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Trio

l’alcol e l’occasione fanno la donna ladra

By 6 Luglio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

PREMESSA

Quello che sto per raccontare è un fatto realmente accaduto che certamente ha cambiato la mia vita e quella della mia compagna Erica. La nostra è quella che può definirsi una coppia tradizionale: fidanzati da molti anni, non abbiamo mai avuto un attimo di cedimento sentimentale ne mai un tradimento. Siamo sempre stati molto affiatati sia sentimentalmente sia sessualmente. Erica pur essendo una bella ragazza ( alta circa 1.70, corporatura media, due belle tette svettanti di quarta misura e un gran bel culetto sodo) non aveva mai avuto nessuna esperienza sessuale prima di conoscermi. Era cresciuta sessualmente con me e devo dire che aveva imparato bene: amava molto scopare, sperimentavamo spesso posizioni diverse, era bravissima nel fare pompini ed amava ricevere delle lunghe e profonde leccate alla sua fragola meravigliosa. Era quindi un tipo molto caliente e per questo mi sono sempre ritenuto molto fortunato. L’unico punto in cui si dimostrava intransigente era nell’aprire il nostro rapporto alla partecipazione di altre persone. Più volte le avevo espresso il desiderio di farlo a 3 con un’altra donna, ma lei si era sempre rifiutata; troncava il discorso sempre modo netto, si chiudeva in un mutismo assoluto seguito da grosse litigate. Insomma il discorso era chiuso.

