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Trio

Scala Reale

By 12 Dicembre 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Una sera siamo con delle persone conosciute via internet per un evento particolare organizzato da una di esse: si gioca a strip-poker! L’età dei partecipanti &egrave sulla media dei 25 anni, si contano poche ragazze e più ragazzi. Le regole del gioco sono semplici, quando si perde ci si spoglia ed una volta nudi si passa alle penitenze, inoltre tutti devono accettare tutto, sia con l’altro sesso che con il loro stesso.
Dopo un paio di presentazioni con i padroni di casa e gli altri giocatori, tutti ci sediamo attorno ad un tavolo rettangolare con una tovaglia di velluto verde, come quelle che si usano per giocare nei casinò. Il mazziere ci da le carte, 5 ognuno e si gioca. Le prime mani volano in un istante, regalandoci risate, mettendoci un po’ in imbarazzo e soprattutto denudandoci completamente entrambi. Sei seduta dinnanzi a me e durante tutta la partita non facciamo che guardarci nella speranza di capire che carte l’altro abbia in mano, ma i nostri sguardi più che tradire il nostro punteggio, rivelano l’eccitazione che abbiamo.
La prima punizione la subisco io: il vincitore &egrave un uomo. Data la piccola entità del piatto le regole impongono solamente di aggiungere carbone al fuoco della sua eccitazione. Così mi avvicino alla sua sedia, mi chino piegando le gambe, accarezzo per un secondo il suo interno coscia e prendo con la mano destra il suo pene già duro dall’eccitazione. ‘ Solo una leccatina ‘ Penso ‘ Basterà a farlo andare in visibilio -. Sono tanto eccitato anche io e sperando prima o poi che sia tu a vincere su di me, tendo la mia lingua sul suo ventre. Scorro sul suo pene facendolo rabbrividire, accarezzo con la lingua la sua coroncina e disegno una prigione di piacere attorno al suo glande. Sento gli occhi delle persone dietro di me addosso e la cosa mi fa un insolito piacere.
Poco dopo mi rialzo e siamo pronti per una nuova manche.
Finalmente si avvera ciò che ho sperato per tante partite: perdi tu contro di me. A quanto dicono le regole devi darmi una mano ad eccitarmi, non che ce ne fosse bisogno, ma in un attimo sei sulla sedia accanto alla mia e stai effettivamente per ‘darmi una mano’. Una ragazza della piccola folla porta un tubetto con un liquido trasparente e gelatinoso che non esita a schiacciare a distanza sopra il mio pene. Alcune gocce cadono su di me: sono fredde ma quietano solo una minima parte di ciò che sta bruciando… Con le dita spalmi quel gel sul mio sesso che infine provvedi ad accarezzare con dolcezza ed allo stesso tempo maestria. Mi gira la testa per quanto piacere sto provando e faccio davvero fatica a contenere l’orgasmo. Non appena te ne accorgi non esiti a fermare la tua mano di scatto, alzarti e dedicarmi un sorriso malizioso che esprime tutta la tua volontà di goderti quella serata fino a notte fonda.
Di nuovo seduti non faccio che pensare a quando potrò guadagnarmi una bella penitenza con te. Fino adesso i piatti ‘piangevano’ e quindi non era successo quasi niente di fortemente erotico.
Dopo alcune partite successive a perdere sei tu, purtroppo ancora non contro di me bensì contro la stessa persona che io ho dovuto leccare.
Ti avvicini a lui guardandogli ciò che ti offre allargando le sue gambe. Ti metti in ginocchio lì davanti e guardi in mezzo alle persone cercando i miei occhi. Per un momento i nostri sguardi si incrociano ed in quella frazione di secondo nella mia testa risuona la tua voce ‘ Guarda bene come si fa -.
