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Trio

Mai dire mai…

By 13 Febbraio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Mai dire mai…già! Mai dire mai!!!
Siamo una bella coppia, io 37 anni lei 35, sposati da 8 anni, carini ma nella normalità. Il sesso scorre a fasi alterne, grandi scopate si alternano a lunghi periodi di astinenza in cui il sottoscritto, gran porco, naviga in rete alla ricerca di filmini porno gratis con soggetto due donne ed un uomo. Insomma, a me piacciono i trii, esclusivamente due donne ed un uomo, e l’ho confidato a mia moglie più volte, cercando di convincerla a realizzare il mio sogno erotico senza successo, però.
Una sera, mentre stavamo scopando sul divano, lei a pecora ed io da dietro che la prendevo per le tette (mia moglie ha una bella quarta, morbida ed erotica più che mai), lei mi disse di fermarmi tenendo il mio cazzo dentro di lei e mi confidò: ‘Lo sai che l’altro giorno utilizzando il tuo pc ho scoperto una cartella con i filmini che scarichi da internet?’. Io rimasi di ghiaccio, attendendo la sua solita reazione. Continuò: ‘Mi sono incuriosita, volevo scoprire quanto mio marito sia porco. Così ho voluto vederne qualcuno. Ho cliccato a caso su uno dei file ed è partito quello in cui lei, bruna e tettona, era a pecora, come sono ora io, lui da dietro che le sbatteva il cazzone nella fica, come stai facendo ora tu, e l’altra, rossa magra e depilata, che era a 69 con la bruna e le leccava la fica mentre stringeva le palle di lui’.
A sentire queste parole, il mio cazzo si fece ancora più grosso e duro. Mia moglie se ne accorse, avendomi ancora nella fica e mi disse: ‘Vedi? Ti stai eccitando come un maiale…sfondamela allora e fammi godere come godeva la bruna…’. E’ inutile dire che le inondai la fica dopo qualche altra spinta. L’idea che mia moglie avesse sbirciato nei miei filmini e che me ne stava parlando mentre facevamo l’amore mi eccitava da morire! Infatti, mentre la stavo scopando, la immaginavo seduta davanti al pc mentre guardava, a questo punto, credo, incuriosita, il filmino che ricordavo bene, era uno di quelli che mi avevano fatto più eccitare.
Nonostante fossi venuto, il mio cazzo rimase duro. Mia moglie, invece, aveva ancora voglia di godere. Così, mi sfilo il cazzo dalla fica, si girò e inizio a leccarmelo: non l’aveva mai fatto. Si, a mia moglie l’idea di assaporare la mia sborra la disgustava. In quel momento stavo realizzando che qualcosa in mia moglie era cambiato. Non era più la solita donna puritana a cui piaceva scopare e godere come una maiala ma non voleva darlo a vedere. Si, era cambiata. Mi convinsi nel vederla succhiare avidamente il mio cazzone, ancora sporco di sborra che le scivolava tra le labbra carnose. Mentre lo leccava e succhiava, mi accarezzava le palle e, pian piano, iniziò a scendere con le dita unte di sborra verso il mio buchino. Si era cambiata. Infilo un dito proprio li, nel mio buchino, mentre stava succhiando il mio cazzo. Avevo sempre implorato mia moglie di spompinarmi così, ma lei si era sempre rifiutata. Si, era proprio successo qualcosa. Mi chiese di sedermi sul divano con le gambe aperte. Si chinò sul mio cazzo e mentre lo succhiava e leccava, continuava a scoparmi il culo con uno, poi due ed infine tre dita. E’ inutile dire che venni quasi immediatamente. Si, era proprio cambiata. Non staccò la sua bocca dal mio cazzo mentre venivo…anzi. Continuò a succhiarmelo mentre le sborravo in bocca. Ero al settimo cielo. Non potevo crederci!!! Cosa mai era successo??? Forse non si era fermata solo qualche istante a vedere quel filmino…forse l’aveva visto tutto? O addirittura aveva visto tutti i filmini??? Dopo l’ennesima sborrata, il mio cazzo si rilassò un attimo…ma non mia moglie. Anzi…era proprio partita! Mi disse: ‘Beh? Questa è la tua resistenza?’ mentre mi guardava negli occhi e mi accarezzava le palle. Ed ancora:’Ti è bastato solo immaginare quelle due vacche che si scopavano quello stallone ed un pompino come si deve per venire due volte nel giro di qualche minuto?’ Non nascondo che in quel momento iniziai ad imbarazzarmi ed allo stesso tempo ad eccitarmi di nuovo sentendo mia moglie parlarmi con quel tono così erotico. Continuò:’Mi hai sempre chiesto di volermi scopare con un’altra, ma come potresti soddisfare due donne vogliose se hai questa resistenza?’. In quel momento il mio cuore iniziò a battere a mille. Cosa volevano significare quelle parole. Cosa era veramente successo nella testa di mia moglie?
Dovete sapere che mia moglie veniva da una lunga trasferta di lavoro in una città del nord Italia. Durante quel periodo aveva conosciuto molte colleghe, più anziane di lei e tutte sposate. Mi aveva raccontato che ogni sera usciva con loro per aperitivi, pizze, cene ed altro. Insomma, sicuramente quelle sere lontano da me non si era annoiata. A dire il vero quando mi raccontava ciò, ero contento nel saperla in compagnia e non sola e triste. Non nascondo che qualche volta, mentre mi segavo davanti ad uno dei soliti filmini, la immaginavo, o meglio dire, la speravo in stanza con qualcuna delle amiche a lesbicare, chissà mai che le faceva cambiare idea…ma poi ritornavo alla realtà e mi ricordavo, conoscendola, che ciò poteva realizzarsi solo nella mia erotica immaginazione.
Ritornando a quella sera sul divano, mentre stavo cercando di realizzare quanto mia moglie mi stava dicendo, sentii di nuovo la sua bocca sul mio cazzo. Mentre me lo tirava di nuovo duro, guardandomi negli occhi ed accarezzandomi le palle, mi disse che ora era il momento che la facessi finalmente godere.
Così si alzò e si diresse in cucina. Non capivo, sentivo aprire il mobile…ma cosa cercava. Ritornò in salotto con la bottiglia dell’olio extravergine (ancora per poco…) di oliva e, guardandomi negli occhi, mi disse:’Inculami come hai sempre desiderato’. Incredulo, vidi mia moglie versare un pò d’olio sul mio cazzo ormai duro come il marmo ed ungerlo per bene, fino alle palle. Poi si inginocchiò sul divano, divaricò le sue natiche ed ancora mi disse:’ Cosa aspetti? Non ne hai più voglia? Dai stallone, fammelo entrare nel culo fino alle palle…’. Non me lo feci ripetere due volte. Puntai la cappella sul buchino ed iniziai a spingere. Non riuscivo ad entrare. La mia cappella era troppo grande per quel buchino stresso che solo una volta avevo potuto violare tra le solite mille insistenze. Unsi, così, le dita di olio ed inizia a massaggiarlo e penetrarlo piano piano. Prima un dito, poi un altro, mentre con l’altra mano le accarezzavo il clitoride. Mia moglie godeva, e mi implorava di scoparle il culo. Ci riprovai. Questa volta la cappella entrò. Mi fermai quando fu tutta dentro. Mia moglie iniziò a gridare ed implorarmi di sbatterglielo tutto nel culo. Così la presi per le tette e la tirai a me. Il cazzone entrò tutto fino alle palle. Mia moglie iniziò a scoparsi la fica con le dita, mentre iniziai a pomparla sempre più forte. Si, era proprio successo qualcosa, forse proprio in quella trasferta di lavoro. Mia moglie mi fece fermare, si girò e si sedette sul bordo del divano con le gambe oscenamente spalancate. ‘Scopamelo così il culo, voglio vedere il tuo cazzo mentre mi penetra fino alle viscere’, mi disse. La cappella era già dentro e piano piano, in modo da darle tutto il tempo di godersi lo spettacolo, feci entrare centimetro dopo centimetro, tutti i miei 19cm di cazzo nel culo di mia moglie. Quando le fui tutto dentro, mi chiese di rimanere fermo così e di scoparle la fica con quel mattarello fermacarte in ceramica vietrese (vecchia bomboniera di nozze di amici) che era poggiato sul tavolino accanto al divano. Si, era proprio cambiata. Il mio cazzo si fece veramente enorme nel suo culo. Il mattarello freddo la fece per un attimo sussultare quando lo poggiai sulle grandi labbra ma poi fu subito ingoiato da quella fica che era aperta ed eccitata più che mai. Ma ciò che più mi fece eccitare, fu che la mano di mia moglie accompagnò la mia mentre la stavo sodomizzando col mattarello. Mi chiese di lasciarglielo ed di riprendere a scoparle il culo. Così, mentre le mie mani le stringevano le tette, ogni tanto una delle mie dita si facevano succhiare dalla sua bocca, ed il mio cazzo entrava ed usciva prima piano e poi sempre più velocemente dal suo culo, le si scopava la fica col mattarello secondo il ritmo che al momento desiderava. Questa volta, ormai spompato, durai quanto bastò per farla urlare di piacere per i 6 o 7 orgasmi che invasero mia moglie successivamente ed a breve distanza. Alla fine venni anche io, inondandole il culo di sborra. Mi accasciai su di lei, con il cazzo ancora duro ma in fase calante, piantato nel culo. ‘Si’ le sussurai nell’orecchio’ Sei proprio cambiata’. Lei mi guardò negli occhi e col suo sorrisino malizioso, ribattè ‘Per così poco?’. Il mio cuore inizio di nuovo a battere a mille.
Cosa aveva voluto dire. Quale messaggio volle inviarmi con quelle parole. Quel caldo sabato sera si concluse con una doccia rinfrescante e poi una dormita come da molto tempo non ci capitava di fare.
La domenica passò come al solito. Aperitivo pre pranzo con i soliti amici, pranzo e poi pennichella sul divano mentre il rumore delle formula uno favoriva il sonno. La sera cena leggera ed a letto, pronti ad iniziare una nuova settimana di lavoro. Per un pò di giorni, nessuno ebbe il coraggio di accennare minimamente a quanto di insolito era accaduto quel sabato sera. La paura di entrambi, era di infrangere quel qualcosa di nuovo che era nato nei nostri rapporti sessuali. Passarono due settimane prima che capitò qualcosa d’impensabile.
