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Racconti CuckoldTradimento

La mia lei è generosa nelle forme e nel donarsi (quarta parte)

By 2 Dicembre 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Come detto più volte il sesso tra noi è fantastico perché non ci nascondiamo nulla dei nostri desideri e delle nostre fantasie e ci eccita molto parlarne mentre scopiamo. A me eccita parecchio sapere che ha preso tanti cazzi prima del mio e mentre la sbatto con forza glielo ricordo e le do della puttana drogata di cazzo. Lei si eccita a sua volta e mi risponde che si,ne ha fatti passare di uomini e la sua figa a preso cazzi di tutte le forme e dimensioni fin da quando poco più che diciottenne ha avuto una breve relazione con un uomo maturo basata esclusivamente sul sesso che le ha fatto provare di tutto e grazie al quale ha potuto capire qual’era la sua indole.
E’ inutile dire che per lei stare magari anche un mese senza fare sesso è una vera tortura e siccome il nostro rapporto è talmente profondo da non farci dubitare dell’assoluta fedeltà affettiva che ci lega siamo immuni dalla gelosia sotto l’aspetto prettamente sessuale.
Abbiamo stabilito che se sentiremo il bisogno e ci capiterà l’occasione di fare sesso con altri durante i periodi in cui saremo lontani lo faremo a patto poi di raccontarci tutto una volta che ci ritroveremo di nuovo a letto insieme.
Potete immaginare che se nei primi momenti che abbiamo iniziato a frequentarci e a conoscerci qualche remora c’era ora che abbiamo raggiunto un’ottima intesa cogliamo le occasioni che ci capitano non solo senza pericolo di provare successivamente rimorsi ma con maggiore eccitazione sapendo che poi quelle esperienze ci daranno motivo per farci delle scopate fantastiche. Succede più facilmente a lei di “tradirmi” , io invece non sento così spesso il bisogno di farlo perché non ho provato con altre ciò che mi fa provare lei , magari qualche giochetto tra maschi ogni tanto o momenti di sesso con un paio di donne sposate e molto porche.
E’ decisamente lei la fonte principale per i nostri momenti bollenti.
Una delle prime volte che sono andato a passare qualche giorno da lei dopo il nostro accordo mi raccontò di un episodio capitatole durante la mia assenza. Come d’abitudine da quando racconto di Paola lo faccio come se fosse lei stessa a rivolgersi direttamente a voi
Quella mattina mi sono svegliata con una voglia matta di sesso,la passera bagnata. Inizio a toccarmi,le dita scivolano lungo il mio sesso e lo penetrano senza trovare ostacoli,tolgo il lenzuolo per potermi guardare allo specchio di fronte al letto mentre mi masturbo,prendo dal cassetto il tuo vibratore che hai lasciato qui l’ultima volta e col quale mi piaceva incularti,lo lecco e lo succhio un po prima di accenderlo e lo appoggio al clitoride. Sento le vibrazioni dell’oggetto che si traducono in brividi che mi percorrono la schiena. Me lo struscio lungo le grandi labbra dal clitoride all’ano. Mi soffermo un po a stuzzicarlo per poi risalire di nuovo. Dopo alcuni minuti di su e giù mi infilo decisa quel coso vibrante in figa e mi scopo con esso. Le sue vibrazioni a contatto con le pareti interne del mio sesso mi fanno impazzire così aumento il movimento simulando la scopata,con l’altra mano mi tocco quello che chiamo il bottoncino del piacere e presto raggiungo l’orgasmo mentre guardo allo specchio quanto sono porca. Non ancora sazia raccolgo con le dita gli umori prodotti copiosi dalla mia passera e con essi mi lubrifico l’ano,lo massaggio e lo penetro con le dita fin che lo sento rilassarsi ed allora riprendo il vibratore anch’esso unto del mio miele,lo appoggio allo sfintere e lo spingo dentro come faccio con te. Dopo pochi minuti l’immagine nella mi mente del tuo bel culetto che viene violato da me con quel coso mi fa avere un secondo orgasmo. Mi accascio sul letto ed in breve tempo mi addormento e mi risveglio più tardi con l’oggetto ancora vibrante dimenticato nel culo.
Faccio le mie cose in casa poi mi preparo per uscire,devo andare al centro commerciale per delle commissioni.
