Ricordo ancora perfettamente quando decisi di vendere il mio piccolo appartamento in campagna; per questioni di spazio non ci stavo più e avevo bisogno di qualche metro quadrato per poter mettere i miei strumenti musicali. Era ormai troppo tempo che mia moglie continuava a dirmi che o restavo io o i miei strumenti…presi quindi una decisione che a pensarci adesso non è mai stata più azzeccata!
Anche se la casa era molto vecchia e quindi difficoltosa da vendere la fortuna mi corse in aiuto facendomi ricordare che un mio vecchio parente si era rivolto ad un’agenzia di una vicina cittadina con cui si era trovato molto bene.
Dopo un breve giro di chiamate riuscii a mettermi in contatto con Cristina, una donna con una voce sensualissima e titolare dell’agenzia in questione: dopo i convenevoli fissammo subito un breve incontro a casa mia per poter valutare la questione vendita.
Qualche giorno dopo nel tardo pomeriggio ci saremmo incontrati in presenza anche di mia moglie.
Il periodo era giugno e faceva abbastanza caldo quindi io ero già felice perchè mi immaginavo che arrivasse una donna in abbigliamento estivo…non mi sbagliavo!!!
Scese da un’audi di grossa cilindrata una donna molto sexi, età tra i 40 e i 50 con capelli color mogano lunghi fino a metà schiena e pelle abbronzatissima; indossava una camicetta bianca con una scollatura posteriore che mi fece subito notare non portasse il reggiseno…pantaloni attillati in pelle nera e, cosa che mi piacque ancor di più erano le sue scarpe: un paio di polacchine nere aperte sul davanti e sul tallone….da vera dark lady con un tacco 10 abbondante. (vado matto per i tacchi alti)
La accolgo, le presento mia moglie e facciamo il giro della casa, ovviamente i miei occhi continuavano a cadere sul suo fondoschiena (si intravedeva chiaramente un bel perizoma) e sul suo decoltè perchè la camicetta era semi sbottonata e stimai con orgoglio che avesse avuto almeno una terza misura.
Alla fine del giro ci sedemmo al tavolo e io mi misi accanto a lei seduto al lato vicino al suo con mia moglie davanti a lei…la sua parlata era fluida e mi faceva arrapare come un matto…lanciò anche dei segnali che mi incoraggiavano perchè si accarezzava spesso le cosce e faceva roteare i suoi piedi avendo sicuramente notato che io ne ero attratto.
La cosa finì così nell’attesa che qualche acquirente ci avesse rimesso in contatto.
Passarono non pochi giorni e io mi continuavo a segare pensando a lei…mi scoppiava il sangue nelle vene e l’eccitazione aumentava di giorno in giorno fino a quando finalmente mi chiamò per dirmi che aveva una cliente interessata.
Fissammo un appuntamento e dopo una lunga trattativa ci accordammo per la vendita.
Alcuni mesi dopo ci fu la consegna delle chiavi e quel giorno mia moglie era impegnata nel sistemare le ultime cose nella nostra nuova casa quindi decisi di andare da solo.
Era una tarda mattina e per prima arrivò lei…Cristina…ragazzi quanto era sexi….mese di luglio, sandaletto color carne con tacco 12 unghie smaltate di rosso mattone…vestitino abbottonato sul davanti con gonna corta e una borsetta nera appoggiata sulla spalla destra….fece le scale taccheggiando e ebbi subito un sussulto tra le mutande…quando entrò in casa risuonò il campanello perchè era arrivata la nuova proprietaria Antonella…una ragazza sulla trentina capelli neri ricci e lunghi con occhiali: portava i pantaloni attillati di una tuta, delle scarpe del tennis e una maglietta bianca….fisicamente era messa molto bene, magra con tette di terza misura e si intravedeva un principio di capezzolo retto.
Spiegai per filo e per segno le particolarità della casa e alla fine Cristina disse: “Bene allora abbiamo quasi terminato…non si può che festeggiare adesso!” Io ero contento per la vendita della casa ma non mi immaginavo certo che lei iniziò a sbottonarsi il vestito e a ondeggiare i fianchi con una faccia arrapatissima…subito Antonella si tolse la maglietta e si misero a limonare….io non stavo più nella pelle allora mi avvicinai e mi appoggiai lateralmente tra le due…per qualche minuto era solo uno strusciamento ma poi Antonella si abbassò e me lo prese letteralmente tutto in bocca…non avevo mai avuto un uccello così duro in vita mia….Cristina si tolse il vestito e rimase in reggiseno e perizoma….ci infilammo la lingua in bocca per qualche minuto poi anche lei si abbassò per assaggiare i miei genitali….succhiavano veramente molto bene con una collaborazione indescrivibile…non c’erano più mobili in casa tranne un vecchio tavolo che Antonella aveva concordato le lasciassi (forse era già tutto previsto)….fu proprio su quel tavolo che Cristina si sdraiò a gambe aperte e mi chiese di leccarle la passera rasata….Antonella si mise sotto il tavolo e continuava a spompinarmi ininterrottamente fino a quando la riempii di sborra fino in gola!!!
Cristina ansimava e sembrava fosse venuta ma non era affatto così…continuammo per almeno 2 ore con quel menage a tre…anche Antonella era desiderosa di farsela leccare ma preferii iniziare lubrificandole bene l’ano con la mia saliva e la sua eccitazione era alle stelle.
Mi misi io di schiena sul tavolo e Cristina salì sopra di me mettendomela in faccia mentre Antonella si allargò il buco posteriore e si infilò dentro tutta la mia nerchia che ancora era bella dura.
La cosa meravigliosa era quando penetrai fortemente la vagina di Cristina….sembrava fosse ancora vergine e la mia cappella carpiva sensibilmente le pareti interne della sua vulva tutta umida e in calore.
mi chiesero di eiaculare sulla loro faccia e io risposi che lo avrei fatto molto volentieri…per raggiungere il massimo arrapamento sfilai un sandalo a Cristina e iniziai a succhiare il suo alluce che sapeva di vaniglia….lei godeva come una gatta in calore e Antonella veniva tirandosi i capezzoli con le dita .
La festicciola era finita…ci rivestimmo con la promessa che nessuno avrebbe dovuto sapere di questo bramoso incontro e ovviamente ancora oggi è così!
Il racconto nasce dall'unione di alcune esperienze sessuali e relazionali che ho vissuto. Celeste esiste, ma non è quello il…
Pazzesco..sarebbe bellissimo approfondire la sua conoscenza..
Mi piace pensare sia un racconto reale..se ti andasse di parlarne scrivimi a grossgiulio@yahoo.com
Molto interessante, è realtà o finzione? Dove è ambientato?
Felice che le piaccia. Le lascio il beneficio del dubbio…