Skip to main content
Trio

La mia prima doppia penetrazione

By 2 Settembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Non vedo.

La benda nera che ho sugli occhi mi impedisce di vedere qualunque cosa.

Però sento.

Sento il pene di Matteo entrare ed uscire dalla mia vagina mentre sono accasciata sopra di lui. Eccome se lo sento.

Su e giù. Su e giù.

Vorrei toccare i muscoli pettorali ed addominali del mio fidanzato. Sentirli. Ma non posso. La corda che mi blocca le braccia dietro la schiena me lo impedisce.

Provo a liberarmi. Non ci riesco. Ci riprovo. Non ci riesco.

In realtà non voglio affatto liberarmi da questa morsa. Il fatto &egrave che il non riuscire a liberarmi aumenta in maniera incredibile la mia eccitazione. Sono schiava. Schiava del mio desiderio sessuale che il cazzo del mio fidanzato sta esaudendo.

E non solo quello. Mentre mi penetra con vigore, Matteo mi lecca il seno sinistro. Sento la sua umida lingua sul mio capezzolo già duro e turgido. La sua bocca racchiude il mio piccolissimo seno sinistro mentre la lingua continua a stimolare il capezzolo. Come sono eccitata.

Ansimo. Emetto dei piccoli mugolii strozzati dai respiri affannosi.

Mi sento tirare la testa. Giulia mi tira dolcemente i lunghi, e ormai grondanti di sudore, capelli biondi legati in una treccia. La mia migliore amica mi fa inarcare leggermente all’indietro per potermi baciare il collo. Mi dà uno, due, tre baci. Poi mi fa un succhiotto mentre continua a penetrarmi l’ano con il suo strap on. Lo sento entrare ed uscire da me senza problemi. Vigorosamente. Profondamente. Sento l’imbragatura toccarmi le natiche al limite di ogni spinta.

Su e giù. Avanti ed indietro.

Sento gli attrezzi del mio fidanzato e della mia migliore amica quasi toccarsi dentro di me.

Sono eccitatissima. Ansimo.

Aumentano il ritmo delle spinte progressivamente. Inizio ad urlare.

‘Porca troia’.

Sempre più forte. Ripetutamente.

‘Porca troia’. ‘Porca troia’. ‘Porca troia’.

Non avevo mai provato queste sensazioni.

Su e giù. Avanti ed indietro. Contemporaneamente.

Non ce la faccio più. Vengo.

I miei umori ricoprono il cazzo di Matteo come una calda e schiumosa glassa su un bign&egrave.

Sono sfinita. Mi accascio senza forze sul corpo del mio fidanzato. Ma Matteo e Giulia hanno deciso che la serata non &egrave ancora finita.

Tirandomi per i capelli, Giulia mi fa mettere in ginocchio sul letto. Seduta dietro di me, infila il suo strap on nella mia fica, ormai completamente umida e dilata.

Mi penetra nuovamente. Riprendo ad ansimare.

Poi mi tira di nuovo i capelli. Mi costringe ad aprire la bocca. Sento il cazzo di Matteo entrarci dentro. Sento il gusto del suo cazzo bagnato. Dei miei stessi umori. Me li godo. Poi comincia a scoparmi la bocca mentre Giulia mi trattiene la testa per i capelli. Non posso fare niente. Sono in balia delle loro perversioni. E delle mie. Questa situazione mi eccita tanto quanto quella di prima.

Sporco anche lo strap on di Giulia, mentre prendo in bocca il pene del mio fidanzato. Lo sento andare in profondità all’interno della mia bocca. Più volte. Arriva quasi alla gola. Mi provoca qualche conato. Ma sono troppo eccitata. Ne voglio ancora.

Continuano a penetrarmi. Ancora. E ancora. Sempre più forte. Soprattutto Matteo. Fino a che non sento un suo respiro liberatorio ed un caldo liquido denso sul palato.

Lo prendo tutto.

Succhio ancora un po’ il pene del mio fidanzato, progressivamente sempre meno rigido.

‘Ingoia’, mi dice Giulia. E io ingoio. Cosa può fare una schiava se non obbedire ad i suoi padroni?

1
1

Leave a Reply