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Trio

Alghero

By 20 Febbraio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ dall’inizio di questa vacanza al mare che fantastichiamo sull’idea di mettere finalmente in pratica quelle che fino ad ora erano state solo fantasie che ci raccontiamo a vicenda, per eccitarci mentre facciamo l’amore. Ora l’occasione che aspettavamo sembra essere arrivata, con questo bel ragazzo che oggi pomeriggio in spiaggia ti ha avvicinata, attratto inizialmente dal tuo topless sfacciato e reso audace dalla mia assenza, invitandoti a questa grigliata in spiaggia con i suoi amici.Tu hai accettato, con il mio permesso, portandomi con te; ed ora eccoci qui, tutti attorno al fuoco, satolli en un po’ alticci per il buon vino che stasera scorre con facilità ed abbondanza. E con il vino, si sa, arriva l’eccitazione, si indeboliscono le difese e le inibizioni crollano; sono infatti già diverse, attorno al falò, le coppie che hanno cominciato a baciarsi e l’atmosfera sembra cominciare a riscaldarsi, non solo per la vicinanza delle fiamme.

Un solo sguardo ci basta per capirci. E dà inizio al nostro gioco.
Dopo avermi sfiorato le labbra con un bacio leggero, ti alzi e ti avvicini a lui, sedendogli accanto sulla sabbia; vi trovate dall’altro lato del falò rispetto a dove rimango seduto io, cosicché attraverso il danzare delle fiamme io possa indovinare quel che fate, senza però vederlo nei dettagli: un tuo sottile accorgimento per stuzzicarmi ed aumentare la mia eccitazione.
Il tuo sguardo passa su tutto il corpo abbronzato di lui, e sorprendi te stessa a leccarti le labbra.
Iniziate a parlare, a guardare il mare, il cielo le stelle…i vostri sguardi si incrociano ad ogni parola, le vostre mani si sfiorano mentre le vostre dita, nervose, giocano con la sabbia…

Qualcuno ha tirato fuori una chitarra ed ha cominciato a strimpellare qualche nota, accompagnato dal coro rauco e leggermente stonato del resto del gruppo; con la scusa della musica alta, per parlargli ti avvicini sempre di più al suo orecchio, sino a sfiorargli il collo, soffiargli lieve nel padiglione e baciargli il lobo, mentre gli proponi di seguirti altrove…
Gli prendi la mano e, lanciandomi uno sguardo complice, ti avvii verso il bungalow che abbiamo preso in affitto per questa settimana.
Entrati e seduti sul letto, continuate a parlare, guardandovi e sfiorandovi, desiderandovi sino a che la passione non vi travolge. Le vostre lingue si fondono in una danza vorticosa, dolce e sensuale al tempo stesso. Le vostre mani si intrecciano, iniziando a esplorare l’uno il corpo dell’altra.
In pochi minuti siete nudi…
“Chiamiamo Luca ” sussurri tu in preda all’eccitazione ” è qua fuori in veranda…”. Come d’accordo, infatti, io vi ho seguiti e vi sto ora osservando eccitato dalla porta che hai lasciato socchiusa, pronto ad intervenire al momento opportuno.
Lui si scosta da te con un rapido gesto, ti guarda dubbioso: no, non è d’accordo. Ti vuole, ti desidera da quando ti ha avvicinata in spiaggia, e sperava di possederti almeno una volta, di nascosto, ma no, non così…
Tu lo guardi e gli sorridi, un sorriso beffardo, accompagnato da uno sguardo furbo, malizioso.
Le tue labbra calde iniziano ad esplorare il suo corpo, mentre con le mani lo accarezzi, ed i tuoi seni, turgidi e sodi, strusciano sulla sua pelle regalandogli dolci brividi…ti chini sul suo sesso con il seno, lo avvolgi tra le sue rotondità iniziando a massaggiarlo mentre la tua lingua esplora il suo petto, i capezzoli, e scende piano verso l’ombelico.
“Luca”, sussurri, “voglio te..e Luca…tutti e due..insieme..fatemi godere come non ha mai fatto nessuno in vita mia..”
Con le labbra sei scesa sino al suo membro, lo avvolgi leccandolo in ogni sua parte mentre con una mano gli massaggi le palle, e con l’altra gli stuzzichi il buchetto.
Lo guardi negli occhi, con sicurezza di chi sa di essere desiderata.
“Ti prego..prendimi…fammi contenta..non negarmi il tuo corpo..non dirmi di no”
Il suo cazzo scompare nuovamente nella tua bocca, massaggiato dalla mano che con un movimento ritmico lo manda al settimo cielo.
Improvvisamente ti afferra, ti stende sul letto e ti è sopra: ” Va bene..mi basta averti..mi basta sentirmi dentro di te”.
Con un sorriso soddisfatto allarghi le gambe e attiri la sua testa verso la tua fighetta, che per l’occasione ti ho rasato personalmente: tieni entrambe le mani sulla testa di lui, le dita intrecciate ai suoi capelli, spingendolo sempre più in basso, quasi a soffocarlo; i tuoi sospiri mano a mano diventano gemiti, e i gemiti urla soffocate che posso sentire distintamente dalla mia postazione.