Il venerdì entrambi usciamo dal lavoro prima del solito. Io ero già a casa mentre stavo facendo la doccia, quando sentii mia moglie rincasare. ‘Caro? Sei già tornato?’ mi chiese. ‘Si amore, sono sotto la doccia’. ‘Non farti troppo bello’, replicò. Poi non sentii più alcun rumore provenire se non, dopo qualche minuto, il suono di Windows che annuncia l’accensione del PC. Mia moglie aveva acceso il pc. Che palle, i soliti impegni lavorativi da sbrigare a casa. Decisi che me ne sarei uscito per conto mio. Non avevo voglia di rimanere li tutto il pomeriggio ad annoiarmi. Uscii dalla doccia e con l’accappatoio mi diressi verso la camera da letto pensando a cosa avrei potuto indossare. ‘Caro? Mi dai una mano?’, la sento urlare dallo studiolo. Ci risiamo, pensai tra me e me. Ha di nuovo incasinato il pc ed ora chiede aiuto per sbloccarlo. Mentre incazzato mi stavo dirigendo verso lo studiolo, sentii provenire proprio da questa stanza dei suoni. Ma che suoni, erano mugolii, anzi, era proprio una voce femminile che stava godendo. La mia mente subito andò a quei filmini salvati sul pc. Mia moglie ne aveva aperto uno e mi stava invitando a vederlo con lei. Già, fu proprio così. Trovai mia moglie ancora con la gonna ma solo con il reggiseno, protesa verso il monitor mentre scorrevano le immagini di quel filmino, a cui aveva accennato quel famoso sabato sera. Mi guardò negli occhi con un viso da maiala che mai avevo visto prima. Poi il suo sguardo fu inevitabilmente attratto dal gonfiore che l’accappatoio formava proprio in corrispondenza del mio cazzo. ‘Sei un porco’ mi sussurrò, mentre mi attirava a se prendendomi per i lembi della cintura dell’accappatoio. Il mio sguardo fu attratto dalla scena che in quel momento scorreva sul pc. La rossa e la bruna era sdraiate a 69 sull’uomo ed in primo piano si vedevano le loro lingue che gli facevano provare immenso piacere attraverso quel cazzo proteso verso l’alto.
Mia moglie infilò una mano sotto l’accappatoio e, mentre stringeva il mio cazzo in mano, sussurrandomi mi domandò ‘Ti piacerebbe essere al suo posto?’. Liberato il cazzo dall’accappatoio, chinò il suo capo verso la cappella che aveva nel frattempo scoperta, e coperta dai suoi capelli bruni, sentì la sua bocca avvolgere il mio cazzo. In quel preciso momento, mentre la bruna del filmino aveva preso il cazzo in bocca e la rossa stava scopando il culo dell’uomo con un piccolo fallo di gomma ben lubrificato, sentii un brivido percorrermi il corpo dalla testa alla punta del cazzo che nel frattempo era stato ingoiato dalla bocca umida e calda di mia moglie. Continuò a succhiarlo ed a menarmelo con entrambe le mani fin quando non volle che le sborrassi sui capezzoli turgidi di piacere ancora coperti da quel reggiseno avion di pizzo trasparente che nulla lasciava all’immaginazione. Mentre il filmino, che conoscevo bene, andava avanti, mi chiese di vestirmi perchè voleva parlarmi di una cosa molto importante seduti al solito bar davanti a due belle birre fredde e spumeggianti. Rimasi un attimo deluso per non dire quasi incazzato, per come si era conclusa quella nostra parentesi erotica. Sicuramente mi aveva dato un contentino per invogliarmi a starla a sentire per l’ennesima volta mentre mi confidava i suoi soliti problemi di lavoro. Mentre ci preparavamo ad uscire, però, mi rendevo contemporaneamente conto che il contentino era stato veramente inusuale e troppo fuori dai soliti schemi sessuali di mia moglie. Mi convinsi che l’argomento di cui mia moglie voleva parlami doveva essere veramente serio! Iniziai ad essere ansioso di scoprirlo al più presto.

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Indossammo abiti leggeri, di lino. Io un bermuda bianco con una camicia nera. Mia moglie un pantalone leggermente attillato rosa con una camicia bianca sbottonata al punto giusto da innescare la fantasia nell’immaginare le sue belle tette.
Ci dirigemmo verso il centro parlando del più e del meno. Trovammo facilmente posto per parcheggiare. Era un venerdì pomeriggio di fine luglio, ormai, e molti erano già partiti per le vacanze. L’aria era calda ma mossa da un leggero venticello che la rendeva respirabile ed alla fine, piacevole.
Ci sedemmo al solito tavolo, la solita cameriera ci servì le birre fredde e schiumose e mia moglie esordì, dicendomi:’ Di la verità, vorresti scopartela la cameriera, vero?’ ‘Credi che non mi sia mai accorta di come le guardi il culo mentre si allontana dal nostro tavolo?’. Io, imbarazzato ma al contempo eccitato nell’udire quelle parole, colsi la palla al balzo rispondendo tra il serio ed il faceto:’Certo, mia cara. Ma non senza di te!’. ‘La solita proposta indecente e perversa, frutto della tua fantasia erotica’ mi ribadì. Aggiunse: ‘Peccato, però, che non sia rossa, come una delle protagoniste del tuo filmino preferito’. Come faceva a sapere che era il mio filmino preferito? E cosa voleva insinuare, ancora, con quelle parole? Continuò: ‘Stamane al lavoro ho sentito una delle mie amiche conosciute quando ero in trasferta. Sara, ti ricordi? Te ne ho parlato spesso. è quella che mi ha dato una mano nel completare il rapporto finale al computer per inserire le foto’. Eccola, pensai. Ci risiamo. Ancora una serata a tempestarmi di domande e dubbi sul lavoro svolto in trasferta e su come sarà valutato dai suoi superiori. Che palle! Rassegnato continuai ad ascoltarla con sufficienza. ‘Sai Paolo’ è il mio nome. A proposito, non vi ho detto che mi chiamo Paolo e mia moglie Cinzia. ‘Sara mi ha detto che questo week end verrà nella nostra città per accompagnare suo marito che lunedì e martedì ha una riunione con dei clienti. Vorrebbe approfittare per venirmi a salutare e finalmente conoscerti. Io le ho detto che se vuole, possono fermarsi pure da noi a dormire, non credi?’ ‘Ma certo’ annuii. ‘Del resto Sara mi sembra sia stata sempre carina nei tuoi confronti, vero Cinzia? Così avrai modo di ricambiare l’ospitalità’. ‘Grazie, Paolo’ replicò mia moglie. ‘Sei un tesoro. Vedrai, ti piacerà…in tutti i sensi…’ ‘In che senso’ le chiesi. ‘Sai, Paolo. Sara è rossa…’ un brivido mi percorse la schiena e subito la mia mente andò a quelle frasi allusive dette ultimamente da mia moglie e, soprattutto, a quel filmino porno. ‘Forse è giunta l’ora di svelarti un segreto che ti chiarirà un pò di cose, mio caro’ continuò Cinzia. E mentre sorseggiava la birra, guardandomi negli occhi, continuò:’ Una sera Sara si fermò da me per aiutarmi al pc. Mentre eravamo intente a completare il mio rapporto, Sara, scherzando, mi domandò se mai avessi visto qualche filmino porno, magari insieme a te.’ Figurati, le dissi. Mi fanno schifo quelle cose.’ Sara mi guardò negli occhi e replicò: ‘Ma dici sul serio, Cinzia? Ma non sai proprio cosa ti perdi. Certo c’è della porcheria in giro, e ti dò ragione. Ma se becchi quelli giusti, sono delle vere e proprie opere d’arte. Ti faccio vedere.’ Io, incredula a quanto mi stava proponendo Sara, rimasi esterrefatta ad osservarla mentre si collegava ad internet ad uno di quei siti che consentono di scaricare filmini porno di tutti i generi. In men che non si dica, iniziò a scorrere davanti a noi un filmino porno dove un uomo ed una donna stavano scopando in maniera veramente eccitante. I costumi erano davvero belli, come anche i protagonisti, la scenografia e le luci. Aveva ragione Sara, non c’era proprio nulla di volgare in quelle scene che, però, erano veramente pornografiche ed eccitanti. Lui la stava scopando da dietro, davanti ad uno specchio e si vedeva chiaramente il suo cazzone che le sfondava la fica riflesso nello specchio.’ Io rimasi di ghiaccio, nell’ascoltare cosa Cinzia mi stesse raccontando. Non vi nascondo che il mio cazzo non fece altrettanto, anzi. Cinzia continuava:’ Sai, Paolo. In quel momento mi sentivo davvero imbarazzata, ma non disgustata. Del resto Sara fu molto discreta. Le scene si susseguivano e man mano che il filmino andava avanti diventavanoo sempre più hard. Ad un certo punto, iniziò una scena che riprendeva in primo piano due donne, bellissime, una bruna e l’altra rossa, che si baciavano con molta dolcezza ed eccitazione. In quel momento, Sara si girò verso di me, e mi accarezzò il viso con una dolcezza mista a passione erotica che mi fece venir la pelle d’oca. Paolo, forse non mi crederai, ma in quel momento le nostre bocche si avvicinarono e Sara mi baciò delicatamente. Io non credevo a quello che stava succedendo. Io, Cinzia, che avevo sempre trattato con disprezzo mio marito ogni volta che mi proponeva qualcosa che andasse oltre il semplice e naturale rapporto sessuale, stavo baciando una donna!’. Il mio cazzo, a quel punto, iniziò a reclamare spazio nei miei boxer. Aveva raggiunto sicuramente l’erezione più grande di tutta la sua vita. Per fortuna che il tavolino del bar stava nascondendo tutto. Cinzia, conoscendomi bene, mi disse: ‘Caro Paolo, immagino che il tuo cazzo sia diventato duro e grosso più che mai, vero porco? Avresti mai immaginato di ascoltare dalla mia bocca quello che ti sto raccontando?’ Io non avevo più saliva. E con un filo di voce, la implorai di proseguire nel suo racconto. ‘Lo sapevo’ proseguì mia moglie ‘Ne ero sicura che ti avrebbe fatto piacere sapere perchè tua moglie è cambiata. Avevi proprio ragione quella sera quando mi sussurasti nell’orecchio, dopo quella formidabile scopata, che ero cambiata. Si Paolo, sono cambiata. Sono diventata una porca assatanata di sesso. Sara mi ha fatto varcare la soglia della perversione, e ne sono contenta. Perchè ho scoperto cosa vuol dire godere veramente ed, anche, perchè finalmente potrò accontentare mio marito, che amo da morire, nelle sue fantasie erotiche più recondite’ Non ci potevo credere, dove voleva andare a parare mia moglie. ‘Paolo’, continuò Cinzia, ‘Sara mi sdraiò sul letto, e continuandomi a baciare incominciò ad esplorare il mio corpo. Le sue mani risalirono lungo le mie gambe e si infilarono sotto la gonna tra le mie gambe. Scostarono le mutandine e le sue dita incominciarono a giocare con il mio clitoride. Le allontanai la testa da me, infilandole le mani nei capelli e la diressi verso le mie tette. Baciami tutta, le chiesi. Fammi godere. Sara non stava aspettando altro. Mi scoprì le tette ed inizio a leccare e succhiare i miei capezzoli. Poi mi sfilò prima la gonna e poi le mutandine. Mi divaricò delicatamente le gambe ed avvicinò le sue labbra carnose alla mia fica che avevo proprio quella mattina depilata. Iniziò a leccarmi e penetrarmi con delicatezza. Paolo, amore mio, sapessi che piacere mi stava dando Sara in quel momento. è diverso essere accarezzate da una donna. Sa esattamente cosa l’altra vuole. Mi fece venire non so quante volte, la mia figa era un lago. Poi Sara si spogliò anche lei, aprì la sua borsa e tirò fuori un fallo di gomma che era enorme. Era molto più lungo del tuo cazzo, Paolo, ma soprattutto più largo. Non ci crederai, ma la implorai di infilarmelo tutto nella fica. Sara non se lo fece ripetere due volte. Mi mise un cuscino sotto il culo, mi allargò bene le gambe, si accertò che potessi vedere bene tutto ed iniziò a spingermelo dentro, centimetro dopo centimetro. Sarà stato lungo più di 25cm, Paolo. Mi entrò tutto dentro. Mi sentivo piena e sventrata da quell’arnese enorme. In quel momento ti pensai, avrei voluto che fossi li ad osservarci ed ad eccitarti mentre la tua mogliettina sdraiata sul letto veniva trattata come una puttana di alto rango da un’altra donna che altro non voleva che farmi scoprire cosa vuol veramente dire fare sesso. All’ennesimo orgasmo, la implorai di fermarsi per farmi riprendere fiato. Sara si sdraiò a fianco a me e mi accarezzò delicatamente tutto il corpo. Mi sentivo veramente un’altra persona, mi sentivo veramente donna, mi sentivo veramente pronta, ora, a darti piacere. Dopo un pò, ricambiai a Sara tutte le attenzioni che mi aveva dedicato fino ad allora, ma con una variante. La feci mettere a pecora davanti allo specchio e mentre le infilavo in fica tutti quei 25cm di cazzo di gomma, in un orecchio le sussurrai ‘Ti piacerebbe avere ora anche un cazzo vero in bocca da succhiare e far sborrare?’ ‘Siiiiii’ Mi rispose Sara. ‘E se fosse quello di mio marito?’ In quel momento mi cadde da mano il boccale di birra e tutti gli ospiti del bar si girarono verso di noi. Qualche maschietto approfittò per farsi bello verso la sua donna deridendo la mia imbranatezza. Ma che potevano saperne, loro. Mia moglie aveva proposto alla sua amica di coinvolgermi nei loro giochini porno. In quel momento tutto mi fu chiaro. Ogni dubbio fu fugato dalla mia mente. Ebbi la certezza che mia moglie era veramente cambiata, ed ebbi la conferma che quelle frasi allusive buttate li quasi per caso da mia moglie, in realtà avevano un senso: quello di portarmi pian piano a realizzare il mio sogno erotico. Già, scoparla con un’altra donna. Mia moglie capì esattamente lo stato di eccitazione e confusione in cui mi trovavo. Chiamò il conto, pagò e, come fossi un bambino, mi invitò ad alzarmi e dirigerci verso l’auto. Mentre camminavamo, infilò una mano sotto la mia camicia e mi accarezzò le spalle con l’intento di farmi veramente esplodere il cazzo nei pantaloni. Mentre eravamo in macchina Cinzia mi invitò a dirigerci a casa proponendomi :’Che ne dici di scoparmi sul divano mentre facciamo scorrere sul nostro schermo gigante quel filmino in cui la bruna e la rossa si scopano quello stallone?’ ‘Immagina, Paolo, la bruna sarei io, la rossa Sara, e lo stallone tu’. Io non ce la facevo proprio più. Venni nelle mutande. Cinzia se ne accorse e da gran porca, che ormai era diventata, mi tirò fuori l’uccello e me lo ripulì delicatamente con la lingua approfittando del fatto che in quel momento eravamo proprio entrati nel garage sotto casa nostra. Mentre eravamo in ascensore, mi si avvicinò ad un orecchio e mi rivelò: ‘Questo week end, grazie anche a Sara, finalmente la tua mogliettina realizzerà il sogno erotico che tante volte mi hai chiesto di realizzare e che io ogni volta, sa stupida puritana, ti ho sempre negato con disprezzo’. Capii che quel venerdì mattina Cinzia si era sentita con Sara ed avevano organizzato tutto a puntino e nulla sarebbe stato lasciato al caso. è inutile dirvi come proseguì la serata. Scopammo in tutte le posizioni possibili e mia moglie ancora un volta mi stupì. Mi confidò che al rientro da quella trasferta ormai era diventata un’assidua frequentatrice di siti da cui scaricare film porno completi e che il suo principale passatempo, in mia assenza, era scoparsi la fica col mattarello in ceramica vietrese mentre guardava il filmino del giorno sempre con oggetto due donne che scopavano con un uomo. Mia moglie era finalmente cambiata!

Commenti a iocaronte@gmali.com Mentre eravamo ancora nelle membra di Morfeo soddisfatti e svuotati dalla serata di sesso sfrenato conclusasi alle prime luci dell?alba di quel sabato mattina, vieniamo svegliati dallo squillo del cellulare di Cinzia. erano circa le undici. ?Chi sarà mai?? Chiesi a mia moglie. Lei, ancora con gli occhi chiusi, esclama ?O mio Dio! Vuoi vedere che Sara è già all?aeroporto? Che ore sono, Paolo?? Mi chiese. ?Circa le undici? le risposi. ?Che figura? mentre balza dal letto come se avesse visto il diavolo ?Sara sarà già all?aeroporto e fra non molto sarà in città?. Effettivamente era Sara che stava informando Cinzia che tempo mezz?oretta sarebbe arrivata in albergo. Sara mi invitò a prepararmi abbastanza in fretta. Non sarebbe stato carino lasciare aspettare Sara col marito in albergo.
Così dopo una doccia rinfrescante e tonificante, per non perder tempo, indossammo gli stesi vestiti della sera precedente. Del resto, non ne avevamo fatto un gran uso… In men che non si dica, eravamo alla reception dell?albergo. Il marito di Sara era li ad attenderci mentre Sara era salita un attimo in stanza a darsi una rinfrescata. Lui era il tipico uomo d?affari sulla cinquantina, un pò sulle sue, perso nei suoi pensieri di lavoro. Molto cortese e di compagnia. Ma era evidente che l?unico scopo della sua vita era il lavoro. Ebbi l?impressione che non vedeva l?ora di scaricarci sua moglie così da dedicarsi alle sue faccende lavorative. Finalmente Sara ci raggiunse. Cinzia e Sara si abbracciarono con affetto. Poi Cinzia me la presentò e, stringendole la mano, sentii un brivido scorrere lungo la schiena. La donna che aveva cambiato mia moglie, finalmente era li davanti a me, la stavo toccando… ed il mio cazzo ebbe un sussulto. Dopo i soliti convenevoli, come avevo previsto, il marito, scusandosi, si licenziò da noi poichè aveva alle 13 un pranzo di lavoro con dei clienti in un ristorante del centro. Cinzia pensò bene di invitare Sara a casa nostra, invitandola a portare con se i suoi bagagli così da non dover avere la necessità di dover tornare in albergo e, quindi, avere la libertà di vivere quel week end come sarebbe venuto. Già, queste furono le testuali parole pronunciate da mia moglie, mentre, stringendo la mano di Sara, ci guardava negli occhi in modo a dir poco biricchino. Invitai le donne ad aspettarmi all?ingresso dell?albergo mentre andavo a recuperare l?auto. Arrivato all?ingresso, ebbi solo pochi secondi, quelli necessari alle due amiche di raggiungermi in auto, per osservare come Sara era fatta. Cinzia mi aveva detto che aveva 45 anni, ma ne dimostrava qualcuno in meno. Era una donna molto curata. La prima impressione che ebbi fu che non era una donna bella, non di quelle che ti giri ad osservare al suo passaggio. Ma aveva un non so che di erotico, nei suoi movimenti, nelle sue forme. Era un pò in carne, ma al punto giusto. Ciò che però veramente mi colpì, furono le sue gambe ed il suo fondoschiena. Quelli erano proprio fatti a posta per innescare mille pensieri erotici. La gonna a tubo attillata, color avorio, appena sotto il ginocchio con uno spacco dietro rendevano bene il contenuto. La camicetta blu notte di seta, attillata anch?essa, metteva in risalto il seno ben fatto ma non molto grande. A prima vista, non sembrava essere più di una terza. La pelle olivastra, probabilmente abbronzata dalle lampade, il trucco ben curato. Insomma, non era una gran figona, però mi stuzzicava, e non poco. Forse avrà contribuito in questo mio giudizio il sapere cosa c?era stato tra le e mia moglie. In ogni caso, non mi dispiaceva affatto pensare che probabilmente a breve l?avrei potuta condividere con mia moglie….anzi!!!
Il tempo necessario per raggiungere casa nostra fu sufficiente a convincermi che Sara era sicuramente una persona simpatica, allegra, intelligente e profonda. Insomma, una persona con cui è piacevole trascorrere il tempo libero. Mi resi conto, anche, che c?era una profonda intesa tra Cinzia e Sara. Del resto, Cinzia non sarebbe arrivata fino a quel punto se veramente Sara non fosse stata una persona con un certo carattere e spessore. Insomma, al di la delle attese a sfondo sessuale, in ogni caso ero contento che Sara si era unita a noi. Diciamo che completava la nostra coppia. Notai che la sua presenza faceva si che l?intesa tra me e Cinzia era ancora più piacevole, interessante, intrigante.
Le donne scesero davanti all?androne e si avviarono su mentre io andavo a parcheggiare l?auto in garage.