Una volta raggiunto il posto faccio alcune piccoli acquisti e dato che non ho fretta decido di passeggiare lungo i corridoi ad osservare le vetrine,ho voglia di cazzo,non mi è bastato il fai da te. Immagino che ciò traspare in qualche modo,forse dal modo di muoversi,dall’espressione del viso,dagli odori. Sono ferma di fronte ad una vetrina di intimo,osservo la lingerie quando un uomo si mette poco lontano da me apparentemente interessato alla merce esposta. Finge indifferenza poi rivolge il volto verso di me ed indicando un completino intimo con un intrigante babydoll abbinato mi fa “perdoni la franchezza ma sono certo che quella lingerie indossata da lei farebbe un gran bell’effetto” “lei è stato decisamente sfacciato tuttavia apprezzo la franchezza in un uomo e la ringrazio per il complimento” “Sono Renzo , piacere” “Paola” “le andrebbe un caffè o qualsiasi altra cosa desidera al bar qui accanto ?” “Perché no,stamattina non vado di fretta”
Ci dirigiamo al bar e scelto un tavolino lui in modo galante scosta la sedia per farmi accomodare quindi si siede a sua volta di fronte a me. Ordiniamo e iniziamo a conversare. “Sono un agente di commercio,padre di tre figlie femmine e marito fedele tranne in rare occasioni” “perdoni la curiosità,cosa intende per rare occasioni” “non resisto alle donne in carne,non tutte s’intende,ma quelle che hanno un fascino,una sensualità come nel suo caso mi fanno perdere la testa e provo un irrefrenabile desiderio di possederle,perdoni di nuovo la franchezza” “devo ammettere che lei è uno che va subito al sodo,non fa uso di metafore” “la cosa la turba?” “sono una donna autonoma e padrona della mia vita”
“all’ora mi permetto di essere più audace. Paola ti desidero,hai detto di essere una donna libera e sono certo che ami fare sesso e lo sai fare molto bene,andiamo in un motel a vivere un’ora di passione,ti prego accetta la mia proposta”
Trovo quell’uomo interessante,avrà su e giù una cinquantina d’anni,fisico asciutto anche se non gli manca un filo di pancia che a me non dispiace,è moro brizzolato un bel viso con una barba di un paio di giorni,sa riconoscere una donna in calore e la cosa mi intriga.
“ti ho detto che non vado di fretta ma non ho il tempo per andare in un motel,se ti accontenti di una sveltina da qualche parte”
“Ok tesoro,così è forse ancora più eccitante,i bagni qui non sono molto puliti per cui li escludo. Ho l’auto nel parcheggio sotterraneo che è ampio ed offre angoli dove ci si può appartare senza timore di essere disturbati,che ne dici” “sesso in auto come una puttana,mi piace l’idea”
L’asciamo il bar e passando di fronte al negozio dove ci siamo conosciuti si ferma e vuole che entri insieme a lui. Indica alla commessa il completo notato in precedenza e dopo che le ho dato la taglia lo fa impacchettare e me ne fa dono. “dovevo comprartelo,voglio immaginare il momento in cui lo indosserai magari mentre scopo con mia moglie oppure mi masturbo per te e chissà , può darsi che un giorno accetterai di incontrarci in motel e lo indosserai per me”
“piano con la fantasia,non cerco un amante fisso,ho un compagno che amo e che mi soddisfa in tutto e se decido di fare sesso con altri mi piace variare quindi non è detto che tra me e te ci sarà una seconda volta”.
“Ok ho capito e non dico altro,ora andiamo che muoio dalla voglia” Lo seguo in ascensore e una volta scesi nel parcheggio sotterraneo saliamo sulla sua auto e ci dirigiamo in un aera dove ci sono le auto dei dipendenti e ci infiliamo tra due di esse.
“hai detto che vuoi fare la puttana per cui tiramelo fuori e fammi un pompino” “sei deciso e porco,non vuoi perdere tempo e nemmeno io del resto”. Gli slaccio la cintura,sbottono i pantaloni,infilo la mano nelle mutande e lo tiro fuori. Il cazzo è già duro,con la cappella mezza fuori bagnata. Le dimensioni sono discrete,bello da vedere. Mi basta afferrarlo con decisione che la cappella esce del tutto,lo voglio sentire bene e lo percorro fino alle palle. Gli devo abbassare pantaloni e mutande fino alle caviglie per poter avere libero accesso ai testicoli accuratamente depilati. La pelle è vellutata e le palle sono belle sode,le tasto una ad una premendo leggermente fino a che sento di fargli male,poi premo il cazzo contro la pancia e avvicino la bocca allo scroto,lecco la pelle calda e morbida,prendo in bocca le palle e succhio,le faccio giostrare nella mia bocca a lungo poi le lascio con uno schiocco e le riprendo. Ripeto l’operazione più volte “mmmm sei una gran troia,dove hai imparato questi trucchi,magari mia moglie fosse abile come te” . Ora lecco il cazzo come una cagna leccherebbe la mano del suo padrone e poi me lo infilo in bocca e succhio,glielo pompo col risucchio. La sua lunghezza mi permette di mettermelo tutto in bocca,mi stuzzica il palato fino alla gola ma non va oltre per cui posso fermarmi senza che mi venga lo stimolo di vomitare e lavorarmelo un po con la sola lingua.
