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Trio

Corna terapeutiche

By 9 Aprile 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Erano trascorsi tre anni, dal giorno del nostro matrimonio, anni durante i quali il sesso era stato una delle componenti principali della nostra unione.
Entrambi giovani e belli, non smettevamo mai di donarci piacere in ogni modo, ad ogni ora del giorno o della notte in ogni angolo della casa.
Era sufficiente che uno dei due mostrasse di avere voglia che l’altro era subito pronto alla tenzone.
Marta mia moglie &egrave una stupenda ragazza bionda di 27 anni, alta e magra senza eccesso, con un bel seno sodo della seconda coi capezzoli rosei e sensibili, gambe lunghe e ben tornite ed un bel culetto a mandolino.
Nino moro 30 anni, 1.88 fisico atletico, spalle larghe, occhi azzurri piuttosto ben dotato sono io.
Dicono che la crisi venga dopo il settimo anno ma nel nostro caso arrivò nettamente in anticipo.
Sinceramente non ricordo esattamente come iniziai ad allontanarmi da Marta ma, complice il nuovo lavoro, che mi assorbiva quasi completamente, iniziai a ‘mancare’ sessualmente nei suoi confronti.
Lentamente ma inesorabilmente finimmo per distaccarci e fare l’amore una volta al mese senza poi troppo entusiasmo.
Fortunatamente da una settimana a questa parte le cose si sono risolte e tutto &egrave tornato come una volta ma con una variante.
Tutto &egrave cominciato un lunedì, dopo una notte quasi insonne a causa del lavoro mi ero recato in ufficio di buon mattino e, dopo aver sbrigato qualche pratica mi sentii male e svenni.
Mi portarono subito al pronto soccorso e li, il medico, mi tranquillizzò dicendo che si trattava solo di un affaticamento e di un abbassamento di pressione e che tutto si sarebbe risolto con qualche giorno di riposo.
Avevo pregato i colleghi di non avvertire mia moglie per non allarmarla e quindi mi feci portare a casa in taxi.
Arrivai verso le 10.30 del mattino pensando di trovare la casa vuota e Marta al lavoro.
Invece, nel mettere la chiave nella toppa, mi resi conto che la porta era chiusa solo con la serratura di servizio, cosa che accadeva solo in caso ci fosse qualcuno in casa.
Perplesso aprii ed entrai, la casa era immersa nel silenzio.
Non che il nostro appartamento sia una reggia però non &egrave neppure piccolo e quindi pensai che Marta fosse restata a letto, magari ammalata.
Mi diressi quindi verso la camera da letto ma, avvicinandomi, sentii delle voci sommesse e dei mugolii provenire proprio da li.
Mi avvicinai cautamente riuscendo a capire che la voci che sentivo era quella di un uomo ed i mugolii quelli di Marta.
‘Dai’succhia bene’prendilo tutto in gola’.guarda come &egrave grosso’.dopo te lo ficco dappertutto!!’ le diceva l’uomo mentre Marta rispondeva con dei mmmh’mmmh segno inequivocabile che gli stava succhiando il cazzo!!
La pressione che prima era bassa si stava alzando come mai.
Ma inspiegabilmente, anziché farmi avanti per scoprire i fedifraghi e sputtanarli, avanzai lentamente e mi affacciai alla porta per guardare di nascosto.
A pensarci bene, durante i nostri focosi amplessi di qualche mese prima, avevamo fantasticato sul coinvolgimento di una terza persona nel nostro menage, maschio o femmina che fosse.
Ora mi trovavo in quelle condizioni con l’unica variante che io non ero partecipe e nonostante questo avevo il cazzo durissimo che premeva nei pantaloni
Mi affacciai quindi alla porta e vidi Marta seduta sul letto con le sole autoreggenti ed un paio di scarpe col tacco a spillo.
Davanti a lei un uomo completamente nudo le porgeva un gran bel cazzo da succhiare cosa che lei faceva con maestria e trasporto.
‘Dai zoccoletta”succhia il cazzone”’dai che poi ti scopo a dovere!!’ le diceva l’uomo mentre le teneva una mano sulla nuca per imporre il ritmo del pompino.