I tuoi occhi non abbandonano nemmeno per un attimo la vista di me fino a quando le tue labbra non arrivano sul corpo di lui, allora li abbassi sullo strumento che intendi insegnarmi ad usare… Con una mano afferri la base del suo scettro e ne percorri la lunghezza con la lingua. Tieni tra le labbra la coroncina e la torturi provocando lui spasmi di piacere. Prosegui il tuo cammino verso il suo glande e di nuovo mi guardi prima di affondare il suo corpo eccitato nella tua bocca. Senti come lui gode ed irrigidisce i muscoli degli arti mentre ti lasci sfuggire un dolce mugolio. Chiudi le palpebre e ti concentri sul piacere delle sensazioni che stai provando: l’odore di uomo inebriante, il sapore che adori, la sensazione di quel corpo duro e allo stesso tempo morbido nella tua cavità orale… Dopo un po’ allontani le tue labbra dal suo membro e facendo scorrere la mano che lo teneva per tutta la sua rigida lunghezza ti alzi, gli sorridi, mi guardi un’ultima volta e ti rimetti a sedere al tuo posto.
Il gioco continua… Ci godiamo lo spettacolo di uomini che vengono torturati da donne, donne da uomini e anche giochini tra gli stessi sessi. Con lo sguardo, ma senza mai parlare, ammettiamo tra di noi che anche questi ultimi ci eccitano da morire. Durante una mano mi trovo ad avere un full e tu una scala… Mentre noi giochiamo al rialzo le persone passano la mano e alla fine ci troviamo solo io contro te ed un piatto enorme… Chi perde dovrà fare una bella penitenza decisa dal vincente! Mentre alcuni giocatori mi sussurrano all’orecchio cosa potrei farti fare, mi distraggo un attimo e con un gioco di mano hai accesso alle carte del mazzo. Hai capito che stavi perdendo e sostituisci alcune delle carte. Quando mostro la mia mano sicuro della vittoria, ecco che la tua scala reale mi mette davvero un’espressione stupefatta addosso. Hai vinto e le ragazze del tavolo applaudono tutte per te! Pensi un po’ alla mia punizione e con l’aiuto di alcune delle tue sostenitrici escogiti una cosa che fa ridacchiare tutte quante.
Mi fai mettere in ginocchio davanti a te, ti fai accarezzare le cosce e le natiche ed apri le gambe. Mi ordini di leccarti ed io annuendo cerco subito le tue labbra. Poco dopo mi fai smettere e ti metti seduta su un divano. Additi l’uomo che avevo leccato all’inizio e mi dici – la mia punizione &egrave questa. Adesso devi farlo come da manuale altrimenti non ti alzi più di là! Non voglio vedere la tua bocca separarsi dal suo pene per nessun motivo fino a quando te lo dico io ok? – Io stupefatto annuisco. Le ragazze sono in visibilio: la visione di un uomo così sottomesso ad una donna fa sì che tutte ti ammirino moltissimo. Lui si mette sul divano ed eccitato da morire mi da accesso al suo pene. Io mi sdraio di lato sullo stesso divano e prendo il suo membro in mano. Chiudo gli occhi e ripenso a come l’avevi fatto tu… Cerco di copiare i movimenti, lecco il glande come fai tu con me e cerco di capire quando lui gode di più… Ed in effetti dai suoi lamenti sembra davvero che stia morendo di piacere… Ora si che mi sento il ‘tuo troione’ come mi chiami sempre! Ma qualcosa non va… Aspetto un tuo segno per smettere e continuare a giocare, ma non voglio aprire gli occhi ed oramai sono così eccitato dalla cosa che sto facendo che quasi non voglio smettere… Eppure mi aspettavo un segnale, una parola! Invece niente… I lamenti di lui si fanno sempre più insistenti ed il sapore del suo pene duro sta cambiando… Comincia a battermi il cuore quando capisco cosa sta per accadere… Apro un occhio per capire se ci sei e cosa sta succedendo… Ti cerco ed eccoti lì, seduta a gambe aperte davanti a lui che ti guarda masturbarti mentre io gli sto facendo un pompino! All’improvviso un fiotto caldo riempie la mia bocca ed un grido di piacere quasi mi assorda. Smetto di leccare e mi preparo in una frazione di secondo a ricevere il suo godimento in bocca. – Non posso staccarmi se non me lo dice lei – Mi ripeto mentalmente. E’ moltissimo ma faccio lo sforzo di non farne uscire nemmeno una goccia dalle mie labbra. – Puoi smettere – Mi dici. Io apro poco alla volta gli occhi mentre con la lingua prendo ciò che del suo orgasmo &egrave rimasto sopra il suo pene… Adesso non c’&egrave traccia di quello che &egrave successo se non nella mia bocca. – Bravissimo, sei diventato più esperto di me eh? – Io sorrido ma non rispondo e un po’ divento rosso in volto…
Ci sediamo ancora una volta tutti quanti, stavolta prendendo dei posti diversi, cosicché solo un ragazzo si frappone tra me e te sullo stesso lato del tavolo da gioco. Di nuovo il mazziere da le carte. Le giocate diventano man mano più ‘pericolose’, segno che oramai tutti quanti sono vogliosi ed eccitati e hanno il bisogno di assecondare la voluttà che li arde. Durante una giocata ti trovi di nuovo a tu per tu con un maschio (che stavolta non sono io) che supponi abbia un buon punteggio ed una mano che anche a te &egrave andata piuttosto bene.
