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Trio

Coinquiline

By 5 Gennaio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Capitolo I:

Mi &egrave capitato molte volte di rincasare tardi nella bella casa che divido con la mia nuova amica Rosy.
I primi tempi in cui iniziai a dividere l’appartamento con lei, aprivo la porta di casa silenziosamente, nel timore di svegliarla e disturbare il suo sonno ma, ben presto, mi accorsi che questa donna tutto faceva in mia assenza tranne che dormire. Non mancava volta, infatti, che passando davanti alla sua camera da letto non sentissi le grida di piacere causate dai violenti orgasmi che le provocava il suo ragazzo Massimo. Devo ammettere che, la prima volta che li udii , rimasi abbastanza scossa: non mi era mai capitato di sentire due persone scopare così selvaggiamente ma la cosa, anziché indurmi a cambiare subito casa, mi eccitò fin dal primo giorno. Iniziai così a masturbarmi ogni qual volta li sorprendessi a chiavare o a fare chissà quale altro genere di porcate e, spesso, cercai di intravedere dal buco della serratura cosa facessero. Rosy, però, metteva sempre sapientemente un drappo sulla serratura chiusa dall’interno ed io non riuscivo mai a spiarli a dovere. Mi rintanavo semplicemente nella mia stanza (che &egrave attigua a quella di Rosy) ed immaginandoli impegnati nelle loro cavalcate erotiche, davo sfogo alla mia fantasia grazie ai loro gemiti e ad un grosso vibratore gelatinoso che mi infilavo vogliosa nella fica impregnata di umori.
Avevo intravisto Massimo in un paio di occasioni formali e mi fece un’ottima impressione: moro, un bel fisico muscoloso ed atletico, evidentemente ben allenato dalle ore trascorse in palestra come personal trainer. Lì, infatti, aveva incontrato Rosy e tra i due, il passo dal maneggiare gli attrezzi al maneggiare l’attrezzo di Massimo, fu brevissimo. Rosy d’altronde &egrave anch’ella una bella ragazza. Capelli neri lunghi e mossi, non ha un viso o un corpo memorabili ma bisogna darle credito che una sesta di reggiseno fa sempre un certo effetto sugli uomini.
Fu così che ben presto iniziò a balenarmi per la mente una fantasia: scoparmi Massimo. Ero un po’ frenata per paura che potesse in qualche modo rifiutarmi. D’altronde io e Rosy siamo così opposte. Io alta, castana con i capelli lisci, terza di reggiseno, un bel culo e lei piccolina, dai colori mediterranei, con queste tettone enormi. Siamo entrambe piacenti ma, sicuramente, in modo diverso.
Ma ormai l’idea di fami Massimo quasi per sfida, aveva prepotentemente preso piede nella mia testa. Trovare il suo numero fu facile, era nella rubrica del nostro telefono fisso. Lo chiamai e, con una scusa, gli diedi appuntamento qui, una casa che ormai conosceva fin troppo bene. Mi assicurai che quel giorno Rosy avesse il suo settimanale appuntamento dal parrucchiere e quindi fissai il tutto con Massimo annunciandogli che volevo fare una sorpresa a Rosy. Lui accettò fin troppo entusiasta.