Quando entrai in casa, Cinzia era intenda a mostrare casa nostra a Sara. Le sentivo parlare e ridere. Avvisandole che ero li in casa, pensai che sarebbe stato carino offrire un buon prosecco bello fresco. Avevo appena terminato di riempire i calici, quando Cinzia mi raggiunse in cucina. Aveva lasciato Sara a sistemare le sue cose nella stanzetta che era solita ospitare la mamma di Cinzia. ?Beh, che ne dici?? mi interrogò sotto voce. Me l?aspettavo quella domanda. In tutto il tragitto pensavo alla risposta che avrei dovuto dare. Ero indeciso se confessare a Cinzia il mio vero giudizio su Sara, oppure se darne uno un pò più disinteressato. Nel primo caso temevo che Cinzia potesse ingelosirsi, nel secondo caso rimanere delusa. Insomma, nell?uno o nell?altro caso il mio timore era quello di rovinare tutto e mandare tutto a monte ma mia moglie, mi risolse dal dubbio origliandomi ?Sai, non sono gelosa di Sara, anzi, conoscendoti, sono proprio sicura che ti sia eccitato nell?osservarla dallo specchietto mentre guidavi.? Le parole sussurrate con malizia e l?alito che mi solleticava l?orecchio, mi fecero irrigidire il cazzo. Non dissi nulla, mia moglie ebbe la risposta palpandomi la parte anteriore dei pantaloni. ?Sara? Vieni, Paolo ha versato dell?ottimo prosecco. Non facciamolo riscaldare.? Prendendo il vassoio, si diresse in salotto, dove incontrò Sara che si era nel frattempo messa a suo agio. Aveva indossato un jeans nero attillato ed una camicia di cotone bianca sportiva con dei sandaletti bianchi con un pò di tacco, quanto bastava per evidenziare le sue gambe ed il suo culo da urlo. Ci accomodammo sul divano e mentre allegramente si iniziava ad ipotizzare sui probabili programmi di quel fine settimana, Sara prese in mano il mattarello di ceramica vietrese ed inizio a farlo girare e scorrere nelle mani. Nel fare ciò, guardava Cinzia con aria di intesa e poi mi guardava negli occhi in modo a dir poco malizioso. Io continuavo a sorseggiare in maniera apparentemente indifferente, ma non riuscivo più a concentrarmi ed a pensare a cosa proporre per quel fine settimana. Le due se ne accorsero e, lasciandomi di stucco, si scambiarono un cenno di intesa. Sara guardando Cinzia ed accennando un sorriso sornione, le chiese ?E? questo??. Già, rispose Cinzia. ?Però!? replico Sara ?Niente male? e così dicendo, lo porse a Cinzia. In quel momento, mi resi conto che si stava finalmente avverando il mio sogno erotico. Cinzia lo prese tra le mani, lo avvicinò alla bocca e iniziò a leccarlo. ?Mi piacete voi due. Mi piacete molto e mi eccitate? sentimmo uscire dalle labbra di Sara. ?Anche tu ci ecciti, vero Paolo?? replicò Cinzia. In quel momento il mio cuore iniziò a battere a mille. Il mio cazzo si fece davvero piccolo. Vedere mia moglie in quell?atteggiamento e sentendola pronunciare quelle parole in presenza di un?altra donna invitandomi a far sesso con loro, mi rendeva ansioso ed allo stesso tempo incredulo. Non poteva essere, era un sogno. Non ci credevo. Per anni avevo chiesto a mia moglie di realizzare quello che si stava realizzando e mia moglie mi aveva sempre negato tutto con disprezzo. Ed ora era li che provocava me e la sua amica, che creava l?atmosfera giusta per iniziare un intesa a tre che chi sa dove ci avrebbe portati. Mia moglie capì che ero indeciso sul da farsi non perchè imbranato, ma perchè timoroso di rovinare tutto. Così prese la situazione in pugno e continuò: ?Sara, tu piaci a Paolo. Lo sento. Ma lui ha paura di offenderci, ha paura di comportarsi dal quel porco che è perchè non vuole rovinare tutto. Digli che ti piace, digli che può liberare le sue fantasie che non sarà giudicato. Digli che siamo le sue puttane?. Sara non disse nulla. Si alzò e si avvicinò a mia moglie. Per un momento le prese il mattarello e guardandola negli occhi, lo leccò. Mia moglie le fece un cenno di assenso. Sara le restituì il mattarello e si diresse verso di me. Mentre Cinzia guardandomi negli occhi, continuava a giocare col mattarello con l?obiettivo di eccitarmi e scatenare le mie fantasie, sentii le mani di Sara sul mio corpo. Mi stava accarezzando il petto. Sentivo il suo alito sulle mie guance. Non avevo il coraggio nè di guardarla nè di toccarla. Continuavo ad osservare mia moglie per cercare nei suoi occhi un cenno, un segno che mi indicasse il da farsi. Ma nel frattempo le mani di Sara si fecero sempre più strada sul mio corpo. Sbottonarono la mia camicia e la sua mentre me la sfilavano la sua lingua avvolse i mie capezzoli. Cinzia spingeva sempre più a fondo il mattarello nella sua bocca. Era evidente che stava facendo un vero pompino a quel cazzo di marmo. Capii la mia esitazione e la sentii invitarmi ?Perchè non l?accarezzi? Te l?ho detto che non sono gelosa di Sara, altrimenti non sarebbe qui a fare quello che sta facendo. Liberati, e facci quello che vuoi. Siamo qui per te, per farti godere e per godere?. Cinzia era veramente cambiata ma rimaneva la gran donna che conoscevo. Colpì nel segno. Quelle parole mi sbloccarono da ogni dubbio, ogni timore, ogni preoccupazione. Le mie mani come d?istinto si infilarono tra i capelli di rosso rame di Sara e iniziarono a guidare la testa di Sara verso il basso. Lei non aspettava altro. Le sue dita affusolate, brune, con le unghie curate smaltate con un tenue color argento si infilarono nei mie pantaloni di lino con l?intendo di sbottonarli e farli scivolare sulle mie gambe. Aveva voglia del mio cazzo, che chissà quante volte mia moglie le aveva decantato. I pantaloni scivolarono giù. Le labbra di Sara si appoggiarono sugli slip che iniziarono a gonfiarsi. Mi sfilai le scarpe solo con l?aiuto dei piedi, continuando a rimanere diritto in piedi e con le mani tra i capelli di Sara. Ero rimasto in slip davanti a mia moglie seduta sul divano che stava spompinando un cazzo di marmo ed ad una donna conosciuta solo qualche ora fa, ma che aveva cambiato la donna che amo a cui aveva fatto scoprire il sesso vero. Sara, accarezzandomi le cosce ed i glutei, si voltò verso Cinzia che ormai era partita. Mentre la guardava, si alzò continuando a far scivolare le sue dita lungo il mio corpo e, una volta in piedi, mi prese per le mani e mi accompagnò dietro il divano alle spalle di Cinzia. Quest?ultima, chinò la testa all?indietro, al di là dello schienale del divano per osservare le nostre mosse. Sara si posizionò dietro di me. Sentivo le sue tette comprimersi sulle mie spalle. Il sentire un?altra donna stringersi a me, il suo fiato sul mio collo, le sue mani che mi accarezzavano il petto e piano scendere giù, mi fece definitivamente eccitare, tanto che la punta della mia cappella era appena al di fuori degli slip, essendo il cazzo costretto dagli slip ad allungarsi verso l?alto. Le dita di Sara la sfiorarono, per poi accarezzarla sapientemente. Iniziai ormai a bagnarmi, e questo rendeva il tocco di Sara ancora più piacevole. Osservavo Cinzia leccare quel mattarello di marmo mentre mi guardava negli occhi vogliosa. Si incurvò ancor più all?indietro, quasi a sfiorare le mie palle con il suo naso. Fu a quel punto che Sara liberò il mio cazzo dalla costrizione degli slip e lo porse a mia moglie che, delicatamente, iniziò a leccarlo con la punta della lingua nella parte inferiore. Sara, sempre alle mie spalle, teneva il mio cazzo con la mano destra e si preoccupava di renderlo disponibile alle leccate di mia moglie mentre con la mano sinistra iniziò ad accarezzare il viso di Cinzia per scendere poi sul suo collo. In quella posizione si rese conto che non poteva andare oltre così, senza lasciare il mio cazzo, si spostò sul mio fianco destro. In questo modo, prese il mio cazzo con la mano sinistra e, visto ormai che la lingua di mia moglie lo aveva già assaggiato dalle palle alla punta, decise di scappellarlo piano piano. Quale posizione migliore per mia moglie per leccarmi il propuzio e farmi iniziare a pulsare il sangue fin sulla cappella. Nel frattempo, Sara, mentre mi leccava le labbra con la punta della lingua, e dopo aver sbottonato un paio di bottoni della camicia di mia moglie, la scostò sui lati scoprendo gran parte del seno di mia moglie, ancora avvolto in un reggiseno di pizzo trasparente ma questa volta bianco, ed iniziò a massaggiarlo lentamente ma in maniera molto sensuale. A quella vista, il mio cazzo divenne veramente duro. La cappella si fece lucida per gli umori che iniziarono a grondare e per le continue slinguate di mia moglie. Sarà lasciò per un momento la presa del mio cazzo per liberare definitivamente le tette di Cinzia prima dalla camicia e poi dal reggiseno. Tutta la maestosità del seno di mia moglie comparve davanti ai nostri occhi. Sara d?istinto di chinò in avanti per leccare i capezzoli ormai turgidi di Cinzia. In quel momento, offrì alla mia vista, ma soprattutto alla mia mano destra, quel splendido culo che non aspettava altro che essere accarezzato a dovere. La mia mano destra si insinuò tra le gambe di Sara mentre quella sinistra continuava