Il tavolo &egrave colmo di fiches ed al momento di mostrare le carte non puoi più fare la bara poiché il mazzo &egrave lontano dalle tue mani. Cosicché ti dai al bluff, aumentando ancora di più la posta in gioco… Inutilmente! Il tuo avversario ti batte e pretende da te una penitenza per lui molto piacevole. Ti dice ‘ Visto che il tuo fidanzato sembra essere molto bravo, vediamo cosa sai fare tu… Ma stavolta… ‘ Non finisce la frase. Mi avvicina e mi sussurra qualcosa all’orecchio. Io sorrido, annuisco e ti guardo. Stavolta sei tu quella sdraiata sul divano, con le tue mani che sostengono il pene di un uomo e la bocca che procura lui piacere. Mentre hai cura di lui, questo ti schernisce dicendoti che neanche tu stavolta puoi staccarti prima del suo avviso che sei sicura non arriverà prima del suo orgasmo. Ti abbandoni al piacere del movimento su di lui, alla sensazione del suo membro duro come la pietra, ai suoi lamenti ed al sapore… Di colpo senti freddo su un punto del sedere, poi su un altro. Apri gli occhi dunque e guardi dietro staccando la bocca dal pene che stavi succhiando. Vedi la ragazza che aveva messo su di me quel gel che sta facendo la stessa cosa su di te, ma di dietro! Il vincitore della mano ti ricorda che doveva avvisarti prima che tu potessi staccarti da lui e con una mano porta dolcemente la tua testa sul suo ventre eccitato. Ti chiedi cosa succederà e immagini che la risposta la avrai tra poco. In effetti subito dopo arriva una mano a distribuire il gel freddo tra le tue natiche, sulla vagina e sull’ano in egual misura. Toccata sulle labbra sussulti leggermente poiché sei eccitata fino all’inverosimile e con gli occhi nuovamente chiusi tenti di immaginare chi mai possa essere a toccarti… Io? Eppure il mio tocco &egrave diverso…
– Puoi smettere ‘ Dice lui. ‘ Cosa? ‘ Pensi, quasi scocciata. ‘ Si, puoi smettere per un momento, ma non ho finito ancora sai? ‘ Continua lui. Rido mentre mi guardi con un’aria un po’ stralunata. Ti prende per la mano sinistra e ti fa alzare in piedi, poi ti mette davanti a lui, di schiena. Ti chiede di mettere le mani sullo schienale del divano davanti a voi e a quel punto realizzi cosa sta avvenendo… Ma non sei sicura che io lo lasci fare! Con una mano sei tenuta dal fianco sinistro e l’altra immagini che comandi il pene di lui che nel frattempo si sta muovendo sulla superficie delle tue labbra e sul tuo ano. Ti piace, ti fa eccitare e nello stesso tempo sentire una vera porca il fatto di stare in mezzo a così tante persone, me compreso, e farti penetrare davanti a tutti. Per qualche secondo il pene di lui smette di camminare sul tuo corpo inerme e pensi che si stia preparando a prenderti da dietro. Ed ecco la sensazione della dilatazione, la spinta di lui, l’inconfondibile forma che ti penetra e ti dona un piacere non provabile in altro modo. Quasi d’istinto apri la bocca gemendo e socchiudi gli occhi, poi ti accorgi che il movimento in te &egrave davvero strano. Avevi visto il suo scettro duro mentre lo avevi in bocca e ti sembrava grande, mentre invece ciò che provi adesso &egrave la sensazione che sia diverso, più piccolo… Realizzi che sta accadendo qualcosa di strano visto che i tuoi sensi, prima annebbiati dal godimento, ora odono alcune risatine. Ti volti dunque e vedi che io sto giocando con un wurstel nel tuo di dietro. Tutti quanti scoppiano in un fragore generale mentre ti facciamo rialzare io e lui ed anche tu cominci a ridere per lo scherzo davvero divertente… Ed anche piacevole.

