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Trio

UN TRANQUILLO WEEK END A CASA

By 16 Luglio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Lalla sta rientrando a casa. Manca ormai da sette mesi, da quando ha iniziato a frequentare l’università a Firenze i suoi ritorni a casa si sono diradati rapidamente.
Dopo la sua partenza, sono passati quasi due anni da quel giorno di Ottobre pieno di speranze e paure, la situazione tra i suoi genitori &egrave rapidamente degenerata, confermandole la sensazione che ormai da molti anni il loro matrimonio si reggesse sulla finzione e non su un affetto vero.
E’ stato un periodo molto pesante e lei, inconsciamente, si &egrave rifiutata di essere coinvolta, si &egrave staccata da loro, non &egrave più tornata nella cittadina vicino Torino dov’&egrave nata e cresciuta.
Quando i genitori le telefonavano o le poche volte che sono andati a trovarla non facevano altro che recriminare l’uno contro l’altro e lei non era in grado di fare una graduatoria delle colpe. Entrambi erano aggressivi, accusavano l’altro, ma per stanchezza non per nuovi amori o tradimenti.
Il loro matrimonio era appassito perché trascurato, questa era la conclusione a cui lei era giunta.
Ora stava tornando nella villetta dov’era cresciuta e che era rimasta alla madre nelle condizioni della separazione, era piuttosto nervosa ma anche curiosa. Da circa tre mesi l’umore di mamma era migliorato, le telefonate erano gradevoli, allegre e vertevano su argomenti vari e non solo sullo studio (suo) e sulla separazione (della madre), evidentemente vi erano delle novità che la madre non le aveva anticipato.
Finalmente stava arrivando, la villetta &egrave piccola ma graziosa con al pian terreno la zona giorno, cucina e soggiorno con un bagnetto e al primo piano la zona notte con due camere da letto ed un secondo bagno. Il giardino &egrave piccolo ma curato, con fiori, piante e cespugli ben potati.
Parcheggia nel cortile dietro la piccola utilitaria della madre e scende, stiracchiandosi.
Si apre la porta della cucina e ne esce la mamma che le corre incontro:’Tesoro sei arrivata. Ero in pensiero tutti questi chilometri da sola. Aspetta ti aiuto a portare la borsa’.
Caspita, pensa Lalla, mamma &egrave dimagrita, si &egrave tinta di biondo e lisciata i capelli. Sembra almeno dieci anni più giovane rispetto ai suoi quarantasei.
Le braccia sono toniche e sode e la pancia, sotto la maglietta rossa che indossa, &egrave piatta come la sua che ha venticinque anni di meno, ed inoltre ha la fortuna di avere molto più seno, Lalla porta una seconda scarsa mentre la mamma ha almeno una terza.
La curiosità di Lalla aumenta, la madre &egrave sempre stata molto pigra, avrebbe voluto stare in forma ma non ha mai seguito diete o fatto palestra, al massimo qualche dieta ‘fai da te’ a base di barrette e cose simili che duravano dal lunedì al venerdì sera, mentre ora &egrave in grande forma, curata ed energica.
Dopo aver portato in camera il borsone si mettono sedute sul letto a chiacchierare, gli studi di Lalla, il suo fidanzato che la mamma ha solo intravisto, i professori ed i compagni.
Poi finalmente tocca alla mamma raccontare.
Lalla si complimenta per la splendida forma e Paola si alza e fa una piroetta per farsi osservare. E’ alta uno e settanta e con i tacchi che porta oggi arriva quasi ad uno e ottanta. Ha una bellissima figura, molto femminile.
Lalla ha preso dal padre, &egrave alta solo un metro e sessanta, magra, con un bel viso ovale e capelli neri, ondulati ma le sue forme non sono prorompenti e lei sembra ancora più giovane vestita in jeans, maglietta e scarpe da tennis, potrebbe essere un’adolescente.
Paola spiega alla figlia che ha iniziato a lavorare, &egrave un impiego part-time dalle otto e trenta alle tredici e trenta in un’agenzia immobiliare, frequenta un corso di balli latino-americani tre sere alla settimana e quasi tutti i sabato sera va a ballare con i compagni di corso, una bella comitiva di una quindicina di persone dai trenta ai cinquant’anni. Insomma la sua vita ha preso un nuovo impeto tanto che ””..ha un fidanzato.
E’ una storia cominciata da alcuni mesi, la ha aiutata ad uscire dalla depressione causata dalla separazione, &egrave un coetaneo che ha conosciuto attraverso amici e che la ha convinta a frequentare la scuola di ballo, la ha aiutata a trovare questo lavoro non tanto per il guadagno connesso ma per l’impegno che le impone di curarsi per affrontare il pubblico e l’impegno che le richiede.
‘Se a te non dispiace lui sarebbe felice di fare la tua conoscenza, possiamo andare a cena fuori insieme questa sera’
Lalla &egrave stanca del viaggio ma la curiosità ha il sopravvento ed accetta.
La mamma chiama il fidanzato, Luca, e si accordano perché lui passi a prendere le due donne alle venti per andare a cena in un ristorante in città.
Ormai sono le cinque e Lalla chiede alla mamma di lasciarla sola per riposare un’oretta prima di prepararsi per uscire.
Ma il sonno non arriva, Lalla inizia a pensare ai genitori, al padre sicuramente un uomo non passionale ma buono, legato alla famiglia e al lavoro. Forse noioso, sicuramente troppo attento alle spese, tanto da apparire tirchio. Chissà che tipo &egrave questo Luca.
E’ ora di prepararsi, Lalla si lava i capelli sotto la doccia e quando esce si guarda allo specchio.
E’ piccola ma proporzionata, diversa dalla madre ma questo non significa che sia meno bella, ha il fascino della gioventù, inoltre il suo fisico &egrave tonico, non muscoloso ma energico. Le gambe sono lunghe, in proporzione all’altezza ed il seno &egrave piccolo, con i capezzoli grossi e scuri, durissimo.
Il suo punto forte &egrave sicuramente il culetto, alto, sodo e tondo. Da ragazzina.
Indossa un vestito di cotone con una fantasia optical, bianco e nero, che le piace molto, lungo al ginocchio e che valorizza la sua figura con una sciancratura molto pronunciata.
Con i sandali, un trucco non troppo pesante e qualche collane e bracciale &egrave molto carina.
Mentre sta per scendere vede la madre uscire dalla sua camera, indossa pantaloni bianchi, a pinocchietto, aderentissimi ed una maglietta smanicata rossa che sembra una seconda pelle.
Potrebbero essere sorelle, lei vuole invecchiarsi e la madre ringiovanirsi.
In quel momento suona il campanello, Paola si precipita ad aprire ed ecco entrare il famoso Luca.
Leggermente brizzolato, alto, con un viso molto interessante ed un fisico nervoso, non appesantito ma neanche muscoloso. Vestito evidentemente di sartoria e Rolex d’oro completano il personaggio.
Lalla prova un sentimento d’antipatia, troppo perfetto, troppo da pubblicità quest’uomo.
Dopo le presentazioni escono per andare a cena, la vettura di Luca &egrave un’Audi TT, Lalla si accomoda dietro, scomodissima, sui sedili di pelle.
L’atmosfera in macchina non &egrave rilassata, Paola vuole che l’uomo piaccia alla figlia, lui sembra convinto di essere il più figo del mondo, pieno di sé, e Lalla tende a chiudersi in un mutismo ostruzionista.
Per fortuna a cena Luca si rivela un uomo colto, in grado di reggere una conversazione sui più svariati argomenti, con un atteggiamento molto gradevole, che trasuda calma e sicurezza.
Inoltre riempie Paola di piccole attenzioni, leggeri tocchi con la mano, sguardi pieni d’attenzione e passione che fanno capire a Lalla il motivo dell’infatuazione della madre.
La mamma controlla l’alimentazione in modo attento, beve solo acqua e mangia pesce alla griglia e insalata. E’ evidente la nuova attenzione che dedica al suo aspetto.
Prima del dolce Lalla chiede di potersi allontanare per recarsi in bagno e la madre si affretta ad accompagnarla ‘per sistemarsi il trucco’ dichiara.
Appena entrate Paola, sovraeccitata, chiede alla figlia:’Allora? Cosa te ne pare? Non &egrave un tipo favoloso?’
‘Mi sembra un uomo interessante’ risponde Lalla senza sbilanciarsi.
‘E’ affascinante. Non ho mai trovato uomini così in vita mia’
‘Ne sono lieta per te mamma. Ti meriti un compagno che ti sappia comprendere e che ti regali serenità e gioia’ Lalla risponde di getto.
A quelle parole Paola si commuove ed abbraccia la figlia.
