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Trio

Iole, storia di una casalinga

By 11 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono una signora di 51anni,mi chiamo Iole abito in provincia di Venezia, sposata con Francesco che ha tre anni meno di me, abbiamo un figlio di 18anni, Andrea, che studia all’istituto tecnico di Mestre. Sono casalinga, abitiamo in una casa singola in periferia di Mestre,io fisicamente non sono una gran figona, sono alta 1,72 ,formosa con due tette taglia sesta, e un culone bello pieno con cosce tipo manza,viso ben curato la bocca normale con labbra grosse, il naso un po’ pronunciato occhi neri e i capelli biondi tinti, mi piace vestire bene, elegante, un po’ provocante, adoro truccarmi non pesantemente, ma il giusto per far risaltare la mia femmilità, altro particolare sono una gran vacca, sebbene Francesco mi scopa regolarmente due tre volte alla settimana, io qualche cornetto glielo faccio, da quando mio figlio mi ha insegnato ad usare il computer e precisamente internet,rispondo periodicamente ad annunci di maschi coppie e pure singole, come avrete capito del sesso non butto via niente, due settimane fa ho contattato una coppia da Ferrara,lui aveva 22anni lei ne aveva 46, oltre alle stupende foto che c’erano sull’annuncio,c’era scritto cosi:

-Coppia clandestina cerca singola matura, possibilmente bisex per soddisfare lui e lei allo stesso tempo,si accettano solo singole mature con seno e culo grosso, possibilmente con mentalità molto aperta.

Mi rispecchiai subito in quell’annuncio, oltre tutto mi intrigava il discorso di ‘mentalità aperta’, senza perdere tempo spedii un’e mail con due mie foto, e il giorno dopo, dopo che mio marito e mio figlio erano usciti di casa, accesi il computer, scaricai la posta e meraviglia trovai la risposta di questa coppia, mi facevano i complimenti per le mie tette ed il culo, tralasciammo quello che avevano scritto su cosa mi avrebbero fatto se ci fossimo incontrati, mi chiesero se potevo ospitarli,e se si quando, io risposi subito che per ospitarli non c’era problema, in quanto il giorno optai per il giovedì della settimana dopo, perché mio marito sarebbe stato via tutto il giorno per lavoro, e mio figlio doveva andare con la sua classe ad una mostra, a Bologna,sulla tecnologia moderna, nel pomeriggio arrivò la risposta, diceva che sarebbero arrivati alle due del pomeriggio del giovedì che concordai. Non so perché ma ero super eccitata, e si che con altre coppie ero gia stata, ma questa mi intrigava assai, arrivò il fatidico giovedì pomeriggio, mi telefonarono per dirmi dove mi aspettavano, presi l’auto e mi recai sul posto, il motel Agip sulla rotonda di Marghera, li avrei riconosciuti per via della loro BMW bianca targata FE, non vedevo l’ora d’incontrarli, per l’occasione indossai una gonna nera con spacco davanti molto aperto, che mi arrivava fino al ginocchio, dei collant bianchi a rete, scarpe con tacco alto, una giacca nera con sotto una camicia bianca trasparente molto scolata che si notassero bene le mie tettone, mi ero truccata alla perfezione, che solo a guardarmi allo specchio mi dissi ‘ Se mi hanno tirato il pacco, il primo che mi passa vicino lo carico in macchina e me lo chiavo fino a stasera ‘ Quando arrivai al motel Agip, notai subito la BMW, mi accostai alla sua destra, e vidi il ragazzo e la donna, scendemmo per conoscerci, lui era un bel tipo, atletico,staturamedia, carnagione chiara capelli neri, assomigliava un po’ a mio figlio, forse un po’ più muscoloso, lei era una bella donna, curata nel fisico,più bassa di me, indossava una tauiller bianco con una minigonna,molto corta, calze velate e scarpe bianche con tacco a spillo, sotto la giacca che era chiusa, notai un body bianco merlettato, di seno doveva avere una terza, la faccia era graziosa, qualche accenno di ruga con bocca piccola viso dolce aveva gli occhi azzurri i capelli neri lisci a baschetto, era bellissima, avrei fatto sesso anche solo con lei. Ci presentammo, lui si chiama Osvaldo, lei Mariangela, ci scambiammo dei baci, chiedo come &egrave andato il viaggio e poi li invito a seguirmi a casa, arrivati a casa mia, ci accomodiamo in salotto, preparo il caff&egrave li sento parlare tra loro, quando torno con le tazze, loro sono seduti sul divano che parlano, sento lei dirgli – Gli hai detto a tuo padre che facciamo tardi stasera?- Lui rispose di si, non capivo che rapporto c’era tra loro, mi accomodai anch’io, e parlammo per un po’, lei era dolce gentile, mi trovavo a mio aggio a parlare con lei, anche lui era molto gentile, e mi fece gia dall’inizio delle avance abbastanza spinte, ma per niente volgari, poi ad un tratto lei mi disse ‘ Senti Iole, noi ti dobbiamo dire un po’ come stanno le cose, anche perché sei una donna stupenda, mi piaci, e voglio essere corretta con te ‘ Quasi mi innamorai di lei per quelle parole, le dissi di non farsi alcun problema, che lei mi piaceva e non vedevo l’ora di

