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Trio

L’ARENA

By 25 Maggio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Un ultimo sguardo allo specchio e tutto mi sembra a posto, l’abito &egrave stupendo non poteva che essere rosso composto da due pezzi un ridottissimo top ricamato e una gonna lunga fino a terra con due spacchi laterali.. una fascia ricamata scende dal top e si allaccia alla gonna lasciando entrambi i fianchi e la schiena nuda.. sandali con fascette rosse minimale e tacco alto.. il trucco &egrave curato e non volgare e per la prima volta ho raccolto i capelli in una cascata di riccioli..

Scendo velocemente le scale, come vorrei che ad aspettarmi sotto casa ci fossi tu. Invece &egrave un puzzolente taxi a portarmi da te’ la tua telefonata ‘non sono solo.. ci vediamo al Milù in via tale, &egrave un locale un po’ imboscato, ci trovi dentro.-

Sintetico, un indirizzo e l’ordine di raggiungerti.. e soprattutto non sei solo.. cosa hai in mente? Chi &egrave questo e soprattutto che ruolo ha? Non so se &egrave un cliente che non hai sganciato oppure un amico..
Persa nei mille pensieri e sono già fuori dal locale.. ma in che cazzo di posto mi ha portato il tassista? Alzo gli occhi e un neon rosso mi rimanda una risposta logica-Milù-

Un respiro profondo ed entro, il cuore batte forte molto forte e veloce,un lungo corridoio drappeggiato di nero torce di carta illuminate da una lampadina mi accompagnano ad un arco e poi mi si ritrovo dentro..

il locale &egrave strutturato come una piccola arena, l’illuminazione &egrave scarsa e per lo più proviene dalle candele sparse ovunque, al centro si trova un enorme futon rosso elegantemente ricoperto di cuscini.
Lungo il perimetro della base individuo il bar, mi guardo intorno ci sono tre gradinate che salgono con alcuni divanetti e tavolini,non c’&egrave molta gente eppure non riesco a vederti e poi eccoti ti vedo mi fai segno di raggiungerti.
Non mi vieni incontro, mi aspetti risedendoti, non &egrave da te &egrave tutto così strano. E poi come un lampo capisco o credo, spero, ‘ sei nel gioco’ ora coincide tutto..il locale, la terza persona, e quel tuo essere diverso.

Seguendo il battito dei tacchi sul pavimento svuoto ogni pensiero, ora sono un corpo in piena trasmissione di sensi, il mio sguardo penetra mentre la pelle &egrave fluida, mi muovo sciolta verso di voi e poi.. vi ho davanti non emetto suono fino a che non ti alzi e mi saluti :
– amore mio sei arrivata.. ti presento Luca &egrave un mio caro amico,-
Allungo la mano e stringo la sua , un tocco morbido e asciutto.

Mi fai accomodare sul divanetto tra di voi, lo sguardo &egrave rivolto verso l’arena, te ne accorgi e come se niente fosse mi informi che nella serata ci saranno degli spettacoli molto interessanti..

Mi porgi un bicchiere di vino bianco ghiacciato senza dire una parola lo sorseggio lentamente, mi fa bene e comincio a rilassarmi.
Tu parli al tuo amico.. di me.. come se io non ci fossi elargisci complimenti, lui ti segue e sta al gioco.. e poi comincia a chiederti diventando sempre più intimo nel discorso..

Gli racconti delle nostre telefonate, dei miei sospiri e gemiti attraverso quella cornetta mentre sempre più forte mi tocco seguendo la tua voce..
Il mio viso &egrave in fiamme, ti rivolgi a me
-tesoro tutto bene? ‘
non aspetti risposta e rivolgenti a lui gli dici
-non &egrave solo una donna stupenda &egrave anche una docile gattina..-
una carezza lungo la schiena nuda,una leggera pressione e mi avvicini a te ..
-&egrave vero piccola? Fai le fusa al padrone-

sono tesa, lentamente con entrambe le ginocchia sul divanetto le braccia tese oltre le tue gambe la schiena inarcata e il viso che struscia sul tuo petto, dei suoni dalla mia gola, miagolii profondi misti a fusa, un dito lungo la spina dorsale e ho un fremito il corpo risponde e richiede, il sedere si alza a cercare la tua mano ma non mi accontenti la mano risale in un estenuante su e giù lungo la schiena.. come se stessi realmente accarezzando il gatto di casa continui a parlare con Luca
Indispettita dall’attesa ti do un piccolo morso attraverso la camicia al capezzolo, non te lo aspettavi un lampo nei tuoi occhi e il colpo istantaneo sulla natica a mano aperta &egrave un suono sordo..

