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Trio

La cena con Francesca

By 20 Marzo 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

DRIIIIIINNN!!!!
Il campanello, Francesca &egrave arrivata e come al solito siamo in ritardo.
– Amore, &egrave arrivata, muoviti!
– Si, si arrivo tu intanto aprile che io mi cambio al volo!
Mentre mi dirigo all’ingresso riepilogo mentalmente che tutto sia apposto e mi chiedo se sto dimenticando qualcosa: no, dovrebbe essere tutto ok.
Alzo il citofono.
– Si?
– Sono io!
– Ok, sali!
Schiaccio il bottone e sento scattare la serratura del portoncino che dopo pochi secondi si apre, i suoi passi rimbombano lungo la rampa delle scale quando comincia a salire i gradini e poi eccola affacciarsi al pianerottolo.
– Ciao Francy! Come stai?
– Ciao!! Bene!! E voi?
Entra, soliti due baci sulle guance.
– Tutto bene!
Mentre chiudo la porta d’ingresso arrivi in soggiorno anche tu, maglioncino di cotone con zip e pantaloni sportivi tipo palestra molto carini.
– CIAO!! – Vi salutate quasi in coro abbracciandovi a baciandovi sulle guance.
Osservo la nostra ospite: pantalone a vita abbastanza bassa di colore rosa scuro non acceso e giacchina abbinata, camicetta bianca e sandali neri accompagnati da una borsettina anch’essa nera. E’ da qualche tempo che non ci vediamo e noto che &egrave dimagrita un po’, ha lasciato crescere i capelli e oggi non porta gli occhiali. Fa la sua bella figura.
Dopo poco ci mettiamo a tavola: antipasto di capesante gratinate, pesce persico al cartoccio con patate al forno; Francesca, come suo solito, evita il vino mentre noi un paio di bicchieri a testa li beviamo allegramente.
La cena scorre via tranquilla parlando della palestra, del lavoro, di quali vecchi compagni di scuola abbiamo rivisto ultimamente e di chi si &egrave sposato o sta per farlo.
– E tu? Nessuno in vista? – Le chiedo aprendo il frigorifero per prendere il sorbetto al limone.
– No, dopo l’ultimo mi sono presa un po’ di tempo per me stessa.
– Da quanto vi siete mollati?
– Saranno quasi due anni ormai, poco dopo il vostro matrimonio.
– Ma, non ho mai capito,- intervieni – come mai &egrave finita? Sempre se ti va di parlarne…
– Si, si per quello! In soldoni avevamo idee diverse riguardo al futuro e così la cosa &egrave scemata fino a quando ci siamo guardati in faccia e serenamente abbiamo deciso che era meglio dividere le nostre strade.
Noto un filo di tristezza nella tua voce e una domanda mi attraversa rapidamente la mente: “Due anni che non fa sesso? Io impazzirei!”
Scaccio questo pensiero e sto per proseguire nel discorso ma lei mi anticipa.
– Ho frequentato qualcuno nel frattempo ma non c’&egrave mai stato nulla di serio.
“Rapporti occasionali!” Niente da fare, sempre a quello penso.
Per distrarmi comincio a versare il sorbetto nei lunghi bicchieri.
– A me versane poco!
– Maddai!! Non bevi mai niente, almeno questo che non &egrave alcolico!
Sto mentendo, questa volta ho preso il sorbetto leggermente alcolico poiché quello analcolico era finito e non avevo voglia di cercare in altri supermercati, ma non le dico niente per non darle scuse, in fin dei conti non ha molti gradi.
Cambiamo discorso e per un po’ parliamo di altro sorseggiando e gustando la fresca e cremosa bevanda, per fortuna non si sente quasi per niente che &egrave alcolica.
Preparando i caff&egrave guardo l’orologio: sono solo le 21:18.
– Francy, ti va di vedere un film?
– Si dai, così “testo” la vostra tv nuova! – Risponde facendo l’occhiolino.
– Ti va bene Collateral? Lo volevamo vedere ieri ma poi era tardi e abbiamo lasciato perdere.
– Si dai, va bene.
Mi ci vuole proprio un caff&egrave, sento che il sorbetto e il vino mi hanno dato un po’ alla testa. Mescolo il caff&egrave e guardando Francesca noto che anche lei ha l’occhietto lucido: anche se ha pochi gradi lei che non beve mai niente lo deve aver sentito.
Finiamo di bere il caff&egrave e ci spostiamo in soggiorno, voi vi sedete sul divano lasciando il posto al centro libero per me mentre io accendo la tv e il lettore DVD premendo il tasto PLAY.
– Intanto che si avvia faccio un salto in bagno. – dico e senza rendermene conto mi porto dietro il telecomando del lettore.
Faccio pipì, lavatina veloce “…certo che Francesca &egrave proprio carina, sono stato pirla a non approfittarne quando ne avevo l’occasione…” penso lavandomi le mani nel lavandino. Chiudo il rubinetto e vi sento ridere.
Curioso esco dal bagno: – Che succede, che avete da ….. – E vedo che sul televisore ci sono due che stanno facendo sesso! Lei &egrave alla pecorina e lui la sta prendendo da dietro sul bordo di un divano!
– Ma se c’era la custodia di Collateral davanti al lettore!!!
– Si ma questo sicuramente non &egrave QUEL film e ti sei anche portato via il telecomando!
Mi rendo conto di essermi dimenticato nel lettore il DVD che abbiamo visto ieri sera di sfuggita tanto per eccitarci un po’ prima di finire a letto, ovviamente non a dormire.
– Tolgo subito! – sono imbarazzatissimo e anche tu sei molto a disagio.
– No lascialo! – Interviene Francesca. – Non ho mai visto uno di questi film in compagnia!
Il sorbetto deve proprio averle dato alla testa!
– Eppoi &egrave da talmente tanto tempo che non lo faccio che non mi ricordo quasi neanche come si fa! – Aggiunge ridendo sonoramente.
E’ decisamente brilla altrimenti non sarebbe così spudorata… o no? Ho un ricordo vago di un’altra situazione in cui ha avuto un comportamento simile, ma non mi ricordo bene… Spengo la luce e mi siedo tra voi, tu alla mia sinistra lei alla mia destra.
Sullo schermo la scena &egrave cambiata, adesso c’&egrave lei che cavalca lui seduto sul divano volgendogli le spalle, le sue tette rifatte ballano ad ogni colpo, la sua intimità &egrave oscenamente aperta e provocante.
Continuano così per alcuni minuti. Francesca accavalla ripetutamente le gambe, ho l’impressione che si stia eccitando.
“Me lo sono sognato o mi ha appena strusciato un seno sul braccio? Maddai!! Sarà stato il suo gomito! Smettila di fantasticare!!!” Penso, ma ormai mi sto eccitando, approfittando dell’oscurità ti passo un braccio attorno al collo e comincio a toccarti un seno.
