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Racconti Trans

Questa storia mi è capitata proprio ieri

By 21 Dicembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Questa storia mi &egrave capitata proprio ieri 16 dicembre 2005, ma per una volta la racconterò dal punto di vista di colui che si &egrave impadronito di me, del mio cuore.

Io sono Manolo, un ragazzo, ovvero un uomo di 20 anni, peruviano, ma il mio nonno era nato in Italia e bensì proprio a Milano, per cui sono venuto a Milano per ottenere la cittadinanza italiana.

Ieri finalmente avevo ottenuto ciò che volevo ed ero andato a salutare dei miei amici Peruviani in zona Maciachini, e verso le 13, 15 ero in Farini per prendere un taxi ed andare alla mia residenza milanese e poi alla sera sarei partito per tornare al mio Paese; il primo della fila era un taxi fiat Croma col tetto apribile, ho chiesto al tassista se potevo salire davanti con lui perché ho sempre sofferto stare dietro, il tassista &egrave stato molto gentile, un uomo gioviale, allegro e mi ha detto profondamente milanese il tassista era della mia stessa statura, piuttosto cicciotello come me, &egrave stato simpatia istantanea, abbiamo subito iniziato a parlare delle nostre cose, fra l’altro gli ho confidato che ero gay e lui non ha fatto nessuna storia, anzi mi ha confessato che anche lui &egrave gay ed &egrave amico di moltissime trans peruviane e brasiliane, sentito questo mi sono rasserenato e senza volerlo mi sono avvicinato di piu’ alui, io sono sempre stato piuttosto cacciatore e invece il tassista mi sembrava in fatto di concedersi piuttosto timido, sta di fatto che poco dopo avevo già la mia mano sulla sua gamba, mi sono spostato nell’incavo ed ho sentito che lui ben accettava la mia avance, quindi fattomi coraggio gli ho messo un braccio sul collo ed ogni tanto lo baciavo sulla guancia, il tassista timidamente mi sorrideva e subiva volentieri, poi gli ho preso la mano destra e l’ho messa sullo mio spacco, ha ben sentito il gonfiore del mio uccello, infina il mio braccio sinistro che era sulla sua spalla &egrave finito in basso, lui supinamente si &egrave sporto in avanti e così ho potuto palpargli il culo e con un dito spingere dove c’era il buchetto; il tassista era veramente molto dolce e remissivo, mi faceva fare ciò che volevo, ma purtroppo eravamo arrivati a casa, ma un’idea mi &egrave spuntata ed ho chiesto al tassista visto che era stato molto gentile se voleva salire da me a bere qualcosa, non volevo staccarmi da lui, mi aveva colpito la sua dolcezza, la sua remissività e volevo continuare la conoscenza intima, gli hop fatto i miei occhi piu’ supplichevoli e lui come me l’aspettavo ha accettato, nella mia mente volevo scoparlo, farne l’oggetto delle mie voglie, lo volevo mio ma non sapevo fino a dovew potevo spingermi.

A casa mia l’ascensore &egrave molto lento ed abito al settimo piano, appena entrati nell’androne della casa gli presi la mano ed insieme siamo entrati in ascensore, il fato mi ha aiutato, perché l’ascensore molto vecchio andava a strappi e la luce si era spenta, abbracciai subito il mio tassista e iniziai a baciarlo con passione, lui inizialmente subiva la mia foga ma poi piano piano iniziava a rispondere a miei baci focosi, alla mia lingua saettante, mentre lo baciavo le mie mani gli palpavano il culo, il suo culetto sotto le mie mani sembrava molto polposo, mi venne così voglia di vederlo, così lo girai e gli slacciai la cintura, abbassandogli i pantaloni mi sono accorto che indossava un perizoma rosso molto femminile; il culo si rivelava veramente molto, ma molto bello, estremamente eccitante, iniziai e leccarlo tutto e principalmente il suo buchetto, notai nel leccarlo che aveva una piccola emorroide interna, ma ero ormai troppo eccitato, così ho continuato a leccarlo e lui, il tassista subiva passivamente le mie attenzioni, era troppo bello, avevo trovato l’amante dei miei sogni, dolce, remissivo.

