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Trio

Threesome con il mio ex ed una sconosciuta

By 16 Settembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ successo tutto l’anno scorso nel mese di agosto, il mese in cui compio gli anni. Da qualche mese mi ero impegnata con un ragazzo di nome Claudio che era di larghe vedute sul sesso e la cosa mi eccitava da morire. La maggior parte delle mie fantasie erotiche erano state finalmente esaudite, tranne due: il sesso anale ed un rapporto lesbo.
Era, appunto, agosto e decidemmo di passare insieme il giorno del mio 21esimo compleanno affittando una casetta di montagna immersa nei boschi.
Sentivo nell’aria che c’era una bella sorpresa per me da parte sua, ma mai avrei immaginato quale fosse.
Quando mi passò a prendere con l’auto per andare alla casa mi disse che quel giorno sarebbe stato solo per me e che avrebbe esaudito tutti i miei desideri… ma che prima mi avrebbe dovuto “riscaldare” ben bene.
Prima di partire mi abbracciò e con una mano cominciò ad accarezzarmi le natiche sotto alla gonna che avevo indossato, dopodiché spostò il perizoma e cominciò a giocherellare con il mio ano.
Eravamo nel giardinetto davanti casa e chiunque avrebbe potuto vederci ma non m’importava.
Sentire il suo dito fare una leggera pressione sull’ano mi stava facendo eccitare da pazzi. Allargai le gambe e spinsi un po’ in fuori il sedere, vogliosa.
“Sei proprio una porcellina” disse ridacchiando e facendo entrare la punta del dito medio dentro di me.
Mugolai di piacere, un piacere diverso da quello che provavo quando mi scopava nella fica.
Gli chiesi se prima di partire gli andasse di scopare, ma rispose che al massimo mi avrebbe fatta godere un po’ , che mi avrebbe scopata quella sera.
Tolse il dito dall’ano e me lo fece leccare, cosa che feci con piacere.
Nel frattempo con l’altra mano mi stava accarezzando il clitoride attraverso il perizoma. Scese un po’ più in basso, fino all’apertura della fica.
“Sei già bagnatissima” mi disse spostando il perizoma e intingendo un dito dentro di me. Lo cominciò a muovere lentamente guardandomi in volto. Avevo cominciato ad ansimare di piacere, sentivo il clitoride scoppiare dalla voglia che avevo di scopare. Tolse il dito e me lo fece leccare; dopodiché salimmo in macchina e ci avviammo verso la casa. Stavamo viaggiando da una mezz’ora buona e si stava facendo buio. Mancavano ancora una decina di km alla casa, ma aveva cominciato a scapparmi la pipì fortissimo.
Accostammo in una piazzolina deserta lungo la strada che stava diventando sempre più buia.
Scendemmo dall’auto e stavo andando dietro ad un albero per liberarmi, ma Claudio mi trattenne per una mano.
“Piscia davanti a me” mi sussurrò in un orecchio.
Lo guardai maliziosa e sbottonai la gonna, facendola cadere in terra. Claudio mi sfilò il perizoma e mi baciò il pube rasato. Mi accovacciai in terra appoggiandomi con una mano per tenere l’equilibrio sui tacchi mentre con l’altra mi allargavo le labbra della fica e mi lasciai andare. Lasciai andare un sospiro di sollievo appena finii; Claudio si era chinato davanti a me e con un fazzoletto mi stava asciugando lentamente. “Non rimetterti niente.. devo pulirti per bene” mi disse quando mi rialzai. Capii cosa intendeva. C’era un masso poco più in là e mi ci sedetti. Allargai le gambe e accolsi con piacere la sua lingua calda e umida. Mi succhiò il clitoride per qualche secondo, poi scese verso la mia fessura e cominciò a penetrarmi con la lingua. Si staccò un attimo e mi penetrò col dito medio, da prima muovendolo lentamente, poi sempre più veloce. “Un altro… metticene un altro” gemevo mentre mi masturbavo il clitoride. Claudio sorrise e fece uscire il dito bagnato spostandolo verso l’ano; lo fece entrare tutto facendomi sfuggire un gridolino di piacere. “Ti piace?” mi domandò muovendolo dentro e fuori molto lentamente. “Sii..” sussurrai eccitata.
Riaccostò la lingua alla mia fessura e leccò i miei umori che avevano inziato a colare.
“Per ora basta così” disse sfilando il dito e baciandomi il clitoride un’ultima volta “Il resto lo avrai appena arriveremo”.
Mi rivestii e partimmo. Guardandomi allo specchietto vidi che la mia faccia era rossissima… Non vedevo l’ora di arrivare.
Quando arrivammo notai che c’era un’altra macchina parcheggiata davanti alla casa. “E’ la proprietaria” mi disse Claudio notando il mio sguardo sorpreso.
Entrammo, ma nel piccolo salottino non c’era nessuno.
“Sono in camera!” chiamò una giovane voce dal fondo di un corridoio. Vi andammo e rimasi scioccata da ciò che vidi: distesa sul letto a gambe aperte vi era una ragazza che doveva avere più o meno la mia età. Indossava solo la biancheria intima e, notai, sulle mutandine bianche vi era una piccola chiazza bagnata.