E’ il segnale che aspettavo: entro e mi dirigo verso la camera dove state scopando, spogliandomi lungo il tragitto. Mi avvicino in silenzio, lui ti sta ancora assaporando.
“Stai facendo un po’ troppo rumore, signorina..i vicini potrebbero sentirti, meglio tapparti la bocca”: cosi dicendo ti spingo tra le labbra il cazzo, che tu accogli con entusiasmo.
Ti sembra di impazzire: stai assaporando il piacere di due uomini tutti per te, vogliosi di farti godere, di sentirti urlare.
La tua bocca è tanto più veloce nel pompino quanto più rapida senti muoversi la lingua sul tuo sesso..
Ad ogni colpo di lingua o piccolo morso che lui ti dà sul clitoride corrisponde lo stesso sul mio cazzo..
Ad un certo punto ti alzi, lo prendi e lo fai sdraiare sulla schiena. Ti guardo estasiato mentre lo cavalchi facendoti penetrare con dolce fermezza, baciandolo sulle labbra e sussurrando parole con voce lenta ma decisa: “Lasciami divertire con il tuo corpo..lascia che ti trasmetta quello che riuscite a farmi provare voi due insieme”.
Ti muovi con armoniosa decisione, i tuoi seni, i tuoi fianchi…una danza armonica sul corpo di lui che non può fare a meno di accarezzare il tuo.

Allora mi avvicino alla tua schiena ed afferrandoti per i seni ti piego dolcemente in avanti, sopra di lui. Ti voglio prendere dietro. Ad ogni mia spinta per entrare nel tuo corpo, così eccitato, tu emetti un gridolino..dolore misto ad eccitazione. E intanto continui a scivolare piano sul suo cazzo, rimasto dentro di te.
Una spinta, un gemito e un sussulto..finalmente ti sono dentro, finalmente accogli entrambi i cavalieri nel tuo corpo.
Dopo un attimo di assestamento prendiamo a muoverci ritmicamente dentro di te, alternandoci spontaneamente, e piano il dolore scompare per fare posto ad un piacere che senti montare come un’onda, che ti sale dal ventre nel cervello, stai godendo dappertutto, hai perso completamente il contatto con la realtà ed hai un orgasmo intenso e lunghissimo, forse stai urlando, non lo sai, sai solo che stai godendo come mai prima, e se a qualcuno danno fastidio le tue urla, ben venga un altro cazzo a tapparti la bocca.

Quando, accasciata tra me e lui, ritorni un po’ in te,ti accorgi che lui sta tremando: sta per venire. Allora lo sfili rapida dal tuo corpo: “Non ancora tesoro mio..non ancora..non è ancora il tuo turno.” Cos’avrai in mente?
Stavolta è il mio turno di essere steso: ti metti sopra di me prendendo in bocca il mio cazzo e strofinando il clitoride sulla mia lingua, mentre offri la tua micina aperta a lui, che ti penetra con forte decisione. Ti sento sussultare e mi trovo il suo cazzo davanti agli occhi, e quasi senza accorgermene prendo a leccarlo mentre entra ed esce da te; con una passata continua posso leccare te e lui quasi contemporaneamente, e la cosa sembra piacere ad entrambi perché sento lui gemere e te mugolare, la bocca riempita dal mio cazzo, che stai succhiando avidamente. Lo lasci andare un attimo solo per sospirare: “il sedere..ti prego..il sedere..aprilo…”
Non se lo fa ripetere due volte.
Inizia a entrare in ogni tua parte: te lo sbatte dietro, e un attimo dopo ne esce per penetrarti la fica, mentre io e te continuiamo ognuno il suo pompino..
Ti sento godere, urlare, ti vedo dimenarti sotto i suoi colpi e sopra la mia lingua. Ti sento gemere più forte, togliere la bocca dal mio sesso, urlare…

Vieni, e poi ti accasci sul mio petto, scossa da violenti tremiti che pian piano si calmano…allora ti tiri su, fai alzare anche me e ti inginocchi, con lo sguardo da furbetta, facendoci sistemare entrambi in piedi davanti a te.
Inizi a massaggiarci contemporaneamente con le mani, a passare la lingua su uno e sull’altro, cercando vogliosa di riempirti la bocca di cazzo più che puoi..ci guardi negli occhi, e mentre succhi e ci seghi ci implori di schizzarti il viso e le tette, di dissetare la tua voglia…

eravamo entrambi già allo stremo, e non ci vuol molto prima che tu senta i due cazzi pulsare nelle tue mani. Allora prendi a massaggiarli ancora più velocemente, li metti uno accanto all’altro e apri la bocca, pronta a ricevere quanto più ti riuscirà.
Veniamo contemporaneamente, come da migliore tradizione, e tu bevi il nostro piacere, o per lo meno quello che riesci a raccogliere in bocca…il resto ti finisce sul corpo, sul viso, tra i capelli, e non ne sembri affatto dispiaciuta…

Ne vuoi ancora, e riprendi a succhiare avidamente i nostri cazzi, ripulendoli e cercando di farli tornare in tiro per poterne godere ancora…ed è allora che alzando lo sguardo verso la porta mi accorgo di essermi dimenticato di chiuderla, e che abbiamo un pubblico: alcuni dei ragazzi e ragazze che erano con noi sulla spiaggia, evidentemente incuriositi dalle urla, sono venuti a vedere cosa succedeva, e sono sulla soglia (chissà da quanto), con gli occhi sgranati a godersi la scena..

Alcuni di loro si stanno già toccando.

Chissà che la nostra particolare vacanza non sia appena incominciata…

 

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