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Racconti erotici sull'IncestoTradimento

NUORA tradita

By 25 Agosto 2020Agosto 28th, 20203 Comments

mia nuora Monica Fin dal primo giorno che l’avevo conosciuta con il suo ingresso in famiglia, mi era subito piaciuta.

era una ragazza molto piacevole, anche se aveva un carattere un Po oltezzoso, come se avesse sempre la puzza sotto il naso.

in compenso sapeva essere educata e gentile.

Era la fidanzata di mio figlio, stavano insieme già dalle elementari. ora lei aveva 20 anni, mio figlio ne aveva 22.

già da un Po di tempo le cose tra di loro non andavano più bene, chi ci stava male era solo Monica, era convinta che il suo fidanzato la tradiva, e questo era vero, già diverse volte mio figlio aveva chiesto a noi di coprirlo, anche se a noi ci raccontava frottole, tipo che usciva con amici vari, però era stato colto in fallo diverse volte.

durante una loro discussione mentre si era a cena tutti insieme, Monica minacciò di ripararlo con la stessa moneta se avesse scoperto un suo tradimento, minacciò addirittura che nel momento che l’avesse scoperto si sarebbe concessa al primo che gli capitava a tiro e si sarebbe fatta rompere anche il culo!

vederli e sentirli litigare era una prova forte, anche perché proprio non mi riusciva di difendere mio figlio. sapevo che il loro rapporto, essendo nato quando erano così giovani, poteva finire perché se ci si guarda in torno senza pensare alla responsabilità di farsi una famiglia, la carne si sa e debole.

comunque, un giorno accadde che i due fecero delle vacanze separate. lui in Spagna, lei credo che avesse rinunciato a partire con le sue amiche per depressione.

Così un  giorno che era a cena da noi, ci ritrovammo soli io e lei in casa, mia moglie era via per un convegno e non rientrava prima della fine della settimana.

gli proposi di uscire, volevo si distrarre un po.

A cena eravamo in un ristorante, si inizio a parlare, venne fuori che lei sapeva che mio figlio aveva intenzione di lasciarla e che stava già da tempo facendo i cazzo suoi con altre comprese delle amiche di Monica. 

che potevo dirgli, quella sera era particolarmente deliziosa, con quel suo viso arrapante, aveva due occhi da cerbiatta in fregola e con una incazzature bestiale. indossava un paio di pantaloncini minuscoli molto aderenti  al suo magnifico sedere sodo, sul davanti si riusciva ad intravedere bene lo spacco formato dalle labbra della sua figa. la parte superiore del corpo era stretta in una semplice camicetta che gli lasciava nude le spalle e il ventre. la sua bocca fu la causa della mia decisione definitiva di, provarci, volevo godermi quel bel corpo, in parte trascurato. proposi di scegliere cosa gli andava di fare, andare in una discoteca oppure rientrare a casa a guardare un film. la mia idea era di fargli sentire la mia erezione mentre avremmo ballato, per metterla alla prova. ma lei scelse di rientrare a casa, vada per il film.

mentre si era seduti sul divano, lei si distese di lato poggiando la sua testa sulle mie cosce, e sono certo che senti subito la durezza del mio cazzo che mi duoleva nei box.iniziai ad accarezzare lentamente, e vedendo che mi lasciava fare, iniziai a toccarli la pelle nuda tra le cosce che dopo un Po allargò. come mi sentivo io in all’istante non lo si può descrivere. dico solo che non avevo pazienza, sollevai la sua testa e gli misi la lingua in bocca felicissimo che lei avesse allargato non solo le cosce ma anche le labbra per farsi slinguazzare per bene.

“”sei troppo arrapante Monica, ho voglia di farti di tutto, di farti piangere e gioire di piacere, “” fammi quello che vuoi, fammi sentire quanto si può essere felice ad essere sbattuta come una zoccola “”.

Si mise in ginocchio tra le mie gambe e mi sbottona i pantaloni, tirò fuori il mio attrezzo e resto’ ad ammirarlo con gli occhi spalancati, emise un imprecazione di meraviglia dicendo: ” cazzooooo!!!”.

non poteva essere altrimenti, con il mio Biscione lungo grosso e pieno di vene pulsanti, e con una cappella ad arpione, che altro poteva dire?

