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Trio

GUARDACI

By 22 Maggio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Potevo sentire il mare scivolargli tra le cosce, mentre ripuliva i
fluidi che avevo mescolato nel suo ventre.
Le mie labbra non riuscivano a staccarsi dalle sue, mentre sognavo
sperduto in quegli splendidi occhi verdi.
La presi in braccio, ed uscimmo nudi dalle onde, i nostri corpi
luccicavano scolpiti dalle fredde acque, sotto il sole rovente.
Pochi mesi prima, avevo presa Barbara
davanti alla finestra, intanto che il nostro affascinante vicino di
casa ci
spiava con morbosa eccitazione, quell’esperienza aveva aggiunto un
nuovo intenso colore
alla tavolozza dei nostri appetiti sessuali.
Avevamo deciso di rilassarci con una lunga vacanza in Costa Azzurra, dove
Trovammo
spiagge splendide in cui non creava alcun imbarazzo abbronzarsi senza
costume nelle ore meno affollate del giorno.
Ci eravamo concessi una lunga nuotata, e avevamo lasciato la nostra
spiaggia abituale per ritrovarci in una splendida insenatura sabbiosa,
praticamente deserta, fatta eccezione per una villetta di legno chiaro
costruita a pochi metri dalla riva.
Distesi il corpo di Barbara sulla sabbia, poi le iniziai a baciare il
collo, mentre le mie dita giocavano sulla sua pelle increspata dal
freddo.
Le mie mani si contendevano col sole il privilegio di scaldarla, mentre
la mia bocca, scendendo tra il solco degli splendidi seni, iniziava ad
accendergli il fuoco tra le cosce.
Mi ritrovai con le labbra appoggiate sul suo frutto ancora gonfio del
mio nettare.
Mentre la mia lingua inturgidiva il suo clitoride, notai che la
spiaggia non era completamente deserta.
A una trentina di metri da noi una elegante signora francese stava
leggendo un libro, nascosta da un paio di occhiali da sole e da un
grande cappello di paglia bianco.
La donna aveva un corpo tonico e longilineo, esaltato da un
abbronzatura scurissima, messa in risalto dal bikini di Hermes
giallo limone che indossava.
Il seno svettava maestoso in un topless maliziosamente ostentato che
non si poteva ignorare.
Con lei c’era il figlio, un biondo adolescente dal corpo atletico.
La donna sollevo’ gli occhi dal libro e mentre ci guardava disse al
ragazzo di andare a casa e che era ora di mettersi a studiare.
Barbara eccitata dal pubblico, aveva iniziato a contraccambiare con
passione i miei baci ed ora stava iniziando a risvegliare il mio corpo
con abili colpi di lingua.
Il ragazzo era sparito, e conscio di quanto mia moglie si eccitasse
nel farsi guardare mentre provava l’orgasmo, intensificai il lavoro di
lingua, scostando le labbra ed iniziando a penetrarla alternando le
dita alla bocca.
I nostri corpi nudi sulla sabbia si fusero in un rumoroso 69, con
Lei, che
esaltata dalla sua indole esibizionista aveva iniziato ad incitarmi a
prenderla davanti all’estranea.
La bella Francese non erano indifferente allo spettacolo, posato il
libro era entrata in acqua per riemergere poco dopo, venendo ad asciugarsi distendendosi a non
più di una ventina di metri da noi.
Potevamo vedere chiaramente che si era scostata con malizia il costume
ed aveva iniziato a masturbarsi con lenti movimenti circolari, mentre i
suoi capezzoli erano diventati due scuri chiodi eccitati.
Ficcai il cazzo dentro Barbara mentre il sole scaldava i nostri corpi
che già bollivano da dentro, lei mi ricompenso’ lavandomi l’asta con il suo
miele, mi salì sopra iniziando a muoversi, fissando con un sorriso
complice la donna, mentre il mio cazzo le entrava in corpo per poi
uscirne fradicio di umori.
La nostra prima scopata da esibizionisti era stata davanti ad un uomo,
ma vedevo che Barbara apprezzava esibirsi anche davanti al suo stesso
sesso.
Quando le dissi che dietro la siepe anche il ragazzo ci stava spiando,
La sentii godere tra le braccia, si abbandono’ stremata sul mio
petto, mentre le scariche dell’orgasmo le attraversavano la schiena.
La nostra ammiratrice intanto si era levata il costume, rivelando una
figa scura e curatissima.
Si era tolta gli occhiali e dopo aver sciolto i lunghi capelli corvini
si era alzata e stava dirigendosi lentamente verso di noi, senza
smettere di masturbarsi con aria lasciva.
“Buongiorno miei cari, mi chiamo Jasmine e devo avvisarvi che questa e’
una spiaggia privata, ma se mi concedete il piacere di unirmi ai vostri
giochi, sarò felice di considerarvi miei graditi ospiti”
Nonostante l’elegante accento Francese la Signora parlava perfettamente
Italiano, Barbara le sorrise e alzandosi in piedi appoggio’ con
naturalezza le labbra sulle sue.
Vidi la lingua della donna guizzarle nella bocca, mentre le mani
cercavano di
far vibrare note di lussuria sui seni esuberanti di mia moglie.
Ero eccitato da morire, ma trovai un attimo di lucidità e le dissi:
“Con immenso piacere , c’&egrave solo un problema……. suo figlio ci
sta guardando”
La donna smise di baciare Barbara.
“lo so perfettamente, ed ora vedrà sua madre calarsi su quel tuo
splendido cazzo, e spero che lo spettacolo gli piaccia, perché quando
sono così eccitata sono abituata ad urlare davvero molto forte”.

