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Trio

Stuprata nella Metro

By 13 Aprile 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao, mi chiamo Sara ed ho 25 anni. Lavoro come commessa in un negozio di intimo, abito con i miei genitori e sono fidanzata con un ragazzo: Luca da quasi 4 anni. Mi definisco una ragazza normalissima, gentile, educata, simpatica, un po’ timida ma soprattutto fedele. Esteticamente credo di poter dire con assoluta tranquillità di essere carina: sono alta circa 1:70 per 50 kili, ho i capelli rossi lunghi fino alle spalle, occhi castani, carnagione leggermente scusa e una terza di reggiseno. Porto gli occhiali ma a detta di tutti questi mi danno solo un tocco in più, di una ragazza abbastanza sexy.
L’esperienza che vi vado ora a raccontare mi è successa 10 giorni fa.

Il mio ragazzo mi chiama dopo cena per andare da lui, così dopo poco lo raggiungo e passiamo una stupenda serata insieme: cenetta, guardiamo un film insieme e terminiamo col fare l’amore li sul divano. Finita la serata lui si propone di riportarmi a casa ma io lo tranquillizzo e gli spiego che non c’era problema perché sarei tornata con la metropolitana. Nonostante le sue insistenze per non farmi prendere la metro a quell’ora convinco e dopo averlo salutato mi incammino verso la fermata.

Sono vestita in modo abbastanza provocante e sexy: stivaletti neri, pantaloni bianchi attillati, sotto ho un perizoma nero che si intravede dal tessuto dei pantaloni e con i laccetti laterali che fuoriescono, sopra ho un reggiseno di pizzo dello stesso colore, una maglietta nera un po’ scollata e una dolcevita rosa molto attillata. Non è il mio solito abbigliamento ma avevo fatto un’eccezione per la serata rendendo ben contento il mio fidanzato.

Nella stazione sotterranea non c’è nessuno, nemmeno sul corridoio antistante la rotaia non si vede un anima. Aspetto pochi istanti e il treno arriva, salgo e mi scelgo un posto vicino alla porta. Anche qui non c’è quasi nessuno al di fuori di un vecchio signore sui 50 anni e di una coppietta di ragazzi.

Il treno parte e io sono assorta nei miei pensieri, poco dopo noto che i due ragazzi stanno limonando di brutto. Lei ha una minigonna cortissima e il suo ragazzo la bacia e le infila una mano di tanto in tanto tra le cosce, lei ricambia poggiando le sue mani sul pacco.
Sono distratta a guardarli quando ad un certo punto mi sento sussurrare:

‘ Ciao, ‘ti piacerebbe se facessimo anche noi la stessa cosa? ‘

Il signore anziano zitto zitto si era avvicinato alle spalle e praticamente mi aveva parlato a pochi centimetri dalle mie orecchie, di scatto mi giro, lo guardo e mi sposto indignata, ma questo mi segue:

‘ Dai che ti sei eccitata a guardarli’lo so’sei tutta bagnata eh?’

Io ‘ Ma che vuole se ne vada!’

‘ Dai non fare la difficile, su giochiamo un po’ dai’

Io ‘ Se ne vada, se ne vada o chiamo aiuto’

‘Su piccola non fare così voglio solo giocare un po’ con te, dai senti come c’è lo già duro ti piace?’

Mi sta dietro, addosso, e striscia il suo pacco sul mio fondoschiena.

Io ‘Le ho detto di andarsene, se ne vada!!’

‘Porca troia smettila’stai buona’

Io ‘No’basta!’

‘ Ok, se non lo vuoi capire con le buone facciamo con le cattive’

Detto ciò mi prende con tutte e 2 le mani e mi tira verso di se, io lancio un gridolino, subito gli altri 2 ragazzi si voltano verso di me ma è solo per un’attimo, non sono molto interessati a me e a quel vecchio porco così tornano alle loro cose. Anche il vecchio si è fermato un’attimo poi vede che io non ho difese troppo forti e che i 2 ragazzi se ne fregano quindi riprende coraggio.

‘Mmm’troietta ora giochiamo un po’ eh?! ‘dai fammi vedere che bella fichetta che hai’

Io ‘ No no’mi lasci’mi lasci la prego’io’io sono fidanzata’

‘Oohh sai quanto me ne frega, dai che ora il tuo cornutello non c’è, su fammi vedere troietta’

Provo a scappare, a muovermi a contorcermi ma lui mi tiene sempre ben stretta, i ragazzi alla fermata scendono, io provo a chiamarli per farmi aiutare ma se ne sbattono altamente così io rimango sola con quel porco.

‘Dove pensi di andare troia, ora non te ne vai finchè non mi hai fatto godere hai capito?’

Lo dice con autorità, mi tiene bloccate le braccia con una mano e intanto mi palpa il seno e tra le cosce.