a porgere alla lingua di mia moglie il cazzone ormai enorme. Sara gradì l?iniziativa e divaricò le gambe per meglio accogliere la mia mano. Approfittando della posizione, sbottonò i pantaloni di mia moglie e li aprì mettendo in mostra le mutandine bianche di pizzo trasparente che lasciavano intravedere la peluria molto corta che ricopriva solo la parte superiore del pube. Cinzia, infatti, proprio forse pensando a quello che sarebbe successo l?indomani in presenza della cara amica, la sera prima tra una scopata e l?altra mi aveva chiesto di depilarla. Sara a quella visione non resistette. Girò intorno al divano e si posizionò in ginocchio tra le gambe di mia moglie. Invitandola a sollevare il bacino, le sfilò prima i pantaloni e poi le mutandine. Mia moglie era oscenamente distesa sul divano, vestita solo con le scarpe nere con tacchi a spillo, che mostrava la sua fica in tutta la sua bellezza alla visione di Sara mentre io, nel frattempo, tenendola per le tette, le stavo scopando la bocca con la cappella. Sara afferrò il mattarello lasciato da mia moglie, che ormai aveva sostituito col mio cazzo, lo bagnò con la sua saliva facendolo scorrere nella sua bocca mentre mi puntava con il suo sguardo carico di erotismo e perversione, lo avvicinò alla grandi labbra di mia moglie e piano, ma inesorabilmente, la penetrò per tutta la lunghezza di quel cazzo di marmo. Cinzia, si ritrovò il cazzo di carne di suo marito in bocca e quello di marmo nella fica abilmente manovrato dalla sua compagna di sesso. Vi lascio immaginare quale fu il mio stato di eccitazione che, però, sicuramente non era inferiore a quello di mia moglie Cinzia. Non era la prima volta che succhiava il mio cazzo avendo quello di marmo nelle gambe. Ma quest?ultimo era sempre stato manipolato o dal sottoscritto o da lei stessa. Il fatto che ora fosse governato da una terna persona, era per lei, come essere scopata da due cazzi di due persone di diverse, come appunto eravamo io e Sara, i suo amanti. Credo che in quella posizione Cinzia venne un paio di volte, mentre io non ero molto lontano dal mio primo orgasmo. Mia moglie se ne accorse e mollò la presa. Raddrizzò la schiena, mettendosi seduta in posizione quasi normale sul divano. Già, quasi normale perchè Sara continua lentamente a scoparle la fica col mattarello. Cinzia, però, riuscì prima ad accarezzare il viso ed i capelli della sua amante e poi a sbottonarle e sfilarle la camicia. Sara non indossava reggiseno. I suoi seni morbidi, un pò cadenti con i capezzoli all?insù, più piccoli di quelli di mia moglie, vista anche la taglia minore rispetto alle tette di mia moglie, si mostrarono in tutta la loro carica erotica davanti ai miei occhi. Finalmente iniziavo a conoscere Sara anche nella sua più profonda intimità. Le due donne iniziarono ad eccitarsi a vicenda. Più Cinzia stringeva tra le sue dita i capezzoli turgidi di Sara, più quest?ultima spingeva con forza il mattarello nella fica di mia moglie, facendo ad ogni spinta sussultare e gridare di piacere. Io mi tenni fuori dalle loro attenzioni per osservarle e scoprire dove sarebbero arrivate. Solo per un momento, mi misi alle spalle di Sara, la feci sollevare in piedi, lasciandola curva verso mia moglie per non distoglierla da ciò che le stava facendo, e l?aiutai a denudarsi completamente. Quando le sfilai la culotte di pizzo nero, il suo culo maestoso si presentò al mio sguardo. Nella posizione in cui era, Sara mi mostrava entrambi i suoi buchi. Anche lei s?era depilata, ma, a differenza di Cinzia, aveva solo rasato al minimo la peluria, lasciandola comunque tutta così come madre natura l?aveva messa. Rimasi incantato per un momento a mirare quello spettacolo. Il mio cazzo svettava maestoso a non molti centrimetri da quei buchi. Quando distolsi lo sguardo, incrocia quello di mia moglie che, nonostante stesse per raggiungere un altro orgasmo, ebbe il modo per farmi capire con l?espressione del viso che aveva capito che desideravo anche quei buchi e che per nulla la mondo avrei dovuto rinunciarvi, anche per il suo piacere. Io, dal canto mio, avrei voluto scoprire quei buchi con l?aiuto di mia moglie. Così mi scostai dalla parte posteriore di Sara e mi misi sul suo fianco, col cazzo diritto all?altezza del suo viso. Sara, come se scopassimo insieme da una vita, intuì in maniera fulminea le mie intenzioni e, continuando a deliziare la fica e l?anima di mia moglie con quel freddo cazzo di marmo, avvicinò le sue labbra alla mia cappella e, aiutata anche dalle mie mani che le cingevano la testa, nascoste dalla sua chioma rosso rame, si infilò tutto il mio cazzo in bocca fino alle palle. Sara aveva una bocca più capiente di quella di Cinzia. Mia moglie, infatti, un pò per le dimensioni ridotte delle sua bocca, un pò per la grossezza del mio cazzo, riusciva a far entrare nella sua bocca solo la cappella e qualche altro centimetro. Mai, infatti, avevo avuto il piacere si sentire il mio cazzo avvolto completamente dalle labbra di mia moglie. Cinzia, probabilmente consapevole di ciò, per rendermi ancor più piacevole quel maestoso pompino senza mani che Sara mi stava regalando, esortò Sara con un?espressione che mille volte avevo immaginato di ascoltare ?Dai Sara, amore, succhiaglielo fino alle palle, fallo sborrare tutto, riempiti per la bocca della sua sborra?. All?ascoltare di quelle parole, Sara aumentò il ritmo delle pompate e io di li a poco le inondai la bocca di sborra, proprio nel momento in cui mia moglie raggiungeva il suo terzo orgasmo dimenandosi come una forsennata.
In quel momento ero soddisfatto come non mai ma allo stesso tempo preoccupato che tutto fosse finito li, che il mio cazzo si fosse svuotato ed io non sarei più stato in grado di proseguire. Ma così non fu, anzi. Il mio cazzo rimase duro anche dopo la sborrata. Era solo un pò più lucido, per ovvi motivi. Rimasi in piedi li, fermo, soddisfatto di me stesso mentre le mie amanti con un bacio sensuale si scambiavano il mio sperma. Ma avrei pensato che mia moglie potesse arrivare a tanto! ?Hai visto?? le sentii dire a Sara. ?E? o no un vero stallone??. ?E? anche un gran gentiluomo? replicò Sara. ?Avrebbe potuto scoparmi da dietro ma non lo ha fatto perchè ha voluto aspettarti per farlo insieme a te?. Come faceva a conoscere ciò che avevo pensato in quei minuti precedenti, quando ero dietro di lei ed era intenta a far godere Cinzia. Si era confermata la gran donna di classe ed intelligente che ancora prima si era dimostrata di essere non approfittando subito del mio cazzo ma porgendolo prima a mia moglie, per rispetto nei suoi confronti. In quel momento capii che le avevo conquistate definitivamente, che ero il loro dio dell?amore, che da quel momento le avrei potuto chiedere tutto, anche le cose più impensabili. Mentre pensavo ciò, mia moglie si era alzata dal divano e mi aveva teneramente baciato in bocca. Sapeva del mio sperma. Anche Sara si alzò e ci raggiunse abbracciandoci sensualmente e avvicinando la sua lingua alle nostre. Il mio cazzo urtava sul ventre di mia moglie e diventava ancor più duro per quel bacio così intimo che ci stavamo scambiando. A quel punto fui io a prendere l?iniziativa. Continuando a baciare Sara, invitai mia moglie ad accogliere nella sua bocca il mio cazzo. Lei capì. Capì che avrebbe dovuto preparami a dare piacere alla sua amante e a riceverlo da entrambe. Mentre con una mano si aiutava a spompinare il mio arnese, con l?altra iniziò ad esplorare la fica di Sara. Feci adagiare quest?ultima sul divano in posizione supina, preoccupandomi di allargarle per bene le gambe così che le dita di mia moglie potessero andare fino in fondo. Cinzia seguì Sara sul divano e si sedette eretta davanti a me. Mentre continuava succhiarmi il cazzo e con una mano a massaggiarmi le palle e lo scroto, con l?altra iniziava ad allargare la fica di Sara per prepararla al mio cazzo. Anche se in una posizione non molto felice, mentre con una mano seguivo i movimenti della testa di mia moglie, con l?altra riuscii a prendere il mattarello che fino a poco prima tanto piacere aveva regalato a mia moglie e glielo porsi inequivocabilmente. Ricambiò alla sua amante il piacere che precedentemente le aveva donato. Per come il mattarello entrò con fatica nella fica di Sara, capì, così pure Cinzia, che il mio cazzo avrebbe trovato una certa resistenza ad entrare in quella fica che, forse, aveva fin?ora ospitato solo cazzi di misura inferiore al mio. Un cenno di soddisfazione da parte di mia moglie si accennò sulle sue labbra mentre si rivolse verso di me, come per dire ?io avrò la bocca piccola e faccio fatica a spompinarti, ma lei ha la fica piccola e farà fatica ad ospitarti…?. In quel momento la complicità tra me e mia moglie raggiunse uno dei suoi apici. Sara, volutamente, era preda di noi due, delle nostre più recondite voglie erotiche. Avevamo deciso che meritava di godere come mai aveva fatto fin?ora. Sapevamo, in realtà, che questo sarebbe valso anche per noi!
