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Trio

Tropicana

By 26 Maggio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Un grazie a Reby per l’idea di questo racconto

Manuel e Sofia si erano svegliati, il sole che filtrava dalla finestra illuminava la stanza dove dormivano, avevano passato una notte di sesso, erano arrivati sull’isola il giorno prima, l’albergo dove avrebbero trascorso la luna di miele era circondato dal verde, una enorme piscina si trovava subito prima della spiaggia, ma non era certo una stranezza in un albergo del genere, lo avevano scelto per stare in completo relax, e i loro amici che vi avevano soggiornato, avevano assicurato che per rilassarsi era il massimo.
Sofia andò nel bagno, voleva fare una doccia per svegliarsi, nel vederla camminare nuda Manuel si sentì felice, Sofia era una bella donna, alta 1,65 con i capelli neri lunghi, il seno piccolo ma sodo, e un visino da bambina imbronciata, stette a guardare il suo culo tondo ondeggiare mentre camminava, quando la vide sparire in bagno si alzò per raggiungerla, lei stava aprendo l’acqua della doccia quando lui la strinse tra le braccia, lei si girò verso di lui baciandolo, poi tutti e due si ritrovarono sotto l’acqua, fecero la doccia assieme, le loro mani esploravano i loro corpi, in lunghe carezze.
Quando uscirono indossarono il costume, volevano passare qualche ora in piscina a rilassarsi, Manuel indossò i boxer, Sofia indossò un bichini rosso che risaltava sulla sua pelle già abbronzata, allacciò un pareo attorno ai fianchi e scesero, nonostante fossero le dieci la piscina era ancora deserta, si sedettero sulle sdraio rilassandosi.
Era già un po’ che erano sdraiati, stavano con gli occhi chiusi a godere il sole tropicale, il rumore di alcuni passi accanto a loro li fece girare, una ragazza stava stendendo l’asciugamano nella sdraio accanto a loro, era più alta di Sofia, almeno 1,70, i lunghi capelli biondi legati in una coda, mettevano in risalto un viso dai lineamenti delicati, sul volto spiccavano due grandi occhi color caffè, che le davano uno sguardo caldo e ammaliante, due labbra piene e sensuali erano schiuse in un sorriso, mentre era chinata a sistemare l’asciugamano il Tanga che indossava separava i due globi perfetti del suo culo, quando si alzò poterono vedere che non portava il reggiseno, i suoi seni tondi e pieni, erano almeno una quarta, ondeggiavano lievi, i piccoli capezzoli scuri spiccavano netti.
Sofia ebbe un moto di gelosia nel vedere quella ragazza, lei si girò e vide che la stavano guardando;
-Salve, bella giornata vero?-, Sofia pensò che anche la voce era in linea con la ragazza, era calda è piacevole, non aveva motivo per non rispondere;
-Si un pò calda forse-
Manuel sembrava non aspettare altro, e si intromise nella conversazione,
-Anche lei è italiana?- Sofia lo guardò male, non poteva starsene zitto, o forse voleva provarci?;
-Si, sono qui in vacanza, mi chiamo Linda-
-Io sono Manuel, e lei è mia moglie Sofia, noi siamo in luna di miele-
Sofia suo malgrado si trovò a intrattenere una conversazione, con la ragazza, dovette ammettere che era simpatica, lei era una fotografa, era venuta sull’isola per un servizio fotografico, e ne aveva approfittato per fermarsi qualche giorno a godersi una vacanza, raccontò che aveva iniziato a lavorare come modella, ma poi aveva deciso di dedicarsi al suo primo amore, la fotografia, aver lavorato come modella le aveva permesso di conoscere l’ambiente, e di lavorare a certi livelli.
La mattinata volò via, l’unica cosa che dava fastidio a Sofia era Manuel, che sembrava cercare di mettersi in mostra, la cosa la faceva irritare.
Arrivati all’ora di pranzo Manuel chiese a Linda se voleva unirsi a loro, lei, visto che era sola accettò, quindi salirono in camera per andare a cambiarsi.
-Che bisogno c’era di invitarla a pranzare con noi?- il suo tono era irritato, il suo sguardo sembrava voler fulminare il marito;
-Ma… ho visto che era sola, e ho pensato che sarebbe stato carino invitarla con noi…-
-E magari fare il cretino con lei…-
Manuel non replicò, il tono di Sofia sembrava cercare la lite, decise che era meglio stare zitto.