Barbara rimase allibita, vidi il fuoco accendersi nei suoi occhi.
Mi incito’ a fotterla subito, non dovevamo aspettare un solo istante.
Mi distesi sulla sabbia, mentre lei, scosciata sopra di me si faceva
leccare tra le labbra già fradice di umori.
Poi, con studiata eleganza, la nostra ospite si impalo’ lentamente sul mio bastone, mentre la sua lingua
tornava ad
intrecciarsi con quella di mia moglie.
” aspetta girati bene cara, mettiamoci in modo che lui possa vedere il
cazzo di
Massimo mentre si pianta nella tua pancia”
Ruotammo in modo da metterci a favore della siepe, in modo che Jasmine
potesse mostrare chiaramente al figlio il mio uccello mentre le
scompariva tra le cosce.
La splendida troia si muoveva lungo tutta l’asta, ungendomela con
movimenti sinuosi e carichi di perversa maestria.
Sentivo i suoi fluidi
scorrermi sul ventre mentre potevo avvertire le contrazioni del suo
corpo massaggiarmi il pene in un tripudio di calde contrazioni.
Mentre mi stava letteralmente facendo un pompino con il suo splendido
giglio, Jasmine continuava a stuzzicare mia moglie facendogli notare
che si poteva
intravvedere il ragazzo masturbarsi furiosamente tra i rami della siepe.
Le due donne ormai gemevano come cagne in calore, sentii un rantolo
soffocato venire dal fogliame e vedemmo che il ragazzo si era dato
l’orgasmo mentre il mio cazzo pistonava il corpo di sua madre.
Barbara era esaltata dalla sua prima esperienza saffica e dall’idea
dell’atletico guardone che la stava spiando da pochi metri.
I suoi seni sontuosi si facevano strizzare dalle dita di Jasmine,
a cui intanto stava stimolavano il clitoride, ungendolo e
strizzandolo intanto che il mio pene la scopava con ritmo crescente.
Sborrammo assieme, mia moglie mi inondo’ la gola con una scarica di
umori amari, mentre io svuotai
tutta la mia eccitazione con una serie di abbondanti schizzi pastosi nel corpo della splendida mora.
Poi come se fosse priva di peso la girai a cosce spalancate e assieme
ad Barbara iniziammo a leccarle il mio seme che colava dalla figa fradicia.
La facemmo venire, le sue urla erano chiaramente udibili anche dalla
casa, e mente lei gemeva oscenità in francese a beneficio del figlio
che ci stava guardando, io mi ritrovai di nuovo con una prepotente
erezione.
Il Ragazzo ci spiava ancora in silenzio,così io esortai Barbara e la Madre a
mettersi a culo aperto rivolte verso la casa ,in modo che potessero
essere viste senza problemi da chiunque la abitasse.
Jasmine fu la prima
a mettersi a carponi, mentre si rivolgendosi a mia moglie le chiese se il figlio era ancora li.
“Si, non ti preoccupare, e’ dietro la porta di casa che ci sta
guardando”
le rispose Barbara,
“ora amore, intanto che suo figlio ci guarda,
piantaglielo lentamente tutto nel culo”.
Jasmine spinse il sedere verso di me &egrave
con due mani si allargo’ il buco del culo con una volgarità
disarmante.
Posizionandomi dietro la donna, mi voltai, il giovane sulla
soglia di casa aveva ricominciato a passarsi la mano chiusa sul cazzo e ci fissava
Con gli occhi socchiusi.
Appoggiai l’asta tra le natiche abbronzate e iniziai
lentamente a sfondarla.
Jasmine emise un urlo acuto mentre continuavo
a spingergli la mia carne nel culo.
Potevo sentire le sue viscere calde
avvolgere docilmente le venature del mio cazzo nodoso, mentre la donna
rantolava estasiata.
Mia moglie di fianco a lei sarebbe stata la
prossima, il ritmo dell’ inculata aumentava, e potevo guardarla
mentre si masturbava, con il culo aperto accarezzato dal vento ,
completamente rapita dallo spettacolo.
Ci abbandonammo alla lussuria, accarezzati dalla brezza del mare fino a
che il rumore
delle onde e dei gabbiani venne sommerso dai nostri gemiti di piacere.

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