Skip to main content
Trio

Al parco

By 25 Ottobre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

“allora domani ci vieni? Dai, invece di startene sempre sul divano te ne stai un po all’aria aperta”
Cristian cercava di convincermi ad accompagnarlo in un parco per una serie di fotografie a tema naturalistico.
“dai pigro, viene anche Stefania, te la ricordi? te l’ho presentata 2 mesi fa, ma si che l’hai conosciuta”.
Cercavo di ricordare che potesse essere questa Stefania ma proprio non mi veniva in mente.
“Ok dai, ci vediamo alle 9 all’ingresso del parco”dissi a malincuore.
Sveglia alle 8, una splendida mattina estiva, calda calda e poco ventilata, mi presentai puntuale all’appuntamento con l’improvvisata coppia.
Mentre leggevo il cartello che spiegava che il parco era una riserva di acque di risorgiva, dal parcheggio mi vennero incontro Cristian accompagnato da una ragazza poco piu che trentenne mora e riccioluta dall’aria assonnata e svampita vestita da un gonnellino viola corto e svolazzante, una maglietta in tinta e dei sandali con le zeppe ai piedi.
L’ideale per camminare per prati e boschi…anche se in pianura ma sempre boschi!!!
Ci presentammo e iniziammo a camminare per i sentieri ghiaiosi della riserva alla ricerca del posto che Cristian riteneva piu adatto per le sue foto.
Si era portato dietro una macchina fotografica semi professionale, di quelle con il cavalletto e l’obiettivo grosso.
Venti minuti di camminata e arrivammo in uno spiazzo attrezzato anceh per i pic-nic, tra l’altro piuttosto popolato di famiglie con bimbi e anziani che si leggevano il giornale in mezzo al verde.
Io e Stefania andammo a cercarci un posto per sederci, trovammo una panchina di legno in un angolo dell’ampio prato e lasciammo Cristian alle sue foto.
Scopri’ che Stefania viveva in una citta’ non molto lontana dalla mia, che aveva 32 anni, io 29, che era single, e sopratutto dopo che mi disse questo si sedette in una posizione che le faceva salire la gonnellina lasciando intravedere le mutandine fucsia.
Io buttavo l’occhio tra le sue cosce cercando di non farmi notare, anche se a lei sembrava piacere il fatto di essere spiata.
Dopo un po’ arrivo’ Cristian, penso avesse fatto qualche centinaio di foto a scoiattoli, alberi e foglie.
“ehy ragazzi, come va? avete fatto amicizia?mica sto interrompendo qualcosa?” ci disse ridendo, e subito Stefania prese la palla al balzo”no no, il tuo amico &egrave proprio simpatico, anzi Cristian, perche’ non ci fai qualche foto ricordo?”
“ok dai, mettetevi vicini”.
Abbracciai Stefania da dietro, tenendola per la vita, il profumo di buono che avevano i suoi riccioloni neri corvini mi faceva impazzire.
“Ehy Stefania…ti si vedono le mutande!!!”le sibilo’Cristian, e lei alzandosi ancora di piu il gonnellino”oh…non me ne ero accorta…non mi dirai che non ti piace guardarmi sotto la gonna e spiarmi le mutandine…porcellino”
“ma tu non le dici niente??”mi fece,”ma no…perche? se vuole mostrarci che intimo indossa…mica &egrave un problema, no Stefania?” e le schioccai un bacio sulla guancia.
“mmhm…bravo….anzi…se ci fosse un posto piu appartato…potremmo divertirci tutti e tre, no?”sorrise maliziosa andando a toccare la mia erezione imprigionata nei pantaloni.
Aveva un gran bel paio di tette.
“Dai cristian”gli dissi”la dietro gli alberi c’e’ una collinetta, la scavalchiamo e siam tranquilli….”, cosi prendemmo per mano Stefania e ci incamminammo su per la breve salita.
Visto che Stefania indossava le zeppe dovevamo aiutarla a stare in equilibrio, sopratto durante la discesa verso il nostro spiazzo, e io aprofittavo per farle appoggiare la mano al mio pacco.
“ehy…ma che &egrave sta cosa dura?”scherzo’ lei, e io “ora ti mostro cos’e'” e lasciai scivolare fuori dalla cerniera l’uccello.
“ohohoho…mica male sai?”mi fece lei, e cercando lo sguardo di approvazione di Cristian si chino’ a succhiarmi il cazzo.
“dai Cristian, non fare il timido” gli dissi, cosi facemmo accomodare Cristina seduta a gambe large con il mio uccello in bocca mentre Cristian si insinuava con le dita nelle mutandine.
Stefania era un’abile spompinatrice, teneva la bocca ben stretta mentre faceva scorrere le labbra lungo l’asta, torturando con la lingua la cappella.
