Skip to main content
Trio

non posso farne a meno…

By 21 Dicembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao sono Samuela, dopo 2 anni di assenza sono mio malgrado tornata, ho iniziato a scrivere le mie avventure quasi 5 anni fa, ancora prima che 18enne ho scoperto la mia attitudine ad essere diciamo monella, dalle primme volte che mi bastava uscire con una ragazzo per sperare che fosse abbastanza sveglio da allungare le mani, e non farmi sentire una puttanella se dopo dieci minuti le mie mani avevano una gran voglia di scivalare sui suoi pantaloni, e poco dopo le mie labbra da ragazzina con il lucidalabbra alla fragola divenivano allo sperma caldo di amichetti alle prima armi, da sempre più che ricevere il piacere ho adorato darlo, la soddisfazione più grande è sentire un maschio urlare di piacere per le mie opere di bene…anzi sul pene!
Poi l’avventura sul divano di casa mia [si legge qui sul sito intitolato “AL CONFINE TRA L’ESTASI E IL TERRORE] e poi dopo un annetto “SENTIRSI PUTTANA”, la mia dipendenza dal sesso torbido sembrava curata con fatica, anche grazie al mio nuovo lui di 42 anni, porco a suffcienza per bastarmi…almeno pensavo
Invece poi anche lui ha stress, lavoro,pensieri, ed io che lavoro solo al mattino ho troppo tempo per pensare per ricordare per avere voglia di situazioni estreme e porche, ma non voglio perderlo, non voglio tradirlo, non voglio deluderlo.
Poi capita quello che non ti aspetti, e la tua natura viene fuori…si resiste a tutto tranne che alle tentazioni diceva Wilde;
una sera siamo a fare la spesa al centro commerciale, io non sono certo in tiro, ma so di non poter passare inosservata per il fisico i lunghi capelli neri, il seno abbondante, i soliti inseparabili tacchi alti, e mentre lui si arrovella nella scelta dei vini, io mi accorgo, ma in realtà cerco costantemente lo sguardo dei maschietti, e lo trovo subito nei due della security belli mori alti e che non si trattengono da dispensare i soliti commenti del tipo “che pezzo di figa, se la metto sotto la faccio piangere, se la becco in un angolo glielo tengo in culo per 5 ore, me ne vado in galera per una figa così te lo giuro”….
ho passato 3 giorni a rimuginare quei commenti, tra il disprezzo e la voglia di farmi fare quanto promesso…
Senza pensare la mattina seguente, complice un pò di sole, decido che il mio letargo è finito, ho bisogno si sentire gli occhi addosso come si deve, mi fiondo addosso abitino blue al ginocchio da cocktail, mi trucco come una star del porno, olio profumato sulle cosce e tacco da vertigine e per finire….. che sciocca scordo il perizomino a casa, non faccio a tempo a scendere dalla mia smart al parcheggio del centro che due ragazzini si fermano e armeggiano con qualcosa…ma si è il cellulare, uno dice all’altro “minchia riprendi sta figa, mamma che puttana alle 10 del mattino” e così io fingendo di non vedere ..ops mi cascano le chiavi e mi chino…scopro le cosce e poi ancora più su…immagino le seghette che si faranno…quanto mi piace!
Entro nel centro e il mio sguardo li cerca, i commentatori porci…una parte di me spera di non trovarli di tornare a casa e smetterla con le fantasie, ma purtroppo per quella parte loro ci sono e mi scorgono, li vedo che mi seguono per 20 minuti buoni, confabulano, non ci stanno nelle mutande e ci mancherebbe sto giro sono veramente messa da puttana da strada.
Prendo un caffè, lancio uno sguardo tra l’indifferente e il disprezzo, ma poi un sorriso, si avvicinano, ciao mi dicono, sa così elegante la stavmo scortando, non si mai qualche male intenzionato… certo e se foste voi i maleintenzionati rispondo io, no ci mancherebbe noi siamo gente seria.
