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Trio

L’intreccio – Capitolo 4 – Quelle volte in tre

By 18 Settembre 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Qualche volta con Sofia avevamo fantasticato di un incontro a tre. lei diceva con un altro uomo, io le dissi che avrei accontentato qualunque suo desiderio, ma prima dovevamo fare un incontro a tre con un’altra donna. Aurora era una bella milf, amica di Sofia, che conosceva la mia esistenza, ma non sapeva effettivamente chi fossi e che cosa facevo nella vita, quindi era impossibile avere un incontro con lei non facendomi vedere. Sofia convinse Aurora a questo incontro. Avevamo concordato di giocare a casa di Sofia, approfittammo del fatto che Greta con la bambina avrebbe trascorso un po’ di tempo al mare. Così Sofia fu manlevata dagli obblighi di nonna. Anche la camera da letto di Sofia si prestava bene al gioco. Un bel letto in ferro battuto che mi faceva fantasticare su prossimi giochini da attuare. Eravamo rimasti d’accordo che Aurora sarebbe stata bendata, e denudata. Fatto questo entrai, e trovai Aurora sdraiata supina sul letto, con una grossa benda che le copriva gli occhi e per tale motivo la vedevo imbarazzata. Quando si accorse che era entrato qualcuno chiese conferma a Sofia. È entrato qualcuno? Sofia?” Chiese Aurora “Si Aurora siamo qui Filippo ed io”. All’inizio sembrava tutto molto difficile, perché al di là delle nostre fantasticherie non eravamo andati. Più di tutto temevo la reazione di Sofia, perché in ogni caso mi accingevo a stare anche con un’altra donna in sua presenza e poi lei non aveva mai manifestato intenzioni bisex a parte l’episodio del privee che mi raccontò. Per tranquillizzare Aurora la ignorai volutamente e andai verso Sofia, la baciai profondamente, ero eccitatissimo per la novità della situazione ed ovviamente anche pronto ad andare via se solo la stessa me lo avesse chiesto e non capivo fino in fondo se fosse un mettermi alla prova. Continuai a baciarla, esplorando la sua bocca con la lingua, leccandola delicatamente, Aurora stava in silenzio, piuttosto preoccupata. Scesi con una mano verso le cosce di Sofia, che portava una bellissima minigonna di jeans, sulla quale già altre volte avevo fantasticato. Le infilai una mano sotto, scoprii leggermente il perizoma che indossava e cominciai a toccarla, dolcemente, molto dolcemente, cominciai a sentire i suoi umori lungo le dita, l’aiutai a togliere l’indumento, così potei affondare di colpo un dito nella sua fica, cosa che le faceva molto piacere, specialmente se cominciavo a muoverlo verso il dorso dove era particolarmente sensibile. Muovevo il dito medio prima lentamente poi sempre più freneticamente fino a farla squirtare. “siiiiiiii Filippo continuaaaaaa non togliere il ditoooooooo continuaaaa, ohhhhhhh siiiiiiiiiiiiiii, vengoooooooo”. Sofia ebbe un primo orgasmo con la semplice stimolazione del dito. intanto Aurora sempre bendata chiese: “Che fate?”, Sofia le rispose: “rilassati Aurora” e mentre le disse queste parole si sdraiò al suo fianco. Io, ancora vestito mi avvicinai alla fica di Sofia e cominciai a leccarla lentamente, passando e infilando la lingua tra le sue grandi