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Trio

tre amici intimi

By 2 Febbraio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Salve a tutti, sono nuova e questo &egrave il mio primo racconto. Spero di migliorare col tempo!

Mentre Andrea le copriva gli occhi con una benda scura, Davide le accarezzava la vita per rassicurarla; le dava dei bacini lungo il collo e le sussurrava: E lei rispondeva:
Tirandola dolcemente per le braccia, condussero Felicia nella camera da letto e la fecero distendere.
Disse Andrea.

I due ragazzi si spogliarono e salirono con lei nel letto, assaporando con gli occhi il gusto di quel corpo che li faceva impazzire per la bellezza e la perfezione.
Felicia aveva da poco compiuto 18 anni, aveva dei lunghi capelli castani, gli occhi scuri e grandi, delle labbra carnose e sensuali. Era abbastanza alta e formosa, e il suo sederino era certamente il più intrigante della città. Davide e Andrea erano da sempre stati i suoi migliori amici, e quando capirono di essere entrambi innamorati di lei, organizzarono questa seratina a base di sesso. Andrea era bello, con la pelle olivastra e i capelli corti che gli incorniciavano il viso. Il suo petto era vigoroso e abbellito da tanta palestra. Davide gli assomigliava molto, ma aveva quel nonsocch&egrave che lo rendeva meno piacente di Andrea.

Davide sistemò di lato i capelli di lei, e nel frattempo Andrea le accarezzava una coscia, sentiva la pelle fresca a morbida di lei. Le accarezzò il pube, toccò dall’esterno la passera rosea e delicata. Le alzò un poco il vestito corto, scoprendo gli slip di pizzo nero. Davide la stava baciando in bocca, anche se lei non poteva riconoscerlo per via della benda, ma lo ricambiava passionalmente assaporando la sua saliva e imbrattandone la sua bocca. Felicia sapeva bacare divinamente, e questo faceva in quel momento incontrando furiosamente la sua lingua con quella di Davide. Andrea, spostò gli slip di Felicia lasciando che si incastrassero tra le grandi labbra. Strinse e spinse ancor più forte il lembo di stoffa contro la vagina, dalla quale iniziava a fuoriuscire un brodo caldo e bianco. Andrea si chinò a leccarlo, allargando la fessura vaginale prima con la lingua, poi con le dita per vederne l’interno.
Le disse Andrea.
Davide slegò l’abbraccio delle loro lingue per darle modo di rispondere.
Rispose, con voce visibilmente eccitata.
Disse Davide, con voce sensuale.
Aggiunse lei, allargando spontaneamente le gambe come a invitarli.
L’ultima affermazione bastò ai due ragazzi più di qualsiasi altra parola, e ripresero ai loro giochini. Davide spostò le bretelline dell’abito della loro amica, fino a scoprire i seni. Erano grossi, pieni e eccitanti e toccò subito uno dei capezzoli, sentendo il tatto che aveva fra le dita. Lo strinse, lo stritolò, lo mordicchiò e infine lo succhiò come un bambino affamato, che per paura di perdere il momento dell’allattamento si stringe forte alle mammelle. Felicia si toccava l’altro, tirandolo e stringendo come un piccolo sfogo della sua eccitazione. Felicia ansimò maggiormente, la sua fica iniziava a diventare bollente. Andrea intanto si faceva più audace, e infilò due dita nella vagina di Felicia che entrarono facilmente e a fondo. Dapprima lui spinse piano e sensualmente, poi, man mano che Felicia si eccitava sempre più, aumentò la velocità del movimento, e lei non pot&egrave trattenere gridi di piacere.
Esclamò Davide.
Andrea fu d’accordo, così uscì dalla fica di lei per baciarla in bocca e succhiarle i capezzoli induriti. Durante il bacio ricevette la stessa passione. Lei gli aveva accarezzato i cappelli e aveva riconosciuto Andrea, il suo unico vero amore. La passione tra i due crebbe ancor di più. Lei gli accarezzò il petto muscoloso fino ad arrivare al membro, grosso e caldo, duro come l’acciaio ma imprigionato in quei tristi jeans.
Lui li sbottonò e il cazzo uscì possente e grosso.
David scese le mani fino al pube, e toccò la vagina morbida, calda e bagnata.
Andrea mise il suo cazzo già abbastanza elevato all’altezza della sua bocca, e lo spinse dentro. Lei l’accettò con gusto, baciando, succhiando e leccando il membro con semplicità e affascinante amore.
Il cazzo di Andrea era grosso e palpitante, e Felicia lo sentiva aumentare di pulsazione a contatto con la sua lingua e la sua saliva. Sembrava farsi sempre più grosso, più buono, più eccitante per entrambi. Intanto, Davide stava sfilando gli slip di Felicia, lentamente, finché finalmente non li tolse. Lei tenne le gambe ben larghe, e lui vide la dolce figa contorcersi, allargarsi e rilasciare altro liquido che sarebbe andato perduto se lui non avesse continuato a raccoglierlo. Gli umori divennero più prorompenti. Davide li raccolse tutti, risucchiandoli perfino e appassionandosi sempre di più alla parte più segreta di Felicia, che mai come in quel momento l’aveva fatto eccitare.
Andrea venne in bocca a lei. Per un attimo, a causa dell’eccitazione ricevuta da Davide, lei sembrò non reggere tutto il succo e Andrea si sentì quasi in colpa; ma Felicia inghiottì ogni cosa, e fu di nuovo pronta a riceverlo in bocca per pulire il cazzo fino in fondo. L’eccitazione di Andrea non era ancora affatto finita; aveva voglia di lei e del suo corpo, ma le permise di leccarlo ancora un poco. Poi, si allontanò. Davide smise di leccare, ma allargò la vagina il più possibile, ammirando ancora la parete rosea di quel buco paradisiaco. Andrea sbirciò, e sfiorò le pareti come con una carezza (Davide la teneva ancora allargata), osservando le reazioni di Felicia. Ella era eccitatissima. Con uno sguardo, lui e Andrea concordarono la prossima mossa.
Le disse Davide.
Felicia non se lo fece ripetere due volte, e si voltò assumendo la posizione da loro richiesta. L’intera figa fu completamente alla loro vista. Davide s’impossessò della posizione. Il suo cazzo stava quasi scoppiando, e finalmente pot&egrave inserirlo lì dove desiderava di andare. Sfondò la figa quasi vergine spingendolo dentro con più forza e violenza che poteva, vogliosa di farla ansimare, tremare e gridare di goduria. Felicia, infatti, non pot&egrave fare altrimenti. Le sensazioni che provava erano di gran lunga superiori a ciò che le era possibile immaginare. Davide spingeva, tirava, selvaggiamente, come se fosse sempre stata sua o come se non sarebbe potuta mai più esserlo. Alla fine, vennero entrambi, lui dentro di lei che aveva sentito qualcosa salirle lungo l’utero. Lui si tolse, ma lei cadde esausta di petto. Davide si mise sopra di lei e la baciò. Lei spostò la bocca per favorirlo, ma poi non riuscì a fare altro.
Andrea e Davide capirono che il gioco, per quel momento, era finito. Sciolsero la benda a Felicia, dicendo:

Soggiunse Davide.
Si sdraiarono nudi affianco a Felicia, che, prima di addormentarsi profondamente, commentò:

Rispose Davide.
E caddero tutti in un sonno profondo.
L’indomani mattina, era l’alba quando Felicia tornò in sé. Aprì gli occhi, si stiracchiò e guardò i suoi uomini di fianco a lei. Davide dormiva di spalle, a pancia in giù. Andrea, era beatamente nudo col volto rivolto verso l’alto. Attirò le voglie di Felicia con più frequenza, e si calò su di lui e lo baciò. Lui si svegliò quasi all’istante, ricambiando il bacio con trasporto, abbracciandola e, con un abbraccio, mettendosi sopra di lei. Continuò a baciarla, come un innamorato. Poi, improvvisamente, si staccarono e si sorrisero complici.
Disse Andrea.

Decisero di svegliare Davide. Mentre lei lo baciava in bocca a posizione di pecorina, Andrea aveva cominciato a toccarle la figa e il buchino.
David disse:

Così la ribendarono, e Andrea tornò a guardare quella cosa che desiderava tanto. Senza spostarle gli occhi di dosso, toccava la figa con le dita osservando mentre si contorceva e si allargava solo per lui. Intanto, David aveva fatto abbassare il capo di Felicia sul suo cazzo, e adesso lo stava leccando abbondando di saliva. Davide le spingeva la testa per farglielo ingoiare fino alle palle, cosa che a lei riusciva benissimo. Andrea le masturbava la fica, ma, ad un certo punto, sentì che le stesse lavorando il buchino. Lui faceva entrare e uscire un dito, in modo da allargarlo, e intanto lo lubrificava con gli umori che uscivano dalla figa di Felicia. Lei continuò a spompinare, finché una violenta ondata di sperma non le riempì la bocca, e lei dovette spontaneamente alzare la testa per ingoiare tutto. Davide le baciò le labbra, assaporando il suo stesso sperma.
Disse lei, in un sospiro eccitato. Effettivamente, aveva riscontrato come il sapore di David era appena più invitante che l’altro. Naturalmente, Felicia non aveva ben chiaro quale cazzo avesse appena succhiato.
Disse lui, e Felicia lo riconobbe. Era un po’ delusa dal fatto che non fosse il suo Andrea, ma anche Davide l’attraeva molto, e il fatto che il suo sperma avesse un sapore così buono, aumentò la sua voglia di riassaggiarlo.

Le sussurrò Davide.
La ragazza obbedì, e nel frattempo allargava il culo più che poteva, perché sapeva che a lavorarlo era Andrea.
Sussurrò Davide.
Felicia non rispose, ma si lasciò baciare un’altra volta.
Intanto, Andrea sembrò ritenere che il buchino fosse abbastanza lubrificato, perché appoggiò lì la cappella e spinse dentro il culo vergine scatenando in Felicia un violento urlo di dolore. Andrea lo ignorò, spinse più a fondo sempre più forte, facendo adattare le pareti dell’ano al suo membro. Lentamente, Felicia si riprendeva e quella strana sensazione cominciava a piacerle.
Chiese Andrea.

