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Racconti Trans

05 – sei in tre giorni

By 20 Settembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Ricevo una mail da Enzo ‘ho trovato cinque che vogliono scoparti, cosa facciamo?’ lo contatto su messenger e gli chiedo maggiori spiegazioni, in vari portali di incontri si è messo alla ricerca di maschi a cui piace il mio genere, ne ha trovati cinque, deve solo mettersi d’accordo sui giorni
‘Ok d’accordo Enzo, ma dove andiamo? Ma non tutti insieme, al massimo due per sera’
‘Ok mi organizzo, comunque andiamo a casa mia’
Si mette d’accordo con i vari uomini, mi contatta nuovamente
‘Julia uno di martedì, due di mercoledì e gli altri due solo di giovedì’
‘Ok organizza, ma un giorno di fila all’altro o in settimane diverse?’
‘Purtroppo sarà una coincidenza, ma tutti possono solo la prossima settimana dicono, poi nessuno di loro è in grado di dirmi quando può essere la prossima volta’
‘Ok capito, mi spetta un tour-de-force di una settimana’ Rido fra me e me.
Il sabato lo passo con Fabri in un club, trascorre la notte da me e riparte per casa sua nel pomeriggio della domenica.
Arriva il martedì, raggiungo casa di Enzo, resto da lui mentre lui si reca a prendere il primo degli uomini a cui ha dato appuntamento. Entrano in casa, io li attendo già sdraiata sul letto di Enzo, mentre guardo la televisione, indosso solo un reggiseno, perizoma, reggicalze e calze, li aspetto come una puttana. L’uomo è sui cinquanta anni, appena mi vede si avvicina a me, mi si siede accanto, mi fa i complimenti. Enzo è già nudo, il suo uccello è già in tiro e voglioso. Lo prendo in bocca, anche l’altro si spoglia, ho entrambi i loro uccelli di fronte a me, li succhio alternandoli, mi inginocchio sul letto, con l’uccello del nuovo arrivato in bocca, Enzo nel culo. Viene, mi volto dalla parte opposta offrendo il culo all’altro. Mi incula a sua volta, viene anche lui, come Enzo nel preservativo. Restiamo sul letto a parlare per una mezz’ora. Mi guardano, hanno voglia entrambi di farsi un’altra scopata. Prendo nuovamente i loro cazzi in bocca e, a turno, li ho nuovamente in culo, uno dopo l’altro. Enzo intanto ha preso una macchina fotografica, mi chiede se può scattare delle foto, gli do il mio consenso. Mentre mi scopano Enzo scatta alcune foto. Questa volta è l’altro uomo a venire per primo, mentre lo sta succhiando con il mio amico che mi incula, mi avvisa appena in tempo, tolgo la bocca dal suo cazzo e mi viene sul viso. Enzo mi esce dal culo, si toglie il preservativo, mi sborra in pieno viso, sull’altra guancia. Il nostro nuovo amico deve andare, lo salutiamo, resto ancora un po’ da Enzo, il tempo per farci insieme una nuova scopata.
Il giorno dopo sono ancora da lui. Sono in due questa volta, sono ancora vestita più o meno come il giorno prima, l’intimo è diverso, ma il look uguale. Uno è un ragazzo, poco più che venticinquenne, l’altro di circa quaranta anni. Sono tutti d’accordo a fare anche foto. Li prendo inizialmente tutti e tre in bocca. Inginocchiata fra di loro. Mi metto alla pecorina sul letto, mi inculano a turno, in piedi sul letto. Uno dopo l’altro vengono, prima Enzo poi il ragazzo. L’altro continua senza sosta, se lo fa succhiare ancora, cambia il preservativo per mettermelo ancora in culo. Enzo continua a scattarci delle foto. Sia lui che il ragazzo ritornano nel gioco, me lo infilano insieme in bocca mentre continuo ad essere inculata dal terzo uomo. Me lo rimettono di nuovo nel culo