labbra. mentre affondavo con la lingua, mi bagnai un dito e glielo misi nel buchetto del culo e cominciai a stantuffarla, cosa che la faceva impazzire. Spostai la mia attenzione sul clitoride. Cominciammo il nostro linguaggio. “Ti piace le chiedevo?” lei annuì e gemette, intanto Aurora al suo fianco stringeva le gambe, segno che si stava eccitando. Allungai una mano verso di lei. Ebbe un sussulto, poi mi lasciò fare, cominciai ad esplorare la sua fica, prima solo superficialmente, poi affondai un dito e mi accorsi di quanto fosse bagnata. Continuavo a leccare la fica di Sofia, che aveva la testa reclina ma cercava di vedere cosa stessi facendo ad Aurora. Mi sollevai, andai a cercare la bocca di Sofia, la baciai, fradicio dei suoi umori, mentre tentavo di togliermi almeno i pantaloni, che riuscii ad abbassare fino alle ginocchia. Sofia mi teneva il cazzo, la feci alzare, mentre mi liberavo completamente dei pantaloni, lei lo prese in bocca e cominciò a sbocchinarmi, dolcemente, attenta ad ogni mio movimento. Sentivo la sua bocca avvolgermi completamente il cazzo. Mi fece raggiungere un’erezione bestiale. La feci distendere, entrai nella sua fica in un sol colpo. Era bagnatissima, aperta e cominciai a sbatterla, le mie attenzioni non erano più rivolte ad Aurora. Sofia gemeva forte “uhmmmmm, siiiiiiiiiii, continua Filippooooooo, Sbattimiiiiiiii,” “cosa vuoi da me?” le chiesi sbattendola a più non posso “Sborrami in culooooooo Bastardoooo porcoooooo!!!! Poi lo voglio in boccaaaaaaa. Siiiiiii, siiiiiiii ohhhhhh, ahhhhhhh!!!!”. Queste parole mi eccitavano moltissimo. Io non volevo venire e più volte lo dissi a Sofia, che annuiva. Poi volle venire sopra, mi sdraiai supino e lei si infilò tutto il cazzo in fica. Cominciai a toccarle il clitoride, con l’altra mano le strizzai i seni. Ma non volevo far venire neanche lei, perché dovevamo far partecipare al gioco Aurora. Mi spostai leggermente ed infilai un dito in bocca ad Aurora che immediatamente cominciò a leccarlo, feci spostare Sofia da me e l’aiutai a posizionare la sua fica sulla bocca di Aurora, che immediatamente cominciò a leccarla furiosamente, sfogando così la sua eccitazione. Sofia restò un attimo perplessa, non credeva che la sua amica fosse così vogliosa. Aurora sapeva quali punti colpire stava portando Sofia ad una parossistica eccitazione. Io mi spostai verso il ventre di Aurora e cominciai a leccare i capezzoli, poi mi spostai verso l’alto ed andai ad incrociare la mia lingua con la sua. le nostre lingue si toccarono nella fica di Sofia. Poi indugiai sul buchetto di Sofia, che contemporaneamente si sentiva leccata, baciata, bagnata in tutti e due i suoi buchi. Poi pensai che anche Aurora aveva bisogno della sua dose di piacere e mi accomodai in mezzo alle sue gambe, cominciai a sditalinarla furiosamente, leccando le piccole labbra, poi il clitoride. La stanza era piena dei nostri gemiti. “ma quanto sei bravo Filippoooooo, siiiiii, continuaaa non ti fermareeeeee ahhhhhh, siiiiiiiii ohhhhh…. Vengooooooo” Aurora venne prestissimo, data l’eccitazione che stava subendo, sentii il suo corpo vibrare. Sofia inarcava la schiena, era in preda all’estasi. Si tolse la benda perché