Dunque eccomi finalmente ad oggi pomeriggio, la data prefissata.
Mi presento a lui con un accappatoio senza niente sotto e simulo con fare sbadato: ‘Oh scusami sono appena uscita dalla doccia, non credevo saresti stato così puntuale’. Lui non &egrave per niente imbarazzato, anzi, si mette a sedere comodo dopo essersi versato da bere. La conversazione, lo ammetto &egrave stata breve e futile. Mi ritrovo ben presto le sue mani sul laccio dell’accappatoio. ‘Togliti questo straccio’ ‘ dice ‘ ‘Voglio farti pompare un cazzo vero, non quel pezzo di plastica che ti metti su per la fica quando mi senti scopare con Rosy’.
Allora quei due sanno tutto! Mi stupisco ma l’eccitazione lascia poco spazio alle riflessioni.
In pochi secondi siamo entrambi completamente nudi sul divano. Io a cavalcioni sopra di lui, mi massaggio il clitoride sfregandolo avidamente sul suo cazzone. ‘Brava te la depili tutta vedo! Sei proprio una troia vogliosa di cazzo’ – dice mentre con le mani mi stringe le tette, avvicinandomi i capezzoli duri uno contro l’altro. La sua verga &egrave davvero notevole: 25 centimetri e di una grossezza impressionante. Inizio a pregustare, con eccitazione ma anche con un po’ di timore, il momento della penetrazione. Massimo sembra leggermi nel pensiero e dice: ‘Te lo metto anche nel culo, voglio aprirti questo buchetto vergine’ . Così dicendo mi infila un dito nell’ano e, spingendolo su fino in fondo, mi procura un primo, inaspettato, orgasmo che accolgo urlando di piacere.
Ci trasferiamo a questo punto nella stanza di Rosy e ci mettiamo sul grande letto che occupa quasi tutta la camera.
‘Ora succhiami il cazzo! Guarda come l’hai tutto sporcato con quella fica fradicia’leccalo e ripuliscilo bene!’ ‘ mi ordina. Io obbedisco immediatamente. Mi metto in posizione 69, completamente chinata in avanti, protesa verso quella mazza. Lui mi dilata le natiche e le labbra della passera dicendomi: ‘Guardati sei di nuovo tutta bagnata, lavorami bene l’uccello, porca!’. Eseguo diligentemente, affamata del suo sesso. Lecco la mazza su tutta la sua lunghezza passando ripetutamente la lingua tutta attorno alla cappella e ripulendo ogni millimetro di pelle da tutti gli umori che avevo appiccicato sopra. Dopodiché ingoio l’enorme cazzo cercando di farne sparire tra le mie morbide labbra più centimetri possibile. L’operazione mi riesce alquanto bene tanto che lui inizia a gemere dicendomi di continuare così. Mentre lo spompino, golosa del sapore della sua carne, lui inizia a sbattere l’uccello violentemente, scopandosi letteralmente la mia bocca. ‘Ahhh ahhh’ ‘ grida, tenendo due dita infilate nel mio buco del culo. Capisco che sta per venire e, noncurante della copiosa sborrata alla quale so che andrò incontro, non smetto di pompargli il cazzo e lascio che il suo sperma fiotti in grandi quantità nella mia gola. ‘Ti sborro in gola, troia!’ ‘ urla. Io bevo tutto e, soddisfatta, mi divincolo dalla piacevole morsa delle sue dita nel mio ano e mi corico accanto a lui.
…continua Capitolo II:

