotto irrorarle la passerina. Non va bene, qesto lavoro mi tirerà scema pensa. Arriva alla fine della sessione con fatica e quando l’uomo scende dal lettino lei cerca di rivedere ancora il suo cazzo. E ci riesce, il cazzo dell’uomo infatti non è più molle come lo aveva visto la prima volta ma è in completa erezione ed è veramente enorme. Rapportato a quello di Giuliano è il doppio sia in lunghezza che in circonferenza. L’uomo indugia nudo girato verso Amelie, non facendo nulla per coprirsi. Apre la bocca in uno stentato italiano per chiederle se può avere una prestazione extra e che è disposto a pagare bene. Amelie balbettando ed a fatica dice di no e scappa fuori dalla stanza. Lì ad aspettarla c’è Michele.
“Tutto bene?” le domanda. “Ho visto dalla telecamera di sicurezza che l’uomo ti ha chiesto una prestazione extra e da come ti muovevi mi sembra che lo avresti fatto pure gratis. Come mai hai rifiutato? Non è che vuoi portartelo a casa ed incassare tutto tu?”
A Michele interessano solo i soldi, e scoparla pensa lei.
“No Michele, non voglio fregarti, e si mi ha turbata, non avevo mai visto un cazzo così ma sono una brava ragazza e da me soldi per scopate coi clienti non ne vedrai e non ne vedrò nemmeno io.
Michele pur rammaricato deve accettare la decisione di Amelie, tutti quelli a cui ha fatto massaggi ne hanno tessuto le lodi lamentando solo che speravano almeno in un pompino.
Il turno passa tranquillo, nessun altro che la stimoli o che ci provi, è ora dell’ultimo massaggio e quando apre la porta dello stanzino sul lettino trova Carlo, il padrone di casa.
“Ciao Amelie, stanotte non sei tornata a casa a dormire ed eravamo preoccupati per te”.
“Signor Carlo come mai dice eravamo?”
“Io ed il mio cazzo, se sparisci non avrò più la possibilità di scoparti”
Diretto e porco esattamente come fa a casa, ci sta provando praticamente dall’inizio della locazione e da quando è in ritardo coi pagamenti insiste anche di più facendole capire chiaramente che andrebbero in sconto pigione e se lei si facesse chiavare regolarmente la casa sarebbe gratis.
Ameli fa finta di nulla. “Si giri che iniziamo il massaggio”.
Carlo si mette pancia in giù ed Amelie inizia il suo lavoro.
Arrivati a metà Carlo si gira e come la volta precedente si toglie l’asciugamano lasciando scoperto il suo membro.
Anche stavolta Amelie fa finta di nulla, o meglio prova a far finta di nulla ma la sua sessualità già turbata dal primo massaggio della giornata con quel bell’uomo dal cazzo enorme, si bagna nuovamente mentre Carlo comincia a masturbarsi lentamente ed a far crescere il suo cazzo.
Quando Amelie ha terminato le gambe Carlo prova ad afferrarla ed a farla chinare sul suo uccello, Amelie fa resistenza e Carlo decide di desistere un momento prima che Amelie ceda.
Amelie completa il massaggio e va nello spogliatoio a cambiarsi. E’ molto tardi ed è rimasta solo l’ultima corsa.
Amelie si mette in attesa alla fermata e dopo 10 minuti l’autobus arriva ma più o meno a metà strada ecco il patatrac, l’autobus si rompe, l’autista invita a scendere tutti i passeggeri e dice che dovranno arrangiarsi.
Amelie comincia ad avviarsi e pensa che forse Giuliano potrebbe venire a prenderla, ci sono almeno 10 chilometri e su strade non particolarmente sicure.
Amelie chiama il suo ragazzo ma il telefono risulta non raggiungibile. Proprio mentre Amelie non sa più che pesci prendere, ecco che sente un colpo di clacson. E’ Carlo e di fianco a lui c’è Michele.
“Ciao Amelie vuoi un passaggio?” le dice il suo capo.
