Skip to main content
Racconti Trans

PIZZA TRANS

By 23 Settembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Avevo iniziato a fare le consegne per Dino’s Pizza durante l’università,solamente il sabato sera,ma dopo la laurea,non trovando di meglio avevo accettato il tempo pieno: dal lunedì sera fino alla domenica. Avevo il mio motorino e coprivo una bella fetta della città: eravamo in tre,Paolo,Francesca ed io. I clienti erano spesso gli stessi,ma certe volte capitava che telefonasse qualcuno che non si era mai sentito prima.
La storia che sto per raccontare &egrave legata ad una di queste volte.
L’indirizzo era sconosciuto,impiegai molto per trovarlo: corrispondeva ad una palazzina anonima alla periferia della città. Pioveva e quando arrivai ero mezzo bagnato. Non c’era ascensore e mi feci 4 rampe di scale a piedi. Quando suonai alla porta non ricevetti risposta. Aspettai e poi suonai di nuovo. Niente. Vi lascio immaginare la rabbia che mi stava montando. Mi ero fatto mezza città sotto l’acqua per niente? Suonai ancora con forza. Stavo per telefonare alla pizzeria per avere indicazioni,quando sentii aprire la porta. Un volto femminile sbucò dalla porta e urlò: ‘Non fare casino,cretino! Entra. Non ho i soldi adesso. Aspetta un attimo in cucina che arrivo subito!’ sorpreso la fissai stupido. ‘Che casin..’
‘Muoviti, entra e stai zitto qui. Fra cinque minuti ho finito e ti do i soldi,stai tranquillo!’ e mi trascinò dentro,mi spinse verso la cucina e senza che riuscissi a dire qualcosa mi sbatté su una sedia.
‘Prenditi qualcosa da bere, accendi pure la tv se vuoi,ma fai piano, stai zitto e aspettami qui!’
‘Ma..come..
Lei si chiuse la porta della cucina alle spalle e filò via.
Che roba!
Mai capitata una cosa del genere. Che situazione era?
Maledicendo la sfiga, mi tolsi la giacca e i guanti e mi sedetti. La cucina era spoglia e pareva poco frequentata. C’era una tv piccola e un calendario appeso al frigo. Dentro ci trovai effettivamente qualcosa da bere: birra,cocacola,champagne e vino. Ma a parte un limone e 2 uova nient’altro. Mi presi una birra e mi sedetti alla tv. Ma chi era quella donna? Si era presentata in vestaglia corta,un paio di buffe ciabatte da camera con un pon-pon sopra e lunghe gambe color cioccolato. Tutto era avvenuto così in fretta che non avevo fatto in tempo a notare altro. Pareva piuttosto truccata in volto,ma non ricordavo bene il volto. Profumava come una troia,questo certo,ancora la stanza era piena del suo odore e la voce era strana come di una cornacchia.
Che roba! Pensai ancora. E perché dovevo aspettare ancora? Ma almeno dopo mi avrebbe dato una mancia? Lo speravo. In tv non c’era niente come al solito. Mi bevvi la birra lentamente e stavo per alzarmi e andarmene con la pizza. Quando, di colpo,pensai: ‘Che cretino che solo! Certo che &egrave una troia! Una cucina spoglia,lei vestita in vestaglia che chiama il servizio pizze a domicilio,nel mentre arriva un cliente e quella mi metta qui ad aspettare che abbia finito. Non ci voleva un genio per capirlo subito!’ ok. E adesso? Adesso aspetto e mi prendo i soldi. Finii la birra e sentii dei passi in corridoio. Una porta che si apriva,dei saluti e poi lei rientrò in cucina.
‘Ecco i soldi. Qui c’&egrave pure la mancia. Hai preso da bere? Hai fatto bene. La pizza? Bene, ho una fame,&egrave da stamani che non mangio”
Era alta,la vestaglia rossa lucida metteva in rilievo le sue forme curve,bel seno e tutto il resto. Il volto aveva dei tratti marcati,labbra rossa,naso molto stretto evidentemente rifatto,zigomi alti e una massa di capelli ricci che teneva raccolti dietro,in alto.