Eroma_2000@yahoo.it
Come al solito facciamo per tornare seduti ma il padrone di casa chiede un momento di attenzione. Per prolungare l’attesa e far tornare l’eccitazione a chi l’aveva persa (dentro la mia bocca), decidiamo di fare una pausa, durante la quale egli mette a disposizione di tutti quanti dei dolci, una torta e altri stuzzichini salati. Sei stata sempre certa che il sapore di uomo non mi piacesse affatto, ma i miei pensieri vengono traditi da una voce tremolante che adopero per rifiutare un dolce che mi offri. Ancora sento il suo odore e la mia testa pensa solo a tornare in mezzo alle sue gambe. ‘ Diavolo! ‘ penso ‘ Mi sai far eccitare così tanto che farei davvero qualsiasi cosa per te… E sai? Mi piace da morire farlo in tua presenza. Con chiunque e qualsiasi cosa, basta che ci sia tu a spingermi.-
Rimango fermo a pensare e guardare la tua silhouette mentre ti allontani da me e vai a parlare con le altre persone. Adesso quasi ti confondi in quella massa rosa di corpi… Ridi, scherzi e parli con più di una persona, mentre anche io vengo avvicinato da una ragazza. Dialoghiamo del più e del meno, ma non nasconde alla fine di voler sapere come sia stato per me far godere uno del mio stesso sesso. Non faccio a tempo a rispondere che sei già tornata: gelosa come sei non mi avresti mai lasciato scambiare più di due parole con una donna nuda. Infatti mi sottrai alla conversazione e prendendomi per mano mi conduci velocemente attraverso un corridoio fino alla camera da letto. L’unica cosa a cui faccio caso una volta lì &egrave il tuo corpo perfetto, seni sodi e grandi, fianchi morbidi, labbra da baciare: sei fortemente erotica.
Ti stendi con le braccia lungo la tua testa e mi chiedi di baciarti.
Le nostre bocche si uniscono a lungo e si amano intensamente…
– Sento il sapore di un uomo nella tua bocca… Sei un vero maiale lo sai? –
All’improvviso prendi con entrambe le mani il mio viso e lo porti sul tuo pube: per l’occasione ti eri completamente depilata perché sapevi che mi avrebbe fatto piacere. Socchiudi le gambe e ti metti comoda affinché tu possa godere di un altro bacio, ma stavolta più passionale.
Senti il mio respiro sul monte di venere, le mie dita scorrere tra le tue cosce ed il tuo sesso, la mia lingua percorrere le tue labbra fino a farle gonfiare, schiudere, bagnare.
I tuoi gemiti sono una dolce melodia che accompagna i movimenti dei miei baci, mentre i tuoi muscoli si irrigidiscono sempre più all’avanzare del godimento. So quale sia il momento in cui la mia attenzione debba concentrarsi sul clitoride e così muovendo la mia lingua bagnata dei tuoi umori in circolo sopra di esso, cerco di far sciogliere le tue gambe rigide in un magnifico orgasmo.
