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Racconti Trans

Punito dalla cameriera

By 17 Aprile 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Paolo, abito a Cervia, vicino a Ravenna sul litorale romagnolo, ho 23 anni e con la mia compagnia di amici frequento un bar-pub a pochi metri dal mare che fa anche musica dal vivo una volta a settimana. In questo pub ci sono 3 cameriere, una è una ragazza normale circa mia coetanea mora e con gli occhi scuri non particolarmente dotata fisicamente (Chiara), un’altra sui 25 è molto carina alta circa 1 metro e 70, castana con gli occhi azzurri (Francesca), l’ultima invece è un tipo molto appariscente di 28 anni(Susanna), alta quasi 190, piuttosto magra, ma con due meloni incredibili (porterà una sesta), bionda con gli occhi scuri e due labbra che sembrano due canotti, inoltre è rumena e nonostante sia qui da tempo e parli bene la lingua ha ancora un inconfondibile accento.

Io e i miei amici spesso e volentieri facciamo i cretini con Susanna, chiaramente davanti a lei ci conteniamo un minimo, ma alle sue spalle tutti noi siamo d’accordo nel pensare che sia una porcona (e chi non lo penserebbe?!), inoltre ce ne approfittiamo spesso perché sappiamo bene che non può risponderci male visto che siamo dei clienti abituali e quindi tendiamo ad esagerare. Tutto è partito facendo delle battutine idiote come ordinare dei drink dai nomi equivoci ‘Susy ci porti un orgasmo blu? Va bene se ce lo fai adesso tu” ‘Un sex on the beach, insieme?’. Lei era costretta a fare un sorriso di cortesia a queste frasi anche se si vedeva che era piuttosto seccata dalle nostre continue battutine. Una sera, precisamente quella di San Patrizio, alzammo un po’ troppo il gomito e non risparmiammo Susanna che quella sera ci serviva al tavolo. Approfittando anche del casino e della musica alta andammo pure sull’audace ‘mmm non sai che ci farei con quelle labbrone” ‘ma sono vere quelle labbra o sono rifatte?’ ‘hey ma pure le tue tettone secondo me sono rifatte posso toccarle?’ ‘anche il tuo culetto non è male eheh’, ci eravamo permessi pure ad ironizzare sul suo accento scimmiottandola e prendendola in giro con i luoghi comuni sui rumeni, addirittura per fare il cretino feci il gesto di tastargli una tetta facendole però cadere addosso una birra mezza vuota ‘questa volta me la paghi davvero: hai esagerato!’ disse tirandomi una spallata andondesene seccata verso la cucina, mentre noi ridevamo per l’accaduto si poteva scorgere che Susanna stava raccontando quanto accaduto alle altre due cameriere indicandomi.

L’indomani gli altri miei amici non erano presenti al solito locale, causa sbornia della giornata precedente era una serata di musica dal vivo e speravo di rimorchiare un po’. Susanna arrivò al tavolo e mi disse con aria molto dolce ‘scusami per ieri, mi sono arrabbiata per niente dopo vorrei farmi perdonare in qualche modo, devi solo aspettare le 23 che iniziano a suonare e io smonto’. Io accettai di buon grado le scuse e anzi, sentendo il tono con cui si era scusata mi ero molto eccitato e fantasticato. Arrivarono le 23 e lei mi fece segno di seguirla in una stanza che usavano per cambiarsi, una sorta di ripostiglio con un tavolo al centro ‘spogliati caro, che ci divertiamo un po’ io mi levo i vestiti da lavoro in bagno e poi ci divertiamo’ poi mi baciò con un tale ardore che mi si rizzò immediatamente. Mi levai velocemente i pantaloni, la maglia e le mutande rimanendo completamente nudo, ma da dietro mi sentii afferrare, mi sbatterono sul tavolino con praticamente a 90 gradi e mi ammanettarono le mani da dietro. ‘Susy lo abbiamo immobilizzato’ riconobbi subito la voce: era quella delle altre due cameriere che mi guardavano con un certo ghigno. ‘E’ meglio se non ti ribelli, perché la musica è così alta e per te le cose sarebbero solo peggiori’. Ancora non capivo cosa stessero dicendo e cosa volessero farmi, ma ben presto lo capii ‘E’ già pronto ragazze?’ Susanna uscì dal bagno completamente nuda, ma la sorpresa maggiore fu quella in mezzo alle sue gambe: Susanna era una trans, una trans dotatissima. Il cazzone in mezzo alle cosce era ancora moscio ma già molto più lungo e grosso del mio, intanto da dietro le altre due mi stavano lubrificando il sedere ‘dai Paolo, pensavi di passarla liscia? Tu e i tuoi amici mi avete stancato, ora mi divertirò un po’ io visto che voi vi siete divertiti un sacco di volte alle mie spalle’ mentre mi parlava si menava il pisellone che prendeva forma, se lo scappellò pure mostrando una cappella rosea gigantesca ‘dai assaggialo’ mi prese con forza la nuca e me lo spinse in bocca ‘succhialo stronzo’ avevo una gran paura e feci come mi ordinava, chiusi gli occhi per cercare di calmarmi un attimo, ma quando li riaprii vedetti l’asta di Susanna in tutto il suo splendore con grande preoccupazione ‘ecco Paolo ti piace? Sono 30 cm di cazzo, che presto ti svergineranno il culetto’ (con le risatine delle altre due cameriere complici) io cercavo di giustificarmi ‘ma no dai Susanna, non volevamo offenderti, non prendertela così, sei pur sempre la nostra cameriera preferita” ‘E’ troppo tardi per scusarsi’ mi disse infilandosi un preservativo formato XXL che comunque non superava la metà del cazzo. Si mise dietro di me e mi sculacciò un paio di volte rumorosamente ‘Ora non essere contratto, puoi urlare quanto ti pare che io spingerò più forte’. La punta della cappella era sul mio ano, cercai di fare resistenza, ma si vedeva che Susanna era esperta in quella disciplina tanto che non ci volle molto per infilare la cappella e poco più di due minuti per iniziare a far entrare la sua asta, io sentivo il mio sedere che si stava dilatando finchè con un colpo secco Susanna non mi ruppe il culo ‘ahhh che male’ ‘tranquillo il peggio è passato’. Un dolore allucinante, Susanna continuò a stantuffare per qualche minuto e poi tirò via il cazzone.