dimostrarglielo e lei e al suo ragazzo, lei si alzò venne da me mi prese per mano e con un sorriso dolce mi disse ‘ Anche tu mi piaci, appena ti ho vista mi sono eccitata, però prima voglio confessarti un segreto nostro che nessuno sa’..Lui &egrave mio figlio ‘ Ebbi un sussulto, mi portai una mano al petto rimanendo con la bocca aperta, non riuscivo a crederci, madre e figlio che scopano assieme, pensavo che l’incesto fosse fantasia da racconti erotici, ma mai avrei pensato di incontrare una madre e un figlio che praticavano l’incesto, gli chiesi se era una balla, lei mi disse di no che era tutto vero, gli chiesi da quanto lo praticavano, lei rispose – Sono cinque anni che lo facciamo di nascosto, lui aveva 17 anni quando un pomeriggio d’estate,eravamo a casa da soli, stavo fuori in giardino sullo sdraio che prendevo il sole integrale, lui era li con me, con solo il costume da bagno addosso, gli chiesi di mettermi la crema solare sulla schiena, e dopo che lui, con mani esperte, me la spalmò tutta per bene, vedendo che ero con il tanga slacciato, il maialino ha pensato bene di esplorarmi la fighetta con le dita, siccome mio marito sta via per lavoro anche un mese, e io sono una che ha bisogno del cazzo, all’inizio non volevo, poi ci ho preso gusto, e da allora mi sono fatta scopare da lui quasi tutti i giorni, con sborrate dentro senza tanti problemi, l’abbiamo fatto anche con altre coppie, ma non abbiamo mai rivelato la nostra vera identità, solo l’estate scorsa, eravamo in Spagna per le ferie io e lui, mio marito come ogni anno via per lavoro, abbiamo incontrato una coppia inglese di padre e figlia, che dopo aver fatto una profonda amicizia, ci hanno confidato che praticavano l’incesto, lui era divorziato e sua figlia era andata a vivere con lui, abbiamo passato le ferie con loro, scopando tutte le sere, delle vere orgie. Ora ti chiedo’. Se non ti va , noi non ci offendiamo, restiamo amici come prima, cosa ne pensi? – Io ero ormai tutta un lago in mezzo alle gambe, gli risposi alzandomi prendendola per le mani e portandomi una mano sua sotto la gonna, e la baciai in bocca che le nostre lingue si incrociarono subito,lei mi frugò con la mano sotto la gonna, non portavo gli slip, e trovo subito la mia figona pelosa piena di umori, mi mise due dita dentro e godetti come una vacca, Osvaldo mi arrivò alle spalle, e mi prese i meloni con le mani, intanto mi leccava il collo, cosa che a me fa impazzire, mi slacciò la camicia, me la tolse intanto che io e sua madre limonavamo e lei mi faceva un ditalino, poi Mariangela mi calò la gonna, e restai solo con le calze allacciate al corpetto bianco che indossavo, Osvaldo si denudò velocemente, e si mise a leccarmi il culo, aprendomi le chiappe, Mariangela si spogliò lentamente, rimanendo con il body e le calze auto reggenti, ci unimmo di nuovo in un bacio lesbico che avrebbe fatto sborrare anche il più esperto dei pornodivi, mentre suo figlio mi leccava le figa e l’ano con vera passione, godevo come una pazza, alzai un gambe per appoggiarla sul divano cosi da aprire meglio un varco per Osvaldo, era in gamba il ragazzo sapeva leccare divinamente, sicuramente sua madre era stata un brava maestra, mi infilò tre dita dentro la vagina, e cominciò ad