Pur godendo moltissimo riesci ancora una volta a fermarmi. ‘ Esci subito dalla stanza schiavo! ‘ mi ordini sorridendo. Ancora una volta spaesato mi trovo ad alzarmi dal letto e ad indietreggiare fino all’uscio della camera. Non eri mai stata così autoritaria, la cosa mi spaventa leggermente ma mi piace da morire. Mentre mi volto, noto il padrone di casa che procede verso la camera che ho appena lasciato e vi entra, chiudendo dietro di sé la porta. Sento un rumore sommesso di chiavi e subito il cuore mi batte fortissimo. Corro verso la stanza e mi metto seduto sui talloni per raggiungere con un occhio la toppa della serratura: la chiave non &egrave inserita. Davanti a me ho uno spettacolo a cui davvero non posso far a meno di assistere: sei in ginocchio davanti a lui, in una posizioni in cui posso vedere entrambi di lato e da vicino. Guardi il suo viso, gli sorridi, metti una mano sul suo sedere, l’altra gioca con i suoi testicoli procurandogli piacere. Poi quella stessa risale il suo sesso afferrandone la base con decisione e la tua testa si inclina verso il lato del suo pene mentre la lingua lo accarezza. Il tuo sguardo &egrave puntato sulla porta come se sapessi che io sia lì, ogni tanto ho come l’impressione di un tuo sorriso rivolto a me. Vedo le sue mani tra i tuoi capelli guidarti dolcemente verso i punti che gli piacciono di più. La bocca accoglie il suo scettro bagnato tutto d’un colpo, fino quasi ad ingoiarlo completamente, poi indietreggia lasciandone intravedere il tronco, poi ancora giù mentre il tuo viso si inclina prima da una parte, poi dall’altra. Le fossette sulle tue guance mi raccontano quanto lo stai facendo godere benché lui ansimi discretamente. So come muovi la lingua quando fai un bocchino e so che così passionali li fai solo quando sei eccitata persa. Non posso fare a meno di masturbarmi guardandovi.
Sento un tocco sopra le mie spalle, un altro ragazzo che mi chiede cosa stia succedendo sorridente. Scuoto la testa per fargli intendere che non c’&egrave nulla che non vada. Si china anche lui e mi sussurra all’orecchio se possa avere lo stesso ‘trattamento’ che la mia lei mi aveva costretto a riservare a qualcun altro alcuni minuti prima. Penso che se tu sei lì dentro a far godere un uomo con la tua bocca, posso farlo anche io qui fuori e non pensandoci due volte abbandono quella vista così piacevole per una altrettanto goduriosa di un membro dritto. Lui si alza in piedi e appoggia la sua schiena al muro del corridoio mentre io quasi tremante dall’eccitazione comincio a leccare quel bel bastone che mi sembra fatto di pietra.
Mi perdo ancora una volta in quello che adesso adoro fare, chiudo gli occhi e lo prendo in bocca. Non ce la faccio ad essere dolce, mi muovo veloce e frenetico poich&egrave tutto quello che voglio &egrave riuscire a provare di nuovo la sensazione di un orgasmo sulla mia lingua che scenda caldo verso la mia gola. Dalla camera dove siete voi sento i mugolii del tuo gradimento per avere la possibilità di fare un pompino così e i suoi lamenti di piacere che ormai, se l’orecchio non mi inganna, stanno per sfociare in un orgasmo colossale.
Mi concentro ancora di più su di lui e non mi accorgo di cosa succede dall’altra parte della porta, quando questa viene aperta. Goffamente cado a terra smettendo di colpo ciò che stavo facendo. Ne uscite entrambi: lui scusandosi per avermi fatto cadere torna soddisfatto tra le altre persone nude, tu tranquilla mi prendi per la mano e mi fai alzare. Mi baci e sento il sapore di lui nella tua bocca. ‘ Eri lì che guardavi vero? ‘ Io annuisco. ‘ Sei un porcello ma… In fin dei conti era proprio questo che volevo! ‘ Sorridendo ti avvii verso il tavolo da gioco con una mezza corsa, mentre una voce richiama tutti alla fine della pausa. Il ragazzo che era accanto a me mi sorride e mi dice ‘ Spero davvero di farti perdere io la prossima volta -.

Eroma_2000@yahoo.it

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