A pranzo l’atmosfera fù un po’ pesante, Manuel evitava di parlare, e anche se Sofia cercava di tenere la conversazione, il suo disappunto trapelava, Linda non dava segno di accorgersene.
Quando finirono di pranzare, Manuel chiese se volevano prendere il caffè al bar, le due donne non avevano voglia di caffè, e lui prendendo la palla al balzo le lasciò sole recandosi al bar.
-Che cè Sofia, ho fatto qualcosa di male?- il tono di Linda era ansioso, Sofia guardandola si sentì colpevole, si era comportata malissimo con lei, e lei non lo meritava;
-No scusami, ero irritata con Manuel, mi dispiace di essere stata scortese-
-Non preoccuparti, non sono interessata a tuo marito- una risata cristallina accompagnò le sue parole, Sofia suo malgrado si fece trascinare.
-Senti Sofia, volevo chiederti se volevi venire dove ho fatto il servizio fotografico, l’isoletta che si vede di fronte all’albergo, voglio scattare qualche foto per me-
-Lo dirò a Manuel, se veniamo-, alle sue parole un leggero disappunto sembrò passare per gli occhi di Linda, ma Sofia non se ne accorse.
Trovarono Manuel al bar che parlava con un altro cliente, sembravano essere in sintonia, quando si avvicinarono l’uomo che parlava con Manuel sembrò spogliare con gli occhi Linda, lei per tutta risposta lo ignorò;
-Linda ha detto se la accompagniamo all’isolotto qui di fronte, per fare delle foto, andiamo?-
Manuel la guardò un lungo istante, lui al contrario di Sofia non sopportava il mare,
-Veramente non me la sento, ma se tu vuoi andare fai pure-, la scusa era patetica, ma non ne aveva trovate di meglio, Sofia guardò Linda, il suo sguardo interrogativo aspettava una risposta, aveva voglia di uscire in mare, quindi accettò.
Salirono in camera per cambiarsi, Sofia indossò uno dei costumi che si era portata, un bichini azzurro, ne avrebbe approfittato per abbronzarsi, quando scese vide che Linda era nuovamente in topless, Sofia dovette ammettere che era veramente bella.
Linda aveva già prenotato il motoscafo dell’albergo, quindi si avviarono al pontile e partirono, in pochi minuti erano già sull’isolotto, era poco più di uno scoglio ricoperto di vegetazione, Linda legò il motoscafo e prese la borsa dove aveva le macchine fotografiche il posto era veramente suggestivo, Sofia osservava l’amica che scattava fotografie, mentre stava osservando una piccola cala, si accorse che Linda stava fotografando lei;
-No, dai. Smettila…-, si schernì,
-E perché? Sei molto fotogenica, queste foto verranno bellissime-, rispose continuando a fotografarla, Sofia non fece niente per impedirlo, le piaceva essere al centro dell’attenzione,
-Perché non togli il reggiseno- la richiesta di Linda la lasciò interdetta, lei non si metteva mai in topless, era una sua inibizione, guardò interrogativa l’amica che aspettava, senza muoversi;
-Dai Sofia, siamo da sole, verranno delle belle foto-
Prima ancora di riflettere le sue mani erano andate alle spalline del reggiseno iniziando ad abbassarle piano, Linda continuava a scattarle foto, quando il suo seno fu liberato, Linda iniziò a suggerirle le pose, adesso si sentiva una modella, iniziò a mettersi in pose sempre più audaci, ben presto Linda aveva esaurito il rullino delle due macchine che aveva portato, cercò nella borsa altri rullini, ma si accorse di averli dimenticati.
-Mi spiace, ma ho finito i rullini, pensavo di averne altri, invece niente-
Sofia la guardò con un aria delusa, mentre l’amica posava le macchine nella borsa guardava il panorama, non si accorse che Linda si era avvicinata dietro di lei, le sue mani si posarono sulle sue spalle dandole un brivido, le mani si mossero in una lenta carezza sulle sue spalle, iniziando a scendere verso il suo seno, Sofia era combattuta, voleva che le mania arrivassero al suo seno, ma la paura la fece spostare,
-Si è fatto tardi rientriamo-, si rimise il reggiseno cominciando ad avviarsi, Linda la seguì con disappunto.
