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Trio

gio_vale

By 28 Marzo 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

eccoli li, finalmente. son arrivati. ormai &egrave quasi un mese che tutti i venerdì sera, vengono a scopare in questo parcheggio. una coppietta di ragazzi spensierati e.. alquanto esibizionisti a quanto pare. anche se questo non &egrave un parcheggio frequentato da guardoni, probabilmente sperano di attirare l’attenzine di qualcuno che viene a prendere l’auto. o che nell’auto viene… guardandoli. in fondo &egrave solo un gioco di parole, ma che cambia considerevolmente il risultato. e io da quando me ne sono accorto, non mi sono perso una sola loro esibizione. per fortuna, il parcheggio non &egrave molto trafficato, visto che &egrave situato in periferia. &egrave abbastanza illuminato dai lampioni, ma con delle siepi che riparano da sguardi indiscreti che possono arrivare dalla strada. &egrave proprio perfetto per questo genere di cose. si ha tutto il tempo di nascondersi se arriva qualuno indesiderato, ma si può mostrarsi in tutta tranquillità alla luce dei lampioni quando si vuole farlo. e loro, lo fanno, eccome. metto in moto la macchina e, a fari spenti, mi avvicino parcheggiando proprio all’ombra di un albero, lasciando solo 2 spazi vuoti fra la loro macchina e la mia. vedo che si sono fermati, forse insospettiti dalla mia presenza, per cui, come prima cosa, accendo la luce interna e, accendendomi una sigaretta, tiro giù il finestrino e mi giro verso di loro. spengo la luce, perch&egrave tanto, con il chiarore del parcheggio, dalla loro postazione possono vedermi tranquillamente. ed ecco che infatti che riprendono a baciarsi mentre comincino ad abbassare gli schienali. non troppo però, forse proprio perch&egrave non vogliono sparire alla mia vista. lei si solleva dal sedile per lasciagli il posto e poi si siede su di lui a gambe larghe. si comincia a togliere la camicetta e il reggiseno e timane con te tette al vento. madonna che spettacolo.. le altre volte da lontano, non ero riuscito ad apprezzarle vista la lontananza da cui le ammiravo. ma ora, sono qui, davanti a me, ben illuminate, a pochi metri di distanza. senza neppure rendermene conto, la mia mano ha già slacciato i pantaloni, abbassato la cerniera e fatto uscire il cazzo già duro. mmmmmm questi due qua, son proprio due gran bei maiali. sono praticamente nudi ormai e si stanno sbaciucchiando e palpando, facendo di tutto per mettersi in mostra. esibizione favorita poi, dalla luce del lampione che entra in pieno sul lato destro della macchina, lasciando il sinistro completamente al buio. sta arrivando una macchina e loro, accortisi dei fanali, si buttano sul sedile del guidatore protetti dall’oscurità. in effetti, potrebbe passare anche qualcuno a cui potrebbero dare fastidio certe cose. ma come l’auto si allontana, ecco che tornano sul sedile del passeggero e ricominciano. ora, lei, si &egrave buttata all’indietro mettendo ben in vista le sue enormi tettone sode e lui gliele sta palpando e leccando. &egrave uno spettacolo davvero eccitante e non so resistere; apro la portiera della macchina e metto il piede sinistro fuori, lasciando quindi che anche loro possano vedere che mi sto masturbando guardandoli. &egrave lei che se ne accorge per prima, girando la testa nella mia direzione e, come avevo previsto, o come speravo, non fa una piega. anzi, sembra quasi ancora più eccitata, perch&egrave prende la testa del suo uomo e la stringe con forza sul suo petto. sicuramente gli sta dicendo che li sto guardando mentre mi masturbo. non passano che pochi secondi e vedo che cambiate posizione. lui ora si &egrave sistemato sul sedile di guida e lei si abbassa per prenderglielo in bocca. almeno così credo, perch&egrave non riesco a vedere più la sua testa. ma ecco un nuovo spettacolo. lei si &egrave messa inginocchiata sul sedile, quasi a 90′ ed ha appoggiato il suo culo al finestrino. posso quasi vederle il buco del culo da quanto lo preme sul finestrino. un esibizione così, non mi era mai capitata ancora. mi sanno mandando fuori di testa. scendo dalla macchina e mi fermo in