La scena sta volgendo al termine: lei si stacca da lui e comincia a succhiarglielo avidamente, i gemiti aumentano e un fiotto bianco le riga il viso. La scena si chiude con lei che beve il tutto.
Dissolvenza che introduce un’altra sequenza, questa volta ci sono due donne che cominciano a toccarsi e baciarsi, poi entra un uomo e subito loro si gettano a succhiargli il membro che &egrave di dimensioni ragguardevoli ma non spropositate.
– Sesso a tre questo giro! – Commento – E’ sempre stata una delle mie fantasie! E voi? Mai fantasticato di farlo con due uomini?
– Due uomini non mi hanno mai stuzzicata più di tanto… Magari così come loro… – Interviene titubante Francesca.
– Con un’altra donna? – Incalzo io.
– Piuttosto. Solo da ragazzina qualche volta ho fantasticato su due uomini assieme ma preferisco il corpo femminile, nonché la delicatezza e la complicità che penso possa esserci tra due donne. – Continua lei.
– Io penso anche che due donne sappiano meglio come darsi piacere tra loro. – Aggiunti tu.
Nell’aria la tensione sessuale &egrave palpabile, nel video le due ragazze, una mora e una bionda si stanno passando a turno il pene dell’attore.
– Quindi entrambe sareste stuzzicate dal farlo con un’altra donna? – Continuo io, so che anche a te intriga questa cosa anche se fino ad adesso &egrave sempre stata solo una fantasia.
– Beh, si potrebbe provare ma bisogna trovare le persone giuste… Però &egrave una cosa che mi stuzzica parecchio… – Continua Francesca il cui respiro si &egrave fatto più affannoso.
Vinco il mio imbarazzo, un’occasione così non capiterà un’altra volta nella vita, poso una mano sulla coscia sinistra della nostra ospite ormai visibilmente eccitata e comincio a toccarla risalendo lentamente verso il suo ventre. Anche tu sei eccitata e me lo palesi mettendomi una mano sul pacco che sta prendendo sempre più vigore.
– Guarda caso siamo proprio giusti: due donne, estremamente attraenti, ed io. Che ne dite di movimentare la serata?
Non servono assensi, il modo in cui tu mi tocchi e Francesca che allarga le gambe sono risposte più che esplicite.
Sul video la scena &egrave cambiata: la bionda &egrave su un tavolo a gambe aperte, la mora &egrave piegata in avanti e la lecca mentre l’attore la prende da dietro e la sbatte violentemente.
Decido di alzarmi in piedi e voltandomi mi metto davanti a voi, la mia erezione &egrave ormai evidente anche attraverso il tessuto dei jeans. Ti alzi anche tu e ti inginocchi davanti a me seguita a ruota da Francesca, entrambe avete gli occhi velati di piacere, cominci ad accarezzarmi il sesso attraverso i pantaloni mentre lei, più titubante, mi accarezza solo la gamba.
Inizi ad armeggiare con la zip: fai un po’ fatica perché il mio membro preme violentemente per uscire, avresti dovuto aprire prima il bottone ma l’eccitazione ti ha dato alla testa e vuoi estrarlo il prima possibile.
Finalmente ce la fai ed abbassi i pantaloni. La mia erezione si protende verso di voi ma &egrave ancora trattenuta dagli slip.
Francesca &egrave imbarazzata ma sempre più eccitata: allunga una mano verso di me, sfiora la mia gamba, si fa coraggio e con la mano a coppa mi accarezza i testicoli, ne saggia la consistenza.
Tu intanto hai finito di abbassare i pantaloni, vorresti toglierli completamente ma non puoi: Francesca &egrave ipnotizzata dall’erezione, con una mano stringe l’asta attraverso gli slip e i nostri corpi in questa posizione ti impediscono di sfilarmeli.
La scena ti eccita, dimentichi i pantaloni e mi accarezzi le gambe risalendo verso il mio sesso.
Per un po’ mi accarezzate entrambe, quattro mani che si muovono su di me, stringono, accarezzano, sfiorano.
Sei eccitata e anche Francesca ha il respiro affannoso, decidi allora che &egrave giunto il momento di farlo uscire da sotto quel tessuto e abbassi l’elastico degli slip.
Il mio pene &egrave li davanti a voi, non completamente eretto ma già pronto per le vostre “cure”. Con la coda dell’occhio vedi Francesca che si umetta le labbra con la lingua, &egrave eccitata.
Tu sei alla mia destra, Francesca alla mia sinistra e il mio pene punta verso di lei. E’ ad una trentina di centimetri dalla sua bocca, se volesse potrebbe prenderlo anche subito, ma sai che non &egrave ancora il momento, vuoi che lo desideri un po’ prima di averlo e non vuoi che sia la prima a succhiarlo.
Me lo prendi con una mano, la cappella rossa fa capolino tra la pelle, con un leggero movimento ne fai uscire sempre di più, millimetro dopo millimetro.
Con l’altra mano ti avvicini ai testicoli, li accarezzi, ho rasato il pelo da qualche giorno e la corta peluria ti eccita, eccita anche Francesca che a sua volta mi accarezza i testicoli e le gambe e poi sale verso i miei glutei.
In quella posizione &egrave ormai a pochi centimetri dal mio sesso, ti rendi conto che se non ti sbrighi sarà la prima a saggiarne la consistenza con le labbra e allora con una mossa decisa fai uscire finalmente tutta la rossa e gonfia cappella e senza pensarci due volte la fai sparire completamente dentro la tua bocca. Muovi vorticosamente la lingua, leccando, roteando e succhiando.
Questo calma momentaneamente la tua voglia e ti chiedi se sei stata troppo precipitosa nel prenderlo in bocca, ti stacchi e cominci a leccarlo lungo tutta l’asta.
Facendo così involontariamente lo metti a pochissimi centimetri dal viso di Francesca che perde le ultime remore rimaste e comincia anche lei a leccarlo. Non può prenderlo in bocca perché la tua mano glielo impedisce, perciò comincia a leccare e baciare la cappella, poi si sposta anche lei verso il mio ventre oltre la tua mano e comincia a scorrerlo con le labbra.
Tu nel frattempo hai cominciato a baciarmi la pancia e vicino alla base del pene, siete quasi una di fronte all’altra, lei si sposta verso la mia cappella, la bacia, la lecca… &egrave eccitata… molto… e tu lo senti.
Cominci a masturbarmi, lentamente, mentre lei continua a leccare e baciare ogni centimetro che ha a disposizione.