‘Grazie-dissi prendendo i soldi-occupata di la,eh?’
‘Senti non fare tanto lo spiritoso. I soldi te li ho dati,quella &egrave la porta smamma..’mi disse a brutto muso. ‘Cazzo vuoi da me? Io non ti devo spiegazioni..’ sbraitò.
‘Ehi,siamo suscettibili qui! Guarda che io non ti giudico,non mi importa niente di quello che fai o non fai:affari tua e detto fra noi: uno,io non mi sento migliore di te o che,sono un povero sfigato che ha una laurea inutile e che consegna pizze in motorino sotto l’acqua per giunta. Tu te ne stai al caldo in un appartamento e ti permetti pure il lusso di ordinare del cibo,pagandolo due volte tanto il suo valore,mancia compresa. Due, sei una bella donna e se a te sta bene quello che fai: fallo e lascia perdere le spiegazioni,sono per gli stupidi e gli ignoranti..’
Lei sorrise e distese il volto.
‘Siediti,dai,scusa..sono nervosa quando non mangio da troppe ore. Prendi un’altra birra e riposati prima di ripartire..’
La fissai,i suoi occhi scuri brillavano di una certa femminilità troiesca ma accogliente. Le labbra carnose ispiravano sogni erotici e il fatto che fosse in vestaglia,le gambe al vento e quelle ciabatte da vecchia battona da casa chiusa mi mettevano di buon umore. Di uscire sotto quell’acqua non mi andava e una birra ci stava proprio bene.
‘Ok,ti faccio compagnia prima di rientrare alla base. Vuoi una birra anche tu?’
‘No,del vino,prendi quello bianco,freddo in frigo. Grazie.Oggi ho terminato. Sono sfinita. Stacco il cellulare e dopo la doccia me ne vado a letto.’
Presi il vino e un bicchiere. Gli versai da bere e la vidi addentare la pizza.
Dopo che ne ebbe mangiato quasi tutta, si riempì il bicchiere da sola e mi fece:
‘Pensi veramente che sono una bella donna?’
‘Cazzo,scusa il francesismo,come no? Sei proprio ‘bona’,altroch&egrave!’
‘Grazie. Da quanto lavori come portapizze?’
‘Sei mesi circa. A tempo pieno,prima lo facevo solo il sabato.’
‘In cosa sei laureato?’
‘Filosofia..’
‘E a cosa serve la filosofia?’
‘Oltre a prenderci la vita?’
Lei non capì la battuta e io feci finta di niente.
‘..a poco,come vedi..’
‘In effetti un lavoro del cazzo..chi te lo fa fare? Scommetto che non ci guadagni neppure molto..’
‘La tua &egrave una scommessa facile,ma d’altra parte..’
Lei bevve ancora,distese le gambe e scivolò lungo la sedia. Parlammo un po’,come se ci conoscessimo da qualche tempo e non da cinque minuti. Si rilassò e anch’io lo feci. Che mi fregava di tornare a lavoro? In fondo aveva ragione lei,era un lavoro di merda.
‘E tu ci guadagni molto a fare..insomma..’
‘La puttana?’
‘Sì?’
‘Certo. Il sesso tira sempre e non conosce crisi. Guadagno bene,ma ci sono spese: questo posto,le mazzette da pagare alla buoncostume perché non rompa troppo il cazzo,ecc.,ma non mi lamento.’
‘Capisco. E sei brava? Cio&egrave, bella sei bella lo vedono tutti,ma una puttana-senza offesa-deve essere anche brava,almeno credo. Io ho poca esperienza in materia. Una volta con gli amici andammo a troie a Monaco,ma non mi divertii per nulla,lei era carina,ma fredda come un ghiacciolo e non riuscii neppure a venire,figurati. Ci ho provato pure un’altra volta,sui viali,con una nera,ma altro fiasco,per poco neppure mi si rizza,pensa te..’