IL FATTO

E veniamo al fatidico giorno, il 7 agosto dell’estate scorsa. Il giorno seguente l’8 saremmo dovuti partire assieme ad una coppia di carissimi amici Luca e Melissa. Nonostante la partenza dell’8 fosse programmata per le 6 del mattino, tutti e 4 fummo costretti la sera prima a partecipare al compleanno di un amico comune, assieme al resto della comitiva. Sapendo che si sarebbe fatto tardi, pensammo bene di dormire in seguito tutti e 4 a casa di Melissa ed in questo modo l’8 mattina avremmo potuto rispettare meglio la tabella oraria. La festa trascorse allegramente, il vino e i liquori scorrevano a fiumi, l’atmosfera era molto allegra e noi 4 eravamo particolarmente euforici, visto che l’indomani saremmo partiti per una vacanza che aspettavamo da tempo. Alla fine della festa, tutti a dir poco brilli, ci dirigemmo verso casa di Melissa e strada facendo però Luca ci comunico un cambio di programma: lui ci avrebbe lasciato a casa della sua ragazza e sarebbe tornato a prenderci l’indomani mattina alle 6 poiché avuto ordini dalla famiglia di ritirarsi a casa prima della partenza. Arrivati da Melissa verso le 2, dopo aver salutato Luca, ci sistemammo per la breve notte: le ragazze si accomodarono nel letto dei genitori e io nella stanzetta di Melissa, sul suo lettino. Alla fine, dopo averci sistemato, Melissa decise di andare a fare una doccia rinfrescante, cercando cosi di smaltire i vapori dell’alcol della festa. Conoscendo la proverbiale lentezza della nostra amica , pensai di approfittare dei 20 minuti della doccia per intrufolarmi in camera da letto e consumare una sonora scopata con la mia Erica, la quale sotto effetto dell’alcol era stata tutta la sera stuzzicarmi. Entrato in camera, Erica capì quali erano le mie intenzione e dimostrò subito di avere anche lei una gran voglia. Con fare famelico si sedette sul letto, mi calò i pantaloncini e cominciò a fare un pompino da manuale. Afferrò il mio uccello saldamente alla base, si inumidì la lingua e le labbra con la saliva e se lo infilò in bocca: sentivo la lingua ruotare attorno alla cappella, mentre la saliva abbondante lubrificava i suoi movimenti. Sembrava volesse divorarlo, le labbra scivolavano avanti ed indietro, lo vedovo uscire quasi fino in punta e poi scomparire fino a metà dentro la bocca di Erica. Era più di 5 minuti che succhiava come un’ossessa e sembrava non volesse smettere mai; ogni tanto lasciava la cappella per leccare i coglioni, poi con la lingua umida usata a mo di pennello, risaliva leccando tutta l’asta lucida di saliva per poi riaprire le bocca, posizionare l’uccello sulla lingua e rinfilarselo dentro avvolgendolo di nuovo tutto tra le labbra. Continuò ancora per parecchi minuti fino a che capii che non ne potevo più. L’afferrai per i capelli, la scostai bruscamente e la posizionai sul letto messa a quattro piedi.. Subito le sfilai il pigiama e vidi la sua figa fradicia di umori; sempre tenendola per i capelli, come fosse una cavalla imbizzarrita, mi posizionai dietro, puntai l’uccello sull’ingrasso del suo paradiso e comincia a pomparla. Tenendola un po per i fianchi e un po per i capelli la fottevo con forza e brutalità. Il mio cervello era stordito dall’alcol della festa, da quel calore umido che avvolgeva il cazzo, dal profumo di sesso, di figa, di saliva che ormai impregnava l’aria della stanza, dai gemiti di erica, dai suoni viscosi che il mio cazzo provocava quando entrava nella figa tra gli umori grondanti. Anche Erica sembrava persa tra le 1000 sensazioni della scopata in corso e l’alcol della festa. Andammo avanti per un tempo imprecisato e il nostro distacco dalla realtà fu tale che ci scordammo di tutto, anche della nostra amica Melissa. Dopo parecchi minuti infatti la porta si apri ed entrò Melissa avvolta nell’accappatoio; questa, vedendo la scena di noi che scopavamo alla pecorina, ebbe una reazione alquanto strana. Anzichè voltarsi ed uscire imbarazzata, rimase di sasso a guardarci e disse in modo indispettito ‘Certo che se volevate restare da soli potevate anche dirlo e io mi sarei sistemata nella stanzetta ‘. Fu a quel punto che la mia Erica mi sbalordì: sempre restando messa a 4 piedi, guardò Melissa con il viso stravolto dal godimento della scopata che si stava consumando, allungò il braccio e la mano con un gesto di invito e le disse ‘ il mio uomo può scopare benissimo con entrambe e stasera non sono gelosa, quindi..!!! ‘. Al suono di quella frase Melissa si avvicino timidamente si sfilò l’accappatoio e si posizionò ferma accanto ad Erica. Anche Melissa era una ragazza carina, alta anche lei circa 1,70 capelli lisci e scuri, una seconda di seno ed un culo non favoloso ma scopabile .Alla visione di quella scena io ricominciai ovviamente a scopare più gasato di prima. Ma fu Erica sorprendendomi ancora una volta , a riprendere l’iniziativa; vedendo l’amica indecisa si sollevo leggermente, si mise di fronte a Melissa le sfiorò un seno e la baciò. La baciava con la stessa sensualità con cui prima mi aveva spompinato: le due chiusero gli occhi e si abbandonarono ad un bacio lungo e profondo. Ciascuna affondava la lingua nella bocca dell’altra, si vedevano le loro lingue scivolare l’una sull’altra, le labbra lucide stringersi morbidamente, si scambiavano leccate profonde e sensuali carezze ai rispettivi seni. A quel punto Erica, con uno spintone secco, fece stendere Melissa, le allargò le gambe, si volto verso di me che le stavo dietro e con voce carica di rancore mi disse ‘non è quello che hai sempre sognato, scoparmi mentre lecco un’altra fica ? ora fammi vedere quello che sai fare ‘. Detto ciò si girò e affondò le lebbra tra le cosce della nostra amica. Io ricominciai a fotterla da dietro sempre più forte, l’uccello