‘Ora vai a prendere quel vibratore che ti piace tanto” ‘ dice Massimo.
Mi alzo e vado subito a recuperare in camera mia il fallo in lattice. Quando torno nella stanza di Rosy, lui ha nuovamente il cazzo in tiro e se lo sta massaggiando piano, per favorire la già impressionante erezione.
‘Fammi vedere come ti masturbi quando mi senti scopare con quella puttana!’ ‘ ordina. Avanzo verso il lato del letto in cui &egrave sdraiato: apro bene le gambe ed una la alzo, appoggiando il piede sul comodino. Voglio che veda bene la mia fica depilata e, dopo, gliela voglio mettere anche in faccia a quest’uomo presuntuoso. Infilo il vibratore nella passera bagnata e inizio a muovermi per l’eccitazione che mi procura questa penetrazione. ‘Brava, usalo bene mmmh si vede che hai voglia di cazzo, porca!’. Lui continua ad incitarmi e a farsi una sega mentre mi guarda eccitato. Dopo poco, mi prende con violenza e mi strappa dalle labbra della vagina il vibro. Mi sbatte sopra di lui e con il cazzone ormai duro come il marmo, mi dice appoggiando la cappella al buco caldo della mia passera: ‘Scopati questo adesso, troia!’.
Prendo quella verga con una mano e temo, per un attimo, di provare dolore nell’infilare quella mazza di carne nella mia fichetta. Massimo allora, noncurante delle mie titubanze, mi afferra per le chiappe e con un colpo secco mi impala letteralmente sul suo uccello. ‘Aaahhh’ ‘ grido a causa di quella sensazione così piacevolmente dolorosa. Inizio a cavalcarlo arrapata, urlando mentre lui mi schiaffeggia le tette e i capezzoli ormai duri come chiodi. Le nostre grida, accompagnate da un sonoro cigolio del letto, ci impediscono di udire il ritorno, inaspettatamente anticipato, della mia coinquilina. Ignari di essere spiati da chissà quanto da quella vacca, ad un tratto la voce di Rosy interrompe bruscamente la nostra goduria: ‘Che cazzo fate, maiali? Smettetela subito!’. Di colpo, smetto di scopare il cazzo di Massimo e mi giro confusa. Rosy &egrave lì davanti a noi, che ci sta guardando mentre siamo nudi ed eccitati, quasi impossibilitati a smettere anche di fronte a lei, a causa di un’eccitazione ormai troppo forte che ci pervade completamente. Conoscendo un po’ la mia amica però, noto sul suo volto un’espressione incuriosita più che infuriata. Infatti, prima che io riesca a proferire verbo, Massimo si rivolge a Rosy e le dice spazientito: ‘Spogliati puttana, invece di rompere i coglioni! Non vedi che ci stiamo divertendo? Non ci interrompere!’ Sono sbalordita ma, allo stesso tempo, l’uccello che mi pulsa caldo dentro la passera, rende impossibile solo che l’idea di disarcionarmi da tale causa di piacere. Rosy, anziché prenderci a botte, si spoglia diligentemente nuda e mentre lo fa aggiunge: ‘Che porci! Non riuscivate nemmeno a smettere, eh? Potevate aspettarmi, stronzi!’. A questo punto Massimo inizia a darmi alcuni colpi col bacino, riprendendo il ritmo di quella cavalcata paradisiaca, così bruscamente interrotta. ‘Continua!’ ‘ dice. Poi ordina a Rosy: ‘Leccale il buco del culo mentre me la scopo!’ . Le mani di Massimo si posano nuovamente sul mio posteriore. Mi apre le chiappe con forza, dilatando l’ano. Mi dimeno gridando: ‘Ahhh siii leccami troia ahhhh” . Rosy si sdraia quasi sulle gambe di Massimo per raggiungere meglio il mio orifizio e, nel momento in cui la punta della sua lingua bagnata e calda si appoggia sul mio ano, inizio a fottere freneticamente il cazzone di Massimo, il quale incita la donna ad alternare le leccate dal mio buco alle sue palle gonfie.
Vengo scossa da un primo, incredibile orgasmo. Grido che sto venendo e, mentre lo faccio, vengo travolta da un secondo che, spossandomi, mi fa urlare: ‘Basta! Basta!’.
Massimo mi sposta rudemente di lato e noto che la sua mazza deve ancora sborrare. Ma &egrave questione di secondi. Si &egrave trattenuto per lavare il viso di Rosy con il suo sperma prelibato. ‘Vieni qua, troia!’ ‘ le dice ‘ ‘Ti faccio bere!’. La donna, abituata alla pratica insegnatale dall’amico, apre la bocca e, assetata, si attacca con una mano alla ‘fonte’ della bevanda preferita e, completando l’opera facendogli una sega, si lascia inondare da quei bollenti schizzi. La maiala, mentre lo fa, si infila un dito nella fica e si masturba gioiosa.
Capisco immediatamente che Rosy vuole la sua razione di uccello e che Massimo non gliela negherà. Mi avvicino a Rosy ed inizio a leccarle la bocca per raccogliere i succhi del suo ragazzo rimasti ancora sulle sue labbra. La donna, eccitata, tira fuori la lingua ed iniziamo a far roteare una lingua contro l’altra sotto lo sguardo ammirato di Massimo. Prendo le tettone di Rosy tra le mani ed inizio a giocarci, mimando i movimenti di una spagnola prima e fregando i suoi capezzoli contro i miei dopo. Rosy mugola di piacere, non immaginavo che quegli enormi seni fossero anche sensibili. Ci accarezziamo il corpo l’un l’altra. Massimo inizia a scappellarsi l’uccello dandogli nuovo turgore. ‘Brave zoccole!’ ‘ dice – ‘Me lo fate subito tornare duro!’