piedi, appoggiato alla portiera aperta, mentre con la sinistra continuo a masturbarmi. ora, riesco anche a intravvedere lei che glielo sta succhiando. o per lo meno, riesco a vedere i movimenti della sua testa che vanno su e giù. mmmmm quanto mi piacerebbe potermi avvicinare, e guardarla mentre lo succhia. sembra quasi che mi leggano nel pensiero perch&egrave, nemmeno finito di pensarlo, si girano di nuovo invertendo le posizioni. ora lui &egrave sul dedile ben illuminato e lei sempre inginocchiata, ma sull’altro. lui ora si mette a sedere quasi sullo schienale, facendomi vedere il suo cazzo duro per qualche istante, il tempo che lei ci mette prima di rimetterselo in bocca. che pompinara che &egrave sta ragazza. gli sta succhiando la cappella mentre con una mano lo sega e con l’altra gli accarezza le palle. per me, non durerà molto lui, se continua con quella foga. e infatti vedo la mano di lui che le allontana la testa. ora stanno parlando, ma non purtroppo non riesco a sentirli. ma vedo che lo schienale si abbassa del tutto, lui che si toglie e lascia il posto a le, che si mette a pecorina. ora lui, facendo qualche contorsione, le va dietro e… glielo infila nella figa.. così.. in un sol colpo, fino alle palle. nonostante i finestrini chiusi, sento un leggero gemito uscire dalla loro auto. probabilmente &egrave stato un urlo di piacere che lei ha lanciato ma che attutito dalla macchina, ho percepito solo come tale. ora, comincia a darle dei colpi secchi e costanti. esce piano ed entra di botto, tutto fino alle palle. e lei sembra apprezzare molto, perch&egrave scuote la testa a destra e a sinistra. ogni tanto, guarda fuori dal finestrino posteriore per vedere cosa sto combinando. io ormai, me lo sto menando apertamente, con il bacino proteso un po’ verso di loro, per far vedere meglio il mio cazzo duro e teso e pronto a scoppiare. non ci posso credere. il finestrino dietro, si sta lentamente abbassando. prima si ferma a metà… ma dopo qualche minuto &egrave tutto giù ed ora, posso sentire i suoi gemiti e vedere bene l’espressione di godimento che ha stampata sul viso. beh, devo dire che se ogni tanto non mi fermassi, avrei già sborrato da un pezzo. la lo spettacolo &egrave troppo eccitante per lasciarmi andare ora. mi piacerebbe avvicinarmi e schiaffarglielo in bocca a quella porcona, ma non so come reagirebbe. comunque, provo ad avvicinarmi un po’, male che vada, tireranno su il finestrino e si ricomporranno. faccio qualche passo nella loro direzione e poi mi fermo. sempre guardandoli apertamente e con il cazzo in mano, stavolta ben illuminato dalla luce dei lampioni. non potevo credere alle mie orecchie. timorosamente, mi avvicino ancora e ormai sono a meno di un metro da loro. lei, mi guarda il cazzo mentre mi masturbo e, in un impeto di libidine, apre la portiera facendomi segno di avvicinarmi. non faccio in tempo ad entrare con l’uccello dentro la macchina che già la sua bocca mi aveva avvolto tutta la cappella e ingoiato parte dell’asta. un piacere intenso, spasmodico, che mi partiva dalla spina dorsale fino ad arrivarmi al cervello, mi prese di colpo. nemmeno 5 minuti e tutti e tre cominciammo a urlare il nostro piacere. i reimpiendole la bocca di sperma, lui riempiendole la figa e lei nel sentirsi riempita da tutte le parti. un orgasmo devastante per tutti e tre. ma lei non ancora sazia, mi finisce di pulire l’uccello leccandomelo tutto con passione e poi mi fa: < grazie, sei stato molto gentile a offrirmi da.. bere... spero che la prossima settimana, ci sarai di nuovo.> < grazie a voi invece, per lo spettacolo e... tutto il resto. non mancherò per nessuna cosa al mondo. potete scommetterci.> &egrave arrivato il momento di lasciarsi, purtroppo, e lo capisco perch&egrave loro ricominciano a baciarsi, ma teneramente questa volta. e chiudono la portiera.
io, ancora inebetito da quello che mi era accaduto, son tornato in macchina, ho messo in moto e sono andato via. solo quando son arrivato a casa, mi son accorto che avevo ancora l’uccello fuori dai pantaloni, che, al pensiero di quello che mi era appena capitato, stava già rialzando la testa. ma la prossima settimana….