Mi esposi ancora di più e notai, con piacere, che lo specchio dell’armadio mi dava la possibilità di guardare senza essere visto.
Proprio dallo specchio potei riconoscere l’uomo che si godeva la bella bocca della mia donna.
Era il nostro vicino di casa, un uomo sui 50anni single, molto simpatico, dal fisico ancora asciutto e tonico e da quel che potevo ben vedere piuttosto ben dotato.
‘Che bel cazzo’.mmmhh’.mmmmhh’..scopami la bocca’.dai porco!!’ gli diceva Marta tornando subito dopo a succhiare e leccare quel cazzone.
L’uomo le imponeva un bel ritmo e vedevo chiaramente la bocca di Marta deformarsi per accoglierne il più possibile.
‘Dai troia mettiti a pecora che te lo infilo fino alle palle!!’
Marta non se lo fece ripetere e si sistemò col culo in alto e la testa sul cuscino allargandosi le chiappe con entrambe la mani pronta ad essere presa in ogni buco.
Luciano, così si chiama il nostro vicino, si mise alle sue spalle iniziando a leccarle il buco del culo per poi scendere verso la sua figa che luccicava di umori.
‘Siiii’leccami’siii!!’ sapevo quanto piacesse a mia moglie essere leccata e Luciano era decisamente bravo, vedevo la lingua saettare sul suo clitoride e poi insinuarsi tra le grandi e piccole labbra fino ad entrare ben dentro la vagina.
‘Dove lo vuoi adesso?’ le chiese mentre le infilava due dita nel culetto.
‘Nel culo’..sbattimelo in culo dai!!’
‘Sei sicura?…..sicura, sicura?’ la derideva un po’ mentre le dita nel culo erano ormai quattro.
‘Dai”dai spaccami il culo”’..daiiiiii!!’
Avevo il cazzo così duro che ormai mi faceva male ancora costretto nei pantaloni.
Lo estrassi nel momento in cui Luciano infilava la cappella nel buco del culo di mia moglie che lo accolse con quel sospiro di godimento che ben conoscevo.
Luciano affondò completamente nel culo di Marta mentre io mi menavo il cazzo senza riuscire a staccare gli occhi da quello spettacolo osceno.
‘Cazzo aspetti”.vieni a mettermelo in bocca”!!’
La voce di Marta mi fece trasalire, guardai lo specchio e la vidi che mi guardava e mi faceva segno con la mano di avvicinarmi.
Possibile che mi avesse visto?
Mi sembrava di essere ben nascosto, comunque ero troppo eccitato per farmi altre domande e mi avvicinai porgendole la cappella da succhiare.
‘Mmmmhhh”finalmente!!’ sussurrò appena prima di infilarsi tutto il mio cazzo in bocca ed iniziare un pompino da concorso.
Mi trovai così a tu per tu con l’uomo che stava inculando mia moglie.
‘Tua moglie &egrave una cavalla di razza’.finalmente ti sei deciso a tornare alla stalla!!’ mi disse continuando imperterrito a sfondarle il culo.
‘Mi ero perso’.ma ora ho ritrovato la strada!!’ risposi ed effettivamente era proprio quello che era successo.
‘Adesso scopami’..mettimelo dentro tutto’..voglio sentirti dentro fino alle palle!!’ mi disse Marta sfilandosi il cazzo di bocca.
Mi sdraiai e lei si impalò immediatamente facendosi sparire tutto l’uccello nella sua figa fradicia mentre Luciano infilava nuovamente il cazzo nel suo culetto.
Marta si scopava come un’indemoniata baciandomi ed accarezzandomi il viso.
‘Amore ti amo’..perdonami ma era l’unico modo”ci stavamo perdendo!!’
‘Zitta’.zitta e scopa”’dai troia”..che fra poco ti sborro tutta!!’
La scopammo a lungo scambiandoci più volte il posto finché non le scaricammo tutto il nostro piacere in bocca.
Quando Luciano se ne fu andato io e la mia adorata sposa ci trovammo abbracciati a letto.
‘Scusami amore’.non so cosa mi sia preso”ti stavo trascurando e mi stavo trascurando!!’
‘Anche tu perdonami”..mi sentivo sola e Luciano era a portata di mano”’.!!’
‘Ti capisco’.ma d’ora in poi lo faremo insieme’..anche con altri ma sempre insieme!!’
‘Certo amore sempre!!’

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