‘Grazie, temevo tu mi rimproverassi. Mi spiace ma con tuo padre &egrave finito tutto ed ora posso dire che &egrave finito troppo tardi. Ho resistito fin troppo. Grazie tesoro.’ Dopo una pausa prosegue, mentre Lalla inizia ad essere lievemente imbarazzata.
‘Ah scusami, di solito nel fine settimana Luca si ferma a casa mia, ma oggi ha paura di disturbare. Così vorrei chiederti se, come dire, posso invitarlo a fermarsi da noi.’
Lalla &egrave sorpresa, non si sente di rispondere in modo negativo ma ora &egrave lei a sentirsi di troppo con i due piccioncini.
‘Ma mamma, &egrave casa tua. Fallo fermare fin quando vuole.’ Risponde sperando la madre colga la sua titubanza.
Ma Paola non vuole cogliere motivi d’ostacolo e, d’impeto, esclama:
‘Grazie amore, cercherò di convincerlo. Grazie, sei splendida.’ Ed esce dal bagno.
Quando raggiunge il tavolo Lalla capisce dallo sguardo sognante della mamma che Luca si fermerà a casa loro.
La cena &egrave comunque gradevole, Luca &egrave effettivamente un tipo piacevole, si potrebbe dire affascinante, l’unico suo aspetto che colpisce negativamente Lalla e l’abitudine di guardare tutte le donne che entrano o escono o si alzano in sala. Non direttamente, ma in tralice, di straforo, senza farsi notare o fare un qualsiasi commento. Ma non ne perde una, giovane o vecchia, bella o brutta che sia.
Terminata la cena Lalla dichiara di essere molto stanca per il viaggio e rientrano a casa.
Lei saluta e sale subito in camera mentre Paola e Luca si fermano in salotto.
Lalla prende la camicia da notte ed entra in bagno, si spoglia, si lava, si cambia la biancheria e si infila la camicia. Poi ci ripensa, non vuole lasciare la sua biancheria intima usata nel bagno in cui entrerà anche Luca e quindi raccoglie le sue cose, le porta in camera e le posa sulla sedia. Un ospite &egrave sempre una rottura di palle, ti limita nella libertà di muoverti. Ma la mamma ci tiene molto e poi’.potrebbe diventare il nuovo ‘papy’. Lalla ridacchia a questo pensiero. Povero papà, nel confronto con Luca esce proprio perdente.
Si mette a letto e lentamente scivola nel sonno.
Caldo, fa troppo caldo. Lalla si alza e socchiude la finestra, poi si rende conto che non &egrave stato solo il caldo a svegliarla. Sente un rumore. Ritmico, ripetitivo, regolare.
Sdraiata, al buio, cerca di capire cosa lo provochi. TUM’TUM’TUM’TUM’TUM continua senza interruzioni. E’ l’una passata, cosa può mai essere.
Si appoggio con la schiena alla testiera del letto e lo percepisce meglio.
Viene dalla camera dei genitori.
Accosta l’orecchio, dev’essere il letto o qualcosa che sbatte con un movimento ritmico, tipico di due persone che fanno l’amore.
CAZZO.
Lalla &egrave completamente sveglia, incuriosita e con una punta di fastidio.
Apre la finestra e le veneziane e, scavalcando il davanzale passa sul balcone. Si accosta alla porta-finestra della camera dei genitori, o meglio di mamma e Luca ora.
Le veneziane sono chiuse, come le tende ma la finestra &egrave aperta per il caldo. Non si vede nulla, &egrave tutto buio ma Lalla si accovaccia a terra e tendendo l’orecchio riesce a cogliere dei rumori, il battito ritmico del letto e poi, concentrandosi, delle voci. No, una voce, quella della madre.
‘SI ”””’.. CONTINUA”””’..TI PREGO, CONTINUA’ dice.
Lalla riesce a cogliere dei mugolii, gli ansiti e parole smozzicate.
Poi una frase più forte.
‘NOOOOOOOOO ‘.NON FERMARTI”’ NON TOGLIERLO TI PREGO’
Pausa, silenzio assoluto rotto da un bisbiglio incomprensibile, &egrave Luca che sussurra.
‘VA BENE BASTA CHE CONTINUI”’. VA BENE”. DAI SCOPAMI”.FOTTIMI’. SBATTIMI”’ ANCORA ”’..TI VOGLIO TUTTO ”..E’ QUESTO CHE VUOI?’ la voce di lei &egrave più forte ora, più comprensibile.
Lui bisbiglia, rumori di corpi che si muovono, ora Lalla sembra di sentire uno sciacquio, lo riconosce, a volte quando scopa con il suo ragazzo lo sente, &egrave prodotto dal cazzo che entra dentro lei marcia, bagnata per l’eccitazione.
Come si accorge di essere ora, i capezzoli puntano contro la camicia, le mutandine sono scivolate dentro le grandi labbra e si stanno inzuppando dei suoi umori.
Riprende il concerto.
‘COSI””’.. TUTTO TI VOGLIO TUTTO ””” SBORRAMI DENTRO DAI’. ”..RIEMPIMI IL CULO ”’.. VOGLIO SENTIRTI GODERE’
Evidentemente praticano il sesso anale. Lalla &egrave vergine da quel canale e ha sempre creduto che fosse piacevole solo per l’uomo, ora sentire sua madre godere in quel modo la sorprende. Credeva fosse una pratica da filmini porno, non praticata in realtà. O almeno non praticata con soddisfazione di entrambi.
Guarda l’orologio, sono le due meno dieci, sono quasi cinquanta minuti che vanno avanti. Cazzo con Filippo, il suo attuale ragazzo al massimo tutto dura un quarto d’ora, poi coccole, baci per carità ma l’atto in se dura quello.
‘TI VOGLIO BERE’.’ Paola dichiara, rumore come di bottiglia che viene stappata e poi rumori di leccate, di risucchi, di baci con mugolii di una voce maschile.
Lalla decide di rientrare. E’ profondamente turbata.
Nessun uomo &egrave mai riuscito coinvolgerla come ha sentito Luca fare con la madre.
Lalla la invidia un poco.
Esce piano dalla camera, entra in bagno e si fa un bidet, togliendosi le mutandine ormai fradice e gettandole dentro la vasca.
Quindi scende piano, al buio, per non far capire d’essere sveglia ed entra in cucina per bere.
Mentre si rilassa e ripensa agli avvenimenti avverte un cigolio, una porta che si apre al primo piano.
Rumori di piedi nudi che scendono le scale.
Non vuol far capire d’essere sveglia, si nasconde nel locale dispensa, in un angolo buio.
Vede entrare Luca, coperto solo da un asciugamano in vita. Neanche lui accende la luce ma apre il frigo e grazie alla luce interna dell’elettrodomestico Lalla lo può vedere bene.
Non &egrave un palestrato ma il fisico &egrave asciutto, il volto &egrave molto bello, volitivo. I capelli sono scomposti, viene voglia di passarvi le dita dentro per riordinarli.
Riempie due bicchieri d’acqua, prende un vassoio, evidentemente &egrave abituato a muoversi in cucina, e mette sopra della frutta, prugne, banane, pesche ed i bicchieri. Mentre cerca di chiudere la porta del frigo con il fianco gli cade l’asciugamano.
CAZZO. L’uccello gli punta verso il basso, rilassato, ma &egrave lungo almeno quindici centimetri e la circonferenza &egrave almeno sette, forse otto. Come quello di Filippo in piena eccitazione.
Luca prende l’asciugamano e lo appoggia sulla spalla, restando nudo. Prende il vassoio e sale le scale dirigendosi in camera.
Lalla senza accorgersene inizia a carezzarsi il clitoride. Si siede per terra e continua a masturbarsi pensando all’amante della madre. Un’amante incredibile, insaziabile, dolce, gentile ma passionale,
l’uomo che tutte desidererebbero.
Lalla viene, &egrave un orgasmo forte che le fa tremare le gambe e spruzzare gli umori fuori dalle grandi labbra. Ansima.
Dopo alcuni minuti si &egrave ripresa e ritorna in camera sua. Non provengono altri rumori dalla stanza vicina, sono le due e mezza.
Il sonno prende il sopravvento. Finalmente un po’ di pace.
TOC TOC
Bussano alla porta. Dalla finestra entra la luce del giorno, cavoli sono quasi le dieci.
‘Avanti’ entra la madre, con un vestito a fiori. Indossa ciabatte da casa con tacco di almeno otto centimetri, come riesce a portarle tutto il giorno? pensa Lalla.
‘Come stai tesoro? Hai dormito bene?’
‘Benissimo, solo un poco di caldo a metà nottata. E tu?’