dedicato a valeria, una donna che mi fa impazzire e che mi piacerebbe tanto conoscere

Finalmente venerdì!!! ancora qualche ora e sarò di nuovo nel parcheggio a vedere quei due. Non vedo l’ora. Appena finito di lavorare, mi fiondo a casa, saluto mia moglie, mio figlio e corro in bagno. Faccio la barba, do una regolata al pelo del pube ( mi piace rasarlo tutto, lasciando giusto un ciuffo di peli intorno al pene), mi faccio una doccia accurata e poi, di corsa in camera a vestirmi. Un paio di pantaloni semplici, larghi, una felpa larga anch’essa sono l’ideale per quello che devo fare. Inoltre, eviterò sospetti da parte di mia moglie. Ceno di corsa e poi esco. Lei sa che sta sera dovevo vedermi con degli amici, per cui non ha fatto nessuna storia per fortuna.
Ed eccomi in macchina. Metto in moto e parto in direzione del parcheggio. Sono in notevole anticipo, per cui decido di fermarmi al bar che c’&egrave vicino al parcheggio, giusto per farmi un caff&egrave e un amaro e comprare le sigarette.
Entro dirigendomi verso il bancone, dopodich&egrave ordino il caff&egrave corretto rhum e un montenegro col ghiaccio. Intanto che aspetto di essere servito, mi guardo intorno e… non ci posso credere!!! ma sono loro!!! seduti in un angolo un po’ appartato, anche loro stanno bevendo un caff&egrave. Non so se anche loro avevamo fretta di arrivare oggi, o semplicemente &egrave una routine venire a prendere il caff&egrave qua, ma sta di fatto che oggi, me li posso guardare bene. Lui &egrave un tipo magro, vestito sportivo, ma ben curato. Lei… beh.. che dire… dopo averla vista nuda la settimana scorsa, vederla vestita sembra quasi un sacrilegio. Nascondere sotto della stoffa un simile corpo, dovrebbero punirlo come un reato da galera! Guardandola attentamente però, noto che, pur essendo vestita con molta semplicità, emana un fascino elettrizzante. Ha un aspetto eroticamente molto appetitoso. Indossa un maglioncino nero con una generosa scollatura a V che le arriva quasi in mezzo ai seni, una minigonna in jeans che arriva a metà coscia e un paio di scarpe nere con il tacco basso. Nulla farebbe pensare alla troiaggine che aleggia dentro di lei, ne che fra poco andranno nel parcheggio a fare i maiali. Finalmente mi servono il caff&egrave e l’amaro. Bevo il primo al banco, mentre il secondo lo prendo in mano e mi dirigo verso di loro. Mi fermo a prendere un giornale e mi vado a mettere seduto nel tavolo di fronte a loro. Nel tavolo di fronte a lei per l’esattezza. Faccio finta di nulla e mentre sorseggio il montenegro, butto lo sguardo fra le sue cosce. Son sicuro che mi hanno riconosciuto anche loro ma, non volendo far vedere qui in bar che ci conosciamo, ho preferito attuare questa tattica. Vedo che stanno parlando fra di loro a bassa voce e che ogni tanto lanciano qualche sguardo verso di me; poi, quasi all’improvviso, lei, cambia posizione. Disaccavalla le gambe e le socchiude leggermente, si sistema bene la gonna sotto le cosce ed infine le allarga spudoratamente. E mentre lo fa, vedo che diventa un po’ rossa sulle guance, non so se per una sensazione di vergogna o di eccitamento. Purtroppo, il punto focale fra le sue gambe, rimane ancora nell’oscurità, per cui non posso vedere quello che si cela sotto ma, istintivamente, porto una mano sul cazzo e comincio a massaggiarlo attraverso i pantaloni. Noto che la cosa non passa inosservata, perch&egrave lui ora, scende con una mano e comincia ad accarezzarle la coscia sinistra, spostando ulteriormente in su la minigonna e facendole allargare le gambe. Per fortuna, data la loro posizione, la forma della stanza, la disposizione dei tavolini e il fatto che li non c’era nessun altro oltre a noi, l’unico a poter beneficiare con lo sguardo delle sue grazie, sono io. E ora, posso vedere chiaramente che, sotto la gonna, non indossa