voleva vedere chi le aveva provocato un orgasmo così intenso. Mi guardò compiaciuta. Mi spostai, avvicinai il mio cazzo alla bocca di Aurora, che immediatamente lo inghiottì e cominciò a sbocchinarmi, passando la sua lingua prima sul glande poi lungo l’asta. Sofia era estasiata ed ancora più eccitata a questa vista, e si avvicinò anche lei al mio cazzo e se lo contendeva con Aurora. entrambe mi stavano facendo un magnifico pompino. Spostai Sofia, la portai a capo del letto, lei si gettò sulla fica di Aurora, voleva ricambiare il piacere che la sua amica le aveva provocato. Io intanto mi ero posto dietro Sofia, e cominciai a prenderla da dietro, ma sempre in fica, mentre con i suoi umori sulle dita cercavo di allargarle il buco del culo, infilai prima un dito poi un altro. Bagnai il pollice, infilai quello, Sofia gemeva forte, piacere e dolore si mischiavano. Tolsi il cazzo dalla fica, indugiai un attimo sul buchetto e poi lo infilai di forza, ebbe una smorfia di dolore, ma continuò a leccare Aurora, con maggiore foga. Mi mossi prima piano, poi sempre più velocemente dentro il culo di Sofia. Lei urlava di piacere, ebbe un orgasmo violento. Sentendola così, sia io che Aurora, al massimo dell’eccitazione, venimmo, io nel culo di Sofia, inondando il suo intestino con un fiotto caldo di sborra e Aurora nella bocca di Sofia. Mi spostai. Alla vista di tutto questo ero ancora eccitato e portai il mio cazzo vicino alla bocca di Aurora che cominciò a succhiarlo e ripulirlo dalla sborra grondante. Sofia restò di sasso, eccitatissima a questa visione, cominciò di nuovo a toccarsi, mentre il mio cazzo restava duro. Aiutai Aurora a mettersi carponi, la presi da dietro, stantuffandole forte il cazzo in fica. “Mamma mia che cazzo che haiiiiiiiiiii, siiiii, sbattimiiiiii, chiavamiiiiiiiiiii” Mi esortava Aurora. “Fottimi daiiiii, spaccami tuttaaa si ancora, ancoraaaaaaaa ancoraaaaaaa oh siiiiiiiiiii vengooooooo” Venne così Aurora e si accasciò sul letto, io fissavo Sofia, eccitatissima. Non venni, non ce la facevo, ma non potevo lasciarla così. Venne sopra di me, il cazzo scivolò facilmente nella sua fica fradicia, continuava da sola a toccarsi il clitoride, venne quasi subito anche lei, mentre io gli ricordavo che gli avevo sborrato nel culo, era in preda ad una eccitazione fortissima. Urlando si accasciò su di me. Ma io ero ancora in tiro e non avevo raggiunto il secondo orgasmo. Volevo che la serata fosse indelebile nelle loro menti. Così le posizionai a pecorina una di fianco all’altra e iniziai a chiavarle a turno e mentre scopavo una l’altra si infilava due dita nella fica attendendo il proprio turno. Il culo di Aurora era così invitante così dopo aver estratto il cazzo dalla fica di Sofia ben lubrificato dagli umori della stessa, lo appoggiai al culo di Aurora e la penetrai con una vigoria incredibile. Aurora inarcò la schiena “Oh mio Dio! Mi stai spaccando tuttaaaaa. Che cazzo, che cazzoooooo, continua, continuaaaaa, spingi Filippo, Spingiiiiiii, ahhhhhh, siiiiii, Vengoooooooooo. “anch’io vengoooooooo” dissi io inondandole il retto e mi accasciai in mezzo a loro due. Restammo così in silenzio per un momento che mi sembrò interminabile…. 