Ti fermi un attimo stringendolo forte con la mano per sentirlo pulsare. A questa sorta di invito Francesca non resiste e in un sol colpo ne fa sparire una buona metà dentro la sua bocca. Le sue labbra si stringono attorno all’asta e ti toccano le dita, ne senti la consistenza: sono sode e invitanti. Il contatto ti eccita, per un secondo le immagini attorno ad un capezzolo…
Un mio gemito ti riporta alla realtà: vedi la sua testa che va su e giù in un frenetico andirivieni, le sue guance sono incavate, sta succhiando con forza. Si ferma con un bel po’ del mio membro in bocca. Vedi qualcosa che si muove dentro le sue guance, capisci che &egrave la sua lingua e intuisci che la sta roteando vorticosamente attorno alla mia cappella. Un filo di saliva le cola sul mento.
Una fitta di gelosia ti pervade e senti come un vuoto alla bocca dello stomaco ma allo stesso tempo una vampata di calore corre verso il basso e tra le cosce. Ti rendi conto che devi essere bagnatissima, immagini che il perizoma debba essere fradicio dei tuoi umori.
Una sorta di rabbia ti monta dentro: come puoi eccitarti a vedere un’altra donna che mi succhia il cazzo? Ma subito dopo ti domandi se anche lei &egrave eccitata come te, se anche lei ha un lago tra le gambe, se anche il suo perizoma &egrave bagnato quanto il tuo… o porterà le mutande? La curiosità ti eccita sempre di più.
Senti che ansimo.
Solo adesso ti rendi conto che con una mano ti sto accarezzando la testa e il collo e le spalle vedi che con l’altra sto accompagnando i movimenti della testa di Francesca che intanto ha ripreso il suo ritmo senza mai toglierselo di bocca.
Cerco di infilarmi dentro la tua scollatura ma hai la cerniera troppo alta.
– Tirati fuori le tette – dico.
Capisci che mi sto rivolgendo a te e abbassi la cerniera, ma anche Francesca comincia a sbottonarsi la camicetta bianca, ha gli occhi chiusi pensa mi rivolgessi a lei, si intravede un bordo di pizzo bianco che risalta sulla pelle ancora abbronzata, non &egrave un seno abbondante come il tuo ma &egrave pur sempre una terza piena.
Ancora una fitta allo stomaco. Ma questa volta sparisce quasi subito, ti rendi conto che le tue mani si muovono verso quei seni solo quando ne senti la consistenza con le dita.
L’aiuti a slacciare gli ultimi bottoni: rapita com’&egrave da quello che sta facendo non riesce ad aprirli. Senti la consistenza di quelle tette e ti rendi conto che stai palpando un seno solo quando senti le mie mani che frugano il tuo.
La testa ti gira, l’eccitazione ormai &egrave incontenibile e si mischia ad una sorta di gelosia che non fa altro che aumentare il calore che senti al basso ventre.
Io ormai non capisco più niente, ansimo e delicatamente incito Francesca accompagnando i movimenti della sua testa con la mano e biascicando continui – …si …ahhhh …così …siiii …mmmmhhhh…
Con un sonoro risucchio Francesca fa finalmente uscire il mio membro dalla sua bocca, non trattiene un rivolo di saliva che le cola lungo il mento, penzola alcuni secondi e poi si stacca cadendo sul suo petto, cola fra i seni lasciando un’invitante scia umida.
La sua bocca si muove verso i miei testicoli, comincia a titillarli con la punta della lingua mentre con la mano ti porge il mio membro lucido per la lunga permanenza nella sua bocca.
Adesso il mio pene &egrave per te, con uno sguardo dei suoi occhi azzurri Francesca ti dice che &egrave il tuo momento di succhiarlo. Ma non ce ne sarebbe bisogno, hai voglia di sentire la tua bocca piena di me, di sentirmi ansimare, di darmi piacere.
In un colpo solo lo fai sparire quasi interamente dentro la tua bocca, chiudi gli occhi, senti che &egrave umido della saliva di Francesca e la cosa ti eccita ancora di più.
Senti la mia cappella che tocca il fondo della tua bocca, se provassi a prenderne ancora ti finirebbe dritto in gola e allora cominci lentamente a farlo uscire, centimetro dopo centimetro, seguendolo con la lingua. La tua bocca si sta svuotando, la cappella sta per uscire ma prima che accada cominci a pomparlo in modo indiavolato.
Inizi ad accarezzarmi prima il petto, poi i fianchi e poi ti aggrappi al mio sedere ma così facendo allontani involontariamente Francesca che intanto ha cominciato a toccarsi un seno con la mano libera.
Senti un gemito che non &egrave mio, capisci che &egrave lei che sta ansimando. Mi fai uscire, anche a te alcune gocce di saliva colano dentro la scollatura lasciando strisce lucide, apri gli occhi e guardi alla tua destra.
Un’altra vampata di calore ti esplode tra le gambe, Francesca &egrave li davanti a te con gli occhi chiusi, la bocca aperta ed ansima sonoramente, ha una mano su un seno e si sta strizzando dolcemente un capezzolo, poco più scuro dei tuoi, tra il medio e il pollice e l’altra mano le sparisce dentro i pantaloni.
Una donna si sta masturbando mentre tu mi stai succhiando l’uccello!
Solo qualche ora prima avresti pensato che non sarebbe mai potuto capitare realmente, che erano solo fantasie e che sarebbero sempre e solo rimaste tali, ma adesso sei qui, dentro la fantasia, eccitata come poche altre volte in vita tua, l’imbarazzo ormai &egrave sparito e la gelosia che poco prima ti aveva colta adesso si fonde con l’eccitazione creando un’estasi che non avevi mai provato prima. Ti gira la testa, senti il mio pene pulsarti in bocca, Francesca a meno di mezzo metro da te geme sonoramente. Apre gli occhi, sono velati di piacere, anche lei ha ormai perso ogni freno inibitorio, ha voglia di sesso.
Mi sfilo rapidamente i pantaloni e gli slip mentre tu le porgi il mio membro e cominciate a leccarmelo in due: una da una parte e una dall’altra.
Le vostre bocche sono quasi a contatto, le vostre lingue si sfiorano, avete entrambe gli occhi chiusi.
Scosto la tua mano, prendo possesso del mio membro e comincio a picchiettarvi il viso col glande. Le vostre lingue fanno capolino dalle bocche aperte desiderose di essere riempite nuovamente. Due o tre volte le vostre lingue si toccano.
Riuscite a fermare il mio sesso tra le vostre labbra: tu mi tieni la cappella, Francesca &egrave qualche centimetro più in basso e le vostre lingue saettano vorticose seminando gocce di saliva.