nulla. Si intravvede la figa nuda, con le labbra leggermente aperte e umide. Una visione che mi fa immediatamente diventare il cazzo duro come il marmo. Decido quindi di finire l’amaro in un sorso, mi alzo facendo in modo da far notare bene l’erezione sotto i pantaloni, mi dirigo al banco chiudendo il cappotto, pago ed esco. Monto subito in macchina e vado nell’angolo del parcheggio dell’altra settimana ad aspettarli. Dopo quanto successo nel bar, spero non tardino tanto ad arrivare. E infatti, non faccio a tempo ad accendermi una sigaretta che arrivano. Ma la cosa più incredibile &egrave che parcheggiano proprio a fianco alla mia macchina, sul lato sinistro, lasciando non più di un metro fra le nostre vetture. Come sono fermi, lui scende e facendo il giro della macchina, viene verso di me. Apre la porta posteriore della sua macchina, poi quella anteriore, fa scendere sua moglie e cominciano a baciarsi. Non me l’aspettavo un esibizione così sfrontata, quindi mi lasciano un momento perplesso su come devo comportarmi. Avendo il finestrino abbassato completamente, posso sentire tutto quello che avviene fuori, ma loro per il momento non parlano. Si stanno baciando e le mani cominciavano a scorrere lungo i loro corpi. D’un tratto, la voce di lui: – non scendi a farci compagnia? O sei diventato timido all’improvviso? –
apro subito lo sportello e scendendo rispondo: – no no che timido… &egrave che mi avevate un momento spiazzato fermandovi qui a fianco. Di natura non sono ne sfacciato ne invadente e preferivo vedere l’evolversi della situazione prima di intervenire. – loro adesso si erano separati e sembravamo un semplice gruppo di persone che parlavano del più e del meno. – non credere che ci comportiamo così apertamente con tutti, anzi, tu sei il primo. Ma dopo venerdì scorso e dopo la scenetta del bar, ci siamo resi conto che sei una persona molto affidabile. Un altro, al posto tuo, probabilmente in bar sarebbe venuto subito dritto al nostro tavolino per attaccare bottone. Invece tu sei stato molto discreto. E questo ha pesato molto. Sai che quando ti abbiamo visto entrare, per poco non ci &egrave venuto un colpo a tutti e due? Siamo andati un momento in panico. Un conto &egrave far finta di non conoscerci nel parcheggio, un altro &egrave incontrare qualcuno che sa dei tuoi vizietti, in un bar con altra gente. Ed essendo la prima volta che ci capita, ci siamo impauriti un po’ ad essere sinceri. Poi però, quando abbiamo visto che hai fatto finta di nulla, ci siamo rilassati ed anzi, ci siamo eccitati per la situazione.-
me ne sono accorto. Quando valeria ha allargato le gambe, per poco il colpo non &egrave venuto a me, specie quando tu hai cominciato ad accarezzarle la coscia ed allora ho potuto vedere che sotto.. &egrave nuda! – quest’ultima frase l’ho detta spostando lo sguardo da Giovanni e portandolo dritto negli occhi di Valeria. – ho potuto notare anche che, eri già un po’ umida.. e non volendo correre il rischio che arrivasse qualcuno all’improvviso e potesse vedervi, ho preferito alzarmi e uscire, tanto sapevo che poi sareste arrivati qua ed avrei potuto vedere ben di più e senza pericoli.-
-hai fatto bene luca. Qui in effetti, siamo al riparo da sguardi indiscreti e possiamo divertirci anche meglio. Scommetto che Valeria &egrave già un lago fra le cosce… anche se non lo ammetterà mai.. cosa dici? Controlliamo insieme?- e senza attendere risposta, si accovaccia per alzare la gonna e farle allargare le gambe.
-con molto piacere Giovanni..- mi avvicino a lei e, mettendole la mano sulla figa, comincio a far scivolare il medio fra le sue labbra, scostandole del tutto.
-Altro che lago… questo &egrave un rubinetto aperto a quanto pare. – non ho neppure fatto in tempo a -metterle la mano fra le gambe che valeria ha cominciato subito a mugolare di piacere.
