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Trio

A CASA MIA

By 4 Giugno 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao sono sempre io Simona, e questa volta voglio rendervi partecipi di una cosa che mi e appena successa, visto che da quasi un mese sono tornata in calabria a casa mia dai miei, per riposarmi un po visto che studio a Napoli.
Era da una settimana che i due operai stavano lavorando a casa, dovevano rifare il bagno a causa di una perdita e quindi lo avevano rotto e dovuto rifare tutto, il muratore era un amico di mio padre, e ha sui 50 anni con la pancia e la barba, e come aiutante ha un romeno di 25 anni, carino, con i capelli rasati, tatuato e con un percing sulla lingua.
Purtroppo a causa della crisi mio padre ha perso il lavoro, quindi ha dovuto cercare altro che lo trattiene quasi tutto il giorno fuori, mentre mia madre è dovuta andare a lavorare con una ditta di pulizie, e quindi il giorno a casa rimango da sola.
I miei conoscendo il muratore, mi hanno detto di preparare il pranzo pure per loro e farli mangiare con me, e io cosi ho fatto, il romeno parlava male l’italiano, e comunque il muratore mi ha riempita di complimenti davanti al suo aiutante, dicendogli che ho fatto la modella, e che sono bellissima e tutte queste cose, io mi sentivo lusingata, e il romeno confermava dicendo che sono bella veramente.
Conosco bene la condizione economica attuale della mia famiglia, e capisco che al momento non è delle migliori, ma a tavola il muratore non faceva altro che farmi battutine sulla nostra situazione economica e sul fatto che i miei gli avevano chiesto se potevano pagarlo a poco la volta, io mi sentivo un po mortificata e giustificavo il tutto dicendo che per colpa di questa crisi’e abbassavo la testa, ma nei giorni seguenti notavo che a pranzo mi trattava sempre più come una schiavetta, mi chiedeva cose senza rivolgersi in modo gentile ma come se tutto fosse dovuto, io capivo che ci stava facendo un favore a lavorare a quelle condizioni di pagamento, cosa che mi dissero pure i miei genitori, chiedendomi di essere paziente e gentile comunque, mentre il romeno prendeva ogni giorno più confidenza e mi faceva battute del tipo, che le modelle al suo paese devono fare le puttane e tante fanno i film porno, poi il muratore mi disse a tavola:
‘perché non ti trovi un lavoro e aiuti la tua famiglia se siete in difficoltà’
Io:
‘eh ma non riesco a trovare niente’
Muratore:
‘puoi andare a fare la cameriera da qualche parte oppure puoi andare a lavare cessi con tua madre, diciamo che a te piace la vita facile’
Il romeno:
‘a mio paese per aiutare famiglia si fa pure puttana’
Io non ho risposto, ho abbassato la testa e mi sono fatta rossa, in quel momento mi sono passate tante cose per la testa, rabbia, umiliazione, ma anche un po di eccitazione, anche perché, visto che ero all’ultimo giorno di mestruazioni avevo il cane che mi stava sempre con il naso tra le gambe e io cercavo di allontanarlo, ma quel naso freddo,quel fiato caldo sulla mia figa mi faceva eccitare, tanto che il muratore vedendo che faceva il mio cane ha detto:
‘ha gusti buoni sto cane ahahahah’
E scoppia a ridere pure il romeno.
Finito di mangiare, ho pulito tutto,loro sono tornati a lavoro e io sono salita al piano di sopra nel’altro bagno per fare una doccia, poi sono andata in camera mia e in accappatoio, mi sono stesa sul letto,e ancora pensando alle parole del muratore, alle battute del romeno e al cane che mi leccava tra le cosce ero ancora eccitata e ho iniziato ad accarezzarmi, mi sono talmente immersa nei miei pensieri di me che venivo scopata da quei due che non mi sono accorta che mi stavano chiamando non so per quale motivo e io non sentivo, non ho detto niente neanche quando ho sentito una mano che mi accarezzava una coscia e che saliva verso la mia fica, poi ho aperto gli occhi ed era il romeno, io ho accennato ad alzarmi ma lui mi ha fatto cenno di stare zitta e mi ha messo due dita nella fica, mi piaceva ero bagnatissima e lui se ne era accorta, poi senza dire niente si è inginocchiato e ha preso a leccarmela, io ansimavo, mi ha allargato del tutto le gambe e aprendomela con le dita ha iniziato a infilarmi la lingua dentro e io più sentivo quella lingua rasposa e più mi bagnavo, stavo godendo come una troia, poi mentre si stava sbottonando abbiamo sentito le grida del muratore che lo chiamava e lui di fretta si è dovuto ricomporre e prima di scappare giù mi ha detto che non finiva li e che dovevo fare godere lui.