Con la mano lo divincolo dalla presa e cosi facendo le vostre bocche si sfiorano. Un brivido ti percorre ma non vuoi rinunciare a quel contatto e anche Francesca vuole la tua bocca. Lentamente si uniscono in un dolce bacio, stringi il labbro inferiore di lei. Poi il bacio si fa più appassionato, le lingue si intrecciano in una danza erotica. Io non credo ai miei occhi: mia moglie sta baciando la mia migliore amica! Non ho più idea di chi ha la lingua nella bocca di chi! Mi gira la testa, le gambe mi tremano e comincio a masturbarmi di fronte a questo spettacolo saffico, sento l’orgasmo montare dentro di me ma non &egrave ancora il momento. Avvicino il mio sesso a voi e tu, forse per istinto, senti la mia presenza, ti volti staccandoti dalle labbra gonfie di piacere di Francesca per accogliermi nuovamente in bocca. E’ un susseguirsi di leccate e pompate mentre con la mano mi masturbi.
Nel frattempo Francesca ha cominciato a leccarti il collo e a scendere verso i seni, disegna spirali con la lingua lasciando scie lucide che si uniscono alle gocce di saliva colate poco prima.
Senti il suo alito caldo fra i seni e questo ti provoca un brivido, il tuo petto si gonfia alzandosi verso la sua bocca mentre continui un magistrale pompino come poche altre volte hai fatto. La lingua di Francesca inizia a frugare nel pizzo nero del tuo reggiseno alla ricerca del capezzolo che crea quell’evidente rigonfiamento nel tessuto. Con una mano ti slaccia il reggiseno che allentandosi lascia finalmente uscire il capezzolo duro come il marmo. La sua lingua comincia a sfiorare l’areola e poi tutto sparisce tra le labbra carnose della tua amante.
Senti un’onda di piacere che monta dentro di te, il tuo petto si alza e si abbassa ritmicamente, i nostri gemiti si fondono in un unico piacere.
Solo adesso mi accorgo che Francesca si &egrave slacciata e abbassata i pantaloni e si sta masturbando ferocemente il clitoride mentre continua a succhiarti il capezzolo ormai dolorante di piacere. Il suo ventre si tende e intravedo un angolo di pelo scuro del suo sesso, non &egrave depilato come il tuo pube ma &egrave comunque corto e curato.
Quella vista ormai &egrave troppo per me, un brivido mi sale dal ventre, sto per esplodere e tu te ne accorgi, mi togli dalla tua bocca e continui a masturbarmi con foga mentre anche tu senti il piacere che monta dentro.
– …Vengooo… – Apri la bocca pronta ad accogliere il mio seme, un fiotto caldo ti riga il viso fino ai capelli, seguito subito da altri che ti segnano ancora le guance, le labbra, il collo ed anche i seni.
Pure Francesca riceve alcuni deboli schizzi di sperma sul viso ma non se ne preoccupa: a giudicare dai sospiri, anche lei sta raggiungendo l’orgasmo che la coglie quasi contemporaneamente a quello che coglie te facendoti ballare i seni mentre i vostri ventri si contraggono per gli spasimi di piacere. Francesca stringe le gambe, tu per non perdere l’equilibrio molli la presa sul mio membro pulsante e rovesci la testa indietro.
Francesca non &egrave ancora appagata, comincia a leccare lo sperma che ho seminato sul tuo corpo, lo raccoglie con la lingua dal tuo seno e poi avvolge la tua bocca in un bacio in cui si mescolano i sapori del mio orgasmo.
Le gambe mi tremano, mi devo sedere sul divano altrimenti cado. Mi rendo conto che questo &egrave solo l’inizio di una serata di sesso sfrenato senza tabù e so che lo spettacolo saffico che mi si sta presentando in questo momento farà rapidamente riprendere vigore al mio sesso già quasi pronto a ricominciare i giochi.
[continua]

Per consigli, commenti o quant’altro potete scrivermi a grigio_verdi@yahoo.com

Siete sedute sul tappeto davanti a me, Francesca ti sta baciando appassionatamente e il mio seme mescolato alla vostra saliva ti cola dalle labbra sulle guance.
Ti accarezza le spalle, il maglione scivola giù lungo le tue braccia, ti sorreggi con le mani appoggiate dietro e il tuo seno, quasi completamente scoperto, danza per gli ultimi spasmi dell’orgasmo che ti ha squassata. E’ durato a lungo, forse per l’umido bacio che l’ha accompagnato, forse per la situazione, non te ne importa, la tua mente &egrave appannata dal piacere ed il tuo corpo vuole di più.
Ricambi la passione di quel bacio e con un gesto rapido aiuti Francesca a sfilarti maglione e reggiseno, le passi la mano sulla nuca, la stringi a te e la baci. La tua lingua esplora la sua bocca in ogni angolo, senti le sue labbra che premono contro le tue e subito le vostre lingue si attorcigliano come serpenti in una danza d’amore.
Non resisti, senti che il desiderio ricomincia a crescere dentro di te, vuoi il suo corpo, vuoi sentire i suoi capezzoli tra le labbra, vuoi sentire il sapore del il suo sesso. Dolcemente la scosti da te, la spingi indietro e la fai stendere, il suo corpo freme, si contrae, il respiro prende ad essere affannoso.
La sua camicetta aperta incornicia un petto ancora fasciato dal reggiseno ed un capezzolo fa capolino dal bordo di pizzo. Il ventre si alza e si abbassa, si intravedono i lineamenti degli addominali che si contraggono ritmicamente ed il suo ombelico danza voluttuosamente davanti a te. I suoi pantaloni sono risaliti e hanno ricoperto interamente il sesso che solo pochi minuti prima avevo intravisto.
Sei attirata da quel corpo che si contorce davanti a te, le sfiori il ventre che subito si ritrae, senti il suo profumo: &egrave profumo di donna, di desiderio, &egrave profumo di sesso. Ti gira la testa. La tua carezza diventa più intensa, senti i suoi muscoli che si tendono e rilassano sotto la tua mano.
Sali verso il suo seno. La sfiori. Senti un gemito soffocato ed alzi lo sguardo: ha la testa leggermente reclinata indietro e si sta mordendo il labbro inferiore. Senza rendertene conto con la mano le tocchi il capezzolo.
– …AAAHHHHH!… – geme sonoramente aprendo gli occhi: vedi il piacere e il desiderio nel suo sguardo languido, ti implora di spegnere il fuoco che la sta divorando. Ma non sei intenzionata a farlo subito. Deve godere e farti godere a lungo. Una parte di te si &egrave svegliata stasera, lo senti, e sai che non si quieterà facilmente.
Le prendi il capezzolo che senti diventare ancora più turgido sotto le tue dita, chiede di essere liberato e succhiato. Scorgi una brillantino a forma di cuore sulla chiusura del reggiseno tra le due coppe, per fortuna si allaccia davanti e con una mossa rapida lo apri e dolcemente il seno si allarga sul suo petto.