‘Hai la ragazza?’
‘Sì,stiamo assieme dai tempi del liceo..’
‘Per risponderti: sì,una puttana ci deve anche saper fare,non conta solo il corpo. Mi verseresti ancora da bere? Grazie.’
Parlammo ancora a lungo,lei beveva vino ed io birra. Ridevamo e ci scambiavamo impressioni sul sesso,la vita e altre stronzate.
‘Senti,ma siamo qui da un’ora ormai e non ti sei accorto di niente?’
‘Di cosa?’
‘Prima mi chiedevi se ero brava: lo sono,ma soprattutto ho una cosa che piace tanto agli uomini”
‘Certo! Un bel paio di tette,belle gambe,una bocca che attizzerebbe anche un morto: più di una direi..’
‘Sei proprio un ingenuo filosofo che non sa niente della vita”
‘Perché?’
Si alzò e mi venne incontro. Mi afferrò le spalle e mi fece ruotare di 45′ sulla sedia per mettersi poi di fronte a me.
‘Ma come ancora non hai capito nulla?’
‘Ma cosa dici,scusa,che cosa c’&egrave da capire’?’
‘Questo!’ e mi prese una mano,la portò all’altezza del sue gambe e poi la spinse nel mezzo per farmi toccare.
Incredibile!
Quello che sentii era inequivocabilmente un cazzo che stava sotto le sue mutandine e anche un po’ gonfio!
‘Ehi..tu..allora’certo’io..sono proprio..’
‘Ingenuo,eh?’
‘Cavolo,non avrei mai detto”
‘Sconvolto? Ti fa schifo?’
‘No,cio&egrave..tutto ok,niente in contrario,ma a parte in tv,ma avuto a che fare con un..una..
‘Un trans?’
‘Sì,ecco..’
‘E’ questo quello che ho io in più. Sono una donna,ma con un bel cazzo e credimi,agli uomini piace..piacerebbe anche a te..’ e mi spinse la testa verso di lei.
‘Dai..non scherziamo-mi scansai-ok,per me tutto a posto..ma insomma..a me piacciono le donne..’
‘Oh,cosa c’entra questo? Mica ho detto che non ti piacciono le donne o che sei gay..ho detto che se facessi sesso con me,ti piacerebbe..’
Risi imbarazzato.
‘Non credo..
‘Scommetto di sì invece..’ disse lei maliziosa e prese a far scivolare le mutandine verso il basso.
‘Dai,smettila,ti ho det..’
‘Credimi,un bel cazzo piace a tutti,io lo so!’ e dalle mutandine rosse sbucò un cazzo un poco eretto,color cioccolato al latte come la sua pelle e leggermente ricurvo a destra.
‘..ok..forse &egrave meglio se me ne vado..grazie per la birra e la chiacchierat..’
‘Stai fermo qui ‘ e mi spinse contro la sedia con una mano sulla spalla,mentre il suo cazzo puntava al mio volto ‘ lascia fare a me,ti divertirai!’
‘Ehi,io..
La sua presa sulla spalla mi teneva giù e con una rapida mossa,mentre io tentavo inutilmente di divincolarmi,mi serrò anche con l’altra mano e mi tenne giù. Il cazzo,sempre più dritto,scappellato,curvo verso destra,invece di impaurirmi mi ipnotizzava. Non sapevo cosa mi stesse passando per la testa. Scossi la testa: ‘No,no..!’
Ma lei mi tenne fermo. La punta del suo cazzo mi sbatt&egrave contro una gota,quindi chiusi la bocca e cercai di alzarmi di scatto. Lei allora mi mise una gamba su una coscia e spinse con piede,tenendomi fermo con le mani alle spalle. ‘Fatti servire,amico mio,prendilo in bocca e assaporerai un frutto molto,molto dolce.’
‘Andiamo,lasciami perdere..per fav..’
Ma il suo cazzo mi puntò alla bocca. La tenni chiusa. Mi colpì con la cappella ancora su una gota,quindi al mento. Giocava come a prendere la mira. ‘Avanti,apri quella boccuccia..’