Lo faccio godere succhiandolo, leccando la cappella sulla quale ogni tanto sputo per poi spalmare con la bocca tutta l’asta con la mia saliva.
E’ però giunta l’ora che sia lui a darsi da fare,diamine è tutta mattina che ho voglia di prendere un cazzo e non posso aspettare oltre.
Mi sfilo le mutandine,gliele offro e lui le annusa avidamente “sono tutte macchiate dei tuoi umori,sanno di figa,di femmina,sei in calore troia,non riesci proprio a nasconderlo”
Si china su di me ad afferrare la leva che ribalta il sedile ed una volta distesa mi mette una mano sui seni e fa per baciarmi la bocca. Lo fermo “ricorda sono una puttana e le puttane non si fanno baciare”. Nel sentire queste parole si infiamma , mi mette una mano sulla figa e la tasta,la esplora con le dita. “togli quella mano stronzo e scopami,cosa aspetti?” Mentre si gira vedo il suo cazzo sempre più duro e gocciolante. Mi monta sopra,infilo una mano di sotto,lo prendo e lo appoggio all’ingresso della mia caverna. Lui spinge grugnendo,è già dentro tutto,si ferma cosi col cazzo immerso fino alle palle. “lo senti puttana,senti il mio cazzo che ora ti sbatterà per godersi la tua figa fradicia e farti godere come una porca” “poche chiacchiere e dimostrami che sei uomo e sai farmi sentire femmina”. Inizia così a pompare,i suoi lombi spingono decisi,inizio a godere,mi scappano i primi gemiti,lui insiste ed affonda i colpi,aumenta il ritmo. “prendi troia,è così che lo vuoi vero” “si sbattimi porco,non smettere,uuuiiii così ancora di più uuuiiiii siiii il tuo cazzo in figa,ooooooo mi stai facendo godere” La sua asta è un pistone , uno stantuffo,il suo movimento sembra inarrestabile,mi tocco la figa,prendo li clitoride tra le due dita a v e premo facendolo uscire,lo struscio,lo pizzico,me lo sditalino freneticamente e sento dal profondo salire rapido l’orgasmo “uuuuuuu vengo, uuuuuuiiiiiii godo amore, uuuuuuuuu lo senti il mio miele che sgorga? ooooooo uuuuuuuu”
E’ un lungo e intenso orgasmo che mi fa sussultare e si esaurisce lentamente lasciandomi finalmente un senso di appagamento e la figa completamente zuppa di umori che arrivanofino a bagnarmi le cosce. Lui “tesoro sto per venire,vuoi che esca?” “no,tranquillo sborrami in figa,non c’è nessun pericolo” “lui è al limite pochi colpi decisi e “oooooo sborro,ti vengo in figa,uuuuuuuiiiiii ti riempio del mio sperma puttana” Lo sento il primo schizzo , è potente e abbondante,mi scalda il ventre poi un altro e d un altro ancora “siiiiii riempimi la figa,la voglio tutta la tua sborra” I suoi colpi si fanno di mano a mano più radi se pur col cazzo che spinge fino in fondo sempre con decisione . Si ferma esausto,ha dato tutto. Per alcuni secondi si accascia su di me,lo scuoto “abbiamo scopato,abbiamo goduto,ora siamo entrambi soddisfatti e non abbiamo più niente da dirci,accompagnami nei pressi dell’ascensore” Gli do una rapida ciucciatina al cazzo per gustarmi il sapore dello sperma,a me piace la sborra e mi piace poter assaggiarla da uomini diversi perché lo sperma varia da cazzo a cazzo sia nella densità che nel sapore. Mentre lui si ricompone io mi ripulisco cosce e passera con dei fazzoletti di carta prima e con delle salviettine umidificate poi. Metto le mutandine nella borsetta,voglio sentire l’aria che mi accarezza il sesso e poi mi intriga l’idea di tornare a casa con la metro affollata dell’ora di punta a stretto contatto con tante persone e magari ci scappa anche una furtiva toccatina.
Prima di scendere dall’auto “grazie per il regalo,magari non potrai vedermelo addosso ma forse ti farà piacere sapere che lo farò per il mio compagno e mentre scopiamo gli dirò che me l’ha regalato uno sconosciuto e gli racconterò nei dettagli come ho fatto la troia nella tua auto.
Al mio ritorno la prima notte mi ha sorpreso levandosi la vestaglia. Indossava della lingerie molto sexy mai vista prima.
Lei ha mimato qualche mossa di danza rigirandosi per farmi apprezzare pienamente l’effetto che quegli indumenti mi provocavano vedendoli su di lei. Si è poi stesa sul letto accanto a me e appoggiate le labbra al mio orecchio ha sussurrato “amore adesso ti racconto una storia”
 

 

 

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