Io: ‘ No ti prego, ti prego, non farmi male, non voglio, non voglio”

‘Stai buona dai che ti piacerà su puttanella lo so che sei già tutta bagnata’

Io: ‘No no noo mi lasci’

‘Zitta zitta o oltre che toccarti ti farò anche male, molto male’

Io: ‘No no la prego, farò quello che posso, quello che vuole ma la prego non mi faccia del male’

‘Ok così vedo che ragioni, brava puttanella’

Io: ‘ Ma cosa devo fare?’

‘Voglio solo guardare dai, fammi vedere le tue tette e la tua bella fichetta’

Io: ‘ Mm..e và bene, solo guardare?’

‘Certo certo’alla prossima fermata scendiamo, tu stai davanti, ti infili dentro il bagno degli uomini della stazione della metro e mi fai guardare un po’ il tuo corpo nudo.

Io: ‘E và bene ma poi basta’

Passa un minuto e il treno si ferma, scendo con lui dietro, in giro non c’è un anima noto con mio grande dispiacere così faccio quello che mi è stato ordinato, mi avvio verso il bagno degli uomini, entro e lui sempre dietro, mi fa infilare dentro un cesso, poi entra e chiude la porta.

‘ Brava puttanella, vedi che con le buone si ragiona sempre?’

Io: ‘ Ora che devo fare?’

‘ Su dai spogliati’

A malincuore e con tanto timore obbedisco, sento un grande stato di paura ma anche qualcosa di eccitazione, qualcosa che prima non avevo mai provato. Lentamente sfilo prima la dolcevita e poi la maglietta, lui li getta a terra e poi si avventa con le sue mani schifone sui miei bellissimi seni. Me li palpa me li tocca, mi fa male, li stringe.

Io: ‘ Ahhi ahhi mi fai male, mi fai male così’avevi detto che volevi solo guardare’

‘ZITTA! Abbassa anche i pantaloni adesso, lentamente’mi dai le spalle ti chini a 90′ e abbassi lentamente i pantaloni’

Così obbedisco, mi giro e mi abbasso, lentamente sfilo i pantaloni offrendo così al lurido porco una splendida visione del mio culetto con il perizoma nero.
Lui subito mi palpa li e poi di nuovo in mezzo alle cosce, mi tiene ferma e fa i suoi comodi.

‘Cazzo che bella troietta che sei e poi che bel visino da maiala, su zoccola adesso siediti sul cesso e fammi un pompino’

Io: ‘ Che coosa?? No no non erano questi i patti, avevi detto che volevi solo guardare e poi che mi avresti lasciato andare’

‘ Zitta, zitta, tu devi fare solo quello che ti dico hai capito?’

E così dicendo mi molla 2 sberle, mi tira per i capelli e mi costringe a sedermi sul cesso. Mi prende una mano e se la mette sul pacco. Io ho paura e così lo assecondo, gli tiro fuori il cazzo e incomincio a menarglielo. Lui subito incomincia a genere, cerco di fagli una bella sega, provo a farlo venire subito così magari mi lascerà andare via senza farmi altro. Sono esperta nel fare le seghe ai ragazzi perché le prime volte quando ancora mi faceva schifo prenderlo in bocca cercavo di farli venire in questo modo il prima possibile per salvarmi dal pompino. Ma questa volta ho sperato troppo presto, infatti lui mi prende la testa e la spinge sul suo cazzo.

‘ Dai troia spompinami ciucciami il cazzo’fammi vedere come fai bene i bocchini a quel frocetto del tuo ragazzo hahaha”

Io non posso far altro che prenderlo in bocca, così gli faccio un pompino, lui gode apertamente e me lo dice insultandomi, mi prende la testa e mi guida, ormai non sono più io che glielo sto succhiando, è lui che si sta facendo una sega con la mia bocca. Mi usa come un buco per cazzi, come un’oggetto e io mi rendo conto che mi sto eccitando sempre di più.

‘ Ahh si che troia uuuhh sii mm’.dai bella sbocchina siii così dai”

Io: ‘ Mmm’mmm’si’si sono brava a fare pompini?’

‘ Ohh si sei la regina dei cazzi troia mia’mmm’si succhi proprio bene sii’

Ormai non mi rendo già più conto di quello che sto facendo, sto per essere stuprata e sono li che godo come una pazza, in fondo sto scoprendo che mi piace e allora glielo prendo in bocca ancora meglio e do tutta me stessa in un fantastico pompino.
Lui gode sempre di più poi decide che è giunta l’ora di fottermi, così mi fa alzare e sul water si siede lui poi io gli salgo sopra, il perizoma non me lo toglie, lo sposta soltanto e poi incominciamo a scopare.
Mi sbatte con forza, vigore, mi usa mi tocca dappertutto, sono obbligata e slinguarlo e quando ha la bocca libera mi ricopre di insulti.
Continuiamo così per una ventina di minuti, mi scopa anche a 90′, i miei vestiti sono ridotti uno schifo, buttati a terra e continuamente calpestati da quel porco.

‘Mi sto facendo proprio una bella scopata, brava la mia puledra mi stai proprio facendo godere’

Ad un certo punto sento un colpo forte battere sulla porta del cesso, poi subito un altro, io lancio un gridolino mentre il mio stupratore si blocca.