andare su e giù con la mano, Sua madre, intanto, mi tirò fuori le tette, e quando le vide restò estasiata per la mia sesta di taglia, effettivamente ce le ho ancora belle piene e dure, perciò non sono cadenti come certe, lei si mise a ciucciarmi quelle manopole che io chiamo capezzoli, tanto sono grandi e duri. Avevamo effettuato un’ottima partenza, ora bisognava fare tutto il tour de force completo e fatto bene, mi distesi sul tappeto del salotto, allargando le gambe per bene, Mariangela si precipitò subito sulla mia figona umida e pelosa, l’aprì con le dita, e cominciò a leccarmi con maestria, suo figlio Osvaldo, si piazzò dietro la mia testa in ginocchio, mettendomi il suo cazzo bello tosto e duro, sopra la mia bocca, intanto che glielo presi in bocca lui mi lavorava le tette,andammo avanti cosi per un po’, poi, io e Mariangela ci piazzammo con il 69,e cosi potei gustare i succhi vaginali della mia nuova amica, Osvaldo si prese cura dell’ano di sua madre, visto che lei stava sopra di me, e dopo averlo ben unto di saliva, gli schiaffò l’uccello dentro, lei gemete come una maiala, intanto che lui la pistonava, io leccavo la figa a sua madre e nel passaggio del cazzo di Osvaldo mi permettevo di leccargli anche le palle, di ammucchiate ne avevo fatte molte, ma questa per me era proprio unica, godevamo tutti e tre come porci, Osvaldo passò sulla figa di sua madre, cosi io, gli leccavo l’asta che entrava e usciva da quella vagina, Mariangela mi penetrava con le dita la figa, sentivo che aveva tutte le dita dentro, tanto mi ero dilatata che dopo un po’ mi entrò con tutta la mano, facendomi venire un orgasmo incredibile, mi stantufò la figa con la mano,io gridavo dalla goduria, gli dicevo di chiavarmi cosi che mi piaceva, poi cambiammo ancora, io mi misi a pecorina, lei mi venne dietro e mi rimise la mano in figa, la sentivo allargare in modo pazzesco, venivo continuamente, intanto suo figlio non trovò di meglio che mettermi il cazzo in bocca, con i suoi 20 cm circa me lo feci mettere tutto, fino in gola, Mariangela godeva violentarmi con la mano, e io pure, sentii che mi intrufolava le dita anche in culo, e li mi bloccai per rilassarmi, lentamente, mi entrò anche li con la mano, mi ritrovai con due mani ,una in figa e l’altra in culo, godevo in modo impressionante, Osvaldo si mise dietro a sua madre e cominciò a scoparla da dietro, lei venne subito e lui pure, sentii che lei le diceva di sborrarle in figa e lui accettò di buon grado. Erano passate quasi due ore che scopavamo e non eravamo ancora sazi, io andai in camera mia, e li invitai a seguirmi, si misero sul letto matrimoniale, intanto che io frugavo nell’armadio, Mariangela si prese cura del cazzo di suo figlio con la bocca bocca, io tirai fuori, dall’armadio, un fallo di gomma, di quelli con doppia punta lungo e flessibile, lei quando lo vide si posizionò distesa a gambe aperte ,io pure mettendomi di fronte a lei con la mia figa gocciolante, Osvaldo fu il complice, posizionò in mezzo a noi due il fallo di gomma, e facendoci avvicinare ce lo mise dentro a tutte e due, io e Mariangela, ce lo spingemmo fino a toccarci con le fighe, godemmo tutte e due, io venni come una fontana, lei pure, cominciammo a muovere i bacini, sentendo