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Trio

La Cinese

By 15 Giugno 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Francesco, ho 24 anni e lavoro nel settore turistico, abito in Sardegna e avere il mare a due passi da casa, mi permette di usufruire, nelle splendide giornate di sole ancora cocente, di continuare la balneazione, anche fuori stagione.
Avevo ancora qualche giorno di ferie e con Mayra la mia ragazza, volevamo goderci una breve vacanza, natura, mare, tanto sole e perché no, nottate di sesso, il desiderio di trascorrere alcuni giorni come se fossimo degli sposini ci fece partire euforici.
Abbiamo prenotato un alberghetto, che fuori stagione pratica dei prezzi eccezionali, già lo conoscevamo e quello che ci proponevano andava benissimo per le nostre esigenze, soprattutto per le nostre tasche.
Era già metà ottobre, le spiagge oramai deserte o quasi, ci avrebbero permesso di vivere in piena libertà, Mayra difatti voleva prendere il sole in topless e ne ero felice, mi faceva impazzire l’idea di vederla con le tette abbronzate.
Siamo una coppia giovanissima, la mia Mayra è molto bella e affascinante, a 22 anni certo non è difficile ma dovreste vedere il suo corpo, fantastico, un sogno fatto di curve mozzafiato.
Due gambe lunghissime, dritte e ben tornite, affettuosamente, la chiamo ‘Miss coscialunga’, il suo culetto, un bel mandolino, alto, sodo, liscio e vellutato come una pesca, e non parliamo dei suoi seni, una terza che sfida le leggi di gravità, sta su bello dritto senza la necessità d’alcun sostegno, una dea che m’invidiano in tanti e nonostante la mia gelosia, sono felice che l’ammirino.
Mayra è alta 1,75, un viso angelico, dai lineamenti ancora adolescenziali, specialmente quando raccoglie i suoi biondissimi capelli lunghi con due trecce che vanno a lambirne i seni.
Due occhi verdi che incantano, grandi, dalle ciglia lunghissime e due labbra carnose che solo a vederle desideri che ti spompinino.
La mattina cercammo una caletta dove pensavamo non arrivasse molta gente, giungemmo in spiaggia, attraverso delle dune che dall’alto, mostravano una baia incantevole, dalla sabbia bianchissima ed un mare verde smeraldo, precedevo Mayra che dietro di me arrivava lentamente, con la sacca degli asciugamani in spalla, i suoi zoccoletti col tacco, le impedivano di scendere agevolmente sulla sabbia morbida.
Indossava un paio i calzoncini molto sgambati, che lasciavano in mostra il contorno di due natiche eccezionali, sopra un top elasticizzato che metteva in risalto i suoi seni, visibilmente privo del sostegno del reggiseno.
Solo un’altra coppia dalla parte opposta della baia, ma erano lontani e non c’infastidivano, ho sistemato i due lettini prendisole, e tra loro ho aperto l’ombrellone.
Mayra si è sfilata i pantaloncini, mostrandomi, un ridottissimo perizoma, che scopriva totalmente i suoi glutei e sul davanti copriva a malapena il pube, che la sera prima si era completamente depilata, per non far vedere degli inestetici ciuffi di pelo.
Quando si è levata il top, i suoi candidi seni, contrastavano con il resto del corpo perfettamente abbronzato, era bellissima e la osservavo con occhio malizioso, mi ha stupito, non sapevo che indossasse quel microscopico slippino che non avevo mai visto.
Una leggera brezza proveniente dalle nostre spalle, rendeva più fresca l’aria, che accarezzava e ghermiva i suoi capezzoli eccitandoli, si ergevano prepotentemente, mostrandosi duri e grossi.
Cosa potevo pretendere di più, mi sembrava di essere nel paradiso terrestre, una bella donna al mio fianco, un paesaggio fantastico, incontaminato e privo di traccia umana, il vento aveva levigato la sabbia, cancellando tutte le orme presenti.
Finalmente sdraiati al sole come delle lucertole, ci stavamo godendo una delle ultime vacanze stagionali.
Dal nulla è comparsa una ragazza, una cinese, con uno zainetto sulle spalle e un cartello con la scritta ‘massaggi’, tra di me ho pensato: Cazzo, anche qui a rompere i coglioni.
Si è avvicinata con un gran sorriso, era molto carina, aveva tutte le caratteristiche di una donna orientale, occhi scuri, capelli di un bel nero corvino, lunghi e lisci, di una lucentezza fantastica, fermati da un elastico, scendevano morbidi formando una lunga coda.
Minuta, non molto alta, si e no, poteva avere non più di vent’anni, e un corpo niente male, anche se nascosto da un abbigliamento castigato, le sue forme, erano gradevoli e molto ben proporzionate.
Massaggio? Io essele molto blava, sapele fale massaggi lilassanti.