– …MMMMHHHH… – un altro gemito le sfugge ed una contrazione del suo corpo fa ballare le tette ormai libere, le prendi dolcemente nelle tue mani a coppa: sono sode ed invitanti. Ti abbassi verso di lei, la baci su collo, le passi la lingua sotto il mento, senti la sua pelle liscia e profumata, scendi verso i seni che adesso stringi più forte.
Il suo viso &egrave contratto in una smorfia di piacere, righe bianche di sperma e saliva si stanno seccando sulle sue labbra carnose, la bocca si apre invitante. Le carezzi la guancia, lei si muove verso la tua mano, con il pollice le sfiori le labbra, sospiri e gemiti si diffondono nell’aria.
Ti avvicini. Ormai le sei sopra, a pochi centimetri dal suo viso, la sua labbra cercano le tue. In un solo movimento le bocche si avvinghiano e le vostre lingue riprendono la loro danza.
Il tuo seno dondola sotto di te, i capezzoli a più riprese sfiorano la sua pelle. Fitte di piacere ti investono la mente ed il corpo ad ogni contatto. Anche Francesca &egrave scossa dal piacere come te, con le mani si prende il seno protendendolo perso il tuo. I capezzoli si toccano, sono duri come il marmo.
Non vedi ciò che accade perché sei completamente persa nella sua bocca alla ricerca della sua lingua che ti sfugge, la vuoi sentire, la vuoi succhiare come fosse una sorta di pene.
Pensi che bacia bene Francesca, forse meglio di me, le donne hanno una passione per il bacio che gli uomini non hanno. Ma forse &egrave questa nuova situazione che rende tutto più piacevole, intrigante, sconvolgente.
Diverse volte abbiamo fantasticato di fare sesso con altre persone ma mai ti aveva stuzzicata l’idea di baciare un’altra donna e adesso sei li completamente persa nelle emozioni, nelle sensazioni, ti senti viva e vogliosa.
Vuoi sentire i suoi capezzoli con le labbra e ti stacchi dalla sua bocca. Le passi la lingua sul collo e lentamente scendi disegnando una scia serpeggiante verso i suoi seni. Li baci dolcemente e cominci a leccarne l’areola, con la punta della lingua titilli il capezzolo che si erge davanti alla tua bocca, delicatamente lo baci e poi sparisce tra le tue labbra. Vedo le tue guance incavarsi, lo stai succhiando forte, forse troppo forte, allenti la presa e ricominci a stuzzicarlo con la lingua.
Francesca continua a tenere i seni nelle sue mani a coppa e li porge alle tue cure appassionate, ritmicamente passi da uno all’altro continuando a leccare e succhiare i capezzoli e a baciare ogni centimetro di pelle. Siete un’unica entità che si contorce ai miei piedi, due gatte sinuose che si avvinghiano in una danza di passione.
Sono rapito da questa visione, il mio membro ha ripreso a pulsare di desiderio. Vorrei unirmi a voi ma non oso interrompere la magia che sento invadere la stanza, me lo prendo in mano ed inizio lentamente a masturbarmi.
Continui a danzare da un seno all’altro, la tua saliva cola ovunque. Vuoi di più, vuoi darle più piacere.
Lentamente ti stacchi dai suoi seni, le baci le mani che li stringono, lei allunga un dito e tu prontamente lo succhi. Ma il tuo obiettivo &egrave più in basso, tra le sue cosce.
Ti sposti verso il suo ventre, la lingua protesa a leccare la pelle sopra l’ombelico, scendi lentamente, poi risali fino quasi ai seni e scendi di nuovo. Lei ha un fremito, il suo ventre si contrae e si rilassa ritmicamente. Una goccia di saliva scivola dentro il suo ombelico, tu la segui con la lingua e cominci a frugarle dentro. Senti i muscoli che si contraggono e rilassano accompagnati da gemiti sempre più forti.
Mentre tu le baci il ventre, intravedi sotto i pantaloni un bordo di tessuto bianco, che porti mutande o perizoma? Ormai lo stai per scoprire: con la lingua cominci a disegnare un serpente lucido verso la sua intimità e ti sembra di sentirla pulsare.
– …AAAAAHHHHHHH!
Francesca rovescia la testa indietro e reggendosi sui gomiti inarca la schiena, le afferri i pantaloni ed inizi a sfilarglieli. Lei, alzando il bacino, ti aiuta nell’operazione e in pochi secondi le sue gambe sono nude. Il bordo di pizzo lascia uscire un rettangolino di pelo scuro, non ha un filetto sottile come te ma da quello che vedi cura anche lei la sua intimità. Le cosce, anche se non proprio sottili, sono lisce ed invitanti, cominci a baciarle, le passi la lingua su e giù e ti avvicini sempre più al suo sesso.
Non capisci ancora cosa indossi, ma &egrave comunque un bel completo intimo: sensuale ma non volgare.
Ti sposti ai suoi piedi accarezzandole i fianchi e le gambe, queste sono già leggermente divaricate e tu, ansimante, lentamente le allarghi. Il suo sesso &egrave ora li davanti a te ancora coperto dal tessuto di quello che adesso vedi essere uno slip brasiliano bianco bordato di pizzo. Una macchia umida di umori si allarga sul tessuto dove intravedi le sue labbra gonfie d’eccitazione: anche lei &egrave bagnata come te.
Le carezzi l’interno delle cosce con le mani accompagnando questa dolce tortura con leggeri e delicati baci. Il suo respiro ricomincia a farsi affannoso, sa che di li a poco affonderai nella sua intimità.
Le tue carezze si fanno più audaci, sfiori il tessuto, il bacino si muove al ritmo dei suoi sospiri. Le tocchi la pelle liscia non coperta dallo slip all’interno dell’inguine e subito un gemito ti fa capire che adesso sei padrona della situazione. Poggi la mano sul suo sesso, percepisci con le dita i caldi umori che bagnano il tessuto, cominci un movimento circolare e senti le sue labbra affamate di piacere.
Questo gioco ti eccita come non mai, con l’altra mano cominci ad accarezzarle il ventre e l’ombelico, senti i muscoli contratti dal piacere. Ti sposti verso il bordo dello slip ed infili le dita sotto ad accarezzarle la peluria scura.
Continui così per alcuni secondi poi afferri lo slip e lo stringi con la mano a formare una sorta di perizoma che le copre solo le piccole labbra e il clitoride. Le grandi labbra rosa sono lucide dei suoi umori ed &egrave completamente rasata, solo sopra il clitoride si allarga progressivamente una striscia di pelo che nella parte più alta misurerà poco più 3 centimetri.
Si vede ancora il segno del costume, ti rendi conto che sui seni non c’era alcun segno e ti ricordi di quando ci raccontava che &egrave solita prendere il sole in topless.