Il giorno dopo era sabato e loro non sarebbero venuti a finire i lavori anche se erano quasi ultimati, io come il solito ero sola a casa quando sento suonare al cancello, mi affaccio ed era il romeno, mi ha detto che doveva prendere delle misure e io l’ho fatto entrare, poi gli ho preparato il caffe, io ero con le infradito e un gonnellino e una maglietta, eravamo seduti sul divano quando, lui si è avvicinato e mi ha detto:
‘piaciuto ieri?’
Io mi sono fatta rossa ma lui si è avvicinato e ha cercato di baciarmi, io mi sono tirata un po indietro e lui, mi ha leccata l’orecchio e mi ha messo la mano tra le gambe, io mi sono sciolta e lui mi ha detto:
‘è da quando sto in Italia che no sesso’
Mi ha tastato il seno e subito mi ha catapultata sul divano, mi ha spostato il perizoma e ha iniziato a leccarmi, io mi sono bagnata subito,mi ha tirato giù le mutande e mi ha messo questa volta di colpo 3 dita in fica, o ansimavo e di colpo lui ha tolto fuori il cazzo e lo ha messo in bocca senza preservativo, e io l’ho succhiato mentre lui continuava a masturbarmi, poi ha iniziato a cambiare atteggiamento, è diventato frenetico, più violento, mi ha sollevato le gambe spalancandomele e mi ha infilato il cazzo dentro, aveva un bel cazzo grosso, lo sentivo tutto, e mi lamentavo dicendogli del preservativo ma non mi ascoltava era un toro, ero bagnatissima sentivo il rumore dei miei liquami mentre lui mi sbatteva cosi forte da sentire pure le sue palle picchiare sul mio culo, poi mi ha fatta girare, mi ha messa a pecora e mi ha scopata da dietro mentre io godevo, si godevo mi sentivo una vacca e mi piaceva, poi mi ha presa dai capelli e mi tirava e mi ha dato due schiaffi sul sedere, mi chiamava troia e mi sbatteva forte, poi è uscito e mi ha spalancata le gambe al massimo e mi ha spalancato la fica con le mani, ha ripreso a scoparmi in quel modo e mi leccava la faccia, poi si è un po sollevato sulle braccia e mi ha sputata in faccia e subito dopo ha tolto fuori il cazzo e ha iniziato a sborrate con getti che mi hanno colpita pure in faccia sporcandomi la pancia il seno e la faccia di sperma e ripeteva:
‘puttana’puttana’puttanaaa’
Mi ha fatto ripulire il cazzo, e mi ha detto di aspettare, si è rivestito, mentre io ero ancora a gambe aperte e distrutta e ha aperto la porta e ha fatto entrare il mio cane, l’ha portato verso di me e subito ha iniziato ad annusarmi i piedi e lui l’ha diretto tra le mie gambe e il cane come se capisse ha iniziato a leccarmi la fica, io ho cercato di chiudere le gambe ma lui me lo ha impedito e mi allargava le labbra della fica esponendomi alla lingua del mio cane che mi penetrava dentro in profondità mentre lui mi ha stretto con le dita il clitoride, a quel punto ho avuto un orgasmo che ho schizzato ho avuto uno squirting e non riuscivo più a fermarmi, ho stretto le gambe ma lui mi teneva tra le dita sempre il clitoride e io pure a gambe strette schizzavo, ero sconquassata, disfatta, avevo la pelle d’oca, e lui diceva:
‘ti piace puttana? Ti piace?’
Io:
‘si si si mi piace siiiii’
Lui:
‘questo è inizio’
Mi ha lasciata la col cane che ancora mi leccava, si è vestito ed è andato via.
…continua…
P.s. Potete commentare come volete anche in modo porco simiblonde86@live.it
Due giorni dopo è tornato il muratore per il pagamento dei lavori,e come al solito non ha perso occasione per farmi complimenti anche spinti,ma è tornato senza l’aiutante, il ragazzo romeno, allora io gli ho chiesto dove fosse,e lui mi ha risposto che per quello che doveva fare non aveva bisogno di aiutanti, si è accomodato sul divano, e mi ha chiesto di fargli un caffè, intanto stava tirando fuori un foglietto con il conto per i lavori.
Mi dice in dialetto:
‘Sti 1000 euro chi me li deve dare?’