mi diventò di dimensioni incredibili ed anche Erica se ne accorse. Le infilavo seccamente la mazza quasi a sfondarla per poi riuscirla lentamente e poi la ripenetravo con forza; allo stesso tempo con le mani alternavo momenti in cui le allargavo i glutei per facilitare la fottuta e la fuoriuscita degli umori, a momenti in cui le prendevo a schiaffi o le graffiavo il culo per incitarla come fosse una cavalla. Più la fottevo, più Erica leccava il clitoride duro ed arrossato di Melissa, mentre nel frattempo le ficcava 2 dita in figa: vedevo chiaramente la lingua della mia ragazza puntare il buco dell’amica, risalire scivolando morbidamente tra le grandi labbra e terminare il percorso avvolgendo e succhiandole il clitoride. Questo continuò inesorabilmente fino a quando Melissa, Stranamente per prima, venne: le leccate di Erica, che io conoscevo bene, avevano avuto effetto e Melissa ebbe un orgasmo lungo e veloce che la lasciò in stato di semi paralisi. Fu a questo punto che decisi che era venuto il nostro momento. Mi staccai da Erica, mi sollevai e mi sedetti sul bordo del letto con i piedi poggiati sul pavimento; poi ordinai alla mia donna di salirmi sopra e di cavalcarmi dandomi le spalle. Erica si accomodò sul mio cazzo, dava le spalle a me e la faccia al resto della stanza: in questo modo potevo fotterla da dietro stando comodamente seduto e, allungando le braccia da dietro, potevo toccarle le tette e stimolarle il clitoride. Riprendemmo a scopare e dopo poco Melissa si riprese e stavolta prese pure l’iniziativa. Si mise in ginocchio sul pavimento di fronte a Erica( erica quindi era sempre seduta di spalle su di me che la scopavo da dietro e aveva l’amica davanti) Prima le due ripresero a baciarsi sensualmente, poi Melissa cominciò a leccare sempre piu in basso, fino ad arrivare nel punto in cui il mio uccello affondava e si univa nella figa della mia donna. Melissa alternava momenti in cui leccava il clitoride di Erica o le sue grandi labbra dilatate dalla scopata e momenti in cui mi leccava i coglioni o la base dell’uccello che restava fuori dalla figa di Erica. La saliva e la lingua della nostra amica ( ormai anche lei irriconoscibile) si univano ai nostri umori che uscivano grondanti; avevo l’uccello avvolto tra la figa della mia donna e la lingua della mia amica. Più andavamo avanti più Melissa lubrificava con la lingua la figa di Erica ed il mio cazzo, favorendone la penetrazione. Anche Erica era in estasi evidentemente, poichè mentre io la scopavo l’amica le leccava la figa o, quando leccava me, le massaggiava con le mani il clitoride. Alla fine, dopo quasi 20 minuti di questo lavoro di lingua, sia io che Erica ricevemmo un orgasmo impressionante che ci mandò totalmente in estasi. Dopo essermi ripreso, verso le 4, decisi di farmi una lunga doccia rigenerante dopo andai in cucina a bere qualcosa e ritornai in camera da letto. Non avrei mai immaginato quel che vedevo, ormai le due avevano totalmente passato il limite e stentavo a riconoscere che fossero quelle due ragazze semplici e per bene di sempre. Le due avevano pensato bene di continuare la festa senza di me, tant’è che le trovai intente in un 69 a dir poco passionale: la mia donna stava sotto a gambe larghe e l’amica Melissa stava sopra a quattro piedi. In pratica Erica leccava Melissa dal basso e questa leccava Erica dall’alto. La cosa continuò per quasi 20 minuti senza che le due si curassero della mia presenza nella stanza, finchè non mi sentii escluso da qualcosa che mi apparteneva, Erica, e decisi di riprendere il mio ruolo. Salii con decisione sul letto e mi misi dietro il culo di Melissa e quindi sopra il volto della mia ragazza che da sotto leccava l’amica e poteva anche vedere i miei coglioni e il mio uccello. Dapprima infilai 2 dita nella figa di Melissa, poi fermai la lingua di Erica e le infilai il cazzo in bocca per un’ulteriore pompino. Dopo di che sfilai l’uccello dalla bocca della mia donna e, ben lubrificato dalla lingua di Erica, lo infilai con un sol colpo nella figa di Melissa. Comincia a scoparla con forza e distacco come fosse la prima puttana di turno; alternavo pompate potenti che la facevano sobbalzare a movimenti ondulatori di bacino che la sconquassavano tutta. Nello stesso tempo la mia dolce ragazza da sotto le leccava il clitoride, le grandi labbra sempre più dilatate dalla scopata e i miei coglioni. Sentivo la lingua della mia ( una volte innocente) Erica infilarsi in ogni fessura, insinuarsi tra il mio cazzo, il buco e le grandi labbra della nostra amica Melissa, a leccare tutti gli umori. Nel frattempo Melissa avvolta dal godimento delle mie pompate e delle leccate della mia ragazza, continuava a leccare la figa di Erica: vedevo infatti il naso e le labbra di Melissa sprofondare tra la figa di Erica a succhiare e mugolare. Alla fine sia io che la mia amica venimmo ancora una volta in un ennesimo orgasmo fortissimo; dopo qualche altra leccata anche Erica ebbe il sui secondo orgasmo. Ci addormentammo stremati e dopo poco più di un’ora fummo svegliati dalla telefonata di Luca che ci avvertiva che stava partendo da casa. Ne seguì una settimana infernale con liti tra me ed Erica ed un imbarazzo inaffrontabile con Melissa. Solo Luca non si accorse di nulla e fu meglio perché avremmo rovinato una grande amicizia. Con Erica non parlammo più di quanto accaduto per moltissimi mesi, fino a quando capii che le era sorto il desiderio di rifarsi una scopata a tre come quella del 7 agosto e che, tra 1000 imbarazzi e indecisioni, stava cercando l’occasione per scoparsi un’altra amica, parzialmente inconsapevole della volontà di Erica di coinvolgerla nelle nostre attività sessuali.

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