-Ti piace eh, farti accarezzare la figa davanti a tuo marito. Ti piace sentire una mano che ti tocca nella tua intimità, davanti a lui. Ti fa sentire proprio TROIA vero?-
-mmmmmhhh siiiii sono la SUA troia Luca, mmmmhhh faccio tutto quello che mi chiede Giovanni. E devo dire che la cosa comincia a piacermi sempre di più… aahhh mmmmhhhh siii continua dai…- orami aveva spalancato le gambe, si era appoggiata con la schiena sulla loro macchina e si stava godendo la mia mano che la masturbava. Giovanni, per non rimanere solo a guardare, si rimise in piedi ed alzando il maglioncino, mise a nudo le tette, senza reggiseno e comnciò a ciucciarle e leccarle il capezzolo destro. Lei ormai era partita. Con la testa rivolta all’indietro, allungò le mani verso di noi e ci prese i cazzi in mano attraverso i pantaloni, stringendoli con passione. – li voglio.. li voglio tutti e due… sta sera dovete farmi impazzire. Sarò la vostra TROIA!!! – Giovanni allora, si staccò da lei, entrò dentro la macchina nel sedile posteriore e tiro dentro anche Valeria, che a sua volta tirò dentro me. In un attimo, le levammo sia la gonna, sia il maglioncino lasciandola completamente nuda. Sembrava una gatta in calore. Si contorceva sullo schienale del sedile, strusciandosi ora su Giovanni, ora su me. Simultaneamente noi, chinammo la testa e prendemmo in bocca le sue tette, cominciando a mordicchiarle, leccarle, succhiarle. I suoi mugolii ci fecero capire che era in estasi. Ma anche le sue mani, ce lo fecero capire. Aveva ripreso ad accarezzare i nostri cazzi da sopra i pantaloni. Poi, aprendoci le cerniere uno alla volta, li tirò fuori e cominciò a farci una sega a tutti e due.
Giovanni a questo punto, riaprì lo sportello, scese dalla macchina e risali davanti. Abbassò lo schienale del sedile del posto guida, prese le gambe di valeria e ce le mise sopra, ma prima di chinarsi per leccarle la figa mi disse: Luca, scendi anche tu e monta davanti. Tira giù il sedile dai, che facciamo un letto matrimoniale. Così siamo più liberi di muoverci.-
non me lo feci ripetere due volte e, con il cazzo ancora duro fuori dai pantaloni, smonto dalla macchina, apro la portiera anteriore, risalgo, abbasso lo schienale e tiro a me Valeria.
Comincio a succhiarle le tetta destra, mentre con la mano destra le palpo la sinistra. Giovanni intanto, mentre la lecca, guarda cosa le sto facendo e vedo che si porta una mano sul cazzo per masturbarsi. Dopo cinque minuti, si alza, si mette sopra di lei e la penetra di colpo. Io allora, mi sposto, mi inginocchio di lato e le do il mio cazzo da succhiare. &egrave proprio uno spettacolo vederla in azione. Un cazzo che la scopa e un’ altro in bocca. Si da da fare come un affamata. Magari fosse così anche mia moglie, penso in un momento di lucidità. Momento però, che passa subito, grazie alla lingua di Valeria. Ci sa proprio fare con la bocca. &egrave un espera ed insaziabile bocchinara. Probabilmente grazie anche al cazzo di Giovanni che la sta stimolando nel modo giusto, visto che si sentono dei mugolii provenire dalla sua bocca, in parte attenuati al mio cazzo.
– luca, la vuoi scopare tu sta troia? Vuoi metterglielo dentro, mentre lo succhia a me? Vorrei tanto vederla scopata da un altro, visto che non l’ha mai fatto e tu saresti il primo.-
– e me lo chiedi Giovanni? Chi non vorrebbe scoparti una maiala come lei? Si vede proprio che &egrave nata per fare sesso. Per scopare. Per godere in tutti i buchi.-
cambiamo posizione e ora son io sopra di lei e Giovanni al suo fianco. La guardo negli occhi e le dico: – prendimelo in mano e mettitelo dentro da sola. Fammi vedere quanto lo vuoi anche tu- non se lo fa ripetere due volte, mi afferra il cazzo, struscia la cappella un paio di volte lungo le labbra della figa e poi, se la punta sull’entrata. Giovanni, nel frattempo, si &egrave sporto verso i nostri sessi. Non vuole perdersi nulla della scena. Io allora, comincio ad entrare lentamente, solo con la cappella e a uscire nuovamente. Faccio questo gioco un po di volte, in modo da far vedere a Giovanni tutto per bene e far sentire a lei quanto desiderio mi si &egrave concentrato sulla cappella che, nel frattempo, &egrave diventata enorme. D’un tratto, le entro dentro tutto, fino in fondo e sento lei ansimare, mentre vedo Giovanni che comincia a masturbarsi per l’eccitazione. Comincio a uscire ed entrare lentamente, poi di colpo, cambiando ritmo, la penetro velocemente, dentro e fuori dentro e fuori. Poi torno a rallentare e, mentre entro ed esco, faccio dei movimenti circolari, in modo da farglielo sentire tutto.