‘Magnificamente, sono piena d’energia. Luca deve andare al lago a vedere una villa che vorrebbero lui vendesse. Vieni con noi? Dai per piacere.’
‘No mamma, grazie. Devo incontrare vecchi amici e mettere a posto alcune cose. Ci vediamo stasera.’
‘Stasera ti portiamo a ballare con noi. Vedrai ti divertirai””’
‘Ma io non ballo latino-americano.’
‘Niente storie, ti divertirai ascoltami.’
‘OK’ si rassegna la ragazza.
Uscita la madre entra in bagno. Le sue mutandine, ancora umide, sono appese ad un gancio. Chissà chi le ha raccolte, chissà se ha capito di cosa erano umide e perché.
Lalla ha un brivido. Eccitazione, curiosità, non riesce a capirlo.
Devo depilarmi, voglio depilarmi l’inguine devo curarmi di più. Pensa seduta sul bidet mentre si rinfresca.
Esce di casa, l’estetista &egrave vicina, la può raggiungere con una passeggiata.
Di fianco un negozio di accessori per PC, in vetrina un’offerta:’Cuffia e microfono Wireless’.
Lalla prova un brivido, decide di entrare.
Il commesso &egrave un ragazzo sovrappeso, capelli lunghi, unti e t-shirt.
‘Ciao, mi servirebbe un microfono che possa trasmettere la voce al mio PC ma senza fili. Esiste?’
Il commesso la squadra con aria lubrica. Non deve vedere entrare molte ragazze carine in quel negozio.
‘Esiste del materiale di tutti i prezzi . Prodotti cinesi da pochi euro e prodotti professionali per il controllo a distanza di case, uffici’Tutto.’
‘No, no, niente di così complicato. Sono una baby sitter’ la fantasia non &egrave mai mancata a Lalla ‘vorrei solo controllare dalla mia stanza se il ragazzino che guardo dorme’
‘Esistono trasmettitori radio apposta.’ Le dice il commesso indicandole una confezione.
‘Vorrei qualcosa di più piccolo.’ Lalla inizia ad innervosirsi. Il commesso la guarda come volesse spogliarla e sembra farle un terzo grado.
‘Ho la soluzione. Prendi questo microfono, &egrave per gli spettacoli teatrali amatoriali. Il ricevitore lo colleghi al computer e puoi ascoltare con gli altoparlanti, le cuffie o registri in formato MP3. Funziona a batterie con un’autonomia di 24 ‘ 36 ore.’
‘Se non costa troppo potrei provare. Non voglio far vedere alla mamma del ragazzino che lo lascio solo, in questo modo studio e lo sento contemporaneamente’
‘Sei una bella furbetta. Per te ottanta euro con le batterie’.
Lalla paga ed esce. E’ eccitata e confusa. Vuole spiare sua madre? O vuole spiare Luca. Al pensiero della notte passata i capezzoli si induriscono.
Meglio andare dall’estetista.
Manicure, pedicure e depilazione dell’inguine. L’estetista &egrave all’incirca sua coetanea ed ha voglia di chiacchierare. Le racconta che anche i maschi ora si depilano l’inguine, alcuni lo fanno artigianalmente, a casa, ma qualcuno va dall’estetista. E narra casi abbastanza esilaranti di maschietti che decantavano la loro virilità e poi erano allucinati all’idea di spogliarsi di fronte a lei.
La depila totalmente lasciando solo un ciuffetto di peli in alto, all’inizio della fenditura.
Lalla ritorna a casa, &egrave ancora deserta. Entra in camera da letto della madre e, aprendo una griglia di aerazione situata sopra il letto, colloca dentro il microfono, acceso. Nasconde il led con del nastro adesivo poi accende la televisione, per prova, e ritorna in camera sua.
Accoppia il ricevitore con il computer poi lo accende e controlla la funzionalità. Il volume può regolarlo dal PC e funziona perfettamente. E’ tutto pronto, prova una strana sensazione a metà tra il senso di colpa e l’eccitazione.
Ma ora &egrave tardi per ripensarci, ‘Al massimo non accendo il computer e lascio ai piccioncini la loro intimità’ pensa e con tale pensiero si rilassa.
Non ha voglia di prepararsi da mangiare quindi esce in macchina , passa a trovare dei vecchi compagni di liceo e mangia con loro in un self-service.
Alle diciassette rientra, davanti a casa vede l’Audi di Luca. Entra salutando e li trova sul divano intenti a baciarsi.
‘Oh, scusate’.’
‘Ma figurati, stavamo coccolandoci un poco’ risponde la madre, tutta allegra.
‘Continuate pure, io vado in camera’ dice Lalla, imbarazzata.
‘Non scherzare, vieni facciamo quattro chiacchiere &egrave tutto il giorno che non ti vediamo e lunedì riparti già. Dobbiamo godere al massimo della tua compagnia.’ Impone Luca con la sua voce decisa.
Lalla si siede in poltrona mentre Luca tiene abbracciata vicino a lui la madre, le raccontano della villa che hanno visitato, del pranzo in riva al lago. Paola pende dalle labbra dell’uomo che &egrave molto tenero verso di lei, affettuoso.
‘E stasera dove andiamo?’ chiede la ragazza.
‘Ti portiamo al nostro circolo. E’ in una villa in collina che in parte &egrave adibita a ristorante e, in parte, &egrave in uso a noi, in questo modo possiamo cenare e poi ballare. Viene un gruppo a suonare dal vivo e ci scateniamo.
Vedrai siamo una quarantina di persone, tutti amici, tutti appassionati di balli latino-americani ceniamo su grandi tavoloni tutti assieme. E’ divertente.’ La madre racconta eccitata.
‘Io non so ballare”
‘Ti divertirai lo stesso. Te lo garantisco.’ Interviene Luca chiudendo ogni possibile opposizione. E’ decisamente un uomo a cui &egrave difficile dire di no pensa Lalla, e la tratta come neanche suo padre si permetteva.
‘Come devo vestirmi?’ chiede.
‘Elegante, un vestito o gonna scura e camicetta bianca andranno bene’ le consiglia Paola
‘E scarpe eleganti ma non troppo alte’ aggiunge ridendo Luca.
Paola lo picchia su un braccio.
‘Lo dice per prendermi in giro. Io tutte le volte mi lamento delle scarpe e del male ai piedi. Balla tu con tacchi da dodici se ci riesci.’
Stanno scherzando tra loro, sembrano ragazzi innamorati. Lalla prova una fitta d’invidia ed &egrave sollevata, iniziava a provare una punta di rimorso per il microfono che ha piazzato, ora invece vuole scoprire la loro intimità, le sembra tutto troppo perfetto per essere vero.

Per le venti sono tutti pronti, Luca &egrave elegante con un abito nero e camicia bianca, Lalla indossa un tubino nero, semplice, e la madre un abito con pailettes, con un lungo spacco sulla gonna, tutto aperto sulla schiena evidenziando l’assenza del reggiseno, lungo sotto il ginocchio. E’ effettivamente molto elegante e dimostra massimo trent’anni.
La serata &egrave piacevole, già a cena Lalla conosce molte persone e poi gli uomini fanno a gara per invitarla a ballare. Balla anche un paio di volte con Luca.
La madre &egrave richiestissima sia perché effettivamente molto bella e sia perché molto brava a ballare. Luca , a sua volta, &egrave richiesto da tutte le donne. Alcune volte vede signore che si strusciano contro di lui ben oltre il richiesto dalla coreografia.
Alle tre combinano di rientrare e si dirigono a casa.
Appena entrati Lalla saluta e, dichiarandosi molto stanca sale in camera propria.
Accende il portatile e verifica che l’impianto funzioni, sembra tutto ok.
Mamma e Luca non salgono, hanno detto che avrebbero bevuto qualcosa per rinfrescarsi, la serata &egrave effettivamente calda, Lalla accosta la finestra e torna all’ascolto.
Pian piano s’addormenta con gli auricolari indossati.
Di colpo &egrave svegliata da un forte rumore. E’ la porta della camera di mamma che viene chiusa.
‘Silenzio, fai piano che svegli Lalla’ sente la voce della madre, deve abbassare il volume tanto &egrave forte, l’impianto funziona oltre ogni attesa.
Sente dei mugolii, immagina si stiano baciando.
P.:’Vado a lavarmi’
L.:’Te lo faccio io il bidet. Con la lingua. Mi piace leccarti”.mmmm come sei bagnata..’
P.:’E’ un’ora che ti dico che ho voglia’. Leccami ‘. dai così””si.. ”..continua così’
Si sentono solo i rumori della lingua di Luca.