Cinzia era riuscita a far entrare nella fica di Sara solo la punta del mattarello, oltre non riusciva ad andare. Capi che avrebbe avuto bisogno del mio aiuto perchè potesse riuscire a farlo entrare tutto. Così sfilai il mio cazzo dalla sua bocca e mi misi a 69 su Sara, che nel frattempo avevamo fatto sdraiare sulla chaise longue con le gambe divaricate e la fica ben a disposizione di mia moglie. Mentre Sara si godeva il mio cazzo ed io la sua bocca larga e profonda, io e mia moglie ci dedicammo alla sua fica. Mentre le succhiavo e massaggiavo il clitoride, Cinzia, aiutandosi con l?olio che ormai non era più tanto ?extravergine? ed approfittando che quella posizione stava facendo raggiungere il primo orgasmo alla nostra amante, Cinzia pian piano riuscì a penetrare quella fica vogliosa per tutta la lunghezza del mattarello. Sara venne non una volte, ma ben due consecutive. Mai infatti, come per sua stessa ammissione tra un mugolio di piacere e l?altro, aveva accolto dentro di se un cazzo delle dimensioni del mattarello e ancor più la eccitava l?idea che di li a breve avrebbe dovuto accogliere il mio ancor più grosso! Le sue parole furono confermate da come si era goduto in bocca il mio cazzo. Io, per fortuna di tutti, ero lontano a venire, e mia moglie lo sapeva benissimo. Mentre Sara continuava a deliziarsi del mio cazzone, Cinzia le sfilò il cazzo di marmo dalla fica, che rimase oscenamente aperta, e me lo porse perchè voleva che assaporassi gli umori di Sara che lei conosceva ormai molto bene. Quella scena fu veramente eccitante per me. Mia moglie, che aveva appena finito di scopare la fica di un?altra donna con la mia complicità, mi invitava ad assaggiarne i suoi umori! Sara ormai era veramente in estasi :?Scopami? mi implorò ?Cinzia, ti prego! Fammelo entrare tutto, spaccamela con quel gran cazzone che ha tuo marito? continuò. ?Certo amore mio? rispose mia moglie ?Adesso sei veramente pronta ad accoglierlo nella sua interezza? capi che questa volta erano le mie due amanti ad essere complici, ed io il loro strumento di piacere. Ma la complicità tra me e Cinzia non tardò a farci ritornare sull?obiettivo che ci eravamo posti: Sara avrebbe dovuto godere come non mai prima nella sua vita. Così Cinzia mi invitò a sposarmi dalla quella posizione e mi fece sedere sul divano, proprio davanti alla specchiera dell?ingresso. In quella posizione mi vedevo completamente, con il cazzo in tiro che era veramente diventato enorme. In quel momento intuii le intenzioni di mia moglie. Aiutò Sara a sollevarsi ed ad alzarsi dal divano, la baciò appassionatamente e le sussurrò in un orecchio ?Sei pronta ad accogliere il mio cazzo?? Già, proprio così. Cinzia in quel momento voleva sottolineare che io ero il suo uomo e quel cazzo era solo il suo ma che in quel momento condivideva con piacere con la sua amante. Mi sentii ancor più uomo. La mia donna aveva voluto realizzare il mio sogno erotico, forse anche per soddisfare le voglie della sua amica amante che fino ad allora non aveva mai avuto il piacere di godere con un cazzo vero, lungo 19cm e largo ben 7, ma contemporaneamente voleva ricordare a tutti i propri ruoli: tre amanti ma una sola coppia, io e mia moglie. Sara, da persona intelligente che era, capì e rafforzò quanto mia moglie aveva appena voluto sottolineare replicando: ?Si Cinzia, tuo marito ha un cazzo fantastico. Consentimi di godermelo tutto e fino alla fine?. ?Certo, mia cara, è tutto tuo. Sappi che ogni volta che ne avrai voglia, io e Paolo saremo sempre felici di accoglierti tra noi. Del resto, quel porco di mio marito altro non aspetta. Vero Paolo??. ?Si Cinzia? annuii, venendo finalmente allo scoperto ?Lo sapevo, maiale che non sei altro. Lo sapevo che Sara ti fa eccitare. Ed io mi eccito a saperti eccitato per Sara. Dai ora diamole quello che tanto ha desiderato?. E rivolgendosi alla sua amane, la prese per mano e la accompagnò verso di me. La fece girare in modo che mi desse le spalle e le disse ?Vedi Sara? Attraverso lo specchio potrai gustarti ogni centimetro del cazzo di Paolo che ti faremo entrare inesorabilmente tutto dentro, fino alle palle? Sara, nel frattempo, si era già posizionata e stava dirigendo la cappella verso le sue grandi labbra. Cinzia si inginocchiò tra le nostre gambe, facendo ben attenzione a non impallare la visuale a Sara. Sfilò il cazzo dalle mani di Sara, così che questa potesse reggersi meglio, concentrarsi ad accogliere quell?enorme pezzo di carne ed a godersi completamente lo spettacolo allo specchio. Sentii la mano familiare di Cinzia dirigere il mio cazzo verso la fica di Sara non prima di averlo per un attimo accolto nella sua bocca. Appena la punta della cappella fu tra le grandi labbra, Sara iniziò a scendere sulla mia asta. Anche io, essendo più alto di Sara, riuscivo a vedere tutto dallo specchio. Vidi la fica di Sara spalancarsi oscenamente attorno alla mia cappella. Temevo in quel momento veramente di sventrarla, ma contavo nell?elasticità dei tessuti della fica. Sara inizio ad ansimare ed a mordersi le labbra. Quello che provava, era un misto di dolore e piacere. Cinzia, dal canto suo, oltre a godersi lo spettacolo in primo piano, leccava e massaggiava il clitoride dell?amica e non tralasciava di accompagnare il mio cazzo verso la giusta direzione prendendolo dalla base ed accarezzandomi le palle. Lo spettacolo era veramente degno dei migliori film hard che avessi fino al quel momento visto. Mia moglie, complice mia ma contemporaneamente della sua amica-amante, che dirigeva il mio cazzo nella fica di Sara, mentre ci leccava ed accarezzava. La cappella era ormai dentro. Ma non era ancora detta l?ultima parola. La parte più larga, infatti, del mio cazzo è qualche centimetro più giù della cappella.e Cinzia lo sapeva bene. Così si preoccupò di lubrificare bene la mia asta con la sua saliva fin quando si poteva finalmente dire che ormai la fica di Sara aveva del tutto accolto il mio cazzo. Gli ultimi centimetri entrarono più facilmente, anche perchè ormai Sara grondava di umori. Rimase ferma immobile, col mio cazzo interamente nella fica per assaporare quella sensazione nuova, ma anche per riprendere fiato. Poi iniziò un lento saliscendi, per tutta la lunghezza della mia asta, se la volle godere tutta, veramente tutta. Ormai il mio cazzo si era fatto strada. Così Cinzia si alzò e mentre stringeva ed accarezzava le tette di Sara, mi volle baciare orgogliosa e soddisfatta. Sara improvvisamente emise un urlo. Era venuta senza nemmeno accorgersene. Appena Cinzia si chinò godersi i suoi umori, nel leccarla la fece involontariamente venire ancora. Ormai Sara mi scopava e la sua fica ingoiava completamente il mio cazzo. Venne ancora mentre si baciava appassionatamente con Cinzia ed io la aiutavo ad impalarsi prendendola per le tette, che alla fine non si rivelarono poi così piccole. Io inizia a sentire i primi sintomi di un nuovo orgasmo, ma sentivo anche che sarei durato ancora per qualche minuto. Sentii, nel frattempo, che Sara aveva sussurrato qualcosa a Cinzia, ma non riuscii a cogliere cosa. Vidi Cinzia prendere la bottiglia di olio ed iniziare a lubrificare il mattarello di marmo. Pensai che voleva far provare a Sara la doppia penetrazione. Vidi, infatti, che lo avvicinò tra le nostre gambe. Invitò Sara a fermarsi col mio cazzo completamente nella fica. Ci invitò a distenderci un pò all?indietro in modo che potesse vedere bene anche il resto. In quel momento iniziai ad avere il dubbio che non avevo effettivamente capito le intenzioni delle mie amanti. Sentii improvvisamente le dita di mia moglie accarezzare l?intorno del mio buchino e, prima che realizzassi quello che stavo accadendo, mi aveva infilato un dito nel culo. Quella porca di Sara aveva suggerito a mia moglie di farmi provare una sensazione che avevo sempre espresso a Cinzia e che questa probabilmente aveva nel passato raccontato a Sara. Capi che avrei dovuto rilassarmi così da facilitare l?inserimento di quel mattarello nel mio culo. Non potevo crederci, stavo scopando Sara mentre mia mogli mi scopava il culo. Il mattarello evidentemente fece molta fatica ad entrare…ma entrò,,,tutto. Mi stavo eccitando come non mai prima a vedermi allo specchio col cazzo completamente nella fica di Sara e mia moglie che mi scopava il culo. Sara riprese a muoversi e a danzare sul mio cazzo. Mia moglie nel frattempo mi scopava il culo. Sara volle prendere lei il comando del mattarello. In quel momento, era Sara che conduceva i giochi, più mi eccitava più la eccitavo scopandola con violenza. Cinzia, ci lasciò fare, si avvicinò alla mia bocca e mi baciò dolcemente attendendo che raggiungessimo l?orgasmo. Quando feci capire alle mie amanti che ormai ero al culmine, mia moglie mi sussurrò nell?orecchio ?Vienile dentro, riempila della tua sborra? Quelle parole furono la goccia che fece traboccare il vaso…letteralmente parlando. Inondai la fica di Sara con tutta la sborra che mi era rimasta, mentre Sara raggiungeva il suo ennesimo orgasmo.
Eravamo tutti e tre sfiniti. Ma soddisfatti, veramente soddisfatti. Ci appisolammo teneramente sul divano abbracciati.

Continua…

Scrivimi a iocaronte@gmail.com
