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Trio

Ritorno dalle vacanze

By 28 Febbraio 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Era la fine dell’estate 2002. Eravamo a casa nostra insieme ad un nostro amico, Luca, per raccontarci le rispettive vacanze. Il vino era stato bevuto abbondantemente. Il primo preludio a quello che sarebbe poi diventata la serata, fu quando proposi a Luca di guardare le foto fatte durante l’estate, però non presi quelle stampate, ma presi il portatile (A. mi guardò in maniera strana, ma la tranquillizzai) e gli feci vedere tutte le foto scattate, anche quelle in cui A. era in topless e un paio in cui era nuda. Impagabile la faccia di Luca quando le vide: gli occhi erano fuori dalle orbite e probabilmente qualcosa nei suoi pantaloni si stava svegliando, intanto io con estrema tranquillità gli descrivevo la spiaggia il mare o la camera.
Dopo altro vino e qualche ora io e Luca stavamo giocando a carte, quando disse
‘Ci scommettiamo su qualcosa”
il mio cervello stava già partendo ”e cosa?’
‘dei soldi o che so una penitenza”
a quel punto parlai inconsapevole (?) di quello che sarebbe potuto succedere
‘Allora facciamo così: se vinco io mi dai 20 euro, se invece vinci tu’20 euro o un bacio Anna’ che a sentire quelle parole si sporse dal divano curiosa
‘e che tipo di ‘bacio’?’ mi chiese, malizioso, Luca
‘direi che sarebbe giusto un bacio in bocca con la lingua”
‘e Anna che dice?’
‘Se il mio maritino vuole questo lo accontenterò” intervenne tranquilla
Fortunatamente persi.
‘e adesso?’ chiese Luca
‘devi decidere tu vuoi i 20 euro o il bacio?’
‘ma dite sul serio?’
‘Certo!’ risposi senza esitazione
‘Sappi che se scegli i venti euro mi sentirò molto offesa’ gli disse Anna, che si alzò e gli si avvicinò.
‘Allora la scelta è stata fatta’ disse Luca ‘non potrei mai offenderti ”. A. si mise sulle sue ginocchia e lo iniziò a baciare, prima delicatamente e poi più intensamente, vidi le lingue si incrociarsi.
‘Caspita che emozione’ disse Luca
Io perseguendo il mio progetto dissi ‘ci stai il doppio o niente?’
‘due baci contro quaranta euro?’
‘no’ non mi piace essere monotono ‘direi 50 euro in cambio delle tette di Anna’
Luca rimase con gli occhi spalancati per qualche secondo e poi preso anche lui dall’eccitazione disse ” e cosa mi sarebbe concesso fare?’
‘Cara faccio scegliere te’,
Anna ridendo disse ‘Bhé vederle gliele hai già fatte vedere prima, facciamogliele toccare ”. Ancora una volta persi. Luca sudava. Anna con fare incredibilmente sexy si levò la maglietta che indossava liberando il seno perfettamente abbronzato, non portava infatti il reggiseno.
Luca guardava alternativamente me e lei. A. ormai era di fronte a lui. Gli prese una mano e la mise su un seno. A quel punto Luca mise l’altra sull’altro e le iniziò a muoverle (bene a vedere le reazioni di A.che iniziava ad eccitarsi anche lei da questo gioco). Poi A. si staccò prese la testa di Luca tra le mani e l’avvicinò ad un capezzolo che lui prese fra le labbra e cominciò a leccare e mordere. Mentre con l’altra mano non mollava l’altro seno. Infine A. si staccò e tornò così com’era sul divano.
‘Stasera sono molto sfortunato, vero amore?’
‘Sembra anche a me’
Luca era senza parole, ma incominciava a gustare il gioco.
‘Rilanciamo ancora?’
Luca, curioso ed eccitato, pendeva dalle mie labbra.
‘150 Euro in cambio ”
” di una leccata di figa’ disse Anna
‘Ok ” disse ormai senza esitazione Luca
Naturalmente persi. A. si alzò si mise davanti al divano e si sfilò i pantaloncini e dopo un piccola giravolta su se stessa si levò il perizoma. Il mio cazzo era duro come quello di Luca come potevo immaginare. A. era nuda di fronte ad un nostro amico di sempre: lo aveva baciato, si era fatta leccare le tette e adesso stava per farsi leccare la figa.