anche gli altri due. Enzo viene ancora.Viene anche il quarantenne, sul letto mi sto facendo sbattere dal ragazzo. E’ il quarantenne che sta scattando delle foto, Enzo ha il cazzo ancora duro, me lo infila in bocca mentre il più giovane continua a montarmi nel culo. Enzo sta venendo per la terza volta, lo trattengo fra le labbra, capisce che voglio prenderla in bocca. Ingoio la sua sborra proprio nel momento in cui anche il ragazzo sborra nel mio culo, dentro il profilattico. Mi hanno scopata ininterrottamente, alternandosi per un’ora e mezza. Se ne vanno, sto per andarmene anche io, Enzo vorrebbe fare l’ultima, prima di andare a dormire, senza prenderglielo in bocca mi piego in avanti, appoggiata al letto, sono finiti i preservativi, gli permetto lo stesso di entrarmi in culo, mi monta sta per venire
‘Sborrami in culo’ lo fa. Vado in bagno a darmi una rinfrescata e torno a casa pensando che il giorno dopo ne avrei avuti altri due nuovi. Spero di resistere.
Siamo a giovedì sera, mi presento a casa di Enzo vestita solo con una guepière, perizoma e calze, sopra solo un soprabito per coprirmi, nessun vestito. Il percorso in macchina l’ho fatto in quell’abbigliamento.
‘Julia sei proprio una zoccola’ non per offendermi, ma con un tono di voce affettuoso.
Esce di casa e va a prendere i nuovi due amici. Uno dei due si presenta con delle paste. Gentile, penso. Mangiamo le paste insieme e chiacchieriamo per qualche minuto, l’uomo delle paste è un poliziotto, l’altro un geometra.
Mi fanno sdraiare a pancia in giù, sul letto. Sei mani mi toccano, mi palpano, sulla schiena, sulle gambe, sul culo. Qualcuno di loro mi sta infilando un paio di dita nel culo. Non mi giro a guardare, resto in balia delle loro mani. Mi sento prendere per i fianchi, mi aiutano ad alzarmi sulle mani, il geometra è di fronte a me, nudo, il suo cazzo davanti alla bocca, la apro, gli faccio un pompino. Mi arrivano un paio di buffetti sul sedere. Sento un grosso membro sbattermi sulle natiche, penso sia Enzo. Non è lui, lui è in piedi vicino al letto con la macchina fotografica in mano. E’ il poliziotto, mi giro, lo guardo, ha un cazzo più grosso ancora di Enzo, più lungo. Continua a sbattermelo sopra le natiche. Prendo nuovamente in bocca l’uccello dell’uomo di fronte a me. L’altro intanto mi entra nel culo. Mi fanno girare, si danno il cambio nella mia bocca e nel mio culo. Anche Enzo ha l’uccello in mano, di fronte a me, li succhio entrambi. Sento il geometra maneggiare sopra le mie chiappe, si sta levando il preservativo. Mi sborra sulla schiena. Mi giro una ennesima volta, Enzo mi entra nel culo, l’altro si siede a gambe aperte di fronte al mio viso.Gli lecco le palle, il cazzo, glielo prendo in bocca. Enzo è venuto. Il poliziotto mi fa montare sopra di lui, mi faccio inculare a smorzacandela. L’altro è sdraiato a fianco a noi, ci guarda. Il mio amico fotografa.
‘Troia prendimelo in bocca ora, fammi venire’
Mi inginocchio fra le sue gambe, gli levo il preservativo e lo pompo in bocca fino a farlo venire, in bocca.
Sono stravolta per le tre serate consecutive, non ce la fari proprio a continuare. I due uomini ci salutano, ho goduto ma allo stesso tempo tiro un sospiro di sollievo. Anche Enzo è stanco per la performance sei tre giorni. Torno a casa. Mi sdraio sul mio letto. Mi passano per la mente le immagini dei cinque nuovi cazzi conosciuti più quello del mio amico. ‘Sono proprio una troia’ penso e, mi addormento.

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