Cominci a strofinarle delicatamente il tessuto lungo il sesso e lei accompagna questo momento con oscillazioni del bacino, anche le piccole labbra escono allo scoperto e prendi ad accarezzarle con l’altra mano.
Senza smettere di toccarla ti abbassi verso di lei, le baci le gambe e l’inguine, sei inebriata dal profumo del suo sesso. Le passi la punta della lingua sulla pelle liscia dove l’avevi accarezzata poco fa, prima da una parte e poi dall’altra. Piano, piano le sfiori le grandi labbra, dolcemente, prima le baci e poi delicatamente le succhi. Lei freme. Scosti lo slip fradicio, ora il suo sesso &egrave a pochi centimetri dal tuo viso, &egrave oscenamente invitante, il clitoride pulsante aspetta di essere stuzzicato, la sua attesa dura solo pochi secondi e subito cominci a leccarlo con movimenti circolari provocandole intensi brividi di piacere.
Poco dopo con la mano ti afferra la testa e alzando lievemente il bacino te la preme contro il suo sesso obbligandoti così ad affondare nei i suoi umori e tu subito inizi ad esplorarla con la lingua in ogni direzione, senti il suo sapore esplodere nella tua bocca e il suo profumo invadere le tue narici: lecchi, succhi e baci senza capire più niente.
Io vi osservo rapito, vedo la tua testa muoversi tra le sue gambe, il tuo viso &egrave incorniciato dalla sua nudità, ti fermi per riprendere fiato ed osservi il suo sesso: &egrave dilatato, vuole di più e tu lo senti.
Ti alzi da lei, la tua bocca &egrave lucida, le sfili lo slip ed inizi a toccarla ruotando il palmo sopra a quel fiore invitante e pochi secondi dopo la penetri con il dito medio che sparisce dentro senza nessuna resistenza strappandole un grido soffocato.
E’ molto dilatata e un dito &egrave troppo poco per darle piacere come vorresti tu e allora esci e la penetri nuovamente usando anche l’anulare così inizi letteralmente a scoparla con una mano mentre con l’altra la masturbi velocemente sul clitoride.
Odo il liquido suono della pratica a cui la stai sottoponendo che si mischia a gemiti di piacere appena soffocati, le sue mani strizzando i seni torturando i capezzoli turgidi più che mai mentre tutto il suo corpo sobbalza e si contorce sotto i colpi della tua mano; senza smettere di penetrarla ti abbassi e ricominci a leccarla assaporando i suoi umori. Senti il piacere crescere dentro di lei e dentro di te e ben presto un violento orgasmo la travolge facendo provare anche a te un piacere molto intenso.
– AAAAAHHHH!!!!
Il suo petto si alza e abbassa mentre riprende fiato, tu lentamente estrai le dita dal suo sesso ed inizi a baciarla dolcemente tra le cosce prolungando l’estasi dell’orgasmo, ma lei quasi subito si mette a sedere e tirandoti su ti dice: – Adesso &egrave il tuo turno!
Subito inizia a baciarti appassionatamente, prima sulla bocca, poi sul collo, accarezzandoti ti fa stendere davanti a se e ti sfila i pantaloni e il perizoma: adesso siete completamente nude davanti a me: il tuo sesso roseo &egrave tremendamente invitante, lei si mette in ginocchio per poterti dedicare le sue cure e facendo così mi mette davanti il suo sedere lucido di sudore e umori.
Questo &egrave troppo per me, mi alzo dal divano e mentre Francesca inizia a baciarti tra le gambe io mi porto dietro di lei: la sua fica &egrave aperta e pulsante, inizio a baciarle le natiche sode mentre le carezzo lentamente le cosce. Sentendo il contatto delle mie labbra sulla sua pelle sembra ritrarsi, ma &egrave solo un attimo e subito dopo ruota il bacino offrendomi la sua intimità.
Comincio a leccarle il solco delle natiche e rivoli di saliva le colano dentro l’ano leggermente dilatato mentre con una mano inizio a massaggiarle dolcemente il clitoride gonfio di piacere, il profumo della sua pelle si mischia all’odore di sesso facendomi girare la testa, senza rendermene conto comincio a dedicare le mie cure al suo ano e senza chiedermi se questa &egrave una pratica a lei gradita inizio a penetrarla con la punta della lingua.
C’&egrave voluto diverso tempo prima che riuscissi a leccare te in quel punto ma in questa serata ogni regola da noi conosciuta sembra essere stata spazzata via dalla passione e forse proprio per questo motivo e per i due orgasmi appena provati il suo secondo canale non pone alcuna resistenza all’intrusione, anzi, si dilata assecondando i miei movimenti. Lo esploro per alcuni interminabili secondi ruotando per quanto possibile la mia lingua dentro di lei, poi mi stacco e lo osservo: il roseo anello prima si restringe leggermente come il diaframma di una macchina fotografica ma poi sembra dilatarsi nuovamente lasciando un’apertura di circa un centimetro scarso di diametro.
Riprendo a leccarlo usando quanta più saliva possibile, avrei voglia di penetrarla li infilandole tutto il mio cazzo nell’intestino ma forse questo &egrave troppo anche per quella serata, non so come potreste reagire sia tu che lei, ma ormai mi sono spinto troppo oltre e pure quel culetto sembra volere la sua parte, quindi, dopo averlo lubrificato per bene e continuando sempre a massaggiarle il clitoride, mi lecco il dito medio della mano libera, delicatamente lo appoggio sopra a quell’apertura e con un movimento deciso lo introduco dentro il suo ano per quasi tutta la lunghezza strappandole un grido di piacere neanche troppo soffocato.
Mi aspettavo di trovare una qualche resistenza e per questo ero pronto ad interrompere immediatamente quel movimento ma solo dopo essere entrato completamente in lei sento il sottile anello di carne stringersi attorno al mio dito, rimango immobile sempre continuando ad accarezzarle il clitoride e dopo pochi attimi lo sento rilassarsi nuovamente.
Mi volto verso di te: lei ha la testa affondata completamente tra le tue gambe mentre tu la guidi con le mani e anche se i suoi capelli mi nascondono parzialmente la scena capisco che ti sta leccando avidamente e dai movimenti dei tuoi seni intuisco che ti sta anche penetrando con le dita.
Incrocio il tuo sguardo lucido e il tuo volto &egrave una maschera di piacere: dalla bocca semi aperta escono sospiri e gemiti che incitano la nostra amante nella sua opera. Capisci che la sto masturbando e forse intuisci che in quella posizione mi sto dedicando anche al suo secondo orifizio, certamente la scena ti eccita e senza smettere di guardarti negli occhi inizio a muovere lentamente il mio dito medio: delicatamente lo estraggo quasi per intero e poi rientro in lei dolcemente.