Era di fronte a lui, le gambe leggermente aperte, prese la mano di lui e se la passò sul seno per poi portarla sulla sua figa, umida, dove la lasciò dopo aver allargato ulteriormente le gambe. Luca iniziò a toccarla ed esplorarla. Poi A. si sedette sul tavolo di fronte al nostro amico,mise una gamba su una sedia e avvicinò la testa di lui alle sue labbra. Potevo sentire la lingua di lui muoversi in lei. E sentivo lei godere dei suoi baci. Prima di venire Anna lo staccò e disse
‘Bene cari ragazzi io sono qui nuda e voi siete lì eccitati e vestiti, la prossima scommessa però la fate con me: se io prendo la carta più alta mi rivesto e vado in camera a dormire, se invece a prenderla è uno di voi due, bhé riceverà la sega più bella della sua vita.
Luca, che aveva la bocca piena degli umori di Anna, era in preda alla più completa eccitazione.
‘ah dimenticavo se vinco voglio anche 300 euro’ a testa’
‘D’accordo’, rispondemmo entrambi
Ancora una volta persi e con me Anna. Luca ormai dentro il gioco e persa ogni timidezza si spostò in modo da favorire l’opera di A., che si avvicinò gli slacciò la cintura, aprì i pantaloni, e li fece scivolare a terra lasciandolo in boxer. Accarezzò il suo membro una prima volta da sopra ed in fine tolse anche quest’ultimi che liberarono un bel arnese, che A. impugnò. Iniziò a muovere la mano su e giù con estrema lentezza, mentre con l’altra impugnava le palle gonfie di Luca. A. si era messa in modo che io potessi vedere tutta la scena. Prima che venisse si chinò su di lui e gli diede un dolce bacio sul suo glande già intriso di umori. L’atmosfera era assolutamente bollente.
Anna rialzandosi disse ‘Al prossimo invece” con una bottiglia e ci fece capire il premio.
Luca prese un sette, io una donna e A. un fante. Avevo vinto (è più bello giocare quando ogni tanto si vince). A. si avvicinò a me si inginocchiò mi slacciò i pantaloni e tirò fuori il mio cazzo. Cominciò a giocare con le labbra leggere, passò alla lingua, sempre facendo in modo di farsi vedere da Luca che con il cazzo in mano l’osservava le sue labbra.
Poi si scostò , spostò i capelli ed eccitandolo mostrò a Luca un po’ di saliscendi .
Fermatasi con un gesto fece capire a tutti che il gioco era finito, non ci fu bisogno di aggiungere nulla, i nostri istinti erano già proiettati verso il giusto epilogo.
‘è giusto che cominci Luca, il nostro ospite è lui’dissi, spingendo A. verso Luca, e sapere che avrebbe penetrato A. mi riempiva di orgoglio ed eccitazione . Allora A. si rivolse a lui che, nel frattempo si era alzato, gli prese il pene con una mano , lo succhiò alcune volte , poi giratasi fronte a me, a quattro zampe, gli si indicò la via, Luca entrò lentamente , coscientemente , centimetro per centimetro . Poi A. tese il braccio , afferrò il mio uccello, si allungò verso di me pian piano per non perdere Luca e cominciò a succhiare roteando le natiche. Lentamente cominciai a sentire le labbra di A. sussultare sotto le spinte di Luca poi A. alzò la testa e girandosi disse :
‘Forza! Sfondami !’.
Ora avvertivo dei sussulti sempre più decisi , sembrava quasi che Luca ce la mettesse tutta per scardinare il mio pene dalla bocca di A. mentre lei cercava di contrastare le spinte per aumentare la profondità e la violenza delle penetrazioni .
Ci alternammo nelle posizioni cercando di non cedere mentre si moltiplicavano i mugolii di A. che probabilmente nel delirio non ci distingueva più. La pelle completamente abbronzata di inguine , natiche e seni guidava le nostre fantasie e le nostre mani mentre lei ad ogni cambio cercava con le mani i nostri attrezzi e non resisteva che per qualche secondo senza infilarne almeno uno indifferentemente tra le varie labbra . Arrivai all’orgasmo durante l’ennesimo assalto alla ‘pecorina’ mentre lei stava succhiando Luca tra un sospiro e l’altro e che non lasciò finché non bevve fino all’ultima goccia del suo seme. Volevo organizzare qualcosa di speciale per Anna in vista del suo compleanno.