Ero ancora un pò confuso, quando aprii gli occhi e mi ritrovai nudo disteso sul divano. Cosa ci facevo sul divano tutto nudo…ma bastò un istante a farmi ritornare nella realtà. Ero li perchè qualche ora prima avevo fatto sesso con mia moglie e la sua cara amica Sara. Già, ma dov’erano finite Cinzia e Sara? Mentre stavo domandandomelo, le sentii bisbigliare, erano in camera da letto. Rimasi li, facendo finta di dormire ancora, ero curioso di scoprire di cosa stavano parlando e soprattutto di ascoltare eventuali commenti su quello che era successo tra noi. Ma, con mia grossa sorpresa, sentii pervenire dalla stanza dei mugolii, dei sospiri, delle parole bisbigliate sottovoce che non riuscivo a capire…cosa mai stavano facendo quelle due maialine? Mi alzai, ancora nudo, e mi affacciai cercando di non farmi notare. Vidi una scena che fino a quel momento avevo solo visto nei film…porno…Cinzia e Sara erano a 69 sul letto. Cinzia era sopra Sara e dava le spalle alla porta da cui le stavo spiando. Vedevo il culo di Cinzia e la lingua di Sara che le esplorava la fica, mentre con le mani la allargavano il più possibile. Le sentivo ansimare, ma percepivo altre voci, oltre alle due donne che erano li sul letto. Per un momento mi spaventai, ma poi esplorando meglio la stanza, mi accorsi, attraverso lo specchio del comò, che mia moglie contemporaneamente stava guardando un film porno dal pc portatile che era poggiato sul letto proprio davanti a lei…e Sara poteva vederlo anche lei perchè il pc era stato posizionato in modo tale che potesse vederlo proprio attraverso lo specchio del comò. Sia io che Sara stavamo vedendo attraverso lo stesso specchio le immagini che scorrevano sul pc. Una donna bionda stava succhiando il cazzo di un uomo di mezza età, mentre un’altra bionda stava scopando la sua compagna con un fallo di gomma. Tuttò ciò, ovviamente, mi eccitò notevolmente. Il mio cazzo si fece duro, e svettava maestosamente ben al di là della porta. Mia moglie Cinzia che stava scopando con Sara mentre sbirciavano un film porno in cui due donne davano piacere ad un uomo…improvvisamente, per uno strano gioco di riflessioni, il mio sguardo incrociò nello specchio quello di Sara: mi aveva scoperto. Lei per un momento si fermò di dare piacere a mia moglie, ma era solo per escogitare qualcosa. Mi guardò negli occhi e con un’espressione difficile da descrivere, mi fece capire di avvicinarmi a loro senza farmi accorgere da mia moglie. non mi fu difficile perchè, come detto, Cinzia dava le spalle alla porta ed era rivolta verso la testiera del letto. Sara, invece, aveva la testa poggiata quasi sul bordo del letto. Quando le fui molto vicino, Sara con una mano continuò a stimolare mia moglie mentre con l’altra mi prese il cazzo ed iniziò a menarmelo, con molta delicatezza. Poi, sempre per il cazzo, mi tirò a se e iniziò a leccarlo, tutto…dalle palle fino alla cappella lucida e pompante di desiderio. Glielo spinsi in bocca…fino in fondo…che bocca che aveva Sara. Iniziai a scoparla in bocca mentre lei si dedicò con entrambe le mani alla fica di mia moglie. Le infilò una, due, tre dita in fica, mentre Cinzia, mi accorsi, le stava scopando la fica con un fallo di gomma. Non credevo ai mie occhi…mia moglie con un fallo di gomma tra le mani che scopava la fica di Sara…dove l’aveva nascosto fino ad allora? Forse l’aveva portato Sara? Ma fui di nuovo riportato alla realtà dei fatti dalla bocca calda e vellutata di Sara. Succhiava come una forsennata…forse proprio grazie a Cinzia che la stava eccitando….in pratica godevo grazie a mia moglie attraverso la bocca di Sara. Quando questa fu al culmine del piacere, si fermò, estrasse il cazzo dalla bocca, lo puntò sulla fica di mia moglie e, col solo sguardo, mi implorò di penetrarla con un solo colpo secco…fino alle palle. Così fu! Cinzia emise un urlo bestiale, di piacere misto a spavento, sorpresa. Non si era accorta affatto della mia presenza ed improvvisamente si sentì penetrare da un cazzo di carne, caldo….si girò sorpresa e mi scoprì…con piacere….Con una dolcezza unica, mi sorrise e mi sussurrò: ‘Ciao stallone, mancavi solo tu!’. ‘Dai, scopala e falla godere’ replicò Sara ‘non vedi come sta colando?’. Presi Cinzia dai fianchi ed iniziai a scoparle la fica molto lentamente, così da godermi le leccate di Sara tra i testicoli e l’inizio del cazzo. Cinzia, sempre guardandomi negli occhi, estrasse il cazzo di gomma (era enorme!!!) dalla fica di Sara e lo leccò….e provò a ficcarlo in bocca, ma era veramente troppo grande per la sua bocca. Così, sapendo che la stavo osservando, mi ridiede le spalle e riprese a scopare la fica di Sara, sapendo che ora non stava dando piacere solo alla sua amante ma anche a suo marito. Vidi quell’enorme arnese di gomma sparire nella fica di Sara. Questa visione scatenò in mè un’eccitazione animale. Iniziai a stantuffare mia moglie con tutta la mia forza, le stavo sfondando la fica mentre sentivo la lingua e le dita di Sara leccarmi ed accarezzarmi il cazzo e le palle. Sara stava per venire, lo sentivo dal ritmo del suo fiato che percepivo tra le mie gambe. Cinzia la stava veramente sventrando con quell’arnese. Anche lei, ormai, era in preda ad un’eccitazione bestiale, forse più per la situazione che per la mia azione. Non era mica la prima volta che la sfondavo con tale violenza da dietro. Nel frattempo il filmino andò avanti. Per un caso fortuito, i tre del filmino erano proprio nella medesima posizione in cui eravamo noi tranne che per un particolare. L’uomo stava scopando il culo della donna mentre l’amica col cazzo di gomma le scopava la fica. ‘Dai Sara, facciamole provare la doppia penetrazione, a questa troia’. Cinzia si girò verso di me e con uno sguardo erotico mai visto prima mi disse’ se proprio un porco, si…scopatemi tutta’ e contemporaneamente porse il fallo di gomma alla sua amante. Sara mi fece uscire da mia moglie e mi tenne li, mentre le preparava definitivamente il buchino. Questo, infatti, fu anche attenzione delle sue dita e della sua lingua prima che arrivassi io. Lo notai dal fatto che era bagnato e leggermente dilatato. Le infilo un dito dentro ed iniziò lentamente a farlo allargare. Cinzia riprese a sospirare per il piacere che riprovava. Sara prese il mio cazzo e lo avvicino al buchino, non prima di avermelo ancora ben lubrificato ingoiandolo completamente. La cappella premeva contro il buchino di mia moglie. Sara guidando con una mano il mio cazzo verso quell’obiettivo, con l’altra accarezzava il clitoride di mia moglie per farla ancor più rilassare ed eccitare così da potermi accogliere. Iniziai a spingere e la cappella non fece molta fatica ad entrare. Di solito ci voleva molto più tempo perchè potessi inculare mia moglie ma, questa volta avevo trovato la ‘strada’ già battuta. Rimase per un pò fermo con la cappella nel culo di mia moglie. Sara capì che ormai il grosso era fatto. Così, direzionando la cappella di gomma verso la fica ormai oscenamente aperta di mia moglie, la penetrò lentamente. Non avrei mai scommesso un euro che mia moglie avrebbe potuto accogliere quell’enorme arnese…ma evidentemente da un pò di tempo a questa parte ne era ormai abituata!!! Quando il cazzo di gomma penetrò completamente mia moglie, Sara mi invitò ad entrare completamente nel culo di Cinzia. Iniziai a spingere, mia moglie iniziò ad emettere strani versi di goduria…le ero tutto dentro, fino alle palle. Sentivo il cazzo di gomma che premeva sul mio. Sara iniziò a muoverlo e lo sentivo stimolarmi la parte inferiore della cappella. Provai una sensazione nuova…mai provata prima. Iniziai a anche io a muovermi, lentamente ed in maniera alternata Sara. Ormai mia moglie era in preda a continui orgasmi, era dominata da me e Sara. Mi fermai col cazzo dentro e aspettai che anche quello di gomma le fosse tutto dentro. Poi iniziai a muovermi all’unisono con Sara. Cinzia si ritrovò in una sequenza di ‘vuoto-pieno’. C’erano momenti in cui era vuota, momenti in cui aveva la fica ed il culo pieni! In quella situazione non resistetti molto….Sara lo intuì probabilmente dal rigonfiamento del mio cazzo. Mi invitò a sborrarla in bocca….e così feci…terminai la mia scopata tra le labbra di Sara mentre Cinzia mi guardava soddisfatta negli occhi, con il culo oscenamente aperto, il cazzo di gomma tutto nella fica e la qualche goccia di sborra che fuoriusciva dalla bocca di Sara.
Sfinito, mi adagiai accanto alle mie amanti e, dopo qualche minuto che ci servì per riprendere la ragione, ci abbracciammo e baciammo teneramente.
Ormai il sole stava per tramontare. Soddisfatti, sereni e felici, concordammo che un bel ristorantino sul mare era proprio quello che ci voleva.
Una leggera brezza rendeva piacevole la serata. Cenammo a base di pesce e di un ottimo Greco di Tufo, fresco al punto giusto. La serata si concluse discorrendo del più e del meno finquando le nostre membra si posarono assieme sul nostro letto matrimoniale.

Continua…

…scrivimi se vuoi.. Domenica mattina
Ci svegliammo intorno alle 11.00. Mi sembrò carino preparare la colazione alle mie donne. Così, alzandomi, le dissi che se volevano potevano rimanere ancora un pò a letto in attesa che il loro ‘maggiordomo’ le servisse la colazione. è inutile dire che la proposta fu subito accettata con grande apprezzamento.
Andando in cucina, accesi lo stereo e feci suonare un cd di musica new age. Preparai il caffè, mentre il microonde si occupava di riscaldare a dovere i cornetti. Apparecchiai il vassoio più grande che avevamo in casa, e mi recai in camera da letto. Nel frattempo, Cinzia e Sara si erano rivestite di quel tanto che bastava per coprire le loro intimità. In quel modo, però, erano ancora più sexy e provocanti di quando le avevo lasciate nude qualche minuto prima. Il mio cazzo ebbe una flebile reazione, ma nulla di eccezionale. Consumammo la colazione chiacchierando del più e del meno. Le chiesi se mi concedevano per primo il bagno per una veloce doccia così poi lo avrebbero avuto a loro disposizione per tutto il tempo che volevano. Mi congedai baciandole sulla fronte e diritto mi ficcai sotto una bella doccia tiepida e scrosciante. Me la godetti tutta, grazie al sottofondo musicale ed anche al fatto che il giorno prima avevo avuto la possibilità di scaricare tutto me stesso in quello che ben sapete. Ero in accappatoio davanti allo specchio intendo a radermi la barba, quando sentii bussare alla porta. Era Cinzia che chiedeva il permesso di entrare, che ovviamente le concessi. Aveva un viso soddisfatto e sereno, raggiante. Mi si avvicinò da dietro e mi sussurrò: ‘Sono orgogliosa di te. Ci hai veramente deliziate…col tuo cazzone! Sara è pazza di te ed ha ancora tanta voglia di assaporarti…come del resto anche io!’. Frugò nel suo armadietto in cerca di non so che cosa, e poi si congedò. Il mio cazzo, nel frattempo, era ritornato bello dritto e voglioso, ma pensai che forse qualche ora di pausa avrebbe fatto bene a tutti. Mi vestii velocemente ed uscii per andare a prendere il giornale. Ci demmo appuntamento alle 12.30 per pranzare. Le mie donne mi promisero che avrebbero deliziato il mio palato. Sfogliai il giornale al solito bar sorseggiando un altro caffè e scambiai quattro chiacchiere con i soliti amici, in attesa del pranzo.