Sento che si sta abituando a questa pratica, i sui mugolii me lo confermano aumentando la mia eccitazione e senza rendermene conto inizio a masturbarmi lentamente con la mano che si stava dedicando al suo clitoride mentre con l’altra mi muovo sempre più velocemente dentro di lei.
– …mmmmmmmhhhhhhh…aaaaaahhhhhh… – Geme sempre più forte mentre io mi sposto lentamente verso di voi, ormai non resisto più, il mio cazzo vuole la sua parte e Francesca sembra rendersene conto: si stacca da te e in un colpo solo fa sparire una buona metà del mio membro duro come il marmo dentro la sua bocca fradicia dei tuoi umori iniziando un pompino assatanato.
In quella posizione non riesco più a penetrarle l’ano ed inizio allora a guidarle la testa nel movimento avanti indietro con entrambe le mani, sento la cappella strusciarle sul palato quasi fino in gola mentre la lingua rotea forsennatamente leccando ogni centimetro possibile, tu invece hai preso a masturbarti con entrambe le mani, con una stai torturando violentemente il clitoride gonfio di piacere mentre due dita dell’altra si muovono velocemente dentro e fuori la tua fica affamata.
Prima di raggiungere l’orgasmo smetti di masturbarti, mi guardi e senza dire una parola ti metti a quattro zampe davanti a me invitandomi a penetrarti da dietro.
Delicatamente stacco Francesca che riluttante smette di succhiare il mio membro, mi sposto dietro di te e dopo aver strusciato la cappella sulle tue grandi labbra affondo in un sol colpo dentro di te strappandoti un grido di piacere ed inizio subito a sbatterti violentemente.
Francesca si alza, si avvicina a me, mi prende la testa tra le mani e senza dire una parola mi infila la lingua in bocca: la sua lingua si intreccia con la mia e sento il sapore dei tuoi umori.
Sento il tuo piacere aumentare, le pareti della vagina si stringono ritmicamente attorno al mio uccello portandomi più volte vicino all’orgasmo, ma non voglio venire così presto e il fatto che ho avuto già un orgasmo poco prima mi permette di mantenere il controllo ritardando quel momento.
Francesca si stacca dalla mia bocca e mettendosi diritta mi porge con le mani i seni ed io inizio a leccare con la punta della lingua le areole scure, in pochi secondi i capezzoli diventano turgidi e prontamente inizio a succhiarli mentre lei mugolando rovescia all’indietro la testa.
Vorrei accarezzarla in mezzo alle gambe per darle maggior piacere ma in quella posizione l’equilibrio &egrave troppo precario, decido allora di staccarmi da te e lentamente estraggo il mio membro dal tuo sesso pulsante mentre tu continui ad oscillare il bacino.
Mi stendo sul tappeto e appena ti accorgi della nuova posizione ti alzi, ti sposti sopra di me, ti impali senza alcuna difficoltà ed inizi subito a cavalcarmi come sai fare tu.
– Francy, vieni qui che voglio leccartela! – le dico e lei senza esitazioni si sposta sopra la mia testa.
Vedo la grandi labbra lucide sopra di me leggermente dischiuse, lei sembra intuire che questa visione mi eccita molto ed inizia a toccarsi lentamente il clitoride. Le accarezzo le gambe mentre lei si tocca sempre più esplicitamente dischiudendo con le dita la sua intimità, salgo lentamente lungo le sue cosce, sento i muscoli tesi sotto la pelle mentre il suo bacino oscilla avvicinandosi e allontanandosi da me ma prima che possa arrivare a toccarla fra le gambe lei fa sparire completamente il medio e l’anulare dentro la sua fica oscenamente aperta.
– OOOHHHHH, SSSIIIII!!!!!!!! Mi fate morire voi due!!!! – E così dicendo le afferro le cosce e l’attiro verso di me costringendola a sedersi sulla mia faccia. Inizio a leccare e succhiare il clitoride e le grandi labbra, sento i suoi umori colarmi in bocca mentre geme sempre più sonoramente incitandomi a farla godere mentre tu continui la cavalcata su di me.
Siete una di fronte all’altra e dopo pochi istanti vi avvinghiate in un bacio appassionato, i vostri seni strusciano gli uni contro gli altri, senti i suoi capezzoli con i tuoi che diventano turgidi al contatto procurandoti altro piacere.
Sento le vostre fiche pulsare, sento i tuoi muscoli stringere forte il mio membro mentre affondo la lingua dentro Francesca come se fosse un piccolo fallo.
– AAAHHHHH, OH, SIIII!!!! – Ormai non riesco a trattenere più l’orgasmo, ma sento che anche voi ormai state godendo.
– …VENGOOO… – Quasi grido ed un fiotto caldo ti riempie completamente mentre anche tutto il tuo corpo &egrave squassato da un violento orgasmo.
– OHH, OHH, OH!
Sto ancora svuotando il mio seme dentro di te quando anche Francesca viene investita dal piacere: – AAAHHHHH, SIIIIIIIIIIIIII!!! – Gode sonoramente dimenandosi sopra di me mentre il suo caldo piacere mi esplode in bocca!
Ti muovi lentamente su di me ancora per qualche secondo spremendo le ultime gocce di sperma che intanto inizia a colare mentre io continuo a leccare delicatamente la fessura fradicia e stravolta dal piacere che Francesca mi preme sul viso. Vi baciate appassionatamente ancora una volta prima che la nostra ospite si accasci esausta sul tappeto di fianco a me mentre tu ti lasci cadere sul mio corpo.
Siamo stravolti, abbiamo provato un orgasmo collettivo che non avevamo mai provato prima, sensazioni diverse e intense ci hanno stravolto e portato in una dimensione nuova. Ti stringo forte a me e sento ancora gli echi del piacere che ti pervade.
Mi volto a guardare Francesca: ha gli occhi chiusi e la bocca aperta, il suo seno si alza e si abbassa mentre cerca di riprendere fiato, il suo corpo &egrave lucido di sudore mentre con una mano continua ad accarezzarsi tra le gambe quasi a non voler abbandonare quelle sensazioni appena provate.
Restiamo così per diversi minuti il mio sesso stenta ad afflosciarsi ed &egrave una fortuna visto che non abbiamo niente per pulirci. Sembra che tu mi legga nel pensiero e ti allunghi a prendere la mia maglietta, usandola come fosse un fazzoletto, ti alzi da me sulle gambe tremanti e tenendola premuta tra le gambe ti accasci anche tu sul tappeto.
Dopo un tempo che sembra lunghissimo cullati dall’appagamento che ci pervade apro gli occhi per notare che ormai &egrave mezzanotte passata e un’idea mi balza in testa: – Francy, vuoi fermarti a dormire da noi? E’ mezzanotte passata, siamo stanchi e sudati… ci facciamo una doccia e andiamo a letto, staremo un po’ stretti in tre ma sinceramente non mi dispiace come conclusione della serata.