 

Ed ora dovevo rispettare la promessa. Dopo l’incontro a tre con Aurora dovevamo organizzare un incontro a tre con un uomo. Quale più ghiotta occasione era se non quella di coinvolgere il suo amante Andrea? La situazione per altro era chiara, Sofia non voleva coinvolgimenti sentimentali, accettava di essere l’amante di un uomo sposato; Andrea era l’ideale compagno di giochi, sposato e certamente di larghe vedute se avesse coinvolto Sofia alla partecipazione all’orgia nel Club Privee. Io d’altro canto non ero coinvolto sentimentalmente con Sofia; non sono mai stato geloso e attraversavo un periodo di distacco da relazioni serie. Quindi perché non coinvolgere proprio Andrea? Ne parlai con Sofia: Sembrava che lei non aspettasse altro e si ripromise di contattarlo per organizzare l’incontro compatibilmente con gli impegni di tutti. Sofia era la più libera in questo senso. Greta era al mare con la bambina e aveva certamente più libertà di movimento. Io avevo altrettanta libertà di movimento in quanto single. Chi aveva più difficoltà in questo senso era Andrea. Sofia, quindi, contattò Andrea e gli prospettò la cosa; Andrea accettò di buon grado il nuovo gioco e concordammo di vederci a casa mia. Ci vedemmo tutti e tre nel locale vicino all’abitazione di Sofia per un’apericena e per fare la reciproca conoscenza con Andrea. Visto che dovevamo giocare era forse corretto creare la giusta empatia. Scelsi di vestirmi nuovamente casual. Camicia bianca ed un paio di pantaloni grigi leggeri dato che eravamo in estate. Sofia arrivò poco dopo, indossava un abitino rosso, leggero, molto corto in modo da farle risaltare le sue gambe. Scarpe rosse, tacco a spillo da 10, coordinate. I capelli raccolti nella sua usuale coda di cavallo. Appena mi vide mi stampò un sorriso radioso e si avvicinò al tavolo dove mi ero posto. Mi baciò sulla bocca a stampo e si accomodò nel divanetto di fronte a me. Si sedette accavallò le gambe e mosse la testa in maniera sinuosa, la sua coda di cavallo si muoveva ora a desta ora a sinistra. Era un’immagine stuzzicante ed altamente erotica. “Ciao Filippo” mi disse “Ciao Sofia” “Andrea mi ha appena chiamato e mi ha detto che arriverà fra un quarto d’ora circa” “bene” replicai “Dato che siamo qui ad aspettarlo raccontami di Andrea”, chiesi anche per farmi un’idea di chi di lì a poco avrei conosciuto. “Beh, che dire…. “Mi rispose Sofia “conobbi Andrea in una discoteca. Era la classica serata dedicata alle amiche riservata al puro divertimento. Non eravamo a caccia di maschi ci volevamo solo divertire. Con me c’erano Aurora e Luana” “Non avevo dubbi che ci fosse Aurora” la interruppi per un attimo. “come ti stavo raccontando” proseguì Sofia “Ci recammo in disco, la musica era piacevole: un misto di revival anni 80’, 90’ e 2000 il locale era accogliente e pieno di gente. Ogni tanto qualche uomo si avvicinava ora ad una, ora alle altre due ma inesorabilmente venivano respinti. Avevamo solo voglia di ballare. Ad un certo punto, complici alcuni drink che avevo bevuto ebbi la necessità di recami in bagno a fare la pipì. Lasciai le mie amiche a centro pista e mi incamminai verso il bagno. Entrai nell’antibagno proprio nel momento in cui dalla toilette usciva Andrea. Lo squadrai un