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Trio

Doppia penetrazione

By 8 Gennaio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Salve mi chiamo Luminita, ho 30 anni e sono di origini rumene da parte di padre.
Sono alta 1.78, lunghi capelli neri corvini, fisico asciutto con un bel paio di tette della terza misura ed un bel culo a mandolino.
Sono sposata e separata ormai da tre anni e sto attendendo il divorzio.
Sono sempre stata una donna calda ed il sesso &egrave entrato nella mia vita fin dall’età di 14 anni.
Potete quindi immaginare che l’ esperienza non mi manca, intendiamoci non sono una prostituta ma una”..’puttana’, nel senso migliore della parola cio&egrave una donna a cui piace il sesso e non lo nasconde.
Volevo raccontarvi della mia ultima avventura erotica che mi ha, come dire, aperto nuovi orizzonti.
Penserete che il titolo del racconto sia esplicativo e che non ci sia nulla di strano in una doppia penetrazione!!
Infatti!!
Poco prima delle vacanze natalizie ho fatto la conoscenza con un collega di lavoro giunto da una sede decentrata della ditta dove lavoro.
Un bell’uomo sui 40anni alto e ben messo coi capelli brizzolati ed un bel paio di occhi azzurri.
Da quando mi sono separata non ho voluto nessun legame con altri uomini, mi limito ad avventure che mi soddisfano sessualmente, senza coinvolgimento sentimentale.
Quindi quando Gianfranco mi chiese di uscire con lui non ebbi alcuna esitazione ed accettai.
‘Possiamo andare fuori a cena e poi”!!’
‘D’accordo”vada per la cena e poi’!!’ risposi ammiccante.
‘Ti passo a prendere per le 20.30’va bene?’
‘Perfetto’.a più tardi allora!!’
Tornai a casa e mi fiondai sotto la doccia, poi una sistematina alla passerina, mi depilo ma non completamente, trovo molto eccitante avere un triangolino, proprio in direzione del clitoride, quasi ad indicare la strada da seguire!!
Decisi di indossare una guepiere viola con pizzo nero che sorregge il mio bel seno ma non nasconde completamente i capezzoli, anche perché sono piuttosto larghi, un paio di calze con la balza in pizzo, perizoma da pochi centimetri quadri ed un paio di scarpe decolleté col tacco a spillo in metallo di 12 cm.
Il tutto coperto da un corto vestito di seta tipo sottoveste.
Avevo proprio intenzione di non lasciare nulla al caso, Gianfranco mi piaceva e volevo scoparmelo.
Puntuale alle 20.30 &egrave sotto casa mia ed ovviamente io non sono ancora pronta, lo faccio attendere, come da copione, una decina di minuti prima di presentarmi al suo cospetto.
‘Wow valeva la pena attendere”’..sei fantastica’.non che avessi dubbi in proposito”.questa &egrave per te!’ e mi porge una rosa rossa dal gambo lunghissimo.
‘Mmmh’che galante!!’ rispondo dandogli un bacio sulla guancia vicino, molto vicino alle sue labbra.
Salii in macchina senza preoccuparmi di mostrare un’abbondante porzione delle mie lunghe gambe.
La cena fu molto piacevole e chiacchierando del più e del meno ben sapendo entrambi che quello che ci interessava era sicuramente il dopocena.
‘Ti va di andare in un locale qui vicino’.sai &egrave molto intimo”&egrave gestito da un amico’.ti piacerà!!’
‘Andiamo!!’ gli risposi prendendolo sottobraccio, facendogli sentire il turgore del mio seno sul braccio ed appoggiando la testa sulla sua spalla.
Durante il breve tragitto a piedi ci fermammo un paio di volte e lui ne approfittò per abbracciarmi e baciarmi.
Accolsi volentieri la sua lingua nella mia bocca e, a mia volta, esplorai la sua cavità orale mentre schiacciavo il pube contro la sua erezione.
Potei constatare così che non era per nulla male sia nel baciare che nella dotazione.
Il locale che mi aveva proposto era in realtà un priv&egrave dove ero già stata in compagnia di un altro uomo ma la cosa non mi dispiacque affatto.
All’interno c’erano alcune coppie e numerosi singoli che attendevano l’evolversi della situazione.