Un mucchio di idee iniziarono a balenarmi nella testa fino a quando una non cominciò a concretizzarsi e per la quale avrei avuto bisogno di un nostro comune amico: Luca.
Volevo infatti che Anna potesse provare la sensazione di fare l’amore con tre uomini contemporaneamente. Ne parlai con Lui
‘Sei incredibile, certo che ci sto, cosa posso fare per aiutarti?’
‘Sai io non saprei chi invitare e non vorrei uno sconosciuto qui in casa, ma neanche un altro della compagnia, non fraintendermi, di te mi fido ciecamente ma di altri non so”
‘Ho capito ci penso io ho la persona giusta si chiama Paolo lo conosco da un po’ è riservato e di un’altra città, qui non conosce nessuno:’
‘Perfetto, digli di presentarsi a casa nostra per le 23 di sabato, noi saremo lì da prima, entrerà da solo in casa, io ti darò le mie chiavi, e potrà subito darsi da fare’.
‘Adesso lo chiamo e gli spiego tutto, ci sentiamo’

La sera parlai con Anna.
‘Senti Amore’ le dissi ‘stavo pensando per la cena del tuo compleanno di sabato di invitare Luca”
‘E poi?’ mi chiese sospettosa
‘Bhé solo lui, almeno sabato’pensavo ti sarebbe piaciuto festeggiare in maniera particolare”
‘A me o a te?’ domando guardandomi con fare malizioso
‘A tutti e due’no?’
‘Va bene! L’ultima volta è stato effettivamente molto bello, però dei fare qualcosa di speciale: è pur sempre il mio compleanno’ disse lasciando la stanza

Detto fatto. Il sabato pomeriggio portai le chiavi a Luca e conobbi Paolo era proprio un bel tipo: alto magro capelli neri. Le sarebbe piaciuto. Spiegai come volevo organizzare il tutto e insieme mettemmo a punto il piano.
La sera, quando vidi Anna, decisi di cambiare il piano: infatti aveva indossato solamente una sottoveste di pizzo sul seno e per il resto completamente trasparente e naturalmente sotto nulla.
Mi chiese: ‘Come sto?’
‘Sei fantastica’, poi con una scusa mi allontanai e chiamai Luca gli descrissi la scena e gli dissi di portare subito su Paolo.
Quando suonarono alla porta dissi ad Anna di andare ad aprire. Quando vide dietro Luca, Paolo rimase immobile.
I due ragazzi invece furono pronti e reattivi
‘Anna sei bellissima’ disse Luca ‘fatti dare un bacio’ quindi si chinò e la baciò in bocca, appoggiando una mano sul suo bel sedere, ”ah dimenticavo, ti presento un mio caro amico si chiama Paolo, passava qui in città e ho pensato di invitarlo’
‘Paolo lei è Anna’ Paolo si avvicinò e disse ‘Grazie per l’invito, aveva proprio ragione Luca sei bellissima’e a quanto mi ha detto oggi è il tuo compleanno, auguri!’ così dicendo le diede due baci sulle guance molto vicino alle labbra e poi le allungò un pacchetto ‘spero ti piaccia anche se ti preferisco così”
Finalmente Anna ripresasi dallo shock disse ‘grazie di tutto, prego accomodatevi’posso aprirlo?’
Il regalo l’aveva calmata e adesso era tornata quella di sempre. Mi lanciò uno sguardo complice e iniziò ad aprire il pacchetto, dentro trovò un completino intimo tutto di pizzo formato da un reggiseno e da un tanga.
‘Qualcuno vuole che lo indossi subito o vi piaccio così?’, aveva subito ripreso in mano la situazione.
‘Io direi che stai bene così se i miei compagni sono d’accordo’ dissi io
‘D’accordissimo’ dissero in coro gli altri due.
‘Ma devo ancora ringraziarvi per il regalo” così dicendo si avvicinò prima a Luca e lo baciò in bocca, poi si staccò andò verso Paolo gli sedette sulle gambe e dopo aver messo una mano di lui sul suo seno lo baciò.