Rimasero in silenzio per tutto il tragitto di ritorno, quando arrivarono, prima che Sofia potesse dire qualcosa, Linda la anticipò;
-Vado a sviluppare le foto, e dopo te le faccio vedere-, e si avviò. Sofia cercò Manuel, lo trovò impegnato in una partita a carte con l’ospite che aveva conosciuto il pomeriggio, si recò in camera sua, aveva ancora in mente le mani di Linda che si muovevano sulle sue spalle, Quanto avrebbe voluto che lei la tenesse tra le braccia invece di lasciarla andare, si spogliò buttandosi sotto la doccia, forse si sarebbe calmata, l’acqua che scorreva sul suo corpo non contribuì a far sparire il suo turbamento, la sua mano si portò in mezzo alle sue gambe, con sua sorpresa scopri che era bagnata dall’eccitazione, iniziò a muovere le dita in una lenta carezza sul clitoride, la sua eccitazione aumentava, cominciò a muovere la sua mano sempre più velocemente, le gambe le tremavano, si trovò seduta sulla doccia, l’acqua continuava a colpirla, lei muoveva le sue dita in maniera frenetica, adesso con l’altra mano si era infilata due dita nella fica, la sentì caldissima, continuò a muovere le sue mani, il calore si diffondeva per tutto il suo corpo, finalmente l’orgasmo esplose dentro di lei, lei gridò il suo piacere, fù grata per le stanze insonorizzate, continuò a muovere le dita finché sentì il suo corpo rilassarsi.
Stette seduta sotto l’acqua ancora a lungo, ripensando all’orgasmo appena avuto, si sentiva strana, finalmente trovò la forza di uscire, e si buttò sul letto.
Quando Manuel arrivò la trovò che si stava vestendo per scendere per la cena, le parve strana, ma attribuì il tutto alla stanchezza,
-Stai bene, amore?-
-Si, non preoccuparti-
Le sue parole lo rassicurarono, a cena lo sguardo di Sofia vagò per tutta la sala cercando Linda, non la vide da alcuna parte, il non vederla le dava fastidio, sperava che lei venisse a cenare con loro, finito di cenare Manuel propose di andare al bar;
-No, ho mal di testa, voglio tornare in camera-
-Va bene, allora ti accompagno-
-No tu resta pure, e ancora presto, ti aspetto in camera-
Lei non aspettò che Manuel le rispondesse, si avviò verso la loro camera, lui rimase a guardarla, adesso era sicuro che fosse di cattivo umore, la conosceva, e sapeva che seguirla l’avrebbe irritata, si diresse al bar, sarebbe andato dopo, sperando che il malumore le fosse passato.
Entrata in camera Sofia si spogliò e si sdraiò sul letto, era rimasta con solo gli slip, l’aria calda era gradevole, si avvicinò alla finestra fissando la luna che si specchiava nel mare.
Un lieve bussare alla porta la fece trasalire, Manuel aveva le chiavi, e lei non aspettava nessuno;
-Chi è-
-Sono Linda, ho finito di sviluppare le foto, e le ho portate-
Indossò una corta vestaglietta che era sulla sedia lì vicino, e andò ad aprire, Linda era vestita con una corta gonna di cotone e una maglietta dove si vedevano i suoi seni in trasparenza, i capelli biondi erano tenuti da un cerchietto, in mano aveva un mazzo di foto.
Linda entrò e si sedette sul letto, Sofia si accomodò accanto a lei stringendosi nella vestaglietta;
-Guarda, sei venuta benissimo-
lei si sporse a guardare le foto, l’amica era veramente brava come fotografa, aveva saputo coglierla in pose che non sapeva di assumere, in ogni foto il suo volto spiccava, a volte tenero, a volte sensuale, adesso vide le foto dove toglieva il reggiseno, a guardarle in sequenza, le sembrava di assistere a uno spogliarello, i suoi seni spiccavano sul suo busto, sentì l’eccitazione di poco prima ritornare a bruciarle dentro, la sua menta ritornò alla sensazione delle mani di Linda sul suo corpo, doveva essere rossa in viso, perché si sentiva la faccia in fiamme;
-Hai un corpo stupendo, sei bellissima-
Il respiro di Sofia si era fatto affannoso, le sembrava che l’aria della stanza si fosse fatta densa, si accorse di essere pericolosamente vicina a Linda, ma non si spostò.