Quando rientrai, trovai Cinzia e Sara indaffarate ai fornelli. Ridevano e scherzavano. La cosa mi faceva stare bene. Al di la di tutto, ero contento che Cinzia aveva una vera amica, in cui poter contare. Mi diedi da fare per apparecchiare in salone e rimasi in attesa che tutto fosse pronto. Faceva caldo, ma non così tanto da richiedere l’accensione del condizionatore. Le donne indossavano due grembiulini succinti e la mia attenzione fu attratta dai capezzoli di Sara che erano turgidi e non lasciavano nulla all’immaginazione nonostante il grembiule. Era evidente che non stava indossando il reggiseno, ma le mutandine? E mia moglie? Non riuscivo a capire se anche lei fosse senza reggiseno, ma dalla forma delle sue tettone, morbide e un pò calanti per il peso, sembrava proprio che fosse anche lei nuda, ma i capezzoli non erano visibili. La cosa iniziò un pò ad eccitarmi, ma mi distrassi accendendo la tv e facendo zapping. Quando il pranzo fu pronto, ci sedemmo intorno al tavolo e iniziammo a deliziare i nostri palati. Devo dire che fu tutto molto buono, leggero e gustoso. Il Falanghina servito alla giusta temperatura, poi, rese il tutto più allegro e saporito. Ricambiai il buon pranzo con il solito caffè. Ormai ero diventato il loro ‘ragazzo’ da bar!. Al caffè, facemmo seguire un amaro che, visto anche il vino bevuto in precedenza, contribuì a renderci ancora più ‘spigliati’ di quello che eravamo. Cinzia e Sara erano sedute sul divano ed io sulla poltrona di fronte. Il mio sguardo ritornò sulle loro tette. Erano veramente molto sexy. Senza il grembiule mi fu più semplice confermare che anche mia moglie era senza reggiseno. Avevo voglia di leccarle le tette. Così, senza pensarci su due volte e senza nulla dire, mi alzai e mi diressi verso di lei. Mi guardò negli occhi in modo interrogativo. Io mi inginocchiai fra le sue gambe, e le poggiai i palmi delle mani sulle tette. Non aspettava altro. Emise un sospiro di approvazione, voltandosi verso Sara. Questa, dopo averle preso il viso tra le mani, la baciò calorosamente sulla bocca. Iniziarono un bacio lento e sensuale che contribuì a scatenare maggiormente la mia libido. Sfilai la maglietta di mia moglie e le sue tette si presentarono belle e morbide davanti a me. Iniziai a slinguettarle i capezzoli, mentre le accarezzavo i fianchi. Poi le mie mani lentamente salirono per poi stringere le tette e comprimerle per mettere ancor più in evidenza i capezzoli ormai turgidi e vogliosi. Li strinsi tra i polpastrelli e continuai a succhiarli. Lei, continuando a baciare Sara, iniziò a fare alle sue tette ciò che io stavo facendo alle sue. Ormai eravamo partiti. Io avevo il cazzo duro che ormai non stava più negli slip. Così lasciai le tette di Cinzia per denudarmi completamente. Porsi il mio cazzo ormai bello dritto alla bocca delle mie amanti. Queste allontanarono le loro labbra giusto lo spazio per far interporre la mia asta. Iniziarono a baciarla e leccarla da entrambi i lati. Con fare delicato e sensuale, poi, iniziarono ad accarezzarmi le palle. Sara me lo prese in mano e lo scappellò porgendolo alla bocca di mia moglie. Questa, dopo averlo succhiato in punta, decise di concedermi la bocca di Sara molto più capiente. Così glielo porse e, mettendole una mano dietro al nuca, la invitò ad ingoiarlo completamente, fino alla base. Lasciò che Sara si dedicasse al mio cazzo e si sollevò per baciarmi con tutta la passione con cui una moglie può baciare il marito. Io nel frattempo, anche con l’aiuto di Sara, svestii Cinzia di quel poco che le era rimasto. Mentre continuammo a baciarci, Sara ritornò sul mio cazzo a succhiarlo e massaggiarlo a dovere. Orami io ero pronto, e mia moglie lo sapeva. Si allontanò da me per aiutare Sara a denudarsi. Poi, strizzandogli un occhio, ci disse ‘Credo proprio che sia il caso di immortalare questo momento’. Andò nello studiolo e ritornò con la nostra telecamera digitale. La posizionò a dovere sul cavalletto in modo da coprire praticamente tutta la stanza. Forse avremmo perso qualche primo piano, ma sicuramente avremmo registrato tutto. Ancora una volta mia moglie mi sorprese. Mai aveva accettato di riprenderci, nonostante glielo avessi chiesto insistentemente non so quante volte. Mia moglie ritornò da me e mi disse senza mezzi termini: ‘Ora scopami come tu sai fare’. Così detto, mi diede le spalle e si chinò appoggiando le mani sul bordo del divano. Davanti a me si aprì il paradiso. La vista posteriore della fica di mia moglie umida di umori ed il suo buchino furano la calamita per il mio cazzo. Puntai con decisione alla sua fica. La presi per i fianchi e con un colpo solo la penetrai completamente. Per un momento Cinzia inarcò la schiena, ma poi si rilassò completamente. Sara mi si avvicinò e, accarezzandomi le palle mentre inizia lentamente a scopare mia moglie, mi baciò con delicatezza ma con tanta sensualità. Ciò contribuì ancor più a far godere Cinzia,visto che il mio cazzo diventò ancor più duro di quello che era. Lasciai la presa dei fianchi di mia moglie, e mentre una mano accarezzava e stringeva le tette di Sara, l’altra si dedicava a penetrarle la fica. Nonostante la posizione non fosse molto comoda, riuscii a farle entrare due dita. Anche Sara iniziò a godere, ma ovviamente non aveva intenzione di accontentarsi delle dita. Così, avendo ormai acquistato più sicurezza e confidenza nei nostri confronti, sfilò il cazzo dalla fica di mia moglie e se lo rimise in bocca. Contemporaneamente fece girare mia moglie e la invitò a sedersi sul divano. Lasciò la presa del mio cazzo, e si mise davanti a me nella stessa posizione in cui qualche secondo prima era Cinzia. Con la differenza, però, che aveva la testa tra le sue gambe. Non persi un istante. Presi Sara dai fianchi e la penetrai in fica per tutta la lunghezza del mio cazzo. Visto che ormai avevo già rotto il ghiaccio con Cinzia, iniziai da subito a stantuffare intensamente Sara. Questa sfruttava i miei affondi, per affondare la sua lingua nella fica ormai aperta di mia moglie. Eravamo in una delle classiche posizioni di due donne che scopano con un uomo. Anche io, ormai, non avevo più alcun freno. Così di mia spontanea volontà penetrai il bel culo di Sara, che tanto mi aveva eccitato quando la vidi per la prima volta. Dovetti ridurre la frequenza e la forza degli affondi. Si vedeva che prima di allora, il o i cazzi che aveva ospitato non erano di grandi dimensioni. Nel frattempo, Cinzia aveva raggiunto il suo primo orgasmo sotto i colpi di lingua e le carezze esperte di Sara. Sicuramente, poi, aveva contribuito vedere suo marito violare prima la fica, poi il culo di un’altra donna. Anche io ero prossimo alla mia prima sborrata. Cinzia me lo lesse in faccia e con tono fra il minaccioso ed il voglioso mi implorò: ‘Dai, Paolo, riempile il culo di sborra’. Non ebbe il tempo di finire la frase che già le prime gocce di sperma avevano invaso Sara. Continui a scoparle il culo fin quando non le scaricai tutta la sborra accumulata dal giorno prima. Sentii l’esigenza di riprendermi un attimo e mi distesi sulla poltrona. Le donne erano più che mai eccitate e per loro quello era stato solo un antipasto.
Sara dopo aver ripreso fiato, rivolgendosi a Cinzia, le disse ‘E’ arrivato il momento di mostrarti il mio regalo’. Ci lasciò li curiosi ed ansiosi di scoprire di cosa si trattasse, e si diresse verso la sua camera. Ritornò con una scatolo accuratamente confezionata e la porse a mia moglie. ‘Aprilo, questo è per te…anzi, per voi, direi’ girandosi poi verso di me. Cinzia come una bimba che scarta i regali sotto la sera di Natale, iniziò a strappare la carta ormai ansiosa si scoprire il contenuto. Finalmente aprì la scatola e, con enorme sorpresa ma anche compiacimento, tirò fuori una cintura col cazzo, più comunemente detta strap-on. Anticipando le intenzioni di Sara, volle indossarla per prima. Alla vista di mia moglie in quelle condizioni, il mio cazzo ritornò di nuovo duro, forse ancora più di prima. Cinzia mi invitò a rimanere seduto li dov’ero. Mi si avvicinò e chinandosi, succhiò avidamente il mio cazzo. In questo modo, porse la fica a Sara che non perse l’occasione per penetrarla da dietro. Non riuscii a vedere bene, ma sicuramente le aveva infilato non meno di tre dita!!! Mia moglie era diventata veramente una vera macchina da sesso. Cinzia non si trattenne molto sul mio cazzo. Così, alzandosi, prese per mano Sara e la invitò a cavalcarmi dandole le spalle. Sara si impalò sul mio cazzo facendoselo scorrere tutto dentro fino alle palle. Io le presi le tette tra le mani e gliele stringevo seguendo il suo su e giù. Scorsi Cinzia che inumidiva il fallo di gomma (di dimensioni non trascurabili direi) con il gel in dotazione. Poi si posizionò alle spalle di Sara, chiedendolo un attimo di fermarsi rimanendo con tutto il mio cazzo dentro. A quel punto, Cinzia iniziò la sua prima scopata nelle funzioni di ‘maschio’. Poggiò la cappella di gomma sul buchino della sua amica ed iniziò a spingere. Nonostante la fica di Sara fosse piena del mio cazzo, Cinzia non fece molta fatica a far scivolare tutto il cazzo di gomma nel culo di Sara. Fu agevolata, infatti, oltre dal gel lubrificante, anche dal fatto che poco prima il mio cazzone aveva fatto strada!. Con la parte inferiore del mio cazzo, sentii scorrere centimetro per centimetro il cazzo di gomma nel culo di Sara. Ebbi per un momento la sensazione di ciò che una donna prova ad essere penetrata da un cazzo. Quando Cinzia si assicurò che nemmeno un pò del fallo di gomma fosse fuori, invitò Sara a riprendermi a scopare. In quel modo, fu più realistico per Sara la doppia penetrazione. Cinzia la prese dai fianchi e con la delicatezza di una donna ma anche sapendo ciò che una donna vuole provare, iniziò a scoparle il culo mentre io decisi con che ritmo il mio cazzo dovesse scopare la fica di Sara. Sara in brevissimo tempo venne due o forse tre volte. Ci supplicava di continuarla a scopare così perchè la stavamo facendo impazzire. Chiesi a mia moglie di fermarci e cambiare posizione. Feci sfilare Sara dal mio cazzo e la girai in modo che mi desse le spalle. Mi sdraiai ancor di più sulla poltrona e la tirai a me in modo che potesse praticamente sedersi sul mio bacino. Mia moglie intuì le mie intenzioni. Fece poggiare i piedi di Sara sulle mie gambe così che potesse divaricarle bene. In quella posizione, Cinzia prese il mio cazzo e, dopo averlo assaggiato un pò, lo diresse nel culo di Sara. Poi, mettendosi in piedi tra le nostre gambe, diresse il fallo di gomma dritto dritto nella fica di Sara. Riprendemmo a scoparla. Sara subito venne ancora, ormai era fuori di testa. Respirava con affanno e non riusciva pià a pronunciare per intero una parola ma si intuiva che esortava me a spaccarle il culo con quel cazzo enorme e Cinzia a stimolarle ogni parte della fica come solo una donna può e sa fare. Io tenevo a me Sara prendendola delle tette mentre mia moglie le leccava i capezzoli. Riuscimmo, giusto per qualche istante, a scambiarci anche un bacio tutte e tre. ‘Cinzia, ti voglio sborrare in bocca’, implorai mia moglie. ormai ero prossimo a venire. Così Cinzia, uscì dalla fica di Sara e sfilò il mio cazzo dal suo culo. Dopo averlo fatto entrare ed uscire per un paio di volte dalla fica di Sara, lo prese in bocca e con qualche colpo mi fece sborrare completamente. Anche Sara volle partecipare al banchetto. Così chinandosi verso il mio cazzo, praticamente si mise a 69 su di me. In quella posizione potei ammirare i due buchi di Sara veramente aperti in modo osceno. Mentre continuavano a deliziarmi con le loro bocche, non persi l’occasione di far venire ancora una volta Sara succhiandole il clitoride.
Io e Sara eravamo veramente stremati, ma Cinzia in quell’occasione aveva ricevuto poco ma dato molto. Così, dopo averci dato il tempo di riprenderci, da buona padrona di casa decise che era arrivato il momento che le nostre attenzioni fossero completamente per lei. Del resto, se lo meritava.
Nel frattempo, la videocamera continuava a registrare…

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