–‘Ehi’voglio entrare fatemi entrare!’–

Entrambi stiamo zitti all’interno del cesso senza sapere cosa fare, io sono sempre piegata a 90′ immobile mentre lui in piedi altrettanto immobile, a muoversi è solo il suo cazzo che si sta rimpicciolendo ( forse per la paura ) velocissimamente.

TUM TUM!! –‘Ho detto di farmi entrare cazzo, fatemi entrare, aprite la porta!!’–

Qualche secondo poi vedo l’uomo che sta con me che sta per aprire la porta, io lo blocco e gli chiedo se è pazzo ma lui apre lo stesso.

–‘Finalmente cazzo vi siete decisi! ‘.Woow!”

E’ un barbone, sui 50 anni si direbbe, tutto sporco vestito con abiti vecchi e sporchi, è basso e magro con la barba lunga. Emana un odore tremendo di fogna e sudore.

–‘Cazzo che bella figa! E’ la tua donna o è una puttana? Oppure tutte e due le cose? Hahaha”

‘No non è la mia donna, è una ragazza che ho incontrato questa sera e basta’

–‘Beh allora non hai nulla in contrario se me la scopo un po’ anch’io vero? Hahaha”

Ho paura, sto tremando, non so cosa dire, mi trovo seminuda in un cesso della metropolitana di sera tardi con 2 vecchi porci intenzionati a scoparmi se non peggio.

‘ No no’fai pure, io non ho nulla in contrario’

Io: ‘ No, no vi prego no NOO”

Le mie parole suonano invane, subito il barbone mi assale, mi spinge contro il muro del cesso e mi è addosso. Puzza in un modo incredibile ed è sporchissimo, le sue mani frugano subito ovunque, una si infila in mezzo alle gambe l’altre mi stinge il seno, la sua bocca è sulla mia e mi costringe a baciarlo. Sono terrorizzata non so cosa fare.

–‘ Ohh si puttana’mmm’è da tanto che non mi scopo una bella fighetta come te, l’ultima è stata una troia extra-comunitaria che batte qui sopra ogni tanto ma non era di certo una bella figa come te”’

Io non parlo, non riesco, ho la voce bloccata, sono terrorizzata.
Negli attimi successivi il barbone mi sbatte per terra in ginocchio, in meno di un secondo mi mette il suo orribile cazzo sulle labbra e io sono costretta a spompinarlo. Ha un gusto terribile, si sentono disgustosi odori di ogni tipo: urina, grasso e altre schifezze che non immagino. In tutto questo tempo l’altro porco è li a guardare in uno stato di piena riflessione tra lo scappare, il rimanere o il partecipare. Prende coraggio e decide di partecipare. Intanto il barbone mi costringe sempre a succhiarglielo mentre l’altro mi rimette a 90′ e riprende a scoparmi la figa da dietro.

–‘Ahh siii siii che goduria siii!!! Bella zoccoletta si mi fai godere, dai succhia succhia, ciucciami il cazzo! Hahaha’hahaha”

‘ Mmm’ohhh’uohh’

Io: ‘AHH!! Ahh’aahhii’

Continuano per un tempo infinito, provano anche la doppia: il cazzo del barbone nella mia fichetta e quello dell’altro nel mio culetto. E’ una cosa che non avevo mai provato in 2 e sento un dolore lancinante, mi lamento, urlo e piango ma loro non se ne danno e continuano imperterriti a scoparmi e fottermi ridendo e insultandomi continuamente.
Finalmente si decidono a venire, il lurido porco viene sul mio viso imbrattandomi completamente bocca, ma anche capelli e seno.

‘AHHH!!! AHHH SI TROIAAA SIIII’.UHHH VENGOOOO AHHHH!!!’

L’altro, il barbone, mi viene dentro svuotandomi tutta la sua sborra.

‘OHH SI TROIA SIII SIII’.TI VENGO DENTRO SIII’.hahaha’.ti metto in cinta così sarai la mia troia per sempre hahaha’.’

Entrambi si rialzano e mi costringono a pulirgli per bene i cazzi, io obbedisco sperando finalmente di liberarmi di loro. Poi finalmente entrambi se ne vanno ognuno per i fatti suoi e io resto così sola li per terra nuda a piangere.
Dopo un po’ mi rialzo, rimetto addosso i miei abiti che sono diventati uno schifo e poi scappo a casa. Una volta li mi butto sotto la doccia, ci rimango per un bel pò poi finalmente cado sul letto e dormo come un sasso fino alla mattina seguente.
Da allora sono passati 10 giorni, al mio ragazzo non ho detto niente, non ho detto niente a nessuno, nemmeno alle mie migliori amiche. Gli unici a saperlo siete voi cari lettori. Questa esperienza mi ha decisamente cambiato, infatti ora sono una ragazza che ha pensato di vivere la sua sessualità in modo decisamente diverso.

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