Amelie pensa che essendo in due gli uomini è una soluzione che la lascia tranquilla, al peggio le daranno una tastata.
Michele scende dal posto anteriore dei passeggeri e dice “Le signore al posto d’onore”.
Tanta gentilezza la insospettisce un pochetto ma non ha alternative.
Carlo si avvisa e dice “Michele ed io stavamo andando a casa mia a bere qualcosa ci farà molto piacere se ti unirai a noi”.
Lo dice con un tono che non ammette un no. Il passaggio per spendere un’ora a sentire battutine squallide su di lei, doppi sensi e tentativi puerili sono un prezzo che si sente di pagare per quel passaggio.
Appena partiti Amelie sente le mani di Michele che si è seduto dietro di lei carezzarle i capelli e farle molti complimenti. Non passano che due minuti che le mani si spostano dalla testa alle spalle e cominciano a carezzarla. “Signor Michele la smetta, non mi piace”.
“Su, su Amelie ti sto facendo un massaggio, tu quanti ne fai ogni giorno” e non smette anzi la tiene incollata al sedile.
Passa solo un minuto e le mani si infilano sotto la maglietta tastandole il seno. Al tempo stesso Carlo le mette la mano sulla coscia e comincia a salire arrivando in un attimo alla sua passerina che è ancora umida dallo spettacolo dell’ultimo massaggio.
Amelie smette di resistere e si gode le mani dei due uomini, appena arrivati a casa è tutta un lago, ha voglia di cazzo ed allora, prima di essere sopraffatta dai due uomini, inizia a parlare.
“Patti chiari, guido io e tre cose in particolare, il culo non ve lo do, gli arretrati dell’affitto sono azzerati, e se in qualsiasi momento dico basta voi smettete”.
I due uomini sono talmente ingrifati che accettano senza riserve le condizioni della donna.
Amelie in un attimo è nuda e dice ai due uomini di mettersi seduti sul divano.
Poi si inginocchia davanti a loro ed alterna pompa e sega ai due cazzi che ha davanti. Sono entrambi molto ben dotati ed Amelie quasi è contenta che sia capitato. Si è tolta un peso e conta di divertirsi parecchio con loro. Il pensiero di Giuliano la limiterebbe un pochetto ma pensa che se avesse risposto al telefono non sarebbe capitato. Mente con se stessa, in realtà voleva capitasse ma cercava la scusa giusta.
Amelie fa alzare i due uomini, ormai le nerchie sono in piena erezione e comincia un gioco che aveva visto fare in un film hard. Prende gli uomini per lo scroto e stringe provocando loro fitte di dolore ed al tempo stesso succhia le cappelle, poi, con molta gentilezza li avvicina al suo volto e cerca di prendere in bocca entrambe le cappelle. Sono però troppo grosse ed allora le strofina una contro l’altra saettando con la lingua tenendole molto lubrificate. Il trattamento piace molto agli uomini ma anche a lei che ha voglia di prenderli entrambi.
Amelie si alza in piedi e fa cenno a Michele che ha il cazzo leggermente più piccolo di Carlo, di sedersi sul divano. Quindi si cala sopra di lui di spalle. L’uomo si attacca alle sue tette ed inizia a pizzicarle i capezzoli dandole della vacca, intanto Carlo si è messo davanti e lei lo spompina partendo dalle palle e salendo per tutto il fusto senza lasciare un centimetro non insalivato. E’ bagnatisima e dopo un paio di minuti con un cazzo in figa ed uno in bocca sente una ondata di calore avvolgerla e salire per tutto il corpo, è il primo orgasmo, il pensiero di Giuliano è lontano, il suo corpo le manda messaggi piacevoli ma ora vuole provare anche il cazzo più grande. Appena terminato l’orgasmo ha un minimo di senso di colpa verso il ragazzo ma pensa che ormai è in ballo e tanto vale ballare. Non è che se e quando dovesse raccontare a Giuliano farebbe molta differenza se ha scopato con uno o con tutti due si dice.