Provai ancora a divincolarmi,ma lei era più forte di me e,lo ammetto,lo feci con meno decisione. Quel cazzo mi impressionava.fissavo la cappella rossa e le vene,le palle in basso e l’asta lunga e color cioccolato. ‘Avanti,non farti pregare..apri la bocca..da bravo..aprila..’
‘Ti preg..’ ma non finii la frase che la cappella mi centrò la bocca. ‘Aprila,andiamo..apri la boccuccia di rosa’ti piacerà,te lo garantisco..’
Spinse ancora il cazzo,oramai in piena erezione verso le mie labbra. Io scuotevo la testa,ma ormai ero suo prigioniero,sentivo l’odore pungente di quel cazzo,l’alito di vino e pizza della trans,il suo profumo dolce di donna e sebbene mi dicessi di no,ero in sua balia e non potevo che arrendermi e fare quello che voleva. Mi forzò le labbra,spinse sui denti,mi colpì col cazzo il naso e poi tornò alle labbra.
Alla fine,aprii la bocca come voleva e lo accolsi dentro.
‘Bravo. Ecco,così devi fare. Ciuccialo. Bene, prendilo e succhia,da bravo,tutti sono capaci di fare un pompino e gli uomini lo sanno fare meglio di qualsiasi escort di alto bordo. Ciuccia e succhia bene,avanti così.’
Il suo cazzo in bocca non era poi così male,sapeva di buono e presi a succhiare come mi immaginavo che andasse fatto. La mia fidanzata non era brava a fare i pompini,succhiava solo in cima in modo meccanico e quasi per farmi un favore,preferivo venirle nella figa col preservativo che in bocca. Ma intanto spompinavo. Non ci potevo credere. Gli stavo facendo un pompino!
‘Avanti,dolcezza,così,bravo,succhia’così’bene..ecco..così..’
Succhiavo e andavo su e giù con la bocca,quel pezzo di carne mi puntava in gola. Trattenni un conato di vomito quando mi spinse ancor a più a fondo quel randello in gola,ma dopo aver tossito un attimo ripresi il lavoro. Era bello,fargli un pompino,aveva ragione,era una sensazione strana sbocchinarmi quel cazzo cioccolato ricurvo, non credevo che mi sarebbe piaciuto ed invece era bello. Lei capì che mi piaceva e mi mollò la prosa. Con le braccia libere misi ala lavoro con più foga e attenzione.
‘Lo vedi? Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto..sei proprio un succhiacazzi nato’come tutti del resto..bravo..così’continua’sei così dolce..e arrapato”
In effetti mi faceva impazzire quel cazzo in bocca,era una cosa nuova ed eccitante,mi sentivo l’uccello esplodere nei jeans. Lei se ne accorse perché prese a toccarmi col piede sul cazzo. Lentamente,mentre io continuavo a sbocchinarla, mi aprì l patta dei jeans con le sole dita dei piedi! e iniziò a spingere con la pianta contro le mutandine e il mio cazzo.
‘Bravo’così’ancora..succhia..succhia..’
Quindi lo tolse di scatto e si scansò.
‘Ne vuoi ancora?’
Rimasto senza parole(e senza cazzo)ero stupito.
‘Ne vuoi ancora?’
‘..sì..’
‘Più forte!! Ne vuoi ancora?’
‘Sì.’
‘Più forte! Dimmi ne voglio ancora!’
‘Sì, ne voglio ancora..’
‘Voglio il cazzo in bocca ‘ e mi afferrò la faccia,stringendomi le gote e spingendo le labbra in fuori(ero in suo potere,volevo continuare a ciucciarli il cazzo) ‘ dimmelo!!’
‘Sì, mi piace troppo! Voglio il tuo cazzo in bocca!…’
‘Eccolo!’ e me lo rificcò dentro. ‘Ciuccia,troietta!’