Mi ritraggo e un soffio aggressivo esce dalla mia bocca, poi rimango con il busto eretto seduta ad aspettare una parola, il tuo amico ride mentre mi guarda’
-hei micina vieni qui dai fatti fare una carezza..-
guardo lui mentre con la mano mi fa segno di avvicinarmi, mi giro verso di te aspetto un tuo segno..

‘dai gattina vai’- &egrave un segnale più che esplicito..

mi avvicino a lui dandoti la schiena sono sinuosa, morbida, mi struscio su un braccio e comincio ad annusarlo, la sua mano &egrave delicata mi tocca la spalla, segue le linee del tatuaggio che scende lungo il braccio, mi accarezza i capelli e poi chiede a te:
– posso scioglierglieli?- acconsenti .

velocemente libera la mia chioma e una cascata di riccioli rossi mi incornicia il viso.
Vi affonda le mani e mi stringe il collo da dietro &egrave un tocco deciso freddo, non &egrave come te le sue mani non trasmettono calore come le tue non sono fuoco sulla mia pelle ma lame di ghiaccio che mi sfiorano ma anche questa sensazione mi eccita e poi mi stai guardando e solo questa consapevolezza mi fa squagliare dall’interno’ mi sento sciolta, non mi interessa di quello che ho intorno di chi mi potrebbe vedere e comunque non &egrave che negli altri divanetti la situazione fosse diversa anzi alcuni erano gia andati ben oltre le caste carezze..

Quelle mani di ghiaccio che mi stringono per poi allentarsi in un dolce massaggio sul collo, ora sono proprio le sue mani &egrave lui che mi eccita non me lo aspettavo credevo che fosse solo la situazione e invece’ i miei versi diventano sempre più forti e sembro veramente una gatta in calore..

Tu ridi e lo inciti a toccarmi, le sue mani ora sono più audaci, come hai dato il permesso mi ha preso un seno quello con il piercing lo ha soppesato e poi ha stretto il capezzolo con la barretta, ha tirato forte come tu non vuoi mai fare e una scarica diretta &egrave arrivata al pube , un’altra stretta questa volta &egrave l’altro seno stessa scarica tra le gambe sono un lago, la tua mano tra le cosce a constatare.. innanzitutto che non portassi intimo.. &egrave un tipo di tocco asettico volevi solo la prova tra le dita.. le avvicini al mio viso , il mio &egrave un odore vivo pulsante di voglia, di attesa’

mi ungi le labbra del mio sapore e poi leggero forzi la bocca per farti leccare le dita.. ti succhio come se avessi il tuo cazzo in bocca con la stesso desiderio saetta la lingua’

il tuo viso vicino all’orecchio mi sussurri:
‘ lasciati andare, non ci sono più regole, fai ciò che desideri..-
hai liberato la fiera, non più la docile gattina..

Mi alzo, in piedi davanti a voi vi soppeso con lo sguardo.. e poi mi siedo sul tavolinetto basso le gambe unite larghe porzioni di cosce esposte. Sono seduta sul bordo e lentamente come una tendina che si apre allargo le gambe’mi accarezzo le cosce per poi risalire, il dito indice che si muove su e giù sulla fessura, con due dita allargo leggermente le labbra e vi mostro il mio fiore rosso carico e gonfio.
Dal cestino della frutta colgo una ciliegia la succhio in bocca e poi la lascio scivolare lungo il corpo fino tra le gambe,la struscio sul clitoride e poi la faccio entrare e uscire.. i vostri occhi sono focalizzati su quel movimento ipnotico’ ora basta ho bisogno di contatto fisico’

Scendo dal tavolino e quattro zampe mi avvicino a lui anche se il mio sguardo &egrave agganciato al tuo, mi accuccio il viso posato tra le gambe, il rigonfiamento che preme sulla guancia.. sei pronto amore tra poco sarà tutto diverso, nuovo..