Gianfranco mi presentò a Daniele, il proprietario, anch’egli un bell’uomo dai tratti orientali, che ci fece strada facendoci accomodare in un angolo nascosto ed accogliente.
Ordinammo da bere e poi Gianfranco iniziò a farsi sempre più intraprendente.
Avevo già la figa fradicia e non gli fu difficile insinuare una mano tra le mie cosce e raggiungere il perizoma zuppo.
‘Sei già fradicia!!’ disse scostando quel leggero lembo di stoffa ed affondando due dita nella mia fighetta.
‘Mmmmmhhhh’siiiii’.dai!!’ sussurrai mentre spalancavo le gambe quasi a compasso per favorirgli la manovra.
I capezzoli erano diventati duri e si erano allungati e premevano contro la leggera stoffa del vestito.
Non gli fu difficile far scivolare le spalline del vestito ed impadronirsi con la bocca di uno di essi cominciando a succhiare avidamente mentre le dita nella mia figa diventavano tre.
In breve mi ritrovai, con la sola guepiere, sdraiata sul divanetto mentre Gianfranco mi leccava la passera a piena lingua.
Fu a quel punto che vidi l’amico Daniele sulla soglia col cazzo in mano che si masturbava.
Gli feci cenno di avvicinarsi certa che il mio compagno non si sarebbe opposto, allungai una mano e gli presi il cazzo iniziando a masturbarlo.
Gianfranco alzò la testa smettendo per un attimo di leccarmi sorridendo compiaciuto.
‘Lo sapevo che eri una gran troia Luminita!!’ commentò riprendendo a leccare con nuovo ardore.
La sua esplicita approvazione mi diede nuova linfa e quindi portai il cazzo di Daniele alla bocca iniziando a spompinarlo.
‘Mmmmhhh’che bocca’.dai bella succhia bene”dai che dopo ti facciamo un bel servizio!!’
Ovviamente non avevo alcun bisogno di incoraggiamento!!
In breve venni nella bocca di Gianfranco e subito dopo mi trovai anche il suo cazzo che premeva sulla mia bocca.
Iniziai quindi a succhiare i due cazzoni alternativamente tenendoli saldamente nelle mani ed ogni tanto riuscivo anche a far entrare le due cappelle tra le labbra spalancando la bocca.
‘Cazzo che pompinara!!’ commentavano i due ‘Ha una bocca stupenda!!’
Ad un tratto Daniele si allontanò ma solo per sedersi sul divanetto ed attirarmi a se.
Mi fece mettere a cavalcioni indicandomi chiaramente di impalarmi sul suo cazzo cosa che feci prontamente.
Nonostante le dimensioni dell’uccello, il cazzo entrò, come in un panetto di burro, nella mia figa fino ai coglioni.
Subito dopo seguito dal cazzo di Gianfranco che si fece strada nel mio culetto.
Fin qui nulla di eccezionale, avere due cazzi piantati nei miei buchi era abbastanza normale per me.
‘Che bel culo’.caldo ed accogliente!!’ commentò Gianfranco mentre mi pistonava con vigore.
‘Dovresti sentire la figa’.sembra che ti stia facendo un pompino!!’ continuò Daniele.
Io intanto godevo come una troia sbrodolando abbondantemente.
Fu allora che Gianfranco si sfilò dal mio culo ma solo per puntare anch’egli il cazzo all’entrata della figa già occupata.
Ero così eccitata che al momento non compresi subito quello che stava accadendo ma quando mi sentii dilatare dalla grossa cappella di Gianfranco ebbi un attimo di timore.
‘No’che fai”&egrave troppo’.nooo’.oohhhh’siii’siii’dai’spingi!!’ Mi sentivo dilatare come mai mi era capitato ed un senso di pienezza mai provato.
Ebbi un orgasmo immediato mentre quel cazzo si faceva strada nella mia vagina.
Poi entrambi iniziarono a muoversi dentro di me variando i ritmi, prima all’unisono, poi alternati poi ancora assieme portandomi ad uno stato di perenne orgasmo.
‘Siiiii’godo’.vengo’.ooohhh..sii’.godo’godoooo!!!’ urlavo.
‘Ti piace vero?…….vedrai dopo’..ti faremo morire di piacere!!’
Non riuscivo a pensare ad un piacere più forte di quello che provavo in quel momento.