2

seduto sul divano, con le gambe spalancate, con quella magnifica ragazza che si era messa in ginocchio, credevo d’essere in paradiso e a livello di sensazioni di certo ero proprio al massimo.

Monica prese in pugno l’asta dalla base restando ad osservarlo per qualche istante.

” non ho mai visto o sfiorato un altro pene oltre quello di tuo figlio, ma cazzo! questo è un manganello ” fece su e giù con la mano dicendo: ” ho paura che mi farà male”, anche io temevo che gli avrei fatto un Po male, ma sapevo che dal dolore saremmo passati a un piacere troppo intenso a cui era bene non rinunciare, specie ora che avevamo rotto il ghiaccio.

Volendo che tutto fosse perfetto, senza cedere alla fretta, mi alzai tirandola su, ci siamo sistemati sul letto in camera degli ospiti, dove solitamente dormiva lei quando era da noi.ho messo a nudo il suo corpo. essendo lei una che frequentava regolarmente le palestre, aveva delle curve scolpite, tutto molto aggraziato, sapevo che praticava yoga e il risultato si vedeva, oltre a dimostrarmi in seguito come fosse ben allenata.

ho baciato e leccato la pelle del suo corpo, soffermandomi alle sue tette, non erano molto grandi, a pera con due capezzoli molto appuntiti particolarmente piacevole da leccare. quando finii di leccare le sue cosce ed ero in prossimo a prendermi cura della sua figa, lei tirò su le gambe allargando bene le cosce, se le era tirate completamente su se stessa così che sia la figa che l’ano erano magnificamente esposti sia alla mia vista che ai miei desideri di prenderne possesso. ancora prima di portarmi su di lei a leccargli le parti intime, ero consapevole che la mia giovane nuora, o ex nuora, era comodamente penetrabile fino in fondo, almeno per quello che sarebbe stato possibile infilarci dentro.

mi deliziai con il sapore del suo sesso già copiosamente bagnato, le labbra della sua figa erano sottili, il clitoride ben in vista era vittima delle mie labbra e della mia lingua, Monica sotto di me gemeva e a tratti vibrava, co  le sue braccia aveva circondato ognuna delle sue gambe tendendole sempre ben spalancate.poi iniziò a supplicarmi di penetrarla, ” prendimi ti prego, ti prego, mettimelo dentro, fammi sentire il tuo cazzooo”, io avrei voluto aspettare ancora, avevamo molto tempo a disposizione, però era giusto accontentare ogni suo desiderio.

3

Eravamo vicini al dunque, il punto del non ritorno era già oltrepassato da un po, entrambi eravamo presi dal desiderio di andare avanti in quella che sembrava un avventura sessuale fuori da ogni immaginazione.

Mentre ero ancora con la bocca sulla figa di Monica, co le dita tenni le sue labbra divaricate e co  la lingua lappai con veemenza provocando in lei gemiti e tremori, era un fiume i  piena, squirtiva in maniera continua, io lo chiamo semplicemente, ciprino, il suo sapore era delizioso. Vedevo la sua espressione ed era di puro ed intenso piacere. Risalii su di lei attaccandomi alla sua bocca arrapante mentre l’asta del mio pisello strusciava al centro delle labbra meste. Volevo affondare in lei ma dovevo essere paziente, volevo che ogni cosa durasse un b Po. Mentre continuavamo a slinquazzarci come veri amanti, co  una mano impugnai l’asta iniziando a strusciargli il glande tra le labbra, gli strisciavo contro il grilletto mentre, sotto di me, Monica tremava continuamente.

Mi accorsi che stava per venire, così mi rimisi con la bocca sulla sua figa deliziandomi di quel nettare a cui non  avrei potuto mai rinunciare.

“ oh mio diohhh  dio che bello, più oohhh, è  così bello tutto questoooo”. Era i  estasi.

Quando era sul punto di finire il suo orgasmo, mi sistemati per bene con il cazzo puntato allo spacco e iniziai a spingere verso l’interno, il volto di Monica era di apprensione misto al desiderio, la mimica era in sintonia con ciò che entrambi stavamo vivendo. Sentivo come era stretta e molto aderente, gli avevo infilato dentro solo la cappella e la sentivo come avviluppata alle labbra di una che te lo succhia con violenza. “ora ti farà male Monica, te lo spingo dentro ok?”, lei fece diversi respiri profondi e rispose di si, “ si, fammi sentire come si gode co  un pisello come  tuo, spaccamela per bene sii, ho Dio, diooohhh.”