E’ strano, Lalla non vede cosa succede, ma con la fantasia &egrave come se fosse presente. Trova la cosa ancora più eccitante di un video per la spontaneità dei protagonisti, il fatto di spiare la coppia la eccita enormemente. Scende con la mano ad accarezzarsi il clitoride e le labbra della vagina, la sensazione &egrave bella.
P.:’Mi fai venire’ così continua ”’.’
L.:’Ti piace? Vuoi che continui? Ti ho spiegato cosa devi fare. Coinvolgimi, eccitami, fammi sentire la tua passione, la tua voglia. Fammi capire che sei una porca, che mi vuoi.’
P.:’Ohoooooo. Godo”’. Vengo, mi piace, dammi il tuo cazzo lo voglio in bocca, voglio succhiarti, voglio bere la tua sborra. ””.. STO’ GODENDOOOOOOOOO”.magnifico. SIIII mettimi un dito in culo. Aprimi il buco del culo. Fottimi ti prego voglio farti sborrare.’
Lalla &egrave trascinata dal piacere della madre e prova anche lei un orgasmo dolce, intenso. Non la credeva così passionale &egrave evidente che vuole compiacere Luca che dev’essere un grande porco.
L.:’Ora ti scopo. Apri le gambe. ‘ Lo senti?………’
P.:’Ti prego mettilo dentro.. mettilo tutto ”’sfondami’ Lalla immagina che Luca stia appoggiando il glande sul clitoride della mamma ed attenda a penetrarla. Anche lei si bagna di nuovo e ricomincia ad accarezzarsi, ora infila anche due dita nella vagina, bollente e fradicia di umori.
L.:’Ho visto che Marina &egrave venuta a parlarti. Cosa voleva?’
P..’Mi ha chiesto se volevamo concludere la serata a casa sua. Ohoooooo ‘.. si’ così tutto dentro. Ma le ho risposto che c’era mia figlia” ohoo, muoviti, sbattimi ti prego.’
L.:’La prossima volte le dirai di no, le dirai che non andremo più a casa sua perché non mi ha concesso il culo. Non si &egrave fatta inculare la stronza, e ora voglio sentirla pregarmi di ararle il culo.
Chiaro? Altrimenti niente, deve restare a stecchetto con suo marito e basta.’
P.:’Si amore. Come vuoi”’. Accellera il ritmo, sto per venire di nuovo’. Sbattimi in profondità”’.così ‘.riempimi la figa del tuo sperma. Adoro come mi fotti. E’ magnifico.’
Anche Lalla ha un secondo orgasmo, morde il cuscino per sfogare il piacere che prova.
Guarda l’orologio, Luca sta scopando Paola da venti minuti, ininterrottamente. E’ sicuramente un bastardo depravato ma un amante così non lo ha ancora provato.
Per mamma il passaggio da papà, un tranquillo uomo normale, a Luca &egrave certamente stato un trauma. Piacevole ma un trauma, lei infatti sembra succube dell’uomo.
L.:’E allora? Non ti sento. Non ti piace più? Devo uscire a cercarmi una donna che abbia voglia?’
P.:’NOOOO, continua a scoparmi, ti prego mi stavo godendo le sensazioni che mi fai provare. Perdonami ma &egrave troppo bello. Vengo di continuo”’.. scopami’.. ancora”’.. te lo posso leccare? Vuoi sborrarmi in gola? Ho voglia del tuo cazzone in bocca.’
L.:’Girati” così ti faccio godere anche con il culo. Accendi la lampada”’ Mi piace guardarti il buco del culo mentre entro ed esco”” e di nuovo entro ed esco”’. Ti resta aperto per un secondo. E pensare che prima di me non avevi mai preso cazzi in culo”’. Ed ora godi alla grande, il tuo buco &egrave largo come un traforo. Vero troia?’
P.:’Godo come con la figa””’. Quello stronzo di mio marito non mi aveva mai fatto provare questo piacere ”. né molti altri che tu mi fai provare ””. Continua così ”’. Che bello ti sento grosso, che pulsi. Sborrami in culo. Fammi il clistere di sborra porco.’
L.:’Massaggiati il clito intanto. ”’.troia mi piace vederti godere. ”’..come hai fatto per vent’anni con quel semi-impotente me lo domando.’
P.:’Oltre vent’anni. Ventitre con il fidanzamento. Ma ora mi fai recuperare il tempo perso. GODOOOOOOOOOOO”’..godo di culo grazie a te””” &egrave magnifico”sborra anche tu ti prego”” riempimi l’intestino”’
L.:’Siiiiiiiiii eccomi. ” girati che te ne ficco qualche spruzzo in bocca.”..
Lalla prova il terzo orgasmo, devastante le tremano le gambe, la pancia, le braccia. Si strappa gli auricolari per riprendere il controllo.
Dopo alcuni minuti, quando il respiro &egrave tornato normale torna in ascolto. Non pensava di trovarsi a spiare una situazione così bollente.
Mamma ansima ancora per il piacere provato, Luca invece sembra di nuovo controllato.
L.:’E di Lalla cosa mi dici?’
P.:’In che senso. E’ mia figlia, una bella ragazza, seria, studiosa. L’ultimo contatto che ho con il cornuto impotente. Oltre ai soldi che mi deve dare. Lo stronzo.’ Il tono &egrave astioso.
L.:’Mi sembra una ragazza in gamba. Stasera ho notato alcune volte un luccichio nei suoi occhi’.. secondo me &egrave come eri tu””ancora non conosce le sue potenzialità’
P.:’E’ probabile amore, ha dedicato più tempo allo studio che ad altro. Il suo ragazzo, l’ho intravisto a Firenze, mi sembra un NERD, bravo ma imbranato per dirla tutta.
Ma &egrave mia figlia, non farti venire altre idee. Con te ho scopato con coppie, con donne ed anche con uomini ma non chiedermi questo. Ho fatto tutto quello che volevi ma lei””.. ‘
L.:’Non hai goduto in quelle situazioni? Ti ho spiegato l’importanza della mente nella sessualità. Io sono eccitato all’idea di scopare madre e figlia insieme. ””.. non l’ho ancora mai fatto”” guarda come sono eccitato. ”. Senti come &egrave diventato duro il mio cazzo al pensiero del culetto di Lalla, delle labbra di Lalla, del seno di tua figlia”’.. troia.’
P.:’Amore mio””.. mi ecciti ””’smetti di fare così ”””””’.. ohooooooooooooo. ””sono fradicia di nuovo. Sei un porco bastardo.’
L.:’In questo modo ti vendichi anche di tuo marito. Pensaci maiala. ”.E prenditi il mio cazzo’.. alza le coscie troia. ””’ ora ti trapano tutti e due i buchi””” così in figa”.. e poi in culo ””.e di nuovo””.. ti piace troia? Godi? Lo facciamo anche con Lalla troia?’
P.:’SIIII ”’Come vuoi”’ GODOOOO’. sei un bastardo ”””.le lecco la figa a quella ragazzina’.. la faccio godere con le mie mani”’.. Ti piace l’idea? Ti immagini la scena porco?””’ le facciamo scoprire il piacere ””’. Tutto quello che vuoi tu amore mio. ”’.sono la tua troia fai di me quello che vuoi ma scopami ”’. scopami ” fottimi ”. Fammi godere.’
Lalla si sente bruciare, Luca vuole sedurla, vuole fotterla. E la mamma sembra accondiscendere’.
Lei non ha mai preso neanche un cazzo in culo, il pompino lo pratica rigorosamente senza ingoio.
Ora &egrave eccitata e confusa, sono oltre 90 minuti che un uomo e una donna (che incidentalmente &egrave sua madre) gli fanno scoprire un nuovo aspetto del piacere, come possa essere intenso e coinvolgente, come sia assurdo limitarlo con paure e preconcetti. Ed ora dichiarano, senza sapere che lei può sentirli, che la renderebbero partecipe di questo piacere, di questo momento bellissimo, travolgente.
Toglie gli auricolari e crolla nel sonno, un sonno popolato di draghi cazzuti che la fanno godere senza limiti divaricando i suoi orifizi oltre ogni limite, di angeli che le leccano le intimità donandole un ristoro simile ad un bagno in un torrente di montagna.

Lalla si sveglia con la bocca impastata, dolori alle gambe, alla schiena, al collo. Guarda l’ora, sono già le dodici e trenta. Il portatile ha registrato tutta la notte i rumori nella camera vicina, lei indossa gli auricolari e verifica che adesso il silenzio &egrave totale, dormiranno ancora dopo le fatiche notturne.
Si alza e si sistema la camicia da notte, &egrave tutta stropicciata ma non presenta altri segni ambigui.