“Avevo cominciato a masturbarmi nell’attesa” disse con voce suadente scendendo dal letto e venendo verso di noi.
Mi voltai verso Claudio chiedendo spiegazioni.
“Lei è Stella, il tuo regalo di compleanno per stasera” mi disse sorridendo. Capii allora che aveva deciso di soddisfare la mia fantasia erotica in cui scopavo con una donna. “Lasciati andare…” aggiunse abbracciandomi da dietro e appoggiando il rigonfiamento che aveva nei pantaloni sulle mie natiche. Stella si era avvicinata e senza dir nulla aveva fatto uscire la mia terza di seno dalla maglietta con lo scollo profondo. Cominciò a succhiarmi i capezzoli mentre con una mano mi stava sbottonando la gonna, facendola cadere. Claudio mi sfilò il perizoma e, inginocchiato dietro di me, mi allargò le natiche e cominciò a leccarmi l’ano. La cosa mi aveva eccitata ancora di più rispetto a prima. Stella aveva cominciato a stuzzicare il mio clitoride, cosa che ricambiaii goffamente ma, vedendola gemere sorpresa, anche con bravura. Mi allontanai da Claudio e feci sdraiare Stella sul letto, sdraiandomi a mia volta sopra di lei. Cominciai a leccarle il collo finché non le misi la lingua in bocca. Ci baciammo con passione mentre continuavamo a masturbarci a vicenda. Infilai due dita nella sua fica calda e bagnata e cominciai a muoverle velocemente, godendo nel sentirla gemere.
Claudio nel frattempo mi aveva fatto alzare il sedere, offrendoglielo. Mi penetrò con un dito mentre con l’altra mano aveva cominciato a masturbarsi.
In pochi minuti Stella venne bagnandomi tutta la mano, la quale la leccai vogliosa. Claudio nel frattempo si era spostato e le aveva messo il pene ormai all’apice della sua durezza in bocca, lasciando che lei glielo leccasse. Io scesi più giù e leccai avida la fica di Stella. Il sapore dei suoi umori mi faceva impazzire, muovevo la lingua così velocemente e che Stella venne nuovamente con un grido di piacere. Mi spostai da lei e andai verso Claudio, baciandolo e facendogli così provare il sapore della fica della ragazza. Stella prese il cazzo di Claudio in mano e mi fece avvicinare alla sua faccia, cominciando a leccarmi con foga. Io ero aggrappata a Claudio e godevo come una vera troia, che era proprio ciò in cui m’identificavo in quel momento. Stella mi teneva per i fianchi e mi faceva dondolare sulla sua faccia, ormai completamente bagnata dai miei umori. Nel frattempo stava menando il cazzo di Claudio pronta a ricevere lo sperma sul suo volto, il quale non tardò ad arrivare. Mi fece spostare ed accolse tutta quella sborra nella sua bocca ma non la ingoiò. Si alzò e cominciò a baciarmi, passandola nella mia bocca. In preda all’eccitazione continuammo a baciarci e a sporcarci la bocca di sperma finché Claudio mi fece piegare a pecorina. Stella mi si sdraiò sotto e mi lappò il clitoride accompagnandolo con un ditalino da favola. Nel frattempo Claudio aveva ripreso a lubrificarmi l’ano con la saliva e a penetrarlo con un dito. Io ero in preda al piacere, gridavo tutta la mia voglia senza controllarmi. Aggiunse un secondo dito e sentivo che presto sarei venuta. “Sto per venire!” gridai strusciando la fica su Stella ed esplosi in un orgasmo incredibile, schizzando tutti i miei umori su Stella, la quale non si spostò di un millimetro. Claudio allora appoggiò la punta del cazzo sul mio ano e spinse forte. Quello entrò subito e cominciò a scoparmi selvaggiamente. Ormai gridavo senza sosta come le ragazze nei film porno che mi divertivo a guardare, e che guardo tutt’ora, mentre mi masturbavo. Affondai il viso sulla fica di Stella e cominciai a leccarla vogliosa, gemendo di piacere. Anche lei riprese a leccarmi e a penetrarmi con le dita. Non so quanto andammo avanti, forse pochi minuti, forse ore. Claudio improvvisamente aumentò il ritmo e sborrò dentro di me. Come avvertii quel fiotto di sperma caldo non riuscii più a trattenermi ed ebbi l’orgasmo più forte che abbia mai provato sin’ora. Ansimavamo tutti e tre, ormai il gioco era finito ma decisi di concludere in bellezza: Claudio fece uscire il suo pene dal mio culo e lo portò alla mia bocca. Mentre glielo succhiavo mi accovacciai sul volto di Stella e lasciai che lo sperma scivolasse fuori dal mio ano fin sulla sua bocca. Mi leccò ben bene, dopodiché si rivestì e ci disse che non c’era bisogno di pagare per la casa, che le bastava quella serata a pagare il tutto, e se ne andò.
Io e Claudio passammo il resto della nottata a scopare finché non crollammo addormentati, esausti.
Ci lasciammo pochi mesi dopo, ma ci siamo incontrati molte altre volte per rivivere nottate come quella.

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