Aveva un non so che di molto femminile, parlava dolcemente, si muoveva con molta grazia, mi aveva colpito e ne ammiravo i lineamenti del suo bel visino.
Non era certo vestita in modo appariscente, una maglietta bianca e un paio di pantaloni che si fermavano al polpaccio, ma la bellezza del suo corpo era ben visibile.
I suoi seni, anche se piccoli, tenevano la maglietta ben sollevata, e sembrava appesa per i capezzoli, erano duri e appuntiti, comprimendola, dava l’impressione che la volessero bucare.
Mi sono soffermato a guardare i suoi piedini, le caviglie sottili, insomma quella ragazza, mi aveva affascinato, non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso.
Era scaltra, sapeva vendere, e il suo fare aveva colpito anche Mayra, che gli chiese quanto costava il massaggio col quale prometteva proprietà benefiche.
Un ola di tlattamento in due 50 eulo.
Abbiamo iniziato a mercanteggiare, tirando il prezzo e alla fine ha ceduto alla nostra richiesta.
Va bene, massaggio in saldo di fine stagione 30 eulo.
Ha fatto girare Mayra nel lettino mettendola a pancia sotto, levandogli il perizoma e coprendola con un piccolo asciugamano, con mia sorpresa, non ha battuto ciglio, è rimasta per un attimo titubante ma si è lasciata spogliare.
Dallo zaino sono usciti flaconcini in vetro colorati, non so che intrugli ci fossero al loro interno, però emanavano un intenso profumo.
Da uno di quei vasetti, ne ha svuotato il contenuto sulla sua schiena e ha iniziato a massaggiarla seguendo la spina dorsale e trascinandosi l’unguento lo frizionava facendo roteare i pollici e spalmandolo con le palme delle mani sin quando la pelle lo assorbiva completamente.
Mayra che all’inizio ridacchiava, forse considerandolo un gioco, lentamente si stava rilassando e si era abbandonata al massaggio di quelle mani esperte.
La cinesina, piano, piano, scendeva con le mani che pigiavano e spalmavano la crema, soffermandosi, non solo sulla schiena ma sui glutei, sulle gambe, dedicandosi perfino ai piedi.
Quando l’ha fatta girare Mayra era piacevolmente soddisfatta, ma non era finito, ora spalle al lettino, le mani passavano e ripassavano sui seni, massaggiandoli teneramente, doveva piacergli, perché non faceva niente per impedire quelle carezze, che sembravano più intime che non un massaggio.
Le mani continuavano a scendere sul pancino, sino a sfiorarle il pube e Mayra si mordicchiava il labbro, si stava surriscaldando, ha tirato su le gambe incautamente divaricate, poggiando i piedi sul lettino, sembrava voler offrire la sua fichetta alle attenzioni della sconosciuta.
Iniziavo ad eccitarmi a quelle carezze che se per ora erano innocenti, avevano il fascino di una limonata tra donne.
Il massaggio è continuato sulle cosce spingendosi sempre più internamente e intimamente, andando a sfiorarle la fighetta, Mayra oramai si lasciava scappare gemiti soffocati.
Il respiro era affannoso, sobbalzava ad ogni sfioramento, era eccitata come lo ero io, e probabilmente anche la cinesina che insistentemente le guardava la fighetta completamente depilata, liscia come un petalo di rosa.
Strofinamenti sempre più audaci e la mano si è fermata ad accarezzare la patatina del mio amore, un gemito prolungato è uscito dalle sue labbra, la cinesina ora accarezzava con il dito il solco della figa percorrendo la strada che conduce alla nicchia del piacere ed è scomparso come inghiottito nella caldissima figa.
Il dito scorreva lentamente penetrandola profondamente, e veniva bagnato dai suoi umori che iniziavano colare abbondanti.
Gli si è avventata sul seno, lambendo con la lingua i capezzoli, in un lento titillare che li inturgidì ulteriormente, li succhiava avidamente e Mayra continuava a sospirare, abbandonandosi a quelle carezze che non aveva mai provato.
Bacio dopo bacio, si è appoggiata sulle labbra, in un tenero incontro, una volta due volte sin quando si sono dischiuse e inevitabilmente le lingue si sono cercate, scatenandosi in un intreccio fantastico.
Si succhiavano la lingua mentre la mano correva veloce sulla figa, stimolandole il clitoride, penetrandola con una, due dita e Mayra non riusciva più a trattenere i gemiti, inarcava la schiena per offrirsi e sentire meglio quelle dita che la stavano facendo contorcere dal piacere.
La cinesina continuava a leccarle il corpo, scivolando piano, piano, impietosamente verso la fica e vi si tuffò, ingorda a leccarla.