Pensavo che fosse tutto finito: mi sbagliavo. ‘Bene ora ti ho sverginato, sai a molti esce tanto sangue, a te invece ne è uscito pochissimo e sei già pronto’. Pronto per cosa? Mentre mi parlava alle spalle la vidi lanciare il preservativo con un po’ di tracce di sangue. ‘Hey cosa vuoi farmi?’ ‘beh ti riempio come un bignè con la mia crema mi sembra chiaro’. Susanna iniziò a penetrarmi così senza preservativo, ora però i colpi erano molto più profondi e con un ritmo molto più veloce, Susanna era un vero stallone da monta!!! ‘Bravo tesoro hai preso quasi 20 cm ne mancano altri 10!’ Io mi sentivo morire, altri 10 cm ? Solo con 20 cm di quel tubo già me lo sentivo nell’intestino. Dopo mezzora di stantuffate profonde e veloci il culo nemmeno lo sentivo più da quanto mi bruciava, ad un certo momento sentii il suo cazzo, già duro come il marmo, irrigidirsi ancora di più e Susanna iniziò a grugnire: stava venendo nel mio culo! Tra l’altro venne abbondantemente e con una potenza tale che sembrava quasi che mi pisciasse nel culo vista la pressione esercitata. Tirò fuori il serpentone e me lo fece ripulire con la bocca, io ero distrutto e mentre ubbidivo a Susanna notai che le altre due mi stavano scattando delle foto ‘ah sai quelle le teniamo così saremo sicuri che non farai il furbo, altrimenti potresti andare a raccontare in giro la nostra scappatella’.

Mi fecero rivestire, a fatica perché il culo mi doleva in una maniera pazzesca, non riuscivo nemmeno a stare in piedi. Quando mi accorsi che la stanza era chiusa e la chiave non era nella toppa ‘Ah caro guarda mi è tornato barzotto fammi una bella pompa e ti facciamo uscire’. Le altre due mi fecero inchinare e inizia a fare un pompino alla cameriera trans che per irridermi mi venne addosso ‘ops, scusa, vabbeh tu mi hai versato una birra e ora tu sei un po’ sporco di sperma’. Era venuta di nuovo copiosamente e avevo la maglietta nera completamente piena di macchie bianche, alcune me le fece pulire con la lingua, ma l’alone rimase. Uscii dal ‘privè’ puzzando di sborra come una troia e camminando goffamente da quanto mi faceva male il sedere, non potevo nemmeno prendere l’auto visto che non riuscivo a stare seduto. Arrivai a casa stremato mi svegliai pensando quasi che fosse stato un brutto sogno, ma il male al sedere era troppo reale’ guardai il cellulare e notai che c’era un MMS che mi ritraeva nel pompare la stallona il testo diceva ‘TI MANDEREMO UNA FOTO PER OGNI VOLTA CHE CI FARAI DIVERTIRE, NE ABBIAMO FATTE TANTE, QUESTA E’ LA PRIMA CI SENTIAMO PER QUANDO TI SARAI UN PO’ RIPRESO. UN BACIO SUSY’.

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