ahhhhhh come mi chiavi bene luca…. mmmmmmhhh siiii.. ancoraaaaaa daiiiii… sbatttimelo
tutto dentroooooo… e tu amore, dammelo in bocca, che voglio essere piena di voi sta sera… da tutte le parti… mmmmmmmhhhh mmmmmhhhh mmhhhhhh ‘ non ha finito la frase che si &egrave imboccata il cazzo di Giovanni in un sol colpo. – ti piace eh valeria? Ti piace avere due cazzi tutti per te? Diccelo che ti piace porcona ‘ le dico mentre comincio ad aumentare il ritmo della penetrazione. – si dai… diccelo amore, dicci quanto ti piace fare la troia con noi… e che magari, se ci fosse un altro cazzo, ora te lo faresti mettere anche nel culo… – lei dapprima aumenta la foga con cui succhia Giovanni, poi se lo toglie di bocca e fa: – oooohhhh siiiii… tutta… voglio che mi riempiate tutta… voglio sentirmi tutta aperta sta sera… chi vuole mettermelo nel culo di voi due? Dai fatemi morireeeeeee…. – Giovanni allora, si sdraia, mi fa spostare e la tira sopra di se, cominciando uno smorza candela che mi trovare il culo di valeria proprio davanti alla faccia.
Comincio a leccarle il buco del culo, a metterle dentro la lingua, in modo da insalivarla bene. Poi le metto dentro prima un dito, ed infine due. &egrave proprio eccitata sta sera. Sento il culo dilatarsi senza particolari problemi, quindi, le rimetto dentro la lingua, ci faccio colare abbondante saliva dentro e finalmente, mi appoggio con la cappella sul buco. Loro si fermano un momento ed io comincio a spingere lentamente. – ahhhhh siiiii spaccami il culo Lucaaaa… mmmmmhhhhh due cazzi dentro di meeee ahhhhhh…. l’ho sempre sognato anche se a Giovanni non l’avevo mai confessato…. aaahhhhhh mmmmmmhhhh come ti sento… – lentamente entro dentro di lei con la cappella e un po’ di cazzo, per poi riuscire e rientrare un po’ di più. Due, tre, quattro affondi e, finalmente, son tutto dentro di lei. Siamo tutti dentro di lei. Perch&egrave posso sentire anche il cazzo di Giovanni attraverso la leggera membrana che divide la fua figa dal culo. Ed a questo punto, cominciamo a scoparla insieme. Bastano pochi colpi per farla partire. Il primo orgasmo che raggiunge, sembra un terremoto. Si agita tutta, si muove, ci incita. &egrave una furia scatenata. E non smette mai di godere. Ormai giunti allo stremo tutti, sia io che giovanni, la avvisiamo che stiamo per esplodere. – siiii daiii… riempitemi tuttaaaa aaahhhhh goooodoooooo.. vi voglio sentire spruzzare dentro di me.. tutti e dueeeee mmmmmhhh ahhhhh-
non passa un secondo che insieme le spariamo dentro un fiume di sperma e dopo qualche momento, ci fermiamo, tutti e tre stremati. Lentamente le esco da dietro e lei si alza per far uscire il cazzo di Giovanni da dentro di se. Ci troviamo tutti e tre sdraiati, sui sedili della macchina a riprendere fiato, quando Giovanni dice: – certo che, scatenata come sta sera, non ti avevo mai vista in vita mia amore. Se lo sapevo, avrei cercato di coinvolgere qualcuno moooolto prima. – -beh caro, non son cose che si possono programmare. Sta sera &egrave capitato, e credo ormai che con Luca, potrà capitare ancora. Anzi, me lo auguro ‘ dice con aria ammiccante e sensuale. – ma questo non vuol dire che ora succederà con tutti quelli che scopriremo a spiarci. Anzi. Sarà difficile. Lo sai che ci tengo alla nostra privacy. Non vorrei trovarmi sputtanata da un giorno a quell’altro. Mentre con Luca ormai, si &egrave creato quella certa intimità, che mi fa sentire sicura e mi lascia libera di scatenarmi… – e così dicendo, si china verso il cazzo di Giovanni e comincia a leccarglielo e a pulirglielo bene. Poi, non contenta, fa anche a me lo stesso trattamento, guardandomi negli occhi come per dirmi : – sono abbastanza TROIA per i tuoi gusti?