La vedevo contorcersi sotto l’avida lingua che passava e ripassava su tutto il solco e titillando il clitoride a cui prestava particolare attenzione, lo solleticava lentamente e succhiava, l’ho visto crescere nella sua bocca.
Lo tormentava stringendolo teneramente tra le labbra, slinguandolo e attaccandosi come se stesse poppando, mentre la sua bocca cercava il nettare che ne sgorgava.
Mayra ha infilato la sua mano sotto la maglietta della donna accarezzandogli i seni, intuivo che si dedicava ai capezzoli, acchiappandoli tra le dita, non ci ho visto più e le ho levato la maglietta, scoprendo le sue tette, fantastici, due piccoli seni, dai capezzoli turgidi, la misura giusta per stare in una coppa di champagne, perfetti, sodi e duri.
Ho accarezzato il suo seno assieme a Mayra e continuavo a spogliarla, le ho sfilato i pantaloni e sotto una culottes in seta e pizzo che fasciavano la sfericità di due natiche meravigliose.
Le mutandine sono finite in terra, ora era meravigliosamente nuda davanti ai miei occhi e la sua fica bagnatissima grondava, col dito la stimolavo, con l’altra mano le strizzavo e tiravo i capezzoli gonfi di eccitazione, in un lento e continuo martirio, che la facevano gemere e sussultare.
Mayra si è seduta sul lettino, anche lei voleva ricambiare il piacere che stava provando, si sono abbracciate, le bocche si sono unite mentre furiosamente si penetravano una nella fica dell’altra sparandosi un ditalino.
Con il cazzo in tiro, mi facevo una sega, guardavo meravigliato la bellezza dei loro corpi avvinghiati, sprigionavano femminilità, passione, sensualità era fantastico vederle mentre si davano reciproco piacere.
Era bellissima vederla in preda dall’eccitazione, Mayra ha urlato e ho gioito nel sentirle gridare l’orgasmo, sii siiiii godooooo.
Mi sono avvicinato alla cinesina, l’eccitazione era alle stelle e volevo scoparmi quella fantastica bambolina, la desideravo, ma quando ha sentito il mio cazzo puntarle la figa, si è scostata.
Con una vocina timida mi fa: no ti plego sono ancola velgine.
Ci sono rimasto molto male, ma lei si è girata e lo ha preso tra le mani, cominciando lentamente, a farmi una sega, lo guardava, lo stringeva nelle sue manine, andando su e giù, inginocchiata tra le mie gambe, lo piglia in bocca e comincia a succhiarmelo, uhmmm delizioso, ci sapeva fare, la sua bocca calda e morbida avidamente mi ciucciava la cappella, lo slinguava sino a testicoli e risaliva per poi ingoiarlo completamente, serrava le labbra sul glande e la lingua ci vorticava sopra, le sue guance infossate per quanto lo ciucciava, divino.
Mayra si è messa spalle per terra, in mezzo alle gambe della cinesina andando a succhiare il nettare delizioso che grondava dalla sua fica, vedevo la sua lingua frugarla, penetrarla in profondità, raccogliendo il frutto del suo piacere, mentre si sditalinava selvaggiamente penetrandosi con due dita.
Senza rendersene conto i loro gemiti si facevano più intensi e rumorosi, a sentirle mi batteva il cuore all’impazzata, facendomi uscire di testa.
La sconosciuta, muoveva il bacino sulla bocca della mia amata, si contorceva alle sue slinguate e il piacere le stava montando, sin quando si è accasciata con un violento orgasmo.
La bocca di Mayra era completamente bagnata, la sconosciuta pisciava sbroda come una fontana, infradiciandola, densa colava la sua linfa e lei beveva golosamente da quella figa, impazzita di piacere.
Sentivo pulsare il cazzo, gli spasmi di un imminente orgasmo si avvicinavano e le due donne se ne sono accorte, ingordamente se lo bisticciavano per assaporare lo sperma che stava facendo capolino dalla cappella, risucchiandomelo dai coglioni gonfi e doloranti.
Ho sborrato sulle loro bocche spalancate, con le lingue fuori, pronte ad accogliere il mio seme, gli ho ricoperto il viso, schizzo dopo schizzo sino ai capelli, hanno continuato a succhiarlo, togliendomi ogni residuo di sperma.
Si sono tolte lo sperma che ricopriva i loro volti, leccandosi teneramente, si sono abbracciate, baciandosi, si passavano il mio seme, succhiandosi le lingue che svolazzavano una nella bocca dell’altra.
La cinesina di cui non conosciamo neanche il nome, si è rivestita e così come era arrivata, tra le dune scompariva e non l’abbiamo più rivista.
Mayra aveva scoperto l’amore saffico portandola a nuovi e inattesi orgasmi, io non vi nego di essermi eccitato dallo spettacolo offerto da due donne molto diverse tra loro, ma di eccezionale bellezza entrambe.

Felice di ricevere i vostri commenti, inviare a
gio23@hotmail.it

Gio

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