Non ti guardo più, so che sei lì e non ti perdi niente di quello che faccio ma ora sono per lui.. per l’uomo di ghiaccio.. gli slaccio la cintura e abbasso in solo colpo pantaloni e slip’ il figliolo sfodera un arnese niente male, sono delicata mentre glielo prendo in mano e lentamente a rallentatore lo incomincio a ingoiare le labbra lo avvolgono, lo bagnano, gli lascio godere ogni centimetro che entra.. poi inizia il gioco duro.. lo stringo con decisione alla base, ha un sussulto, gli piace un po’ di forza.. lo succhio, gli torturo la punta con la lingua e poi lo ributto in gola e continuo a pomparlo, deve sentirsi risucchiare l’anima’

Non esagero con lui non voglio farlo venire.. subito..

All’improvviso mi stacco il suo volto &egrave rosso, finalmente le sue mani sudano, non &egrave più di ghiaccio, si sta scaldando’
Mi sollevo e gli do un bacio sulle labbra, il bacino che cerca il suo sesso e si offre ad un lento struscia mento del clitoride sulla punta del cazzo. Il suo tempo &egrave finito’ per ora’

Vengo verso di te non c’&egrave bisogno di parole, ma solo di un contatto fatto in unico modo.
Mi stai gia aspettando, la tua mano si muove lenta lungo il cazzo che si protende verso di me, mi sente, e io lo voglio’

Senza indugi mi siedo a cavallo su di te e lo faccio scivolare dentro, tutto subito ne ho bisogno, solo in quel momento, mentre mi sei dentro fermo e piantato , solo allora troviamo il nostro mondo la nostra bolla spazio temporale ‘ la nostra storia’ il nostro amore’

Ci guardiamo e torniamo nel gioco, sei sempre dentro di me e comincio a muovermi, un su e giù preciso lungo un asta sempre più dura’

Il mio sguardo &egrave rivolto a l’altro che reagisce al mio richiamo e si avvicina, non c’&egrave più alcun pudore e decisa gli afferro il cazzo e lo metto in bocca , il tuo pompare &egrave costante come quello dell’uomo di ghiaccio, un contemporaneo uso della bocca e della figa &egrave stupendo, nessun giudizio su quello che sento, che dico , che mi sento di essere.. lasciva, troia, oggetto, esibizionista, ‘.libera.. in fondo solo libera di godere, senza falsi ritegni.

Le vostre mani che mi percorrono che esplorano e bagnano mi fanno venire &egrave un costante altalenare di orgasmi ma dentro sento che non &egrave ancora arrivato il momento finale, lo sai, il momento esatto in cui sarò riempite di te e di lui, nel momento in cui la mia voce sarà più forte’

&egrave ora quel momento, con lui sotto che si pianta duro nella mia figa , mi stringe e morde i capezzoli.. il culo svetta alto perfetto, lo so che ti piace, mi allargo le natiche per invitarti ma non ce ne &egrave bisogno sei gia dietro di me, mi accarezzi e senti quanto sono già pronta ad accoglierti, l’altro si ferma mentre mi penetri, lento ma costante fino in fondo, sento i testicoli che sbattono mi allarghi ancora e un ultimo colpo mi fa sentire un esplosione dentro , le gambe hanno un piccolo cedimento.. mi sorreggi per i fianchi e cominci a uscire ‘e rientrare sempre più forte ricominciate entrambi.. &egrave un susseguirsi di ondate sempre più forti, l’orgasmo per me &egrave come cercare il percorso del piacere in un labirinto, &egrave una corsa che ti mozza il respiro ed &egrave proprio quando pensi che più di così non ci possa essere &egrave a quel punto che spingo di più che mi do completamente e sono fuori dal labirinto con un grido di piacere e gioia che scuote anche chi &egrave dentro di me’ e così &egrave stato ma ancora più forte come scatenare un onda d’urto verso l’esterno’ le contrazioni del mio orgasmo sono state anche il vostro colpo di grazia’ ti sei piegato sulla mia schiena per poi sfilarti delicatamente, e mentre recuperavo il giusto ritmo del respiro ho sentito anche il battito dell’altro, in fondo uno sconosciuto, ma l’abbraccio che mi ha dato prima che mi alzassi era dolce, caldo..
una piccola parte di me gli rimarrà dentro ancora per un po’ per poi svanire lentamente.

Il resto non ha importanza, ne avremmo poi parlato.

Ora siamo soli finalmente abbracciati nel caldo del letto non una parola fino a quel momento, non ne ho bisogno mi basta come mi guardi e il tuo bacio, poi un sussurro:
‘buonanotte amore mio’-

come sempre scrivetemi..
rosfuoco@hotmail.com

‘.

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