Andrea le diede un’altra violenta spinta che la fece tremare e godere allo stesso tempo. Le stringeva le chiappe, le allargava, viveva ogni istante che lo faceva godere. S’insinuò presto anche Davide. Disse a Andrea di spostarsi, e puntò il suo cazzo verso il culo. Andrea lo seguì curioso di sapere quel che avrebbe combinato. Davide indirizzò il cazzo sulla figa e lo infilò. Felicia gridò più forte mentre due membri enormi e pulsanti la penetravano assieme, riempiendola, annaspandola. Come ammattiti, la cavalcavano con enorme forza, e in pochi minuti vennero tutti e tre, Andrea e Davide dentro di lei. Quando si staccarono, erano tutti nuovamente esausti, ma non avendo sentito nessuna voglia di arrendersi da parte dei ragazzi, Felicia era rimasta al suo posto, sdraiata a pancia in su, in attesa, nascondendo la stanchezza. Si sentì aprire le gambe più che poteva, e sentì gli sguardi dei suoi amanti su quel che ne era della sua vagina e del suo buchino. Erano entrambi dilatati e grondanti di sperma, e Andrea e Davide li guardavano orgogliosi. Andrea infilò la mano sulla figa e ne tirò fuori un po’ dello sperma dell’altro, tenendolo sulle sue dita. Lo avvicinò alla bocca di Felicia, e lasciò che lei leccasse tutto, attentamente. Davide le allargava l’ingresso della fica, facilitando la fuoriuscita del seme e sbirciando le pareti rosee, invitando Andrea a guardare. Lui, tornò a infilarci due dita e prese altro sperma, riconducendolo verso le labbra di Felicia che eliminarono tutto. Poi, Davide insinuò le dita nel buchino, e lo stesso fece prendendo lo sperma di Andrea e portandolo alla bocca della loro amante. I due ragazzi avevano di nuovo voglia di attraversarla, così le dissero di mettersi eretta. Lei ubbidì all’istante, un po’ guidata da loro due, e si fermò in attesa. Andrea si mise di fronte a lei, dandole bacini sul collo mentre Davide si posizionava nella parte della schiena, avvicinandole il cazzo, di nuovo duro, al culo. Di nuovo, la penetrarono in coppia, provocando in lei di nuovo le sensazioni pazzesche di poco prima. I due ragazzi la abbracciavano, la stringevano, la spingevano e la riempivano scatenando in lei l’ennesimo orgasmo. Anche loro la riempirono dentro, e quando Andrea fu fuori dalla sua figa, le accarezzò le labbra con morbosa, continua, voglia di lei. Davide le sfilò il cazzo nonostante desiderasse continuare a montarla in quel modo. Entrambi, avvicinarono i loro cazzi alla bocca di lei, che molto diligentemente, ripuliva quei membri ormai flosci.
Finita ogni cosa, Andrea l’abbracciò e le disse:

Lei riconobbe la voce di Andrea, e, benché fosse contenta che quelle parole erano sue, evitò di rispondere non sapendo a quale distanza fosse Davide. Quando finalmente le slegarono la benda, Felicia vide quanto esausti fossero i suoi amici, ma, allo stesso tempo, appagati e felici. Lei baciò in bocca prima Andrea e poi Davide, e si alzò dal letto per farsi una doccia. Aprì i rubinetti e chiuse la cabina doccia del bagno. Si voltò, ma un momento dopo la sentì aprirsi alle sue spalle. Andrea e Davide comparvero.
Domandò lei, maliziosa.
Disse Andrea.
Aggiunse Davide.
Felicia li lasciò entrare. Il box era abbastanza limitato, e quindi stettero piuttosto stretti. Lei, ovviamente, stava al centro. Andrea e Davide si guardarono in faccia, e il primo accettò che Davide iniziasse di lavarla.
Disse a Felicia.
Lei le allargò, e Davide vi infilò le dita e cominciò a esplorarle la fica in modo molto attento, pulendogliela fino in fondo. Sfinita dalle continue eccitazioni, Felicia appoggiò la testa sulla sua spalla, come a chiedergli di continuare. Ma adesso era il turno di Andrea. Lui si occupò di ripulire il culo da ogni residuo, anche lui mettendoci la più scrupolosa attenzione, entrando perfino dentro con le dita.
Quando la doccia finì, anche la giornata ripartì nel più normale dei modi. Come se niente fosse successo, tutti si rivestirono e iniziarono le quotidiane mansioni. Prima, però, Felicia si avvicinò a Davide. Gli stampò l’ennesimo bacio in bocca e l’abbracciò.

Nell’altra stanza, la aspettava Andrea. Corse da lui e ci si strofinò come a fare le fusa. Era lui il suo vero amore. Davide se ne sentiva escluso, ma tuttavia era anche lui innamorato di lei.

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