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Racconti Trans

racconti londinesi 1 La commessa

By 28 Ottobre 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Quando mi sento un po’ giù di solito mi dedico a fare qualche piccola spesa,niente di eccessivo,solo piccole spesso spesso inutili che però scelgo sempre con molta cura.
Oggi &egrave il tipico esempio di giornata di merda,finisco il mio lavoro tardi,ma in tempo per la riunione di domani,quindi quando esco mi reco in un centro commerciale che &egrave a metà strada tra il lavoro e casa.
Siccome non ho uno straccio d’idea inizio a vagare senza meta fra i negozi,guardando le vetrine con poco interesse. Quando sta per arrivare l’orario di chiusura trovo un negozio d’intimo e decido d’entrare. Ho visto un paio di boxer di CK che non sono niente male e poi sono scontati,cosa che non dispiace mai.
Appena entrato rimango folgorato dall’unica commessa che c’&egrave.
Sembra Rhianna solo che &egrave per metà orientale e questo la rende più affascinante.
“Ti dispiace se metto il cartello chiuso,non vorrei che entrassero altre persone.” – mi chiede gentilmente mostrandomi l’orologio.
“No figurati,se vuoi passo domani.”
“No,tu puoi restare,dimmi cosa ti serve.”
Gli indico i boxer che mi piacciono,solo che non conosco le misure inglesi e faccio un po’ l’imbranato.
“Prova pure questi,i camerini sono dietro,basta che ti lasci i tuoi sotto.”
Entro nel camerini e mi tolgo la giacca,poi scarpe e pantaloni e provo i boxer.
“Come ti stanno.” – ha una voce molto melodiosa e mi sto eccitando solo a sentirla.
“Non saprei,mi sembrano un po’ stretti.”
Senza dire nulla tira la tenda e entra nel camerino.
“No guarda che sono perfetti,ci sono i tuoi sotto che fanno spessore.”
Mentre parla non riesco a staccarle gli occhi di dosso.
Sarà 1 e 65,un seno non molto prorompente,ma certamente ben fatto,la vita stretta messa in risalto dall’abito elasticizzato che porta e che fa capire anche la forma dei fianchi.
Nonostante la stanchezza la sotto qualcosa si sta svegliando e sento la mazza che inizia a crescere.
Il movimento non le sfugge e maliziosamente porta la mano sulla patta.
“Vedi qui devono essere belli stretti,sennò una non capisce bene.”
Poi si allontana con la scusa di prendere la maglia coordinata.
Sono perplesso,una cosa del genere non mi era mai successa e non so neanche come comportarmi,non vorrei prendermi troppa confidenza anche se resisterle non &egrave facile.
Quando torna ha la shirt che mi porge invitandomi a provarla.
Lei non si muove e inizio a togliere la camicia sotto il suo sguardo parecchio interessato,fino a rimanere a torso nudo.
“Ti aiuto ad indossarla.” – la voce &egrave sempre più provocante ed io sempre più arrapato.
Prende la maglia e la fa entrare dalla testa,poi sento le sue mani scivolare sul mio corpo fino a che non l’ho indossata completamente.
“Ti sta un incanto non trovi ?”
“Si &egrave molto bella,ma non &egrave costa uno sproposito.”
“No,ai tipi speciali faccio sempre un buon prezzo.” – e torna a palparmi la patta.
Allungo la faccia fino ad incontrare la sua,il mio bacio trova la sua bocca aperta e la lingua pronta a scivolare contro la mia.
La stringo a me prendendola per le spalle,le mani scendono in basso fino ad arrivare al culo.
Deve avere un perizoma perch&egrave sento solo la stoffa del vestito che si frappone fra le mie mani e la sua pelle,lo sento duro al atto e inizio a farle salire il vestito.
Quando arrivo al bordo del sedere lei si stacca e con un gesto veloce se lo sfila mostrandosi in intimo.
La prima cosa che vedo &egrave che nella parte anteriore del minuscolo slip si staglia la figura di un bel cazzo di notevoli dimensioni.
Rimango pietrificato,quel bellissimo essere &egrave una trans !
“Non ti piace la sorpresa ?” – mi chiede lasciva.
“No,cio&egrave si,non me l’aspettavo tutto qui.” – come al solito dico frasi senza senso come ogni volta che rimango stupito.
Si riavvicina e mi bacia di nuovo.
“Allora continuiamo ?” – ora il suo pene &egrave contro il mio che &egrave sempre più gonfio.
