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Trio

Cari amici…

By 7 Febbraio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Cari lettori, il mio nome è Sergio, con Marina sono sposato da un anno, siamo felici, lei è bellissima, 35 anni io, lei 29, conosciuti all’università, il nostro fidanzamento è stato lungo, e in tutti questi anni abbiamo costruito un rapporto fantastico.
Ah dimenticavo, non vi ho descritto com’è Marina; un metro e sessantatrè per 51 kg. capelli corvini mossi lunghi sulle spalle, occhi neri, labbra sottili e un nasino adorabile; due fantastiche tette a cavallo fra la 3′ e la 4′ misura, un culetto sodo e tondo e una stupenda passera che ultimamente, su mia richiesta, ha deciso di depilarsi completamente(finora era un praticello curato’) Insomma un corpo praticamente perfetto, se solo fosse stata 8/10 cm. più alta avrebbe senz’altro intrapreso la strada della moda o del cinema, però io la preferisco così’
Miei cari amici, lo so, non vi ho detto com’è Marina a letto, avete ragione.. vi accontento: così tranquilla e ‘controllata’ nella vita quotidiana, nel sesso si trasforma lasciandosi andare, ed io che sono un tipo piuttosto ..esigente l’ho portata ad esplorare un po’ tutto quello che un uomo e una donna possono fare a letto: oltre a fantastiche scopate in tutte le posizioni, lo prende nel culo con grande naturalezza, per non parlare dei pompini.. mi fa impazzire.. l’espressione che ha mentre ingoia tutto.. godo come un pazzo.. e poi, ultimamente, le ho chiesto se le andava di leccarmi il didietro.. non ha battuto ciglio e si è avventata sul mio buco con avidità.. ho dovuto dirle io di smettere.. che donna fantastica’
Naturalmente anch’io faccio la mia parte’ ho un bell’uccello che lei apprezza molto, sono un abile leccatore’ e ho molta fantasia.
Venerdì, sono tornato presto dall’ufficio, lei lavorando part-time la mattina, ha voluto sorprendermi’ mi ha aperto la porta’ completamente nuda ed ai piedi quelle bellissime scarpe decolleté nere dal tacco vertiginoso’ vederla così, girare per casa, con quel modo così sinuoso e arrapante di muoversi, mi faceva eccitare da morire, cercavo di resistere il più possibile’ e poi in camera’ di fronte al letto abbiamo un armadio tutto specchiato’ non a caso’ sia io che lei adoriamo vederci mentre facciamo l’amore.
Solitamente fa fatica a raccontarmi le sue fantasie, mentre io sono spudorato’ mentre scopiamo amo raccontare e descrivere situazioni piccanti, lei a letto con una donna’ o con uno o più uomini’ fantasie non particolarmente originali, lo ammetto, però’
Un giorno, a colazione, Marina mi dice: ‘hai mai pensato di realizzare sul serio qualcuna delle due storielle che mi racconti?’ ‘Non ci ho mai pensato veramente, amore, perché ho sempre creduto che tu” ‘Ma come, mi ha sempre fatto una testa così’ si potrebbe provare’.
Sentii in quell’istante una fitta allo stomaco, poter mettere in atto quelle cose era un mio sogno, ero eccitato dall’idea e nello stesso tempo temevo cosa sarebbe potuto accadere’ evidentemente non mi ero accorto di fare breccia nella parte sconosciuta di Marina’
Ne parlammo ancora per giorni, e optammo per la ricerca di un uomo, per le donne non si sentiva ancora pronta; si, ma come fare? Non potevo certo mettere un’inserzione sul giornale’ e sulla rete ci sono troppe persone pericolose e inaffidabili, pensai a un amico, ma quale? Ci voleva una persona riservata e che piacesse a Marina’ so che sono parecchi quelli che ci hanno provato e che non esiterebbero un istante a farsela; quando siamo in giro noto lo sguardo degli altri intorno a lei, la spogliano, la scrutano’
Alla fine pensammo che Giovanni, un vecchio amico del liceo, avrebbe potuto essere il soggetto giusto, un tipo sportivo, single, ma non lo vedevamo da anni, e poi, come gli avrei proposto una cosa del genere? ”Senti che ne diresti di scoparti mia moglie?’ No, non era il modo giusto’ d’altronde non c’erano molte alternative’