– Accetto l’offerta! Non avrei comunque la forza di mettermi a guidare… ho le gambe che mi tremano! – Dice con voce ancora impastata dal piacere. – Anzi andrei subito a farmi una doccia se posso…
– Si tranquilla, ti prendo un asciugamano! – Le dici e ti alzi dirigendoti verso li bagno seguita a ruota dalla nostra amante.
Che spettacolo quelle quattro chiappe ballonzolanti che si allontanano.
Chiudo gli occhi, sento i rumori di voi in bagno, mi sembra incredibile quello che &egrave appena successo ed impiego diverso tempo a rendermi conto che non ho solo sognato.
Ti sento rientrare in soggiorno, riapro gli occhi e ti vedo a pochi centimetri dal mio volto: hai un’espressione strana sul volto.
– Cosa c’&egrave?
– Niente… – rispondi evasiva.
– Come niente?
– …siamo matti…
– Non ti &egrave piaciuto?
– …si che mi &egrave piaciuto…tanto! – rispondi con un mezzo sorriso.
– E allora?
– …&egrave che… e domani che facciamo?
– Ancora SESSO! – Rispondo io con un sorriso malizioso facendoti sorridere a tua volta e distogliendoti dai tuoi pensieri.
– A parte gli scherzi – continuo – vivremo quello che verrà, siamo in tre a decidere adesso, almeno su questo! A me &egrave piaciuto e mi sembra anche a voi, poi il resto si vedrà!
Vedo il tuo volto distendersi quando ti rendi conto che &egrave meglio vivere la cosa così come verrà.
– Se volete ho finito! – Mi volto e vedo Francesca sulla porta con un asciugamano allacciato in vita e i seni all’aria mentre il profumo di bagnoschiuma si diffonde nel soggiorno confondendosi con l’odore di sesso.
Alla vista di quel seno scoperto per un secondo mi si mozza il fiato e subito mi rendo conto che i nostri giochi non si concluderanno con questa serata.
– Vado io. – Dici e ti dirigi verso il bagno.
Aggiustando l’asciugamano Francesca si mette a sedere sul divano. – Come va?- Mi chiede.
– Non ho neanche la forza di alzarmi! – Rispondo semiserio.
– Vedrai che dopo la doccia ti sentirai meglio… però devo dire che &egrave stato bello… avevo proprio bisogno di sesso!
– Lo avevi mai fatto in tre?
– No, ma farlo con un’altra donna mi ha sempre stuzzicato… e ad essere sincera Carla mi ha sempre eccitata…
– AH! – esclamo mettendomi a sedere sui gomiti. – Interessante!
– …anche tu una volta… – Aggiunge lei.
– Cosa?
– Si insomma… se ci avessi provato ci sarei stata!
La guardo e sento il desiderio che cerca di farsi strada dentro di me nuovamente.
– Beh devo confessarti che la cosa &egrave reciproca… solo che in quel periodo ero incasinato sentimentalmente… poi quando mi sono svegliato tu stavi con un altro e le nostre strade si sono divise…
– Devo dire che la piega che hanno preso questa sera però non mi dispiace per niente!! Aggiunge ridendo e facendo sobbalzare quelle tette sode che attirano la mia attenzione.
– Mi guardi ancora le tette? Ma non ne hai avuto abbastanza?
– Mi pare che la tua parte non l’hai ancora completamente avuta, o sbaglio? – Insisto io facendole l’occhiolino.
– E’ stato bellissimo così e comunque non credo che reggeresti un altro round… – dice allargando le gambe – … o sbaglio?
– Non mi stuzzicare… potresti risvegliare can che dorme!
– Chi ti dice che non sia ciò che voglio? – E con fare malizioso comincia ad accarezzarsi le gambe.
“Oddio un altro round a così breve distanza non penso proprio di reggerlo!” Penso, ma quella visione inizia a farmi salire la pressione.
TOC! TOC!
Sei tu che bussi per avvertirmi che hai finito e che posso venire io in bagno.
– Vado a farmi la doccia, ma non pensare che il capitolo sia chiuso! – Le dico mettendomi a sedere.
– Ci conto! – Risponde rimettendo apposto l’asciugamano.
Mi dirigo verso il bagno dal quale stai uscendo tu.
– Francy, ti sei già struccata? Se vuoi ti do il mio struccante.
– Si grazie, te lo volevo quasi chiedere!
Chiudo la porta del bagno lasciandovi parlottare delle vostre cose e mi preparo a lavar via il sudore che ormai si &egrave quasi completamente asciugato sul mio corpo.
L’acqua della doccia &egrave già tiepida e subito mi piazzo sotto al getto che sembra restituirmi istantaneamente una parte delle energie perse quando vi sento entrare.
Non capisco di cosa state parlando e a dire la verità la cosa non mi importa troppo, in questo momento voglio solo godermi questa doccia rigenerante. Lentamente inizio a lavarmi e mi sembra di tornare al mondo. Chiudo l’acqua ed apro la porta della doccia quando per l’ennesima volta mi si mozza il fiato: siete li che vi state spalmando l’un l’altra la crema idratante!
Devo avere un’espressione ebete stampata sul volto perché appena vi girate verso di me scoppiate a ridere entrambe.
– Ma voi mi volete morto? Vi pare lo spettacolo da dare ad un povero cristo che esce dalla doccia?
– Ma non ci hai sentite che parlavamo?
– A dire la verità no! Stavo solo godendomi la doccia!
– Tieni qua e asciugati intanto che noi finiamo! – Tagli corto tu porgendomi l’accappatoio.
Godendomi lo spettacolo che mi offrite fatto di carezze lascive e palpatine intime finisco di asciugarmi, prima di saltarvi addosso esco dal bagno lasciandovi ai vostri giochini ed esausto vado a buttarmi nudo a letto.
Dopo pochi istanti arrivate anche voi, ovviamente completamente nude.
– Io propongo di dormire nudi! – Approfitto io.
– Di solito dormo col pigiama anche d’estate… – interviene Francesca e poi aggiunge – ma se ci siete voi a scaldarmi non dovrei aver freddo!
E viene a stendersi di fianco a me mentre tu chiudi la porta.
– Lasciamo la nostra ospite nel mezzo amore? Che dici? – Ti chiedo io.
– Per me va bene! – Rispondi tu e ti stendi a tua volta sul letto spegnendo la luce.
Il profumo della vostra pelle misto a crema idratante si diffonde nell’aria, siamo stretti in un triplo abbraccio ed in pochi minuti la stanchezza ha il sopravvento facendoci addormentare profondamente.
[continua]

Per consigli, commenti o quant’altro potete scrivermi a grigio_verdi@yahoo.com

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