- fra la sua lingua e il suo sguardo, sento di nuovo un certo movimento al basso ventre ed anche lei se ne accorge, rallentando il suo operato, e concentrandosi sulla cappella, mentre Giovanni nel frattempo le stava accarezzando il culo. – certo che, qua in macchina, &egrave abbastanza scomodo scopare in 3. ed &egrave ancora peggio il dopo. Non c’&egrave un modo per stare tranquilli a coccolarci in santa pace, senza che una maniglia o la leva del cambio non ti entrino da qualche parte eh? Speriamo che arrivi presto l’estate, almeno così ci si può appartare in qualche campo, sopra una bella coperta, e stare anche più comodi ‘ dico con un intonazione un po’ stonata, dovuta al piacere che comincio a sentire grazie alla lingua di valeria, ma anche per un certo fastidio nella schiena datomi dalla cintura di sicurezza che mi infastidisce. -chissà ‘ dice valeria ‘ magari non c’&egrave bisogno di aspettare l’estate, per stare più comodi, vero amore? Che ne dici se la prossima settimana invitiamo Luca a cena a casa nostra? Ormai credo che di lui ci si possa fidare. Tu che dici?- – mah, amore, non so che dirti. Per me non ci son problemi, se a te fa piacere… Luca? Tu che dici? Riesci a liberarti? Ti andrebbe una cenetta tranquilla da noi? – – se ce la faccio mi libero molto volentieri. E se non ce la faccio, vengo comunque. Chi se la lascia scappare un occasione d’oro come questa? Comunque, facciamo così; vi lascio il mio biglietto con il mio indirizzo di posta elettronica. Mandatemi una mail, così magari, se ho particolari difficoltà che potrebbero inficiare l’incontro, vi mando una mail e così almeno vi avviso. – -perch&egrave tutti sti problemi? Non puoi farci una telefonata?- mi disse valeria. – beh certo, solo che non so il vostro numero e per discrezione, non volevo chiedervi nulla che teoricamente vi possa compromettere. La posta elettronica &egrave un mezzo molto più anonimo e sicuro per certe cose. In fondo, non &egrave che mi conoscete così bene.- lei, mi da una sberletta sul cazzo e poi fa:- ma scusa, ti stiamo invitando a casa nostra e tu ti fai tutti sti problemi? Se avevamo qualche dubbio su di te, ti avremmo invitato al ristorante e poi in un hotel, non a casa. Su su, bando ai convenevoli.-
– valeria, guarda, per me non ci son problemi. Te lo ripeto, la mia &egrave stata solo discrezione. Se vedi bene il bigliettino che vi ho dato, oltre alla mia mail, ci sono anche tutti i contatti possibili per contattarmi nei vari messanger di internet e anche il mio numero di cellulare. Quindi, come vedi, non faccio convenevoli.- e tutti e tre, scoppiamo in una risata allegra che stempera il momento di empasse. – comunque, ragazzi, ora devo andare purtroppo. Mia moglie sa che son uscito un paio d’ore con gli amici, non che son qua con voi, per cui &egrave ora che rientri a casa. Se non voglio che la prossima settimana, mi faccia storie per uscire… – ormai, l’incontro per questa sera &egrave terminato. Ci rivestiamo tutti, e prima di uscire, do un bacio sulla guancia a valeria e stringo la mano a Giovanni in segno di saluto. – ci vediamo la prossima settimana allora.- scendo dalla loro macchina, salgo sulla mia, metto in moto e mi dirigo verso casa pensando:- cavoli, non vedo l’ora di rivederli. Speriamo che sta settimana passi in fretta…-

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