Cristian invece preso dalla foga le aveva fatto sbordare dalla maglia una tetta e le torturava i capezzoli a colpi di lingua e a morsi.
Quando le usci’ anche l’altro seno scoprimmo che Stefania portava un piercing al capezzolo sinistro.
“che amica porca che hai Cristian”ansimai, ma lui non mi ascoltava, era troppo impegnato a inumidire ogni centimetro delle tette di Stefania con la lingua, soffermandosi sui grossi capezzoli turgidi.
Mentre mi succhiava la fava sembrava volesse togliermi l’anima, mi faceva quasi male…un dolore mooolto piacevole.
“aspettate”feci io, “scendiamo ancora un po cosi siamo piu tranquilli e lontani da occhi indiscreti”, cosi aiutammo Stefania ad alzarsi palpandole per bene il culo e la fica e ci infilammo nella boschetta sottostante.
“qui siam tranquilli ora” e facemmo riaccomodare a terra Stefania.
cristian riprese subito ad armeggiarle tra le cosce, le scosto’ le mutandine e prese a leccarle la figa, io in ginocchio davanti al viso di lei gia con il cazzo ritto come un palo pronto per essere nuovamente succhiato.
Tenendomi per la base del cazzo e stuzzicandomi le palle con il pollice, Stefania dava il meglio di se con la bocca: faceva roteare la lingua sulla punta per poi baciarla e farla sparire in bocca facendo dei rumori di risucchio tremendamente osceni ed eccitanti.
Cristian invece si dava da fare con la passera, aveva sfilato le mutandine di Cristina scoprendo una fica rasata, profumata e adornata da due palline di acciaio chirurgico che le bucavano le grandi labbra.
Le teneva la fica divaricata dandole delle ampie leccate fino quasi a raggiungerle il buco del culo.
Io che guardavo la scena dall’alto ero estasiato. era stupendo vedere questa bella ragazzona semistesa sull’erba, con mezze tette fuori dalla maglietta mentre si dava da fare di bocca e di mano sul mio uccelle e a gambe spalancate si faceva massacrare il clitoride.
Stefania aveva preso ad ansimare con piu intensita’: Cristian la stava sditalinando a piu non posso….prima un dito solo, poi due….lei era cosi infoiata dalla situazione che con la mano libera si slargava le labbra.
“li voglio tutti in bocca” mugolo’ Stefania, cosi mentre Cristian si slacciava i pantaloni io le sfilai la maglietta e reggiseno liberando quel ben di dio di tettone sode e dure.
Io e Cristian ci posizionammo ai lati del viso della maiala, per agevolarla il piu possibile nella pompa.
Inizio’ a pomparsi l’uccello di Cristian, tenendo il mio in mano per non farlo ammosciare.
“vai troia…succhia cosi” la incitava Cristian mentre io la tenevo per i capelli per guardare bene cosa gli faceva, poi passo’ a ciucciare la mia asta, alternandosi poi a leccare i due cazzi.
Improvvisamente le venne una foga improvvisa. Tenendo la cappella di Cristian appoggiata alla bocca prese a masturbarlo velocissima, facendo lo stesso tenendo nell’altra mano il mio uccello gonfio e duro.
“mmmh..dai…continua…porca…ingorda di cazzi…” le dicevamo, e lei continuava a spompinare e a segare con velocita’ e foga ancora maggiore.
Quando poi ritorno’a pompare la mia fava, la presi per la testa e iniziai a scoparle la bocca, le mandavo in gola tutta la cappella rossa e grossa, sembrava che dovesse soffocare da quanto glielo piantavo in gola, la lasciai respirare solo quando sembrava non riuscisse a respirare piu.
Ritorno’ subito sul cazzone di Cristian, passandosi la cappella sulle labbra, schiaffeggiandosi il viso e la lingua con l’asta dura.
Finimmo di spogliarci, io indossavo ancora i pantaloni, Stefania con un rapido movimento si sfilo’ la gonnellina e Cristian fece scivolare via la camicia.
Segandomi per non perdere l’erezione mi sdraiai a terra, Stefania venne subito ad accomodarsi sul mio uccello facendo entrare solo la cappella dentro di se, e Crisitan in piedi con la verga dura come un palo pronto per farsi sbocchinare.
Io da sotto agevolavo il dolce su e giu di Stefania sostenendole il culo, ma evidentemente non le bastava infilarsi solo la punta e subito prese a ficcarsi l’intera asta nella pancia.
Sentivo il calore delle sue grandi labbra mentre la sua fica correva veloce su e giu dalla punta alla base, sentivo le palle saltellare a ogni colpo, vedevo le sue belle tettone sopra di me che si muovevano al ritmo della montata.