Linda continuava a mostrarle le sue foto, girò piano il suo viso, si avvicinò piano alla bocca di Sofia sfiorandola con le labbra, lei non si ritrasse al suo tocco, le labbra di Linda cominciarono ad assaggiare le sue labbra con piccoli morsi, lei schiuse le labbra al suo tocco, la lingua di Linda scivolò dentro la sua bocca, era morbida, calda, Sofia iniziò a massaggiarla con la sua lingua, ben presto le loro lingue si intrecciarono in un bacio infuocato, le mani di Linda aprirono la sua vestaglia andando a carezzare i suoi seni, le sue dita iniziarono a giocare con i suoi capezzoli, Sofia sentì i suoi capezzoli indurirsi sotto le mani dell’amica, adesso succhiava la sua lingua assaporandola, le sue mani si infilarono sotto la maglietta di Linda, voleva toccare quei seni che aveva visto per tutta la giornata, voleva sentirne la consistenza giocare con i suoi capezzoli.
Smise il bacio sensuale in cui era impegnata, scese con la bocca fino al seno che stringeva in mano, la sua lingua iniziò a leccare il seno di Linda, imboccò i capezzoli succhiandoli forte, li sentì indurirsi nella sua bocca, faceva roteare la sua lingua sui capezzoli avvolgendoli.
Le mani di Linda aveano trovato l’orlo dei suoi slip, le sue dita andarono a cercare il suo sesso, lo trovarono bagnato degli umori che cominciavano a colare, lei bagnò le sue dita dei suoi succhi, poi le portò alla bocca succhiandole golosa, porse le sue dita a Sofia, lei la guardò negli occhi, poi succhiò le dita dell’amica assaporando il suo sapore.
Linda la spinse piano sul letto facendola sdraiare, afferrò i suoi slip sfilandoli piano, adesso Sofia era offerta ai suoi occhi in tutto lo splendore del suo corpo, linda si spogliò piano davanti a lei, Quando fu nuda si insinuò tra le sue gambe, la sua lingua iniziò a leccare la sua fica, sentiva il contatto morbido della lingua passare sulla sua apertura, i suoi succhi riempivano la bocca dell’amica, l’eccitazione di Sofia saliva senza freni, sentì l’orgasmo nascere dentro di lei, afferrò la testa di Linda stringendola sulla sua fica, le riempì la bocca con i succhi del suo piacere;
-Amore stai meglio…-
Manuel aveva scelto proprio quel momento per rientrare, le parole gli si erano spente in bocca, la vista della moglie in preda all’orgasmo con la testa dell’amica tra le gambe, lo avevano lasciato di stucco, avrebbe voluto dire qualcosa, ma non trovava le parole, senti che aveva un erezione pazzesca, ma non riusciva a muoversi, Sofia restò sul letto scossa dall’orgasmo appena avuto, Linda si alzo e si avvicinò a Manuel con un sorriso dolce e invitante, lo prese per mano portandolo vicino al letto, Manuel guardava Sofia nuda, le mani di Linda si infilarono sotto la sua maglietta tirandola verso l’alto, Sofia guardò l’amica, e iniziò a slacciare i pantaloni del marito, la situazione si era fatta incandescente, la mano di Sofia tirò fuori il cazzo di Manuel che sbuco fuori già dritto, Linda si era appoggiata alla schiena di Manuel facendogli sentire il calore del suo corpo, la sua mano maliziosa andò a stringere il suo cazzo duro iniziando a carezzarlo, Sofia protese la lingua iniziando a leccarlo sulla punta, Manuel ebbe un sussulto, non avrebbe ami creduto che la sua mogliettina fosse così calda, la lingua di Sofia scorreva su tutta l’asta leccando anche le dita dell’amica, Linda si spostò chinandosi, la sua bocca iniziò a baciare il suo cazzo, la sua lingua si rincorreva con quella di Sofia, intrecciandosi quando si incontravano, mai avrebbe sparto di trovarsi in quella situazione,le sue amni si posarono sulle steste delle donne carezzandole, si spostò sedendosi sul letto, Sofia fece sparire il suo cazzo nella sua bocca serrandolo tra le labbra, la sua testa iniziò a muoversi veloce percorrendo tutta la lunghezza dell’asta, Linda si era spostata dietro di lei solleticando il suo buchino con la lingua, Sofia non credeva che si potesse goder tanto.