Quindi si alzò e andò in cucina. Noi rimanemmo immobili in silenzio già eccitati.
‘La cena è pronta’a tavola’ poco dopo gridò dalla cucina
La cena proseguì serena con momenti di grande eccitazione, con Anna che ci teneva sempre più tra le sue mani: si strusciò su ognuno di noi, ci invitò a toccarla e ci toccò a sua volta.
Finita la cena dissi ‘Adesso sedetevi sul divano ci penso io a portare il digestivo”
Luca, Anna e Paolo si sedettero sul divano, mentre io versavo da bere.
Li sentii ridere, quando arrivai in soggiorno ciò che vidi mi lasciò sorpreso per qualche secondo poi il tutto lasciò spazio all’eccitazione.
Anna stava baciando Luca, mentre Paolo le leccava i capezzoli nudi dopo che le avevano sfilato la parte superiore della sottoveste che ora era arrotolata sui suoi fianchi. Poco dopo anche Luca si gettò sulle sue belle tette. Le mani di lei andarono istintivamente in cerca dei cazzi dei due ragazzi, che subito l’aiutarono a liberarli da pantaloni e boxer. Quando ciò fu fatto Anna li impugnò e iniziò a masturbarli. Quindi si liberò dalle attenzioni dei due ragazzi e si chinò verso il cazzo di Luca prendendolo tutto in bocca. La posizione permise a Paolo di toglierle del tutto la veste e di iniziare a darsi da fare con la sua fighetta. Dopo una breve penetrazione con le dita, che la fece mugulare, la puntò con il suo cazzo che fece scomparire nella sua figa con un colpo solo. Io seduto su una poltrona con il cazzo in mano assistevo a questa scena incredibile. Anna tra due uomini, un cazzo in bocca e uno in figa. A quel punto decisi che era ora di entrare a far parte del gruppo, mi spogliai e mi avvicinai alla bocca di Anna che accortasi si avventò sul mio uccello senza comunque dimenticare quello di Luca. Intanto Paolo continuava a pomparla in figa.
Una mossa di Anna permise di far provare a tutti un’esperienza unica, quella per la quale avevo organizzato la cena: si stacco da tutti noi; quindi fece sedere Paolo sul divano e si rimpalò su di lui, che nel frattempo riprese a leccarle le tette, Luca iniziò a leccarle il secondo buco e quando fu pronto glielo mise dentro in un colpo solo. Ora toccava a me, mi misi davanti alla sua bocca e lei cominciò a leccarlo. La mia Anna stava scopando contemporaneamente con tre uomini godendo come una matta di tre cazzi insieme.
Per me l’eccitazione fu veramente troppa e le venni in bocca copiosamente.
Poco dopo fu la volta degli altri due: Paolo le venne dentro mentre Luca le venne sulla schiena.
Anche Anna aveva goduto come una matta e portava sul volto i segni dell’eccitazione.
Staccatasi da noi tre fece per andare in bagno a darsi una ripulita.
‘No amore, rimani così’ le chiesi
‘Sei proprio un porco’ mi rispose, ma mi accontentò
La serata infatti era tutt’altro che finita.
Noi maschietti eravamo infatti ancora eccitati.
Decidemmo quindi di andare in camera da letto per stare più comodi.
Ci alternammo nelle varie posizioni, raggiungendo sia noi che Anna numerosi orgasmi.
Alla fine Anna era sdraiata sul letto, stremata, noi tre intorno a Lei. Ci stavamo masturbando. Lei era lì ad attendere il risultato del nostro lavoro di mano. E dopo poco arrivarono i primi schizzi: colpirono prima la pancia, poi la faccia e quindi il seno. Lei rimase immobile. Il pube, i capelli, ancora il seno, e ancora la faccia. Quando era chiaro che nulla sarebbe più uscito, raccolse lo sperma con le dita, un po’ lo mise in bocca, un po’ lo spalmò come una crema. Quindi come ultimo regalo, ci pulì i cazzi e se ne andò in bagno.
Salutai e ringraziai (e loro ringraziarono molto me) i ragazzi quindi raggiunsi Anna in camera per riposare insieme.

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