Ripresi il lavoro interrotto,ma lei mi fece segno di spogliarmi mentre continuavo a spampinare. Lo feci,mi tolsi i jeans e le mutande. Avevo il cazzo dritto,non bello come il suo,ma ero eccitatissimo.
‘Bravo..ecco..mettiti in ginocchio e continua così..’
Mi ritrovai allora in ginocchio a spompinare un trans! E dire che il pomeriggio era iniziato come al solito..! ma succhiarlo era proprio una figata!

Dopo un po’ di quell’andazzo,lei mi fece cenno di smettere.
‘Passiamo ad altro!’
Mi fece alzare e mi condusse in camera sua. Si spogliò completamente e mostrò il suo seno. Era ben fatta come si poteva intuire. Ad un capezzolo aveva un piercing e due tatuaggi,una rosa che avvolgeva il seno sinistro e un diavolo verde e rosso che stava sul fianco destro,rendevano il suo corpo ancora più eccitante. Mi tolse la maglia e la camicia. Ancora col cazzo ritto ero senza volontà,mi avesse preso a schiaffi non avrei detto nulla. Ero completamente suo,imbambolato e rapito da quella creatura incredibile.
‘Mettiti sul letto. Adesso mi farò il tuo culetto vergine! Ti farà un po’ male all’inizio,ma poi ti farà impazzire. Mi credi?’
”’
‘Non mi credevi prima quando ti dicevo che il cazzo in bocca ti sarebbe piaciuto, ora mi credi che il cazzo in culo ti farà impazzire di lussuria e goduria?’
‘..sì..’ mormorai. Prese una bottiglietta dal cassetto. ‘Voltati!’
Lo feci.
‘Stenditi bene e apri il culo,troia,adesso un po’ di gel per preparare la strada e poi il mio cazzo..sentirai..’
Il gel che mi mise al culo era freddo,ma il massaggio delle dita era piacevole. Ogni tanto la mia fidanzata mi ficcava un dito in culo mentre scopavamo e mi piaceva,ma quello era diverso,era ancora meglio. ‘Bravo,così..’
Smise. Mi preparai.
‘Rilassati, pronto a ricevere. Ti farà male all’inizio,ma poi sarà solo sesso,come non lo hai mai provato”
Sentii la cappella del suo cazzo puntarmi al buco del culo. I primi colpi furono facili,ma immediatamente dopo vennero quelli forti,perché la cappella non entrava. Lei spinse,spinse,spinse,fino ad aprirsi al strada. Sentii uno strappo dentro e qualcosa che era entrato,sebbene all’inizio solamente.
‘Ecco..ci siamo..ancora un po’..rilassati..rilassati..calmo”
Un bruciore,una male,cazzo,sentivo malissimo e mi vennero le lacrime agli occhi,ma lei continuò con forza e determinazione. Spinse e spinse fino ad entrare bene. Dette due colpi ben assestati,poi un terzo,sentii qualcosa che si squassava dietro e poi lei urlò ‘ECCOLO DOLCEZZA:ECCOLO TUTTO DENTRO;ECCO IL CAZZO!!’
Senza che lo avessi capito,nel dolore che mi dilaniava,lei era entrata tutta e prese a pompare,scopandomi. Cazzo,come ci dava dentro,scopava e mi fotteva con forza. Sentivo solo dolore,un dolore pazzesco,bruciore e il suo corpo che sbatteva contro il mio,ma dopo un po’,quando lei ebbe preso il suo ritmo,mi ebbe afferrato bene i fianchi e mi scopava con forza ma anche dolcezza,iniziai ad avvertire anche un piacere forte,sempre più forte,sempre più bello e mi ritrovai a godere di quella scopata. Lei mi fotteva ed era bellissimo,scopava e mi sbatteva.
‘Ti piace,eh?’
‘Sì!’
‘Ti piace essere scopato così’wuwww’prendilo’prendilo tutto!!!’
‘Sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì’
Era favoloso.
‘Ti piace,ehhh? Dimmelo!???’
‘Sìììììì’Sìììì”’..Sìììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì

Leave a Reply