Sopra di noi Cristian si godeva la bocca di Stefania che si alternava sulla cappella e sull’asta, leccandola in tutta la sua notevole lunghezza e segandola come una forsennata.
“ti piace?ti piace come spompino eh?”ansimava lei, e Cristian “succhi come una dea, sei una puttana, troia….succhia cagna”, e piu le diceva oscenita’ e piu lei sembrava divertita e eccitata.
Eccitata dalle parole oscene di Cristian, Stefania prese a impalarsi con ancora piu velocita’, mi stava letteralmente cavalcando come una pornostar consumata, aveva cosi tanta energia e voglia di essere chiavata da due cazzi che il mio uccello le scivolava fuori dalla fica e dovevo reinfilarglierlo.
“mettiti a pecora, vacca”, le ordino’ Crisitan, io la feci sfilare, Stefania si posiziono’ subito a novanta con le gambe ben spalancate mentre io mi misi davanti con l’asta ben in tiro.
Subito cristian le punto’ la cappella alla fessurina, un colpo secco e subito le fu dentro. Lei lo ricevette nella pancia con un grido di piacere subito seguito da altri gemiti e gridolini…Cristian la stava chiavando senza tregua, le faceva tremare le chiappe a colpi di bastone.
“fammi sentire i coglioni sulla fica…sbattimi…fottimi fottimi…” lo implorava, mentre io mi menavo il cazzo aspettando che Stefania lo prendesse in bocca di nuovo.
Cristian le stava letteralmente aprendo la fica, mentre io davanti obbligavo Stefania a prendersi il mio uccello in bocca.
Mi dava dei rapidi colpi di lingua sulla punta, facendo colare un sacco di saliva densa come sborra.
Quando poi Cristian rallento’ un po il ritmo della pompata, Stefania tenendomi per le palle si accolse tutta la mia fava in bocca, massaggiandola con la lingua e tenendo le labbra ben strette.
“ora voglio chiavarla io sta troia”, e ci invertimmo i ruoli. Cristian sdraiato davanti, Stefania a pecora per spompinarlo e io da dietro per fotterle la fica.
Le ero praticamente montato sulla schiena per scoparla piu a fondo, ma visto che eravamo in un prato e non in un lettone stavamo troppo scomodi, quindi la nostra amica maiala si impalo’ nuovamente sul cazzo di Cristian mentre io in piedi mi facevo sbocchinare e segare.
“mmmh…dai troia…succhia cosi…cosi…” le dicevo mentre mi carezzava il culo e le cosce.
Lei saltellava allegramente su e giu per i 18 cm abbondanti di carne gonfia e pulsante del cazzo del suo amico.
“troia…troia..” le gridavo mentre afferrandomi il cazzo presi a sbatterglielo in faccia “prendilo in bocca ancora cagna che non sei altra” e tenendola per i capelli la obbligai a infilarselo ancora in bocca.
Rallentammo il ritmo, ci fermammo e cambiammo posizione.
Mettemmo Stefania stesa a tre quarti, con una gamba ben alta.
Io da dietro le strusciai la fava tra la fica e l’ano e subito la penetrai nel buco piu largo.
Cristian invece, sdraiato, si faceva succhiare cappella, fava, coglioni e buco del culo.
Era proprio una depravata la nostra stefania, non smetteva di torturare le palle di Cristian, non vedeva l’ora di farlo schizzare per farsi una buona bevuta, e dai gemiti che emetteva non mancava molto.
Stefania lo segava come una matta, velocissima, scappellandolo con mani e bocca.
Infatti…non ci volle molto. Mentre Stefania lo segava tenendo la cappella appoggiata alle labbra, Cristian con un grido quasi animale esplose con un fiotto di sborra calda che probabilmente fini’ direttamente in gola a Stefania….lui si abbandono’ sfatto, con l’uccello che gia si ammosciava appoggiato sulla pancia, mentre io continuavo a pomparle la fica.
Poche pompate dopo e dovetti sfilarmi dalla sorca umida di Stefania, pochi colpi di mano e le inaffiai di liquido caldo la fessura e i piercing.
“hey”…ansimo’ Stefy”io non sono ancora venuta, Cristian prendi la macchina che mi fotografi mentre vengo”.
E mentre noi due, nudi con il cazzo in mano la guardavamo sporca di sborra, lei prese a spalmarsi il mio schizzo sull’inguine e a sgrillettarsi come un’indemoniata.
Cristian scattava decine di foto, mentre Stefania si masturbava mostrandoci la lingua e si toccava il seno, come un’attrice esperta…
Pochi mugolii…e stefania era venuta…soddisfatta e sazia…
Ci rivestimmo rapidi…e ci avviammo verso l’uscita…

per commenti, critiche, consigli…scrivete a xxx197979@yahoo.it

Leave a Reply