“Certo perch&egrave no.”
Ci spogliamo completamente e ci mettiamo su un divanetto sul retro bottega.
Siamo seduti uno vicino all’altra,le bocche contro e le mani che toccano esperte le aste ben dritte.
Finiamo per terra in un sessantanove da urlo,lei sotto mi lecca le palle e mi fa scivolare il cazzo in mezzo alle tette,e io sopra che le bacio la mazza e le solletico l’ano.
Prendiamo a spompinarci a vicenda prendendo i rispettivi bastoni tutto in bocca fino a sentire i primi getti di sperma sul palato. Veniamo quasi insieme e anche dopo l’orgasmo non smette nessuno dei due di tenere il cazzo in bocca.
“Vedo che non sei un principiante.” – mi dice compiaciuta.
“Neanche tu sei alle prime armi.”
Ridacchia mentre mi sdraio al suo fianco,per fortuna sul pavimento c’&egrave la moquette e non sentiamo freddo.
“Ora però passiamo a cose più serie.” – mi fa un mezzo occhiolino e si alza.
La vedo chinarsi su una borsa mostrandomi il suo bel culo,poi torna con un paio di preservativi in mano e ne apre uno.
Si abbassa e me lo mette con una dolcezza mai provata,già ce l’ho dura e quel suo tocco non fa che aumentare la mia eccitazione.
Poi si mette alla pecorina contro il divano.
“Dai mettimelo dentro,ma fai piano,anche se sono lubrificati mi piace sentirlo entrare.”
Mi piazzo dietro di lei e comincio a leccarle il buchetto tenendolo aperto con le mani.
Come sente la lingua dentro comincia a gemere,segno che il lavoretto le piace.
Faccio entrare sempre più dentro la lingua mentre ormai mi chiede di prenderla,ma mi piace far attendere quel momento il più a lungo possibile. Alla fine mi prende per i capelli tirandomi su.
“Scopami,non resisto più.”
Il glande &egrave proprio dietro la sua rosa del piacere,scivola dentro piano e mi fermo.
Non ha emesso un gemito di dolore e continua a penetrarla sempre molto piano,fino a che i testicoli non sbattono gli uni contro gli altri.
Inizio a incularla con maggior vigore,il cazzo &egrave ben stretto dai suoi muscoli anali e godo come un porco.
Lei dice yes,io si,ma le lingue in questo momento contano poco.
La sua mano scende a masturbarsi e le dita sfiorano le mie palle mentre le stringo la vita con le mani. Il condom ritarda in maniera esasperata il mio orgasmo,non riesco a venire nonostante la stia scopando con forza.
Lei viene con una sborrata non inferiore alla prima e mi intima di fermarmi.
“Siediti che ci penso io al tuo cazzo.”
Faccio quello che mi dice e mi trovo sul divano a gambe aperte con lei davanti che mi toglie il preservativo.
Inizia a leccarmi il buchetto impedendomi di toccarmi,con una lingua così la sotto chi non vorrebbe tirarsi una sega.
Mi mette il medio in bocca e io le lecco avidamente fino a bagnarlo del tutto.
Sento quel dito entrarmi dentro con qualche fatica,mi fa male ma &egrave anche troppo piacevole.
Quando &egrave entrato tutto inizia a spompinarmi come prima e a far scorrere dentro e fuori quel dito dal mio sfintere.
Sto per venire e lei mi stringe la base del cazzo bloccandomi l’orgasmo,poi riprende a prenderlo in bocca e a masturbarmi,fermandosi sempre prima che arrivi al culmine del piacere.
Ma alla fine vengo e le riempo la gola col mio sperma caldo che beve fino in fondo.
Siamo tutti e due sfiniti e rimango seduto per un po’ prima di rialzarmi.
Iniziamo a rivestirci e prendo le due cose che volevo comprare.
“Allora qual’&egrave il prezzo speciale per me ?” – le chiedo sorridendo.
“Questi li offre la casa,ora dimmi sei libero venerdì sera ?”
“Per te sempre.”
Ci scambiamo i numeri di cellulari e finalmente scopro che si chiama Lee.
Lei ci rimane quasi male quando scopre che sono italiano.
“Credevo che a voi piacesse solo la fica,non quelle come me.”
“A me piacete tutte.”
Esco pensando che &egrave solo martedì,mi tocca aspettare tre giorni per rivederla,ma certo non mi si prospetta una serata monotona.

Chiunque voglia contattarmi per curiosità critiche o commenti &egrave libero di farlo.
Il mio indirizzo &egrave
blacklussury@gmail.com

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