attimo…. Uhm pensai che bell’uomo. Andrea è brizzolato come te ha due profondi occhi azzurri e avendo la camicia sbottonata ebbi modo di vedere un bel paio di pettorali. Decisamente un bel manzo pensai. Io mi spostai a sinistra, lui a destra poi io a destra e lui a sinistra insomma ci stavamo intralciando il passaggio. Lui mi ferma con le sue mani tenendomi le braccia e mi disse: “Ferma! Mettiamoci d’accordo”. Risi per la scena ma il contatto con le sue mani mi provocò un brivido lungo la schiena. Entrai in bagno, chiusi la porta e feci la pipì. Uscii dalla toilette e lui era ancora lì. Attese che mi lavassi le mani e che le asciugassi e mi porse la mano. “Piacere, Andrea” mi disse stringendomi la mano. Aveva una stretta di mano forte e decisa. “Piacere Sofia” replicai “Non potevo fare a meno di presentarmi vista la situazione di prima” mi disse. Probabilmente poco prima si era accorto che lo avevo radiografato. Pensai tra me e me: ‘Oh finalmente un bel tipo non banale che si presenta dicendomi che sono bella’ “che ne dici di uscire da qui? Non è certamente il luogo ideale per scambiare due parole!” Oltre che fico e intraprendente era pure simpatico. Uscimmo dal bagno e mi offrì da bere “vieni a bere qualcosa?” “volentieri” dissi io. Ordinò al banco un paio di cube libre e ci accomodammo su un divanetto. Aurora e Luana si accorsero che ero in compagnia ma giustamente se ne stavano in disparte e continuavano a ballare. Andrea guardandomi mi chiese se fossi sola quella sera. Forse realizzando in ritardo che forse potevo essere accompagnata da un uomo. “No Andrea, sono qui con le mie amiche Aurora e Luana. Sono lì a centro pista indicandole con un dito” Lui si volse verso di loro: “Wow ma sono due belle gnocche! Cos’è la serata gnocca questa sera?” Sorrisi compiaciuta del velato complimento. La conversazione si dimostrò piacevole ed interessante sapeva intrattenermi con battute che mi facevano sorridere e anche ridere. Mentre lui parlava io ero incantata delle sue parole. Ogni tanto mi prendeva la mano e me la accarezzava. Ed io non riuscivo a togliere lo sguardo dai suoi pettorali. Se ne accorse e divenne più intraprendente allungò le mani su una coscia ed io lo lasciavo fare. Mentre eravamo lì sempre più vicini vennero Luana ed Aurora a sedersi vicino a noi. Lui si alzò e si presentò “piacere Andrea” stringendo la mano a Luana e guardandola negli occhi, e successivamente “piacere Luana” Poi “piacere Andrea” squadrando Aurora dalla testa ai piedi. “Piacere Aurora” replicò lei. “Ah quindi Andrea e Aurora si conoscono” la interruppi io. “sì certo Filippo si conoscono”. Bevemmo i nostri cuba libre e poi tutti e quattro ci recammo nuovamente in pista. Ogni tanto Andrea mi prendeva e mi faceva volteggiare alternando attimi di ballo un po’ più avvinghiati con movenze sensuali. La serata proseguì così fino ad una certa ora quando decidemmo di andare via. Usciti dalla discoteca Andrea mi diede il suo numero di telefono e mi disse: “fanne buon uso”. È veramente simpatico pensai. Ci dividemmo, noi tre donne nell’auto di Luana, Andrea nella sua. Il giorno dopo contattai con il cuore in gola Andrea. Mi piaceva molto e non volevo farmelo scappare. Mi buttò giù il telefono e poco dopo mi arrivò un WhatsApp:

Andrea: Scusami non posso parlare sono con mia moglie.

Che sfiga pensai. Trovo un fico ed è sposato. Però non è il classico ipocrita che dice di essere single.

Ma cosa ci faceva solo soletto in discoteca senza la moglie la sera prima? Pensai fra me e me.

Sofia: richiamami quando puoi. 

Gli scrissi. Anche perché ero curiosa di sapere a che gioco stava giocando.

Andrea: Certamente più tardi ti chiamo.

Passò circa un’oretta e mi chiamò Andrea:

“Ciao Sofia, devo darti delle spiegazioni” “Ovvio, replicai io” “possiamo vederci?” mi chiese. “quando vuoi” risposi un po’ seccata. “Ti andrebbe di bere un caffè?” “certo” risposi io. Descriverti come mi sentissi in quel momento è difficile Filippo, ero un po’ incazzata e delusa e un po’ curiosa. “Vieni in negozio da me c’è un bar qui vicino” Gli dissi. Il bar tu lo conosci Filippo. “già risposi io”. Arrivò in negozio. Appena lo vidi mi sciolsi e l’incazzatura mi passò quasi istantaneamente però non glielo feci vedere. Chiusi il negozio e andammo nel bar. Penso di aver trovato pochi uomini così corretti perché in maniera molto diretta mi disse “Ascolta Sofia, tu mi piaci moltissimo e sono molto attratto da te. Sei una figa da paura, simpatica, allegra, divertente e da quel poco che ti conosco presumo essere molto intelligente. Voglio essere sincero e diretto con te: sono sposato e con mia moglie il rapporto è ormai finito da tempo. Ognuno si fa i cazzi propri. Stiamo sotto lo stesso tetto per mera convenienza poiché le finanze non ci permettono di separarci. Abbiamo anche un figlio quasi maggiorenne che deve terminare gli studi. L’amore con mia moglie è finito nel momento stesso che nacque mio figlio. Tutte le attenzioni che una volta erano a me riservate da quel momento in poi vennero meno. Non capisco e non capirò mai perché esistono delle donne così poco equilibrate. Le parlai, le chiesi, cercai il dialogo, le detti una mano in tutto e per tutto aiutandola nelle faccende domestiche, facendo con lei la spesa, cercando di toglierle i fastidi della vita domestica. Alleviando le sue fatiche nell’essere mamma. Non ti racconto qui in questo momento i momenti di solitudine anche se ero in compagnia di lei e del bambino. Si comportava sempre in maniera acida nei miei confronti come se fossi l’intruso in casa. Capisci bene che una situazione così divenne ben presto insostenibile. A quel punto per non impazzire iniziai a prendermi del tempo per me. E iniziai un percorso per cercare nuovamente un po’ di autostima poiché mi aveva per così dire messo il dubbio che fossi sbagliato. Iniziai a uscire e a frequentare locali per conoscere nuova gente. Nel frattempo, il bambino cresceva e anche lei iniziò ad uscire per i fatti suoi. Finché un giorno la affrontai e le dissi quello che pensavo. Lei non fece una piega e mi disse sei libero di fare quel che cazzo vuoi basta che non divida più il letto con me. Stiamo sotto lo stesso tetto e tu puoi andare con chi vuoi ed io farò lo stesso. Stiamo insieme agli occhi della gente, dei tuoi e dei miei parenti. Le finanze non ci permettono di separarci perché sarebbe un bagno di sangue e non voglio far ingrassare gli avvocati”. “Ohibò” replicai io “e allora cosa vuoi da me?” “Ho voglia di conoscerti Sofia” replicò lui. “Filippo…. In quel momento pensai che un discorso più chiaro e sincero non mi fosse mai stato posto. Siccome non volevo coinvolgimenti sentimentali e non ne voglio tutt’ora, iniziai la sua ‘conoscenza’ divenendone ben presto l’amante. Fu in quel momento che Andrea fece il suo ingresso nel locale, Sofia ed io ci alzammo in piedi e Sofia ci presentò “Filippo questo è Andrea. Andrea lui è Filippo” “piacere” dissi io porgendogli la mano “il piacere è mio” replicò lui stringendomi la mano. “ho sentito molto parlare di te Filippo” mi disse “anche io” replicai. “iniziamo?” “certo” risposero in coro Sofia e Andrea. Ordinammo da bere e ci servimmo i piattini dell’apericena. Scambiammo due parole durante la nostra permanenza nel locale tanto da sciogliere il ghiaccio. La serata trascorse in maniera cordiale e gradevole. Finito di bere ci alzammo pagammo il conto e ci dirigemmo alle rispettive autovetture e seguito da loro due salimmo in casa. E lì seguirono i soliti convenevoli “mettetevi a vostro