Entra in bagno, deve farsi un bidet.
Nota, appeso ad un gancio il perizoma della madre, bianco, di pizzo e molto striminzito. Lo annusa le sembra di sentire lo stesso odore che emana la sua figa quando &egrave eccitata, prova un brivido ripensando alla nottata trascorsa.
Indossa delle mutandine pulite e scende verso la cucina, le &egrave venuta fame.
Caspita, Luca &egrave in cucina, sta facendo colazione. Indossa un pigiama azzurro, in cotone e con i calzoni corti, a Lalla viene da ridere pensando che &egrave poco adatto alle acrobazie notturne, probabilmente lo ha indossato per essere presentabile in caso d’incontri imprevisti.
‘Ciao Lalla, ben svegliata. Com’&egrave andata la nottata?’
‘Ciao Luca, molto bene direi. Non sono più abituata al letto e ci ho messo un po’ ad addormentarmi per il caldo ma nel complesso ho recuperato stamane. E tu?’
‘Anch’io ho sofferto un poco il caldo ma poi ”tutta una tirata fino ad ora. Hai fame? Ti preparo qualcosa?’
‘Grazie, ho abbastanza appetito effettivamente.’
Luca si alza e le prepara pane tostato e latte caldo.
‘Ti &egrave piaciuto ieri sera?’
‘Si, molto bello ma devo andare ad imparare a ballare. Tu e mamma siete molto bravi ed io mi sentivo goffa.’
‘Ma no, anche tua madre all’inizio era impacciata ed ora invece” Non riesco a starle dietro tanto &egrave scatenata.’ Dice ridendo.
Ho sentito pensa tra se e se Lalla. E’ strano lei sa che lui vuole sedurla, possederla, ne &egrave a conoscenza e questo la eccita. E’ come una cosa che sai arriverà, che attendi e non vedi l’ora arrivi. Come Natale, ma più ‘.. frizzante. Ha finito di mangiare ma non ha voglia di alzarsi, aspetta che l’uomo faccia la sua mossa.
Luca sembra averle letto nel pensiero, quell’uomo &egrave diabolico. Le porge la mano, la aiuta ad alzarsi e la guida in un passo di danza.
‘Vieni, balliamo insieme’ le dice’ ti insegno i passi base della salsa’.
Lei senza tacchi gli arriva appena al mento, sente l’odore della sua pelle, le viene la pelle d’oca, un brivido le sale dalla schiena al contatto con le sue mani calde, bollenti. Lui ne poggia una sui suoi fianchi, attraverso il tessuto lei sente il calore diffondersi, entrarle dentro.
‘Ballare senza musica &egrave affidarsi totalmente al tuo compagno’ sussurra Luca con un tono complice. Lei chiude gli occhi e si lascia guidare. Sente l’eccitazione di Luca crescere, attraverso i calzoncini ed i suoi capezzoli indurirsi e premere contro il cotone, immagina il suo clitoride, arrossato per i maneggi notturni, tornare a emergere dalle grandi labbra, turgido, impertinente.
‘Sei molto sensuale piccola. Diventerai bravissima.’
‘Devo trovare un maestro bravo come te’..’ risponde Lalla per incoraggiarlo e lo attira verso il suo bacino. Sente il cazzo duro, premere sul suo pancino.
Quando si decide, cosa aspetta a baciarmi, a farmi sua, pensa la ragazza.
In quel mentre la mano di lui passa sulla schiena e scende sulle natiche, accarezzandole e sollevando la leggera camicetta. Un dito si insinua sotto l’elastico del perizoma, percorrendo il solco tra le natiche.
‘Che bella pelle hai. Sembri una pesca.’
‘E se mamma ci vedesse?’ lo provoca Lalla.
‘Ti dispiacerebbe? O ne saresti felice?’ risponde lui ambiguo, provocatorio.
‘Non vorrei farla soffrire’. Ma sinceramente ora sto molto bene’ dice lei appoggiando la guancia al petto dell’uomo. Lui apre un bottone del suo pigiama e la lascia appoggiare sulla pelle nuda, intanto con la mano &egrave sceso alle grandi labbra che trova aperte e bagnate.
‘Sei molto sudata lì in basso tesoro.’ La provoca.
‘Porco, non &egrave sudore. Sei tu che mi ecciti. Ma devo pensare anche a mia madre, non voglio essere stronza e farla soffrire.’
‘Tranquilla, non la faremo soffrire. Seguimi.’ le dice prendendole la mano e conducendola per le scale. Di fronte alla porta della camera da letto Lalla ha un sussulto.
‘Fermo, cosa vuoi fare”..Sei pazzo?’
‘Zitta’ le posa un bacio sulle labbra ‘Farai quello che ti dirò di fare? Se sì vedrai che mamma sarà felice.’
Lalla annuisce, questo &egrave il momento tanto atteso ma anche temuto, il momento di non ritorno. Lui apre la porta, la camera &egrave in penombra, Paola dorme prona sul letto, coperta solo da un lenzuolo da cui escono le gambe.
Luca solleva il lenzuolo e la donna &egrave nuda, lui prende Lalla per le spalle e la guida ad inginocchiarsi tra le gambe della madre.
‘Hai mai leccato una donna?’ le chiede in un sussurro
‘No’ risponde Lalla, imbarazzata.
‘E’ ora d’imparare, usa la lingua per tutta la sua larghezza, leccale tutta la spaccatura ed arriva fino al clitoride. Quando la senti bagnata inizia a titillarle il clitoride con le dita e quando &egrave fradicia puoi anche metterle uno o due dita in figa o nel culo. Tutto chiaro?’
Lalla &egrave paonazza, vorrebbe fuggire, non credeva di trovarsi in quella situazione, immaginava una cosa diversa, dovevano essere Luca e sua madre a sedurla non lei a sedurre la madre per eccitare Luca. Luca la bacia, le mette tutta la lingua dentro e con le mani corre sul suo corpo, le sfila la camicia da notte. Inizia a succhiarle i capezzoli.
‘Vedrai che ti piacerà. E molto anche, alla fine ci chiederai di non smettere. Te lo garantisco’ e la spinge ad abbassarsi.
La figa di Paola &egrave davanti a Lalla che inizia timidamente a lapparla, dapprima con la punta della lingua e poi con più coraggio. Il sapore &egrave aspro, frutto dei succhi di lei e di lui assieme, ma la situazione &egrave eccitante.
Le labbra della vagina si inumidiscono e si aprono, la madre mugola ma Luca le parla all’orecchio e lei si limita ad aprire le gambe di più.
Lalla continua a leccare, sente il clitoride indurirsi e la madre inizia a mugolare, fino ad oggi non aveva mai leccato una donna, &egrave una sensazione strana. Intanto Luca si sposta dietro di lei ed inizia a sua volta a leccarla, partendo dal clitoride per arrivare fino all’ano.
‘Stamattina ho incontrato una maialina in cucina e così ho pensato di portartela. Una maialina senza peli come piace a me. Ho fatto bene amore?’ dice Luca ad alta voce rivolgendosi a Paola che non risponde, la situazione &egrave molto imbarazzante per le due donne.
Luca continua a leccare Lalla in profondità e la sente bagnarsi, vuole che entrambe siano al massimo dell’eccitazione per spingerle oltre le loro remore. Lui &egrave eccitato oltre che dalla bellezza delle due donne dalla situazione, ha posseduto altre volte due donne insieme, anche con Paola ma erano amiche o, una volta, sorelle. Madre e figlia credeva fosse un’accoppiata impossibile, l’elemento incestuoso aumenta il lato proibito di questo rapporto e lui desidera portarle al limite, possederle fisicamente e sottometterle mentalmente alle proprie voglie.
Ma deve cercare d’evitare gli errori che potrebbero compromettere questo delicato equilibrio. Fin ora &egrave stato tutto più facile del previsto, Lalla gli ha agevolato il compito, ma ora viene il difficile. Le vuole totalmente prone ai propri desideri, trasformate in due maiale incontenibili.
Capisce che Paola non riesce a rilassarsi, in questo modo non verrà mai, e decide di forzare la situazione.
Sposta Lalla, fa girare Paola, le divarica le gambe con le sue mani e la penetra, in profondità.
Paola lancia un mugolio di piacere e sorpresa, lui si muove lentamente e regolarmente dentro di lei.
‘Ti piace? Lo vuoi godere il mio cazzo?’ Luca chiede alla donna dopo alcuni istanti mentre lei inizia a mugolare di piacere.
‘Si certo”.. mi fai impazzire ”’.&egrave bellissimo’ non riesce a trattenersi dal rispondere Paola
‘Ed allora comportati bene con la nostra ospite. Non &egrave la prima volta che siamo in tre. Fammi fare bella figura, dimostra quanto sei brava. ‘ e dopo queste parole estrae il suo uccello dalla vagina.