La bocca di Linda sostituì quella di Sofia, adesso Manuel si godeva il contatto di quelle labbra vellutate, che mai avrebbe sperato di assaporare, la sua lingua si muoveva veloce in maniera diversa da quella della moglie, Sofia si era portata tra le gambe di Linda, la sua lingua esplorava la sua fica, assaporando quel sapore nuovo e delizioso, con una spinta Linda fece sdraiare Manuel sul letto, lui restò lì, con il cazzo svettante verso l’alto, Sofia sollevò il viso dalle sue gambe, e guardò la l’amica, si portò accanto a lei baciandola, la sua mano stringeva il cazzo di Manuel carezzandolo in una lenta sega, sembrava che lui non avesse voce in capitolo, uno sguardo tra le due donne, e Linda salì sopra di lui, la mano di Sofia indirizzo il cazzo verso la sua apertura, lei si calò piano facendolo sparire, quando fù tutto dentro iniziò a cavalcarlo, l’amica scese a leccare e succhiare il suo clitoride mentre lei si faceva scopare, si spostò portando la sua fica sulla faccia di Manuel, lui iniziò a leccare la fica di sua moglie, che grondava umori, nel mentre lei leccava la fica dell’amica e il suo cazzo.
Linda si contorse sotto i loro colpi, sciogliendosi in un orgasmo, Sofia leccava tutti gli umori che colavano ingoiandoli golosa, si tolse da sopra Manuel , Sofia si sposto per prendere il suo posto, lei la bloccò, la fece mettere carponi a succhiare il cazzo del marito, lei iniziò a leccare il suo culetto, la sua lingua lo insalivava abbondantemente, sussultò quando un dito forzò l’apertura, lo sentiva muoversi per allargarlo, la sensazione di fastidio passò presto, Linda infilò un altro dito, Sofia succhiava con più forza il cazzo del marito, spingendoselo fino al palato.
Linda la fece staccare, la fece posizionare sopra Manuel, lei si abbassò piano sul cazzo, quando lo sentì toccare il suo buchino si fermò timorosa, guardò Linda accanto a lei, voleva essere rassicurata;
-Vedrai sarà fantastico-
Rassicurata dalla sua calda voce si abbassò piano, il cazzo premeva senza riuscire ad entrare, stava per togliersi quando sentì il suo culo allargarsi accogliendo la punta del cazzo, sentì un dolore sordo, la mano di Linda le carezzava il clitoride, la sua bocca soffocò il suo urlo infilandole la lingua nella sua bocca, , Sofia si abbassò ancora, si sentiva aprire in due da quel palo, ma incoraggiata da Linda continuò finché fu tutto dentro, si sentiva lo stomaco occupato, la mano di Linda le provocava ondate di piacere che si sovrapponevano al dolore, iniziò a muoversi piano, il dolore scemava sempre di più, scacciato dall’eccitazione crescente, iniziò a muoversi sempre più velocemente, sentiva salire ondate di piacere, ma non riusciva a distinguere da dove partissero
L’orgasmo che ebbe non parti dal basso, parti dal suo cervello, propagandosi per tutto il suo corpo, si accasciò priva di forze sul corpo di Manuel, ridotto a semplice strumento di piacere, Linda la baciava e carezzava, quando sentì passare gli spasmi dell’orgasmo si ricordò di Manuel, iniziò a leccare il suo cazzo ancora duro, lo sentiva vibrare prossimo all’orgasmo, la sua lingua iniziò a leccare la sua superficie, anche la lingua di Linda si unì in quel gioco, adesso le loro lingue si occupavano contemporaneamente di lui;
-Godo-
Fù l’unica cosa che disse, schizzi di sperma bianco finirono sul viso e sulle bocche delle donne, le loro lingue si inseguirono andando a raccoglierlo per poi passarselo in lunghi baci lascivi.
Alla fine stremati ristettero sul letto.
Mentre le sue mani carezzavano i suoi amanti, Sofia pensò che stava avendo una luna di miele straordinaria.

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