Appena aveva detto si avevo iniziato a spingere in lei, il suo orgasmo non era ancora terminato e sembrò non terminare mai. Non fu facile far entrare gran parte dell’asta, era bello anche osservare come entravo in lei, le labbra della figa avviluppate intorno al mio cazzo, entrare ed uscire, sedere e sentire come Monica godeva tremando continuamente, le lenzuola erano zuppe di lei, orgasmava e squirtiva di continuo.

Continuando a scoparla, mi abbassai col busto su di lei così che ora ero io con le mie braccia piantate nel letto a reggergli su le gambe, osservavo il suo volto da vicino. Monica era deliziosa, ma in quel momento, con quelle espressioni di intenso e continuo piacere, era qualcosa che non avevo mai visto prima, glielo dissi, o almeno ci provai, “ sei bellissima Monica, e sei tutta da godere, senti come piaci al mio sesso, lo senti come ti pulsa dentro” , “ ti sento si, ti sento, non smettere mai ti prego, fammi impazzire per una volta”. Mise le sue braccia intorno al mio collo iniziando a baciarmi con foga e al tempo stesso inizio ad ondulate sotto di me, così che regalava lei il rittmo e la quantità di Cazzo da prendere dentro, ero anche io sul punto di venire, no volevo venire in lei, così glielo dissi e anche se lei mi assicuro che non c’erano problemi perché prendeva la pillola, io desideravo altro. Mi sfilai di dentro restando in ginocchio, mi osservò un istante, poi sì mise quasi accucciata davanti a me e si porto la cappella alle labbra. Era bellissimo vedere il mio cazzo nella sua arrapantissima bocca, gli misi entrambe le mani sulla nuca iniziando a pompare nella sua bocca, poiché lei gradiva gli andavo dentro il più possibile, ero io a dettare il rittmo, poco prima che arrivassero i primi spruzzi di sborra gli stavo letteralmente sbattendo la cappella in gola. Non so perché ma ai primi spruzzi gli hanno premura la testa così che schizza direttamente in gola, poi lo tirai fuori mentre altra sborra gli schizzo’ sulla lingua, lei cercava di acchiappare gli schizzi nella sua bocca, ingoiava davvero come una zoccola, e questo mi piaceva parecchio, anche perché avevo intenzione di appagare i suoi desideri e la sua sete di sborra bollente e cremosa.

4

L’eccitazione era troppo alta per fermarsi o anche solo per rallentare, Monica stava percorrendo tutta l’asta con la lingua, con le labbra lo mordeva, capivo da ciò, che lei era brava a fare lavori di bocca, sarebbe riuscita a farmi sborrare di continuo se non avessi fatto attenzione ma, anche prestando la massima attenzione, lei era troppo arrapante in ogni cosa, mentre con la lingua leccava mi osservava co  i suoi occhi, era tutta sudata.l’ho distesa nuovamente sul letto e con un unico colpo gli ho infilato nuovamente il cazzo nella figa. “ sei troppo arrapante Monica, non vorrei mai smettere di scoparti, di farti sentire zoccola, la mia zoccolette tutta da fottere”. “ si Mario, fottimi tutta, fai di me la tua troia da lettooo, oh dio come.mi piace sentire il tuo randello  si si, tutto dentro ti prego, fammelo sentire tuttologo “.

Monica era ancora tutta inarcata sotto di me mentre io su di lei facevo su e giù con il corpo pompando in lei con forza..i nostri gemiti erano continui e anche abbastanza urlati  Questo mi faceva capire che non avremmo mai potuto fare sesso con persone nei paraggi, ci avrebbero sentito.

Questa volta, mentre lei era già venuta diverse volte in maniera copiosa, quando fui sul punto di sborrare, restai tutto piantato in lei è gli pisciai la sborra bollente direttamente contro l’utero mentre sotto di me Monica vibrava e gemeva, mentre ero ancora in lei e stavamo terminando entrambi i nostri orgasmi, incollai la mia bocca alla sua vidi che stava piangendo e mi disse che era tutto per gioia, per piacere.

Continua…

Avrei piacere di leggere commenti, purché non offensivi.

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