‘NOOOOOOO, continua ”’. Continua ti prego sono la tua vacca. ”’. Non mi lasciare senza cazzo ””. Lalla montami sopra che ti lecco io.’ Invita la figlia, rassegnata, ha capito che solo partecipando, ed entusiasticamente potrà godersi il suo amante, deve assecondare i suoi desideri.
Lalla &egrave incerta, poi la voglia di provare i piaceri che ha solo intravisto nella nottata la convince, prende la mano che Luca le porge e monta a cavalcioni su Paola, la figa all’altezza della sua bocca. Paola inizia a leccarla mentre Lalla bacia Luca.
‘Guarda cosa piace a tua madre’ dice l’uomo e tenendo le gambe di Paola sollevate inizia a penetrare alternativamente la figa ed il culo della donna, entra in profondità, lentamente prima in uno, poi nell’altro buco e poi ripete la manovra.
‘Piace anche a te?’ chiede alla ragazza.
Lei arrossisce:’Non ho mai provato, anzi il mio sedere &egrave vergine’ risponde.
‘Anche tua madre era vergine fino a quattro mesi fa ma da allora ha imparato ad apprezzare il rapporto anale. Ed ora preferisci essere scopata in figa o in culo amore?’ si rivolge a Paola che ora eccitatissima lecca con passione crescente le intimità di Lalla, accarezzandola con una mano e entrando in lei con due dita.
Interrompe il leccamento riesce a rispondere, ansimando per il piacere:’Li adoro tutti e due’. ” Luca mi ha aperto gli orizzonti e fatto scoprire piaceri che non conoscevo ””.. &egrave un porco ed un grande amante ””. Sto venendo tesoro ”””’godoooooooooo ..’
Luca intanto ha preso una mano di Lalla e l’ha fatta appoggiare sulla sua verga, ora &egrave lei che indirizza l’uccello verso uno o l’altro buco della madre. Lei &egrave sconvolta, eccitatissima, prossima a godere per le manipolazioni della madre e per l’eccitazione prodotta dalla situazione. Luca coglie l’attimo e le sussurra all’orecchio:’Eccitante vero? Stai scopando tua madre”.’
E’ come se una diga crollasse dentro la ragazza, inizia a godere tremando e dalla vagina le esce copioso del liquido, sconvolta si butta sul letto abbracciando il cuscino.
Quando si &egrave ripresa inizia a dire:’Scusatemi, ecco io””.. quando provo molto piacere non riesco a contenermi ed ho delle perdite ””. Il ginecologo mi ha detto che non &egrave pericoloso. ‘.mi spiace ti ho bagnata tutta mamma ””’..scusatemi.’
‘Ma tesoro stai tranquilla, non &egrave un difetto. Anzi &egrave molto eccitante. A tua madre piace senz’altro bere il tuo succo come piacerà a me. Vero Paola?’ la consola Luca.
Ed anche Paola che si &egrave ripresa dopo l’orgasmo e la sorpresa della venuta così copiosa abbraccia la figlia e la bacia con dolcezza.
Luca &egrave ancora in piena eccitazione, aiuta Lalla a sdraiarsi, le apre le gambe e saggia la lubrificazione della vagina, &egrave ancora fradicia. Appoggia il glande alle grandi labbra e le massaggia con la cappella.
Fa avvicinare Paola e lascia che sia la mano della donna a muovere il suo cazzo, le dice:’Tu come donna sai bene cosa vi piace. Aiutami a farla godere.’
Man mano che Lalla si eccita Paola guida il cazzo dell’uomo all’interno, quando &egrave tutto dentro lei si mette a cavalcioni della ragazza porgendole le intimità da leccare e carezza il clitoride della ragazza mentre l’uomo la scopa.
P.:’Ti piace figlia mia? Ti piace questo cazzo? Leccami bene cerca di farmi venire, forza.’
La.:’Si &egrave magnifico, lo sento tutto”.. sento le vene della cappella’ ohooo. Continua, così mi fai venire.’ Risponde continuando a leccarla.
P.:’Dai porco, accellera ”’.. falla godere ””’.. vediamo se sborra ancora.’
La.:’Dai ””” cosiiiiiii ””. Riempimi di sperma ””. VENGOOOOO ”. GODO ””.. O MIO DIO COM’E’ BELLOOOOOOOOOO ” MI SEMBRA UN SOGNO ”””’..’
Lalla &egrave travolta dal piacere, dei tremiti la scuotono tutta ma non smette di leccare la figa di Paola.
Anche Luca viene con alcuni sprizzi che deposita all’interno della ragazza, dopodiché estrae l’uccello e si sdraia di fianco a lei.
Paola si sposta, si posiziona davanti alla figlia, le apre le ginocchia ed abbassa la testa leccando lo sperma che esce dalla figa.
‘Cosa fai? Così mi fai morire’ sospira Lalla che &egrave colta da nuovi spasmi di piacere. I tremiti portano lo sperma ad uscire copioso dalla figa e Paola lecca tutto con passione.
‘Che troia &egrave tua madre. E’ la migliore per eccitarmi e coinvolgermi.’ Così dicendo Luca si sposta per osservare meglio la compagna che sugge il suo seme dalla figa della figlia ‘Brava amore, lecca tutto per bene.’ Continua ad incitarla.
Anche Lalla solleva la schiena per osservare la scena.
E’ un’immagine oscena ma eccitante, il rumore del risucchio si sente nel silenzio che &egrave caduto nella camera. Lalla accellera la respirazione ed emette un lungo rantolo, ha avuto un altro orgasmo, l’ennesimo, provocato dalla leccata di figa.
‘Brava amore mio’ continua Luca baciando Paola ‘sei stata veramente eccitante e brava, Lalla &egrave venuta ancora una volta per merito della tua lingua. Complimenti sei stata coinvolgente, mi sta tornando duro a vederti così troia.’
‘Grazie amore mio’ risponde lei ricambiando il bacio con passione ‘Io faccio tutto per te, lo sai’.
Lalla si riposa osservando i due intenti a baciarsi ed accarezzarsi. Paola allunga una mano ad accarezzare il palo dell’uomo aiutandolo ad inturgidirsi nuovamente. Vedere Paola così ansiosa d’eccitare l’uomo, così piena di desiderio provoca un brivido in Lalla, che inoltre vuole dimostrare di non essere una ragazzina capitata lì per caso ma un’amante all’altezza dei due compagni.
‘Mi &egrave venuta un’idea che potrà incontrare il gradimento di due amanti raffinati come voi due.’ Dichiara Lalla scendendo dal letto e andando in camera sua a recuperare il cellulare. Sul tappeto vede il portatile e si ricorda che &egrave acceso e sta registrando i suoni che provengono dalla camera da letto. Magnifico potrà rivivere questa giornata con calma.
Torna nella camera matrimoniale, Paola &egrave intenta a spompinare il suo amante, lecca il glande e scende per tutta l’asta, poi lecca i coglioni e risale continuando a insalivarlo tutto, poi lo succhia, incitata sempre dall’uomo.
‘Brava mamma, tienilo, in tiro intanto io chiamo Filippo il mio ragazzo. Non fate rumore non voglio dirgli che siete presenti’. Luca la guarda incuriosito, cosa avrà in mente la ragazza.
‘Filippo amore mio ti disturbo? Dove sei?’
‘A casa bene, sei solo? Scusa ma ho bisogno di parlarti senza orecchie indiscrete. Sono molto agitata, mia madre ha un nuovo fidanzato’ lo so che &egrave normale avere un nuovo fidanzato ma ascoltami senza interrompere’ Lalla prende fiato e sale sul letto, a fianco di Luca e Paola che la ascoltano.
‘Allora questo fidanzato, Luca, &egrave ospite di mia madre in questi giorni e la camera da letto di mia madre &egrave di fianco alla mia. Allora sono due notti che vengo svegliata dai loro rapporti sessuali.
Per un tempo lunghissimo, due ore anche di più.
Di continuo TUM ‘TUM ‘TUM lui la sbatte e lei ansima, mugula. E’ tremendo. Perché??? Ma sei scemo perché mi eccita da morire.
L’altra notte sono uscita sul balcone per sentire meglio, avevano la finestra aperta e lui l’ha scopata per oltre un’ora, in tutti i modi. E lei godeva, gridava alla fine ho dovuto sditalinarmi come una ragazzina. Sono ancora sconvolta e ho deciso di chiamarti. Ho voglia di far l’amore.
Si amore domani ci vediamo.
No non parto prima, non voglio fare capire di aver, sentito ecco.