Arrivati al settimo piano entrammo rapidamente nel mio appartamento, volevo continuare la mia opera di seduzione, così gli ho levato subito le scarpe ed i pantaloni, il suo culo alla luce era ancora piu’ bello, piu’ eccitante, mi misi dietro a lui, col mio cazzo in tiro, mi sono appoggiato per fargli sentire la mia eccitazione, lui aveva gradito molto le mie attenzioni ma non era ancora caduto nelle mie braccia, ma mi piaceva troppo e volevo che anche lui si eccitasse, che godesse, da dietro continuavo a palparlo , le mie mani stuzzicavano il suo torace, lo pizzicavano, poi ho iniziato a leccargli il collo, le orecchie insistentemente e finalmente il mio tassista &egrave crollato nelle mie braccia, era talmente partito che ho dovuto sostenerlo, così dopo siamo andati in camera da letto, ma prima di farmelo volevo femminilizzarlo un po’, così ho iniziato a truccarlo con del fard per le guance, poi gli occhi una riga nera sulle ciglia, rossetto rosso fiammante, una parrucca dai capelli molto lunghi fin dopo le spalle, poi gli ho messo delle calze autoreggenti e scarpe con tacchi a spillo, chiaramente non sapeva portarle e continuava a cadere nelle mie amorevoli braccia, il mio amico era proprio pronto per me, per stare in piedi doveva appoggiarsi completamente a me e così ne approfittavo per baciarlo ancora, specialmente le orecchie ed il collo, quindi lo appoggiato al letto, l’ho fatto distendere e mi sono messo le sue gambe ben rasate e con le calze a rete che ne spiccavano la femminilità, sulle mie spalle, ho appoggiato il mio uccello al suo culo, ho spinto ed &egrave entrato piano piano facendo attenzione alla sua piccola emorroide, ho iniziato a scoparlo lentamente, volevo godere e farlo godere, volevo entrare completamente in lui, impossessarmi del suo corpo, mi sono accorto in quel momento che mi stavo innamorando pazzamente del mio tassista, ora non volevo piu’ soltanto scoparlo e basta, volevo fare l’amore nel modo piu’ completo, volevo che anche il mio amore godesse, insomma volevo che diventasse la mia amante, la mia donna, e intanto continuavo a scoparlo ed intanto gli baciavo le gambe, gliele leccavo, poi scendevo a baciarlo, poco dopo finalmente iniziavo a sentirlo gemere, a godere ed ero felice fino al punto che iniziò a dirmi delle cose bellissime ‘dai Manolo, sono tua, voglio essere tua, la tua donna, la tua zoccola, prendimi, voglio il tuo seme dentro di me, ‘ ero emozionato e felice, venni in lui in modo estremamente copioso, ma il suo fantastico culo, tenne dentro di sé tutto il mio sperma.

Eravamo lì ancora col mio uccello dentro di lui, abbracciati come due innamorati, quando entrò in casa, la mia amica trans, una parente alla lontana, Rossella &egrave una trans non troppo bella, con delle cicatrici sul corpo, alta, grossa con due tetre della sesta misura ed un cazzo che misura ca. 25cm., quando entrò in camera e ci vide scoppiò a ridere, poi si &egrave tolta la gonna, il perizoma, facendo vedere il suo enorme cazzo, io ho un po’ paura di lei, diverse volte mi ha preso e mi ha scopato violentemente, facendomi prerò sempre godere come un pazzo, sa che sono suo succube, si &egrave avvicinata e mi ha chiesto di uscire dal mio amico, si &egrave messa in posa rimettendo le gambe del mio amico sulle sue potenti spalle e con un sol colpoo da farlo rimbalzare sul letto &egrave entrato in lui, ha iniziato a scoparlo furiosamente, il ritmo incessante faceva sì che il corpo del mio amico sembrasse un pupazzo, addirittura con le sue braccia alzò il mio amico e se lo mise in braccio, scopandolo mentre era in braccio a lei, a sua completa merc&egrave.

Il mio amico poveretto era completamente partito, il suo viso era una maschera di godimento,

‘ sono il tuo bambolotto, prendimi, vestimi come se fossi il tuo bambolotto, fammi vivere qui con te, voglio soddisfarti sempre, ‘ il mio amico ormai sfatto di goduria era abbracciato voluttuosamente alla mia amica, che fortunatamente di lì a poco gli scaraventò dentro un oceano di sperma, buttandolo poi sul letto come una bambola di pezza

‘Bella la tua troietta, ha un bellissimo culo che mi ha eccitato incredibilmente, se lavorasse con me faremmo soldi a palate’mi disse l’amica, ma io innamorato mi mise davanti a lui come proteggerlo,

‘Ah ti sei innamorato, bene, ma come fai che stasera parti’

‘Mi terrò in contatto con lui e se lo tocchi, ritorno e ti ammazzo’

‘Bum’ dice lei

A questo punto il mio tassista si rimette i suoi vestiti, lo pago anche del tempo perso e ci scambiamo i numeri di cellulari, ma con la coda dell’occhio vedo che Rossella fa l’occhiolino al tassista e conoscendolo sò che subirà le attenzioni morbose di Rossella, lui &egrave troppo buono e remissivo.

Io sono ivano corti@ABOUTGAY.IT O ALTRIMENTI LAMBYLUISA, SPERO CHE IL RACCONTO VI SIA PIACIUTO perché HO VERAMENTE VISSUTO QUESTA ESPERIENZA.

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