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Racconti Trans

Trans a passeggio

By 15 Giugno 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Ero in giro per Napoli, un pomeriggio torrido africano, per strada vedo una mulatta bellissima che attraversa la strada e mi passa proprio davanti : io rimango di sasso, inchiodo e una freccia di cupido mi trafigge il cuore, un brivido mi percorre la schiena e mi paralizzo. Lei passa e se ne va. Smanetto subito col telefonino e mi ricordo dove avevo visto quell’angelo che avevo appena incontrato : incredibile … era su un sito di annunci che meticolosamente avevo spulciato il giorno prima. Torno indietro tento di ritrovarla ma sembrava essersi dileguata nel nulla : me la sarei scopata li’ per strada , in pieno giorno, davanti a tutti per quanto cazzo era bona. Sono stato tutto il giorno a pensare alla scena vissuta, a quella visione celeste, un chiodo fisso nella mente. Sono andato di sera da lei. Era tardi, l’una e mezzo di notte, la chiamo e mi dice di concederle un minuto e io intanto pensavo che avrei aspettato anche tutta la vita. Dopo un po’ mi fa entrare in quella casa in casa, un monolocale a pian terreno. Mi apre la porta con un completino da notte tenero e pudico. Immaginatevi una panterona con un pigiamino da liceale. Un ossimoro ancor piu’ eccitante. Uno sguardo terribilmente sexy, occhi felini, zigomi alti, 180 di stangona con cosce kilometriche, due tettone da sballo un culo carioca, e la pelle cappuccino. L’incarnazione della perfezione. Lascio 100 rose sulla sedia e le racconto l’accaduto, di quando l’avevo vista attraversare la strada, conversiamo e lei e’ dolcissima. Ha un cerotto sul braccio e le chiedo cosa fosse. I miei ormoni mi dice, e io le confesso di essere passivo. Lei mi rassicura e mi abbraccia col fare di una fidanzatina : ti accontento io tesoro, sei l’ultimo dice, starai con me fiche’ non sarai soddisfatto. Stranamente precisa che non puo’ godere, per non perdere gli ormoni, dice. E io inebetito non ci faccio manco caso. Cominciamo a baciarci sul collo, ci torturiamo le orecchie a vicenda, man mano i pezzi di quel pigiamino cominciano a volare e terra, e quando mi sbottona la camicia lo fa con l’aria attenta e guardandomi negli occhi con aria di sfida. Mi fa impazzire. Mi bacia in bocca, e comincia a limonarmi con foga, e’ eccitatissima e io prego tutti i santi di non farmi godere nei pantaloni. Nuda e’ uno spettacolo, le tette sono perfette, e dalle gambe le spunta un cazzo durissimo e molto piu’ lungo di quanto me lo aspettassi. Dopo averle leccato ogni centimetro di quella pelle profumata e liscia, comincio a dedicarmi al suo sesso. In bocca e’ un piacere e vedere le sue espressioni di godimento mi da una gran soddisfazione. Riesco a trattenerlo in bocca appena per la meta’ e cerco di portarla all’amplesso al massimo dell’eccitazione nella speranza che perda il controllo e scoppi di piacere. Dopo un po’ mi ferma e con fare frenetico si infila un guanto. Dice che non resiste, che vuole avermi, intanto il suo cazzo era diventato di una durezza innaturale e io presagivo il peggio. Continua a baciarmi, e mi sussurrava nell’orecchio, si stendeva mostrandosi in tutta la sua sinuosita’ e mi invita a penetrarmi da solo. Mi appoggio con delicatezza sapendo che quella lunga asta mi avrebbe trafitto con non poco dolore. Mi rassicurava dicendomi che sara’ dolce, mi confortava dicendomi : non ti faro’ del male…ero in estasi. Non riuscivo a calarmi per la paura di godere subito, mi fermo scendo e ricomincio a succhiarglielo di nuovo, intanto aspettavo nella speranza di calmarmi un poco. Ci riprovo ma lei ormai eccitatissima non mantiene la promessa, ero a pancia sotto e lei da dietro mi infilza con il suo cazzone lungo facendomelo sentire fino al fondo del mio culo. Sento il suo pene intrufolarsi dentro, la cappella prima, di dimensioni accettabili e centimetro dopo centimetro sento la dilatazione aumentare e la punta spingere sul fondo fino alla larga radice che mi strappa l’ano. Un dolore atroce. Troppo lungo, non ero ancora pronto. Rimane ferma con il pene ben piantato dentro, e ricomincia a baciarmi in maniera dolce mentre sentivo il culo tappato e sfondato. Riprende a parlarmi con fare premuroso : tutto bene ? Fa ancora male ? Non mi era mai successo. Tutta quella dolcezza da una simile creatura mi faceva venire i brividi. Al mio annuire comincia a pompare, comincio a sentire sensazioni nuove, il suo membro che entra ed esce dal mio ano per tutta la sua lunghezza, la sua lingua che si attorciglia contro la mia, le sue tettone che strofinano i capezzoli sulla mia schiena, infilo una mano sotto e tocco il suo sesso dentro al mio oscenamente dilatato culo. Ha continuato a pomparmi aumentando il ritmo soffermandosi sull’affondo : il piacere della penetrazione, il dolore al capolinea, continuava ad aumentare fino a sbattermi in modo convulsivo, fino a sfondarmi letteralmente il culo. Non ho retto molto sotto gli ultimi affondi, e’ stata clemente e si e’ fermata per cambiare, le sono salito sopra e gestendo io ho cominciato a cavalcarla di gusto. Abbiamo continuato a scopare per almeno mezz’ora fino a che lei esausta mi ha fatto stendere e si e’ sfilata il preservativo. Mi e’ salita in faccia in uno splendido 69 e ha cominciato a fottermi in bocca mentre per ricambiare mi succhiava il cazzo con le sue labbra carnose. Ad un certo punto si e’ alzata e se lo e’ preso in mano : ha cominciato a menarselo puntando sulla mia faccia’. Sembra che voglia esagerare, ma credetemi e’ esplosa in un orgasmo incontenibile : poche smanettate e il primo fiotto e’ partito con una violenza tale che me lo sono sentito premere in faccia, un primo zampillo di sborra mi riscaldava il viso, a seguire il resto che colava dalla sua cappella e mi ha ricoperto tutta la guancia, poi ancora sulla fronte e nei capelli. Avevo il viso tutto intriso del suo piacere che mi colava denso dal naso alle labbra, fino a giu’ sul collo. Mi lascia cosi’ e comincia a spalmarmi il suo latte con le dita infilandomele in bocca per farmi gustare il suo piacere, mentre con l’altra mano comincia a segarmi e a leccarmi. Non tardo a venire e sparo tutta la mia soddisfazione sulle sue morbide tette che a sborra esaurita mi porge sulla faccia.

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