agio. Fate come se foste a casa vostra”: Andai in cucina aprii il frigo ed estrassi una bottiglia di bollicine. Ne versai il contenuto in tre flûte, li misi su un vassoio e li portai nel living, dove Andrea e Sofia si erano accomodati. Mi sedetti alla sinistra di Sofia lasciandola in mezzo a noi due. Brindammo insieme all’incontro. Poggiai il bicchiere sul tavolino e posai una mano sulla sua gamba e cominciai ad accarezzarla nell’incavo, poi salii un poco più su, fino all’inguine. Avevo scoperto le sue gambe ed iniziai ad accarezzarla fra di esse. Sentivo il suo perizoma che si stava bagnando, mi allungai verso di lei e cominciai a baciarla in bocca, frugandole dentro con la lingua. Stavo attento alla sua reazione, poteva fermarci da un momento all’altro. L’accordo era proprio questo. Se non se la fosse sentita di proseguire sia io che Andrea ci saremmo fermati. Non ci fermò. Le sfilai piano piano il perizoma e cominciai ad esplorare la sua fica bagnata. Lei rovesciò la testa all’indietro, quando si sentì penetrata dalle mie dita e con la coda dell’occhio guardò Andrea, come ad implorarlo di unirsi. Mi misi in ginocchio davanti a lei le feci sporgere il bacino dal divano e cominciai a leccarla. La mia lingua si insinuava tra le grandi labbra. Era sempre più bagnata. I suoi umori scendevano lungo le dita, le titillavo il clitoride, mentre con le dita continuavo ad allargarle la fica. Venne quasi immediatamente, forse pure eccitata dal fatto che Andrea osservava la scena. Andrea nel frattempo si era spogliato completamente. Sofia inarcò la schiena ed ebbe un orgasmo violento. Teneva ferma la mia testa sulla sua fica: Andrea restava immobile menandosi il cazzo per tenerlo in erezione attendendo il suo turno ed un cenno di Sofia. Cenno che non tardò ad arrivare poiché con l’altra mano fece un cenno ad Andrea di avvicinarsi. Andrea avvicinò il suo cazzo alle labbra di Sofia che non perse tempo e se lo infilò tutto in gola. Mi alzai, e mentre Sofia si titillava il clitoride con una mano con l’altra impugnava il cazzo di Andrea soppesando le palle e succhiando avidamente il suo cazzo. Lui la teneva per la proverbiale coda di cavallo e le dava il giusto ritmo per un fantastico pompino. Mi spogliai mentre osservavo il movimento della testa di Sofia sul cazzo di Andrea e liberai il mio da tutti gli indumenti. L’unica ancora vestita era Sofia. L’aiutai a spogliarsi mentre continuava il pompino ad Andrea. Ora eravamo tutti e tre nudi. Oramai eravamo partiti. Non ci saremmo più fermati fino all’orgasmo totale. Si inginocchiò davanti ai nostri due cazzi e alternativamente prendeva in bocca ora il cazzo di Andrea ora il mio. Entrambi le accarezzavamo i seni Non stava capendo più niente era eccitata al massimo. Fu un attimo quasi interminabile: Ci stava portando in paradiso con la sua bocca. Non tardammo a venire copiosamente nella sua bocca. Prima Andrea. Lei non ne fece uscire neanche una goccia e ingoiò tutto. Poi si dedicò al mio, aumentando il ritmo del pompino mi portò ad un orgasmo bestiale. Rovesciai nella sua bocca tutto il mio sperma e anche in questa occasione non ne fece uscire neanche una goccia. Si alzò prese i nostri cazzi nelle due mani e ci guidò in camera da letto. La strada la conosceva benissimo. Ci buttò letteralmente a letto e con fare felino si posizionò in mezzo a noi due; I cazzi erano rimasti in tiro riprese a spompinarli alternativamente. La lasciai armeggiare con il cazzo di Andrea e mi posizionai dietro di lei leccandole alternativamente la fica e il buchino posteriore. Lei capì le mie intenzioni e continuava il pompino ad Andrea. Posizionai il mio cazzo nella fica e spinsi forte. Partì un forte gemito da lei, ma non poteva parlare intenta com’era a succhiare il cazzo. Non voleva farlo venire nuovamente in bocca e sfilandosi da me si posizionò a cavalcioni di Andrea. Io guardavo Sofia impalata sul cazzo di Andrea che si dimenava come una puledra imbizzarrita. Le spinsi la schiena in avanti; Andrea capì immediatamente le mie intenzioni e le allargò le chiappe. La doppia penetrazione era di lì a venire. Non so Andrea, ma io non lo avevo mai fatto le avevo viste solo nei film a luci rosse. Seppi poi dopo che era la prima volta anche per Andrea. Dunque, lui