l’affare di gomma muoversi dentro di noi come un serpente, Osvaldo intanto passava da una bocca all’altra,con il cazzo duro come il marmo, Io e Mariangela ci scopammo a vicenda per un bel po’, gridando di goduria, poi io mi sfilai la mia parte, lei se lo tenne dentro, la feci mettere a pecorina, e con la parte che mi ero tolta, visto che &egrave molto flessibile, glielo misi in culo, era fantastica, vederla con sto affare curvo che usciva dal culo per entrare in figa, mentre glielo spingevo dentro, suo figlio mi penetrò prima l’ano poi la figa, alternativamente, Osvaldo era magnifico, mi scopava come un toro, gli dissi di sborrarmi in figa se voleva,e lui, visto che ormai non riusciva più a trattenersi, mi pisciò dentro tutto lo sperma che io sentii salirmi verso l’utero, gridai anch’io per l’orgasmo che raggiunsi,e allo stesso tempo venne anche Mariangela con un ruggito bestiale. Ormai eravamo giunti al capolinea, mancava la porcata più bella, lei mi disse che le occorreva fare pipì, io la portai in bagno, sempre con il fallo di gomma impiantato come prima, mi distesi sulla vasca da bagno e sfilandole il fallo di gomma dai suoi fori, la invitai a salirmi sopra e piazzarsi con la figa proprio sopra la mia bocca, non se lo fece ripetere, quando si inginocchiò sopra la fasca, fece partire il primo fioto di urina, che mi arrivò direttamente in bocca,la gustai con piacere quella bevanda salata, pisciò come una fontana lei rideva contenta, mentre Osvaldo pensò di trattare sua madre allo stesso modo, lei restò stpita, perché mi rivelò che non l’avevano mai fatto, però trovò la cosa piacevole, e lo prese in bocca facendo colare giù dalle labbra la pisci di suo figlio,intanto io leccavo la figa aperta e gocciolante di lei, prendendo anche l’urina di suo figlio che le scendeva dalla bocca, poi toccò a me, loro vollero distendersi per terra cosi io potei servire i miei ospiti maialini inginocchiandomi sopra le loro bocche, fecero la gara a chi ne prendeva di più in bocca, poi si diedero un bacio con lingua, era bellissimo veder come si amavano quei due, sembravano due fidanzatini, invece erano madre e figlio, pensai ad Andrea, mio figlio, depravatamente lo pensai con me a fare sesso, in quel momento mi sarebbe piaciuto, avrei potuto provarci visto che sapevo che gli piacciono molto le femmine troie, lo avevo beccato più di una volta di nascosto a menarsi l’uccello guardando immagini porno su internet, mi riprometti di provarci prima possibile.

Cosi il mio incontro con Mariangela e suo figlio,quel pomeriggio si concluse, avevamo scopato per tre ore buone, io ero sfinita, e quando bacia Mariangela e Osvaldo, li baciai come amanti, ci ripromettemmo di incontrarci di nuovo, lei mi disse ‘ Chissà che la prossima volta ci sia anche tuo figlio, avrei piacer conoscerlo ‘ Rimasi stupita, come sapeva che avevo intenzione di provarci con Andrea, poi capii dal suo sorriso malizioso, tra madri porche come noi due si capisce subito come vanno certe cose, cosi li salutai e partirono, con mio grande dispiacere, li avrei voluti con me per un mese,comunque ero certa che li avrei rivisti, e sicuramente avrei portato una novità nel nostro rapporto perverso.

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