Ma ascoltami, volevo proporti una cosa, perché non ci masturbiamo insieme al telefono, tu ti fai una sega ed io uso uno zucchino che ho preso in cucina. Sei solo no? Anche io, e così possiamo immaginare di essere assieme.’
Così dicendo sale a cavalcioni di Luca e, dopo aver scappellato due o tre volte l’uccello per farlo ulteriormente indurire, lo dirige verso la sua fighetta.
‘Dai amore, io inizio ad inserire la zucchina. Mhhhhhhhhhhh che bello, mi sembra il tuo cazzo, anzi &egrave più grosso. Magnifico inizio a muoverla su e giu. Ahhhhh &egrave bellissimo, vorrei leccarti il collo, vorrei farti mordere i miei seni, vorrei sentire le tue mani. Ti stai masturbando?’ durante tutto il discorso Lalla ha iniziato a galoppare sopra a Luca salendo e scendendo sulla sua asta, prendendogli le mani e guidandole sul suo corpo.
‘E’ vero, non sono mai stata così eccitante. Mi sento una vera maialina, tesoro. Ho voglia di sesso, di un cazzo duro nella fregna. Sono eccitatissima sai, i miei umori colano fuori dalla mia vagina.’
Luca mentre continua ad essere scopato dalla ragazza chiama Paola sopra di se e, per non farla sentire trascurata inizia a leccarla, trovandola già aperta e bagnata, eccitata dallo spettacolo offerto dalla sorprendente Lalla.
‘Dai Filippo, segati, segati non &egrave la tua mano, &egrave la mia figa, &egrave la mia bocca ”. godi porco’. Anch’io vengo”’..SIIIIIIII ”’ANCORA””PIU’ DENTRO ”””.. GODOOOOO ‘..STO’ VENENDO””’Lalla accelera il ritmo e gode, accasciandosi di fianco a Luca tremando di piacere.
‘A domani amore, domani sera lo facciamo dal vivo. Ti penso, si, si, ciao, ciao ora lasciami andare che sono distrutta.’ E chiude il telefono.
‘Brava, molto eccitante. La forza della parole e della fantasia. Ma ora devo concludere la mia scopata, e la concludo a modo mio.’ e così dicendo Luca la solleva, la posiziona a pecorina e poggiato il cazzo congestionato sullo sfintere inizia a spingere.
‘Noooooo, non l’ho mai fatto. Fai piano’
‘Anche tua madre non era mai stata inculata ed ora gode come in fica.’
La cappella scompare oltre lo sfintere e tutto il cazzo, pian piano entra dentro Lalla. E’ calato il silenzio nella stanza.
‘Paola, sditalinala che così gode prima’ intima Luca.’Troia mi hai eccitato prima, ora ti aro il culo, te lo apro come un tunnel.’ Continua Luca mentre entra ed esce dal culo di Lalla. Lei &egrave senza fiato per il dolore, ma l’eccitazione crescente la porta a tacere, non vuole lamentarsi.
‘Vedrai, il tuo sfintere &egrave uno spettacolo già adesso. Esco e lui tenta di richiudersi ma appena mi appoggio si riapre. Sei già aperta come una bagascia. Scommetto che godi già piccola troia’
‘si”&egrave vero ””’.. godo ””’. Continua ti prego. Non smettere inculami, aprimi il culo, ancora””. ancora.’
Luca interrompe il suo movimento, quando estrae l’uccello provoca un lamento dalla ragazza che non &egrave ancora soddisfatta e sente interrompersi la penetrazione. Ma lui ora vuole scopare Paola, la mette in posizione con le gambe sollevate e ricomincia a scopare alternativamente i due buchi, tenendo le gambe sollevata con le sue mani.
Continua a lungo, provocando più di un orgasmo nella donna e finalmente viene anche lui, ringhiando il suo piacere e riempendole l’intestino di sperma bollente. Lalla vorrebbe ancora godere ma capisce che &egrave una situazione strana, &egrave importante non urtare la suscettibilità della mamma, in fondo sono tutti provati, soddisfatti a sufficienza, stanchi ed affamati.
Lalla sente un rumore in sottofondo, &egrave la sveglia che suona nella camera a fianco della sua e nessuno la spegne. Si guarda intorno, &egrave nella sua cameretta, ieri dopo il pomeriggio passato a scopare con la madre ed il suo nuovo uomo sono usciti per cena e Luca l’ha fatta bere abbondantemente poi sono tornati a casa e lei si &egrave congedata avvisando che lunedì avrebbe dovuto partire verso le dieci. La madre ha risposto che tanto lei doveva andare al lavoro e sarebbe passata a salutarla.
Questa notte non ha sentito provenire rumori dalla camera vicina, non sa se per la sua stanchezza o per quella dei due amanti.
Dopo mezz’ora la madre entra in camera sua:’tesoro, sono le otto passate, io vado al lavoro ci sentiamo al telefono quando arrivi a Firenze. D’accordo?’ e la bacia sulla guancia.
Indossa un tailleur nero con gonna sopra il ginocchio ed una camicetta bianca.
‘OK, tra poco mi alzo e faccio le valigie. E grazie di tutto mamma. E’ stato un weekend splendido’
‘Sono lieta ti sia piaciuto amore mio. A dopo’ ed esce.
Lalla continua a poltrire per una mezz’oretta poi prende il coraggio a due mani e si alza.
Esce sul corridoio e sente dei rumori provenire dal pian terreno, sono le nove meno dieci, chi può essere?
Mentre sta per scendere nota riflessa da uno specchio l’immagine della madre in ginocchio intenta a succhiare l’uccello di Luca, scende due gradini e si ferma, così loro non la vedono e lei vede bene lo specchio, aguzza l’udito e percepisce le parole.
L.:’Dai troia che arrivi tardi al lavoro. Succhia bene. Non riesci proprio a infilarlo tutto dentro?’
Paola ci prova ma &egrave colta da conati di vomito, si scusa e continua a succhiare tutto quello che riesce.
‘Forza vaccona, massaggiami la prostata almeno, fammi vedere cosa sai fare.’ la incita l’uomo.
Lalla vede la madre che con le mani non massaggia solo i testicoli ma compie un movimento rotatorio, nei pressi del culo dell’uomo.
L’uomo inizia a sborrare, Lalla lo capisce dai colpi che assesta con il bacino e dai mugolii che lancia. Paola continua a tenere l’uccello in bocca succhiandolo.
‘Brava, ingoia tutto, non perdere neanche una goccia che se ti macchi sono guai’ Lalla la vede deglutire lo sperma e poi la sente chiedere a Luca:’Amore ci vediamo stasera?’
‘No, stasera ho un impegno. Ti chiamo dopo in ufficio’ &egrave la secca risposta ‘ah, e se Marco ti dice qualcosa per il ritardo digli che posso spiegargli io che lavoro eri intenta a fare, ma ormai l’avrà capito e non dirà nulla. Vieni a baciarmi’ la tira verso di se e la bacia, pizzicandole i capezzoli attraverso la camicetta.
Paola esce di casa e si sente il suono della portiera di un’auto che si chiude, a quel punto Luca ad alta voce, chiama :’Lalla ti ho vista allo specchio. Piaciuto lo spettacolo? Vieni a fare colazione dai, muoviti’
Lalla arrossisce e scende le scale.
Luca solleva i calzoncini vestendosi e bacia la ragazza sulle guancie, si avviano verso la cucina e Lalla inizia a preparare la colazione per entrambi.
‘Hai riposato bene?’ le chiede Luca.
‘Si grazie. Ne avevo proprio bisogno, tra poco devo partire, ho un appuntamento per le cinque con un mio professore in facoltà e non posso rischiare di mancare.’
Mangiano in silenzio le uova al tegamino che lei ha preparato insieme al pane tostato. Suona il telefono di casa.
‘Rispondi tu. E se &egrave tua madre ti consiglio di dirle che sono già andata via.’
E’ proprio Paola che chiede a Lalla come si sente e si informa dei suoi programmi, chiede di Luca e la saluta.
‘Perché pensi che sia meglio non dirle che sei qui a mangiare?’ chiede Lalla maliziosamente, anche se immagina la risposta.
‘E’ meglio lasciarla serena. Se pensa che siamo insieme potrebbe temere’.. contatti inopportuni’
Lalla: ‘Non credo che oserei rubare l’uomo a mia madre. Ne soffrirebbe troppo, mi sembra molto innamorata di te.’ &egrave malizioso il suo tono di voce, vuole sentire cosa risponderà Luca.
Luca: ‘Nessuno ruba nulla a nessuno, io faccio cosa voglio e con chi voglio. Se lei non lo sapesse, inoltre, non potrebbe soffrirne’ e così dicendo le accarezza una guancia.