le aprì le chiappe e io posizionai il mio cazzo nel buchino e spinsi. Lei inarcò la schiena. Mi chiese di fermarmi un attimo per farla abituare. E poi mi esortò: “Dai Filippo spingi” sporgendo il suo bel culo all’indietro per facilitarne l’introduzione. Andrea e io ci muovevamo alternativamente nei suoi due buchi ormai ci eravamo ben sincronizzati. Sentivo bene il cazzo di Andrea separato dalla sottile membrana che divide la fica dal culo. “Dai porci maialiiiiiiiiiii spaccatemi tuttaaaaaaaaaaaaaaa” iniziò a gridare Sofia. “sbattetemiiiiiiiiiii, fottetemiiiiiiiiiiiii, sono la vostra troiaaaaaaaaaa!!!!!” Sentendola gridare in questo modo aumentammo il ritmo della doppia e venimmo all’unisono tutti e tre. Andrea nella fica, Io nel culo……… Ci adagiammo sudati e stanchi sul letto. Passarono alcuni minuti in cui riprendemmo fiato. Sofia si alzò e ci disse “restate qui perché ne voglio ancora”. Andrea ed io ci guardammo compiaciuti. “Filippo, posso farmi una doccia?” mi disse in piedi. “il bagno sai dov’è” risposi io. Andò in bagno e tornò dopo un po’. “Andrea vuoi farti anche tu una doccia?” Chiesi “Volentieri” mi rispose. Lo accompagnai in bagno. Feci sdraiare Sofia sul letto le tolsi l’accappatoio e iniziai a giocare nuovamente con la sua passera con la mia lingua. Sofia raggiunse brevemente un orgasmo intenso. Appena mi accorsi della presenza di Andrea in camera mi alzai e gli dissi “tienila in caldo, mi faccio una doccia anche io e vi raggiungo” “Vai Filippo, ci penso io a lei” Replicò Andrea. Andai a docciarmi. Ne avevo proprio bisogno. Presi il mio accappatoio e mi diressi in camera. Appena entrai vidi Sofia che si impalava con il cazzo di Andrea ben piantato nel culo che le teneva le chiappe dirigendo i suoi movimenti. Lei aveva le gambe spalancate e con una mano si stava masturbando. “Daiiiiiiiii Andrea spaccamiiiiiii, continuaaaaaaaaaaa, rompimi il culoooooooooo”. Mi avvicinai al letto ci salii sopra e in piedi mi misi con il cazzo in corrispondenza della bocca di Sofia. Non ebbe neanche un attimo di esitazione lo imboccò e inizio a spompinarmi per farlo diventare nuovamente duro come il marmo. Raggiunto il suo obiettivo mi esortò “Chiavami Filippo, Chiavami forte”. Andrea si fermò un attimo per aiutarmi nella penetrazione. Appoggiai la cappella alla fica e spinsi forte. Era come sempre bagnatissima. Penetrai il cazzo in un sol colpo. Come due amanti navigati ci sincronizzammo nuovamente. Sofia era nuovamente piena. “Dai cazzooooooo spaccatemiiiiiiiiii” Ci esortava. “Sono la vostra cagnaaaaaaa” “siiiiiiiiiiii dai Filippo…. Fottimiiiiiiiiiiiiiiiiii, Continua Andrea inculamiiiiiiiii” Aveva gli occhi stralunati. La sua proverbiale coda di cavallo si muoveva a destra e sinistra. Non capiva più niente. “Godooooooo maiali porciiiiiiiiiiiiii”. Andrea da sotto la avvisò “Sofia sto per venire” “Anch’io” replicai io “Fermi disse lei, voglio che mi sborriate in faccia come la più lurida delle puttane” Ci sfilammo ci mettemmo in piedi davanti a lei in ginocchio. Andrea si stava masturbando per venire e altrettanto facevo io davanti a quel bel visino. Fu Andrea a raggiungere per primo l’orgasmo. La prese per la coda di cavallo e le sborrò in faccia tutto il suo seme. Lei gli prese il cazzo in bocca e lo ripulì. Immediatamente venni anche io. A mia volta la presi per la coda di cavallo e le sborrai in faccia. Immediatamente mi fece lo stesso lavoretto. Me lo prese in bocca e lo ripulì. Poi con le mani raccolse lo sperma di entrambi e se lo portò parte in bocca e parte se lo spalmò sulle tette.

Sorridendo mi disse: “Devo rifarmi la doccia”. “qual è il problema?” risposi io. 

Andammo nuovamente a turno a lavarci.

Ci rivestimmo ci accomodammo nuovamente sul divano. Lei in mezzo che abbracciava entrambi. “Siete stati meravigliosi. Non avevo mai goduto così tanto neanche al Privee”. E baciò prima Andrea limonandoci un po’ e poi limonò con me. “Dobbiamo rifarlo.” “E magari coinvolgiamo Aurora” replicai io, “perché no?” disse lei. “Volentieri” disse Andrea “mi piacerebbe scoparmi Aurora”.

“non te ne pentirai Andrea” dissi io vedendo il segno di assenso di Sofia. 

Se ne andarono insieme con la promessa di rivederci quanto prima.

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