Ora li vedo da vicino uno è proprio bono, l’altro di viso non dice niente ma ha un fisico enorme, quello che parla è il bello, mi offrono il caffè che io lascio pagare poi ci incamminiamo a parlare del più e del meno, mi fumo una sigaretta dico io, e loro mi accompagnano..siamo appena fuori dal centro,si passa la tu,poi una panchina io mi siedo e accavallo, sono agitata devo fumare, mi gira la testa come quando so che se potessi chiuderei gli occhi e mi lascerei fare quello che vogliono, ma è realtà e devo controllarmi…ma come si fa, io sono così cacciatrice di istinti, provocatrice puttana senza contegno, accavallo, mi tocco il vestito lo tiro su scoprendo le cosce, accarezzo i piedi lasciando cadere gli zoccoli da 12 cm di casadei, scoprendomil mio piedino con la french così curato nel suo numero 37, parlo del niente e ammicco, accarezzo più su le cosce il tatoo che ho li su dove di solito va l’elastico della calza autoreggente, poi cade l’accendino e mi piego di lato scoprendo il culetto di marmo che non porta nemmeno le mutandine, e poi scendo praticamente gli mostro il buco del culo depilato, chiaro pulito di una 24 enne ancora fresca e dura,
Dinnanzi a tutto questo, il bello mi dice senti, o te ne vai a casa o finisce che non mi controllo e ti faccio male, si ti fai la galera come hai detto l’altra sera?
Cambiando il tono della voce ora decisa e cattiva:”Cazzo mi hai sentito, e sei qui…lo stesso, ti ho capita io, vieni con me, vieni Renato” dice al collega, “vieni con me che la galera non la facciamo”
Mi afferrano per un polso, mi tirano, ed ecco la paura, l’adrenalina, piano ragazzi, piano un cazzo, me li hai fatti scoppiare i coglioni sei troppo figa sei troppo troia, io ti inculo e poi posso anche morire, l’altro non parla mai ma con le chiavi apre uno stanzino mi ci butta dentro, c’è una lucina fioca, della polvere sembra lo stanzino delle scope, dopo dieci secondi ha già il cazzo in mano, io dico “ma non tutti e due però non sono mica una puttana”, il bello mi risponde solo “Taci”, poi mi mette la lingua in bocca l’altro mi tocca il culo, poi entra con un dito poi due nella mia fica, mentre il bello mi ha abbassato l’abito e stringe il mio seno, esclamando “che capezzoli stupendi, ma c’è qualcosa in cui sei brutta, ti sogno tutte le notti cazzo”
Mi prende la testa e la abbassa verso il suo cazzo, entrambi sono già dei pali duri, e veramente non poteva capitarmi di peggio…sono enormi, mi tirano per i capelli per avere le mie labbra,la mia bocca calda, prima uno poi l’altro , ma dopo poco il bello mi spinge contro il muro e mi infila da dietro, spinge come un ossesso e l’altro se lo tiene duro in mano, poi tocca al cinghialone, mamma se è grosso mi copre come una furia, come potrei ribellarmi anche se volessiad un toro così, si ferma e me lo punta sull’ano, io “no il culo no per favore…”certo dire così è l’invito a piantarlo dentro senza pietà…io urlo per il dolore, continuo con un “nooo noo ti prego mi fai male mi sfondi il culetto ti prego”
, so che non serva a nulla dirlo oramai perchè sono due porci cui non frega un cazzo di me sono solo una puttana da sfondare, me l’han detto si farebbero la galera per il mio culo, ora posso solo piangere e aspettare che la loro furia si plachi, ma lo schifoso porco non viene mai e mi spinge con foga…ora davvero piango sono una frignona è vero, me lo sta davvero sfondando, poi finalmente mi inonda, mi viene dentro e resta li tenendomi la testa contro il muro ancora per attimi interminabili, guardandomi e ripetendo “non ci credo che te l’ho fatto mamma come mi hai fatto godere, mamma cosa ti ho fatto brutta puttana”, subito dopo l’amico impazzito dallo spettacolo “dai levati che tocca a me”, e inizia il suo turno, me lo caccia nel culetto e spinge veloce, poi mentre mi fa cadere la sua saliva sulle labbra e mi dice “apri la bocca”, smette un attimo e sussurra “la mia la bevi tutta troia di merda…” io con il viso da cagnetta ferita e mansueta lo guardo e dico solo “ok se vuoi così la prendo nella bocca”, è troppo anche per il porco, mi gira mi spinge giù e scarica tanta di quella sborra nella mia gola che mi vien da vomitare, la faccio uscire e mi prendo due sberle..”la devi bere!” e così ingoio tutto senza proteste ma con la faccia schifata….non so se mi fa schifo davvero , forse si ma quello che conta è farli impazzire, non importa se mi sfondano se mi usano ..io devo farli impazzire..
mi rivesto pentita ora ho il terrore delle conseguenze come sempre troppo tardi….loro non smettono di palpeggiarmi ovunque dicendo quando vuoi siamo qui per farti il tagliando e poi ridono di gusto soddisfatti, poi aprono la porta e io sono libera….ma più troia e spaventata di prima

NON HO FOTO DI QUEL GIORNO O DI QUELL’ABITINO VI REGALO QUESTA CHE E’ DI QUEI GIORNI

Leave a Reply