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Trio

LA CASA AL MARE

By 2 Settembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

CIAO SONO LUCIA.
Da qualche giorno io e mio marito Gabri eravamo ospiti nella casa al mare dei nostri amici ROBERTO e GIUSY.
L’appartamento non è molto grande ma davvero carino, due camere da letto matrimoniali, salotto, cucina bagno ‘ insomma gli spazi giusti per potere ricevere amici senza essere costretti a vivere in promiscuità uno sopra l’altro.
Roberto e GIUSY sono due ragazzi gentili, lui ha 35 anni lei un anno in più ma non si nota davvero. Ci conosciamo da qualche anno, ci frequentiamo con regolarità durante l’inverno e qualche volta passiamo in questo appartamento un pò di giorni assieme durante l’estate. Devo dire che qualche pensierino su Roberto ogni tanto l’avevo fatto. Mi capitava ad esempio di immaginarmelo nudo, con il suo bel fisico possente, e devo essere sincera qualche volta mi sono lasciata andare a fantasie ben più spinte. Più di una volta lo avevo preso come riferimento per qualche viaggio solitario sul letto di casa mia in compagnia del mio fido vibratore di lattice a Farfalla. Ma non avrei mai pensato di trovare il coraggio di fare quello che feci quella mattina.
Per il terzo giorno consecutivo Gabri si era alzato alle 5 del mattino per andare a pescare sul pontile, io mi ero svegliata poco più tardi alla 7. La luce penetrava dalla finestra della camera da letto, un fresca brezza mattutina mi accarezzava la pelle e mi solleticava i sensi, dalla camera di Roberto e Giusy venivano rumori sordi di letto che sbatte contro il muro e gridolini di piacere soffocati. Trovai quella situazione veramente eccitante: iniziai a sentire quegli stimoli che ogni ragazza ben conosce. Quel movimento nelle parti basse, quel contorcersi di muscoli e inturgidirsi di capezzoli che sono la manifestazione di quella voglia che nasce da non si sa dove e che deve trovare soddisfazione. Quella volta però non mi limitai a massaggiare il mio clitoride o meglio iniziai a farlo ma poi decisi che volevo di più. E più lasciavo andare la fantasia, più mi immaginavo Roberto nudo sopra il corpo di Giusy e più mi veniva voglia di fare qualcosa per averlo .
Entrare nella camera da letto mentre lo facevano e unirmi a loro’.. L’idea mi sfiorò ma poi la accantonai volevo qualcosa di più soft’ volevo che l’iniziativa partisse in qualche modo da lui senza impormi di prepotenza. Però ero già completamente bagnata e il mio corpo aveva bisogno di un uomo che lo riempisse. Mi diedi un’altra massaggiatina al clitoride e una strizzatina ai capezzoli ma non c’era nulla da fare volevo di più’. mi alzai ‘.. andai ad aprire la porta della camera da letto.
La porta si apriva sul corridoio davanti al bagno e quindi chiunque fosse passato non avrebbe potuto fare a meno di sbirciare dentro.
Mi stesi sopra al letto con la pancia in basso, mi tirai su la corta camicia da notte che usavo per dormire in modo che tutto il mio sedere fosse scoperto, divaricai un po’ le gambe in modo che la mia figa depilata si potesse ben vedere da dietro e poi infilai una mano sotto la pancia in modo da arrivare a toccare il clitoride.
La scena vista da dietro era delle più eccitanti il mio bel sedere tornito che si muoveva appena e la mia figa aperta ed invitante.
Quando Roberto passò fece come avevo immaginato ‘ guardò dentro la camera.
Mi vide sul letto e prima ebbe l’impulso di uscire poi ”. Lo sentii rientrare.
Si mise sulla porta a guardarmi.
Probabilmente aveva capito il gioco’. Ma gli piaceva fare finta che fosse una cosa casuale così come piaceva a me.
La sua presenza nella stanza mi provocò una emozione ancora più forte cominciai a lasciarmi andare e a toccarmi senza potermi fermare. L’eccitazione troppo grande lui nudo che mi guardava ‘.. venni dopo qualche minuto , non riuscii a contenermi ” lui se ne accorse ‘. Io rimasi immobile nella speranza che lui facesse qualcosa.
Lui in realtà non era solo anche sua moglie Giusy aveva visto tutta la scena e anche lei aveva gradito molto.
Con un cenno del capo gli fece capire che poteva venire verso di me e lei si mise sulla poltrona della camera a guardarci.
Ero così eccitata che la sua presenza non disturbo affatto anzi mi sembrò la cosa più naturale del mondo.
Roberto si avvicinò era completamente nudo, si mise affianco a me e iniziò ad accarezzarmi.
La sua mano aperta sfiorò prima le gambe poi il sedere che strinse con forza.
Sempre accarezzandomi mi sfilò la camicia da notte lasciandomi nuda” poi mi prese fra le sue braccia dolcemente ma con decisione e mi girò.
Si butto a capofitto sulla mia figa leccandola e succhiandola in un modo stupendo. Né troppo bruscamente né in maniera troppo leggera. Mi sentivo mangiata e mi piaceva da matti.
Le sue mani intanto si allungavano sulle mie tette e le stringevano , i capezzoli stretti fra le sue dita e la sua bocca che succhiava.
Sua moglie che ci guardava e si masturbava ” Era troppo venni una seconda volta’.

Roberto si alzò. e si avvicinò alla mia faccia’ il suo cazzo era veramente come me lo ero sognata ‘ grosso e turgido ‘. Lo presi in bocca con una avidità e una voglia che mi fece veramente sentire una troia.
Si mi sentivo un po’ troia ma era veramente bellissimo ” lo succhiai e lo mordicchiai fino all’esaurimento poi lui mi rigirò a pancia sotto.
Sentivo Giusy gemere di piacere e questo eccitava sia me che Roberto.
Lui mise dietro e mi infilò il suo cazzo dentro la mia figa veramente ricolma di umori. Lo sentii entrare era grosso e duro ero così eccitata che sentivo ogni minimo movimento.
Lui iniziò a stantuffarmi sempre con maggiore decisione era sopra di me sentivo il suo petto sulla sua schiena.
Per completare l’opera feci scivolare la mano sotto la mia pancia e arrivai giusta giusta al clitoride. Fu perfetto ogni sua spinta veniva accompagnata da un giro delle mie dita sul clitoride’ stavo urlando di piacare’. mi sembrava di venire in continuazione.
Sentivo che anche Roberto era vicino a cedere e infatti le sue stantuffate stavano rallentando’. Poco male almeno riuscivo a prendere fiato.

Sentivo i miei umori colare lungo le mie gambe”
Roberto mi accarezzò l’interno coscia e raccolse un po’ di questi umori e poi li depositò i mezzo alle mie chiappe.
Tolse il suo cazzo ormai al limite della sopportazione da dentro la mia figa e lo appoggiò all’apertura del mio sedere .
Ero vermante impazzita, iniziai ad urlare si spingilo dentro spingilo dentro.
Il mio sedere si stava muovendo per facilitare la perforazione.
Lui non se lo lasciò ripetere troppe volta spinse il suo cazzo dentro al mio culo’. Mi sentivo spaccare ma godevo come una pazza. Mi diede una serie di colpi lunga e profonda e poi venne dentro di me’.
Urlai di piacere ‘..
Anche Giusy era venuta più volte’..
Ci stendemmo tutti e tre sul letto a farci accarezzare dalla brezza del mattino che entrava dalla finestra lasciando i nostri corpi liberi di godere appieno quanto era appena successo.

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