‘continua
Capitolo III:

Unisco le tette di Rosy facendo incontrare le punte rigide dei suoi capezzoli, dopodiché mi chino leggermente e, con la lingua, inizio a stuzzicarli con movimenti rapidi e fugaci morsi. Lei si tocca il clitoride che le sbuca dalle labbra della vagina non completamente depilata. Geme e si contrae, eccitata dalle sensazioni che prova. Massimo passa a Rosy il vibratore che ho usato poc’anzi e questo, ancora viscido e sporco dei miei umori, le entra nella fica senza fare la minima fatica. Lo capisco: abituata alle dimensioni del suo uomo, questo fallo le sembrerà un grissino. Ma non la lascia indifferente l’aver introdotto quell’oggettino nella passera, difatti inizia rapidamente ad inebriarsi e a grugnire di piacere come una vera scrofa. Ci sdraiamo una sopra l’altra e massaggiamo i nostri clitoridi caldi e gonfi uno contro l’altro. Sono sopra di lei ma le sue tettone mi sovrastano. ‘Leccamele ancora mmmh..’ ‘ mugola lei. Eseguo e, intanto, lo spettacolo del mio culetto sodo e oscenamente esposto che si contrae mentre roteo il bacino per masturbarmi sul clitoride di Rosy, eccita Massimo che mi informa della sua voglia di incularmi. Rosy, senza smettere di sgroppare, toglie la lingua dalla mia bocca e dice al suo ragazzo: ‘Se la inculi voglio guardare!’. ‘Certo!’ ‘ le risponde lui ‘Lo so che ti piace, puttana’. Ribellarmi sarebbe inutile, ma a dire il vero, non mi passa nemmeno per la testa. So che il cazzone possente di Massimo mi farà male ma ormai non riesco a tirarmi indietro. Smetto di occuparmi della mia amica e mi metto a pecorina. Rosy si sfila il vibratore dalla fica e si mette dietro di me, iniziando nuovamente a occuparsi del mio ano, questa volta anche sputandoci sopra per prepararlo meglio alla penetrazione. ‘Mi piace il sapore del culo’ ‘ dice Rosy ‘ ‘lo leccherei per ore”. Mentre lei si infervora in questa pratica, facendomi gemere e desiderare come non mai un grosso bastone di carne nel mio stretto orifizio anale, Massimo infila l’uccello nella passera di Rosy per invogliarla a lavorarmi, con ancora più dovizia, il buco. Con una mano mi sfrego il clitoride mentre guardo riflessi nello specchio i nostri tre corpi allineati come i vagoni di un treno e, vedere la verga di Massimo che sparisce ripetutamente nella fica di Rosy per poi uscirne unta di umori, mi provoca un orgasmo che cerco, inutilmente di trattenere. Ma i due non smettono certo di chiavare. La donna continua a leccarmi l’ano ed oltre che di saliva, lo inonda col calore del fiato che emette soffocando leggermente le grida che altrimenti sarebbero ancora più forti. Ad un certo punto Rosy ha un orgasmo multiplo e lo esterna urlandolo ai quattro venti ed infilandomi con violenza metà della sua lingua su per il culo. Appena si riprende dallo sconvolgimento della sensazione provata, dice a Massimo: ‘Mmmh gliel’ho ammorbidito bene, guarda come s’&egrave dilatato”. E’ vero. Anche io sento l’orifizio pienamente rilassato e pronto per la penetrazione. Massimo non se lo fa certo ripetere. Rosy mi apre ancora un po’ usando le dita e il suo uomo punta la grossa cappella direttamente sul mio forellino anale. Sento che Rosy sputa sull’uccello di Massimo e lui scivola lentamente dentro di me. Allargo ancora un po’ le gambe e aspetto che lui entri fino in fondo. ‘Ti piace, eh?’ ‘dice. Rosy assiste e commenta con la voce tremante per l’eccitazione che di nuovo si &egrave impossessata di lei: ‘Max, sono gelosa, dopo lo devi fare anche a me!’. ‘Fattela leccare, porcellona” ‘ le risponde lui ‘sei di nuovo in calore! Ma prima metti a questa troia il vibratore in fica!’. La vaccona obbedisce, quindi mi si para davanti. Si sdraia con le gambe aperte e mi offre la fica slabbrata da leccare. Il suo ragazzo inizia a pomparmi il culo mentre il vibratore nella passera fa il suo dovere. ‘Ahhhh siii ahhhh ahhhh mmmmh ahhhh’ ‘ godo, impazzendo di piacere. Rosy mi implora gridando: ‘Leccamela, leccamela, siete due porci, voglio venire insieme a voi”. Inizio a leccargliela. Lei si contorce mentre gliela tengo aperta con le mani e con la lingua esploro ogni remoto anfratto della sua passera. Serro le labbra attorno al clitoride ormai divenuto un bottone di carne pronto ad esplodere di piacere. Glielo mordicchio, cercando inutilmente di tenerla ferma schiacciandole le cosce con le mani. Mentre la scopo con la lingua, dico a Massimo di continuare a fottermi il culo e lui, ormai impegnato quasi freneticamente nell’atto, insulta me e Rosy e ci incita ad essere più porche. Veniamo tutti e tre assieme, quasi contemporaneamente, come che l’orgasmo di uno, scaturisse quello degli altri. Massimo non riesce a ritrarsi in tempo, e mi sborra nel culo, facendomi un clistere con il suo sperma. Rosy invece ha un orgasmo talmente forte che mi spruzza il viso e la bocca con i suoi umori.
Esausti, ci ripromettiamo di farlo ancora.
Massimo &egrave uscito da questa casa poco fa. Appena rimasta sola con Rosy le ho chiesto se, a parte tutto, le avesse dato fastidio trovarmi a letto con lui ma lei mi ha spiegato di no e che, anzi, da tempo loro due fantasticavano su di me ma non sapevano come chiedermi di unirmi a loro. Mi ha confessato che si eccitavano come due maiali nel sapere che mi masturbavo ascoltandoli. Poi, dopo aver chiacchierato, ci siamo fatte insieme una bella doccia e stiamo già pensando a come rendere ancora più eccitante la nostra prossima volta.

fine

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