‘Allora, Sergio, come mai un incontro improvviso, è un bel po’ che non ci vediamo, qualcosa non va?’ ‘No, tutto bene, figurati, come te la passi?’ ‘Non posso lamentarmi, niente di memorabile da poterti raccontare.’ ‘E con le tue donne?’ ‘Non parliamone’ è un periodo no’ e a te come va con ..Marina se non ricordo male.’ ‘Molto bene, e a proposito di lei che ti volevo parlare..’
La ‘proposta’ lo stupì parecchio, però sembrò interessargli, certo la mia ‘presenza’ lo avrebbe imbarazzato, però l’idea di scoparsi di gusto una bella fica come Marina era sicuramente superiore ad ogni freno inibitorio.
‘Scusa se te lo chiedo, Giovanni, ma posso stare tranquillo per la tua salute?’ ‘Guarda, sembra incredibile, ho fatto il test due settimane fa, è tutto ok’.
Organizzammo per il prossimo sabato sera, dopo cena. Marina cercava di nascondere la tensione, ma io che la conosco bene, sapevo che era preoccupata e nello stesso tempo eccitata; si era messa una gonna nera sopra il ginocchio, una camicetta bianca e ai piedi dei deliziosi stivali neri fascianti col tacco a spillo, unghie rosse ‘d’ordinanza’ e sotto un completino bianco di pizzo’ davvero delizioso!
Il campanello di casa suonò alle 21:30 precise, Giovanni si presentò con un mazzo di fiori per Marina, vestito piuttosto sportivo, jeans neri golf e camicia: ‘ciao Sergio” ‘ciao Giovanni, entra!’ ‘Marina?’ ‘Arriva subito..’ Andammo in salotto per due chiacchiere, la tensione si tagliava con un dito, si capiva che lui era curioso di vedere la donna con cui si sarebbe divertito’ e molto’
Arrivò lei’ bellissima come sempre’ ‘ciao Giovanni’ ‘ciao Marina” ‘E’ un bel po’ che non ci si vede, no?’ ‘S..si e vedo che sei più bella che mai’ ti ho portato dei fiori’ ‘Oh grazie’ come sei galante.. vado subito a metterli in un vaso’. Tornò e ci versò da bere, parlammo non so per quanto di tutto, evidentemente nessuno voleva prendere l’iniziativa, poi, Marina mi rivolse lo sguardo per avere un assenso, io capii, e inventai una scusa: ‘Scusatemi un istante, devo fare una telefonata’. Tornai dopo cinque minuti’ li trovai a baciarsi intensamente sul divano, incredibilmente trovai tutto questo estremamente eccitante, vedere la mia lei baciare un altro’ una mia fantasia che si realizzava’ lei pareva lasciarsi andare davvero’ si alzò e cominciò nel silenzio a spogliarsi’ fu uno spogliarello indimenticabile’
Ora che era nuda, osservavo lo sguardo estasiato di Giovanni, evidentemente l’imbarazzo era scomparso, prevaleva il desiderio’ si alzò in piedi e disse: ‘Sei stupenda’vieni qui’senti come è duro” lei dolcemente si avvicinò, si mise in ginocchio, gli sbottonò i pantaloni ed estrasse il suo arnese’era di dimensioni ‘fuori stazza”in confronto il mio, che è ‘standard’ sembrava una suppostina’ ‘Che ne dici? ‘Caspita’ complimenti” ‘Dai prendimelo in bocca”. Marina spostò lo sguardo dal cazzo di Giovanni, lo guardò sorridendo’ poi iniziò a succhiarlo’ ‘Dio mio’ come sei brava ‘ sei fantastica” Aveva la bocca deformata per ricevere quell’uccello, ma pareva apprezzare’stava dando del suo meglio’
Nel frattempo anch’io avevo raggiunto una poderosa erezione, non mi ero mai eccitato tanto’ avevo il cuore fuorigiri e la saliva a zero’ rimanevo seminascosto…il pompino durò un tempo che in queste situazioni pare infinito’ ad un certo punto mia moglie si alzò, prese Giovanni’ ‘Andiamo a letto’ voglio che mi scopi’. Mi stupiva il linguaggio di Marina , che di solito faceva fatica anche a dire ‘merda” si avviarono mano nella mano verso la nostra camera.. io non avevo il coraggio di raggiungerli’ aspettai’ mi feci coraggio.. non avevano perso tempo’ tutti nudi stavano già scopando selvaggiamente’lui sopra lei con le gambe verso il cielo’ ansimavano entrambi’ ‘Ah’.. che bello” si” ‘Ancora’ ancora..’ Io ero all’ingresso della stanza e osservavo, la mia eccitazione era oltre ogni limite’sarei venuto da un momento all’altro’
Giovanni la scopò, le leccò la fica, fecero un sessantanove, pecorina culo e fica, fica e culo’ Marina raggiunse più volte l’orgasmo, era tutta sudata’ lui dimostrava un grande autocontrollo, non era ancora venuto’ incredibilmente parevano entrambi non fare caso alla mia presenza’ si presero cinque minuti di riposo’ lei addosso a lui mentre si sbaciucchiavano’ si parlavano a bassa voce’ io nascosto riuscivo ad ascoltare”mi hai fatto godere tantissimo, grazie Gio’ sei un vero uomo..’
‘Anche tu sei il massimo, sei una donna eccezionale..’ ‘non vuoi ‘venire?’ disse lei ‘certo che voglio” ‘dove’ preferisci?’ ‘mmm’ ho anche l’imbarazzo della scelta? ‘in bocca?’
Lei non gli rispose, gli sorrise, lo baciò e muovendosi come solo lei sa fare ridiscese lentamente, facendo una ‘strada’ di baci’arrivò a quel grosso uccello’ gli baciò la cappella’ scese ancora, leccò le palle’ gli sollevò un po’ le gambe e gli leccò il culo’lui era senza parole’tornò su.
Appoggiò la testa sulla pancia di Giovanni giocando col cazzo ‘ e mentre lo faceva mi guardava’ non pensavo che mia moglie fosse così troia’se lo mise in bocca con una spinta erotica che non le avevo mai visto’ succhiava, succhiava, succhiava ‘lui le venne in bocca con un urlo quasi disumano’ il piacere di un pompino coll’ingoio è quasi insopportabile’ lei gli pulì la punta dell’uccello con la lingua’ poi tornarono ad avvinghiarsi e a baciarsi’
Ero venuto anch’io schizzando per terra, mi girava la testa’
Giovanni, che evidentemente si era reso conto meglio di me della situazione, colse la palla al balzo: ‘tua moglie è incredibile, è la scopata migliore che abbia mai fatto” era diventato spavaldo ed io, al contrario, ero stordito dalle emozioni ‘
‘Perché non ci porti da bere?’ mi disse con un espressione quasi di sfida’ non riuscivo a dire di no’ evidentemente il ruolo del cornuto e contento mi calzava bene’

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