‘Hai una pelle splendida, morbida e calda.’ Aggiunge.
‘Mi spieghi cos’&egrave il massaggio prostatico?’ chiede Lalla arrossendo ma decisa a provocarlo.
‘Tua mamma mi infila un dito in culo e mi massaggio dall’interno la parete tra ano e uccello, provoca delle sensazioni molto piacevoli ed accelera l’orgasmo. E’ come quando mentre scopi il tuo uomo lui ti infila un dito nel culo. O due a seconda dell’allenamento.’
Lalla sparecchia la tavola, mette i piatti nell’acquaio, intanto Luca le si avvicina e la abbraccia baciandola sul collo, arriva all’orecchio e lecca il lobo inserendo la lingua dentro il padiglione.
‘No, dai Luca. Mi fai venire desideri che non posso soddisfare, non voglio far soffrire mamma””.’ Continua Lalla per opporre un’apparenza di resistenza.
‘E tu non raccontarle cose che la facciano soffrire.’ Le sussurra Luca mentre con le mani percorre il suo corpo sollevando la camicia da notte. Ha le mani bollenti e provoca piacevoli brividi nella ragazza, lei non partecipa ma non si oppone, &egrave incerta, ma inizia ad eccitarsi e poi forse non avrà altre occasioni per rimanere sola con quell’uomo.
Lalla si volta e bacia con passione l’uomo.’Luca mi giuri che in nessun caso, neanche se volessi colpire mia madre, le racconterai qualcosa che riguarda anche me e potrebbe ferirla.’
‘Non &egrave nel mio carattere, non avrei nessun vantaggio. Perché dovrei farlo? Rilassati amore, concludi in bellezza questo fine settimana inaspettato. Scopami.’
Lalla non aspettava altro ormai, si inginocchia di fronte a Luca, gli abbassa i calzoncini ed inizia a leccargli il cazzo.
‘Spiegami come fare per prenderlo tutto in bocca’ chiede a Luca, vuole soddisfarlo totalmente, rendersi indimenticabile, mostrargli la superiorità della gioventù.
‘Vieni’ Luca le prende la mano e la conduce in salotto, si siede su una poltrona e la fa inginocchiare di fronte a lui ‘devi prenderlo dentro succhiando, il difficile &egrave resistere agli stimoli a tossire e non avere conati di vomito provocati dalla pressione dell’uccello, devi respirare con il naso con calma, controllando il respiro. Ma credo tu possa farcela, prova.’
Lalla inizia a succhiare l’uomo leccando il glande ed introducendolo sempre più dentro la sua bocca. Sposta i capelli per consentire a Luca di osservare il cazzo che sparisce dentro di lei.
‘Brava, continua così ”’.. sei meglio di tua madre ””’. Succhia e lecca ””..dai che sei quasi alla radice ”””continua.’ Lalla &egrave quasi riuscita nell’impresa, incitata ed eccitata dall’uomo. Si solleva dall’uccello e gli dice:’Sono porca come piace a te? Dimmelo, fammi sentire che mi vuoi, che ti piaccio.’
Luca le preme la testa con una mano ed inizia ad insultarla guidando il suo sali scendi lungo l’asta.
‘Dai troiona ”’..fammi godere ”” brava puttanona ””’. Succhia il cazzo che ti piace’ Lalla &egrave eccitata, l’uccello di Luca &egrave completamente coperto di saliva e sparisce completamente tra le labbra della ragazza.
‘Alzati, ora, troia ed impalati sul mio cazzo. Forza”’..’ Luca la solleva e la fa salire a cavalcioni, il suo uccello entra dentro la ragazza senza alcun problema. ‘Sei fradicia troia ”’ sei matta per il cazzo vacca ””.cavalcami ”””.’.
Lalla si muove sopra il cazzo dell’uomo, in breve inizia a godere, a mugolare e dice all’uomo:’Si amore ””’ mi piace farmi scopare da te ””.preferisco quando siamo solo in due ”’. Posso godermi le tue mani, la tua lingua, il tuo uccello tutto per me ””.voglio farti godere ”””.porco.’
In quel momento suona il telefono di Luca, che smette di spingere dentro di lei, guarda il numero chiamante e si schiarisce la voce.
‘E’ tua madre’ annuncia aprendo la comunicazione. ‘Ciao Paola ””.ho appena finito la colazione ora vado a casa, mi cambio e scappo per un appuntamento ””. Si Lalla l’ho salutata prima, stava preparandosi per partire, credo. ”..ci sentiamo stasera, ti chiamo io. No, non ci vediamo, ti ho detto che ho un impegno ””’stai tranquilla a dopo. Che rompicoglioni tua mamma, ha beccato il momento giusto. Ora devo ricominciare da capo mi ha fatto passare tutta l’eccitazione.’
Lalla ricomincia a muoversi su di lui. ‘Sei ancora abbastanza tosto, non preoccuparti ci penso io a te.’ Si baciano, Lalla lecca i capezzoli dell’uomo, il collo e continua a muoversi sul cazzo. ‘Dimmi cosa desideri ed io lo faccio. Voglio farti godere amore mio’ dice Lalla &egrave eccitata da quell’uomo, l’uomo della mamma.
Continuano a baciarsi, Luca &egrave nuovamente nel pieno turgore, Lalla ormai conosce il corpo dell’uomo millimetro per millimetro. Lo ha esplorato con la lingua e le mani.
Luca solleva Lalla e la invita a calarsi sul suo cazzo con il culo. Lalla si divarica le chiappe e guida il cazzo dentro di lei.
‘SIIIIII ”’.. SEI TUTTO DENTRO IL MIO CULO ””.TI SENTO ”’.STO’ GODENDO ANALMENTE ””””GODOOOOOOOOOOOOO’ inizia a tremare ed accelera il ritmo. ‘Riempimi il culo, sborrami nel culo ti prego.’ Grida Lalla, sconvolta dall’eccitazione e dall’orgasmo.
Luca &egrave sorpreso della rapidità con cui la donna ha goduto, la solleva e le dice: ‘Voglio farti bere il mio sperma. Inginocchiati ed apri la bocca. Ti piace lo sperma troia?’
‘Non l’ho mai bevuto ma per te lo faccio.’ Risponde Lalla, inginocchiata sul tappeto apre la bocca e l’avvicina al cazzo di Luca. Lui la tiene per i capelli, se lo mena e quando gode dirige tutti gli schizzi sulla lingua e dentro la bocca di lei. Due, tre, quattro schizzi. Poi sfrega la cappella sulle labbra per far cadere l’ultima goccia, grossa, densa che si era formata sulla punta.
Si avvicina dietro la ragazza e le parla all’orecchio:’Devi abituarti, troia, te ne faccio bere litri di sborra. Questo fine settimana ti &egrave piaciuto?’ lei fa cenno di si con la testa con una mano Luca scende fino alla vagina della donna, accarezzandola, &egrave ancora eccitata.
‘Vuoi che venga a trovarti a Firenze?’ altro cenno affermativo, mentre Luca le allarga le labbra della vagina e le sfrega il clitoride con le dita.
‘Vengo con tua mamma?’ questa volta il cenno &egrave negativo.
‘Vuoi il mio cazzo tutto per te troia egoista?’ Lalla chiude gli occhi e muove la testa verso l’alto ed il basso. Luca si solleva smettendo di accarezzarla.
‘Sei fradicia, la figa &egrave un lago tanto hai voglia di cazzo. Ora puoi ingoiare tutto.’ Luca osserva Lalla che deglutisce ‘E lecca la punta del mio cazzo.’ Continua.
Lalla esegua con abilità.
‘Ti chiamo la settimana entrante, penso di avere un affare da definire in toscana e in quell’occasione ti passo a trovare. D’accordo?’
‘Si Luca, grazie.’Lalla &egrave stravolta, vuole farsi una doccia e riposare ma non può, deve partire per l’appuntamento che ha all’università.
‘Non farti la doccia, voglio che tu rimanga con il mio odore addosso fino a sera, quando incontrerai il tuo fidanzatino. Magari mentre scopate pensi ancora a me. Fai in fretta, sono già le dieci’ Le dice Luca ridendo. E’ effettivamente tardissimo, Lalla deve correre a vestirsi, indossa un vestito di cotone sulla pelle e butta tutti i suoi abiti nel borsone, sotto gli occhi di Luca, che la palpa tutte le volte che &egrave a portata di mano e controlla che non indossi biancheria intima.
Infine la aiuta a prendere la borsa ed il portatile e l’accompagna all’auto, le dà un profondo bacio in bocca e la guarda partire.

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