I due uomini durarono ancora parecchi minuti poi, quasi si fossero accordati prima, mi riempirono l’utero col loro sperma bollente quasi all’unisono.
Un nuovo squassante orgasmo salì dalla figa direttamente al cervello facendomi quasi perdere i sensi.
Restammo abbracciati per alcuni minuti poi si sfilarono mantenendo quasi intatta la loro erezione.
Mi sentii come svuotata ma ancora vogliosa di godere.
Gianfranco mi mise di nuovo il cazzo in bocca ed io iniziai a spompinarlo con grande piacere mentre Daniele si dedicava alla mia figa infilandoci le dita mentre mi leccava il buchino del culo.
Ben presto le dita di Daniele diventarono tre, poi quattro ed infine tutta la mano fece la sua scomparsa nella mia vagina completamente dilatata e, contemporaneamente, iniziò ad infilarmi alcune dita dell’altra mano anche nel culetto.
Il movimento delle dita si ripequoteva sul movimento delle mie labbra sul cazzone di Gianfranco che si ingrossava sempre più.
Poi come era successo poco prima Gianfranco estrasse il cazzo dalla mia bocca invitandomi a sedermi su di lui dandogli le spalle.
Obbedii prontamente e mi posizionai come richiesto, solo che la mano di Daniele era sempre ben sprofondata nella mia figa e così fu giocoforza puntare la cappella sul mio sfintere e cominciare ad abbassarmi penetrandomi il culo.
Che sensazione incredibile, un cazzo nel culo e una mano in figa!!
Godevo, godevo senza soluzione di continuità.
Poi, ad un tratto, Daniele estrasse lentamente la sua mano dalla mia vagina e si avvicinò al mio viso col cazzo teso al massimo, invitandomi a succhiarlo.
Gianfranco mi stantuffava il culetto facendomi sentire le palle che sbattevano sulla fighetta mentre Daniele mi soffocava la gola con la sua grossa cappella ed io ero al settimo cielo.
Poi accadde una cosa che non mi sarei mai aspettata.
Gianfranco si sdraiò completamente sul divano attirandomi con la schiena contro il suo torace ed alzandomi le gambe tenendole ben aperte mentre Daniele si posizionava in mezzo.
Pensai immediatamente ad una succulenta doppia penetrazione ano/vaginale ma mi sbagliavo di grosso.
Ancora una volta fui sorpresa dalla loro mossa.
Daniele, col cazzo ben lubrificato dalla mia saliva, diresse la cappella verso il mio culo iniziando a spingerla dentro nonostante fosse già occupato dal cazzone del suo amico.
Anche in questo caso mi colse un po’ di timore, la figa &egrave molto elastica e si era subito abituata alla doppia penetrazione ma il culo? Come avrebbe reagito?
Più che altro temevo il dolore.
Ma fu solo un attimo il mio corpo si rilassava nonostante la mia mente fosse tesa.
Lentamente ma inesorabilmente il cazzo di Daniele si fece strada nel mio sfintere fino a che mi trovai entrambi i cazzi dentro fino alle palle.
Mai, neppure nei miei sogni erotici più sfrenati, avevo pensato che mi potesse accadere qualche cosa di simile.
In pratica avevo in culo un cazzo enorme che mi sfondava il buco come mai.
Ora la mente ed il corpo erano in sintonia e l’eccitazione prese il sopravvento e ricominciai a godere come una maiala mentre i due riprendevano la loro danza nel mio corpo.
‘Cazzo che culo’.mai visto nulla di simile’.sei una vera troia sfondata!!’ commentavano i due mentre li incitavo a sfondarmi ancora di più.
‘Dai cazzoni’.sfondatemi il culo’.dai che mi piace’.godo’.vengo’.sbrodolo come una vacca!!!!!!’
I liquidi che uscivano dalla mia figa lubrificavano i due cazzi che ora scivolavano fuori e dentro di me senza alcuno sforzo.
Poi esplosero ancora all’unisono inondandomi gli intestini con la loro sborra.
Ero letteralmente distrutta ma non avevo mai goduto così tanto.
Gianfranco mi accompagnò a casa.
‘Ciao Luminista’.sei stata favolosa!!’
‘Anche voi”.alla prossima!!’

Sono graditi suggerimenti, commenti e critiche
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