Io:
‘non lo so! Parla con mio padre, io non li ho’
Lui:
‘Tuo padre’ ahhh tuo padre non ha la strada per camminare e io sti soldi li voglio’
Io:
‘ti capisco ma io dove te li prendo non ce li ho’
Io ero vestita da casa, avevo dei pantaloncini bianchi, le infradito e una maglietta a canottiera, lui mi guardava mentre prendeva il caffè, poi mi disse:
‘ma perché non ti trovi un lavoro almeno aiuti la tua famiglia ad uscire da questa situazione di merda?
Io:
‘ma io non so fare niente’
Lui:
‘li vuoi fare degli incontri? Mica per sempre solo fino a che non uscite da sta situazione almeno aiuti la tua famiglia al posto di stare qua a non fare un cazzo’
Io:
‘e cosa dovrei fare?’
Lui,sempre n dialetto:
‘vieni qua che te lo spiego’
Mi ha tirato giù i pantaloncini sono rimasta in maglietta e mutandine, scalza, mi ha seduta sulle sue gambe sul divano e mi ha allargato le gambe mentre mi leccava l’orecchio,con una mano mi tastava il seno e con l’altra mi si era infilato nelle mutandine e mi toccava dicendo:
‘ahh sei bella bagnata, ti piace la situazione,me lo aveva detto il romeno che hai na bella fessa larga, altro che università, facevi a puttana a napoli!’
Intanto sotto il sedere sentivo una cosa grossa e dura, e ansimavo per come mi stava toccando la fica.
Lui:
‘mo assaggi pure il cazzo mio cosi vediamo se ti piace zoccola’
Mi ha fatto abbassare le mutandine e intanto lui si stava tirando fuori il cazo e aveva sbottonato i pantaloni, non era molto lungo, ma grosso, io ora ero completamente nuda e lui guardandomi la fica dove avevo i peli in ricrescita mi ha detto:
‘Ahhh allora non si bionda? Ti colori i capelli?’
Mi ha fatta piegare per prenderglielo in bocca, mentre lui mi umiliava, mi diceva:
‘con sta fessa larga che tieni si vede che sei abituata a prendere cazzi, ora i faccio uscire io dalla crisi se fai quello che io, un mese incontri chi ti mando io, ti fai scattare sta fessa rotta che tini e almeno aiuti la tua famiglia a uscire da sta crisi’
Poi mi ha messo tre dita nella fica e me la dilatava, mi ha messa a pecora sul divano e ha iniziato a scoparmi,mentre mi teneva dai capelli, era veramente grosso e io lo sentivo tutto:
‘ahh ahh ahhhh mmmmm’
Lui:
‘dai zoccola che ti piace sto lavoro dai, come a quella puttana di tua mamma, dai che se vi impegnate superate la crisi troia’
In quel momento ho capito che pure mia madre stava facendo quelle cose per uscirne e io mi sono sentita dentro di me una colata di liquidi dalla fica mentre lui continuava a fottermi come un animale, poi lo ha tirato fuori e lo ha puntato al mio sedere dicendo:
‘a fessa ce l’hai più larga di tua mamma mo vediamo il culo’
Io:
‘ no ti prego dai risparmiami’
Non mi ha risposto, ho sentito uno sputo e lui che mi penetrava, era grosso e io faticavo sentivo un po di dolore, ma intanto mi sentivo la fica bagnati sima, naturalmente mi stava scopando senza profilattico, ero la che mi stavo facendo inculare e umiliare come l’ultima delle puttane, lui mi diceva:
‘lo sa tuo padre che ha perso il lavoro ma ha trovato due puttane, siete due cagne tu e tua mamma e il pompino me lo ha fatto meglio lei tale madre tale figlia’
O non sapevo niente di mia madre ero del tutto interdetta nel sentire quelle parole, lui diceva che eravamo le puttane del paese, mentre mi dava schiaffi sulla fica e mi stringeva il clitoride, mentre io cercavo di togliergli la mano, ho sentito un fuoco dentro di me:
‘ah aaahhhhhhh daiiiiii noo cosi ahhah ahhha ahhah ahahha ahahhh’
Mi era venuto un brufolo su un labbro e ogni volta che per caso me lo sfiorava venivo, tanto che in pochi minuti mi si è caricato un orgasmo che ho schizzato come se stessi facendo la pipi e nello stesso momento mi ha sborrato riempiendomi il sedere non avevo mai vissuto una situazione di uelle mentre lui si stava scaricando mi diceva:
‘dillo che sei una puttana dillo,’
E io:
‘siii sono una puttana siiii sono una cagnaaa’
Lui mentre si ripuliva:
‘brava sei na bella troia come tua mamma vi aiuto io a fare qualche lira troie siete le puttane del paese’
P.s se volete commentare simiblonde86@live.it

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