Si alza e si gira mettendosi a 90° offrendo la sua passerina a Carlo.
“Prendimi da dietro e sbattimi forte” gli dice.
L’uomo non aspettava altro, appoggia la cappella sulla vulva senza trovare alcuna resistenza nonostante la dimensione non trascurabile. La sua figa è ancora aperta dal passaggio di Michele. Carlo comincia a pomparla con andate e ritorni lenti affondando sempre di più dentro di lei fino a quando le sue palle cominciano a sbatter ritmicamente sulle chiappe. Si attacca ai suoi fianchi per prenderla meglio e le rovescia addosso un turpiloquio che la fa eccitare ancora di più.
“Ce la hai fatta penare stronza che non sei altro ma adesso vedo che non faresti a meno dei nostri cazzo, confessalo piccola troietta”.
“Si non smettere si sbattermi, mettimelo dentro fino in fondo, continua così” sono le parole di Amelie.
Intanto mentre si gode il cazzo di Carlo si china e comincia un sontuoso pompino a Michele che già eccitato dalla mezza scopata precedente le prende la testa e le da il ritmo.
Vorrebbe ribellarsi ma essere usata come oggetto sessuale in fondo non le dispiace. Si vendica con piccoli morsi che fanno alternare dolore al piacere dell’uomo.
Michele però non apprezza completamente e decide di schiaffeggiarla.
“Brutta troia smetti di mordermi” le dice l’uomo mentre le molla uno schiaffone, non fortissimo ma sufficiente e farle un po’ male.
Ha però la lucidità di ricordare che è lei che guida le danze.
“Come ti permetti stronzo, non ci riprovare, vi ho detto che comando io. Non ci riprovare o resterete tutti e due a farvi una sega”.
Michele è così infoiato che il pensiero di doversi arrangiare da solo gli fa tollerare i morsi di Amelie che intanto sente il cazzo di Carlo ingrossarsi prossimo alla sborrata. Anche a lei non manca molto e si concentra sul cazzo che le sta riempiendo la figa.
Un minuto ed ecco che cominciano i getti. Nonostante ‘età avanzata di Carlo Amelie sente che le sta schizzando tutta la figa e comincia a godere stralunata.
Il siiii di Carlo è lungo come anche i suoi rantoli che uniti ai versi di Amelie portano anche Michele a venire. L’uomo tira fuori il cazzo dalla bocca e si sega riempiendole volto e capelli di densa sborra. La potenza del getto è molto minore ma la sua mano ha fatto mettere Amelie in posizione adatta per svuotarsi i coglioni su di lei.
Passano un paio di minuti dopo che tutti e tre sono venuti. I due uomini si siedono esausti sul divano.
Amelie raccoglie le sue cose e, prima di andarsene dice ai due uomini.
“Carlo, non ti devo più un centesimo delle pigioni arretrate, prepara le ricevute, io metto da parte la tua sborra, vado a farmi una doccia e passo a prenderle. Se non le avrai preparate vado a denunciarvi per violenza sessuale e finite nei pasticci”.
“No non preoccuparti, siamo due porci ma i patti li rispettiamo”, le risponde l’uomo.
“Però vale solo per il passato, se vuoi la pigione gratis una scopata al mese e siamo pari”.
Amelie non vuole rispondere alla proposta e così dice soltanto “vedremo” magari ora che non ho più debiti deciderò di andare a vivere in un posto meno topaia di quella stanza con cesso che mi affitti”.
Esce dalla stanza, va a farsi la doccia e torna. Michele se ne è andato, sono le 2 di notte Carlo le ha preparato tutte le ricevute e le dal pacchetto.
“Non andartene, se mi fai scopare ti pago anche le bollette ed il riscaldamento”.
Amelie ritira i fogli e si gira senza rispondere all’uomo. Evidentemente ha fatto centro se una volta che si sono tolti lo sfizio le vogliono ancora.
Non crede che si venderà ancora er soldi ma il pensiero del piacere che ha avuto con i due uomini non le da certezze in merito. Ci penserà.

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